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Sonnenkopf<br />
Every pro snowboarder knows<br />
it for being the holy grail of kicker<br />
spots and powder lines.<br />
Benny & Dominic<br />
They’ve got different mindsets,<br />
different backgrounds and different styles.<br />
So, what’s the deal?<br />
Hands down<br />
Images speak louder than words,<br />
a trick of eternal beauty which<br />
looks pretty darn good in picture.
Edito°<br />
Perché lo snowboarding non può essere considerato<br />
semplicemente” uno sport? Attenzione, non stiamo dicendo<br />
che non è uno sport, ma è sicuramente molto di più di una<br />
attività sportiva fatta di performance, training e figure.<br />
La causa è la sua importante componente culturale.<br />
TEXT<br />
Matteo Rossato<br />
PHOTO<br />
Markus Rohrbacher<br />
Citando le parole di PJ Gustafsson che abbiamo intervistato<br />
in questo numero, lo snowboarding non è<br />
uno sport ma una “way of life”. La Mecca mondiale<br />
dello snowboarding Laax non smette mai di promuovere<br />
il termine lifestyle associato allo snowboarding,<br />
perché esso è parte integrante e imprescindibile del<br />
suo DNA. E questa foto che ritrae parte del team Nitro<br />
- guarda caso proprio a Laax - agghindato come<br />
Yung Doli, rappresenta perfettamente il concetto di<br />
lifestyle. I detrattori di Lucas Baume diranno che è<br />
solo un party boy che bonka tutto con i pantaloni<br />
del pijiama: noi invece diciamo che ha letteralmente<br />
dato vita a una rivoluzione, sia a livello di moda, sia<br />
a livello di riding style. Nessuno - almeno in Europa<br />
- prima di lui, aveva sdoganato in tal modo quel<br />
riding fatto di butter e bonks. E in un momento dove<br />
i rider si cominciano a comportare come atleti, lui<br />
ha sbattuto in faccia a tutti il suo modo di vivere lo<br />
snowboarding.<br />
E adesso, spuntano come funghi qua e là emulatori<br />
del buon Lucas, che oltre a divertirsi un sacco, ha<br />
sancito che è cool divertirsi anziché fare il trick più<br />
peso che avete visto in video. Mentre leggerete questo<br />
edito, i trade show di inizio anno saranno in pieno<br />
svolgimento e le company più importanti del settore<br />
avranno svelato cosa vi attende sugli scaffali dei negozi<br />
per il prossimo inverno. E se l’istinto non ci inganna,<br />
sarà un’altro anno pieno di bellissime novità per lo<br />
snowboarding e il suo intramontabile lifestyle.<br />
2°
Grilo at Avoriaz 1800<br />
Snowboarding<br />
simplified<br />
for everyone.<br />
BUR19_20W_StepOn_<strong>Sequence</strong>IT_#2.indd 1 10.10.19 09:47
Editor In Chief<br />
Denis Piccolo<br />
Editorial Coordinator<br />
Matteo Rossato<br />
Creative Director<br />
George Boutall<br />
Crew<br />
Editor In Chief<br />
Denis Piccolo<br />
denis@hand-communication.com<br />
Editorial Coordinator<br />
Matteo Rossato<br />
ross@hand-communication.com<br />
Advertising Office<br />
hello@hand-communication.com<br />
+39 333 7741508<br />
Creative Director<br />
George Boutall<br />
george@evergreendesignhouse.com<br />
Graphic Design<br />
Francesca Pagliaro, Diego Marmi,<br />
Stefano Luongo<br />
Editing & Translation<br />
Giacomo Margutti<br />
<strong>Sequence</strong>-Magazine.com<br />
Federico Mura<br />
hello@hand-communication.com<br />
Photographers & Filmers<br />
Matt Georges, Dominic Zimmermann, Markus<br />
Rohrbacher, Gianfranco Battaglia, Claudio<br />
Foco, Cyril, Silvano Zeiter, Kevin Kok, Achille<br />
Mauri, Migi, Roberto Bragotto, Alex Steward,<br />
Francesco Zoppei, Scotty Stephenson, Ben<br />
Gavelda, Aaron Schwartz, Andrea Schilirò,<br />
Thomas Monsorno<br />
Collaborators<br />
Lisa Filippini, Elisa Maria Ferrari, Giulia<br />
Boccola, Silvia Galliani, Marta Manzoni, Luca<br />
Albrisi, Enrico Santillo, Antonio Isaja, Sofia<br />
Parisi, Fabrizio Bertone, Simone Lovera,<br />
Tommaso Bernacchi e Natalie Mühlmann<br />
Cover<br />
Deniz Cinek by Claudio Casanova<br />
Company Editor<br />
Hand Communication<br />
Corso Francia 17 - Torino<br />
hello@hand-communication.com<br />
Store Magazine Map<br />
sequence-magazine.com/magazine-finder<br />
Online Shop & Subscriptions<br />
sequence-magazine.com/shop<br />
Printers<br />
L’artistica Savigliano<br />
Savilgiano - Cuneo - Italy<br />
lartsavi.it<br />
Distribution<br />
25.000 copies distibuted in +500 European<br />
stores: Italy, Switzerland, Austria, Germany,<br />
France, England, Spain, Belgium,<br />
Finland, Holland, Czech Republic,<br />
Slovakia & Portugal<br />
4°
RIDE SICKY SEQUENCE SINGLE 190X250.indd 1<br />
9/16/19 6:18 PM
102° Benny & Dominic<br />
76° Spirits of the Chedars<br />
82° Sonnenkopf<br />
62° On the Lookout<br />
94° Hands Down<br />
52° 2021 Product Highlights<br />
114° Offline in Czech<br />
Index<br />
8° The daily Pill<br />
12° Fresh Made<br />
16° Killer Collabs<br />
20° Eco News<br />
22° Now A.I. Binding<br />
24° K2 clicker X HB<br />
26° Boa Fit System<br />
38° PJ Gustafsson<br />
32° Laax Open<br />
34° Adam Ellis<br />
36° Firetruck 2.0<br />
38° Vans Snowboarding Days<br />
42° Burton Mountain Mash<br />
44° Ursus Snowpark<br />
48° Alpe di Siusi<br />
60° Yes, JP Solberg can!<br />
72° Stale Saandbech<br />
128° Word Out<br />
6°
K2Snbd-ITA-<strong>Sequence</strong>_Mag-Kennedi_Deck_Ad-230x285+5mm-1.0-Print.pdf 1 15.10.19 14:23<br />
KENNEDI<br />
DECK<br />
K2 proudly welcomes Kennedi Deck to the International AM Team. Snowboarding by Kennedi<br />
Deck. She is riding the Cold Shoulder board and Meridian binding. Photos by Marc O’Malley.<br />
Location: Washington, USA.<br />
K2SNOW.COM<br />
SINCE 1987
The Daily Pill<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
Markus Keller nuovo Global Team Rider di TSG<br />
TSG è entusiasta di annunciare Markus Keller come nuovo rider del Global Team. Dopo<br />
aver affinato le sue abilità allo Sportgymnasium di Davos, lo snowboarder svizzero ha<br />
scelto la strada dei circuiti internazionali, rappresentando la sua nazione per oltre una<br />
decade tra competizioni FIS e Olimpiadi. Sebbene il pipe rimanga uno dei suoi campi di<br />
gioco preferiti, l’esperienza lo porta a muoversi con disinvoltura tra park, backcountry e<br />
big mountain in egual misura. “Sono entusiasta di lavorare con perfezionisti che la pensano al<br />
mio stesso modo, che sostengono e proteggono ciò che ci piace fare di più” - sottolinea Markus.<br />
La crew di ThirtyTwo è felice di accogliere tra i suoi ranghi Bode Merrill!<br />
Originario di Salt Lake City, Bode ha sperimentato vari aspetti dello snowboard durante<br />
la sua carriera: dallo street a folli linee in Alaska, Bode ha dimostrato di poter fare tutto<br />
ciò che vuole su una tavola. La sua creatività e il suo senso dell’umorismo non conoscono<br />
confini, da anni sta spingendo i limiti di ciò che è possibile fare su uno snowboard,<br />
guadagnandosi al tempo stesso il rispetto di tutti i colleghi snowboarder del panorama<br />
internazionale. Nel 2014 è stato premiato come Snowboarder Magazine Rider of the Year e<br />
ha vinto gli X Games Real Snow due volte nelle categorie Real Snowboarding Backcountry<br />
e Real Snow Street in anni consecutivi, l’unico snowboarder a farlo.<br />
Apre ufficialmente il nuovo snowpark DC di Tignes<br />
DC Shoes prosegue la sua avventura nelle Alpi francesi inaugurando il nuovissimo DC Park<br />
di Tignes, accessibile dalla seggiovia Gratallu e dalla draglift Col du Palet. Aperto ufficialmente<br />
all’inizio di gennaio, il park presenta kicker e rails per tutti i livelli. Si divide in due<br />
Easy Zone, progettate per scoprire e perfezionare la tecnica freestyle, ed una Expert Zone<br />
riservata ai pro. Nel corso della stagione sarà mantenuto dalla squadra di Ravach, un team<br />
di shaper professionisti guidato nientemeno che da Benjamin Ravanel, l’uomo responsabile<br />
del Superpipe degli Winter X Games 2013. DC ospiterà atleti, clienti e VIP nel nuovo<br />
lodge situato ai piedi delle piste.<br />
Being Green: un tributo a Dillon Ojo e la crew di Landline<br />
Ragazzi che hanno dedicato la propria vita allo snowboard, leggende viventi che lo hanno<br />
trasformato in quello che è oggi, giovani talenti che alimentano il progresso. Being Green è<br />
il nuovo libro curato da Tanner Pendleton che racconta il dietro le quinte dell’epico Landline,<br />
il primo snowboard movie mai realizzato da Vans. 136 pagine che documentano viaggi,<br />
ricordi prezioni e momenti intimi che hanno cementando un legame familiare. Un legame<br />
profondamente segnato dalla prematura scomparsa del rider canadese Dillon Ojo, a cui<br />
va questo tributo. Raccoglie, tra gli altri, parole di Pat Moore, Mike Ravelson, Cole Navin e<br />
fotografie di Oli Gagnon e Jake Price.<br />
CURATOR Volume II<br />
CURATOR Volume II parla del culto segreto dello snowboard e presenta immagini esclusive<br />
di Jake Burton, John Cardiel, Denis Leontyev, Fridtjof Tischendorf, Nicholas Wolken, Steve<br />
Gruber, Rene Rinnekangas, Niklas Mattsson, Lonnie Kauk, PJ de Villiers, RP Roberts, Mads<br />
Jonsson, Tommen, Nicolas Müller, Marie-France Roy, Gigi Rüf, Maria Thomsen, Ethan & Annika<br />
Morgan, Hampus Mosesson, Jakob Wilhelmson e tanti altri ancora. L’intero contenuto<br />
di un anno di abbonamento alla tua rivista di snowboard preferita racchiuso in un libro dal<br />
design elaborato. Ma con storie, foto e illustrazioni che non verranno stampate in questo<br />
modo su nessuna rivista di snowboard. Niente pubblicità, solo contenuti!<br />
8°
ASYMMETRICAL<br />
NEVER<br />
FELT SO<br />
NATURAL<br />
The 3 asymmetrical functions FIT - FEEL - FLEX are combined in an asymmetric<br />
shape and closure system that delivers optimum support and flex. The result is the<br />
highest performance and most incredible feeling boot on snow.
The Daily Pill<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
Jones presenta la Flagship 10th Anniversary in Limited Edition<br />
Al suo debutto, nel 2010, la Flagship ha ridefinito il concetto di tavola da freeride. Per celebrare<br />
il decimo compleanno di questo leggendario modello, Jones Snowboard presenta a<br />
sorpresa una nuovissima edizione speciale che ne amplifica il look e le prestazioni. Stessa<br />
forma, stesso profilo direzionale e stessa 3D Contour Base 3.0 del modello 2020, ma nuovi<br />
materiali di alta qualità (topsheet in frassino, soletta Ultra Base, stringers in Flax/Basalt).<br />
La grafica è stata disegnata da RP Roberts e rappresenta alcune delle montagne preferite da<br />
Jeremy Jones. Disponibile solo presso i retailers autorizzati.<br />
L’intesa vincente di Burton con Get My Car e ParkinGO<br />
Una collaborazione che vede il mondo dello snowboard e della neve abbracciare la città.<br />
GetMyCar è l’innovativa piattaforma di car rental e car sharing che mette in contatto chi<br />
ha bisogno di noleggiare un’auto e chi desidera condividere la propria. Grazie a questo<br />
incontro, Burton avrà l’opportunità di far scoprire anche Get My Water, la prima acqua in<br />
Treta Pak che riduce lo spreco di plastica. ParkinGo è invece il network di parcheggi per aeroporti<br />
con supporto alla mobilità sostenibile e alle auto elettriche. Tanti gli appuntamenti<br />
e le iniziative per scoprire questa partnership: dal Mountain Mash di Madonna di Campiglio<br />
all’AK Experience di Livigno.<br />
Patagonia presenta la Dirksen Derby Splitboard Race 2020<br />
Dirksen Derby, uno degli eventi più iconici nel mondo dello snowboard, debutterà in Europa<br />
il prossimo 21-22 marzo ad Axamer Lizum, in Austria. Lo storico banked slalom sarà<br />
sostituito da un nuovo format dedicato alle splitboard con due run di salita e discesa. Lanciato<br />
nel 2007 a Mt. Bachelor, Oregon, il Dirksen Derby riunisce ogni anno snowboarder,<br />
artisti, musicisti e filmmaker. Nel corso delle edizioni ha raccolto oltre 250.000 dollari a<br />
sostegno di associazioni e ONG ambientaliste. Fondato dall’ambassador Patagonia Josh<br />
Dirksen, oggi è un appuntamento imperdibile per l’intera community. Dirksen Derby sarà<br />
anche tappa del tour Worn Wear.<br />
Il libro di Method Mag “Hold Fast Tweak Hard”<br />
Per il loro 25° anniversario, gli illustri colleghi di Method Mag hanno pubblicato un libro<br />
sulla storia dell’iconica rivista, iniziato nel 1994 da un appartamento nella campagna svedese,<br />
da cui Anders Hagman e Calle Eriksson hanno lanciato una rivista di snowboard<br />
online. Method Mag, quello era il nome, non era solo uno dei primi siti web di snowboard,<br />
ma uno dei primi siti web in generale, pubblicato non molto tempo dopo che le prime<br />
immagini apparvero sul World Wide Web. Il libro è disponibile in vendita su methodmag.<br />
com e contiene 216 pagine della storia dello snowboard rappresentate da una foto iconica<br />
su una bella copertina rigida.<br />
Rome dà il benvenuto a Nate, Nial e Joey<br />
Una nuova ondata di energia colpisce il sindacato! Rome Snowboards è entusiasta di dare<br />
il benvenuto a Nate Haust, Nial Romanek e Joey Leon, tre riders che rappresentano pienamente<br />
la mentalità All Ways Down di Rome SDS. Originario del Massachusetts, ma residente<br />
a Tahoe, Nate Haust è puro stile e controllo su qualsiasi rails. Nial Romanek, @bigmountainjibber,<br />
si è affilato i denti nel Minnesota guadagnandosi un nome nelle riprese con la<br />
troupe di Think Thank. Joey Leon, rider e filmaker del Vermont, è uno che non ha paura<br />
di prendere la videocamera, costruire uno spot e gettare la sua carcassa giù per le scale.<br />
10°
Fresh Made<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
1. 2. 3.<br />
4. 5. 6.<br />
1. Quiksilver Forever 2L Gore-Tex<br />
Impermeabile, traspirante e antivento: il guscio<br />
perfetto per le tue lunghe giornate sulla<br />
neve. Forever è la giacca in Gore-Tex che racchiude<br />
le migliori tecnologie a disposizione,<br />
come le cuciture totalmente termosaldate e<br />
le zip YKK Aquagard. Include prese d’aria in<br />
mesh sotto le braccia, un cappuccio regolabile<br />
in tre differenti posizioni, il sistema di aggancio<br />
giacca-pantaloni, tasche scaldamani con<br />
anello portachiavi e ghetta antineve elasticizzata,<br />
sistema interno per la pulizia delle lenti.<br />
2. Capita Spring Break Ultralight<br />
Powder Displacement Snowcraft<br />
Concettualizzata da Corey Smith e realizzata<br />
da Capita, questa tavola raccoglie il meglio<br />
in termini di leggerezza e galleggiamento<br />
in powder. Un matrimonio perfetto fra stile,<br />
funzionalità e design, come tutti i modelli<br />
della serie Spring Break. Sotto ai piedi un<br />
cuore ultraleggero in Surflite 2.0, l’anima<br />
più tecnica mai costruita finora, completa<br />
di rinforzi in Forged Carbon e la nuovissima<br />
base Powder Drive.<br />
3. Demerbox DB2 Speaker<br />
Ci sono speaker robusti, e poi c’è DemerBox<br />
DB2. Utilizza la migliore tecnologia wireless<br />
Bluetooth con una qualità del suono così nitida<br />
e bassi così potenti che Zac Brown, tre volte<br />
vincitore del Grammy, nonchè irriducibile<br />
fan DemerBox, ha acquistato la società. Il<br />
sistema ha un’autonomia di oltre 40 ore e<br />
una porta USB per ricaricare altri dispositivi;<br />
il tutto è racchiuso in una custodia Pelican<br />
ultra robusta e resistente all’acqua, con un<br />
alloggiamento in cui tenere al sicuro gli oggetti.<br />
4. Jones Talon Pro Splitboard Poles<br />
Il non plus ultra dei bastoncini da touring,<br />
progettati per offrire prestazioni senza<br />
pari. Con un peso di appena 466 grammi<br />
a coppia, Talon Pro è costituito da due<br />
sezioni in carbonio e una in titanio a prova<br />
di bomba, con una lunghezza variabile<br />
da 105 a 135 cm. Grazie all’impugnatura in<br />
schiuma EVA potrai usarlo comodamente<br />
anche durante lunghe scalate. Ciliegine sulla<br />
torta? La punta Ice-flex Tungsten e il Dual<br />
Density Scraper Grip che può essere utilizzato<br />
per rimuovere il ghiaccio dalla soletta.<br />
5. Mammut Nirvana 25L Backpack<br />
Per il 2020 Mammut rinnova la storica serie<br />
Nirvana offrendo capienze da 15 a 35L. Nirvana<br />
25 è uno zaino da freeride compatto altamente<br />
performante e funzionale, dotato di spallacci<br />
e fianchi con fodera in tessuto elasticizzato,<br />
tasca per stivare l’attrezzatura antivalanga,<br />
sistema di trasporto per picozza e bastoncini<br />
e un confortevole dorso imbottito in EVA.<br />
Design accattivante, materiali riciclati, ed una<br />
zip posteriore a tutta lunghezza che permette<br />
un facile accesso allo scomparto interno anche<br />
quando lo snowboard è fissato frontalmente.<br />
6. Msr Lightning Ascent Snowshoes<br />
L’apice in termini di prestazioni e leggerezza.<br />
Aggressive su tutti i terreni, le nuove Lightning<br />
Ascent sono dotate dell’avanzato sistema<br />
Paragon, un attacco progettato per avvolgere<br />
lo scarpone senza punti di pressione, con un<br />
collarino in mesh che garantisce il massimo<br />
controllo del piede. Il telaio 360 Traction offre<br />
un’impareggiabile aderenza, soprattutto sui<br />
famigerati traversi, mentre i robusti ramponi<br />
DTX in acciaio forniscono una presa affidabile<br />
anche in condizioni difficili. L’alza tacco Ergo<br />
Televator si innesta con un semplice tocco.<br />
12°
ADDITIONAL INFORMATION<br />
ONLINE:UNIONBINDINGCOMPANY.COM<br />
SOCIAL:@UNIONBINDINGCO<br />
UNION BINDING COMPANY<br />
RIDER<br />
JESS KIMURA<br />
RIDING<br />
TRILOGY<br />
CONTACT<br />
California Sports<br />
tel:00390119277943<br />
www.californiasport.info<br />
YR.15<br />
PHOTO<br />
Ashley Rosemeyer
Fresh Made<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
7. 8. 9.<br />
10. 11. 12.<br />
7. Horsefeathers Halen Jacket<br />
Halen è la giacca super tecnica realizzata per<br />
fornire comfort in ogni momento. Tessuto<br />
UltraTech 20/20 (impermeabile 20.000 mm e<br />
traspirante 20.000 gm) con trattamento DWR<br />
C6 e l’ultimo ritrovato Horsefeathers in fatto<br />
di isolamento: il Clo Teknica Vivo, riciclabile al<br />
93%. Include tasca foderata in pile, orlo inferiore<br />
regolabile con gonnellino antineve, pannelli<br />
ergonomici per favorire la mobilità, cerniere<br />
YKK, prese d’aria con supporto in mesh, snap<br />
magnetici, polsini con chiusura in velcro.<br />
8. Drake Podium FF Bindings<br />
Podium è quanto di meglio possa offrire Drake<br />
in fatto di attacchi: precisissimo in conduzione,<br />
affidabile per portare a terra qualche trick di<br />
spessore. L’highback in Biomap Carbon Fiber<br />
e la base Omnicrom Light consentono una trasmissione<br />
completa della potenza e un impulso<br />
diretto. Per la stagione 2019/2020 Podium è stato<br />
equipaggiato con il nuovo sistema Easy-Entry,<br />
che semplifica l’entrata dello scarpone, e con il<br />
nuovo strap Grandmaster in materiali 3D sovrainiettati<br />
che incrementano risposta e leggerezza.<br />
9. Anon Prime MIPS Helmet<br />
Il massimo in termini di sicurezza, leggerezza<br />
e prestazioni. Anon Prime vanta il<br />
sistema In-Shell 360° Boa Fit per una facile<br />
regolazione della vestibilità, anche in movimento.<br />
La costruzione della scocca Hybrid<br />
50/50 combina resistenza e peso contenuto.<br />
La tecnologia MIPS offre la miglior protezione<br />
contro gli impatti multidirezionali,<br />
mentre l’ICEdot Emergency ID memorizza<br />
i contatti e le informazioni mediche per i<br />
soccorritori.<br />
10. Ride A-10 Special Edition<br />
Inutile cercarli in qualche snowboard store<br />
o su qualche commerce online. Questa<br />
edizione speciale dell’attacco A-10 di Ride è<br />
unicamente prodotta in 180 pezzi al mondo<br />
ed inviata a tutti coloro che in questi anni<br />
hanno collaborato e supportato Ride.<br />
Superfluo parlare della parte tecnica, che è<br />
ottima come i prodotti Ride, perché qui si<br />
va molto oltre, qui si entra a far parte di una<br />
famiglia, quella di Ride.<br />
11. Nidecker Liberty Snowboard<br />
Il 2020 segna il rilancio di Liberty, popolare<br />
modello Nidecker del 1986. Surfate in pow fluide<br />
e facili, carvate nel firn primaverile e ride<br />
assurde giù dai pendii più ripidi. La Liberty è<br />
100% freeride. Lo shape direzionale aumenta il<br />
galleggiamento e la stabilità ad alte velocità, il<br />
profilo CamRock libera quella particolare sensazione<br />
che la nuova generazione di freerider<br />
cerca disperatamente. Con un lungo rocker<br />
sul nose ed il regular camber nella sezione<br />
mediana e sul tail, ha tutta la reattività necessaria<br />
per raidare con un setback pauroso.<br />
12. DC Travis Rice Boots<br />
Disegnato, costruito, testato e migliorato di<br />
anno in anno. Il signature model DC per Travis<br />
Rice è uno scarpone ricco di tecnologia e stile,<br />
concentrato sulla performance e caratterizzato<br />
da un design asimmetrico che ne massimizza la<br />
potenza laterale. La tecnologia Super Fabric lo<br />
rende rigido e stabile, la ventilazione Aerotech<br />
regola umidità e temperatura, la combinazione<br />
di memory foam e materiale EVA formato a caldo<br />
offre una comodità assolutamente personalizzata,<br />
mentre le barre anatomiche in lattice assicurano<br />
che il tallone rimanga sempre stabile.<br />
14°
EASY<br />
SET-IT AND<br />
FORGET-IT<br />
SPEED-ENTRY SYSTEM<br />
”INTRODUCING THE NEW FENIX „<br />
Set-it and forget-it means always benefiting from the perfect and consistent tightness of your straps,<br />
and no hassling with ratchets in the snow. Flow PowerStraps are 3D-shaped and cover a larger surface<br />
of your foot. This results in more control over your snowboard and better energy transfer into your turns.
Killer Collabs<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
1. 2. 3.<br />
4. 5. 6.<br />
1. Pow x<br />
Simon Riviere All Day Glove<br />
Parte della collezione Art Series di Pow, All<br />
Day è il guanto perfetto per solcare il park, il<br />
pipe o affrontare la montagna nei giorni più<br />
caldi. Presenta un caratteristico rivestimento<br />
in corded nylon sul dorso, fodera interna in<br />
micropile, inserti idrorepellenti in Hipora e<br />
un palmo Amara “Amphib” Grip personalizzato<br />
dall’illustrazione dell’artista inglese<br />
Simon Riviere. Una guanto multiuso leggero<br />
e semplice con polsini slip on in neoprene.<br />
2. Globe x<br />
686 Option Evo Shoes<br />
Parte della collezione The Channel Zero<br />
con 686, Option Evo in versione Triple<br />
Pine/Black rispolvera la silhouette chunky<br />
dall’archivio heritage di Globe ma viene<br />
equipaggiata con tecnologie moderne e<br />
materiali più leggeri. Mescola suede, mesh,<br />
pelle, nylon ripstop e dettagli 3M riflettenti<br />
ad un’intersuola Nitrolite con un aggressivo<br />
supporto gommato ultra resistente che<br />
fuoriesce dalla punta e dagli spoiler laterali.<br />
3. TSA x<br />
Mizu M8 Bottle<br />
M8 è il prodotto più popolare di Mizu, il<br />
brand fondato nel 2008 da Jussi Oksanen,<br />
uno dei migliori freerider di tutti i tempi.<br />
Per dimensione e peso è la bottiglia perfetta<br />
da alloggiare nel tuo zaino o nel trasporto<br />
quotidiano: 800 ml di capacità, acciaio<br />
inossidabile per uso alimentare 18/8, 100% BPA<br />
free e 100% riciclabile. Ora in questa nuova<br />
veste per The Snowboard Asylum, il più grande<br />
snowboard retailer di tutto il Regno Unito.<br />
4. Arva Equipment x<br />
Picture Calgary 26 Backpack<br />
Progettato in collaborazione con Picture<br />
Organic Clothing e realizzato con materiali<br />
eco-compatibili, Calgary 26 è lo zaino<br />
da freeride più tecnico e completo della<br />
gamma Arva. E’ stato aggiornato con nuovi<br />
materiali e un nuovo pannello frontale<br />
rinforzato resistente all’acqua. Cintura<br />
lombare con due grandi tasche, sistema di<br />
trasporto per lo snowboard o le ciaspole<br />
ed una grande tasca dedicata al tuo<br />
equipaggiamento di sicurezza.<br />
5. Nitro x<br />
Volcom Beast Snowboard<br />
Continua la collaborazione tra Volcom<br />
e Nitro, due marchi che condividono<br />
reciproca stima e fedeltà. La grafica<br />
della Beast è stata totalmente ridisegnata<br />
rispetto alla versione originale con uno<br />
stile attinente all’iconico brand del<br />
diamante. Grazie alla combinazione di<br />
lamine Railkillers, Diamond Band e Ballistic<br />
Impact Panels è una vera macchina da park<br />
assemblata da top riders come Markus<br />
Kleveland e Torgeir Bergrem.<br />
6. Dragon x<br />
Faction Skis PXV Goggle<br />
PXV di Dragon Alliance porta la visibilità ad<br />
un livello completamente nuovo. L’esclusiva<br />
curvatura Panotech offre una visione<br />
periferica eccezionale. Abbina una visibilità<br />
panoramica alla tecnologia Lumalens che<br />
ottimizza la definizione in ogni condizione<br />
di luce. Questa colorazione è il risultato della<br />
collaborazione con Faction Skis e abbina<br />
una lente principale Red Ionized, adatta a<br />
condizioni di luce intensa, ad una seconda<br />
lente Rose per condizioni di nuvolosità.<br />
16°
Killer Collabs<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
7. 8. 9.<br />
10. 11. 12.<br />
7. The James Brand x<br />
Raen Essential Kit<br />
The James Brand ha collaborato con il marchio<br />
di occhiali californiano Raen per una<br />
combo coordinata in Sierra Tortoise. Ricavato<br />
da un unico foglio di acetato, il duo<br />
si traduce in un’opzione straordinariamente<br />
elegante: il coltello tascabile Elko rimane<br />
fedele alla sua costruzione originale e<br />
presenta una lama in acciaio Sandvik 12C27,<br />
mentre gli occhiali Wiley sono impreziositi<br />
da lenti Carl Zeiss CR-39 polarizzate.<br />
8. The North Face x<br />
Brain Dead Capsule Collection<br />
Con un lancio al Dover Street Market di Los Angeles,<br />
The North Face ha presentato la capsule<br />
collection in collaborazione con il collettivo di<br />
artisti e stilisti Brain Dead. Colori e fantasie che<br />
si ispirano alla storia del brand e alle sue origini<br />
californiane. Interpretando lo spirito di avventura<br />
come un vero e proprio stato mentale, Brain<br />
Dead ha rivisitato alcuni tra i capi TNF più rappresentativi,<br />
celebrando l’istinto di esplorazione<br />
che ha caratterizzato la Bay Area negli anni 60-70.<br />
9. Stance x<br />
Sage Kotsenburg 6999 Socks<br />
Da una medaglia d’oro olimpica come Sage<br />
Kotsenberg ci si aspetta prestazioni all’altezza<br />
e uno stile senza eguali. Beh, la sua calza 6999<br />
non è diversa. Pannelli in mesh posizionati<br />
strategicamente, supporto plantare, punta e<br />
tallone rinforzati e tecnologia Feel360, un trattamento<br />
della fibra brevettato che si adatta e<br />
reagisce al piede donando freschezza e sensazione<br />
di asciutto. Ammortizzazione massimizzata<br />
e una robusta protezione dagli impatti.<br />
10. Vans x Bryan Iguchi Signature<br />
Verse Snowboard Boot<br />
Pronta a festeggiare un quarto secolo<br />
nel mondo dello snowboard, Vans cerca<br />
ispirazione in uno dei rider più rispettati<br />
della storia: Bryan Iguchi. La sua esperienza<br />
e competenza si traducono nel nuovo Verse,<br />
lo scarpone all-mountain backcountry più<br />
reattivo e ammortizzato della collezione.<br />
Dotati di tecnologia Ultracush, sono<br />
realizzati in tessuto FlashDry a rapida<br />
asciugatura. Il sistema BOA Custom Focus<br />
Plus presenta due efficientissime rotelle che<br />
controllano tre zone di chiusura.<br />
11. Pomoca x<br />
K2 Splitboard Backside Skins<br />
Per realizzare le sue pelli K2 si affida da<br />
tempo al leader mondiale del settore, il<br />
brand svizzero Pomoca. Sono dotate del<br />
pratico sistema Z-Clip per un comodo aggancio<br />
al nose e riconoscibili dalla classica<br />
colorazione verde sgargiante. L’iconica<br />
fibra tessile 100% Mohair garantisce performance<br />
su ogni terreno, soprattutto in<br />
condizioni fredde e polverose. Disponibili<br />
in 4 differenti misure, si adattato universalmente<br />
a tutti i modelli di splitboard K2,<br />
compresa la Split Bean.<br />
12. Now x<br />
Yes Bindings<br />
Quando ti svegli con il desiderio di un buon<br />
riding vecchia scuola, non dovrai far altro<br />
che montare gli attacchi della rinnovata<br />
collaborazione tra Yes e Now Bindings. Leggeri,<br />
flessibili, potenti, sono la scelta preferita<br />
da DCP e JP Solberg. Baseplate Hanger<br />
1.0 in nylon rinforzato con il 30% di fibra di<br />
vetro, Highback 2.0 con Flex Hinge, nuove<br />
leve dei cricchetti PA66-C realizzate con la<br />
stessa miscela composita del gancio O-Drive.<br />
Grazie alla tecnologia Skate Tech, il tuo<br />
stile migliorerà ad ogni curva.<br />
18°
COMFORT,<br />
PROTECTION,<br />
FLAWLESS FIT.<br />
Ben Ferguson<br />
M4 Goggle<br />
Prime MIPS Helmet<br />
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Eco News<br />
BY DAVIDE FIORASO<br />
Morzine guida la lotta contro i cambiamenti<br />
climatici nelle Alpi<br />
Montagne Verte è un’associazione no-profit che mira a ridurre<br />
l’impatto ambientale nell’Alta Savoia e rendere Morzine la località<br />
turistica più sostenibile delle Alpi. Lavorando su 3 concetti<br />
fondamentali (comunità, affari e infrastrutture), e collaborando a<br />
stretto contatto con istituzioni e parti interessate, Montagne Verte<br />
fornisce a residenti, visitatori e aziende gli strumenti e i consigli<br />
per trasformare tempestivamente le idee in azioni. In meno di un<br />
anno, ha organizzato una serie di eventi comunitari di successo,<br />
lanciato un programma di impegno ambientale per le imprese e<br />
reclutato quasi 100 membri donatori.<br />
Il Worn Wear Tour di Patagonia ritorna sulle<br />
nevi europee<br />
Riparare l’attrezzatura riduce l’impatto ambientale complessivo.<br />
Ideata nel 2013, la campagna Worn Wear di Patagonia ha lo scopo<br />
di incoraggiare le persone a prendersi cura dei propri capi,<br />
aggiustandoli se necessario, per fare in modo che durino il più a<br />
lungo possibile. Patagonia offre una riparazione gratuita a chiunque<br />
porti un capo usato (e usurato), di qualunque marchio esso<br />
sia. Cerniere, zip, bottoni, tessuti bucati o lacerati e altro ancora;<br />
chiunque potrà usufruire delle riparazioni gratuite. 15 le tappe europee<br />
del tour che toccherà località come La Clusaz, Crans Montana,<br />
Andermatt, Champoluc e terminerà il 3 aprile a La Grave.<br />
Gogglesoc: dalla plastica riciclata l’accessorio<br />
che mancava<br />
Una soluzione pratica ad un problema comune: proteggere dai graffi<br />
le costose lenti delle maschere. Gogglesoc è una società fondata<br />
nel 2016 a Whistler BC e cresciuta a livello globale nel giro di pochi<br />
anni con una distribuzione in 21 paesi e oltre mezzo milione di unità<br />
vendute. I suoi prodotti fondono funzionalità e personalità in modo<br />
sostenibile. Sono difatti realizzati con rPET, polimero ottenuto dal<br />
riciclo completo del PET. Questo ha permesso di versare finora nei<br />
propri prodotti oltre 150.000 bottiglie di plastica riciclata post-consumo.<br />
Gogglesoc collabora con Protect Our Winters dal 2017 ed ha<br />
già donato all’organizzazione oltre 25.000 dollari.<br />
20°
TRAVIS RICE<br />
BRITISH COLUMBIA<br />
FAST.<br />
EFFORTLESS.<br />
PRECISION FIT.<br />
#GetDialedIn<br />
BOAFIT.COM
Now Artificial<br />
Intelligence<br />
Binding.<br />
Il lavoro di squadra è un lavoro da sogno, giusto?<br />
Non è una novità che un collettivo di cervelli creativi ottenga<br />
risultati migliori rispetto a qualsiasi idea di un singolo cervello.<br />
Questa deve essere stata anche la motivazione di tutti i cervelli<br />
dietro l’innovativo marchio di snowboard NOW, Nidecker Group<br />
e Addit-ion. Orchestrando il loro know-how e le loro abilità<br />
individuali sono riusciti a creare qualcosa che è assolutamente<br />
sbalorditivo. Possiamo presentarvi la prima di una nuova<br />
specie: l’attacco da snowboard forse più intelligente che è stato<br />
TEXT<br />
Natalie Mühlmann<br />
interamente progettato da un’Intelligenza Artificiale!<br />
Per avere successo nella creazione del primo attacco<br />
A.I. del mondo, NOW ha usato la tecnologia brevettata<br />
Skate Tech, Nidecker Group ha fornito alla<br />
crew la propria conoscenza approfondita della costruzione<br />
di attacchi e Addit-ion ha aggiunto il sale<br />
con la loro esperienza nella progettazione AI e nella<br />
stampa 3D. Le intenzioni alla base della costruzione<br />
del primo attacco A.I. sono state sicuramente<br />
quelle di creare un trend setting. Al giorno d’oggi,<br />
molte nuove tecnologie come la stampa 3D si sono<br />
evolute, quindi perché non farne un uso corretto?<br />
In tal modo, il team di produzione ha sicuramente<br />
spianato la strada a uno sviluppo di prodotti ancora<br />
più innovativo, più ottimizzato e più personalizzato<br />
nel settore dello snowboard. È giunto il momento<br />
di dire che non è più un pensiero utopistico ottenere<br />
prodotti con un fit su misura e unico, in grado<br />
di soddisfare qualsiasi nostra richiesta! Quindi,<br />
cosa ha da offrire un attacco AI.? Innanzitutto, è più<br />
leggero del 25% rispetto agli attacchi tradizionali, il<br />
che è incredibile! Una riduzione di peso ha un effet-<br />
to positivo sulla risposta dell’attacco. Ciò significa<br />
che l’attacco AI. consente un controllo immediato<br />
delle lamine e quindi curve super potenti. Inoltre,<br />
quest’attacco sarà S-T-A-B-I-L-E! Dopo aver emulato<br />
lo stress che gli attacchi devono sopportare durante<br />
curve e carvate aggressive, e dopo aver analizzato i<br />
rispettivi dati e aver completato innumerevoli ore<br />
di simulazione, questi attacchi innovativi sono stati<br />
tutti impostati e pronti per la stampa.<br />
Naturalmente, la decisione di stampare un attacco<br />
in 3D non è stata del tutto casuale, né è stato un<br />
esperimento tipo Ghostbusters. Si è semplicemente<br />
rivelato essere un metodo di produzione che si<br />
adatta perfettamente allo sviluppo e alla produzione<br />
di attacchi da snowboard. Hai la possibilità di<br />
stampare qualsiasi forma dopo esser stata solo uno<br />
sketch. Inoltre, l’ottimizzazione è diventata molto<br />
più semplice e divertente, poiché gli esperti ora<br />
possono riprogettare le parti degli attacchi tradizionali<br />
e, con ciò, i tuoi prossimi attacchi potrebbero<br />
anche essere personalizzati esclusivamente<br />
secondo i tuoi gusti. Infine, gli algoritmi contribuiscono<br />
a perfezionare gli attacchi; tuttavia, la perfezione<br />
può essere raggiunta solo in combinazione<br />
con il capitale umano, poiché tutto ciò sarebbe<br />
inutile se lo snowboarder del futuro avesse un<br />
cuore d’acciaio.<br />
Shoutout a NOW, Nidecker e Addit-ion per aver osato<br />
compiere un passo così coraggioso e veramente<br />
innovativo nel settore degli attacchi, migliorando<br />
così il nostro modo di concepire lo snowboard. Probabilmente<br />
ora stiamo parlando per ogni shredder<br />
che vuole il massimo, dicendo che non possiamo<br />
aspettare cos’altro ci riserva il futuro!<br />
22°
Alberto Maffei, Italian Snowboard Freestyle Team:<br />
“ If I don’t reach a goal that I’ve set,<br />
I Just need to work harder and never give up! ”<br />
One of the best freestyle area in the Alps.<br />
campigliodolomiti.it | ursus-snowpark.com<br />
ph. by A.Botto
Please,<br />
strap step in!<br />
K2 clicker X HB<br />
K2 ha contribuito alla crescita del<br />
mercato della tavola con continue<br />
innovazioni per più di 30 anni, e la<br />
prossima stagione non sarà differente.<br />
Verrà infatti introdotto sul mercato<br />
un nuovo sistema di attacco step-in<br />
chiamata K2 Clicker X HB, pensato<br />
sia per uomo che donna.<br />
TEXT<br />
Natalie Mühlmann<br />
In contemporanea verranno lanciati tre modelli<br />
di scarponi compatibili: il Maysis Clicker X HB e<br />
il Boundary Clicker X HB da uomo, il Kinsley Clicker<br />
X HB da donna. Tutti con il nuovo sistema H4<br />
Boa e i liner Intuition Control Foam 3D per un fit<br />
perfetto.<br />
Quindi, in cosa consiste questa combo Clicker così<br />
innovativa? Possiamo già rivelarvi due segreti. Numero<br />
uno, il Clicker è quello che vi serve se siete<br />
degli snowboarder che chiedono tanto in termini<br />
di confort e supporto. Numero due, possiamo dire<br />
che questa combinazione aumenta il fun level in<br />
tutte le vostre curve! Gli amanti di K2 si ricorderanno<br />
che esisteva già un sistema originale K2 Clicker,<br />
che rimarrà nella collezione K2.<br />
Il nome del nuovo prodotto – K2 Clicker X HB –<br />
lascia già intendere quello che ci sta sotto. Per<br />
cominciare, il “Clicker” è un attacco step-in super<br />
comodo perchè non dovete più avere a che fare<br />
con gli strap. Alla fine dovete solo “saltare dentro”<br />
(step-in) all’attacco con uno scarpone K2, e<br />
un punto metallico di attacco in punta e sul tallone<br />
faranno il resto per voi, garantendo un feel sicuro<br />
ed immediato. Inoltre, senza gli strap tradizionali<br />
avrete un fit perfettamente comodo dato che non<br />
si sono più punti di pressione come sugli attacchi<br />
tradizionali.<br />
Passiamo ora all’etichetta “HB” e a cosa essa significhi.<br />
Indovinate? No, non è una birreria bavarese!<br />
Alla fine siamo contenti di rivelarvi che HB sta per<br />
il vecchio e caro “highback”! Grazie a questa caratteristica<br />
l’attacco assicurerà il supporto tipico di<br />
un tradizionale attacco da snowboard, e la vostra<br />
voglia di avere sempre un controllo di lamina eccezionale<br />
sarà soddisfatto. L’highback è stato pensato<br />
con bisogni specifici del genere maschile o<br />
femminile, ecco perchè esistono i Clicker X HB sia<br />
da uomo che da donna.<br />
Ciononostante, il nuovo Clicker X HB è la ciliegina<br />
sulla torta. È il risultato di uno sforzo considerevole<br />
per avere la tecnologia più performante e ottimizzata<br />
possibile, per quanto riguarda la compatibilità<br />
attacco-scarpone.<br />
Ulteriori caratteristiche includono una possibilità<br />
di regolazione del forward lean senza utensili, una<br />
scocca con un cant al 3°, e una costruzione globale<br />
che consente una mobilità laterale naturale. Tutti<br />
questi elementi contribuiscono alla tecnologia di<br />
24°
questi attacchi, che rispondono all’esigenza di avere<br />
uno strumento facilmente regolabile, flessibile<br />
e reattivo. Abbiamo avuto l’opportunità di testare<br />
questi nuovi attacchi. Le nostre conclusioni sono:<br />
sono comodi, flessibili e stabili, e le loro performance<br />
sono assolutamente di primo livello! E anche se<br />
all’inizio sembra strano fare uno step-in al posto di<br />
fare uno strap-in, vi possiamo già assicurare che<br />
questi attacchi sono perfetti al 100% per shreddare!<br />
Convincetevi che un altro passo da gigante è stato<br />
fatto nell’era moderna degli attacchi!<br />
Abbiamo avuto l’opportunità di testare questi nuovi attacchi.<br />
Le nostre conclusioni sono: sono comodi, flessibili e stabili, e le<br />
loro performance sono assolutamente di primo livello! E anche<br />
se all’inizio sembra strano fare uno step-in al posto di fare uno<br />
strap-in, vi possiamo già assicurare che questi attacchi sono<br />
perfetti al 100% per shreddare! Convincetevi che un altro passo<br />
da gigante è stato fatto nell’era moderna degli attacchi!<br />
25°
Burton Ion Boa<br />
Deeluxe ID dual Boa<br />
K2 Estate<br />
Nitro Club Boa<br />
Nitro Cypress Boa<br />
Salomon Launch<br />
Boa Fit System: H4 & Boa TX3<br />
Boa ha da poco introdotto due grandi innovazioni nel mercato dello snowboard.<br />
Stiamo parlando del nuovo sistema H4, l’evoluzione della piattaforma H-series,<br />
capace di garantire ai rider più esigenti alte prestazioni e fit preciso, e del TX3, il<br />
primo laccio in tessuto specificamente progettato per gli scarponi da snowboard.<br />
Il Boa Fit System H4 setta un nuovo<br />
standard di performance e precisione<br />
della calzata. L’interno della rotella H4<br />
presenta un nuovo meccanismo e una<br />
baionetta, con un innovativo design a<br />
strappo progettato per garantire grande<br />
affidabilità e prevenire i possibili danni<br />
anche in condizioni estreme di utilizzo.<br />
Il meccanismo si sgancia senza danneggiarsi<br />
in caso di forte impatto e la baionetta<br />
può essere inserita di nuovo senza<br />
alcuno sforzo. La tecnologia Boa Coiler,<br />
inoltre, aumenta la velocità di entrata e<br />
recupero del laccio. Ogni click della rotella<br />
offre una regolazione di precisione<br />
e senza sforzo.<br />
Il laccio TX3 è invece stato specificamente<br />
progettato come alternativa al<br />
classico laccio in acciaio inossidabile di<br />
Boa, la sua morbidezza e flessibilità lo<br />
rendono simile ad un tradizionale laccio<br />
per stivali ma, al contrario di questo, presenta<br />
un diametro molto più piccolo per<br />
funzionare all’interno del Boa Fit System<br />
pur soddisfacendo i requisiti di resistenza<br />
necessari per gli scarponi da snowboard.<br />
Boa offre diverse configurazioni per una<br />
massima personalizzazione della calzata:<br />
Focus, Dual Zone, Conda, STR8JKT e l’ultimo,<br />
chiamato <strong>Sequence</strong>, che grazie a due<br />
innovativi percorsi del laccio, garantisce<br />
una chiusura simultanea e un fit immediato<br />
e uniforme. La combinazione della rotella<br />
H4 e del laccio TX3 sono la configurazione<br />
ideale per <strong>Sequence</strong>, soddisfacendo<br />
i requisiti estetici e di design del settore.<br />
26°<br />
La configurazione <strong>Sequence</strong> Dual Zone di<br />
Boa è composta da due rotelle che offrono<br />
ai riders una chiusura precisa sia nella<br />
parte superiore che in quella inferiore<br />
usando lacci asimmetrici. La chiusura è<br />
concentrata sul collo del piede per ridurre<br />
il movimento dinamico spostando la<br />
tensione nel laccio mentre lo scarpone si<br />
flette. In questo modo non c’è nessun allentamento<br />
ma solo ridistribuzione della<br />
tensione per garantire un fit confortevole<br />
e controllato. Molti sono i brand che hanno<br />
già adottato le innovazioni proposte<br />
da Boa. Burton, Deeluxe, Head, K2, Nitro<br />
e Salomon hanno presentato i propri<br />
nuovi modelli ad ISPO e questi saranno<br />
disponibili al pubblico già dalla prossima<br />
stagione invernale 2020-21.<br />
TEXT<br />
Silvia Galliani
27°
PJ Gustafsson,<br />
Death Label ’til I die.<br />
Ci conosciamo già dopo un paio di chiacchiere<br />
e di una precedente intervista che ho<br />
fatto con te per <strong>Sequence</strong> qualche tempo fa,<br />
quindi so già alcune cose su di te. I tuoi figli<br />
ti considerano ancora un rad dad? Haha... lo<br />
spero. Immagino che lo pensino da quando faccio<br />
del mio meglio per passare il più tempo possibile<br />
con loro, mostrare loro quanto li amo e fare molte<br />
cose divertenti e interessanti con loro. Non mi<br />
importa se pensano che io sia davvero stiloso. Voglio<br />
solo che sappiano e sentano quanto li amo e<br />
li sostengo. È tutto quello che conta davvero nel<br />
lungo periodo.<br />
PJ Gustafsson è uno degli ultimi punk puristi nello snowboard.<br />
Fedele alle sue radici, vede ancora lo snowboard come uno stile di vita<br />
e non come uno sport. Nel 2007 ha lasciato il suo sponsor per sentirsi<br />
libero di esprimersi, e ha improvvisamente incrociato la strada con<br />
una core company giapponese chiamata Death Label, che più di dieci<br />
anni dopo considera ancora come la sua famiglia e l’aiuta a crescere<br />
al di fuori della terra del Sol Levante. È anche un designer, un imprenditore<br />
e, ultimo ma non meno importante, un rad dad<br />
Quindi facciamola corta ed entriamo nel mondo di PJ Gustafsson.<br />
TEXT<br />
Matteo Rossato<br />
PHOTOS<br />
L.Eberhardt<br />
Yuya Take<br />
Ciao Pj, come stai? Come sono state le tue<br />
vacanze di Natale nel tuop chalet a Sälen?<br />
Tutto bene qui. Sono stato qui nella mia cabin con<br />
la mia fidanzata e i nostri tre figli per 10 giorni ed<br />
è stato davvero bello girare in tavola ogni giorno,<br />
divertirsi, giocare e guardare cartoni animati con<br />
tutta la mia famiglia durante le vacanze.<br />
Come riesci a dividerti tra le tue numerose<br />
attività lavorative con la tua società di skateboard<br />
(Kaleidoscope Skateboard Co), lo<br />
snowboard professionale e la famiglia? Dato<br />
che tutto ciò che faccio per vivere c’entra con lo<br />
snowboard o lo skateboard in un modo o nell’altro,<br />
e tutta la mia famiglia ama lo snowboard e lo<br />
skateboard, provo a coinvolgerli il più possibile. E<br />
quando il tuo lavoro è anche la tua passione, non<br />
è mai davvero “lavoro” nel senso che sarebbe per<br />
qualcuno con un vero lavoro normale dalle 9 alle<br />
5. La vita familiare con tre bambini piccoli (3, 7 e<br />
9) ha bisogno di molta pianificazione e struttura<br />
in generale, ma è qualcosa che impari, immagino.<br />
Sono tutt’altro che bravo a farlo, ma credo che sto<br />
migliorando. Stiamo cercando di farlo funzionare<br />
come una vera famiglia e fortunatamente ho una<br />
donna meravigliosa che è sempre al mio fianco al<br />
100% e mi aiuta con tutto, dalle piccole alle grandi<br />
cose. Lei è fantastica e probabilmente non sarei in<br />
grado di vivere la mia vita come faccio oggi se non<br />
fosse per lei. Anche i miei genitori sono sempre<br />
stati di grande supporto e ci aiutano molto con i<br />
bambini quando ho bisogno di andare in snowboard<br />
e così via. Grazie mamma e papà!<br />
Parliamo di PJ e Death Label. Come sei entrato<br />
in contatto con un’azienda giapponese?<br />
Alla fine del 2007 ho lasciato DC, il mio sponsor di<br />
lunga data perché volevo solo concentrarmi sullo<br />
snowboard nel modo in cui volevo, vestirmi e raidare<br />
come volevo senza che nessuno mi dicesse<br />
come farlo. Volevo davvero girare per un’azienda<br />
che avesse un’immagine che corrispondesse alla<br />
mia. Alla fine di marzo 2008 ho trovato il sito web<br />
di Death Label dopo aver sentito parlare di questa<br />
company da parte di un vecchio amico e rider<br />
svedese di Allian. Solo il nome Death Label mi ha<br />
davvero interessato al loro marchio e quando ho<br />
visto la grafica sulle tavole e l’intera immagine<br />
del brand mi ha gasato tantissimo. Ho scritto una<br />
28°
e-mail a Taka (boss / proprietario di Death Label)<br />
e gli ho raccontato la mia storia e che mi sarebbe<br />
piaciuto iniziare a girare per Death Label ed essere<br />
il loro primo rider non giapponese nel loro team.<br />
Due settimane dopo aver inviato a Taka la mia<br />
prima e-mail, ho ricevuto una scatola con cinque<br />
nuove tavole a casa. Death Label come marchio si<br />
adatta tantissimo a me e considero Death Label<br />
come facesse parte della mia famiglia e i propri<br />
membri come miei amici, e non solo il mio sponsor.<br />
Ora è Death Label fino alla morte!<br />
Sei un uomo dalle mille risorse, ma fermiamoci<br />
sulla tavola che hai progettato per la collezione<br />
2021, la Boneless di Death Label. Come ti è<br />
venuto in mente il design? E le caratteristiche<br />
tecniche della tavola in generale? Ho girato<br />
con il modello Boneless per molti anni e quest’anno,<br />
proprio come con i tre precedenti che ho progettato,<br />
volevo qualcosa che somigliasse molto a me e<br />
a Death Label. Come sapete adoro lo skateboard, il<br />
vecchio punk rock, il black metal e l’heavy metal e<br />
ne sono influenzato molto in generale. Death Label<br />
ha sempre avuto un’immagine molto punk rock /<br />
heavy metal / skate quando si tratta dell’immagine<br />
e della grafica del marchio, quindi quelle cose fighissime<br />
come tristi mietitori, teschi, ossa, scheletri,<br />
coltelli ecc. È stata una parte importante della grafica<br />
sin dal primo giorno. Ho trovato questo torvo<br />
mietitore di un vecchio fumetto che mi è davvero<br />
piaciuto e ci ho lavorato sopra. L’ho fatto sembrare<br />
un po’ più simile a Skeletor di He-Man con cui<br />
ho giocato molto da bambino. Mi piacciono molto<br />
anche le tavole bianche poiché penso che appaiano<br />
più leggere e mi piace tenerle abbastanza pulite con<br />
la grafica sul topsheet in modo da poter mettere gli<br />
adesivi sulla tavola senza coprire la grafica. Sono abbastanza<br />
contento di come è venuta.<br />
positivo. Adoro Jay, cazzo! È un essere umano straordinario,<br />
un grande amico e una delle persone<br />
più vere che io conosca.<br />
Gestisci skateboard Kaleidoscope da 11<br />
anni… Non hai mai pensato a una collaborazione<br />
con Death Label, come quella che hai<br />
fatto con Horsefeathers attraverso i fratelli<br />
Helgason? Sì. L’ho sicuramente pensato e ne abbiamo<br />
parlato ad un certo punto, quindi vedremo<br />
cosa porterà il futuro. Forse accadrà o forse no. Il<br />
tempo lo dirà. Ma sarebbe sicuramente una collaborazione<br />
fighissima.<br />
Potresti dirci qualcosa sulla linea di prodotti<br />
del prossimo inverno per Death Label? Non<br />
tanto, perchè è sempre tutto molto riservato. Ad<br />
essere sincero, non ho ancora visto l’intera linea,<br />
ma quello che ho visto sembra fantastico! La nuova<br />
Parliamo un po’ di più del tuo talento per il<br />
design per un minuto. Hai anche progettato<br />
la Buck Ferton degli snowboard Smokin, che<br />
sappiamo essere una delle tavole più controverse<br />
fino ad oggi. Perché la pecora nera?<br />
Perché Smokin Jay è la pecora nera dello snowboard<br />
haha. Allora. A me e Jay piacciono entrambi<br />
i Minor Threat e abbiamo condiviso momenti<br />
e ricordi davvero belli ascoltando l’album Out of<br />
Step dei Minor Threat nel furgone di Jay durante la<br />
settimana di Holy Bowly a Timberline.<br />
Ho pensato che questa grafica sarebbe stata un<br />
grande tributo a una band che entrambi amiamo<br />
e condividiamo i valori, oltre che molto adatta dal<br />
momento che Jay e le tavole Smokin sono le vere<br />
pecore nere dello snowboard e intendo in senso<br />
29°
“Il freestyle e il jibbing saranno sempre una parte importante<br />
dello snowboard, ma ciò che penso abbia contribuito a rendere<br />
lo splitboard e il carving così popolari è che lo snowboarder<br />
medio può vedere foto e videoclip di persone che lo fanno<br />
e si relazionano con esso.”<br />
Dopo diverse stagioni in cui lo snowboard ha<br />
guardato più ai riders più anziani e lo split<br />
boarding e il carving sono stati cool, vedi un<br />
ritorno del movimento freestyle / jibbing? Il<br />
freestyle e il jibbing saranno sempre una parte importante<br />
dello snowboard, ma ciò che penso abbia<br />
contribuito a rendere lo splitboard e il carving così<br />
popolari è che lo snowboarder medio può vedere<br />
foto e videoclip di persone che lo fanno e si relazionano<br />
con esso. La gente vede questa cosa qui e<br />
pensa “Ehi, probabilmente potrei farlo anch’io” o<br />
“voglio andare a fare un’uscita in splitboard con i<br />
miei amici questo fine settimana”. Lo snowboarder<br />
medio non può relazionarsi con qualcuno che fa<br />
un bs lipslide su un triple kink o praticamente nulla<br />
quando si tratta di girare sui rails, e sicuramente<br />
non c’entrano nulla con chi fa un backside 1800 su<br />
un cazzo di salto gigantesco che non si sognerebbero<br />
mai di affrontare nemmeno in primo luogo.<br />
Al rider medio piacciono e vogliono cose con cui<br />
possono relazionarsi, e quindi credo che il “movimento<br />
freestyle / jibbing” debba concentrarsi<br />
di nuovo maggiormente sullo stile e la semplicità<br />
fino a che il rider medio ritorni ad interessarsi a<br />
queste cose più alla sua portata e comprarsi il materiale<br />
inerente a queste discipline.<br />
grafica della tavola del mio amico Andrew Brewer<br />
sembra davvero bella e pulita e ci sarà anche una<br />
tavola segreta / un’edizione super limitata della<br />
Boneless che sarà disponibile solo in alcuni negozi<br />
selezionati. Ho realizzato anche quella grafica ma<br />
non posso dirti di più tranne che… Fuck the police.<br />
PJ e social media? Li odio tutti! Lo snowboard<br />
non dovrebbe essere quanti likes e views fai su Instagram.<br />
Alcuni ragazzini non girano nemmeno in<br />
tavola a meno che qualcuno non venga a filmarli<br />
in modo da poter pubblicare le clip su Instagram.<br />
È pazzesco. Anche perchè ce ne sono così tanti<br />
fake. Le persone si comprano i likes e le views e<br />
i followers solo per apparire più fighi e più popolari<br />
di quello che sono veramente. Quasi nessuno<br />
legge più... Non ci sono più molte buone riviste e<br />
siti web di snowboard in giro e penso che molto<br />
abbia a che fare con le persone che sono troppo<br />
occupate con Instagram.<br />
Sappiamo che sei un aficionado di Howly<br />
Bowly, inoltre sei uno dei pochi rider europei<br />
che viene sempre invitato da Snowboy Productions.<br />
Che cosa ne pensi di questo format<br />
e setup unici? Holy Bowly rappresenta tutto ciò<br />
che è lo snowboard, non è una gara. È tutto quello<br />
che un evento di snowboard può essere. È una<br />
sessione da sogno lunga una settimana piena di alcuni<br />
dei migliori snowboarder del mondo (young<br />
guns, leggende vecchie e viventi) che girano su<br />
alcune delle più epiche e creative strutture di<br />
snowpark mai create dall’uomo mentre i migliori<br />
media / fotografi / filmers di snowboard al mondo<br />
sono lì per coprire tutte le figate pazzesche che<br />
vengono compiute ogni giorno. È l’unico evento di<br />
snowboard che riunisce tutti i diversi tipi di snowboarder<br />
professionisti per una settimana. Famosi<br />
riders di contest, i ragazzi e le ragazze dei video di<br />
snowboard, le star dello snowboard di Instagram<br />
di oggi e di domani, le leggende, gli OG, gli eroi<br />
underground e così via. Praticamente tutti quelli<br />
che sono fortunati e abbastanza bravi da essere<br />
gettati nel mix dell’Holy Bowly.<br />
Qualche ultima parola? Grazie alla mia fantastica<br />
famiglia e a tutti i miei amici e sponsor per<br />
tutto il vostro amore e supporto e ovviamente a te<br />
Matteo per avermi fatto quest’intervista. Stay wild!<br />
30°
Laax Open.<br />
Esco dal mio cubo del Rockresort e già nell’aria si sente qualcosa<br />
di diverso dal solito. Tavola, scarponi e tutti verso la cabinovia.<br />
Basta poco per rendersi conto che ci si trova in un posto<br />
speciale: mi aggrego alla coda per i tornelli e guardando sotto<br />
le braccia di chi mi stava attorno e vedo solo tavole. Mi giro<br />
nell’altra direzione e vedo già un tappeto di snowboard di chi è<br />
ancora alla colazione. Non c’è dubbio: Laax è un posto speciale.<br />
Sembra quasi che il mondo dello snowboard che<br />
conosciamo prenda un altro taglio. Una volta<br />
entrati nei cancelli della zona pre-gara si può<br />
percepire un’atmosfera diversa. Diversa da tutto<br />
ciò che siamo abituati a vedere su YouTube e nei<br />
feed dei nostri modelli aspirazionale. Qui si tratta<br />
di una delle più importanti competizioni del<br />
mondo. E quella è una gabbia con una sola via<br />
d’uscita. E quella via d’uscita ha centinaia di migliaia<br />
di occhi puntati addosso, senza un ciak n°2.<br />
TEXT<br />
Federico Mura<br />
E una volta l’anno da quindici anni a questa parte<br />
la grande Famiglia si ritrova in questo posto,<br />
per un evento che ormai come notorietà ha quasi<br />
raggiunto gli Xgames. Parliamo dei Laax Open,<br />
e oggi è proprio il giorno della finale. Venerdì.<br />
Precisamente finale di slopestyle. Questa volta<br />
il designer Lucas Kuppelwieser e il suo team di<br />
shapers hanno fatto un lavoro a dir poco impeccabile.<br />
Certo la location dà sicuramente una<br />
mano: shapeare un kicker che lancia direttamente<br />
sul panorama dell’immensa vallata di Laax ha<br />
decisamente un suo effetto scenografico. Ma detto<br />
ciò ogni linea è perfetta. Ogni angolo calcolato<br />
alla perfezione e ogni feature studiata appositamente<br />
per far gola a ogni singolo pro rider sulla<br />
faccia di questa terra.<br />
Gli approcci alla tempesta di emozioni prima della<br />
run sono diversi. Staale è stranamente pacato e si<br />
limita a guardare gli altri riders dal maxischermo<br />
e commentarlo con Spenny. Seb Toutant è chiuso<br />
nella sua bolla di concentrazione dietro la sua maschera<br />
specchiata mentre Fridge si aggira con aria<br />
serena e saluta chiunque gli si pari davanti con un<br />
sorriso più che rilassato.<br />
E tu da giornalista puoi solo osservare, dimenticandoti<br />
delle centinaia di domande che vorresti<br />
fare a ognuno di loro.<br />
Due run, la migliore conta. Le prime riders a scendere<br />
in campo sono le ladies. Griglia di partenza<br />
con un’assente importante dal nome di Anna Gas-<br />
32°
ser, che essendo impegnata in altri progetti non<br />
sta prendendo parte in competizioni. Il livello di<br />
quest’anno è altissimo, e le ragazze settano a fuoco<br />
le feature del NoName Park.<br />
Duecento metri di lunghezza, quando lo standard<br />
è tra i centotrenta e i centocinquanta; 22,6 piedi<br />
invece dei regolari 22 per quanto riguarda l’altezza.<br />
Stiamo parlando del superpipe che si affaccia<br />
sulla vallata proprio di fronte Galaaxy building di<br />
Laax. Questi numeri fanno sì che si sia guadagnato<br />
il titolo dell’halfpipe più grande del mondo. I duecento<br />
metri di lunghezza, oltre a renderlo incredibilmente<br />
immenso alla vista, lasciano spazio ai<br />
rider per una progressione, mettendo una marcia<br />
in più allo spettacolo. Spettacolo che è reso ancora<br />
più magico dalle luci dei lampioni che puntano i<br />
riflettori direttamente sulla gara.<br />
L’halfpipe è la specialità più storica per quanto riguarda<br />
le competizioni; fino da quando lo snowboard<br />
è entrato nelle Olimpiadi è sempre stato<br />
protagonista della specialità, e chi ha mai avuto la<br />
fortuna di assistere dal vivo ad una di queste gare,<br />
può facilmente capire il perché.<br />
È il turno del “king”, che oggi veste il pettorale<br />
giallo dato che è al comando della classifica<br />
mondiale. Le aspettative date da quel colore e il<br />
gradino più alto del podio conquistato nel 2019 di<br />
fronte allo stesso pubblico fa si che le aspettative<br />
siano alle stelle. Tutti gli occhi sono rivolti verso<br />
il centro del pipe in attesa di vedere cosa il rider<br />
australiano abbia in serbo per la finale. Drop in<br />
switch. Tail rivolto verso il muro di destra, e Scotty<br />
lancia niente meno che uno switch backside 1260,<br />
uno dei trick più tecnici e difficili da fare in un<br />
pipe. Laggiù in fondo è rimasto ancora un po’ di<br />
spazio, e cosa sceglie Scotty? Un fantastico front<br />
double 1440: trick mai chiuso da Scotty James in<br />
una competizione.<br />
In conclusione, incoronati re e regina dello slopestyle<br />
rispettivamente Sebastien Toutant e Julia Marino,<br />
e per quanto riguarda l’halfpipe, Scotty James<br />
e la rider spagnola Queralt Castellat.<br />
Cosa dire di questo Laax Open; come conclusione,<br />
come tutti gli anni non ha deluso le aspettative. Se<br />
proprio vogliamo mettere i puntini sulle i l’unica<br />
cosa in più che poteva fare comodo poteva essere<br />
un bel carico di neve fresca per godersi i fantastici<br />
boschetti e le linee di freeride delle alpi svizzere<br />
come l’anno scorso.<br />
I Laax Open possono essere l’occasione perfetta per<br />
shreddare un park shapeato alla perfezione, mentre là<br />
sotto girano i maestri della tavola a caccia della gloria del<br />
primo gradino del podio. E poi perché no, se siete fortunati<br />
potrete trovarvi per caso a tenere in mano un boccale di birra<br />
al Riders Hotel di fronte ad uno dei suoi ospiti più illustri.<br />
33°
Adam Ellis,<br />
Blue Tomato CEO.<br />
Il primo negozio che Gerfried aprì fu nel garage di sua madre e<br />
il nome del negozio era Gerry’s Garage. Quando è stato il momento<br />
di aprire un nuovo negozio e trasferirsi in una posizione<br />
nel centro della città, ai ragazzi venì in mente che a meno di due<br />
settimane prima dell’apertura che avevano bisogno di un nuovo<br />
nome. Uscirono a far festa e buttarono lì un po’ di nomi mentre si<br />
davano da fare con un po’ di drinks. Ad un certo punto, qualcuno<br />
se ne è saltato fuori con questo “Blue Tomato” e la mattina dopo,<br />
tra le nebbie dell’alcool, è stato quello che ci è rimasto più in testa.<br />
ITW<br />
Matteo Rossato<br />
Blue Tomato - come Zumiez - è un rivenditore<br />
multicanale: perché migliorare i negozi<br />
fisici di mattoni mentre siete i rivenditori<br />
online più forti? Non crediamo davvero<br />
di avere clienti di un solo canale, abbiamo solo<br />
clienti. I negozi sono un ottimo modo per connettersi<br />
alle comunità di snowboard e supportare<br />
le comunità intorno alle nostre sedi fisiche.<br />
I negozi sono un altro modo di servire il cliente<br />
dove e come vuole. I negozi ci consentono di servire<br />
i clienti in modo più rapido e conveniente.<br />
Nello schema sopra, immagino che i cataloghi<br />
Blue Tomato abbiano un ruolo cruciale.<br />
Perché nel 2019 un catalogo cartaceo ha ancora<br />
senso? Negli ultimi anni il nostro catalogo<br />
ha subito un cambiamento abbastanza radicale<br />
poiché le esigenze del cliente sono cambiate. Pensiamo<br />
che i cataloghi siano una rappresentazione<br />
del marchio che arriva in casa dei clienti. Sono un<br />
ottimo modo per raccontare storie e sostenere lo<br />
snowboard come lifestyle. Ai vecchi tempi i cataloghi<br />
erano più orientati agli oggetti mentre oggi<br />
servono per raccontare storie ed esprimere stili<br />
di vita. Nel 2019 il catalogo snowboard e il catalogo<br />
freeski sono stati integrati nel Winter Book<br />
2019/20 per questa stagione. Ciò significa una selezione<br />
più ampia e più storie per i nostri clienti.<br />
Domanda piccante: cosa ne pensi di quei rivenditori<br />
(non facciamo nomi ma hai capito<br />
a cosa mi riferisco) che sono diventati fornitori<br />
e spingono fuori i marchi veri diventando<br />
loro stessi un brand? Pensiamo che il ruolo dei<br />
rivenditori sia quello di connettere clienti e marchi.<br />
Crediamo davvero in storie forti di brand dei<br />
nostri fornitori e il nostro ruolo è supportare tali<br />
storie. Siamo il punto di collegamento per i clienti<br />
e quelle storie. Tutti fanno diverse cose molto<br />
bene e crediamo di curare le migliori storie dei<br />
marchi e portarle ai clienti nella maniera migliore.<br />
In un’intervista hai dichiarato che il segreto<br />
per mantenere il successo di Blue Tomato è<br />
capire e soddisfare le esigenze potenziate dei<br />
clienti. Cosa intendi esattamente con cliente<br />
34°
potenziato? E perché pensi che abbiano un<br />
ruolo così importante nel ratail? Riteniamo che<br />
il cliente si sia evoluto in funzione della tecnologia.<br />
Con un telefono in tasca ogni cliente ha un potente<br />
strumento che ha creato l’accesso a tutto, comprese<br />
informazioni e prodotti. Il rivenditore era quello<br />
che decise in una certa misura a che cosa era<br />
esposto il cliente, ma a questo punto il cliente ha<br />
una maggiore capacità di auto-selezionare ciò che<br />
desidera. Come rivenditore devi rispettare questo<br />
nuovo cliente e considerare davvero ciò di cui ha<br />
bisogno da te come rivenditore. Stiamo lavorando<br />
per migliorare le cose che attirano il cliente<br />
come la velocità per soddisfare le sue esigenze.<br />
Sembra che i tuoi dipendenti abbiano un<br />
ruolo importante nell’esperienza del cliente<br />
nei tuoi negozi fisici. Come fate a mantenerli<br />
sempre motivati? Incoraggiamo i nostri dipendenti<br />
a vivere quello stile di vita che proponiamo.<br />
Sappiamo che la nostra conoscenza diretta è una<br />
parte importante dell’esperienza di Blue Tomato.<br />
Vogliamo che i nostri dipendenti portino davvero<br />
questa conoscenza diretta ai nostri clienti. Pertanto,<br />
consentiamo loro di andare in tavola il più<br />
possibile ad esempio con orari di ufficio flessibili,<br />
partnership con surfcamp e supporto per skipass.<br />
Offriamo sconti ai dipendenti per acquistare i prodotti<br />
in modo che possano fare ciò che amano.<br />
Ospitiamo anche un evento ogni anno che ho<br />
chiamato Gerry’s Garage, dove riuniamo i nostri<br />
migliori venditori e celebriamo il loro lavoro con<br />
una giornata di riding, premi e una festa in garage.<br />
Cerchiamo anche di dedicare davvero del<br />
tempo per ringraziare e riconoscere l’operato dei<br />
nostri dipendenti attraverso tutta la nostra organizzazione.<br />
Quando qualcuno sta facendo un ottimo<br />
lavoro, si merita che gli venga riconosciuto.<br />
Qual è il tipo di esperienza che Blue Tomato<br />
vuole offrire ai propri “clienti potenziati” e<br />
come migliorare la loro fedeltà? In ogni punto<br />
di contatto con i nostri clienti vogliamo che abbiano<br />
un’esperienza coerente con noi. Vogliamo<br />
che le esperienze siano autentiche, di tendenza,<br />
orientate all’esperienza, stimolanti e divertenti.<br />
Pensiamo anche che il cliente potenziato voglia<br />
che lo ascoltiamo, non solo gli raccontiamo cose.<br />
Ci impegniamo a interagire al meglio con i nostri<br />
clienti. Vogliamo anche fornire un valore ai clienti<br />
anche se non acquistano qualcosa. Il valore potrebbe<br />
essere l’ispirazione per uscire nella neve e fare<br />
un’esperienza su una tavola o condividere conoscenze<br />
di prima mano su un prodotto o raccontare<br />
una storia di un brand. Questo arricchimento dell’esperienza<br />
è la chiave per favorire fidelizzazione.<br />
Continueremo a fare ciò che facciamo e cercheremo<br />
di spingere più in là il nostro gioco. Vogliamo essere il meglio<br />
che possiamo essere. La parte più interessante della nostra<br />
crescita è creare delle opportunità per i nostri clienti e i nostri<br />
dipendenti, per far parte della comunità e far crescere tale<br />
opportunità a livello globale.<br />
35°
Austin Smith’s firetruck 2.0.<br />
Hai mai sognato di fare un road trip molto avventuroso per inseguire<br />
semplicemente la neve e liberare la tua mente, ma tutto<br />
questo con un camion dei pompieri? Tutto ciò si è trasformato<br />
in realtà nell’ultimo progetto video di Austin Smith Firetruck 2.0.<br />
TEXT<br />
Natalie Mühlmann<br />
Il titolo perfettamente scelto già la dice lunga: è<br />
infatti esattamente ciò che Austin ha fatto la scorsa<br />
stagione, ovvero è riuscito a prendere il camion dei<br />
pompieri del 1953 di suo fratello, rimodellando gli<br />
interni in un qualcosa che possiamo chiamare una<br />
culla su ruote (!) e con questa è partito da Bend,<br />
Oregon alla volta dell’Alaska. Il regista e montatore<br />
Jeremy Thornburg ha perfettamente catturato i<br />
normali momenti di un viaggio alquanto fuori dal<br />
comune. La vita nel furgone è stata molto semplice<br />
e rappresenta sicuramente un promemoria di<br />
ciò che è veramente importante nella vita. Detto<br />
questo, la necessità di un bagno, dell’acqua corrente<br />
o di una stufa era quasi una cosa sopravvalutata.<br />
Finché hai il tuo fedele snowboard, una<br />
neve perfetta e una buona compagnia (che puoi<br />
sicuramente trovare nei parcheggi casuali), sembra<br />
che nulla possa andare storto. Come ha dimostrato<br />
Austin, le sfide sono quello che tu vuoi che<br />
siano alla fine, e superarle può tradursi in puro<br />
piacere e in uno dei periodi migliori della tua vita!<br />
Lo scopo alla base di questo viaggio con il camion<br />
dei pompieri era quello di arrivare fino in Alaska<br />
e andare ovunque quell’affare li avrebbe portati<br />
lungo il viaggio. Per Austin, questo ha significato<br />
un ritorno al suo sé di 15 anni, un momento in<br />
cui la sua vita praticamente ruotava solo attorno al<br />
girare in tavola. Era giunto proprio il momento di<br />
rivivere quel sogno di “fare snowboard ogni giorno”<br />
e combinare quel piano con un tipo viaggio<br />
del genere si è proprio rivelato perfetto.<br />
Questo è il pezzo d’arte che si è evoluto da quel<br />
viaggio pazzesco, che ci ha dato la pelle d’oca grazie<br />
a tutte quelle linee morbide di polvere, fantastici<br />
pillows e un airtime fighissimo sopra a un qual-<br />
36°
cosa che assomiglia - spoiler alert- a dei crepacci<br />
spaventosi (dai un occhio a quello che succede al<br />
sesto minuto)! Tutto ciò si conclude con una bella<br />
sessione di pala su un tetto freddissimo per mantenere<br />
la casa mobile, appunto, “mobile”, e forse<br />
anche per elaborare l’eccitazione del giorno.<br />
I camion dei pompieri sono destinati a salvare vite<br />
umane, e potrebbe essere valido affermare che<br />
questo è stato anche il caso di Austin. Tutti coloro<br />
che lo hanno seguito negli ultimi anni sanno che<br />
ha avuto diversi interventi chirurgici al ginocchio,<br />
e che sfortunatamente ciò ha avuto un impatto<br />
devastante sul suo rapporto con lo snowboard.<br />
Dover attraversare un periodo simile nella vita è<br />
un vero inferno e alla fine la passione viene messa<br />
in discussione, e neanche a uno snowboarder<br />
super bravo come Austin viene risparmiato un bel<br />
giro sulle montagne russe come quel brutto periodo.<br />
Ma realizzare un viaggio come quello, tornare<br />
alle origini e ricominciare a connettersi con<br />
lo snowboard in una maniera nuova, beh tutto ciò<br />
ha completamente rinvigorito il fun-factor nella<br />
vita di Austin! Chapeau, signor Smith, per averci<br />
mostrato come vivere la vita e goderne appieno!<br />
E ora andatevi a guardare il video prima di partire<br />
e vivere il vostro sogno! E non dimenticatevi mai:<br />
una sfida non è niente di più e niente di meno<br />
di quello che TE STESSO ne ricavi da essa!<br />
37°
Vans Snowboarding Days.<br />
TEXT & PHOTOS<br />
Matt Georges<br />
Una crew composta da 60 membri di media, negozi<br />
e riders di Vans come Bryan Iguchi, Jake Kuzyk,<br />
Sam Taxwood, Benny Urban, Alek Oestreng, Enni<br />
Rukajarvi, Antti Jussila, Nikita Sekh, Will Smith,<br />
Sebi Springeth e Sparrow Knox erano la base per<br />
una tre-giorni di snowboard, motoslitte, immersioni<br />
nel ghiaccio, mangiare renne e alcool. Un<br />
sacco di alcool!<br />
Dalle novità delle prossima stagione insieme alla<br />
strategia del marchio per l’autunno 2020, con la<br />
presenza dei gran capi del settore come Kevin Casillo,<br />
Matt Patti, Kyle Martin, Ben Sooprayen e Bruno<br />
Rivoire, eravamo in ottime mani per scoprire tutto<br />
quello che il futuro di Vans ci riserva. I Vans Snowboarding<br />
Days non sono solo una presentazione<br />
del brand, è un test di usura nei migliori modi.<br />
Dopo l’incontro di benvenuto, abbiamo provato i<br />
boots per capire i numeri giusti e li abbiamo messi<br />
alla prova sulle piste mentre seguivamo in tavola<br />
artisti del calibro di (o dovrei dire, cercando<br />
di tenere il passo con) Bryan Iguchi, Jake Kuzyk,<br />
Sam Taxwood e tutte le restanti leggende del team<br />
Euro! Non c’è modo migliore per comprendere veramente<br />
le tecnologie innovative e lo sviluppo del<br />
prodotto dietro ogni scarpone se non provarli.<br />
Quando controllammo la nostra app quella prima notte,<br />
avevamo il 28% di possibilità di vedere l’aurora boreale<br />
a Ruka, Lapponia finlandese. Beh, non è successo,<br />
la probabilità del 72% di non vederla si rivelò giusta. Ad ogni<br />
modo volammo tutti lì (o abbiamo guidato – tipo quei russi<br />
pazzi) da 13 paesi diversi non solo per guardare il cielo.<br />
Il responsabile del prodotto Snow, Matt Patti, ci<br />
ha spiegato come stanno usando la loro profonda<br />
storia nello snowboard per essere ispirati sui prodotti<br />
che fanno. Il team di sviluppo del prodotto<br />
produce scarponi da snowboard da 28 anni. Fate<br />
un po’ voi.<br />
La leggenda dello snowboard Bryan Iguchi ha inventato<br />
il riding in park ed è da questa cosa che<br />
Matt si ispira quando progetta una nuova linea.<br />
Quest’anno ci sarà anche il lancio del loro nuovo<br />
premium boot “Hi-Country and Hell-Bound”, che<br />
sarà usato dalla prossima stagione dal pro-rider<br />
Sam Taxwood. Questo scarpone ha tutto quello<br />
che serve per essere un premium boot, essendo<br />
costruito da oltre 200 pezzi singoli: una vera impresa<br />
nella produzione di scarponi da snowboard,<br />
un vero capolavoro!<br />
38°
39°
Quello che si dice in giro degli snowpark finlandesi che sono ghiacciati non è sicuramente una leggenda:<br />
sono MOLTO, MOLTO GHIACCIATI. È incredibile vedere come la local Enni Rukajaervi spacchi su questi salti<br />
di 25 metri con atterraggio duro e liscio come il marmo come se niente fosse. Il park di Ruka è shapeato e<br />
progettato molto bene, ma devi davvero avere quel sangue finlandese dentro di te per apprezzare in toto quest’<br />
enorme pista di ghiaccio puro. Girare in tavola per il resto del resort è davvero un’esperienza pazzesca<br />
soprattutto di notte (anche perchè già alle 13:00 è già buio). Sembra di essere sulla luna, è diverso da qualsiasi<br />
altra parte del mondo. Sì, lo so che non sono mai stato sulla luna, ma Neil Armstrong me l’ha detto.<br />
40°
LEFT<br />
Benny Urban<br />
TOP<br />
Antti Jussila<br />
ABOVE<br />
Fridge Tischendorf<br />
41°
Burton<br />
Mountain<br />
Mash 2O2O<br />
Cinque giorni a Madonna di Campiglio,<br />
dal 29 gennaio al 2 febbraio, che rendono<br />
giustizia allo snowboard come un lifestyle<br />
aggregante in cui nessuno viene escluso:<br />
il Burton Mountain Mash è proprio questo,<br />
un mix di un po’ di tutto in cui tutti<br />
sono accolti come membri della stessa<br />
famiglia e riuniti dall’amore e dalla passione<br />
per la tavola. E i numeri di quest’edizione<br />
del Mountain Mash 2020 non<br />
mentono, raccontando di un movimento<br />
snowboard costantemente in crescita.<br />
Una quarantina di professionisti che hanno gareggiato<br />
nello slopestyle e nel contest di stile, tantissimi<br />
bambini che hanno fatto la loro parte imparando<br />
ad andare in tavola al Riglet Park e alcuni<br />
di loro hanno partecipato all’Anon Banked Slalom<br />
insieme ai loro genitori e a tantissimi altri semplici<br />
appassionati mischiati a veri e propri pro-riders<br />
(150 - centocinquanta! - tutti quelli che hanno<br />
preso parte al Banked Slalom in memoria di Jake<br />
Burton), 50 (cinquanta!) ragazze hanno formato il<br />
gruppo del camp tutto al femminile, una decina<br />
di giornalisti, media, influencers e amici del brand<br />
hanno toccato con mano quanto in Italia sia ancora<br />
molto alto l’amore per questo sport-lifestyle,<br />
300 persone hanno testato le tavole e gli attacchi<br />
di quest’anno e le tavole dell’anno prossimo (sì, le<br />
tavole 2020-21 – vi possiamo rivelare che la Deep e<br />
Free Thinkers hanno una grafica fighissima come<br />
sempre approvata Danny Davis, a personalmente<br />
anche la Custom in bianco e nero con un fulmine<br />
sul nose ha il suo perchè, oltre alla Fish con<br />
coda 3D e alla Skeleton Key che fa sempre la sua<br />
gran bella figura nelle carvate in pista da manuale<br />
e... tantissime altre primizie). Tra l’altro si potevano<br />
provare i famosi Step-On che sono andati<br />
letteralmente a ruba negli store durante le ultime<br />
tre stagioni: ai piedi dell’Ursus Park davanti al ri-<br />
fugio Boch ben 70 erano le paia del sistema attacco-scarponi<br />
più innovativo degli ultimi 20 anni.<br />
Pietro Colturi, Country Manager Burton Italia, ha<br />
così commentato lo straordinario successo di pubblico<br />
dell’edizione 2020:<br />
“Nato dall’entusiasmo e dalla passione di chi crede in<br />
questo sport al 100%, il Burton Mountain Mash è l’espressione<br />
più vera e più pura di quello che lo snowboard<br />
in realtà è: un mix di un po’ di tutto. Non solo<br />
gare, ma anche divertimento e partecipazione, sia di<br />
professionisti che di semplici appassionati della tavola,<br />
di grandi e di più piccoli. Il nostro obiettivo è sempre<br />
quello di toccare tutte le sfaccettature del mondo dello<br />
snowboard.”<br />
TEXT<br />
Giacomo Margutti<br />
PHOTOS<br />
Roberto Bragotto<br />
LOCATION<br />
Madonna di Campiglio<br />
RIGHT<br />
Marco Grilc<br />
42°
Erano presenti anche due atleti del nuovissimo<br />
Burton Team Europe di parasnowboarding, l’olandese<br />
Renske Van Beek e l’italiano Jacopo Luchini<br />
(quarto in snowboard cross alle Paralimpiadi di<br />
PyeongChang 2018).<br />
La gara di slopestyle ha visto la partecipazione di<br />
oltre 40 riders, italiani e internazionali, divisi in tre<br />
categorie. Negli under 16 ha vinto l’italiano Alex<br />
Lotorto, atleta del Team Burton Italia, mentre nelle<br />
donne e negli uomini il podio è stato conquistato<br />
da due svizzeri protagonisti anche nelle gare<br />
di Coppa del Mondo, Lia Mara Boesch e Nicholas<br />
Huber (secondo un altro svizzero pro-rider di fama<br />
mondiale, Jonas Boesiger). L’italiano Nicholas Bridgman<br />
si è aggiudicato la vittoria dello style contest.<br />
L’Anon Banked Slalom ha chiuso in bellezza il<br />
Burton Moutain Mash 2020, un’ultima gara molto<br />
significativa perchè dedicata alla memoria della<br />
leggenda dello snowboard Jake Burton Carpenter.<br />
150 partecipanti, 30 under 12, il rider più giovane di<br />
6 anni (sì, nato nel 2013!!!), quello più anziano di 51.<br />
Pietro Colturi, Burton Italy Country Manager, ha<br />
vinto la gara ma ha ceduto il primo premio in palio<br />
al secondo classificato della classifica overall,<br />
Alessandro Cloch, che potrà partecipare al mitico<br />
Mount Baker Legendary Banked Slalom in USA,<br />
spesato di viaggio aereo, hotel e iscrizione. Melina<br />
Merkhoffer, la vincitrice nella categoria Overall<br />
femminile ha invece conquistato un pass per lei e<br />
una sua amica alla prima edizione europea dell’AK<br />
Freeride Experience organizzata da Burton a Livigno<br />
nel mese di marzo.<br />
“Nato dall’entusiasmo e dalla passione di chi crede in questo<br />
sport al 100%, il Burton Mountain Mash è l’espressione più<br />
vera e più pura di quello che lo snowboard in realtà è: un mix<br />
di un po’ di tutto. Non solo gare, ma anche divertimento e<br />
partecipazione, sia di professionisti che di semplici appassionati<br />
della tavola, di grandi e di più piccoli. Il nostro obiettivo è<br />
sempre quello di toccare tutte le sfaccettature del mondo dello<br />
snowboard.”<br />
43°
Ursus Snowpark is our place.<br />
Se fai snowboard a Madonna di Campiglio per un motivo o<br />
per l’altro ci passi. Passando per l’Ursus Snowpark con molta<br />
probabilità è facile incontrare uno dei più forti rider italiani e il<br />
più giovane e più forte rider italiano con più talento di sempre.<br />
Parlo di Alberto Maffei e Nico Bondi, che passano più tempo a<br />
Campiglio nell’Ursus Snowpark che a casa. In una pausa tra<br />
ITW<br />
Denis Piccolo<br />
PHOTO<br />
Roby Bragotto<br />
un trick e l’altro sono riuscito a fargli qualche domanda.<br />
LOCATION<br />
Madonna di Campiglio<br />
Descriviti:<br />
Alby - Sono un ragazzo di 24 anni che è riuscito<br />
a far diventare la propria passione il suo lavoro.<br />
Sono estremamente testardo e determinato, cerco<br />
di dare sempre il 100% e sono fiero di dire che fino<br />
a ora non ho nessun rimpianto. Ah, e oltre a questo<br />
ogni tanto vado anche in snowboard.<br />
Nico - Un grom italiano di 9 anni.<br />
Parlatemi l’uno dell’altro:<br />
A - Nico è un bambino di 9 anni che ha una strana<br />
e fantastica particolarità: il suo gioco preferito è<br />
snowboardare, skateare o surfare. Si potrebbe pensare<br />
che siano i genitori che lo spingono in modo<br />
opprimente e lo costringano ad allenarsi in questi<br />
sport, ma la cosa bella di Nico è che è l’esatto opposto.<br />
Si sveglia ogni mattina prima di tutti e saltando<br />
sul letto l’unica cosa che chiede è di andare<br />
a snowboardare.<br />
Adoro girare con Nico soprattutto perché è un vero<br />
amante di questo sport, si mette costantemente<br />
alla prova per fare di più, perché è lui a volere<br />
di più. É estremamente intelligente e ascolta ogni<br />
consiglio, ci ragiona e lo fa, e soprattutto si diverte<br />
un mondo mentre lo fa. Keep on nano.<br />
N - Il professionista con cui ho girato di più da<br />
quando sono piccolo. Forte e umile.<br />
Trick che vorresti chiudere questa stagione?<br />
A - Troppi trick e troppe idee. In generale vedremo<br />
cosa la stagione mi porterà a fare. Ormai è un<br />
po’ che lavoro sul Fs triplo ma l’infortunio al gi-<br />
44°
nocchio ha un po’ rallentato la mia progressione.<br />
Un’altra idea che ho in mente da un po’ è il Cab<br />
1620... ma vedremo, è sempre difficile da dire.<br />
N - Fs 1080.<br />
Il trick che vorresti Alby / Nico chiudesse?<br />
A - Non vorrei trick particolari per Nico, vorrei<br />
semplicemente che rimanesse com’è: un bambino<br />
che si diverte.<br />
N - Fs Triplo.<br />
Fresca o park?<br />
A - Fresca tutta la vita. Come dico sempre, un bel<br />
park lo trovi quasi sempre, mentre la giusta condizione<br />
per divertirsi in fresca è sempre più rara.<br />
N - Entrambi.<br />
Ursus Snowpark è lo snowpark di casa tua.<br />
Qual è secondo te la sua caratteristica principale?<br />
A - Sono orgoglioso di poter chiamare l’Ursus<br />
Snowpark casa e devo dire che la progressione che<br />
ha avuto negli ultimi anni è sbalorditiva. Sono felicissimo<br />
di vedere come la crew degli shaper e le<br />
Funivie di Madonna di Campiglio stiano spingendo<br />
al 100% su questo progetto e rendendolo una<br />
delle realtà più belle d’Europa.<br />
Il suo punto di forza è l’essere estremamente versatile,<br />
infatti è il park perfetto dai principianti fino<br />
a un livello “Pro”, una caratteristica che sembra<br />
scontata ma che è estremamente difficile da trovare.<br />
A dimostrazione di questo veniteci a trovare<br />
e vedrete quanti snowboarder e skier girano nel<br />
park.<br />
N - I salti sono davvero perfetti e divertenti e ci<br />
sono linee per tutti i livelli. All’Ursus posso girare<br />
insieme alla mia sorellina e ognuno fa la struttura<br />
che vuole adatta al suo livello.<br />
Una struttura che vorresti avere all’Ursus?<br />
A - Mi piacerebbe tantissimo un pipe (ma forse è<br />
esagerato).<br />
N - Un pipe mini o una spina.<br />
LEFT<br />
Alberto Maffei<br />
BELOW<br />
Nico Bondi<br />
by Armando Boatto<br />
45°
ABOVE & RIGHT<br />
Alberto Maffei<br />
LEFT<br />
Nico Bondi<br />
46°
In una parola come definiresti l’Ursus<br />
Snowpark?<br />
A - Eccezionale.<br />
N - Fantastico.<br />
Il tuo futuro?<br />
A - Domanda da un milione di dollari. In questo<br />
momento la mia mente ha tanti obiettivi e un paio<br />
di sogni… ma per ora preferisco tenerli per me.<br />
N - Un pro di snowboard.<br />
Il futuro di Alby / Nico come lo vedi?<br />
A - Non so dove arriverà Nico, anche perché essendo<br />
cosi giovane è impossibile da dire. L’unica cosa<br />
di cui sono certo è che qualsiasi cosa deciderà di<br />
fare, che sia nello sport, nello studio o nella vita<br />
in generale, la farà al massimo e sarà difficile per<br />
tutti stargli dietro.<br />
N - Quando avrà finito la sua carriera di professionista<br />
spero, perché no, di averlo al mio fianco<br />
come allenatore.<br />
Oltre allo snowboard?<br />
A - Qua la differenza tra me e Nico è abissale. Nico<br />
non sta mai fermo: skate, surf, palestra, giocare,<br />
saltare etc. Io ormai da buon vecchietto mi sono<br />
un po’ più specializzato e uso quasi tutte le mie<br />
energie per progredire nel mio sport, quindi tanta<br />
fatica, tanto allenamento e palestra. Ma quando riesco<br />
anche io cerco di skatare e surfare un po’ (ma<br />
non tanto con Nico, è troppo forte per me).<br />
N - Every day skate & surf.<br />
47°
Alpe di Siusi, home of<br />
the Italian national team.<br />
Sono nato a cresciuto come fotografo di snowboard<br />
insieme ai fratelli Kratter, con loro ho condiviso viaggi,<br />
emozioni e soddisfazioni professionali. Oggi Giacomo allena la<br />
Nazionale di Snowboard Svizzera, Filippo invece è il coach di<br />
quella Italiana. Sono andato a trovare Fil nella loro casa invernale,<br />
all’Alpe di Siusi ed ho scambiato 4 piacevoli chiacchiere.<br />
ITW<br />
Denis Piccolo<br />
LOCATION<br />
Alpe di Siusi<br />
Ciao Filippo, parlami della Nazionale Italiana.<br />
Da chi è composta e quali sono i vostri<br />
programmi futuri? La Nazionale Italiana è composta<br />
principalmente da due gruppi, Nazionale A e<br />
Nazionale B. Nel primo ci siamo io e Benussi come<br />
tecnici, mentre gli atleti sono Nicola Liviero, Alberto<br />
Maffei, Emil Zulian, Emiliano Lauzi e Loris Framarin.<br />
Il gruppo B è seguito da Davide Ciccioni e<br />
Jacopo Tomei ed è composto da ragazzi e ragazze<br />
più giovani: Emma Gennero, Marilù Poluzzi, Matilde<br />
Pizzuto, Elia Fuser, Leo Framarin, Milco DeFeo,<br />
Ian Matteoli, Edo Giovannini. La squadra A gareggia<br />
nelle Coppe del Mondo ed eventualmente alle<br />
Olimpiadi, mentre la squadra B cerca di creare talenti<br />
che poi andranno ad inserirsi nella squadra A.<br />
Com’è cambiata la Nazionale Italiana di<br />
snowboard rispetto a 10 anni fa? Seguo la Nazionale<br />
da circa 5 anni, da dopo le Olimpiadi di Sochi<br />
nel 2014. In questi anni è cambiata parecchio,<br />
prima era composta da personaggi del mondo dello<br />
snowboard di spessore notevole che facevano<br />
altre cose tra le quali c’era anche essere atleti della<br />
Nazionale. Ora invece chi è in squadra si dedica<br />
anima e corpo a questo progetto. Se si vuole tenere<br />
il passo con le altre squadre rimane davvero poco<br />
tempo per fare altro.<br />
Parlami del livello internazionale, a che pun-<br />
48°
to è rispetto al nostro? È sempre stato altissimo.<br />
Il nostro, rispetto alle top nazioni, è buono e continua<br />
a migliorare. Manca un po’ la solidità che<br />
hanno rider forti da tanti anni e anche una cultura<br />
più capillare di come è lo snowboard fatto bene.<br />
Spesso arrivano in Nazionale ragazzi autodidatti o<br />
comunque seguiti al massimo delle potenzialità,<br />
certamente, ma non ai livelli di altre nazioni. Non<br />
siamo più cosi indietro come una volta, ci facciamo<br />
rispettare, ma c’é ancora molto lavoro da fare.<br />
Quali sono le Nazionali ed i rider più forti?<br />
Stati Uniti, Giappone, Norvegia e Canada. Sono tutte<br />
nazioni che hanno una storia importante nello<br />
snowboard ed i rider che ne fanno parte sono seguiti<br />
bene dai primissimi anni di attività fino alle<br />
squadre di Coppa del Mondo. A livello europeo,<br />
senza contare la Scandinavia, l’Italia e la Svizzera<br />
sono le più forti. I rider di spicco del momento<br />
sono tutti nomi famosi: Sven Thorgren, Red Gerard,<br />
Mark McMorris, Stale Sandbech, Yuki Kadono.<br />
La vostra casa è Alpe di Siusi, come mai?<br />
Com’è nata questa collaborazione? Il tutto<br />
è nato ai tempi di Mazzonelli, il mio predecessore.<br />
Alpe di Siusi ci ha offerto alloggio e skipass in<br />
cambio di venire ad allenarci da loro. Credo sia<br />
un rapporto vincente per entrambi perché a noi<br />
fa molto comodo avere un posto dove stare durante<br />
la stagione senza che nessuno debba tornare<br />
a casa propria nelle varie parti d’Italia. Ci hanno<br />
sempre trattato molto bene, ci sentiamo a casa e<br />
ci alleniamo in un park fantastico, che altre Nazionali<br />
ci invidiano.<br />
F-tech è sempre molto maniacale nella preparazione<br />
dei jump, che tipo di strutture prediligi<br />
per allenare i ragazzi? In F-tech sono tutti<br />
bravissimi e disponibili, sempre attenti ai feedback<br />
degli atleti. Per allenare i ragazzi è importante<br />
avere sempre qualcosa di nuovo. Allenarsi trop-<br />
49°
TOP LEFT<br />
Italian national Team<br />
by Roberto Bragotto<br />
ABOVE<br />
Emil Zulian<br />
by Alex Berger<br />
LEFT<br />
Davide Boggio<br />
50°
po tempo su delle strutture sempre uguali porta<br />
a perdere un po’ di creatività e l’adattabilità che<br />
servono ad un rider ai massimi livelli. Prediligo<br />
strutture nuove e fortunatamente viaggiando tanto<br />
questo ci viene facile. Il mio allenamento preferito<br />
comunque, dato il mio background, rimane un<br />
bel kickerone su cui fare mille trick diversi, possibilmente<br />
in fresca.<br />
Come saranno gli snowpark del futuro? A giudicare<br />
da come si sta evolvendo la situazione gli<br />
snowpark del futuro continueranno ad avere delle<br />
strutture sempre più accessibili a tutti perché non<br />
sono destinati interamente ai soli atleti professionisti.<br />
C’è sempre un contorno di strutture più<br />
semplici e creative, la gente ha bisogno di novità,<br />
di esprimersi su cose diverse. Quindi credo che saranno<br />
più a misura d’uomo, più creativi e con più<br />
transizioni e combo di strutture.<br />
Come sarà lo snowboard del futuro? È veramente<br />
difficile dirlo. Spesso i rider più vecchi guardano<br />
allo snowboard attuale sostenendo che non sia più<br />
lo sport che era ai loro tempi d’oro. Ma io vedo<br />
negli occhi dei ragazzi la stessa passione. Probabilmente<br />
cambierà perché e uno sport che evolve<br />
costantemente, continuerà a sfaccettarsi in varie<br />
discipline sempre diverse. Ad oggi si tratta di uno<br />
sport super creativo e, anche a livello atletico, si<br />
tende a non vincolarlo. È un’arte, un modo di esprimersi<br />
e di interpretare la montagna con creatività.<br />
Ci dai qualche nome di qualche giovane promessa<br />
dello snowboard italiano? Lo snowboard<br />
italiano si sta muovendo nel verso giusto. Ci sono<br />
tantissimi ragazzi bravi che hanno grande stile e<br />
passione. Nico Bondi ha 10 anni ma è già famoso a<br />
livello internazionale. Oppure Tommy De Martin,<br />
Marcello Grassi, Ian Matteoli, Federico Giovannini,<br />
Andrea Benvenuti. Ci sono veramente tanti rider<br />
bravi, quindi iniziate a seguirli su instagram perché<br />
sicuramente ci riserviranno belle sorprese!<br />
51°
TEXT<br />
Natalie Millman<br />
2021 Product<br />
Highlights<br />
Vuoi dare una sbirciatina a ciò che il mondo dello snowboard ha da offrire nella<br />
prossima stagione 2020/2021? Allora troverai tutto nelle pagine seguenti! Ancora una<br />
volta, abbiamo avuto l’onore di avere un piccolo assaggio dei migliori highlights dei<br />
prodotti. Tutto ciò che ci resta da dire è che non vediamo l’ora di mettere le mani su<br />
tutta quella roba super ultra figa ASAP. Quindi iniziamo a scoprire di più!<br />
686<br />
Gore Tex Smarty 3-1 Weapon Jacket<br />
686 è più che entusiasta di annunciare che<br />
la leggenda vivente Gigi Ruf si unirà al team<br />
Global Glove. Tutto ciò doveva essere celebrato,<br />
quindi assaporiamo un po’ di “gusto<br />
Gigi” con il suo guanto pro-model E la sua<br />
firma GLCR SMARTY 3-in-1 Gore Tex Weapon<br />
Jacket. Un’altra cosa da celebrare è l’aumento<br />
della sostenibilità della collezione GLCR.<br />
Il suo nuovo isolamento è costituito da un<br />
isolamento riciclato al 70%.<br />
Arbor<br />
Draft 2020<br />
The Draft is the ultimate weapon for a delicate<br />
park ride. The board’s soft flex with its<br />
true twin and updated nose and tail shape<br />
enables it all – no matter whether you’re<br />
into the butter game, the jib-to-bonk stuff<br />
or a stylish smooth glide through the air.<br />
And if you think it can’t get any better…<br />
your edge control will still be on point during<br />
all those maneuvers thanks to the System<br />
Camber profile.<br />
Bataleon<br />
Push Up<br />
Shoutout a tutte le ragazze! Prendi la tua<br />
nuova tavola Bataleon Push Up e spingi<br />
il tuo riding al next level con essa! È la<br />
tavola perfetta per un’esperienza freestyle<br />
all-mountain e la sua qualità, trovandosi<br />
nello spettro di fascia alta, sicuramente<br />
non ti deluderà. Camber e flex medi per<br />
un riding controllato ma comunque divertente.<br />
52°
Black Diamond<br />
1. Recon Access Mitts Black<br />
Questi guanti a moffola sono indispensabili<br />
se sei il cameraman della tua crew o se fai<br />
parte del gruppo di persone che si mettono e<br />
si tolgono i guanti ogni due secondi. Come il<br />
nome già prefigura, questi guanti garantiscono<br />
l’accesso più rapido alle tue mani tramite<br />
una cerniera laterale impermeabile. Altri<br />
bonus: laccetto per il polso, tasca sul polsino<br />
e guanto interno con dita touchscreen!<br />
Canary cartel<br />
Dogo<br />
Canary Cartel è una nuovissima azienda di<br />
snowboard di Innsbruck. La Dogo è stata progettata<br />
per alzare il tuo riding game, caratterizzata<br />
da uno shape medio-largo che rende<br />
questa tavola stabile e galleggiante, mentre l’esclusivo<br />
bend Clutch assicura un riding estremamente<br />
precisa. Ultimo ma non meno importante,<br />
il core in BPBA Bamboo mantiene la<br />
Dogo reattiva e poppy per tutta la sua lunghezza.<br />
Trasform<br />
Heritage<br />
Il mitt Heritage è super stiloso grazie al suo<br />
esterno in corduroy 10k e il suo liner in falso<br />
pelo. Ma questi guanti non solo sono fighissimi,<br />
ma sono altrettanto performanti. Combinano<br />
un isolamento Primaloft Gold con inserti<br />
Hipora resistenti all’acqua, oltre a pelle totale<br />
sul palmo per un grip extra. Infine questi mitt<br />
sono anche compatibili con i touchscreen, così<br />
potrete stare su Instagram pure in seggiovia.<br />
Death Label<br />
Boneless<br />
Sei ancora alla ricerca della<br />
tavola da jibbing definitiva<br />
per farti dei bei rail da paura?<br />
Allora la Boneless è la tua<br />
scelta - la sentirai anche nelle<br />
tue ossa! Un camber abbinato<br />
a un rocker centrato garantirà<br />
un riding divertente (proprio<br />
quello che stavi cercando!)<br />
stupendoti con una porzione<br />
extra di pop. La lamina smussata<br />
per il freestyle eviterà ulteriormente<br />
qualsiasi caduta.<br />
Dragon<br />
PXV2 Split Purple Ion<br />
Questa maschera senza frame<br />
schiarifica la tua vista, sfidando<br />
qualsiasi previsione meteorologica!<br />
Con la sua tecnologia<br />
Swiftlock, composta da piccole<br />
leve integrate, le lenti possono<br />
essere cambiate in un secondo.<br />
Le lenti sono dotate di un rivestimento<br />
antiappannamento e<br />
sono resistenti all’acqua, allo<br />
sporco, all’olio e ai graffi.<br />
Drake<br />
1. 2.<br />
1. Battle X Rusty Toothbrush<br />
Shape direzionale, nose leggermente più largo rispetto alla coda, flex<br />
medio rigido e camber leggero sono la combinazione ottimale per<br />
un grande divertimento in neve fresca e tanta manovrabilità in street.<br />
I punti di contatto rialzati facilitano l’ingresso sui rail. Una tavola<br />
pronta per colmare il gap tra backcountry e street.<br />
2. Supersport X Rusty Toothbrush<br />
Ai ragazzi di Rusty Toothbrush piace “al dente” sia nel fuoripista che in<br />
street, quindi la scelta del Supersport come base è stata ovvia per questo<br />
pro model per la crew. “In più di 10 anni di snowboard questi sono decisamente<br />
i migliori attacchi che abbia mai messo ai miei piedi.” - Alex Stewart<br />
53°
Giro<br />
1. Axis Vivid<br />
La Axis è una delle maschere più rappresentative della linea Giro, design<br />
unico, audace e pulito, ideale per chi desidera un ampio campo<br />
visivo e non vuole rinunciare allo stile.<br />
1. 2.<br />
2. Grid MIPS SP<br />
Con i suoi 400 grammi il nuovo GRID Mips è stato progettato per essere<br />
uno dei caschi più leggeri presenti sul mercato ma in grado di<br />
garantire sempre sicurezza e resistenza agli urti in ogni situazione: sia<br />
che risaliate il Monte Bianco con la vostra splitboard in una uscita in<br />
backcountry, sia che vi godiate qualche discesa in pista o in park con<br />
gli amici la domenica.<br />
Northwave<br />
Domain<br />
Il nuovo Super Lace Single ha<br />
rivoluzionato complessivamente<br />
il fit con una maggiore facilità di<br />
entrata ed uscita, la nuova Power<br />
Strap sulla parte più alta della tomaia<br />
mantiene il tallone incollato<br />
allo scarpone ed Il nuovo<br />
sistema di tenuta della caviglia<br />
avvicina ulteriormente la lingua<br />
dello scafo avvolgendo il collo<br />
del piede.<br />
Deeluxe<br />
TEAM-ID Blood Line<br />
Il brillante TeamID Bloodline<br />
rende omaggio al team Deluxe e<br />
a tutti coloro che condividono la<br />
loro passione. Questa colorazione<br />
in edizione limitata presenta<br />
una doppia Power Strap e fa un<br />
cenno al sangue, al sudore e alle<br />
lacrime che i rider mettono nel<br />
perseguire i propri sogni ogni<br />
stagione.<br />
Flux<br />
Gara<br />
Jones<br />
OM-Boa<br />
OM-BOA è un prodotto realizzato da snowboarder<br />
dedicati per tutti voi shredders.<br />
Questo scarpone di flex medio segue il tradizionale<br />
nonché perfetto mix di reattività<br />
e prestazioni. Equipaggiato con un nuovo<br />
cuffcut, rete isolante in alluminio, una suola<br />
FYT e il sistema <strong>Sequence</strong> Dual Zone con la<br />
sua nuova piattaforma del dial H4, sei pronto<br />
per il tuo riding.<br />
TEAM-ID bloodline<br />
La splitboard che vi farà ricordare quelle<br />
stupende session di surf nell’Oceano. Usa<br />
la tecnologia Pow Surf X che vi perdonerà<br />
tutti i vostri piccoli errori, combinata con<br />
legni speciali con strisce di carbonio per<br />
curve rapide e un extra carico di pop. Inoltre,<br />
un tuning in generale più tranquillo vi<br />
darà quell’impagabile feeling da “fish” che<br />
aspettavate da tanto.<br />
Stratos<br />
Questa tavola combina tutto: freeride, freestyle,<br />
carving. Tutti coloro che cercano un’ottima<br />
all-round dovrebbero optare per questo modello.<br />
La tavola è dotata di un profilo direzionale<br />
a bilanciere e di Traction Tech 3.0, che<br />
consente un massiccio controllo delle lamine<br />
e grazie a ciò curve molto incisive. Inoltre, il<br />
chattering della tavola è limitato e gli inserti<br />
Float Pack consentono un setback.<br />
54°
1.<br />
2.<br />
Howl + Airblaster<br />
1. Sexton Mitt<br />
Howl ritorna in tutto il suo splendore con l’elegante mitt pro-model di<br />
Joe Sexton. La morbida pelle di capra con inserti in pelle scamosciata<br />
sui palmi manterrà le tue mani calde e asciutte quotidianamente,<br />
mentre la sua struttura traspirante manterrà l’odore iniziale simile a<br />
una margherita.<br />
2. Airblaster trenchover Jacket & Elastic Boss pant<br />
La Trenchover è una giacca stile giacca a vento con vestibilità regolare<br />
e leggermente più lunga nella parte posteriore. Le cerniere laterali lo<br />
rendono estremamente comodo e pratico da indossare. Colonne 15K<br />
di impermeabilizzazione e 10K g / m2 di traspirabilità per le massime<br />
prestazioni in tutte le condizioni. Nel 2004 furono i primi a presentare<br />
il pantalone Elastic Boss, un pantalone da neve in stile jogger tra incredulità<br />
e alcune critiche. Ad oggi, è ancora un best seller tra tutti i<br />
park rats del mondo.<br />
K2<br />
1. Alchemist<br />
Questa tavola combina tutto: freeride, freestyle, carving. Tutti coloro<br />
che cercano un’ottima all-round dovrebbero optare per questo modello.<br />
La tavola è dotata di un profilo direzionale a bilanciere e di Traction<br />
Tech 3.0, che consente un massiccio controllo delle lamine e grazie a<br />
ciò curve molto incisive.<br />
2. Mens Clicker<br />
I nuovissimi attacchi Step-in Clicker da uomo con un flex medio sono<br />
realizzati appositamente per lo snowboarder esigente che deve fare<br />
affidamento su comfort e prestazioni. I sicuri punti di attacco in metallo<br />
in punta e sul tallone migliorano notevolmente la reattività sulla<br />
lamina, mentre il telaio con la sua inclinazione di 3° ti costringe ad<br />
adottare automaticamente una posizione di riding naturale. Punto bonus:<br />
la regolazione dell’inclinazione in avanti senza attrezzi - ottieni il<br />
tuo stance preferito in un batter d’occhio.<br />
3. Maysis Clicker<br />
Il boot compatibile per gli attacchi Mens Clicker è sicuramente un<br />
must nel campo degli step-in. Questo modello di scarpone di fascia<br />
alta piuttosto rigido è dotato di ritenzione del tallone Boa Conda, una<br />
fodera 3D Intuition Control Foam modellabile a caldo e perfettamente<br />
adattabile e un plantare in EVA formato 3D. Infine, la colorazione<br />
Realtree aggiunge un sapore speciale al boots dei tuoi sogni!<br />
1.<br />
2.<br />
3.<br />
Korua<br />
Otto plus<br />
Questa Otto Plus è una tavola<br />
che spacca veramente. Realizzata<br />
con i materiali più pregiati,<br />
i ragazzi di Korua sono riusciti<br />
a creare una tavola più leggera,<br />
veloce e reattiva che mai. Otto<br />
è il vostro modello se state cercando<br />
uno shape più orientato<br />
al freestyle, e vi offrirà innumerevoli<br />
ore di divertimento.<br />
Level<br />
Easy Rider<br />
Mostra il tuo amore per lo snowboard<br />
con il nuovo guanto Easy<br />
Rider. È super comodo da indossare<br />
grazie al suo fit rilassato e<br />
ai polsini corti. Inoltre, i guanti<br />
sono dotati di palmo Griptex,<br />
chiusura a strappo e tecnologia<br />
a secco Membra-Therm Plus.<br />
55°
Mervin<br />
1. Gnu Gremlin<br />
Costruita a mano nella fabbrica di tavole<br />
ecologica di Mervin, il Gremlin può vontare<br />
una combinazione di legni di alta qualità.<br />
La base sinterizzata ti aiuta ad accelerare<br />
quando sei sul piatto. Lo shape direzionale<br />
in combinazione con il camber ti assicura<br />
un controllo affidabile della tavola.<br />
2. Lib Tech<br />
Sk8 Banana Sweetin<br />
Questa tavola è tutta per gli amanti del jibbing<br />
e del floating. Ha un camber ma anche<br />
un rocker ancora più sviluppato per aumentare<br />
tuoi spin ma con ancora le prestazioni<br />
del classico camber per stompare tranquillamente<br />
i tuoi trick.<br />
3. Bent Metal<br />
Nicolas Müllair Pro Model<br />
Chiunque conosca lo stile di riding di Nicolas<br />
Müllair sa che lui è il modello per<br />
eccellenza per trick potenti ma anche<br />
molto giocosi ed eleganti. Per eccellere<br />
nelle manovre è indispensabile un attacco<br />
di alta qualità.<br />
Nidecker + Flow<br />
Classic Air Pipe<br />
HOORAY: è tornata una leggenda! Gli shredders della vecchia scuola riconosceranno<br />
sicuramente quella tavola dei tempi passati. Sono passati<br />
infatti 30 anni da quando nel 1990 Nidecker ha lanciato sul mercato l’Air<br />
Pipe con un design simile, dando il via a una nuova ondata di freestyle<br />
riding. Questa tavola è una bomba che spingerà la tua progressione.<br />
Kaon-X<br />
Tre parole chiave per descrivere questi attacchi: easy, resistenti ed efficienti.<br />
Chiunque cerchi un modello di attacco affidabile deve assolutamente<br />
dare un occhio qui. Tutte le sue parti sono realizzate con<br />
materiali di alta qualità, e non vediamo l’ora di attaccarci ai piedi la<br />
nostra tavola grazie allo strap alla caviglia ExoFrame, il toecap Hexo<br />
e i cricchetti in alluminio Axion.<br />
1. 2.<br />
3.<br />
Flow Omni<br />
L’attacco Flow Omni è il modello perfetto per le ragazze che cercano<br />
un extra di supporto e flessibilità. L’highback asimmetrico con il suo<br />
taglio basso e largo, così come l’EVA ExoKush PowerStrap completamente<br />
rivisto e la tecnologia ActiveStrap soddisferanno sicuramente le<br />
tue esigenze!<br />
Oakley<br />
Fall Line XL<br />
La maschera Fall Line XL è il fratello maggiore della sorellina Fall Line XM e quando<br />
ci sono problemi di visibilità è la numero uno. Poiché l’obiettivo include la tecnologia<br />
Prizm, la gamma visiva garantita non lascia nulla a desiderare. I contorni<br />
appaiono ancora più chiari e i colori ancora più luminosi, e tutto questo indipendentemente<br />
dalle condizioni meteorologiche.<br />
56°
1.<br />
3.<br />
2.<br />
4.<br />
Nitro<br />
1. Banker<br />
Se ti piace andare veloce è tempo di fare<br />
spazio tra gli scafali di casa tua perché la<br />
Banker è stato progettata per portarne a<br />
casa un po ‘ di trofei di nella gare di banked<br />
slalom.<br />
2. Ventura<br />
L1 Premium Goods stupisce ancora e si rinnova<br />
con questo capo di chiara ispirazione<br />
sportiva. Seguendo un trend molto forte<br />
tra alcuni riders questo completo è una<br />
vera bomba di stile, punto di incontro ta<br />
le tute sportive anni 90 e l’abbigliamento<br />
tecnico da snowboard moderno: 20k / 20K<br />
di impermeabilità e traspirabilità è disponibile<br />
in tre varianti colore.<br />
3. Nitro X Spark Vertical binding<br />
Il nuovo attacco Nitro specifica da splitboard<br />
era atteso da molti. Progettato insieme<br />
a Spark - azienda leader in questo settore<br />
- unisce la semplicità e la durata del design<br />
della piastra base Sparks Tesla T1 con la<br />
qualità, il comfort e l’affidabilità Nitro.<br />
4. Incline<br />
Altra grande novità Nitro dedicata al mondo<br />
dello splitboarding. Questo scarpone è versatile<br />
e altamente funzionale: una vera macchina<br />
da montagna, attrezzata con la nuova<br />
suola Vibram® Backcountry realizzato in<br />
Icetrek e Arctic Grip Vibram®. Uno scarpone<br />
da snowbaord che è anche uno scarpone<br />
tecnico da montagna: performante in<br />
discesa, sicuro nelle fasi di salita. Leggero<br />
( tra i più leggeri del mercato a parità di<br />
prestazioni tecniche ) comodo e dalle alte<br />
prestazioni è un boots che fare sicuramente<br />
parlare di se tra gli appassionati del magico<br />
mondo del backcountry.<br />
Now<br />
B Line<br />
I nuovissimi attacchi all-mountain<br />
B-Line ti fanno diventare la<br />
star del tuo home resort grazie<br />
al loro flex numero quattro, le<br />
loro ankle straps comode e resistenti,<br />
oltre ai loro toe-strap<br />
minimalisti 3-D, tutti regolabili<br />
senza NESSUN strumento. Infine,<br />
lo stile di questi attacchi è<br />
una figata pazzesca!<br />
Mons Royale<br />
Yotei powder hood<br />
L’ideale per le migliori giornate<br />
in neve fresca e perfetto per ogni<br />
giornata in montagna, un capo<br />
100% in lana merino progettato<br />
per chi ama vivere la montagna<br />
a 360°. Questo baselayer long<br />
sleeve è un mix di stile e comodità<br />
e alte prestazioni, che grazie<br />
al passamontagna integrato fornirà<br />
la protezione necessaria per<br />
i giorni di freddo.<br />
57°
O’neill<br />
Pow + Rojo<br />
1.<br />
B Line<br />
Questa O’Riginal Anorak è un<br />
capo unico per quanto riguarda<br />
silhouette e funzionalità. Il livello<br />
di impermeabilità 10k / 10k<br />
collegato alla nano-tecnologia<br />
O’Neill Hyper Dry ti impedisce<br />
di bagnarti mentre ti diverti, il<br />
tutto con una trama altamente<br />
traspirante. Un altro fattore sorprendente<br />
è il tessuto in uso,<br />
costituito da materiale privo<br />
di PFC riciclato e rigenerato al<br />
100%. È così che ci piace!<br />
1. Rojo Aiden Jacket<br />
Houndstooth Plaid<br />
ROJO dedica tutta la sua passione<br />
alla progettazione di outerwear<br />
per le ragazze, da ragazze stesse!<br />
Questa giacca fighissima è un<br />
pezzo di vera moda che rappresenta<br />
tonnellate e tonnellate di<br />
potere femminile. Ciò che attira<br />
davvero molta attenzione è l’interessante<br />
mix di materiali riciclati<br />
della giacca. Ultimo ma non<br />
meno importante, questa giacca<br />
sarà la tua migliore amica al freddo:<br />
un rating di 20k / 15k.<br />
2.<br />
Ride<br />
1. Warpig<br />
Questa tavola direzionale tapered<br />
è stata pensata per tutti i rider<br />
di livello intermedio o avanzato.<br />
È sicuramente l’arma giusta<br />
per un all-mountain riding che<br />
farà incrementare il vostro grip<br />
ed equilibrio. Ancora una volta,<br />
la combinazione di diversi legni<br />
di alta qualità come Aspen, Bamboo<br />
e Paulownia consente alla<br />
Warpig di essere leggera come<br />
una piuma.<br />
2. A-Series Binding<br />
Questo stupendo attacco Ride<br />
A-Series è dotato di una nuovissima<br />
costruzione per migliorare le<br />
tue riding missions. L’attacco si<br />
avvale di un tallone in alluminio<br />
forgiato in connessione con un<br />
nuovo tray in alluminio stampato.<br />
Come puoi ben capire, avrai<br />
un attacco in alluminio ottimizzato<br />
che è leggero, resistente, reattivo<br />
e, soprattutto, sicuro.<br />
3. Lasso Pro Boot<br />
Il Lasso Pro boot è abbastanza<br />
rigido e con una reattività rapida<br />
come un flash e si può adattare<br />
individualmente. Sia il coiler H4<br />
BOA che la BOA Tongue Tied<br />
consentono una vestibilità micro-regolabile<br />
sicura che elimina<br />
persino l’uso di un’imbracatura<br />
tradizionale. Inoltre questo boot<br />
è dotato di una suola Michelin<br />
Summit super leggera ed è disponibile<br />
anche in versione wide!<br />
1.<br />
2.<br />
3.<br />
2. KB Pro Mitt<br />
I POW si trovano costantemente<br />
tra i guanti più performanti. La<br />
storia non è diversa con questo<br />
sgargiante pro-model Mitt di Kevin<br />
Backstrom che presenta una<br />
scocca in poliestere riciclato W /<br />
DWR e un inserto impermeabile<br />
HIPORA, solo per citarne alcuni<br />
elementi. La grafica è stata realizzata<br />
dallo stesso KB.<br />
Yes<br />
1. Pro20<br />
Questa tavola ha la caratteristica<br />
principale nella disposizione<br />
della sua superficie per creare<br />
galleggiamento e una stabilità<br />
con un peso di oscillazione<br />
molto inferiore a causa della sua<br />
lunghezza ridotta. Un raggio di<br />
curva ridotto facilita le vostre<br />
missions nella polvere bianca nei<br />
boschetti, e una linea rocker custom<br />
mantiene il nose sollevato a<br />
qualsiasi velocità.<br />
2. Now X Yes binding<br />
Se stai cercando il design dirompente<br />
e minimalista che ha reso<br />
Yes. quello che Yes. è, questo è<br />
l’attacco che ti serve. Quest’attacco<br />
ha tutto quello è essenziale<br />
e molto altro. Il Kingpin senza<br />
attrezzi ti permetterà di passare<br />
dalla PYL alla 420 in pochissimo<br />
tempo e l’highback Flex hinge<br />
2.0 è la combinazione perfetta<br />
di supporto e libertà che il team<br />
di YES. ha bisogno quando gira<br />
in tavola.<br />
1.<br />
2.<br />
58°
1. 2.<br />
Rome<br />
1. Stale Crewzer<br />
Come già dice proprio il suo nome, il pro-model di Staale Sandbech<br />
garantisce un riding solido in pista e in park, con quella attitude speciale<br />
tipica del rider norvegese un po’ hang-loose. Il suo design twin<br />
direzionale su uno shape funky e un po’ retrò consente di avere un<br />
riding molto easy, tutti i giorni. La nuova party wagon norvegese!<br />
3.<br />
2. 390 Boss<br />
State disperatamente cercando il vostro miglior attacco freestyle che vi<br />
farà oltrepassare i vostri limiti? Ecco il 390 Boss proprio per realizzare<br />
i vostri sogni. Le ankle straps Pure Flex sono il perfetto compromesso<br />
per un flex e una tenuta più che desiderabili, mentre la ridisegnata<br />
piattaforma Full Wrap e il nuovo highback aumentano la stabilità e<br />
la reattività.<br />
3. Bodega BOA<br />
Rome è stata molto diligente e ha rinnovato la sua linea di boots per<br />
il 2021. Ci saranno quattro modelli differenti e – fate attenzione ora<br />
– saranno TUTTI disponibili con lacci tradizionali, con hybrid BOA e<br />
allacciatura BOA. Detto questo, lo scarpone Bodega avrà, per la prima<br />
volta, il sistema di allacciatura double BOA. Scegliere lo scarpone giusto<br />
per il 2021 sarà semplicissimo.<br />
Slash<br />
SP<br />
West<br />
1. ATV<br />
La ATV è la nonna nella linea all-mountain<br />
di Slash. Il suo core leggero di legno,<br />
reso possibile grazie a un mix di legni<br />
premium, e il suo sidecut progressivo oltre<br />
a una reattività di trazione massima<br />
rendono questa twin direzionale con flex<br />
medio una tavola per ollare altissimi e<br />
carvare sempre più bassi.<br />
Core<br />
L’attacco Core non è chiamato all-rounder<br />
per niente. Con il modello Core, potrete<br />
raidare su qualsiasi terreno in tranquillità e<br />
comodità. Quello che risalta è il nuovo highback<br />
che consente un’entrata posteriore<br />
più facile così come un flex ottimizzato e un<br />
gran controllo.<br />
Salaz<br />
La famiglia svizzera dietro a West Snowboarding<br />
continua a seguire l’impronta<br />
dei design che ispirano. Hanno per esempio<br />
fatto un lavoro magnifico con questa<br />
tavola Salaz, che ci fa tornare in mente ricordi<br />
di quando eravamo piccoli. Ma questa<br />
tavola non solo è bella da guardare,<br />
è anche fighissima da usare! È snappy al<br />
punto giusto nonchè leggera – per migliorare<br />
il vostro freestyle semre di più.<br />
59°
Ten years strong:<br />
JP Solberg & Yes<br />
YES. Snowboards ha compiuto dieci anni<br />
nel 2019. Dieci anni di snowboard progressivo<br />
e tecnologie esclusive sviluppate<br />
silenziosamente dal team di all star. YES. è<br />
stata fondata nel 2009 da DCP, Romain de<br />
Marchi e JP Solberg: tre ripper di alta classe,<br />
veri amici e amanti dello snowboard con l’obiettivo<br />
comune di rendere lo snowboard un<br />
posto migliore. Durante la parata dei trade<br />
shows, abbiamo avuto una bella chiacchierata<br />
con JP, che festeggia - insieme alla sua<br />
creatura - un decennio con YES e altri dieci<br />
anni di carriera da pro rider.<br />
INTERVIEW<br />
Matteo Rossato<br />
Ehi JP, che stai facendo in questo momento?<br />
E tu dove sei? Hey! In questo momento torno a<br />
casa a Bergen in Norvegia, dove vivo e mi riposo<br />
un po’ prima di andare al SIA e poi in Giappone<br />
per un po’ di neve prima dell’Interstyle. Sarà un<br />
lungo viaggio!<br />
Dieci anni di YES. sono un traguardo piuttosto<br />
importante, ma ne sono già passati quasi<br />
altri 10 dall’uscita della tua iconica parte in<br />
Trascendence nel costume da coniglio. Il tempo<br />
vola sicuramente soprattutto quando sei uno<br />
snowboarder che insegue pow, cibo e onde!<br />
Provieni da quell’ondata magica di Scanners<br />
che sono stati in grado di raidare qualsiasi<br />
cosa, dai rail ghiacciati e persino salti in<br />
pow. Cosa ne pensi delle ultime generazioni<br />
di shredders? Questa ondata di riders che stiamo<br />
vedendo in questo momento sta facendo cose<br />
che non avremmo mai potuto immaginare, è un<br />
momento storico diverso. È divertente osservare<br />
la progressione e il livello di riding, è divertente<br />
vedere a dove ci porta tutto ciò, ma sono un po’<br />
triste nel vedere che non è sempre in termini di<br />
“snowboard” vero e proprio e quindi sono preoccupato<br />
del fatto che noi una volta ci divertivamo<br />
di più ahah.<br />
Hai iniziato YES. insieme a Romain e DCP<br />
molto tempo fa. Qual è il tuo ricordo più profondo<br />
di quel tempo? Quando ripenso a quei<br />
giorni, penso che ci trovassimo a un bivio. Per me<br />
è stato un “OK, cosa stiamo facendo qui, smettiamo<br />
di fare snowboard perché non siamo in grado<br />
di pagarci uno stipendio dalla testa ai piedi e torniamo<br />
a scuola a ridefinire chi siamo o vogliamo<br />
ancora essere snowboarder e contribuire a cose<br />
che ci ha dato così tanto?”. Abbiamo visto che<br />
c’era ancora tantissimo potenziale non solo nello<br />
sport ma anche negli affari. Burton era un’azienda<br />
così grande e c’erano cose che volevamo fare per<br />
influenzare il gioco che semplicemente non potevamo<br />
fare a causa degli aspetti legali o perché non<br />
aveva senso finanziariamente immagino.<br />
Quando abbiamo iniziato YES. non avevamo nulla<br />
da perdere, quindi alla fine quello significava essere<br />
molto liberi in un certo senso e volevamo andare<br />
avanti a spingere con nuovi shape e grafiche<br />
che lo snowboard non aveva ancora visto.<br />
Un paio di parole sui tuoi due partner Romain<br />
e DCP? Mi sento di vivere due vite (snowboard<br />
/ privato) ed entrambi fanno parte della mia<br />
famiglia. Switchiamo spesso i ruoli a seconda di<br />
chi è sensibile, audace, pazzo, divertente e radicato,<br />
quindi la dinamica è a dir poco speciale. Vedo<br />
60°
entrambi come fratelli maggiori e ammiro davvero<br />
come siano dei bravissimi padri, considerando che<br />
siamo tutti bambini ahah.<br />
Qual era il messaggio nascosto dietro il nome<br />
YES.? Ricordo ancora i primi “prototipi” con<br />
Yes We Can sulla base. Prima di iniziare YES.<br />
c’erano molti pareri negativi su questo e quello,<br />
tipo “oh che idea orribile di creare un marchio di<br />
snowboard!” e “non sapete quello che state facendo”,<br />
eccetera.<br />
Siamo arrivati al punto in cui abbiamo pensato<br />
“fuck that, facciamolo lo stesso e scriviamo quello<br />
che la gente diceva quando Obama è stato eletto,<br />
non diventeremo dei politici con una frase,<br />
ma secondo noi il mondo ha bisogno di più di un<br />
atteggiamento positivo come un ‘sì, YES’, bisogna<br />
essere più uniti”.<br />
E qual è stato l’obiettivo che hai avuto quando<br />
hai iniziato YES.? Abbiamo intrapreso questa<br />
impresa perché volevamo restituire allo snowboard<br />
quello che avevamo ricevuto durante le<br />
nostre carriere da pro. Lo snowboard ha bisogno<br />
di più aziende comandate dai riders per farlo alle<br />
nostre condizioni, in questo modo possiamo limitare<br />
alcune cose inutili che vengono promosse in<br />
questo settore e anche ricordare parte della storia<br />
che è così interessante e importante.<br />
Le tecnologie di YES. sono piuttosto interessanti:<br />
puoi dirci qualcosa in più su Underbite?<br />
Beh, quando sono nato, la mia mascella inferiore<br />
era più estesa della mia mascella superiore ed è<br />
stato quando ho pensato... scherzo!<br />
L’idea alla base di Underbite e di tutta la tecnologia<br />
del morso della nostra gamma è quella di interrompere<br />
il bordo dando ai lati dei punti di contatto<br />
della tavola che migliorano le curve in modo<br />
più efficace ed efficiente. Con underbite l’abbiamo<br />
inserito nel punto in cui metti i tuoi attacchi (punti<br />
di contatto) praticamente dove inizi le curve<br />
in modo da poter spendere quell’energia altrove<br />
durante il riding. La chiamo anche tecnologia da<br />
coltello da pane.<br />
Qual è il punto saliente della gamma YES.<br />
per la collezione 2021 in arrivo? La nostra tecnologia<br />
di scafo in powder fa un salto di qualità<br />
quest’anno e dovete provarlo per forza!<br />
Dove ti vedi tra 10 anni? Tra 10 anni faremo<br />
di nuovo questa chiacchierata e speriamo che lo<br />
snowboard salverà il mondo, ci ha comunque salvato<br />
tutti per ora. Grazie snowboard!<br />
61°
On the<br />
Lookout.<br />
ITW Denis Piccolo<br />
62°
63°<br />
HERE<br />
Rene Rinnekangas
PHOTOS<br />
Gianandrea “Pit” Piras<br />
Elio<br />
Fumagalli<br />
In futuro penso che girerò sempre<br />
meno in park. Lo snowboard ha<br />
cosí tanto da offrire. Dalle piste ai<br />
sidehits, dal park al powder.<br />
Presentati. Mi chiamo Elio Fumagalli, ho<br />
23 anni. Sono cresciuto in svizzera italiana,<br />
dove all’etá di più o meno 12 anni ho provato<br />
a mettere una tavola da snowboard ai<br />
piedi. Da diversi anni passo le stagioni invernali<br />
a Laax, dove lavoro part time e dove<br />
lo snowboard viene vissuto nella sua migliore<br />
forma possibile (pure lifestyle).<br />
Park rider più sottovalutato. È Kevin<br />
Trammer!!!<br />
Park rider più forte e quello che ti<br />
ispiri. Una delle mie ispirazioni più grandi<br />
è James Niederberger. È un rider con molto<br />
stile, che ha spinto molto la scena dello<br />
snowboard a Laax. È una persona che riesce<br />
a trasmettere la passione per lo snowboard.<br />
Oggi non gira più tanto in park, ma<br />
quando lo si becca sulla P60 salta sempre<br />
all’occhio.<br />
Park migliore per girare. Laax first !!<br />
Park in cui non vorresti più tornare.<br />
Penso che non ci sia un park che non vorrei<br />
tornarci. È certo però che gli indoor mi annoiano<br />
in fretta.<br />
Il tuo trick preferito in park. Tutti quelli<br />
che atterro puliti.<br />
Il trick che vuoi assolutamente imparare.<br />
Switch backside 5.0 cab 360 out<br />
Come sarà il futuro in park. In futuro<br />
penso che girerò sempre meno in park. Lo<br />
snowboard ha cosí tanto da offrire. Dalle<br />
piste ai sidehits, dal park al powder. Se fa<br />
caldo e diventa slushy sempre park. Se nevica<br />
50 cm solo fresca!!! Quando poi non si<br />
gira in park per una o due settimane la volta<br />
che si torna si è ancora più gasati del solito.<br />
1 metro di fresca VS park perfetto<br />
appena shapeato, cosa scegli? 1 metro<br />
di fresca tutta la vita.<br />
Prossimamente. In futuro voglio cercare<br />
di fare un progetto mio con il sostegno dei<br />
miei sponsor. Voglio cercare di trasmettere<br />
la mia visione dello snowboard, il divertimento<br />
e i goodtimes con gli amici attraverso<br />
foto e video. Non mi metto fretta per<br />
il mio progetto. Per il resto mi aggrego ai<br />
progetto degli amici di escape video che sta<br />
filmando il terzo movie. Oltre allo snowboard<br />
ho di nuovo iniziato a fare più musica.<br />
Ho una grande passione per la musica e da<br />
sempre ho già voluto iniziare a mixare. Finalmente,<br />
essendo circondato da amici dj<br />
ho avuto l’occasione di iniziare l’estate scorsa.<br />
Chissà magari prima o poi mi trovate a<br />
mixare qualche track funky sulle piste eheh.<br />
<strong>64</strong>°
65°
PHOTOS<br />
Roberto Bragotto<br />
Nicola Livero<br />
Park perfetti appena shapeati<br />
ne vedo molti ed è sempre fighissimo,<br />
ma 1 metro di fresca è qualcosa<br />
di sicuramente più raro e desiderato.<br />
Presentati. Sono Nicola Liviero, ho 20<br />
anni e vengo da Verona.<br />
Park rider più sottovalutato. Niklas<br />
Mattson. Poche persone al mondo snowboardano<br />
in switch come lui, molto forte sia<br />
sui salti che sui rails e soprattutto è molto<br />
innovativo.<br />
Park rider più forte. Faccio veramente<br />
fatica a sceglierne uno tra questi. Marcus<br />
Kleveland, Mark McMorris, Seb Toots, Sven<br />
Thorgren. Tutti potentissimi ma con caratteristiche<br />
molto differenti. Prendo ispirazione<br />
da riders come Markus Olimstad, Seb<br />
Toots o Brage Richenberg, ammiro la loro<br />
solidità nel riding e il loro stile.<br />
Park migliore per girare. SnowPark Seiseralm.<br />
Park più cool dove hai girato. Mammoth<br />
Mountain (Unbound)<br />
Park in cui non vorresti più tornare.<br />
Jasna, Slovacchia.<br />
Il tuo trick preferito in park. Switch Bs<br />
5 japan.<br />
Il trick che vuoi assolutamente imparare.<br />
Tantissimi! ma in particolare fs triple<br />
cork 1440.<br />
Come sarà il futuro in park. Strutture<br />
sempre migliori e innovative, il livello si<br />
alzerà sicuramente molto e si avrà sempre<br />
più bisogno dei bag jump per imparare le<br />
manovre necessarie a poter competere nelle<br />
varie competizioni di livello mondiale.<br />
Non la considero per forza una cosa negati-<br />
va, ma allo stesso tempo sono dell’idea che<br />
il bag jump sia uno strumento da utilizzare<br />
solo quando si hanno già delle buone basi<br />
e si hanno ben chiari in mente i tricks da<br />
provare.<br />
Fresca vs park. Essendo un park rider<br />
che gira molto, di park perfetti appena shapeati<br />
ne vedo molti ed è sempre fighissimo,<br />
ma 1 metro di fresca è qualcosa di sicuramente<br />
più raro e desiderato. Quest’anno mi<br />
è capitato di avere giornate dove sono riuscito<br />
ad avere entrambi e devo dire che beh<br />
si... quelle per me sono proprio le giornate<br />
perfette!<br />
Prossimamente. Sarò molto impegnato<br />
con la nazionale per le ultime gare di Coppa<br />
del mondo e Coppa Europa della stagione,<br />
incastrando allenamenti tra le varie tappe.<br />
66°
PHOTOS<br />
Miriam Lottes<br />
Ylfa<br />
Runarsdottir<br />
Non esiste lo “snowboard femminile”:<br />
è tutto solo snowboard e ci sono<br />
uomini e donne nella scena,<br />
e si spera che in futuro tutti<br />
abbiano pari opportunità.<br />
Presentati: Sono Ylfa Rúnarsdóttir, islandese<br />
e amante dello snowboard.<br />
La ragazza più sottovalutata.<br />
Paula Benito e Sara Säkkinen.<br />
La ragazza più forte che c’è in giro e<br />
quella a cui sei ispirata. (E perché)<br />
Jess Kimura è un capo. È una bravissima<br />
rider e ha anche aperto la strada ad altre rider<br />
per filmare in street con il suo progetto<br />
The Uninvited.<br />
Il tuo terreno preferito. Riksgränsen<br />
nella Svezia settentrionale.<br />
Il tuo trick preferito. Bs 180 sui salti.<br />
Il trick che vuoi assolutamente imparare.<br />
Bs rodeo 7.<br />
Cosa ne pensi della scena dello<br />
snowboard femminile in Europa? È<br />
abbastanza diffusa ma non ci sono molte<br />
opportunità per coloro che non fanno le<br />
gare. Ci sono tantissime rider bravissime in<br />
Europa di cui probabilmente non ho nemmeno<br />
sentito parlare!<br />
Lo snowboard è uno sport da uomo? No.<br />
Come sarà il futuro dello snowboard<br />
femminile e come dovrebbe essere?<br />
Non esiste lo “snowboard femminile”: è tutto<br />
solo snowboard e ci sono uomini e donne<br />
nella scena, e si spera che in futuro tutti<br />
abbiano pari opportunità.<br />
Cosa ti aspetti invece dal tuo futuro?<br />
Snowboardare ancora di più e incontrare<br />
tante brave persone con cui condividere i<br />
bei momenti.<br />
67°
PHOTOS<br />
Roberto Bragotto<br />
Emil<br />
Zulian<br />
Il futuro in park sarà sempre più<br />
innovativo e stimolante, strutture<br />
diverse e nuove dove saranno<br />
premiati i rider più creativi.<br />
Presentati. Sono Emil Zulian, straight<br />
outta Val di Fassa.<br />
Park rider più sottovalutato. Jonas<br />
Boesiger, fortissimo ma non viene cagato<br />
molto.<br />
Park rider più forte e quello che ti<br />
ispiri. (È perchè) Rider più forte Markus<br />
Kleveland, mi ispiro molto a Yuri Okubo e<br />
lo stile giapponese.<br />
Park migliore per girare. I kicker del<br />
park di Seiseralm, mi gasano un sacco.<br />
Park in cui non vorresti più tornare.<br />
Park di merda a Sarajevo quando ci andavo<br />
per le prime Euro Cup.<br />
Il trick che vuoi assolutamente imparare.<br />
Assolutamente vorrei imparare Cab<br />
16.<br />
Come sarà il futuro in park. Il futuro in<br />
park sarà sempre più innovativo e stimolante,<br />
strutture diverse e nuove dove saranno<br />
premiati i rider più creativi.<br />
1 metro di fresca VS park perfetto<br />
appena shapeato, cosa scegli? 1 metro<br />
di fresca polvere batte qualunque park<br />
(visto che è così rara).<br />
Prossimamente. Prossimamente mi<br />
concentrerò per le gare di Slopestyle!<br />
68°
PHOTOS<br />
Miriam Lottes<br />
Presentati. Ciao! Sono Elena Graglia,<br />
sono italiana e sono una snowboarder professionista<br />
sempre in giro per il mondo!<br />
Girl rider più sottovalutata. Ylfa Runarsdottir,<br />
snowboarder islandese e mia grandissima<br />
amica, con cui ho avuto il piacere<br />
di condividere dei bellissimi momenti nel<br />
nostro trip in Finlandia l’anno scorso.<br />
Girl rider più forte e quella a cui ti ispiri.<br />
(È perchè) Non so se reputo Jess Kimura<br />
necessariamente la più forte ma di sicuro<br />
è fonte di ispirazione per aver elevato il<br />
livello dello street snowboarding femminile<br />
e per aver creato una piattaforma per<br />
le nuove generazioni.<br />
Il tuo terreno preferito. Ho iniziato con<br />
il backcountry nelle montagne vicino a<br />
casa. Passando poi allo snowpark, specialmente<br />
i rails. Ciò mi ha portato ad esplorare<br />
lo street snowboarding su cui, ad<br />
oggi, sto focalizzando la mia attenzione.<br />
Il tuo trick preferito. Sw bs blunt 270<br />
Come valuti la scena femminile dello<br />
snowboard in Europa. La scena europea<br />
femminile è molto attiva e presente anche<br />
sul fronte internazionale grazie alle<br />
nostre punte di diamante Anna Gasser e<br />
Klaudia Medlova per quanto riguarda le<br />
grandi competizioni. Inoltre sempre più<br />
sono le donne europee che si impegnano<br />
nel filmare street videopart.<br />
Secondo te le aziende credono poco<br />
nel movimento femminile? Credo che ci<br />
sia stato un grande risveglio nel mercato<br />
a favore del movimento femminile. Sono<br />
numerosi i brand che oggi investono e<br />
puntano tutto sulle donne.<br />
Lo snowboard è uno sport maschile?<br />
Solo alcuni uomini la pensano così haha.<br />
Come sarà e come dovrebbe essere<br />
il futuro dello snowboard femminile.<br />
In futuro mi auguro che ogni evento e<br />
competizione abbia lo stesso prize money<br />
equamente spartito tra le categorie.<br />
Spero anche di vedere più gruppi di donne<br />
che si riuniscono per realizzare i loro<br />
sogni, sia questo per filmare videoparts,<br />
allenarsi per un evento importante o anche<br />
solo incontrarsi in montagna e spronarsi<br />
a vicenda e superare i propri limiti e<br />
paure. Questo suona bene!<br />
Cosa ti aspetti invece dal tuo futuro. Ci<br />
sarà sempre dello snowboarding, dello<br />
yoga, e tanta voglia di condividere la mia<br />
passione.<br />
Elena Graglia<br />
Credo che ci sia stato un grande<br />
risveglio nel mercato a favore<br />
del movimento femminile. Sono<br />
numerosi i brand che oggi investono<br />
e puntano tutto sulle donne.<br />
69°
PHOTOS<br />
Miriam Lottes<br />
Alieje Everts<br />
C’è un numero crescente di persone<br />
che spingono per le donne in Europa<br />
facendo girls sessions ecc. La scena<br />
sta decisamente crescendo!<br />
Presentati. Ciao, sono Alieke, ho ventiequalcosa<br />
anni e ho iniziato dalle piste<br />
olandesi al coperto.<br />
La ragazza più sottovalutata. Penso<br />
che ci siano molte ragazze che vanno benissimo<br />
in tavola ma di cui non abbiamo<br />
sentito mai parlare, non ricordo nessuno<br />
dei loro nomi, ma le vedo in giro o su<br />
Instagram e mi piacerebbe vederne di più<br />
per sicuro.<br />
be quella snowboarder che direi che mi<br />
ha ispirato perché ha un bello stile e una<br />
bella vibe nelle sue parti video.<br />
Il tuo terreno preferito? Sono sicuramente<br />
una che ama i rail, ma non mi dispiace<br />
uscire di tanto in tanto dalla mia<br />
comfort zone.<br />
Il trick che vuoi assolutamente imparare?<br />
Vorrei essere in grado di fare anche<br />
tutti i trick regular in switch. Di solito<br />
quando imparo qualcosa nuovo mi piace<br />
e, ok, ora devo farlo in switch!<br />
Cosa ne pensi della scena dello snowboard<br />
femminile in Europa? A volte<br />
mi sembra che sia davvero piccola. Ricordo<br />
più giorni in Nuova Zelanda quando<br />
c’erano più ragazze nel park che ragazzi,<br />
il che è piuttosto figo! C’è un numero<br />
La ragazza più forte e quella a cui sei<br />
ispirata. (E perché) Mi ispiro agli snowboarder<br />
in generale, che sono soprattutto<br />
ragazzi, ad essere onesta. Tuttavia, Kennedy<br />
Deck, Jill Perkins e Ivika Jürgenson<br />
hanno fatto cose davvero fantastiche nelle<br />
ultime stagioni! Nei miei primi anni di<br />
snowboard guardavo le parti di Desiree<br />
Melancons ogni giorno, penso che sarebcrescente<br />
di persone che spingono per le<br />
donne in Europa facendo girls sessions<br />
ecc. La scena sta decisamente crescendo!<br />
Pensi che i marchi credano meno<br />
nel movimento delle donne? Alcuni<br />
probabilmente lo fanno. Alcuni marchi<br />
si preoccupano solo dell’aspetto e non<br />
dell’abilità, il che non motiva nessuna ragazza<br />
a girare in tavola… Ma vedo molti<br />
marchi preoccuparsi sempre di più facendo<br />
colorazioni per loro e dando altri<br />
tipi di supporto che penso siano interessanti<br />
e importante per l’immagine dello<br />
snowboard femminile.<br />
Cosa ti aspetti invece dal tuo futuro?<br />
Spero solo di continuare a viaggiare, filmare<br />
ma soprattutto godermi tutto ciò<br />
che riguarda lo snowboard per il resto<br />
della mia vita.<br />
70°
PHOTOS<br />
Gianandrea “Pit” Piras<br />
David Djtè<br />
Sicuramente Laax. Laax è probabilmente<br />
lo spot più figo al mondo.<br />
I suoi parks sono sempre in ottime<br />
condizioni. Laax ha tutto.<br />
Presentati: Mi chiamo Babacar David<br />
Djité, ho 27 anni, sono nato e cresciuto a<br />
Zurigo, in Svizzera, e trascorro le mie estati<br />
lì e i miei inverni a Laax, in Svizzera. Studio<br />
psicologia perché penso che la mente<br />
umana sia una delle materie più complesse<br />
e interessanti che ci siano. Adoro la musica,<br />
una bella risata durante un po’ di birre e ovviamente<br />
lo snowboard.<br />
Il park rider più sottovalutato. Oh,<br />
difficile. Ci sono un sacco di riders che mi<br />
vengono in mente. Sicuramente Florian Fischer,<br />
Dario Bruch, Gian Sutter, Elio Fumagalli,<br />
Maca Valle e Hannah Hrundur di Laax<br />
o Roope Rautiainen dalla Finlandia.<br />
Il rider più forte e quello a cui sei ispirato.<br />
(E perché) Ad essere sincero, non<br />
credo ci sia un rider in particolare a cui<br />
possa pensare. Ci sono così tanti rider a cui<br />
ispirarsi che è probabilmente impossibile<br />
indicarne solo uno. Severin Van Der Meer,<br />
Max Buri, Tor Lundström, Kevin Bäckström,<br />
Sebbe de Buck, Christian Haller, James Niederberger,<br />
Nicolas Müller, Chris Grenier,<br />
Sam Taxwood, Dillion Ojo, Benny Urban,<br />
Kas Lemmens, Alek Østreng, Len Jørgensen<br />
e così via. C’è una quantità infinita di<br />
snowboarders da paura. Ma quasi tutti trascorrono<br />
la maggior parte del loro tempo in<br />
street o in powder, ma sono anche dei park<br />
riders incredibili. Quindi sì, se tutti hanno<br />
una cosa in comune è di sicuro quella di<br />
portare il proprio stile personale allo snowboard.<br />
Ed è quello che mi interessa. Non<br />
importa se uno spinna un quad cork o se fai<br />
un method super smooth, finché ti diverti e<br />
mostri la tua interpretazione personale dello<br />
snowboard, sei uno snowboarder steezy.<br />
Il miglior park da raidare. Sicuramente<br />
Laax. Laax è probabilmente lo spot più figo<br />
al mondo. I suoi parks sono sempre in ottime<br />
condizioni. Laax ha tutto. Su e giù per<br />
la montagna. Inoltre siamo come una grande<br />
famiglia quassù. Questo è ciò che rende<br />
questo posto speciale e unico.<br />
Un park dove non vorresti mai tor-<br />
nare indietro. Non c’è un park in cui non<br />
vorrei tornare. Finché ha la neve e hai intorno<br />
a te buoni amici, puoi divertirti ovunque.<br />
Il tuo trick preferito in park. Un carvata.<br />
Il trick che vuoi assolutamente imparare.<br />
Fs Invert<br />
Quale sarà il futuro del park? Non c’è<br />
limite alla nostra creatività.<br />
1 metro di powder VS un park perfetto<br />
appena shapeato, cosa scegli?<br />
Sicuramente il metro di polvere! Non c’è<br />
niente come la sensazione della neve fresca<br />
sotto i tuoi piedi.<br />
Qual è il tuo prossimo futuro? Quest’anno<br />
farò un piccolo documentario con Laax<br />
e cerco di girare un nuovo video con i ragazzi<br />
di Beyond Medals. Ma soprattutto mi<br />
diverto a fare snowboard tutti i giorni e<br />
tutti i momenti divertenti che ne derivano.<br />
71°
Stale Sandbech.<br />
Chi di voi non ha mai sentito parlare di Ståle Sandbech?<br />
Classe 1993, il norvegese ha nel suo palmares diverse<br />
medaglie, tra cui cinque podi agli X Games ed un argento<br />
olimpico a Sochi 2014 nella categoria Slopestyle.<br />
Quando non è in giro per il mondo impegnato<br />
a gareggiare, lo si può sempre trovare dietro<br />
lo schermo. Ha all’attivo molte video part in<br />
diversi snowboard movie, è commentatore<br />
dell’emittente norvegese TV 2 e non manca<br />
mai dai social e dal canale youtube che porta<br />
il suo nome e in cui mostra aspetti della sua<br />
vita da pro rider ma anche da semplice appassionato<br />
di montagna. L’abbiamo intercetto<br />
in una calda giornata estiva milanese<br />
per scoprire qualcosa di più su di lui.<br />
Ehi Stale, che ci fai a Milano nel bel mezzo<br />
dell’estate? Mi godo un po’ di caldo! Inoltre sono<br />
venuto a visitare gli uffici Oakley per lavorare su<br />
alcuni progetti che abbiamo in programma, quindi<br />
praticamente ho fatto 2 giorni di meeting e mi<br />
sono ritagliato un giorno in più per rilassarmi e<br />
vedere Milano!<br />
Sei fra gli snowboarder della Pro League che<br />
più si danno da fare. Gareggi, prendi parte a<br />
film e lavori su più progetti a stretto contatto<br />
con gli sponsor. Come fai a fare tutto? Penso<br />
che sia solo grazie alla mia passione, a quello che<br />
amo fare. È naturale per me voler sempre fare di<br />
più, creare di più, fare di meglio in gara e credo che<br />
il mix di tutto sia quello che lo rende più divertente.<br />
Piani per la prossima stagione? Continuerai<br />
con le gare o ti concentrerai sui progetti video?<br />
La stagione non è ancora completamente<br />
pianificata. Quello che so per certo è che continuerò<br />
con le competizioni, in particolare quelle<br />
che mi piacciono di più come gli X Games, Laax<br />
Open, US Open. Ovviamente andrò avanti con<br />
YouTube, ma mi piacerebbe anche realizzare una<br />
seconda versione di Lines. Prima o poi mi siederò<br />
e pianificherò qualcosa perché realizzare un intero<br />
movie richiede un bel po’ di budget e se non lo<br />
pianifichi in anticipo poi tocca a te rimetterci.<br />
Torniamo alle gare: ti abbiamo incontrato a<br />
Laax Open lo scorso gennaio e ci è sembrato<br />
che tu gestissi molto bene la pressione. E che<br />
mantenessi anche il sangue freddo aspettando<br />
i risultati. È proprio così o sei davvero<br />
bravo a nascondere il nervosismo? Penso che<br />
le gare siano sempre state naturali per me, fa parte<br />
della mia mentalità: non mi stresso, non ci penso<br />
necessariamente troppo, seguo semplicemente il<br />
flusso degli eventi. Ovviamente devo allenarmi,<br />
dormire a sufficienza, provare il percorso e così<br />
via, ma quando inizia la gara qualcosa dentro di<br />
me prende il sopravvento. Ho notato che sto diventando<br />
un po’ più nervoso anno dopo anno,<br />
forse solo perché mi aspetto sempre di più da me<br />
stesso. In qualifica in realtà sono più agitato rispetto<br />
che durante le finali.<br />
Sembra che tu sia davvero aggiornato con<br />
le tendenze del settore, e più in generale del<br />
mondo. Quale sarà il futuro dello snowboard<br />
secondo te? È abbastanza difficile da prevedere<br />
e penso che sia ciò che rende emozionante lo<br />
snowboard. Nessuno ha idea di dove sia il limite.<br />
Riguardo le gare, si sta costantemente alzando il<br />
livello, ma penso si arriverà anche a trovare modi<br />
per diventare più creativi, soprattutto per quanto<br />
riguarda la creazione dei percorsi. Sul fronte<br />
competizioni, ci ho pensato molto, so per certo<br />
che lo snowboard rimarrà comunque uno sport<br />
divertente. Credo che si continuerà ad andare in<br />
montagna per fare snowboard, backflip e raidare<br />
nei parchi senza prestare attenzione alle gare, ma<br />
semplicemente perché è divertente stare all’aperto<br />
in montagna. La scena movie è quella che è probabilmente<br />
cambiata di più negli ultimi anni a causa<br />
dei social media, di YouTube e di internet in generale.<br />
E anche perché fare film è diventato più facile<br />
grazie a telefoni e go pro, ora tutto è solo un flusso<br />
costante di clip online tutto il tempo, il che è una<br />
buona cosa ma è anche un male perché sta sovraccaricando<br />
Internet, quindi quando qualcuno dedica<br />
del tempo reale a creare qualcosa di veramente<br />
unico può capitare che venga trascurato perché le<br />
persone sono abituate a guardare una cosa dopo<br />
l’altra ininterrottamente.<br />
A proposito di questo. La tua attività sui social<br />
è impressionante: perché ci metti tanto<br />
impegno a produrre video per il tuo canale<br />
YouTube oltre a tenero vivo il tuo instagram?<br />
Funziona così ultimamente, bisogna lavorare molto<br />
duramente ma a volte penso che forse potrei produrre<br />
un po’ meno invece di mostrare sempre la<br />
mia vita quotidiana, voglio dire, spero che alcune<br />
persone possano trarre ispirazione da alcuni aspetti<br />
ITW<br />
Silvia Galliani<br />
72°
73°
In pratica lavoriamo insieme per cercare di perfezionare<br />
al massimo i vari prodotti. Gli occhiali Oakley, ad esempio,<br />
sono semplicemente già perfetti, quindi contribuisco solo<br />
alla scelta dei colori. Per le giacche e i pantaloni do suggerimenti<br />
sulla forma delle tasche o sul design. Loro apprezzano<br />
sempre ogni suggerimento, è un lavoro di gruppo.<br />
della mia vita tipo trucchi, consigli e informazioni<br />
su come essere uno snowboarder professionista, ma<br />
vorrei anche passare più tempo a creare contenuti<br />
video unici. Youtube e Instagram di solito vanno di<br />
pari passo, perché produci cose per YouTube e poi<br />
le metti anche su Instagram, sono entrambe importanti.<br />
Penso che Instagram però sia più uno scorrere<br />
dei contenuti per poi purtroppo dimenticarsi subito<br />
di ciò che si è visto, mentre creare video per You-<br />
Tube presuppone di solito un impegno maggiore di<br />
tempo, sia per chi crea che per chi guarda. Instagram<br />
è dove hai le grandi masse mentre YouTube,<br />
anche se raggiunge meno visualizzazioni, potrebbe<br />
essere un tipo di contenuto più potente.<br />
Cosa ne pensi in generale della comunicazione<br />
dello snowboard? Ad esempio media<br />
classici VS social network, film con grandi<br />
budget vs video auto-prodotti etc. Pensi che<br />
possano coesistere o che l’estinzione totale<br />
dei vecchi network sia vicina? So che è una<br />
domanda pericolosa a cui rispondere (principalmente<br />
perché siamo una sorta di media<br />
classico) ma ci piacerebbe la tua risposta sincera.<br />
Spero davvero che sopravvivano, mi piacciono<br />
molto i media della vecchia scuola come riviste,<br />
siti web, compagnie cinematografiche, perché<br />
ci sono persone che lavorano duramente per spingere<br />
ciò che è autentico nello snowboard. Le riviste<br />
possono aiutare a veicolare ciò che è davvero<br />
interessante in questo settore. Invece i social media<br />
sono un po’ alla portata di tutti, il che è anche<br />
positivo perché tutti hanno una possibilità ed è la<br />
gente che sceglie ciò che vuole guardare, ma forse<br />
il fatto che una cosa sia mainstream potrebbe fuorviare<br />
rispetto a ciò che è realmente interessante.<br />
È un buon mix, ma penso che sia salutare per le<br />
persone sedersi e guardare una rivista anziché uno<br />
schermo per tutto il tempo.<br />
Dieci anni fa, quando ero più giovane, facevo interviste<br />
con le riviste ogni settimana mentre ora succede<br />
raramente perché non ne sono rimaste così<br />
tante. Sono tante le novità che escono ogni secondo<br />
e che ti fanno dimenticare ciò che hai appena visto.<br />
Ciò che amavo davvero nei magazine era quando,<br />
ai tempi, avevi l’intera copertina tutta per te che ti<br />
faceva sentire il più importante della scena. Penso<br />
che ora ci sia invece una sottovalutazione dei contenuti<br />
rispetto a quando ce ne erano meno.<br />
Amicizie: come hai conosciuto Spenny? L’a-<br />
vevo visto filmare con altri snowboarder ma non<br />
sapevo davvero chi fosse. Un giorno eravamo entrambi<br />
alla Oakley week, dove stava lavorando<br />
a dei video. Stava girando quello che in gergo si<br />
chiama synchronized snowboarding mentre io<br />
stavo cercando qualcuno per delle follow cams<br />
in Lines. Gli ho semplicemente chiesto se sarebbe<br />
stato disponibile a venire in Europa due settimane<br />
dopo, gli ho raccontato del mio progetto e lui ha<br />
detto di sì. Due settimane dopo eravamo a Laax<br />
per filmare alcuni pezzi di Lines ed è stato fantastico.<br />
Lavoriamo insieme da oltre due anni. Nel frattempo<br />
siamo anche diventati ottimi amici perché<br />
non credo che avrei mai potuto viaggiare due anni<br />
con una persona che non mi piace.<br />
Raccontaci un po’ di tuo fratello Frode e del<br />
suo ruolo nella tua carriera. Mio fratello è stato<br />
uno snowboarder, la persona che mi ha regalato il<br />
mio primo snowboard e quella che mi ha portato<br />
fuori a raidare per la prima volta.<br />
Lavorava come fotografo di snowboard ai tempi<br />
e io lo seguivo a volte. Ho avuto la possibilità di<br />
incontrare molti professionisti, partecipare ad alcuni<br />
progetti video e da allora è il mio agente, il<br />
mio manager, quello che mi ha aiuta con gli affari<br />
perché conosceva già il settore grazie alla sua attività<br />
come fotografo. È sempre stato il mio eroe,<br />
non ho mai discusso con lui, l’ho solo ascoltato.<br />
Mi ha insegnato cosa andava ben e cosa no nello<br />
snowboard. So di potermi fidare di lui.<br />
Lavori a stretto contatto con i tuoi sponsor:<br />
in che modo collabori con il team di ricerca<br />
e sviluppo e con quello marketing? In pratica<br />
lavoriamo insieme per cercare di perfezionare al<br />
massimo i vari prodotti. Gli occhiali Oakley, ad<br />
esempio, sono semplicemente già perfetti, quindi<br />
contribuisco solo alla scelta dei colori. Per le giacche<br />
e i pantaloni do suggerimenti sulla forma delle<br />
tasche o sul design. Loro apprezzano sempre ogni<br />
suggerimento, è un lavoro di gruppo. I brand normalmente<br />
hanno già una grande conoscenza di<br />
tessuti, tagli, design, come realizzare un prodotto,<br />
mentre io posso solo dare dei consigli su come migliorarlo<br />
un po’. Inoltre mi danno da testare nuove<br />
tavole e binding per vedere se c’è qualcosa che<br />
non va e poter risolvere il problema prima che il<br />
prodotto esca sul mercato. A volte, quando vengono<br />
cambiate le shapes posso dare delle indicazioni<br />
riguardo la rigidità, i sidecut, le forme etc. È bello<br />
dare una mano e vedere il dietro le quinte.<br />
74°
75°<br />
PHOTO<br />
Roberto Bragotto
76°
Spirits of<br />
the Cedars.<br />
TEXT & PHOTOS<br />
Mirte van Dijk<br />
RIDERS<br />
Valerie Schlieper<br />
Elena Koenz<br />
Mirte van Dijk<br />
LOCATION<br />
Lebanon<br />
77°
78°
Uno dei paesi più antichi<br />
del mondo, il Libano<br />
è, nonostante le sue<br />
dimensioni ridotte, un<br />
paese straordinariamente<br />
intrigante che deve essere<br />
visitato più di una volta.<br />
Senza pregiudizi. Perché?<br />
Non lo sai fino a quando<br />
non ci vai.<br />
on lo snowboard sotto al braccio sinistro, pos-<br />
toccare con la mano destra le linee profon-<br />
Cso<br />
de di una corteccia che ha resistito a tremila anni<br />
di avventure. Siamo di fronte agli alberi più antichi<br />
del mondo, il Cedrus Libani, il Cedro del Libano. Il<br />
vento spinge la sabbia delle spiagge su e giù come<br />
se i rumori soffici fossero parole solo per noi. Questo<br />
è il Cedars of God, i Cedri di Dio, uno degli ultimi<br />
posti rimasti dove gli antichi cedri del Libano<br />
crescono ancora.<br />
L’etimologia spiega che “Libano” deriva dalla parola<br />
labano che significa “Luogo di bianchezza” a causa<br />
delle sue cime innevate. Una gradita conferma che<br />
noi, stracarichi di sacche da snowboard, non siamo<br />
così tanto fuori posto come pensavamo inizialmente.<br />
Con una storia e una cultura tra le più versatili<br />
possibili sparse su diecimila metri quadrati, innumerevoli<br />
avventure ci attendono. Puoi iniziare la<br />
giornata nella stazione sciistica del Cedars, scendere<br />
in bicicletta attraverso la valle di Kadisha e<br />
finire nel Mar Mediterraneo per una sessione di<br />
surf nel tardo pomeriggio. Ognuno di questi giri è<br />
incorniciato da splendidi paesaggi e da una raffinatezza<br />
storica, dalla natura alla cultura.<br />
Le montagne più alte di questo paese si trovano<br />
qui nel Governato del Nord, con il Cedars - o la<br />
stazione sciistica - proprio nel mezzo del famigerato<br />
villaggio di montagna Bcharre, la vetta più<br />
alta del Libano Qurnat come il Sawda (3088 m) e<br />
il Cedars of God, sito UNESCO di patrimonio mondiale.<br />
I nostri respiri lasciano tracce nell’aria sottile<br />
della catena montuosa del Libano. Questo range<br />
di montagne, menzionato più volte nell’Antico Testamento,<br />
copre circa 170 chilometri di patrimonio<br />
culturale. Il comprensorio sciistico si trova tra<br />
2095 e 2850 metri di altezza e anche con solo nove<br />
chilometri di piste e una manciata di seggiovie, ma<br />
le piste di ritorno a Bcharre sono innumerevoli.<br />
In contrasto con la neve sulla montagna, dove<br />
le piste ghiacciate sono stirate dal vento ghiacciato,<br />
il bianco tra gli alberi di cedro è soffice. Per<br />
quanto questa neve fresca è per noi molto attraente<br />
come freerider, ad ogni curva sembra che<br />
non rispettiamo la foresta. È irreale e controverso.<br />
Migliaia di anni fa l’intero paese era coperto di cedri,<br />
dalle cime delle montagne fino al mare. È il simbolo<br />
più conosciuto del Libano come un emblema nazionale.<br />
L’albero ne simboleggia la forza e l’eternità, qualcosa<br />
che è confermato dalla sua resistenza durante<br />
i periodi più tumultuosi della storia di questo Paese.<br />
Ci fa pensare e riflettere. È ancora questo l’ultimo<br />
sussulto di libertà che ti fornisce il freeride? Abbiamo<br />
il diritto di oltrepassare questa demarcazione?<br />
La leggenda narra che una volta i guardiani della foresta,<br />
i semidei, hanno combattuto contro gli umani<br />
per questa foresta divina. Hanno perso e gli umani<br />
hanno vinto. Di conseguenza, gli indigeni iniziarono<br />
a esportare il legno. Ora, oltre cinquemila anni dopo,<br />
gli umani sono ancora al comando della natura, il<br />
che ha portato a un interessante confronto con gli<br />
spiriti dei cedri durante il nostro soggiorno. Questa<br />
foresta è protetta, e ha ovviamente un grande valore<br />
per la cultura libanese ed è severamente vietato entrare<br />
senza permesso.<br />
Per non parlare di usarla per una divertente giornata<br />
di riding. Non posso non pensare al fatto che<br />
i nostri amici locali, i fondatori dei Lebanese Wanderers,<br />
abbiano fatto tutto il possibile per ottenere<br />
tutti i permessi necessari affinché noi potessimo es-<br />
79°
80°
Ci viene detto che l’esercito<br />
lo usa per scopi di addestramento<br />
o come punto di controllo<br />
nel caso in cui qualcuno di<br />
importante visiti la stazione<br />
sciistica. Ma guardando il<br />
panorama, possiamo anche<br />
vedere chiese, moschee e<br />
monasteri. Perché quaggiù tutte<br />
le religioni possono ancora<br />
esistere insieme. In questo paese<br />
pensano alle possibilità<br />
e nessuno può rovinare ciò.<br />
sere qui. Vogliono che diffondiamo la bellezza della<br />
cultura e della natura libanesi, lasciando oscure<br />
questioni politiche sullo sfondo.<br />
Qui lo sci e lo snowboard non sembrano molto diversi<br />
dai resort europei: i ricchi sfoggiano le loro<br />
giacche luccicanti, la musica ad alto volume in fondo<br />
alle piste e i bambini che cercano di seguire il loro<br />
insegnante sciando in fila. Aggiungi alcuni elementi<br />
specifici della cultura, come la shisha (pipa ad acqua)<br />
sulla terrazza, l’hummus durante l’après-ski e la capacità<br />
delle donne di rimanere incredibilmente belle<br />
durante le attività sportive, e ti senti già essere un po’<br />
più lontano da casa. Ma ci sono alcune cose qui che si<br />
distinguono molto più di poche differenze culturali e<br />
paesaggi meravigliosi. Come il fatto innegabile che il<br />
Libano continua a incontrare molti problemi politici.<br />
Conflitti multipli sorgono ogni giorno, e le persone<br />
difendono le loro credenze così come hanno sempre<br />
fatto. Il Libano sta ancora combattendo per la sua<br />
eredità e la sua cultura, ma le influenze al di fuori dei<br />
loro confini stanno facendo pressione sulle persone<br />
che una volta vivevano in pace.<br />
Innesca la curiosità. L’input che riceviamo come i<br />
visitatori si bilancia tra le informazioni turistiche<br />
standard e uno sguardo veloce all’interno di questo<br />
Paese, grazie ai nostri amici locali, fondatori dei Lebanese<br />
Wanderers. Con la supervisione della polizia<br />
e l’approvazione dell’esercito libanese, siamo stati in<br />
grado di scattare foto liberamente e accedere a luoghi<br />
che altrimenti sarebbero rimasti tutti da scoprire.<br />
Sono le quattro del mattino. La notte continua a<br />
dominare sulla luce del giorno. Alla nostra sinistra<br />
sono visibili i quadratini oscuri delle finestre future<br />
dell’hotel incompiuto. Sulla destra niente. Siamo solo<br />
noi e le montagne che si trovano in cima alla valle<br />
di Kadisha. Formano un confine tra il tempo libero<br />
da un lato e la sopravvivenza dall’altro. Vicino a<br />
centinaia di chilometri dietro lo sfondo, che è presto<br />
macchiato di rosa dell’alba, si trovano campi di profughi<br />
siriani sovraffollati di persone che hanno perso<br />
la casa. È difficile calcolare la distanza, la pendenza<br />
e l’altezza e non siamo sicuri di quanto possiamo arrivare<br />
prima che la calda luce del mattino illumini la<br />
valle sotto di noi. Non ci sono mappe, orari e previsioni<br />
meteo affidabili. Tutto ciò che possiamo fare<br />
è esaminare la neve, concentrarci sui nostri passi e<br />
cercare di trovare la strada con la minima resistenza<br />
in questa enorme ciotola piena di fiocchi bianchi<br />
e croccanti. Le uniche informazioni aggiuntive che<br />
abbiamo ricevuto dalla comunità locale riguardano<br />
la sezione della miniera di terra alla nostra estrema<br />
sinistra. Felice di averla trovata.<br />
Stanchi per la sveglia alle quattro di stamattina, non<br />
abbiamo bisogno di spingerci oltre i nostri limiti per<br />
questa giornata. Non vediamo l’ora di scivolare verso<br />
il basso di fronte a questa splendida vista. Mentre<br />
fissiamo in lontananza, vediamo emergere il grande<br />
edificio grigio della Scuola di sci militare e di combattimento<br />
di montagna. Su queste montagne l’esercito<br />
è addestrato per il combattimento, il che spiega<br />
anche il piccolo rifugio sulla cima della montagna.<br />
Ci viene detto che l’esercito lo usa per scopi di addestramento<br />
o come punto di controllo nel caso in<br />
cui qualcuno di importante visiti la stazione sciistica.<br />
Ma guardando il panorama, possiamo anche vedere<br />
chiese, moschee e monasteri. Perché quaggiù<br />
tutte le religioni possono ancora esistere insieme.<br />
In questo paese pensano alle possibilità e nessuno<br />
può rovinare ciò.<br />
81°
Sonnenkopf.<br />
TEXT & PHOTOS<br />
Markus Rohrbacher
uando la neve inizia a cadere, i riders accorrono<br />
Q in questa località sconosciuta per le loro parti<br />
video e per scattare immagini. Tuttavia una regola<br />
non scritta nella comunità dello snowboard impone<br />
che questa piccola gemma debba rimanere sconosciuta<br />
e il suo nome essere tenuto segreto. Chiunque<br />
ne abbia parlato ad alta voce rischia uno shitstorm.<br />
Abbiamo scelto questo luogo magico per girare la<br />
sezione pow del film Nitro Offline. Eravamo appena<br />
tornati da un trip in street nell’Est Europa quando abbiamo<br />
ricevuto uno snow alert per la regione dell’Arlberg.<br />
Jared Elston per poco non prenotava già un<br />
volo di ritorno negli Stati Uniti, ma dato che le condizioni<br />
sembravano davvero promettenti, è riuscito a<br />
prolungare spontaneamente il suo Eurotrip. Markus<br />
Keller aveva già girato parecchio in quest’area per<br />
il suo progetto cinematografico qualche anno fa, il<br />
che significava che poteva farci da guida e che non<br />
avremmo rischiato di perderci nei boschi. Il terzo rider<br />
che si è unito a noi era Tom Tramnitz di Zillertal.<br />
Come molti di voi sapranno, lo scorso gennaio è stato<br />
abbastanza assurdo sulle Alpi settentrionali dato<br />
che la neve ha continuato a scendere molto copiosa<br />
per settimane. In alcune parti delle Alpi la situazione<br />
delle valanghe era critica, le strade venivano chiuse,<br />
la corrente interrotta e le città irraggiungibili. Karsten,<br />
il nostro regista, aveva già provato a filmare un<br />
po’ di backcountry all’inizio dell’anno, ma siccome<br />
che era troppo pericoloso allontanarsi troppo dai<br />
confini delle resort ha rinunciato abbastanza presto.<br />
Un mese dopo la neve si era calmata e le condizioni<br />
molto più stabili. Dopo un intero gennaio di runs<br />
tra gli alberi, evitando qualsiasi cosa ripida e a visibilità<br />
zero è stato bello avere un po’ più di polvere<br />
sotto le nostre tavole e abbiamo deciso di provarci.<br />
A febbraio il sole è ancora piuttosto basso, il che<br />
significa che le parti rivolte a nord, dove si trovano<br />
la maggior parte degli spot, sono ancora all’ombra<br />
e a malapena vengono colpite dal sole. Va bene per<br />
la neve, eravamo sicuri di avere ottime condizioni<br />
di neve per tutta la settimana, ma significava anche<br />
che i nostri culi si sarebbero congelati mentre guar-<br />
LEFT<br />
Tom Tramnitz<br />
RIGHT<br />
Markus Keller<br />
84°
C’è un posto al centro delle Alpi, un piccolo resort<br />
per famiglie senza nemmeno un cannone sparaneve,<br />
un luogo perfetto per una vacanza con i tuoi bambini.<br />
Eppure ogni snowboarder professionista lo sa che quello è il<br />
Santo Graal degli spot dei kicker e della fresca powder.<br />
85°
86°
Tom e Markus volevano ancora impostare il kicker gap<br />
dei loro sogni. Entrambi avevano un grande rispetto per<br />
lo spot, in quanto non c’era molto spazio per gli errori.<br />
BOTH<br />
Markus Keller<br />
davamo gli altri dalla parte opposta della montagna<br />
che shreddavano al sole. La parte più difficile quasi<br />
è stato quello di trovare un alloggio economico nei<br />
dintorni di Arlberg. Sembrava che il mondo intero<br />
fosse in giro per fare gite sciistiche nella regione di<br />
Arlberg e che gli albergatori facessero pagare degli<br />
appartamenti schifosi come se fossero hotel a 4 stelle.<br />
Fortunatamente Markus Keller aveva dei buoni<br />
contatti e così siamo riusciti a passare qualche notte<br />
a casa Volcom fino a quando non siamo riusciti a<br />
mettere le mani su un appartamento economico.<br />
Il primo giorno in montagna era ancora nuvoloso, e<br />
lo abbiamo usato per andare a fare un giro di perlustrazione,<br />
controllando alcune zone più lontane dal<br />
resort e dando un’occhiata a come si era stabilizzato<br />
il manto nevoso dopo quella folle quantità di nevicate.<br />
I profili di neve che abbiamo scavato sembravano<br />
piuttosto solidi e la base era grande più che a<br />
sufficienza. Ci siamo divertiti in qualche run tra gli<br />
alberelli, abbiamo fatto dei bei scatti e messo insieme<br />
un piano per i giorni successivi. A un certo punto<br />
eravamo così lontani dal resort che abbiamo deciso<br />
di rischiare e siamo scesi fino al villaggio vicino. Era<br />
quasi buio quando siamo arrivati fin lì, ma per fortuna<br />
un autobus ci avrebbe riportato alla nostra auto<br />
nel resort. Alla fine fu una giornata davvero lunga,<br />
ma è sempre utile investire un po’ di tempo nello<br />
scouting per avere un’idea generale di ciò che è possibile<br />
e definire un piano solido per i giorni seguenti.<br />
Keller e Tom si sono praticamente innamorati di<br />
questo spot con un kicker step down. Abbiamo controllato<br />
questo posto un paio di volte perché sembrava<br />
piuttosto difficile e abbiamo anche cercato<br />
di trovare un lasso di tempo in cui ci fosse almeno<br />
un po’ di sole. Ma, nel frattempo, volevamo ancora<br />
approfittare del terreno non ancora tracciato, prima<br />
che troppi turisti seguissero le nostre tracce e rovinassero<br />
il nostro piccolo paradiso. Avevamo meno<br />
10 gradi lassù e la polvere era estremamente leggera.<br />
Semplicemente perfetto per fare alcune sprayate fighissime<br />
di powder! Alla fine della giornata Markus<br />
vede una bella spina. Sembrava un po’ sketchy, con<br />
alcuni cliff in mezzo, ma in qualche modo fattibile.<br />
La nostra più grande preoccupazione era che ci sarebbe<br />
stata troppa neve ventata, e che avrebbe potuto<br />
non essere collegata correttamente con gli strati<br />
più vecchi. Dopo una lunga discussione, Markus<br />
decise che voleva provarla lo stesso e iniziò a camminare<br />
verso l’inrun. Abbiamo preparato le nostre<br />
telecamere, abbiamo fatto un’ultima chiamata radio<br />
e poi ha droppato. Non appena abbiamo guardato<br />
in camera invece, è accaduto l’assoluto “NO-GO”. La<br />
prima curva ha innescato una valanga, è stato spinto<br />
attraverso un canale e è caduto su un cliff di 30 me-<br />
87°
88°
89°
La prima curva ha innescato una valanga,<br />
Markuc è stato spinto attraverso un canale e è caduto su<br />
un cliff di 30 metri. Lo abbiamo perso di vista e ci è sembrato<br />
un’eternità finché non è tornato in superficie.<br />
90°
ABOVE<br />
Markus Keller<br />
NEXT PAGE<br />
Tom Tramnitz<br />
tri. Lo abbiamo perso di vista e ci è sembrato un’eternità<br />
finché non è tornato in superficie. Eravamo tutti<br />
sicuri che Markus era gravemente ferito o avesse rotto<br />
almeno un paio di ossa. Ma fortunato com’era, se<br />
ne è uscito da lì con solo pochi lividi. Dopo questo<br />
incidente volevo solo rinunciare al trip, tornarmene<br />
a casa e rilassarmi nei giorni successivi.<br />
Keller tornò a casa per un giorno e metà della crew<br />
andò in giro in macchina per trovare uno spot vicino<br />
alla strada. C’era così tanto potenziale ovunque e fortunati<br />
come lo eravamo noi, abbiamo trovato delle<br />
belle linee di pillows proprio accanto a una strada.<br />
Avremmo potuto scattare le foto proprio giù di fianco<br />
alla macchina! Naturalmente, l’incidente di Markus<br />
era ancora un argomento pesante e sicuramente non<br />
volevamo spingerci di nuovo troppo in là, ma Tom e<br />
Markus volevano ancora impostare il kicker gap dei<br />
loro sogni. Entrambi avevano un grande rispetto per<br />
lo spot, in quanto non c’era molto spazio per gli errori.<br />
Non si aveva bisogno di molta velocità per fare<br />
questo, e abbiamo preparato tutto abbastanza velocemente.<br />
Io e il filmer abbiamo verificato ogni possibile<br />
angolo dato che dovevamo davvero essere precisi.<br />
Mentre il sole illuminava il kicker, ci provammo.<br />
Funzionò tutto abbastanza bene e ognuno si portò a<br />
casa il proprio shot. Eravamo tutti super entusiasti e<br />
anche sollevati dal fatto che tutto fosse andato bene.<br />
Nel complesso eravamo rimasti piuttosto soddisfatti<br />
dal footage che avevamo ottenuto fino a quel<br />
punto. Le previsioni davano nuove nevicate in arrivo,<br />
ma anche che avrebbe potuto fare più caldo.<br />
Negli ultimi due giorni di sole avevamo già in<br />
mente alcune idee. Ci siamo divisi in due squadre<br />
e abbiamo iniziato a costruire. Avevamo programmato<br />
di preparare tutto fino a mezzogiorno e di<br />
shootare nel pomeriggio.<br />
Felici dell’output, ma anche sollevati dal fatto<br />
che non fosse successo nulla di grave, tornammo<br />
a casa per conto nostro, sapendo che non era<br />
l’ultima volta in quel piccolo angolo di paradiso<br />
segreto.<br />
91°
Hands down.<br />
94°
95°
96°
endete velocità, abbastanza da uscire con tutta<br />
la tavola dalla transizione. Lamina in condu-<br />
P<br />
zione fino a quando il nose non esce dal coping.<br />
Fissate un punto nell’angolo davanti a voi e appena<br />
la tavola è fuori dal lip, buttate la testa sotto e afferrate<br />
il coping con la mano.<br />
Assieme al method, è uno dei trick più iconici di<br />
tutto il mondo freestyle. Questo perchè trasuda stile<br />
e sottolinea la fondamentale influenza dello skateboarding,<br />
dove il trick è nato.<br />
In cima al coping di un pipe, su una roccia, sulla<br />
testa di un amico o sul knuckle, è un trick dal fascino<br />
eterno e che in foto esce dannatamente bene.<br />
Lo stallo su quel singolo braccio, assieme all corpo flesso<br />
nella presa sulla lamina ha un qualcosa di poetico.<br />
Il primo a chiudere un frontside invert fu un leggendario<br />
skater di nome Dave Andrecht, che ebbe<br />
l’idea di trasformare un passo di break dance in<br />
un trick. Questa invenzione diede una bella spinta<br />
alla sua popolarità, tant’è che il trick è ricordato<br />
da molti anche come Andrecht, e aprì le porte ad<br />
una serie infinita di possibilità e combinazioni al<br />
tempo tutte ancora da scoprire. Negli anni a venire<br />
furono inventati una lunga serie di varianti dai<br />
nomi esotici come Sad Plant, Eggplant, Miller Flip,<br />
HoHo, Killer Stand, e molti altri ancora. Insomma,<br />
l’handplant è un inno alla creatività.<br />
E a proposito di fotografi, c’è chi non si è fatto<br />
sfuggire l’occasione. Daniel Bernstål per esempio<br />
ha maturato una certa esperienza nel far scattare<br />
l’otturatore al momento giusto. Tantissimi i rider<br />
finiti nel suo mirino: parliamo di Sven Thorgren,<br />
OPENER<br />
Benny urban<br />
by Matt Georges<br />
LEFT<br />
Knut Eliassen<br />
by Markus Rohrbacher<br />
ABOVE<br />
Enni Rukajarvi<br />
by Evgeny Pavlov<br />
97°
98°<br />
ABOVE & RIGHT<br />
by Markus Rohrbacher
99°
100°
Ludvig Billtoft, Niklas Mattsson o Måns Hedberg.<br />
Le sue foto parlano da sole, e sembrano nate per<br />
diventare soggetto di poster formato gigante.<br />
Una volta realizzato il potenziale dell’handplant,<br />
atleti di tutte le altre discipline freestyle lo fecero<br />
loro, adattandolo al contesto e al mezzo. Lo snowboarding<br />
è una di esse, ma si annoverano anche<br />
ski freestyle, l’inline, il wakeboard e persino la bmx.<br />
Nello snowboard, dove non sussiste il problema<br />
di tenere la tavola attaccata ai piedi, diversi pro<br />
rider lo hanno letteralmente trasformato in un<br />
trick dinamico.<br />
Prendete Marcus Kleveland o Fridtjof “Fridge” tischendorf,<br />
che hanno sostituito il coping con il<br />
knuckle dei kickers, e anziché stallare, sfiorano<br />
con la mano il terreno a tutta velocità, Mentre Kleveland<br />
lo ha mixato con uscite folli in cork, Fridge<br />
ha puntato tutto sulla perfetta esecuzione e sulla<br />
posizione, chiudendo quello che è forse definibile<br />
come il kluckle-sliding-handplant.<br />
Altri come Nicolas Müller, li ha portati in fresca,<br />
dove l’handplant diventa una sorta di complesso<br />
bonk di mano durante transfer da drop o di passaggi<br />
su pillow.<br />
Come spesso accade, le immagini valgono più<br />
di mille parole, quindi vi lasciamo godere della<br />
selezione fotografica di handplant che abbiamo<br />
messo assieme.<br />
Guardatele e riguardatele; cercatene l’imperfezione;<br />
vi assicuro che sarà dura trovarne alcuna. Prendetele<br />
come ispirazione, come nuovo trick da imparare<br />
per questa stagione o semplicemente ammiratele e<br />
apprezzatene l’immensa eleganza della silhouette,<br />
manifesto immortale dello snowboarding.<br />
LEFT<br />
Nicholas Bridgman<br />
by Gianandrea “Pit” Piras<br />
ABOVE<br />
Dominik Wagner<br />
by luca Crivelli<br />
101°
Benny<br />
Urban<br />
ITW<br />
Denis Piccolo<br />
PHOTOS<br />
Matt Georges<br />
&<br />
Dominic<br />
Wagner<br />
102°
103°
104°
Dominik Wagner e Benny Urban girano per lo stesso team ed<br />
entrambi sono molto creativi quando si parla di riding. Tuttavia,<br />
hanno mentalità diverse, un background diverso e uno stile<br />
diverso. Quindi? Beh sono solo un’altra prova del fatto che lo<br />
snowboard può unire diverse personalità sotto una sola bandiera.<br />
Di recente hanno avuto la possibilità di trascorrere un po’<br />
di tempo insieme durante le riprese del Vans Triple, quindi ecco<br />
a voi la loro doppia intervista.<br />
Ciao ragazzi, presentatevi. D: Ciao, mi chiamo Dominik<br />
Wagner e sono uno snowboarder austriaco.<br />
B: Mi chiamo Benny Urban. Ho 28 anni, tedesco e attualmente<br />
vivo a Innsbruck.<br />
Somiglianze e differenze tra di voi? D: Entrambi<br />
lavoriamo sodo e non ci dispiace spendere quell’ora in<br />
più per far funzionare le cose. Per quanto riguarda lo<br />
snowboarding entrambi amiamo quello creativo, e proviamo<br />
a farlo un po’ fuori dalla norma. La cosa buona è<br />
che Benny è goofy, mentre io sono regular, quindi non<br />
abbiamo troppi problemi a condividere gli stessi spot e<br />
girare insieme. Penso che la più grande differenza sia da<br />
dove veniamo. Benny è cresciuto ad Amburgo girando<br />
indoor e viaggiando molto già da bambino, mentre io<br />
sono cresciuto in una città vicino a Vienna con un resort<br />
local con un piccolo snowpark.<br />
B: Condivido molti interessi simili con la maggior parte<br />
dei miei amici. Ma ho anche amici a cui interessano cose<br />
completamente diverse dalle mie. Penso che sia davvero<br />
importante avere diversi hobby o amici con passioni e<br />
hobby diversi.<br />
Pensi che lo snowboard stia intraprendendo<br />
un giusto percorso ultimamente? D: Penso che lo<br />
snowboard sia in una posizione fantastica in questo<br />
momento: puoi praticamente fare qualunque cosa e<br />
farla come vuoi tu. Le persone hanno una mentalità<br />
più aperta e puoi sicuramente vedere ciò nella progressione<br />
del riding creativo. Spero che andrà avanti così, e<br />
che le persone capiscano che lo snowboard è più una<br />
forma d’arte che uno sport regolato da gare.<br />
B: Penso che non ci sia un giusto o sbagliato nello<br />
snowboard. E questa è la sua bellezza. Le persone dovrebbero<br />
fare quello che vogliono e pensare che sia<br />
bello. Le persone dovrebbero anche tollerare gli altri<br />
stili. Ciò non significa che devi amare per forza tutti i<br />
tipi di snowboard, ma penso che sia bello che ci siano<br />
molti modi diversi per farlo.<br />
Ti perderesti mai un giorno di powder quando<br />
sei in una street mission? D: Dipende sempre<br />
da cosa ho raidato, ma onestamente devo dire che<br />
è davvero difficile non passare una buona giornata<br />
in polvere.<br />
105°
“Ci sono alcuni progetti su cui mi è<br />
davvero piaciuto lavorare. Tutti i video<br />
di Vans e Nitro sono stati molto divertenti<br />
da filmare. Videograss è stata un’esperienza<br />
fighissima e anche Real Snow degli<br />
X-Games è stata interessante.”<br />
- Benny<br />
B: In questo momento sto a casa ad aspettare che la<br />
neve scenda in alcune città, così possiamo continuare<br />
a girare in street per un progetto Vans su cui abbiamo<br />
già lavorato lo scorso inverno.<br />
Qual è la tua parte video migliore finora?D:<br />
Sono molto critico sul mio snowboard, quindi è difficile<br />
per me scegliere qualcosa di cui sono entusiasta, ma mi<br />
sono davvero divertito a filmare due stagioni fa quando<br />
avevo molti progetti in corso, incluso il video 3 di<br />
Method Mag, e L1, Atagge e il progetto Focus di Toni Kerkelä.<br />
Mi sono sentito davvero bene quell’anno e sono<br />
stato in grado di ottenere un footage molto buono.<br />
B: Ci sono alcuni progetti su cui mi è davvero piaciuto lavorare.<br />
Tutti i video di Vans e Nitro sono stati molto divertenti<br />
da filmare. Videograss è stata un’esperienza fighissima<br />
e anche Real Snow degli X-Games è stata interessante.<br />
Qualche parola su…<br />
La perdita di Jake Burton Carpenter D: Voglio<br />
solo dire grazie Jake per tutto quello che hai fatto.<br />
Era ed è ancora una delle persone più influenti nello<br />
snowboard ed è davvero triste che sia morto.<br />
B: Dobbiamo tutti avere rispetto per Jake per quello<br />
che ha inventato. Lui è l’O.G, ma Burton ha perso un<br />
po’ per strada le sue radici per far parte di molte altre<br />
cose oltre allo snowboard. Tuttavia il marchio ha fatto<br />
molto per lo snowboard! RIP.<br />
Transworld Snowboarding ha chiuso bottegaD:<br />
È così brutto vedere i grandi media che faticano<br />
e chiudono. D’altra parte è anche bello vedere crescere<br />
nuovi media piccoli e indipendenti come la rivista<br />
Torment e altre piccole zines che crescono. TWS ha<br />
avuto una grande storia, soprattutto per tutti i video<br />
che sono stati prodotti negli anni.<br />
B: Sì, è un peccato, ma penso che l’intero formato e il<br />
concetto di riviste e media stiano cambiando. Ci sono<br />
un sacco di riviste che seguono il successo del creare<br />
features e contenuti online, il che è semplicemente il<br />
futuro. Guarda Thrasher. Funziona benissimo. Probabilmente<br />
sta facendo meglio che mai.<br />
Lo skateboard ha influenzato in qualche<br />
modo il tuo riding? D: Lo skateboard è stato sicuramente<br />
una grande fonte d’ispirazione per me. Ho prima<br />
iniziato a skateare e, a causa dei rigidi inverni in Austria,<br />
poi ho provato lo snowboard e me ne sono innamorato.<br />
B: Molto. Haha.<br />
106°
107°
108°
109°
“Penso che lo snowboard sia in una posizione<br />
fantastica in questo momento: puoi praticamente<br />
fare qualunque cosa e farla come vuoi tu.<br />
Le persone hanno una mentalità più aperta e<br />
puoi sicuramente vedere ciò nella progressione<br />
del riding creativo. ”<br />
- Dominic<br />
Il riscaldamento globale è un dato di fatto. Come<br />
immagini un mondo senza neve? D: Penso che dovremmo<br />
semplicemente fare tutto il possibile per mantenere<br />
in salute il nostro pianeta. Sono le piccole cose che<br />
ogni persona fa che possono cambiare il mondo. Dobbiamo<br />
apprezzare ciò che abbiamo e non darlo per scontato.<br />
B: Beh, spero di no. Ma è sicuramente un dato di fatto<br />
che stia diventando sempre più caldo e ci dobbiamo<br />
spostare sempre più a nord. Possiamo solo fare la nostra<br />
parte come singoli individui affinché questo pianeta diventi<br />
un posto migliore. Sii consapevole delle cose. Leggi<br />
i libri, guarda le notizie. Consumo, salute, cibo, l’impronta<br />
di tutti su questo pianeta...<br />
Cosa ne pensi del recente ritorno dei video dei<br />
team come Vans Triple e Nitro Offline? E pensi<br />
che i social siano buoni o cattivi per lo snowboard?<br />
D: È bello vedere che i marchi stanno sviluppando<br />
di nuovo dei loro progetti e raccontano le loro storie<br />
realizzando video e qualsiasi altra cosa. Dà allo snowboard<br />
un tocco più personale in generale e lo rende<br />
più attraente per le persone al di fuori del mondo dello<br />
snowboard. Lo snowboard è solo tricks, e le persone<br />
iniziano a rendersene conto sempre di più. Non vado<br />
troppo pazzo per i social media ad essere onesti, non<br />
mi interessa nemmeno molto di essi. È una buona piattaforma<br />
per promuoverti, ma penso che sia più importante<br />
creare contenuti di qualità e non qualcosa su cui<br />
scorri una volta e dopo ti dimentichi.<br />
B: Penso che il problema sia che i progetti che richiedono<br />
molto lavoro, tempo ed energia - progetti che hanno<br />
una maggiore aspettativa di qualità a volte si perdono tra<br />
cose che hanno una qualità molto più bassa. Quindi è una<br />
specie di grande casino in cui tutto si sta mescolando insieme<br />
e a volte ti manca persino la “roba buona”. Sai cosa<br />
intendo? Cerco di usare sempre meno i social media. Almeno<br />
cerco di non perderci ogni minuto in cui ti annoi.<br />
Piani per la stagione? D: Penso che faremo alcuni<br />
viaggi per L1 e mi unirò ai Pirati per il loro<br />
prossimo progetto di 2 anni di cui sono davvero entusiasta.<br />
Spero che faremo anche un viaggio con<br />
Nitro, ma a parte questo suppongo che farò snowboard<br />
il più possibile e mi divertirò il più possibile.<br />
B: Lavorare su un progetto insieme a Vans :)<br />
110°
111°
112°
113°
Offline<br />
in Czech<br />
TEXT<br />
Knut Eliassen<br />
PHOTOS<br />
Markus Rohrbacher<br />
114°
115°
Fai swipe, ancora un altro swipe, tocca due volte.<br />
Scorri, fai doppio clic. Questa è una routine per tutti<br />
noi in questi giorni e la amiamo/odiamo. Lo sappiamo<br />
tutti. Facciamo tutti parte di questo mondo digitale, ma<br />
sappiamo anche quanto sia più divertente fare queste<br />
cose che si toccano due volte (like) nella vita reale.<br />
Nitro ha voluto creare un video e un movimento chiamato<br />
OFFLINE per motivare le persone a pensare di<br />
fuggire dallo stress quotidiano e ai telefoni per un po’,<br />
e andare a fare snowboard. Durante le riprese di OF-<br />
FLINE il team di Nitro ha viaggiato in tutto il mondo<br />
vicino e lontano per sfuggire alla routine quotidiana e<br />
andare a fare snowboard.<br />
La crew di street ha deciso di scappare verso la sua destinazione<br />
Offline preferita: la Repubblica Ceca. Un paese<br />
pieno di incredibili edifici storici, paesaggi e, soprattutto,<br />
migliaia di spot di snowboard da strada. Le persone sono<br />
umili, simpatiche ed entusiaste di vedere dei ragazzini<br />
che snowboardano in strada. Questa è la tempesta perfetta<br />
per chiunque ami lo snowboard in street... nessuna<br />
seccatura, infinite opportunità e uno splendido spot.<br />
La crew che sfuggiva alla loro vita quotidiana in questo<br />
fantastico mondo da sogno era composta da Eero<br />
Ettala, Simon Gschaider, Marc Swoboda, Benny Urban,<br />
Dominik Wagner, Markus Rohrbacher (fotografo), e i<br />
filmers Karsten Boysen e Alex Pfeffer. Dominik Wagner<br />
era la mente dietro a questo viaggio dato che in<br />
tutti questi anni aveva già trascorso molto tempo a girare<br />
per le strade delle città ceche. Come tutti i trip in<br />
street, l’importante è il timing, non tanto il planning.<br />
Quando vedi che danno neve nelle previsioni meteo<br />
devi solo partire... che è esattamente quello che è<br />
successo questa volta. Una domenica mattina (Knut<br />
- Nitro TM) mi sono svegliato con un messaggio di Dominik<br />
che diceva: “In Repubblica Ceca sta nevicando<br />
dovremmo portarci una crew domani...”<br />
Hahaha! Questo è un giorno classico nella vita di un TM.<br />
I riders sono motivati e la neve scende sempre da qualche<br />
parte. Quindi ho dovuto iniziare a chiamare qualcuno<br />
e organizzare la crew e il viaggio stesso... il che è facile<br />
con un team con l’esperienza che hanno questi ragazzi.<br />
Il trip inizia con Jared che vola su Zurigo con le compagnia<br />
aerea SWISS, prendendo il treno per Salisburgo.<br />
Lì si incontra con Dominik, Simon, Markus e vanno a<br />
RIGHT<br />
Jared Elston<br />
116°
117°
118°
Monaco di Baviera con la loro Audi e prendono su Alex<br />
e Benny lungo la strada... Il viaggio era ufficialmente iniziato.<br />
Due giorni dopo ha iniziato veramente a nevicare<br />
in Repubblica Ceca. Se mai vuoi metterti offline velocemente,<br />
tutto ciò che devi fare è partire per un viaggio<br />
di street snowboard. Dopo che la crew arriva a Praga, si<br />
fermano all’aeroporto per prendere Eero.<br />
“Durante il trip, due young guns come Jared Elston e Simon<br />
Gschaider sono diventati sostanzialmente l’uno l’ombra dell’altro<br />
e migliori amici... sono la stessa versione l’uno dell’altro,<br />
solo che uno è americano e l’altro è austriaco. Guardarli mentre<br />
si spingevano a vicenda in snowboard è stata la parte migliore<br />
del viaggio in Repubblica Ceca, inoltre gli spot sono infiniti.”<br />
- Dominik Wagner<br />
I primi giorni sono consistiti nell’esplorazione delle città<br />
storiche della Repubblica Ceca e nello shootare in quegli<br />
spot che si presentavano di fronte a loro. Normalmente<br />
cerchi gli spot online prima di andarci, ma dal momento<br />
che questo video era incentrato sull’essere OFFLINE, la<br />
crew ha scelto di fare come si faceva una volta - andavano<br />
in giro in macchina fino a quando non vedevano un rail,<br />
un marciapiede, una scultura, un fiume, un gap o qualsiasi<br />
altra caratteristica sembrava divertente da raidare.<br />
Essere in grado di immergersi nel proprio ambiente è un<br />
qualcosa che tutti noi ci stiamo perdendo oggigiorno. Riunire<br />
una crew per raggiungere una nuova destinazione<br />
è il modo migliore per farlo. Il team si è completamente<br />
immerso esplorando l’ambiente circostante con la tavola.<br />
“Non viaggio quasi mai fuori dalla Finlandia per andare in street,<br />
quindi ero estremamente gasato di fare un trip con la crew<br />
di Nitro in Repubblica Ceca per shootare del metallo in Europa<br />
orientale! Fare un viaggio come questo mi permette di disconnettermi<br />
ed essere completamente offline e vivere il momento.<br />
Durante i rail trips pensi solo a cosa ti sta di fronte e non a cosa<br />
ti stai perdendo. Stai vivendo il momento e stai facendo qualcosa<br />
con i tuoi amici all’aperto e in una situazione di vita reale.<br />
Dopo alcuni giorni a Liberec la neve si era sciolta e alla fine<br />
abbiamo guidato da Liberec a Jablonec ogni giorno per cercare<br />
degli spot e filmarli. Il viaggio in sé e per sé è stato ottimo: tutti<br />
sono stati in grado di filmare più spot al giorno perché le persone<br />
ceche sono molto amichevoli e non ti mandano via mai.<br />
Adoro stare insieme a Benny, Dom, Marc, Simon e ora Jared:<br />
LEFT<br />
Benny Urban<br />
119°
120°<br />
RIGHT<br />
Eero Ettala
121°
122°
sono ragazzi fantastici e fanno sempre scherzi e ridono... La<br />
chimica tra noi ha funzionato molto bene e abbiamo finito per<br />
dividerci i giorni, così tutti avrebbero avuto una possibilità per<br />
fare gli spot che volevano e gli altri erano sempre lì per dare<br />
una mano per far funzionare la location. Una volta che un<br />
rider otteneva il suo trick, avevamo già un piano solido per il<br />
prossimo spot. In questo modo siamo riusciti a essere super<br />
efficienti e creare due sezioni complete nel nuovo film Nitro<br />
OFFLINE da questo trip!”<br />
- Eero Ettala<br />
Come ci si aspetterebbe, la crew ha continuato a filmare<br />
e scoprire nuovi spot in street giorno dopo giorno per il<br />
resto del viaggio... I punti salienti sono stati un kink rail<br />
assurdo, birra a buon mercato, il flip di Eero in gap del<br />
fiume, lo stile di Marc Woboda, un boardslide di Jared Elston,<br />
la neve, un po’ di pioggia, gente simpatica, Markus<br />
Rohrbacher (fotografo che scivola sul ghiaccio) e il resto<br />
che si può vedere in foto.<br />
“Il viaggio ceco è stato figo. Tantissimi spot. Ovunque si<br />
guardi. Tutte le infrastrutture hanno una storia lunghissima<br />
alle loro spalle che era bello da vedere, specialmente provenendo<br />
dall’Oregon, Stati Uniti. Simon si occupava delle birre<br />
e ci ha fatto sorridere tutti non-stop. “<br />
- Jared Elston<br />
Dopo giorni di snowboard ed esplorazione continua,<br />
il trip lentamente è terminato, la neve ha iniziato a<br />
sciogliersi. La crew sapeva che era ora di iniziare a fare<br />
le valigie e passare al luogo successivo delle riprese.<br />
La Repubblica Ceca è stata la fuga perfetta che la crew<br />
andava cercando e si possono vedere i risultati del<br />
viaggio in OFFLINE. Hanno snowboardato così tanto<br />
che hanno finito per creare due parti nel film. Ciò dimostra<br />
che se ti disconnetti e ti concentri su ciò che ti<br />
sta di fronte puoi fare molto di più.<br />
Se sei mai alla ricerca della tua prossima avventura<br />
economica, ti consigliamo vivamente di portare la<br />
tavola in street e vedere con cosa ti puoi divertire.<br />
Non importa se è in Cechia o nella tua città natale:<br />
esci e vai a fare snowboard!<br />
LEFT<br />
Marc Swoboda<br />
123°
124°<br />
ABOVE & RIGHT<br />
Benny Urban
125°
446 SNOWBOARD EUROPEAN SHOPS • BUY YOUR COPY ON SEQUENCE-MAGAZINE.COM/SHOP<br />
ITALY<br />
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45. DREAMSTORE<br />
46. ON SIDE<br />
47. SNOWGANG<br />
48. SPINNAKER<br />
49. CENTRO SURF SHOP<br />
50. BOARD CORNER<br />
51. A&F COMPANY<br />
52. BIG STONE<br />
53. SPORTWAY<br />
54. PLANET RIDER<br />
55. NAUTICA URBAN<br />
56. QUIKSILVER IMPERIA<br />
57. PLANET SPORT<br />
58. LELE SNOW SHOP<br />
59. SHAPE STORE<br />
60. BRUMA ON THE BEACH<br />
61. EAST WIND<br />
62. BOTTERO SKI<br />
63. ZONE<br />
<strong>64</strong>. DF LISSONE<br />
65. MAXI LISSONE<br />
66. MOUNTAIN RIDERS<br />
67. SPORT ADVENTURE<br />
68. NENCINI SPORT<br />
69. GRINGO<br />
70. LM STORE<br />
71. SPORT 3TRE<br />
72. THE GARDEN SCHOOL<br />
73. DODI’S<br />
74. ON SIDE<br />
75. SPORTIME<br />
76. MUD & SNOW<br />
77. DALL’ORSO<br />
78. BOARDRIDER<br />
79. SUPERSKI DANDO<br />
80. PIPE PRO SHOP<br />
81. HARLEM MELEGNANO<br />
82. FAKIE TECH SHOP<br />
83. SNOWBOARDMANIA<br />
84. BURTON STORE MILAN<br />
85. DF MILANO<br />
86. PLEASURES<br />
87. RADICAL<br />
88. BASTARD STORE<br />
89. MARGOT<br />
90. FACTORY STORE<br />
AFFI<br />
AFFI<br />
ALBA<br />
AOSTA<br />
BARDONECCHIA<br />
BARI<br />
BASSANO<br />
BELLINZAGO<br />
BERGAMO<br />
BEVERADISIRTORI<br />
BOLZANO<br />
BORGOSESIA<br />
BRESCIA<br />
BRESCIA<br />
BUSNAGO<br />
CADREZZATE<br />
CALENZANO<br />
CAMERANO<br />
CANAZEI<br />
CASTEL DI SANGRO<br />
CERNUSCO<br />
CERVIGNANO<br />
CERVINIA<br />
CERVINIA<br />
CESENA<br />
CESENA<br />
CHIETI<br />
CHIOGGIA<br />
CLES<br />
CODROIPO<br />
CORNUDA<br />
CORRIDONIA<br />
CORRIDONIA<br />
CORTINA<br />
COTRONEI<br />
COURMAYEUR<br />
CREMONA<br />
CUNEO<br />
DESENZANO<br />
DOMODOSSOLA<br />
EUPILIO<br />
FALZES<br />
FIDENZA<br />
FIORANO<br />
FIRENZE<br />
FOLGARIDA<br />
FORNO DI ZOLDO<br />
GENOVA<br />
GENOVA<br />
GENOVA<br />
GIANICO<br />
GIULIANOVA<br />
GRAVELLONA<br />
GROSSETO<br />
IGEA MARINA<br />
IMPERIA<br />
ISEO<br />
L’AQUILA<br />
LECCO<br />
LIDODITARQUINIA<br />
LIGNANO PINETA<br />
LIMONE PIEMONTE<br />
LIMONE PIEMONTE<br />
LISSONE<br />
LISSONE<br />
LIVIGNO<br />
LIVIGNO<br />
LIVORNO<br />
LODI<br />
LONATO DEL GARDA<br />
CAMPIGLIO<br />
CAMPIGLIO<br />
MAGIONE<br />
MALÈ<br />
MANTOVA<br />
MARANO SUL PANARO<br />
MARGHERA<br />
MARIA PIETRASANTA<br />
MARINA DI MASSA<br />
MARINA DI RAVENNA<br />
MELEGNANO<br />
MERANO<br />
MEZZOLOMBARDO<br />
MILANO<br />
MILANO<br />
MILANO<br />
MILANO<br />
MILANO<br />
MILANO<br />
MILANO<br />
91. NEURO SHOCK<br />
92. EXTREME<br />
93. THIRD GENERATION<br />
94. OBEREGGEN<br />
95. DF OLGIATE<br />
96. DF ORIO<br />
97. HOBBIT SHOP<br />
98. CREMA SPORT<br />
99. ALTERNATIVE SHOP<br />
100. PARMA SPORT<br />
101. THE BOFF<br />
102. PAPER SURF<br />
103. MAKAI SURFSHOP<br />
104. EIGHT SIX<br />
105. DF PIACENZA<br />
106. TOMMY SPORT<br />
107. ONBOARD<br />
108. BLACKOUT<br />
109. FINDY<br />
110. DREAMSTORE<br />
111. BOARD ROOM<br />
112. BUGS SHOPS<br />
113. DEKA UPPER<br />
114. TREE60<br />
115. HOSTILE SHOP<br />
116. SURF SHOP<br />
117. SURF PARADISE<br />
118. KAHUNA<br />
119. QUIKSILVER ROMA<br />
120. CITY BEACH<br />
121. REKORD<br />
122. FRONTSIDE<br />
123. 100 - ONE<br />
124. BANZAI SURF SHOP<br />
125. SNOWLIMITS<br />
126. NEW WHITE SHARK<br />
127. DF SAN GIULIANO<br />
128. FRESH FARM<br />
129. SPORT TENNE<br />
130. UNICO SPORT<br />
131. GIUGLAR<br />
132. PUNTO SPORT<br />
133. KAU KAU<br />
134. MAT SHOP<br />
135. 3SIXTY<br />
136. SWITCH SHOP<br />
137. LORI SPORT<br />
138. RED CAB<br />
139. DOLOMITI ADVENTURE<br />
140. BOARD STYLE<br />
141. HOT ICE<br />
142. MAXI SESTO<br />
143. SURF SHOPPE<br />
144. LIL FAKIE<br />
145. MAZZUCCHI<br />
146. MAKE MERRY<br />
147. BLU SURFER<br />
148. PROMOSPORT<br />
149. STRIKE<br />
150. JOLLY SPORT<br />
151. GRASSI SPORT<br />
152. JIMMY SURF SHOP<br />
153. TEDDY PALOMINO<br />
154. CATTI SPORT<br />
155. PURA VIDA<br />
156. ZOO PARK<br />
157. SPORTANGEL<br />
158. RIDER SHOP<br />
159. DETOUR<br />
160. SLIDE BY DETOUR<br />
161. PROSPORT<br />
162. BRUMA STREET STYLE<br />
163. LIQUIDO<br />
GERMANY<br />
1<strong>64</strong>. PULSSCHLAG<br />
165. SURF&SNOW CENTER<br />
166. HILIGHT<br />
167. BLUE TOMATO<br />
168. BLUE TOMATO<br />
169. PLANET SPORTS BERLIN<br />
170. DER BERG RUFT<br />
171. BOARD MONKEYS<br />
172. NO LIMIT<br />
173. PLAN-B FUNSPORT<br />
174. FREERIDE BOARDSHOP<br />
175. BLUE TOMATO<br />
176. SKI-ARENA<br />
177. BLUE TOMATO<br />
126°<br />
MODENA<br />
MODENA<br />
MONDOVÌ<br />
OBEREGGEN<br />
OLGIATE OLONA<br />
ORIO AL SERIO<br />
OVINDOLI<br />
PADOVA<br />
PARMA<br />
PARMA<br />
PASSO DEL TONALE<br />
PESARO<br />
PESCARA<br />
PIACENZA<br />
PIACENZA<br />
PIASCO<br />
PINEROLO<br />
PINEROLO<br />
PINZOLO<br />
PISTOIA<br />
PORTO SAN GIORGIO<br />
POZZA DI FASSA<br />
PRATO<br />
PRATO<br />
PRATO NEVOSO<br />
PRATO NEVOSO<br />
RICCIONE<br />
ROMA<br />
ROMA<br />
ROMA<br />
RONCHI DEI LEGIONARI<br />
ROSETO DEGLI ABRUZZI<br />
ROVERETO<br />
S. MARINELLA<br />
SALUZZO<br />
SB DEL TRONTO<br />
SG MILANESE<br />
SM DEI MUCCHIETTI<br />
SAN VALENTINO<br />
SAN VENDEMIANO<br />
SANT’AMBROGIO<br />
SAPPADA<br />
SARZANA<br />
SARZANA<br />
SAUZE D’OULX<br />
SCANDICCI<br />
SCHIAVON<br />
SCOPELLO<br />
SELVA DI VAL GARDENA<br />
SENAGO<br />
SERRA SAN QUIRICO<br />
SESTO SAN GIOVANNI<br />
SESTRIERE<br />
SILANDRO<br />
SONDRIO<br />
SPOLETO<br />
TERAMO<br />
TORINO<br />
TORINO<br />
TORINO<br />
TORINO<br />
TORINO<br />
TORRE DEL LAGO<br />
TRAVERSETOLO<br />
TURANO<br />
VARESE<br />
VELLETRI<br />
VERANO BRIANZA<br />
VERONA<br />
VERONA<br />
VICENZA<br />
VITERBO<br />
VITERBO<br />
AACHEN<br />
AUGSBURG<br />
BALINGEN<br />
BERLIN<br />
BERLIN<br />
BERLIN<br />
BERLIN<br />
BIELEFELD<br />
BIELEFELD<br />
BOCHUM<br />
BOLSTERLANG<br />
BONN<br />
BRANDENBURG<br />
BREMEN<br />
178. SURFSHOP CHAR.<br />
179. BIKER BOARDER<br />
180. EASTSIDE<br />
181. RAILSLIDE<br />
182. PLANET SPORTS<br />
183. BRETTLLADEN<br />
184. WILD EAST<br />
185. THE BOARDER SHOP<br />
186. WAREHOUSE ONE<br />
187. BLUE TOMATO<br />
188. PLANET SPORTS<br />
189. RAILSLIDE<br />
190. BLUE TOMATO<br />
191. EDGE 2 EDGE<br />
192. SPIN LOOP<br />
193. DAILY MILK!<br />
194. BLUE TOMATO<br />
195. FREERIDER SHOP<br />
196. PLANET SPORTS<br />
197. BRETTWERK<br />
198. BLUE TOMATO<br />
199. SPORT KAUFMANN<br />
200. POWSTORE<br />
201. PLANET SPORTS<br />
202. NUBUK SPORTS<br />
203. BLUE TOMATO<br />
204. PLANET SPORTS<br />
205. SURFLINE KIEL<br />
206. BLUE TOMATO<br />
207. PLANET SPORTS<br />
208. SPORT GRUNER<br />
209. PLANET SPORTS<br />
210. FOLLOW ME STORE<br />
211. PLANET SPORTS<br />
212. S’BRETT<br />
213. BLUE TOMATO<br />
214. PLANET SPORTS<br />
215. PLANET SPORTS<br />
216. QUIKSILVER<br />
217. SANTO LOCO<br />
218. BURTON STORE<br />
219. BLUE TOMATO<br />
220. WESTSIDE<br />
221. WESTSIDE SURFING<br />
222. PANORMA BOARDS<br />
223. PLANET SPORTS<br />
224. BLUE TOMATO<br />
225. BOARDBANDITS<br />
226. WSM FUNSPORT<br />
227. MISTERSKI<br />
228. BLUE TOMATO<br />
229. POWDER FORCE<br />
230. ADRENALIN<br />
231. BLUE TOMATO<br />
232. BLUE TOMATO<br />
233. WIND<br />
234. BALANCE<br />
235. RIDERS HEAVEN<br />
236. BLUE TOMATO<br />
237. BLUE TOMATO<br />
238. FIFTY-EIGHT<br />
239. BLOWOUT<br />
240. ENDLESS WINTER<br />
AUSTRIA<br />
241. UNDERGROUND<br />
242. MOREBOARDS<br />
243. BLUE TOMATO<br />
244. ALTON STORE<br />
245. HOTZONE.TV<br />
246. HAMMERSCHMID<br />
247. BLUE TOMATO<br />
248. BLUE TOMATO<br />
249. MOREBOARDS<br />
250. BLUE TOMATO<br />
251. BURTON STORE<br />
252. BURTON STORE<br />
253. DIE BOERSE<br />
254. MOREBOARDS<br />
255. MOREBOARDS<br />
256. XDOUBLE<br />
257. MOREBOARDS<br />
258. MOREBOARDS<br />
259. MOREBOARDS<br />
260. BLUE TOMATO<br />
261. BETABOARDS<br />
262. MOREBOARDS<br />
263. LIVID SPORTS<br />
2<strong>64</strong>. GREEN ROOM<br />
265. MOREBOARDS<br />
BREMEN<br />
CHEMNITZ<br />
CHEMNITZ<br />
DARMSTADT<br />
DRESDEN<br />
DRESDEN<br />
DRESDEN<br />
DÜSSELDORF<br />
DÜSSELDORF<br />
ESSEN<br />
FRANKFURT<br />
FRANKFURT<br />
FREIBURG<br />
GARMISCH-PARTENKIRCHEN<br />
GÖTTINGEN<br />
GÖRLITZ<br />
HAMBURG<br />
HAMBURG<br />
HAMBURG<br />
HANAU<br />
HANNOVER<br />
HANNOVER<br />
HASLACH IM KINZIGTAL<br />
HEIDELBERG<br />
HEIDENHEIM<br />
KARLSRUHE<br />
KARLSRUHE<br />
KIEL<br />
KÖLN<br />
KÖLN<br />
KONSTANZ<br />
KREFELD<br />
LÖRRACH<br />
MANNHEIM<br />
MANNHEIM<br />
MÜNCHEN<br />
MÜNCHEN<br />
MÜNCHEN<br />
MÜNCHEN<br />
MÜNCHEN<br />
MÜNCHEN<br />
MÜNSTER<br />
MÜNSTER<br />
MÜNSTER<br />
NEU-ISENBURG<br />
NÜRNBERG<br />
OBERHAUSEN<br />
OBERWIESENTHAL<br />
OLDENBURG<br />
PADERBORN<br />
PASSAU<br />
PFORZHEIM<br />
REGENSBURG<br />
REGENSBURG<br />
ROSENHEIM<br />
SAARBRÜCKEN<br />
SAARLOUIS<br />
SONTHOFEN<br />
STUTTGART<br />
TRIER<br />
ULM<br />
WÜRZBURG<br />
ZWICKAU<br />
ALTENMARKT<br />
AMSTETTEN<br />
BREGENZ<br />
FELDKIRCH<br />
GERLOS<br />
GMUNDEN<br />
GRAZ<br />
GRAZ<br />
GRAZ<br />
INNSBRUCK<br />
INNSBRUCK<br />
INNSBRUCK<br />
INNSBRUCK<br />
INNSBRUCK<br />
INNSBRUCK<br />
INNSBRUCK<br />
KIRCHBERG<br />
KLAGENFURT<br />
KUFSTEIN<br />
LIENZ<br />
LINZ<br />
LINZ<br />
LOFER<br />
MAYRHOFEN<br />
MAYRHOFEN
266. MOREBOARDS<br />
267. MOREBOARDS<br />
268. BURTON STORE<br />
269. BLUE TOMATO<br />
270. MOREBOARDS<br />
271. BOARD.AT<br />
272. BLUE TOMATO<br />
273. BLUE TOMATO<br />
274. BLUE TOMATO<br />
275. BLUE TOMATO<br />
276. BLUE TOMATO<br />
277. MOREBOARDS<br />
278. SUPA SURFER<br />
279. MOREBOARDS<br />
280. MOREBOARDS<br />
281. MOREBOARDS<br />
282. BLUE TOMATO<br />
283. MOREBOARDS<br />
284. BLUE TOMATO<br />
285. BLUE TOMATO<br />
286. DIE SURFINSEL<br />
287. FAME BOARDSHOP<br />
288. MOREBOARDS<br />
289. MOREBOARDS<br />
290. MOREBOARDS<br />
291. HANG LOOSE<br />
292. MOREBOARDS<br />
293. BLUE TOMATO<br />
294. LA RESISTANCE<br />
MAYRHOFEN<br />
NEUSTIFT<br />
PARNDORF<br />
PASCHING<br />
PASCHING<br />
SAALBACH<br />
SALZBURG<br />
SCHLADMING<br />
SCHLADMING<br />
SCS VÖSENDORF<br />
SEIERSBERG<br />
SÖLDEN<br />
ST. ANTON<br />
ST. PÖLTEN<br />
STEYR<br />
TELFS<br />
VILLACH<br />
WELS<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIEN<br />
WIENER<br />
WÖRGL<br />
ZELL AM SEE<br />
349. QUIKSILVER<br />
350. L’IMPREVU SNOW<br />
351. HAWAII SURF<br />
352. MONTAZ<br />
353. GRAND CENTRAL<br />
354. ESPACE GLISSE<br />
355. BOARDRIDERS<br />
356. ATELIERDUSNOW<br />
357. SUPER WHITE<br />
358. LESPIEDSDANSL’EAU<br />
359. ADDICTED<br />
360. AINAY BOARD<br />
361. MASSILIA<br />
362. PICTURE PRO<br />
363. AVALON RIDER<br />
3<strong>64</strong>. GLISSE<br />
365. PASSION<br />
366. SLOPE STYLE<br />
367. THE WOODS<br />
368. QUAI 34<br />
369. URBANSURFERPARIS<br />
370. BOUTIK ZAO<br />
371. BOARDRIDERS<br />
372. LA LUGE<br />
373. SLIDE BOX<br />
374. TURBULENCES<br />
375. BLACK CATS<br />
376. RIP CURL<br />
HOSSEGOR<br />
ISOLA 2000<br />
IVRY SUR SEINE<br />
LA RAVOIRE<br />
LAVALETTEDUVARS<br />
LABENNE<br />
LAPORTE ANGLET<br />
LES 2 ALPES<br />
LES 2 ALPES<br />
LONS<br />
LYON<br />
LYON<br />
MARSEILLE<br />
MEGÈVE<br />
MERIBEL<br />
MONTPELLIER<br />
MORIÈRES<br />
MORZINE<br />
MORZINE<br />
NICE<br />
PARIS<br />
HOSSEGOR<br />
ST. JEAN DE LUZ<br />
SAINT-BON-TARENTAISE<br />
STRASBOURG<br />
TARBES<br />
TIGNES<br />
TOULOUSE<br />
424. THE SNOW ASYLUM<br />
425. FINCHES EMP<br />
426. SUBVERT<br />
427. THE SNOW ASYLUM<br />
428. THE SNOW ASYLUM<br />
429. THE SNOW ASYLUM<br />
430. SNOWFIT<br />
431. ODYSSEY<br />
432. THE SNOW ASYLUM<br />
433. ABSOLUTE SNOW<br />
BELGIUM<br />
434. ONE LOVE<br />
435. LA GLISSE<br />
436. YETI BOARDS<br />
437. WEST-SITE<br />
438. STOKED<br />
439. SZONE<br />
440. SURF’IN<br />
441. PACIFIC<br />
442. STAES SPORT<br />
443. THE BOARDSHOP<br />
LONDON<br />
LONDON<br />
MANCHESTER<br />
MANCHESTER<br />
MANCHESTER<br />
MILTON KEYNES<br />
NORWICH<br />
SUFFOLK<br />
TAMWORTH<br />
WALFORD<br />
ANTWERPEN<br />
BARCHON<br />
GENK<br />
GENT<br />
HALLE<br />
LOKEREN<br />
LUXEMBOURG<br />
MECHELEN<br />
MOL<br />
WATERLOO<br />
SWITZERLAND<br />
SPAIN<br />
FINLAND<br />
295. SNOWLIMIT<br />
296. AGANÉ<br />
297. DOODAH<br />
298. DOODAH<br />
299. BLUE TOMATO<br />
300. DOODAH<br />
301. LONGBOARDER<br />
302. SURF MACHINE<br />
303. RADIX<br />
304. ETTINGER<br />
305. BURTON STORE<br />
306. DOODAH<br />
307. TRANZPORT<br />
308. BACKDOOR<br />
309. TREELEE<br />
310. BURTON STORE<br />
311. BURTON<br />
312. DOODAH<br />
313. RADIX LIESTAL<br />
314. BLUE TOMATO<br />
315. DOODAH<br />
316. LEVITATION<br />
317. MANLY<br />
318. PURE<br />
319. WILD ONE<br />
320. ELEMENT<br />
321. PLAYGROUND<br />
322. ONE 80<br />
323. VICTIM CIRCLE<br />
324. CLOUD 9<br />
325. BLUE TOMATO<br />
326. JULEN SPORT<br />
327. DOODAH ZUG<br />
328. BURTON STORE<br />
329. BLUE TOMATO<br />
330. DOODAH<br />
331. RADIX<br />
FRANCE<br />
ANDERMATT<br />
ARBEDO-CASTIONE<br />
BAAR<br />
BASEL<br />
BERN<br />
BERN<br />
BIEL/BIENNE<br />
BULLE<br />
BURGDORF<br />
DAVOS DORF<br />
FLIMS<br />
GENÈVE<br />
GENÈVE<br />
GRINDELWALD<br />
HOCHDORF<br />
LAAX<br />
LAUSANNE<br />
LAUSANNE<br />
LIESTAL<br />
LUZERN<br />
LUZERN<br />
MARTIGNY<br />
MORGES<br />
SAANEN<br />
SAAS-FEE<br />
SCUOL<br />
ST. MORITZ<br />
STUDEN<br />
WERDENBERG<br />
WINTERTHUR<br />
WINTERTHUR<br />
ZERMATT<br />
ZUG<br />
ZURICH<br />
ZÜRICH<br />
ZÜRICH<br />
ZÜRICH<br />
377. BACKINBLACK<br />
378. BURTON STORE<br />
379. DAKTAK<br />
380. LA GENERAL<br />
381. TACTIC SURF<br />
382. BOARDRIDERS<br />
383. SURF 3<br />
384. FREEBOARD<br />
385. HALF PIPE<br />
386. STYLING<br />
387. WHITE DAYS<br />
388. GREEN COW<br />
389. MOMBI SURF<br />
390. DIAMOND SNOW<br />
THE NETHERLANDS<br />
391. DOWN TOWN<br />
392. EUROFUN<br />
393. BEHIND THE PINES<br />
394. MK SKI SERVICE<br />
395. BURNSIDE<br />
396. CAER<br />
397. REVERT 95<br />
398. BAUM SPORT<br />
399. THE TUBE<br />
400. FREESTYLE<br />
401. EUROFUN<br />
402. MOUNT RUCPHEN<br />
403. MOUNT TERNEUZEN<br />
404. SNOWCOUNTRY<br />
405. CELLBLOCK<br />
406. VAN BELLEN<br />
407. EUROFUN<br />
408. UNCLE’S<br />
409. DUIJVESTEIN<br />
MADRID<br />
ESCALDES<br />
MADRID<br />
BARCELLONA<br />
BARCELLONA<br />
BARCELLONA<br />
LAS ROSAS<br />
S’AGARÓ<br />
PUEBLA LEÓN<br />
BILBAO<br />
MADRID<br />
MURCIA<br />
SALARDÚ<br />
EZCARAYLARIOJA<br />
’S-HERTOGENBOSH<br />
ALBLASSERDAM<br />
AMSTERDAM<br />
BILTHOVEN<br />
DEVENTER<br />
GRONINGEN<br />
HARLEM<br />
HENGELO<br />
MIDDELBURG<br />
ROOSENDAAL<br />
ROTTERDAM<br />
RUCPHEN<br />
TERNEUZEN<br />
TERSCHUUR<br />
UTRECHT<br />
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TEXT<br />
Matteo Rossato<br />
PHOTO<br />
Fabio Wimmer<br />
by Kevin Cathers<br />
Cosa vedete in questa foto di Fabio Wimmer che slasha<br />
nudo nato su un powdersurf? Beh innanzitutto<br />
direi molto coraggio e fiducia nella propria tecnica.<br />
Non deve essere tanto piacevole planare faccia<br />
in basso (e non solo) in un metro di powder come<br />
mamma lo ha fatto. Ma secondo me c’è molto di<br />
più: io ci vedo la perfetta sintesi dello snowboarding<br />
moderno. Non fraintendete, non voglio dire che il<br />
prossimo anno gireremo tutti nudi e senza attacchi.<br />
Lo snowboard, dopo anni di stasi e smarrimento, è<br />
partito alla ricerca di se stesso attraverso evoluzioni<br />
estreme e ritorni alle radici, spogliandosi del pesante<br />
fardello fatto di proiezioni di vendita disattese, della<br />
spasmodica ricerca di un modo per tornare sulla<br />
cresta dell’onda, tornando ad essere semplicemente<br />
snowboarding. La cessazione di quell’angosciante<br />
ansia da prestazione, ha fatto uscire di nuovo tutto<br />
il bello dello standing sideways, che trascende dai<br />
tricks enormi degli X Games e dalle discese estreme<br />
da pareti verticali, trovando la propria dimensione a<br />
bordo pista, su un tubo di PVC piazzato dietro casa<br />
o sulla linea Baby del park locale. Quel bello che ci<br />
ha fatto innamorare e che ha reso lo snowboarding -<br />
checchè se ne dica - finalmente immortale.<br />
Word out.<br />
128°
SCHLERN<br />
GAMES<br />
8<br />
2020<br />
prize<br />
MONEY<br />
1500<br />
Euro