22.11.2019 Views

TRAKS MAGAZINE 029

C'è Belita sulla copertina del nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, una fresca ventata pop per un numero che prosegue con le interviste a Random Clockwork, Maione, Portfolio, Mouth Water, Gastone, Hike, Marcello Parrilli, Gian Maria Castro, Sue. Leggilo subito!

C'è Belita sulla copertina del nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, una fresca ventata pop per un numero che prosegue con le interviste a Random Clockwork, Maione, Portfolio, Mouth Water, Gastone, Hike, Marcello Parrilli, Gian Maria Castro, Sue. Leggilo subito!

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

MAIONE

“Parola di Franz!” è l’ultimo disco del musicista napoletano trapiantato a

Milano: una rassegna di personaggi particolari con molto rock in circolo

Partiamo da una presentazione.

Chi è Maione?

Sono un musicista napoletano

trapiantato a Milano. Ho avuto

diverse collaborazioni come chitarrista,

di cui alcune molto importanti.

Attualmente svolgo ancora

la mia attività chitarristica,

in particolare col Rhapsòdija Trio,

che ha all’attivo 8 cd. Ma sono anche

e soprattutto un cantautore,

anche se l’etichetta non mi piace,

comunque sì, sono un cantautore.

Da poco è uscito il mio secondo

album Parola di Franz.

Il tuo ultimo disco comprende

molti personaggi che sembrano

“presi dalla strada”. Da dove

prendi i tuoi spunti per scrivere

canzoni?

Gli spunti li prendo dalle cose

che vedo o che immagino o che

in qualche modo trasformo dopo

averle incamerate. Per quanto riguarda

Franz è una persona realmente

esistita, di cui però non

ho mai conosciuto il vero nome,

anche perché lui stesso diceva di

chiamarsi con un nome diverso

ogni giorno. L’ho chiamato Franz

perché mi piace. È una persona

che ricordo con molta tenerezza...

Il brano descrive scene da un manicomio.

Mah, i personaggi di cui

mi piace parlare sono prevalentemente,

ma non solo, gli outsider

senza colpe... Oppure personaggi

un po’ “strambi” (le virgolette

sono d’obbligo), che suscitano in

me curiosità, interesse, emozioni...

Tra l’altro, se dovessi schierarmi

da qualche parte, sicuramente mi

schiererei dalla parte dei “condannati”,

dei deboli, degli ultimi, ma

anche di quelli che fanno dei propri

fallimenti una rinascita...

Di recente hai pubblicato anche

un nuovo video, Sono molto disturbato:

vuoi raccontare qualcosa

di questa canzone e del relativo

video?

Sono molto disturbato è il ritratto

dell’uomo contemporaneo, formatosi

e deformatosi nel caos,

schiacciato da un modello di società

che si afferma sempre più

sui principi della prevaricazione,

dell’efficienza, del profitto e di una

spietata competizione.

Un personaggio che non riesce

più a gestire il conflitto tra ruolo

sociale e identità personale e urla

al mondo la sua nevrosi. Ho voluto

sottolineare, con questo brano,

appunto il disagio dell’uomo

contemporaneo, spaesato, manipolato,

alienato... Il video è stato

realizzato con immagini (in movimento)

di alcune opere d’arte del

pittore e scultore Luca Lischetti.

La prima volta che ho visto una

sua mostra sono rimasto folgorato.

Già nel video del brano Nastro

Trasportatore presente nel mio

primo cd Assassini si nasce avevo

inserito qualche immagine delle

opere di Luca. Ma questo video

è interamente realizzato con le

sue opere. E’ un artista che sento

molto vicino come tematiche e tra

l’altro è una gran bella persona. E’

un artista che bisogna conoscere.

Intanto si può fare un’ escursione

su internet.

Sei di Napoli ma vivi a Milano:

dal punto di vista strettamente

musicale qual è il tuo giudizio

sulla metropoli lombarda?

Ormai la musica è globale. In tutti

i luoghi arrivano musiche da tutti

12 13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!