11.02.2020 Views

Toponimi dell'Alta Valle Gesso • a cura di Mauro Rabbia

Un territorio prende forma, costruisce la propria identità attorno ai nomi dei luoghi che lo compongono. Nel caso di un’area di montagna: nomi di cime, di passi, di valloni, di laghi, ma anche, a quote inferiori, dove le comunità umane si erano insediate stabilmente, toponimi che sono riferiti a sorgenti, canali, appezzamenti coltivati, boschi, oltre naturalmente a tèit e jaç. Un enorme patrimonio, accumulatosi nel corso dei secoli, passato di generazione in generazione grazie alla trasmissione verbale, che con l’abbandono della montagna è in parte andato perso. Fortunatamente numerose ricerche a livello locale a partire dagli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso hanno raccolto prima e fissato su carta poi una notevole quantità di nomi di luogo, indagando anche su origini e significati dei vari termini. A questa importantissima operazione di salvataggio ha contribuito attivamente il Parco Naturale Alpi Marittime che, partendo dalla capillare conoscenza del territorio dei suoi guardiaparco, ha creato un archivio di toponimi dell’area protetta. Una parte del materiale raccolto ed elaborato viene oggi divulgato con la pubblicazione di questo Quaderno, la cui consultazione siamo sicuri renderà ancora più viva e appassionante la scoperta e la frequentazione dell’alta Valle Gesso.

Un territorio prende forma, costruisce la propria identità attorno ai nomi dei luoghi che lo compongono. Nel caso di un’area di montagna: nomi di cime, di passi, di valloni, di laghi, ma anche, a quote inferiori, dove le comunità umane si erano insediate stabilmente, toponimi che sono riferiti a sorgenti, canali, appezzamenti coltivati, boschi, oltre naturalmente a tèit e jaç.

Un enorme patrimonio, accumulatosi nel corso dei secoli, passato di generazione in generazione grazie alla trasmissione verbale, che con l’abbandono della montagna è in parte andato perso. Fortunatamente numerose ricerche a livello locale a partire dagli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso hanno raccolto prima e fissato su carta poi una notevole quantità di nomi di luogo, indagando anche su origini e significati dei vari termini. A questa importantissima operazione di salvataggio ha contribuito attivamente il Parco Naturale Alpi Marittime che, partendo dalla capillare conoscenza del territorio dei suoi guardiaparco, ha creato un archivio di toponimi dell’area protetta. Una parte del materiale raccolto ed elaborato viene oggi divulgato con la pubblicazione di questo Quaderno, la cui consultazione siamo sicuri renderà ancora più viva e appassionante la scoperta e la frequentazione dell’alta Valle Gesso.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

f<br />

113 Fenèr (Pera de), 2698 m<br />

T24<br />

T27 Pèira dal Fener / Pèira <strong>di</strong> Feniers<br />

T28 Masso dalla notevole mole e dalla forma arrotondata,<br />

simile ai cumuli <strong>di</strong> fieno chiamati localmente<br />

fener o fenier. Questi grossi mucchi <strong>di</strong><br />

fieno un tempo venivano approntati sui prati <strong>di</strong><br />

montagna per essere poi trasportati a valle con<br />

le slitte durante l’inverno. La pratica non era certo<br />

<strong>di</strong>ffusa in questa zona <strong>di</strong> pietraie. Sul masso,<br />

che costituisce la porta d’ingresso al ghiacciaio<br />

della (130) Cima dei Gelàs, c’è una lapide con<br />

ponimo identifica infatti due ampi valloni, uno<br />

confluente nella valle del (036) <strong>Gesso</strong> della<br />

Barra, l’altro nella (264) <strong>Valle</strong> della Rovina,<br />

percorsi da una bella mulattiera delle cacce reali.<br />

Un tempo erano presenti numerosi pascoli<br />

con <strong>di</strong>versi tramuti (giàs).<br />

117 Finestra (Colle <strong>di</strong>), 2471 m<br />

T27<br />

Còl d’ Finèstra<br />

Finestra o Finestre? Qual è il nome corretto?<br />

Due le fonti storiche in contrad<strong>di</strong>zione:<br />

54 113 Fenèr (Pera de)<br />

una Madonna. Poco lontano c’è un’imposta <strong>di</strong> «[…] Finestre è quella montagna, che dalla<br />

55<br />

114 Fenestrèlla (Lagaròt d’)<br />

115 Fenestrelle (Colle <strong>di</strong>)<br />

116 Fenestrelle (Vallone <strong>di</strong>)<br />

117 Finestra (Colle <strong>di</strong>)<br />

118 Finestra (Vallone <strong>di</strong>)<br />

119 Fontane<br />

120 Frassinetto (<strong>Valle</strong> <strong>di</strong>)<br />

121 Fremamòrta (Colle <strong>di</strong>)<br />

122 Fremamòrta (Laghi <strong>di</strong>)<br />

123 Frer (La Balma del)<br />

124 Frìara<br />

125 Frissòn (Monte del)<br />

126 Fus (<strong>Valle</strong> del)<br />

127 Fusìl (Gorgia del)<br />

caccia dei Reali e perciò una mulattiera, ora in<br />

parte fatiscente, arriva fino a qui.<br />

114 Fenestrèlla (Lagaròt d’), 2400 m<br />

T21<br />

Lo Lagaròt d’ Finestrèllas<br />

Piccolo lago <strong>di</strong> origine nivale che durante l’estate<br />

si prosciuga fino quasi a scomparire.<br />

115 Fenestrelle (Colle <strong>di</strong>), 2463 m<br />

T21<br />

Pas d’ Finestrèllas<br />

Valico tra i settori alti della valle del (036) <strong>Gesso</strong><br />

della Barra e della (264) <strong>Valle</strong> della Rovina.<br />

Il toponimo è probabilmente giustificato dalla<br />

vicina presenza del (117) Colle <strong>di</strong> Finestra.<br />

116 Fenestrelle (Vallone <strong>di</strong>)<br />

T17<br />

T21 Valon d’ Fenestrèllas<br />

Raro caso in cui un vallone che scende su versanti<br />

opposti mantiene lo stesso nome: il to-<br />

terra <strong>di</strong> S. Martino, termine più orientale dell’istessa<br />

<strong>di</strong>ocesi, conduce ad Entracque, grosso<br />

borgo della valle <strong>di</strong> Gezzo: credersi avere tal<br />

nome avuto da certo foro cagionati forse da<br />

terremoti, tagliato nella sommità sua a modo<br />

<strong>di</strong> una finestra. Visitasi alla <strong>di</strong> lei falde, verso le<br />

bande <strong>di</strong> S. Martino, un’antica e <strong>di</strong>vota chiesa,<br />

sotto il titolo <strong>di</strong> S. Maria <strong>di</strong> Finestre […]» 61<br />

«[…] Il colle <strong>di</strong> Finestra conosciuto da antico<br />

tempo e già frequentatissimo fino dai tempi dei<br />

Liguri e dei Romani, apre la più facile via tra le<br />

valli del <strong>Gesso</strong> e della Vesubia. Vi passarono S.<br />

Dalmazzo nel 250 e l’imperatrice Cornelia Salonina<br />

nel 268 <strong>di</strong> ritorno dalle terme <strong>di</strong> Berthemont<br />

secondo una leggenda; fu traversato <strong>di</strong><br />

certo da Amedeo IX, Emanuele Filiberto, dalla<br />

reggente Maria Giovanna; truppe austro-sarde<br />

e francesi nel secolo XVIII e durante la Rivolu-<br />

061<br />

Gioffredo P., Storia delle Alpi Marittime, 1652.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!