Pistoia Novecento 1900 - 1945

a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Rylands a cura di / curated by
Annamaria Iacuzzi
Philip Rylands

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09.04.2020 Views

RENZO AGOSTINI (Pistoia, 1906 - 1989) Attraverso le lezioni del pittore Fabio Casanova entra in contatto con l’ambiente artistico pistoiese. Negli anni Venti la casa natale, nella campagna pistoiese, diviene il luogo di riunione quasi giornaliera del “Cenacolo” che fa capo a Michelucci. In questo periodo Costetti diviene suo maestro e grande estimatore e gli permette di conoscere lo spiritualismo del poeta Giuseppe Lanza del Vasto. Nel 1928 partecipa alla Prima Mostra Provinciale a Pistoia e nello stesso anno si trasferisce a Nizza e poi a Parigi. Il soggiorno nella capitale francese rappresenta una fondamentale occasione per il completamento della formazione. Su suggerimento di Costetti studia Cézanne, ha la possibilità di un aggiornamento diretto sulla pittura francese post-impressionista e si fa notare in importanti esposizioni quali quella del “Salon d’Automne” del 1935 e quella dell’Accademia degli artisti italiani nel 1938. Nel 1939, con l’entrata della Francia in guerra, torna in Italia. Nel 1942 ottiene l’incarico di assistente alla cattedra di Figura disegnata all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia una fase di attività artistica assai intensa: partecipa a moltissime esposizioni personali e collettive, tra le quali nel 1952, alla mostra fiorentina Mezzo Secolo d’arte Toscana 1901-1950. Negli ultimi anni della vita torna a Pistoia dove muore nel 1989. Agostini’s lessons with painter Fabio Casanova brought him into contact with Pistoia’s artistic milieu. In the 1920s his family home and birthplace, in the countryside outside the city, became an almost daily meeting place for the ‘Cenacolo’ led by Michelucci. At this time Costetti became his teacher and great admirer, and led him to discover the spirituality of poet Giuseppe Lanza del Vasto. In 1928 he took part in the 1 st Mostra Provinciale in Pistoia, and the same year moved to Nice and then Paris. The French capital provided him with a crucial opportunity to complete his training. At Costetti’s suggestion he studied Cézanne, and was able to catch up with French post-Impressionist painting. He attracted attention at important exhibitions like the Salon d’Automne in 1935 and the Academy of Italian Artists exhibition in 1938. When France was invaded in 1939 he returned to Italy. In 1942 he was made assistant professor of Figure Drawing at the Accademia di Belle Arti in Florence, beginning a period of intense artistic activity during which he took part in many solo and group exhibitions including Mezzo Secolo d’arte Toscana 1901-1950 in Florence in 1952. In the last years of his life he returned to Pistoia, where he died in 1989. BICE BISORDI (Pescia, 1905 - 1998) Introdotta nel mondo dell’arte dal padre, proprietario di un laboratorio di lavorazione del marmo e della creta, si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto l’insegnamento di Italo Griselli e Giuseppe Graziosi. Dopo il diploma, conseguito nel 1932, la scultrice pesciatina partecipa, a partire dal 1933, a varie esposizioni Provinciali ed Interprovinciali, a Pistoia, Montecatini Terme e Firenze. Nel 1942 durante una personale alla Galleria ‘Firenze’ del capoluogo toscano è notata dal Sergio Cammilli che le dedica una felice recensione su “Il Ferruccio” dove, sottolineata la sua particolare sensibilità nel ritrarre volti di fanciulli, la avvicina, per il suo realismo, all’opera di Libero Andreotti. Allestito uno studio a Montecatini, la Bisordi ha l’occasione di ritrarre personaggi famosi, in bronzo o terracotta, durante i loro soggiorni nella cittadina termale. Quasi novantenne scrive una sorta di autobiografia corredata di documentazione fotografica che permette di seguirne la carriera artistica. Nel Comune della sua città natale è conservato un importante nucleo delle sue opere. Introduced to the art world by her father, who owned a marble and clay workshop, the Pescia-born sculptor trained at the Accademia di Belle Arti in Florence, taught by Italo Griselli and Giuseppe Graziosi. After graduating in 1932, she took part in various provincial and inter-provincial exhibitions in Pistoia, Montecatini Terme, and Florence from 1933 onwards. During a solo exhibition at the Galleria ‘Firenze’ in Florence in 1942, she was noticed by Sergio Cammilli, who reviewed her work favourably in Il Ferruccio, underlining her particularly sensitive depictions of children’s faces and comparing the realism in her work to that of Libero Andreotti. Bisordi set up a studio in Montecatini Terme and made portraits of famous personalities in bronze or terracotta when they stayed in the spa town. At the age of almost 90 she wrote a memoir with photographic documentation illustrating her artistic career. A significant collection of her work is kept in the Comune of her birthplace. PIETRO BUGIANI (Pistoia, 1905 - 1992) Si forma alla Scuola d’arte applicata all’Industria di Santa Croce a Firenze, dove studia decorazione e frequenta con Fabio Casanova l’ambiente della Scuola d’arte di Pistoia. Nei primi anni Venti si avvicina al più maturo Michelucci, capo del “Cenacolo” pistoiese. Nel 1923 la sua partecipazione a due mostre collettive a Firenze è apprezzata da Lega, Costetti e Raffaello Melani. Nel 1925, chiamato alle armi, parte per Torino, dove conosce Felice Casorati, poi su invito di Michelucci, soggiorna a Roma, dove esegue decorazioni all’interno di edifici progettati dall’architetto concittadino. Nel 1928 partecipa alla Prima Mostra Provinciale d’Arte a Pistoia e nel 1929 alla II Mostra del Novecento Italiano a Milano. Alla fine degli anni ’20 inizia a frequentare la casa di Soffici a Poggio a Caiano e sull’esempio del maestro si dedica al recupero della tecnica dell’affresco. Nel decennio successivo si distingue in numerose mostre Provinciali e Regionali. Nel 1933 inizia la sua collaborazione con la rivista locale “Il Ferruccio” attraverso la quale partecipa al dibattito artistico intorno al “Novecento”. Con la fine degli anni Trenta arrivano anche i primi riconoscimenti nazionali, partecipa ad alcune edizioni della Quadriennale Romana e della Biennale. Nel secondo dopoguerra si dedica prevalentemente all’insegnamento presso la Scuola d’Arte di Pistoia, dove detiene per molti anni la cattedra di decorazione. Trained at the Scuola d’arte applicata all’Industria in Santa Croce, Florence, where he studied decoration, Bugiani frequented the milieu of Pistoia’s Scuola d’Arte with Fabio Casanova. In the early 1920s he was close to the older Michelucci, leader of the ‘Cenacolo’. In 1923 he took part in two group exhibitions in Florence attracting the admiration of Lega, Costetti and Raffaello Melani. In 1925 he was called up for military service and left for Turin, where he met Felice Casorati, and was then invited by Michelucci to move to Rome, where he decorated the interiors of buildings designed by his fellow Pistoiese architect. In 1928 he took part in the first edition of Pistoia’s provincial exhibition and in 1929 the second exhibition of 20 th century Italian art in Milan. In the late 1920s he started frequenting Ardengo Soffici’s villa in Poggio a Caiano and followed the maestro’s example by working to recover the technique of fresco. In the following decade he distinguished himself in many provincial and regional exhibitions. In 1933 he started working with the local magazine Il Ferruccio, through which he contributed to the debate around the art of the Novecento. In the late 1930s he started to win national recognition, and took part in several editions of the Rome Quadriennale and the Venice Biennale. After the Second World War he mainly focused on teaching at the Scuola d’Arte in Pistoia, where he was professor of Decoration for many years. ALBERTO CALIGIANI (Grosseto 1894 - Firenze 1973) Nato in Maremma, si trasferisce a Pistoia all’età di quattro anni. La sua formazione artistica avviene pressoché da autodidatta in quanto frequenta per un solo anno, il 1910, i corsi dell’Accademia di Belle arti di Firenze. A Pistoia si lega a Nannini e Innocenti e con loro entra in contatto con Lorenzo Viani, Ottone Rosai e Lega. Dall’amicizia con Viani, scaturisce l’accostamento alla xilografia: partecipa nel 1913 alla Mostra del Bianco e Nero a Pistoia e si avvicina al gruppo della rivista spezzina “L’Eroica”. Ha appena il tempo di partecipare alla III Esposizione internazionale della Secessione Romana del 1915 234 235

RENZO AGOSTINI<br />

(<strong>Pistoia</strong>, 1906 - 1989)<br />

Attraverso le lezioni del pittore<br />

Fabio Casanova entra in contatto<br />

con l’ambiente artistico pistoiese.<br />

Negli anni Venti la casa<br />

natale, nella campagna pistoiese,<br />

diviene il luogo di riunione<br />

quasi giornaliera del “Cenacolo”<br />

che fa capo a Michelucci. In<br />

questo periodo Costetti diviene<br />

suo maestro e grande estimatore<br />

e gli permette di conoscere lo<br />

spiritualismo del poeta Giuseppe<br />

Lanza del Vasto. Nel 1928<br />

partecipa alla Prima Mostra Provinciale<br />

a <strong>Pistoia</strong> e nello stesso<br />

anno si trasferisce a Nizza e poi<br />

a Parigi. Il soggiorno nella capitale<br />

francese rappresenta una<br />

fondamentale occasione per il<br />

completamento della formazione.<br />

Su suggerimento di Costetti<br />

studia Cézanne, ha la possibilità<br />

di un aggiornamento diretto<br />

sulla pittura francese post-impressionista<br />

e si fa notare in importanti<br />

esposizioni quali quella<br />

del “Salon d’Automne” del 1935<br />

e quella dell’Accademia degli artisti<br />

italiani nel 1938. Nel 1939,<br />

con l’entrata della Francia in<br />

guerra, torna in Italia. Nel 1942<br />

ottiene l’incarico di assistente<br />

alla cattedra di Figura disegnata<br />

all’Accademia di Belle Arti di Firenze.<br />

Inizia una fase di attività<br />

artistica assai intensa: partecipa<br />

a moltissime esposizioni personali<br />

e collettive, tra le quali nel<br />

1952, alla mostra fiorentina<br />

Mezzo Secolo d’arte Toscana<br />

1901-1950. Negli ultimi anni della<br />

vita torna a <strong>Pistoia</strong> dove muore<br />

nel 1989.<br />

Agostini’s lessons with painter<br />

Fabio Casanova brought him into<br />

contact with <strong>Pistoia</strong>’s artistic milieu.<br />

In the 1920s his family home<br />

and birthplace, in the countryside<br />

outside the city, became an<br />

almost daily meeting place for<br />

the ‘Cenacolo’ led by Michelucci.<br />

At this time Costetti became his<br />

teacher and great admirer, and<br />

led him to discover the spirituality<br />

of poet Giuseppe Lanza del Vasto.<br />

In 1928 he took part in the 1 st<br />

Mostra Provinciale in <strong>Pistoia</strong>, and<br />

the same year moved to Nice and<br />

then Paris. The French capital provided<br />

him with a crucial opportunity<br />

to complete his training. At<br />

Costetti’s suggestion he studied<br />

Cézanne, and was able to catch<br />

up with French post-Impressionist<br />

painting. He attracted attention<br />

at important exhibitions like the<br />

Salon d’Automne in 1935 and the<br />

Academy of Italian Artists exhibition<br />

in 1938. When France was<br />

invaded in 1939 he returned to<br />

Italy. In 1942 he was made assistant<br />

professor of Figure Drawing<br />

at the Accademia di Belle Arti in<br />

Florence, beginning a period of<br />

intense artistic activity during<br />

which he took part in many solo<br />

and group exhibitions including<br />

Mezzo Secolo d’arte Toscana<br />

1901-1950 in Florence in 1952.<br />

In the last years of his life he returned<br />

to <strong>Pistoia</strong>, where he died<br />

in 1989.<br />

BICE BISORDI<br />

(Pescia, 1905 - 1998)<br />

Introdotta nel mondo dell’arte<br />

dal padre, proprietario di un<br />

laboratorio di lavorazione del<br />

marmo e della creta, si forma<br />

all’Accademia di Belle Arti di<br />

Firenze sotto l’insegnamento<br />

di Italo Griselli e Giuseppe<br />

Graziosi. Dopo il diploma, conseguito<br />

nel 1932, la scultrice<br />

pesciatina partecipa, a partire<br />

dal 1933, a varie esposizioni<br />

Provinciali ed Interprovinciali,<br />

a <strong>Pistoia</strong>, Montecatini Terme e<br />

Firenze. Nel 1942 durante una<br />

personale alla Galleria ‘Firenze’<br />

del capoluogo toscano è notata<br />

dal Sergio Cammilli che le dedica<br />

una felice recensione su “Il<br />

Ferruccio” dove, sottolineata la<br />

sua particolare sensibilità nel<br />

ritrarre volti di fanciulli, la avvicina,<br />

per il suo realismo, all’opera<br />

di Libero Andreotti. Allestito<br />

uno studio a Montecatini, la<br />

Bisordi ha l’occasione di ritrarre<br />

personaggi famosi, in bronzo o<br />

terracotta, durante i loro soggiorni<br />

nella cittadina termale.<br />

Quasi novantenne scrive una<br />

sorta di autobiografia corredata<br />

di documentazione fotografica<br />

che permette di seguirne la<br />

carriera artistica. Nel Comune<br />

della sua città natale è conservato<br />

un importante nucleo delle<br />

sue opere.<br />

Introduced to the art world by her<br />

father, who owned a marble and<br />

clay workshop, the Pescia-born<br />

sculptor trained at the Accademia<br />

di Belle Arti in Florence, taught by<br />

Italo Griselli and Giuseppe Graziosi.<br />

After graduating in 1932, she<br />

took part in various provincial and<br />

inter-provincial exhibitions in <strong>Pistoia</strong>,<br />

Montecatini Terme, and Florence<br />

from 1933 onwards. During<br />

a solo exhibition at the Galleria<br />

‘Firenze’ in Florence in 1942, she<br />

was noticed by Sergio Cammilli,<br />

who reviewed her work favourably<br />

in Il Ferruccio, underlining her<br />

particularly sensitive depictions<br />

of children’s faces and comparing<br />

the realism in her work to that of<br />

Libero Andreotti. Bisordi set up a<br />

studio in Montecatini Terme and<br />

made portraits of famous personalities<br />

in bronze or terracotta<br />

when they stayed in the spa town.<br />

At the age of almost 90 she wrote<br />

a memoir with photographic documentation<br />

illustrating her artistic<br />

career. A significant collection<br />

of her work is kept in the Comune<br />

of her birthplace.<br />

PIETRO BUGIANI<br />

(<strong>Pistoia</strong>, 1905 - 1992)<br />

Si forma alla Scuola d’arte applicata<br />

all’Industria di Santa Croce<br />

a Firenze, dove studia decorazione<br />

e frequenta con Fabio Casanova<br />

l’ambiente della Scuola<br />

d’arte di <strong>Pistoia</strong>. Nei primi anni<br />

Venti si avvicina al più maturo<br />

Michelucci, capo del “Cenacolo”<br />

pistoiese. Nel 1923 la sua<br />

partecipazione a due mostre<br />

collettive a Firenze è apprezzata<br />

da Lega, Costetti e Raffaello<br />

Melani. Nel 1925, chiamato alle<br />

armi, parte per Torino, dove conosce<br />

Felice Casorati, poi su invito<br />

di Michelucci, soggiorna a<br />

Roma, dove esegue decorazioni<br />

all’interno di edifici progettati<br />

dall’architetto concittadino. Nel<br />

1928 partecipa alla Prima Mostra<br />

Provinciale d’Arte a <strong>Pistoia</strong><br />

e nel 1929 alla II Mostra del<br />

<strong>Novecento</strong> Italiano a Milano.<br />

Alla fine degli anni ’20 inizia a<br />

frequentare la casa di Soffici a<br />

Poggio a Caiano e sull’esempio<br />

del maestro si dedica al recupero<br />

della tecnica dell’affresco.<br />

Nel decennio successivo si distingue<br />

in numerose mostre<br />

Provinciali e Regionali. Nel 1933<br />

inizia la sua collaborazione con<br />

la rivista locale “Il Ferruccio”<br />

attraverso la quale partecipa<br />

al dibattito artistico intorno al<br />

“<strong>Novecento</strong>”. Con la fine degli<br />

anni Trenta arrivano anche i<br />

primi riconoscimenti nazionali,<br />

partecipa ad alcune edizioni<br />

della Quadriennale Romana e<br />

della Biennale. Nel secondo dopoguerra<br />

si dedica prevalentemente<br />

all’insegnamento presso<br />

la Scuola d’Arte di <strong>Pistoia</strong>, dove<br />

detiene per molti anni la cattedra<br />

di decorazione.<br />

Trained at the Scuola d’arte applicata<br />

all’Industria in Santa Croce,<br />

Florence, where he studied decoration,<br />

Bugiani frequented the<br />

milieu of <strong>Pistoia</strong>’s Scuola d’Arte<br />

with Fabio Casanova. In the early<br />

1920s he was close to the older<br />

Michelucci, leader of the ‘Cenacolo’.<br />

In 1923 he took part in two<br />

group exhibitions in Florence attracting<br />

the admiration of Lega,<br />

Costetti and Raffaello Melani. In<br />

1925 he was called up for military<br />

service and left for Turin, where<br />

he met Felice Casorati, and was<br />

then invited by Michelucci to<br />

move to Rome, where he decorated<br />

the interiors of buildings designed<br />

by his fellow Pistoiese architect.<br />

In 1928 he took part in the<br />

first edition of <strong>Pistoia</strong>’s provincial<br />

exhibition and in 1929 the second<br />

exhibition of 20 th century Italian<br />

art in Milan. In the late 1920s he<br />

started frequenting Ardengo Soffici’s<br />

villa in Poggio a Caiano and<br />

followed the maestro’s example<br />

by working to recover the technique<br />

of fresco. In the following<br />

decade he distinguished himself<br />

in many provincial and regional<br />

exhibitions. In 1933 he started<br />

working with the local magazine<br />

Il Ferruccio, through which he<br />

contributed to the debate around<br />

the art of the <strong>Novecento</strong>. In the<br />

late 1930s he started to win national<br />

recognition, and took part<br />

in several editions of the Rome<br />

Quadriennale and the Venice Biennale.<br />

After the Second World<br />

War he mainly focused on teaching<br />

at the Scuola d’Arte in <strong>Pistoia</strong>,<br />

where he was professor of Decoration<br />

for many years.<br />

ALBERTO CALIGIANI<br />

(Grosseto 1894 - Firenze 1973)<br />

Nato in Maremma, si trasferisce<br />

a <strong>Pistoia</strong> all’età di quattro<br />

anni. La sua formazione artistica<br />

avviene pressoché da autodidatta<br />

in quanto frequenta<br />

per un solo anno, il 1910, i corsi<br />

dell’Accademia di Belle arti di<br />

Firenze. A <strong>Pistoia</strong> si lega a Nannini<br />

e Innocenti e con loro entra<br />

in contatto con Lorenzo Viani,<br />

Ottone Rosai e Lega. Dall’amicizia<br />

con Viani, scaturisce<br />

l’accostamento alla xilografia:<br />

partecipa nel 1913 alla Mostra<br />

del Bianco e Nero a <strong>Pistoia</strong> e si<br />

avvicina al gruppo della rivista<br />

spezzina “L’Eroica”. Ha appena<br />

il tempo di partecipare alla III<br />

Esposizione internazionale della<br />

Secessione Romana del 1915<br />

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