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DOCUMENTO GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE FONDERIE DI GHISA

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<strong>DOCUMENTO</strong> <strong>GUIDA</strong> <strong>PER</strong> <strong>LA</strong> <strong>VALUTAZIONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>RISCHI</strong> E <strong>LA</strong> <strong>SORVEGLIANZA</strong> <strong>SANITARIA</strong> <strong>NELLE</strong> <strong>FONDERIE</strong> <strong>DI</strong> <strong>GHISA</strong><br />

Segnaliamo che, al momento in cui scriviamo è all’esame del Parlamento Europeo la proposta della<br />

Commissione UE di inserimento nell’Allegati I della Direttiva Cancerogeni, in fase di revisione, i<br />

“Lavori comportanti esposizione alla polvere respirabile di Silice libera cristallina generata da un<br />

procedimento di lavorazione” inserendo nel contempo nell’Allegato III della medesima Direttiva, un<br />

valore limite VLP sul quale attualmente si discute (proposte: 0,1 ovvero 0,05 mg/m 3 ).<br />

5.2.4 Esposizione a polveri di legno duro<br />

Per quanto riguarda altre polveri a tossicità specifica, segnaliamo le polveri di legno “duro” che<br />

rientrano fra gli agenti cancerogeni (Allegato XLII D.lgs. 81/08), con un limite di esposizione VLP sulla<br />

frazione “inalabile” di 5 mg/m 3 .<br />

Tali polveri possono essere presenti nelle attività di manutenzione di modelli e casse d’anima, ove<br />

si utilizzino legni “duri” o legni “multistrato” nei quali sono presenti legni “duri”.<br />

Anche per le polveri di legno sono all’esame del Parlamento Europeo le proposte di inserire nella<br />

citata revisione della Direttiva Cancerogeni, tutte le polveri di legno e non solo quelle di legno duro,<br />

abbassando contestualmente il limite VLP dall’attuale valore di 5 mg/m 3 a 3 mg/m 3 .<br />

5.2.5 Esposizione a metalli pesanti<br />

Il materiale particellare aerodisperso presente negli ambienti di fonderia, può contenere anche<br />

elementi metallici che originano dalle attività di movimentazione (ossidi metallici) di fusione delle<br />

materie prime e leghe ferrose e non ferrose, e dal trattamento meccanico superficiale dei getti<br />

(granigliatura, sbavatura).<br />

La valutazione delle esposizioni a polveri metalliche va effettuata sulla frazione di polveri “inalabili”<br />

presenti nelle polveri aerodisperse, con campionamenti di tipo personale o di area.<br />

5.2.6 Esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni<br />

Particolare attenzione nel processo di valutazione dei rischi va posta rispetto agli agenti cancerogeni<br />

e mutageni con i quali possono venire in contatto i lavoratori, in relazione alla potenziale pericolosità<br />

di tali agenti.<br />

La valutazione deve riguardare da un lato i prodotti utilizzati nel ciclo produttivo di fonderia quali:<br />

resine (in particolare se formulate con formaldeide, isocianati ed altre sostanze classificate<br />

cancerogene o mutagene), catalizzatori, leganti, leghe metalliche (ad esempio nichel), prodotti<br />

ausiliari (materozze isolanti e esotermiche formulate con fibre refrattarie classificate), materiali<br />

refrattari (lane di vetro o di roccia), e dall’altro le sostanze che in relazione ai processi realizzati in<br />

fonderia, si possono sviluppare durante l’utilizzo delle citate materie prime, semilavorati e prodotti,<br />

in particolare nelle fasi di formatura di anime e forme, di fusione, di colata e di raffreddamento del<br />

metallo in conseguenza dei processi di decomposizione termica dei costituenti la forma.<br />

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