Pistoia Novecento 1900 - 1945

a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Rylands a cura di / curated by
Annamaria Iacuzzi
Philip Rylands

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09.04.2020 Views

PIETRO BUGIANI (Pistoia 1905 – 1992) Ritratto del suocero (Ritratto di Francesco Paci), prima metà degli anni ‘30 | Portrait of the Artist’s Father-in-law (Portrait of Francesco Paci), first half of the 1930s Bronzo | bronze, cm 30 x 24 x 18 Fondazione Caript, Pistoia, n. inv. 673 Acquisizione | acquired 2008 Tra il 1935 e il 1938 in occasione di alcune mostre interprovinciali e regionali d’arte toscana a Firenze e di esposizioni provinciali a Montecatini, Bugiani presentò alcune teste, frutto di un interesse sulle rese volumetriche dei soggetti che lo portò ad affrontare anche la scultura. Negli anni Trenta modellò una decina di ritratti dei quali tre conservati presso la Fondazione Caript. Si tratta di sculture per lo più in creta, dedicate a contadini, conoscenti o amici della cerchia degli intellettuali pistoiesi, come lascia intuire il ritratto a Piero Bigongiari (pubblicato in iacuzzi 2000b, p. 174) e forse anche a Danilo Bartoletti (cfr. ragionieri 1998, p. 53, nota 155; salvi 2015a, pp. 61-62; salvi 2015e, pp. 156-157). Al suocero fu dedicato questo ritratto, poi fuso in bronzo, caratterizzato da una superficie fortemente solcata che rimanda alla lezione della rude scultura di Evaristo Boncinelli. Non estranea a questo interesse dovette essere la frequentazione quotidiana che Bugiani aveva in questo momento con lo scultore Corrado Zanzotto il quale, proprio nel 1931, esordiva come scultore, accantonando momentaneamente la pittura. Between 1935 and 1938, Bugiani presented sculptures of heads at various interprovincial and regional exhibitions of Tuscan art in Florence and at provincial exhibitions in Montecatini. An interest in the volumes of his painted motifs had led him to tackle sculpture. In the 1930s, he fashioned a dozen portraits, three of which are among the Fondazione Caript’s holdings. These are mostly in clay, of peasants, acquaintances, or friends from intellectual circles in Pistoia, exemplified by the portrait of Piero Bigongiari (published in iacuzzi 2000b, p. 174) and perhaps also of Danilo Bartoletti (see ragionieri 1998, p. 53, note 155; salvi 2015a, pp. 61-62; salvi 2015e, pp. 156-157). This portrait dedicated to his father-in-law was later cast in bronze. Its furrowed surface is reminiscent of Evaristo Boncinelli’s rugged sculptures. Bugiani’s daily meetings at that time with Corrado Zanzotto, who had temporarily set aside his painting to debut as a sculptor in 1931, must have been related to this interest. 206 207

PIETRO BUGIANI<br />

(<strong>Pistoia</strong> 1905 – 1992)<br />

Ritratto del suocero (Ritratto di Francesco Paci), prima metà degli<br />

anni ‘30 | Portrait of the Artist’s Father-in-law (Portrait of Francesco<br />

Paci), first half of the 1930s<br />

Bronzo | bronze, cm 30 x 24 x 18<br />

Fondazione Caript, <strong>Pistoia</strong>, n. inv. 673<br />

Acquisizione | acquired 2008<br />

Tra il 1935 e il 1938 in occasione di alcune mostre interprovinciali e regionali d’arte toscana<br />

a Firenze e di esposizioni provinciali a Montecatini, Bugiani presentò alcune teste,<br />

frutto di un interesse sulle rese volumetriche dei soggetti che lo portò ad affrontare<br />

anche la scultura. Negli anni Trenta modellò una decina di ritratti dei quali tre conservati<br />

presso la Fondazione Caript. Si tratta di sculture per lo più in creta, dedicate a contadini,<br />

conoscenti o amici della cerchia degli intellettuali pistoiesi, come lascia intuire il ritratto<br />

a Piero Bigongiari (pubblicato in iacuzzi 2000b, p. 174) e forse anche a Danilo Bartoletti<br />

(cfr. ragionieri 1998, p. 53, nota 155; salvi 2015a, pp. 61-62; salvi 2015e, pp. 156-157).<br />

Al suocero fu dedicato questo ritratto, poi fuso in bronzo, caratterizzato da una superficie<br />

fortemente solcata che rimanda alla lezione della rude scultura di Evaristo Boncinelli.<br />

Non estranea a questo interesse dovette essere la frequentazione quotidiana che<br />

Bugiani aveva in questo momento con lo scultore Corrado Zanzotto il quale, proprio nel<br />

1931, esordiva come scultore, accantonando momentaneamente la pittura.<br />

Between 1935 and 1938, Bugiani presented sculptures of heads at various interprovincial and regional<br />

exhibitions of Tuscan art in Florence and at provincial exhibitions in Montecatini. An interest<br />

in the volumes of his painted motifs had led him to tackle sculpture. In the 1930s, he fashioned a<br />

dozen portraits, three of which are among the Fondazione Caript’s holdings. These are mostly in<br />

clay, of peasants, acquaintances, or friends from intellectual circles in <strong>Pistoia</strong>, exemplified by the<br />

portrait of Piero Bigongiari (published in iacuzzi 2000b, p. 174) and perhaps also of Danilo Bartoletti<br />

(see ragionieri 1998, p. 53, note 155; salvi 2015a, pp. 61-62; salvi 2015e, pp. 156-157). This<br />

portrait dedicated to his father-in-law was later cast in bronze. Its furrowed surface is reminiscent<br />

of Evaristo Boncinelli’s rugged sculptures. Bugiani’s daily meetings at that time with Corrado Zanzotto,<br />

who had temporarily set aside his painting to debut as a sculptor in 1931, must have been<br />

related to this interest.<br />

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