Pistoia Novecento 1900 - 1945

a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Rylands a cura di / curated by
Annamaria Iacuzzi
Philip Rylands

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09.04.2020 Views

MARIO NANNINI (Buriano, Quarrata, Pistoia 1895 – Pistoia 1918) Figura di donna (Studio per Ritratto di Zia Ester) Female Figure (study for Portrait of Aunt Ester), 1916-1917 Carboncino e inserti a collage su carta | charcoal and collage inserts on paper, cm 34,5 x 23,5 Collezione Intesa Sanpaolo, n. inv. 14152 Acquisizione | acquired 1979 Doppia scomposizione di figura Double Fragmentation of a Figure, 1916-1917 Carboncino su carta | charcoal on paper, cm 26,5 x 35,5 Collezione Intesa Sanpaolo, n. inv. 18702a Acquisizione | acquired 1979 Il carattere compiuto del foglio Figura di donna suggerisce la possibilità che Nannini abbia qui realizzato un’opera grafica dal carattere autonomo. Il collage è ottenuto attraverso la giustapposizione di frammenti di giornale e di carta disegnata: la sfrangiatura del bordo a stampa suggerisce l’idea di una compenetrazione dell’ambiente con la figura femminile e un senso dinamico alla composizione. Gli angoli di scomposizione, le linee frastagliate dei contorni, i caratteri tipografici disegnati come se fossero stampigliati, sono gli elementi della grammatica futurista, che Nannini applica a un tema legato alla sfera domestica, umile e popolare quale poteva essere il contesto del lavoro femminile della campagna di Buriano all’epoca (tuci 2017a/b, pp. 52-53). Possiamo immaginare che, ancora una volta, il suo modello fosse la zia Ester, intenta a ricamare. Lontano dalla roboante retorica d’avanguardia, estraneo alle teorie e alle discipline, Nannini attua la propria rivoluzione futurista ridefinendo con l’alfabeto del nuovo linguaggio l’universo che lo circonda: così immagina la caleidoscopica simultaneità di una donna che ricama e la ‘riscossa proletaria di panni tesi ad asciugare’ (Mario Nannini, Elica, poesia pubblicata in morozzi 1995a, pp. 120-121). Nelle due campiture del foglio Doppia scomposizione di figura, Nannini analizza lo stesso tema attraverso una sintesi scompositiva del tutto diversa. The finished aspect of Figure of a Woman suggests that Nannini may have considered this an autonomous work in its own right. The collage consists in juxtaposed newspaper cuttings and fragments of drawings on paper. The fringe of shadow on the newsprint renders the idea of an interpenetration of the ambience and the female figure, and introduces a dynamic sense in the composition. The angles that break up the volumes, the jagged contour lines, and the typography drawn as if stencilled or painted, are elements of the Futurist lexicon that Nannini applied nevertheless to an image of domesticity, humble and popular, as was women’s work in rural Buriano at that time (tuci 2017a/b, pp. 52-53). We can imagine that his model was once again his Aunt Ester, intent on her sewing. Far from bombastic avant-garde rhetoric, Nannini, extraneous to theories and disciplines, implemented his own Futurist revolution, redefining the universe around him with the alphabet of a new language. He thus imagined the kaleidoscopic simultaneity of a woman with her embroidery and the “proletarian victory of clothing hung out to dry” (Mario Nannini, Elica, poem published in morozzi 1995a, pp. 120-121). In the two halves of Double Fragmenttion of a Figure, Nannini analysed the same theme using different compositional devices. 118 119

MARIO NANNINI<br />

(Buriano, Quarrata, <strong>Pistoia</strong> 1895 – <strong>Pistoia</strong> 1918)<br />

Figura di donna (Studio per Ritratto di Zia Ester)<br />

Female Figure (study for Portrait of Aunt Ester), 1916-1917<br />

Carboncino e inserti a collage su carta | charcoal and collage inserts on paper, cm 34,5 x 23,5<br />

Collezione Intesa Sanpaolo, n. inv. 14152<br />

Acquisizione | acquired 1979<br />

Doppia scomposizione di figura<br />

Double Fragmentation of a Figure, 1916-1917<br />

Carboncino su carta | charcoal on paper, cm 26,5 x 35,5<br />

Collezione Intesa Sanpaolo, n. inv. 18702a<br />

Acquisizione | acquired 1979<br />

Il carattere compiuto del foglio Figura di donna suggerisce la possibilità che Nannini abbia qui<br />

realizzato un’opera grafica dal carattere autonomo. Il collage è ottenuto attraverso la giustapposizione<br />

di frammenti di giornale e di carta disegnata: la sfrangiatura del bordo a stampa suggerisce<br />

l’idea di una compenetrazione dell’ambiente con la figura femminile e un senso dinamico<br />

alla composizione. Gli angoli di scomposizione, le linee frastagliate dei contorni, i caratteri<br />

tipografici disegnati come se fossero stampigliati, sono gli elementi della grammatica futurista,<br />

che Nannini applica a un tema legato alla sfera domestica, umile e popolare quale poteva essere<br />

il contesto del lavoro femminile della campagna di Buriano all’epoca (tuci 2017a/b, pp.<br />

52-53). Possiamo immaginare che, ancora una volta, il suo modello fosse la zia Ester, intenta a<br />

ricamare. Lontano dalla roboante retorica d’avanguardia, estraneo alle teorie e alle discipline,<br />

Nannini attua la propria rivoluzione futurista ridefinendo con l’alfabeto del nuovo linguaggio<br />

l’universo che lo circonda: così immagina la caleidoscopica simultaneità di una donna che ricama<br />

e la ‘riscossa proletaria di panni tesi ad asciugare’ (Mario Nannini, Elica, poesia pubblicata<br />

in morozzi 1995a, pp. 120-121). Nelle due campiture del foglio Doppia scomposizione di figura,<br />

Nannini analizza lo stesso tema attraverso una sintesi scompositiva del tutto diversa.<br />

The finished aspect of Figure of a Woman suggests that Nannini may have considered this an autonomous<br />

work in its own right. The collage consists in juxtaposed newspaper cuttings and fragments<br />

of drawings on paper. The fringe of shadow on the newsprint renders the idea of an interpenetration of<br />

the ambience and the female figure, and introduces a dynamic sense in the composition. The angles<br />

that break up the volumes, the jagged contour lines, and the typography drawn as if stencilled or<br />

painted, are elements of the Futurist lexicon that Nannini applied nevertheless to an image of domesticity,<br />

humble and popular, as was women’s work in rural Buriano at that time (tuci 2017a/b, pp.<br />

52-53). We can imagine that his model was once again his Aunt Ester, intent on her sewing. Far from<br />

bombastic avant-garde rhetoric, Nannini, extraneous to theories and disciplines, implemented his own<br />

Futurist revolution, redefining the universe around him with the alphabet of a new language. He thus<br />

imagined the kaleidoscopic simultaneity of a woman with her embroidery and the “proletarian victory<br />

of clothing hung out to dry” (Mario Nannini, Elica, poem published in morozzi 1995a, pp. 120-121). In<br />

the two halves of Double Fragmenttion of a Figure, Nannini analysed the same theme using different<br />

compositional devices.<br />

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