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G // MTB - Tra Alpi Marittime e Langhe

TOP 20 TRA ALPI MARITTIME E LANGHE 8 guide con gli itinerari più belli per scoprire il territorio tra le Alpi Marittime e le Langhe. La collana "Top20 tra le Alpi Marittime e Langhe" è realizzata nell'ambito del "FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020" da Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, Unione Montana Valli Monregalesi, Unione Montana Alta Val Tanaro, Unione Montana Alpi Marittime e con il supporto di Piemonte Outdoor.

TOP 20 TRA ALPI MARITTIME E LANGHE
8 guide con gli itinerari più belli per scoprire il territorio tra le Alpi Marittime e le Langhe.

La collana "Top20 tra le Alpi Marittime e Langhe" è realizzata nell'ambito del "FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020" da Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, Unione Montana Valli Monregalesi, Unione Montana Alta Val Tanaro, Unione Montana Alpi Marittime e con il supporto di Piemonte Outdoor.

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MOUNTAIN BIKE<br />

<strong>Tra</strong> <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />

e <strong>Langhe</strong><br />

G


Coordinamento generale<br />

Aree Protette <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />

www.areeprotettealpimarittime.it<br />

Partner<br />

Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida<br />

Unione Montana Valli Monregalesi<br />

Unione Montana Alta Val Tanaro<br />

Unione Montana <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />

Coordinamento tecnico<br />

SEAcoop stp<br />

Testi<br />

Irene Borgna<br />

Referenze fotografiche<br />

Foto di Irene Borgna<br />

e di Alessandro Beltrame (pp.17 ↓, 64→), Cristina Bertolino (p.62), Piero Borgna<br />

(pp.6, 39↓, 45←, 54, 56←↓, 81↓), Marco Contarino (pp.30, 32→↑), Renato Dadone (p.64↓),<br />

Renzo Dirienzi (pp. 63↓, 64↑), Nino Faramia (p.89↓), Emanuele Gallo (pp.14←, 36, 68↓,<br />

70, 74→, 75), Erminio Meroni (pp.63↑, 66), Laura Monteleone (pp.72, 73), Ormea Outdoor<br />

& Mountain Biking (pp.67,68↑, 69, 71), Ormea Outdoor & Mountain Biking (pp.76, 77, 78,<br />

79), Fabrizio Parola (pp.34, 35), Simona Parola (p. 12), Monica Ponti (pp.31↑, 32↓→, 33),<br />

Augusto Rivelli (p.13), superenduro.com (pp. 80, 82←, 83), Nanni Villani (p.18↓)<br />

In copertina: In discesa nel Bosco delle Navette © Ormea Outdoor & Mountain Biking<br />

Cartografia (scala 1:50.000)<br />

Fraternali Editore<br />

Direzione artistica e progetto grafico<br />

Bottini comunic@zioni visive + Volume1 visual design<br />

Stampa<br />

L'Artistica Savigliano (Cn), Edizione 2019


SOMMARIO<br />

4<br />

8<br />

11<br />

12<br />

16<br />

21<br />

26<br />

30<br />

34<br />

38<br />

42<br />

46<br />

50<br />

54<br />

58<br />

62<br />

67<br />

72<br />

76<br />

80<br />

84<br />

88<br />

92<br />

96<br />

Il territorio<br />

Note tecniche<br />

Gli itinerari<br />

01 // Granfondo <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />

02 // Granfondo Marguareis Bike Valle Pesio<br />

03 // Granfondo Marguareis Bike Valle Tanaro<br />

04 // Colle di Tenda – Rifugio Don Barbera<br />

05 // Via di Teit<br />

06 // Colle delle Goderie<br />

07 // Fontana Cappa<br />

08 // Lago di Pianfei<br />

09 // Baita del Monte Pigna<br />

10 // Monte Moro<br />

11 // Bealera del Diavolo<br />

12 // Colle della Navonera<br />

13 // Landandè<br />

14 // Balconata di Ormea<br />

15 // Bric Mindino<br />

16 // Anello del Rio Nivorina<br />

17 // Enduro di Priero<br />

18 // Anello del Forte di Ceva<br />

19 // <strong>Tra</strong>versata Sale – Saliceto<br />

20 // Anello delle Sorgenti del Belbo<br />

Approfondimenti<br />

3


IL TERRITORIO<br />

4<br />

GLI ITINERARI PIÙ BELLI PER SCOPRIRE E VIVERE<br />

IL TERRITORIO TRA LE ALPI MARITTIME E LE LANGHE<br />

Venti itinerari in provincia di Cuneo, dall’Alta Langa alle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>,<br />

dalle colline alle <strong>Alpi</strong>, dalle strade bianche ai sentieri: una collezione<br />

eterogenea di percorsi che rende conto della ricchezza e della varietà che<br />

il territorio offre, stuzzicando la curiosità e la voglia di esplorare dei biker.<br />

Ce n’è per tutte le stagioni, le gambe e per tutte le doti tecniche, per chi ama<br />

le traversate e per chi preferisce gli anelli, per i passisti e per i kamikaze<br />

della discesa, per chi fa della bici il mezzo adatto per coniugare sport,<br />

bei panorami e interessi storico-culturali. Dove possibile, lo stesso giro ha<br />

due versioni, in modo da accontentare sia chi preferisce perdere quota<br />

gradualmente sulle strade sterrate sia chi ama divorare dislivello sui sentieri.<br />

Per ogni escursione sono specificati lo sviluppo, il dislivello e la difficoltà.


↑ Nei dintorni delle Sorgenti<br />

del Belbo<br />

↓ <strong>Tra</strong>verso prima di raggiungere<br />

le Collette sopra Piaggia (Briga<br />

Alta), sullo sfondo il Mongioie<br />

5<br />

I percorsi permanenti delle tre granfondo attraversano i territori di altrettante<br />

aree protette: rispettivamente il Parco delle <strong>Alpi</strong> Liguri e il Parco naturale<br />

del Marguareis (Marguareis Bike alta Valle Tanaro), il Parco naurale<br />

del Marguareis (Marguareis Bike Valle Pesio) e il Parco naturale delle <strong>Alpi</strong><br />

<strong>Marittime</strong> (Granfondo <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>).<br />

Anelli faticosi, tecnici, bellissimi, di ampio respiro e di grande soddisfazione,<br />

ciascuno con un carattere e un paesaggio specifici: la Marguareis Bike<br />

delle <strong>Alpi</strong> Liguri incanta per gli spazi aperti e i crinali panoramici affacciati<br />

sulla riviera; la granfondo della Valle Pesio stupisce e conquista per il fascino<br />

discreto dei suoi boschi di pregio, fra borgate e radure; la Valle Gesso propone<br />

una media montagna tutta da scoprire affacciata sui 3000 metri delle cime<br />

del Massiccio dell'Argentera.<br />

La Valle Tanaro propone due gioielli. Si sale dalla media all’alta valle lungo<br />

la traversata della Balconata di Ormea, percorso che nasce come mezzacosta


6<br />

escursionistico di collegamento fra antiche borgate, tra castagneti e piloni<br />

votivi – qui descritto con alcune varianti per renderlo più pedalabile e<br />

si esplora l’altissima valle con l’anello del Rio Nivorina, che raggiunge<br />

la strada militare Limone-Monesi partendo dalla piccola frazione di Upega<br />

per scendere su sentiero in mezzo ai larici, fra alpeggi e aperti panorami.<br />

Là dove bassa Valle Tanaro, Valle Mongia e Val Casotto si incontrano, lì passa<br />

il bel circuito del Monte Mindino – un percorso super panoramico interamente<br />

su sterrate consigliato a chi vuole iniziare a dedicarsi al cicloalpinismo. Una facile<br />

traversata intermodale (Sale-Saliceto) prevede il rientro in treno e conduce<br />

alla scoperta dell'ancora poco battuto territorio della Langa cebana. L'Anello<br />

del Forte di Ceva permette di apprezzare il panorama sui colli e sulle <strong>Alpi</strong> che<br />

si apre appena a monte della città. L’anello delle Sorgenti del Belbo spinge<br />

l'esplorazione ai confini con la Liguria, con un circuito agevole adatto a famiglie<br />

di pedalatori. Completa il carnet l’itinerario più marcatamente discesistico<br />

del libretto: il famoso Enduro di Priero, consigliato a chi ha buone gambe e<br />

ottime capacità di guida su single track da scorrevoli a molto impegnativi.<br />

Il monregalese è ben rappresentato dal circuito rosa del Landandè<br />

– con partenza e arrivo dal santuario di Vicoforte e nel mezzo laghetti<br />

artificiali, crinali panoramici, siti archeologici –, dalla Bealera del diavolo –<br />

facile itinerario nei boschi adatto per principianti, e dal circuito del Lago<br />

di Pianfei, che strizza l’occhio ai discesisti con una salita facile e una divertente<br />

discesa su sentiero tecnico. Salendo di quota, si compie un lungo giro<br />

intorno al Monte Alpet che passa per la Colla della Navonera e si conquistano<br />

due belvedere di tutto rispetto – la Baita Monte Pigna, con un anello<br />

cicloescursionistico adatto a chi vuole iniziare a cimentarsi con le discese<br />

su sentiero naturale, e il Monte Moro, dove si può optare per una discesa<br />

tranquilla su sterrata o per una variante adrenalinica a piacere sui single-track<br />

del bike park di Frabosa.


← Panorama sull'alta Valle Pesio<br />

da borgata Baudinet, lungo<br />

la Granfondo Marguareis Bike<br />

↑ Palinatura permanente lungo<br />

il percorso della Granfondo<br />

Marguareis Bike<br />

↓ Verso il Colle del Prel<br />

7<br />

Ai piedi della Bisalta, l’anello di Fontana Cappa tocca due splendidi belvedere<br />

fra Boves e Peveragno ed è adatto a un pubblico ampio grazie ai due rientri<br />

proposti: su strada bianca e su di un lungo e divertente sentiero.<br />

La Valle Vermenagna propone due percorsi di carattere diverso e di soddisfazione<br />

garantita: la classicissima traversata in quota Limone-Monesi dal Colle di Tenda<br />

fino al rifugio Don Barbera e la Via di Tèit, traversata di media montagna dove<br />

si respira l’aria di una civiltà alpina appena scomparsa. Fra Valle Gesso e<br />

Val Vermenagna, il Colle delle Goderie chiude l’elenco delle proposte,<br />

con un percorso interamente pedalabile fra Roaschia a Vernante che segue<br />

la doppia formula per discesisti e per “sederi in sella”.<br />

Gli itinerari proposti spaziano per quota, dislivelli, difficoltà, panorami e tipologia<br />

di bici consigliata. Il messaggio è chiaro: non si tratta di togliere la sete di mtb,<br />

ma al contrario di stimolare l’appetito a 360° con un menu ricco, che costituisce<br />

una pregiata selezione di eccellenze ciclistiche riservate alle ruote grasse.


NOTE TECNICHE<br />

8<br />

// SCALA DELLE DIFFICOLTÀ TECNICHE<br />

Vengono separate le valutazioni della difficoltà fisico/atletica e della difficoltà<br />

tecnica di un percorso. Per descrivere l'aspetto di impegno fisico si indicano<br />

il dislivello in metri e il dislivello in chilometri. Le difficoltà tecniche complessive<br />

di ciascun itinerario sono indicate secondo le sigle convenzionali adottate dal CAI:<br />

TC (turistico): percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole,<br />

di tipo carrozzabile.<br />

MC (ciclisti di medie capacità tecniche): percorso su sterrate con fondo<br />

poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo<br />

compatto e scorrevole.<br />

BC (per ciclisti di buone capacità tecniche): percorso su sterrate molto<br />

sconnesse e accidentate o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso,<br />

ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo<br />

naturale (per esempio gradini di roccia o radici).<br />

OC (ciclisti di ottime capacità tecniche): percorso su sentieri dal fondo<br />

molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli anche<br />

instabili (per esempio grossi ciottoli non fissati al terreno) oppure di ostacoli<br />

compositi e in rapida successione, che richiedono grande precisione di guida,<br />

buone doti di equilibrio e ottime capacità di conduzione a bassa velocità, senza<br />

peraltro la necessità di dover applicare tecniche trialistiche.<br />

EC (ciclisti di eccellenti capacità tecniche): percorso su sentieri caratterizzati<br />

da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo<br />

trialistico, ottime doti di equilibrio e di destrezza.


000a<br />

Prima destinazione<br />

Altre informazioni turistiche<br />

Seconda destinazione<br />

Altre informazioni turistiche<br />

Terza destinazione<br />

Altre informazioni turistiche<br />

0000 m 0:00 h<br />

0000 m<br />

0:00 h<br />

0000 m 0:00 h<br />

9<br />

// SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE<br />

La segnaletica verticale, definita con una legge regionale, è costituita dalle ormai<br />

note paline con frecce direzionali o placchette bianco/rosse. La segnaletica<br />

orizzontale è costituita da tacche segnavia bianco/rosse affiancate. In terreni<br />

aperti, ovvero dove sia difficile realizzare la segnaletica orizzontale, si ricorre<br />

a paletti segnavia in legno sui quali sono riportate le tacche bianco/rosse.<br />

Sempre su terreni aperti, ma rocciosi o detritici che non consentono<br />

il posizionamento dei paletti, si ricorre ai cosiddetti “ometti”, piccoli cumuli<br />

di pietre accatastate che indicano il percorso da seguire (purtroppo sempre<br />

più spesso costruiti dagli escursionisti per i motivi più disparati...).<br />

Alcuni itinerari (le tre granfondo e il percorso rosa del “Landandè”) hanno<br />

una segnaletica permanente dedicata.<br />

// SCORCIATOIE<br />

Causano solo danni: velocizzano l’erosione del suolo da parte delle acque<br />

meteoriche, distruggono flora che potrebbe impiegare anni a ricrescere (ammesso<br />

che ci riesca), complicano l’orientamento e l’individuazione del sentiero corretto,<br />

fanno fare molta più fatica sia in salita che in discesa, trasformando comodi sentieri<br />

a tornanti in ripidissime tracce; tutto per guadagnare qualche minuto: evitiamo<br />

di percorrerle!<br />

// DESTRA E SINISTRA<br />

Quando non specificato diversamente, nelle descrizioni dei percorsi destra e<br />

sinistra sono riferite al senso di marcia. Negli altri casi ci si riferisce alla destra o<br />

sinistra idrografica (od orografica) di un vallone. La destra idrografica corrisponde<br />

alla nostra destra quando ci poniamo con la schiena rivolta alla sorgente del corso<br />

d’acqua e guardiamo nella direzione in cui scorre l’acqua (verso l’ipotetica foce).


10<br />

// TEMPI DI PERCORRENZA<br />

I tempi di percorrenza indicati si riferiscono a ciclisti medi, non assidui<br />

frequentatori dei sentieri di montagna. Si tratta sempre e comunque di tempi<br />

indicativi che ciascuno potrà modificare in base al proprio allenamento e<br />

alle proprie capacità.<br />

// QUOTE<br />

Le quote sono prevalentemente tratte dalla cartografia di Fraternali editore.<br />

Ove non presenti nemmeno su altra altra cartografia disponibile, le quote sono<br />

ricavate con strumentazione satellitare (GPS) corretta con dati cartografici<br />

di elevazione. La misura delle quote è comunque soggetta a errore e deve essere<br />

considerata indicativa.<br />

// SOCCORSO ALPINO<br />

In Italia il numero telefonico da chiamare è il numero unico per le emergenze 112,<br />

al quale bisognerà specificare che stiamo richiedendo soccorso in montagna.<br />

Se disponete di un ricevitore GPS, segnatevi le coordinate del luogo in cui serve<br />

soccorso (spesso per telefonare occorre spostarsi anche di molto) e comunicatele<br />

alla centrale operativa.<br />

Memorizzate quante più informazioni possibili sul tipo di incidente (dinamica,<br />

numero di persone coinvolte, età, tipo di ferite o traumi) in modo da poter<br />

rispondere alle domande dell’operatore.<br />

In assenza di copertura telefonica, e in mancanza di mezzi di comunicazione più<br />

efficienti (telefoni satellitari, radio PMR446), il segnale di soccorso che dovrebbe<br />

essere riconosciuto internazionalmente è costituito da 6 impulsi ottici o acustici<br />

in un minuto (distanziati di 10 secondi uno dall’altro) seguiti da un minuto<br />

di pausa. Chi riceve il segnale di soccorso, deve rispondere con 3 impulsi ottici<br />

o luminosi (uno ogni 20 secondi) intervallati da un minuto di pausa.<br />

Nel caso dobbiate interagire con l’elicottero del soccorso, due braccia alzate<br />

indicano una richiesta di aiuto o un “si” in risposta a una domanda; un solo<br />

braccio alzato indica che non serve aiuto o un “no”.<br />

Nel caso venga inviato l’elicottero per il soccorso, sappiate descrivere le condizioni<br />

meteo locali ed individuate, se possibile, una zona per l’atterraggio lontana<br />

da cavi sospesi, ben visibile dall’alto, ampia (non devono esserci ostacoli alti<br />

come alberi o pali in un raggio di 100 m), preferibilmente sopraelevata e con fondo<br />

solido. Posizionatevi ai margini del luogo prescelto per l’atterraggio, con il vento<br />

alle spalle e le due braccia alzate verso il cielo per indicare la necessità di soccorso.<br />

Se avrete scelto un luogo adatto, l’elicottero vi atterrerà davanti. Allontanate<br />

chiunque dal luogo prescelto per l’atterraggio. Sarà sempre e comunque il pilota<br />

a decidere se e dove atterrare.


GLI ITINERARI<br />

11<br />

Colle di Tenda, nei pressi<br />

del Forte Alto e del Forte Centrale


12<br />

//01<br />

GRANFONDO<br />

ALPI MARITTIME


Splendido anello per cicloescursionisti<br />

dalla buona gamba e buone doti<br />

tecniche tutto in crescendo: in bellezza<br />

del percorso, in spettacolarità<br />

degli scorci che si aprono sulle borgate<br />

e sulle cime delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>,<br />

in soddisfazione per chi pedala.<br />

Superata la prima sezione interamente<br />

su strada asfaltata, l’itinerario si sviluppa<br />

prevalentemente su sterrate e sentieri piacevoli<br />

e divertenti, che permettono di scoprire angoli<br />

sorprendenti della Valle Gesso e prospettive<br />

insolite per chi è abituato a frequentarla<br />

in auto o a piedi. Il percorso, che incrocia<br />

spesso le asfaltate, si presta a essere<br />

personalizzato e accorciato a piacere. L’anello<br />

è interamente indicato con una segnaletica<br />

apposita che affianca quella ordinaria<br />

(il simbolo della Granfondo <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />

inscritto in un quadrato, dove il vertice colorato<br />

di rosso indica la direzione giusta),<br />

in modo da poter essere seguito anche senza<br />

Gps. Consigliatissimo dalla tarda primavera<br />

fino all’autunno (maggio – ottobre), il percorso<br />

della Granfondo lascerà incantati anche<br />

i pedalatori più esigenti con la discesa dal Colle<br />

della Lausa: 63 tornantini scorrevoli nel bosco<br />

di abeti che chiudono alla grande il circuito.<br />

← In salita sui tornantini<br />

della Lausa<br />

↑ La centrale idroelettrica<br />

“L. Einaudi”di Entracque e<br />

la diga della Piastra<br />

dalla frazione di Esterate<br />

→ LA CENTRALE<br />

IDROELETTRICA<br />

“L. EINAUDI”<br />

Gli impianti idroelettrici<br />

dell’alta Valle Gesso sono<br />

costituiti da due dighe,<br />

una a quasi 2000 m<br />

(Chiotas) l’altra a poco più<br />

di 900 m (Piastra) e<br />

dal Lago della Rovina<br />

(1535 m), posto<br />

tra i due sbarramenti.<br />

I tre bacini sono collegati<br />

da chilometri di tubature<br />

sotterranee nelle quali<br />

l’acqua nei giorni e<br />

nelle ore di maggior<br />

richiesta di energia scende<br />

a far girare le turbine<br />

nella centrale,<br />

completamente scavata<br />

nella roccia. Negli altri<br />

periodi, sfidando la forza<br />

di gravità, l’acqua<br />

del Lago della Piastra<br />

viene ripompata a monte<br />

e stoccata nel Lago<br />

del Chiotas.<br />

13


14<br />

→ IL PARCO NATURALE<br />

ALPI MARITTIME<br />

Il Parco naturale delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> è<br />

un'area protetta che si estende su<br />

una superficie di 28.455 ettari, ripartita<br />

su tre valli (Gesso, Stura, Vermenagna)<br />

e cinque comuni (Aisone, Entracque,<br />

Roaschia, Valdieri, Vernante). Il suo cuore<br />

è il Massiccio Cristallino dell'Argentera,<br />

che ospita a soli 50 km dal mare i ghiacciai<br />

più meridionali delle <strong>Alpi</strong>. Gemellato da<br />

30 anni con il Parc National du Mercantour<br />

con il quale confina, dal 2016 fa parte<br />

insieme al Parco naturale del Marguareis<br />

delle Aree Protette delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>.<br />

// 0 1<br />

GRANFONDO<br />

ALPI MARITTIME<br />

BC+/OC<br />

5:00/5:30 h<br />

40 km ca.<br />

+1350/-1350 m<br />

Entracque (894 m)<br />

Parcheggio nei pressi<br />

della piscina di Entracque<br />

/Centro fondo “Gelas”<br />

(Via del Molino).<br />

← Primo tratto di discesa<br />

su sterrata da Desertetto<br />

↑ Passerella pedonale sul Gesso<br />

// ITINERARIO<br />

Dalla piscina si sale verso la diga fino alla Provinciale per San Giacomo, che si<br />

imbocca a destra in discesa, fino a sfociare sulla SP 22, che si imbocca a sinistra.<br />

Si attraversa il ponte sul Gesso e si prende ancora a sinistra fino in loc. San Lorenzo,<br />

dove si svolta a destra per Desertetto. All'estremità inferiore della piazza<br />

della frazione si prende a sinistra in discesa per poche decine di metri, dopodiché,<br />

al termine di una brevissima rampa in salita, si svolta a sinistra su una strada<br />

sterrata in discesa fino a un bivio dove la si abbandona sulla destra per un’altra<br />

sterrata in traverso. La si abbandona imboccando un sentiero in discesa<br />

sulla sinistra, che immette su una discesa panoramica che solo gli assi della guida<br />

faranno interamente in sella a causa di due brevi sezioni impegnative su roccette.<br />

Raggiunta la SP, la si attraversa per svoltare a destra e raggiungere una passerella<br />

sul Gesso: qui inizia un bel tratto impegnativo in saliscendi nel bosco che si segue<br />

facendo attenzione alle paline e toccando Tetti Arpetta, Tetti Serafìn, Tetti Long,


1096<br />

292 .<br />

San<br />

. Bernardo<br />

1157<br />

Rocca<br />

elvedere<br />

Tetti<br />

Luiset<br />

Cima<br />

del Lausetto<br />

2686 .<br />

1111<br />

1809<br />

Lago del<br />

Lausetto<br />

.<br />

Rocca<br />

Mori<br />

1309<br />

.<br />

Tetto<br />

Tremai<br />

Vallone del<br />

Lausetto<br />

.<br />

Tetti<br />

Tulla<br />

Monte<br />

Ray<br />

.<br />

2318<br />

1566<br />

872<br />

Rocca<br />

Speron<br />

836<br />

Tetti<br />

Taroto<br />

Vallone<br />

. 1638<br />

Gias<br />

d`Alpetto<br />

.<br />

d' Alpetto<br />

.<br />

.<br />

S.Lorenzo<br />

Tetti<br />

837<br />

Perulet<br />

1986<br />

1221<br />

1572<br />

Rocca<br />

del Saut<br />

1402 .<br />

1013<br />

S.P.22<br />

.<br />

1467<br />

.<br />

1369<br />

V a l l o n e S a l t o d e l R a y<br />

Capeta<br />

809<br />

.<br />

Bacino<br />

artificiale<br />

della Piastra<br />

.<br />

881<br />

.<br />

876 Sede<br />

Parco<br />

.<br />

S.Croce<br />

852<br />

LA PR A<br />

899<br />

Centrale<br />

ENEL<br />

1276<br />

1484<br />

.<br />

.<br />

1037<br />

Rocca<br />

Bara Bianca<br />

Bec<br />

Ghincia<br />

900<br />

.<br />

Monte<br />

Corno<br />

. 1505 Punta<br />

di Giaime<br />

.<br />

900<br />

Entracque<br />

Punta della<br />

. Splaiera<br />

948 .<br />

Tetto Airetta<br />

Monte<br />

la Bastia<br />

.<br />

1354<br />

Monte<br />

Lausa<br />

1377<br />

1556<br />

Tetti<br />

Taschet<br />

Punta<br />

Stramondin .<br />

1046<br />

Monte<br />

Viver<br />

.<br />

1033<br />

.<br />

1525<br />

963 .<br />

1110<br />

1219<br />

Passo<br />

di Costabella<br />

1292<br />

Tetti<br />

Violin<br />

Tetti<br />

Dietro<br />

Colletto<br />

1669<br />

.<br />

Rocca<br />

Vanciarampi<br />

. 1713<br />

Rocce della<br />

Scregna .<br />

1850<br />

Punta<br />

Balmarossa<br />

1618<br />

Passo<br />

dei Giorsin<br />

1615<br />

Passo Prato<br />

della Colla<br />

Uia di<br />

S.Lucia<br />

.<br />

1420<br />

.<br />

Caire<br />

dell`Uglia<br />

1458<br />

Passo<br />

del Van<br />

.<br />

1972<br />

9<br />

126<br />

Passo d<br />

Passe<br />

1359<br />

1<br />

Caire<br />

del Lup<br />

2548<br />

.<br />

2485 Punta<br />

. del Limbo<br />

355<br />

2456<br />

Cima della<br />

Vagliotta<br />

Passo Barra<br />

della Vagliotta<br />

Passo<br />

del Limbo<br />

Punta<br />

Chistafort<br />

.<br />

2118<br />

. 1855<br />

Punta<br />

Chistabona<br />

.<br />

1559<br />

Gias del Fiaus<br />

1042<br />

Case<br />

Pra`Trone<br />

1022<br />

Tetti<br />

Grella<br />

980<br />

14. 79 1324 .<br />

. 970 Punta<br />

Barbera<br />

.<br />

Caire<br />

della Truccia<br />

Caire<br />

Cabanas<br />

1542<br />

1515<br />

.<br />

1467<br />

1551<br />

Colle del<br />

Vailetto<br />

.<br />

1<br />

. 441<br />

Tetti<br />

d`Ambrin<br />

S e r r e r a d e i C a s t a g n i<br />

.1144<br />

Tetti<br />

<strong>Tra</strong>versa<br />

Trinita`<br />

1084<br />

Tetti<br />

Prer<br />

B<br />

Cav<br />

1<br />

da dove si torna sulla Provinciale per San Giacomo in corrispondenza<br />

di un casotto dell’Enel. Si svolta a sinistra in discesa e subito dopo a destra<br />

su una strada sterrata che conduce in breve sulla ciclabile asfaltata che si percorre<br />

in salita. Al primo tornante, si devia a destra su un sentiero in saliscendi che<br />

traversa al Campeggio Valle Gesso: qui si traversa ancora sulla destra fino al Ponte<br />

di Burga, attraversato il quale si imbocca sulla sinistra un sentiero con molti bivi<br />

ben segnalati che attraversa la conca di Entracque e riporta sull'asfaltata iniziale,<br />

che si percorre verso sinistra per pochi metri. Quindi si svolta a destra e si risale<br />

lungo le piste da fondo e poi sull'asfalto fino a Esterate, dove si prosegue dritti fino<br />

a ricongiungersi con il tracciato della GTA, che segue il crinale per poi buttarsi<br />

(tratto impegnativo) in discesa verso il Rio Bousset. Dopo il ponte sul rio, si lascia<br />

a sinistra la GTA per raggiungere in breve Trinità, da dove si procede sull'asfalto<br />

in direzione Entracque per ca. 2 km per poi svoltare a destra su sentiero toccando<br />

Tetti Colletta soprano e Sottano per poi prendere ancora a destra per Tetti Violìn.<br />

Qui si imbocca la sterrata che traversa con percorso impegnativo fino alle Gorge<br />

della Reina, a Colletto Stramondin e al Colle della Lausa, da dove si gode<br />

scendendo i 63 tornantini che riportano a Entracque e di lì in breve al punto<br />

di partenza.


16<br />

//02<br />

GRANFONDO<br />

MARGUAREIS<br />

BIKE VALLE PESIO


Se la Granfondo Marguareis Bike fosse<br />

un colore sarebbe senz’altro il verde.<br />

Il verde dei castagneti, delle faggete e<br />

delle maestose foreste di abete bianco<br />

della Valle Pesio all'ombra delle quali<br />

cui si snoda il percorso.<br />

Il verde dei prati della radura di Pian<br />

delle Gorre, dei pascoli della Grangia certosina<br />

di San Michele e della borgata di Baudinet,<br />

tutti luoghi che strapperanno un “ooooh”<br />

di meraviglia. Imperdibile, in particolare,<br />

la discesa su San Michele, dove una sosta è<br />

d’obbligo per godere di un panorama<br />

a 360°, che spazia dalla Bisalta al Massiccio<br />

del Marguareis, alle cime della Gardiola e<br />

del Pigna prima di tuffarsi sulla pianura.<br />

Il percorso ad anello, ben segnalato con paline<br />

“Marguareis Bike” e interamente pedalabile,<br />

tranne pochissimi guadi che solo i samurai<br />

possono permettersi di affrontare in sella,<br />

si svolge principalmente su strade sterrate,<br />

con divertenti traversi, emozionanti discese<br />

su single track e solo due brevi sezioni<br />

di strada asfaltata. La Granfondo, segnalata<br />

in modo permanente, permette di scoprire<br />

sul filo dei mille metri i due versanti della Valle<br />

Pesio: meglio esposto e più abitato il sinistro –<br />

regno del castagno, più ombroso e solitario<br />

il secondo – regno dell’abete bianco.<br />

← <strong>Tra</strong>monto con vista<br />

sulla Bisalta dalla radura<br />

di San Michele<br />

↑ Una delle numerose borgate<br />

lungo il percorso<br />

↓ La Certosa di Santa Maria<br />

in inverno<br />

→ LA CERTOSA<br />

E I CERTOSINI<br />

Nel 1173 i monaci certosini<br />

fondano il primo nucleo<br />

della Certosa: è l'inizio<br />

di un'epoca. I religiosi<br />

dimostrano infatti<br />

di essere non solo votati<br />

alla fede, ma anche capaci<br />

di un'efficace gestione<br />

economica delle proprietà.<br />

Nel corso dei secoli,<br />

la Certosa diventa il cuore<br />

di un fiorente sistema<br />

economico fondato sul<br />

legname, sull’allevamento<br />

e sui prodotti agricoli<br />

esteso dalle grange<br />

dell’alta Valle Pesio, come<br />

San Michele, alle cascine<br />

della pianura.<br />

17


18<br />

→ IL PARCO NATURALE<br />

DEL MARGUAREIS<br />

Il Parco, istituito nel 1978, si estende<br />

sulle due alte valli Pesio e Tanaro e<br />

su due comuni, Chiusa di Pesio e Briga Alta.<br />

A partire dal 2016 fa parte dell’Ente<br />

di Gestione delle Aree protette delle <strong>Alpi</strong><br />

<strong>Marittime</strong>. Ha il suo cuore e il suo simbolo<br />

nel massiccio calcareo del Marguareis,<br />

che ospita uno dei più importanti sistemi<br />

carsici d’Europa. Hot spot di biodiversità,<br />

ospita un’eccezionale varietà di specie<br />

floristiche e faunistiche. Un’ottima<br />

sentieristica permette di scoprire<br />

il Parco con lentezza.<br />

// 0 2<br />

GRANFONDO<br />

MARGUAREIS<br />

BIKE VALLE PESIO<br />

BC/BC+<br />

5:30/6:00 h<br />

40 km ca.<br />

+1500/-1500 m ca.<br />

giugno/ottobre<br />

Vigna, fraz. di Chiusa Pesio<br />

(700 m)<br />

Si lascia l'auto in frazione<br />

Vigna, di fronte all'Albergo<br />

dei Pescatori (monumento<br />

ai caduti).


Sella<br />

Artondù<br />

687<br />

Gias<br />

Pusin<br />

Gias Giraud<br />

1839<br />

Gias<br />

Costa Rossa<br />

sa<br />

Gias<br />

Soprano Pitte`<br />

.2096<br />

Punta<br />

Colletto<br />

.<br />

2028<br />

Bec<br />

Rosso<br />

.<br />

2151<br />

1602<br />

Porta<br />

olletto<br />

Colletto<br />

Mirauda<br />

1929<br />

2114<br />

.<br />

1569<br />

2072<br />

Monte<br />

Jurin<br />

1819<br />

2188<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

della Ciarma<br />

1465<br />

Groppo del Fajet<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Punta<br />

Mirauda<br />

.<br />

1632<br />

Gias 1623<br />

Sottano Pittè<br />

1912<br />

2155<br />

1468<br />

1165<br />

Meschie<br />

Sella<br />

Morteis<br />

.<br />

. 1105<br />

Ponte<br />

delle Borche<br />

1588<br />

Gias<br />

Sottano del Colle<br />

1668<br />

Gias Vaccarile<br />

Cima Sottano<br />

Baban<br />

2149<br />

1176<br />

1523<br />

2064<br />

Colle Vaccarile<br />

2102<br />

Cima<br />

Pravinè<br />

Vallone Pravinè<br />

G L I A G N E L L I<br />

1468<br />

.<br />

1057<br />

1027<br />

.<br />

1339<br />

1270<br />

. 1014<br />

Ponte<br />

dei Roani<br />

La Tourra<br />

.<br />

1643<br />

1610<br />

.<br />

.<br />

Rocca<br />

di Vinchiet<br />

.<br />

.<br />

909<br />

1323<br />

1092<br />

.<br />

Bric<br />

Fusare<br />

.<br />

Testa du Siet<br />

.<br />

Punta<br />

Labiaia Mirauda<br />

.<br />

1427<br />

1971<br />

1008<br />

Pis<br />

del Pesio<br />

1014<br />

Rocche<br />

Nuvolente<br />

1268<br />

Comba Ruscun<br />

1117<br />

1045<br />

1410<br />

1075<br />

Bric<br />

Ciccioni<br />

.<br />

Combe<br />

1034 1162<br />

934<br />

V a l l o n e C r a v i n a<br />

1758<br />

1047<br />

.<br />

1336<br />

1065<br />

904<br />

Tetti<br />

Ciot<br />

.<br />

Rocca<br />

del Castello<br />

.<br />

Bric Bluva<br />

.<br />

Cioma<br />

Villaggio<br />

. Ardua<br />

920<br />

.<br />

Punta<br />

Cima di Beuse<br />

Gias<br />

Fontana<br />

1218<br />

1435<br />

960<br />

Balzo<br />

della Croce<br />

Gias<br />

degli Arpi<br />

.<br />

916<br />

.<br />

1011<br />

Tetti<br />

Caban<br />

1858 .<br />

Tetti<br />

Turtu<br />

S.Bartolomeo<br />

1156<br />

Tetto<br />

Rumianotto<br />

Cascina<br />

Correria<br />

Certosa<br />

di Pesio<br />

1155<br />

812<br />

Croce<br />

del Frate<br />

Parco del Marguareis<br />

843<br />

Rif. Pian<br />

delle Gorre<br />

836<br />

872<br />

918 .<br />

800<br />

866<br />

.<br />

Cascina<br />

Barona<br />

726<br />

.1062<br />

752<br />

865<br />

980<br />

1293 889<br />

1644<br />

950<br />

1032<br />

Monte<br />

. Morondo<br />

806<br />

Cascina<br />

S.Paolo<br />

.<br />

1190 .<br />

Tetto<br />

Cagne<br />

Vigna<br />

868<br />

686<br />

1013<br />

1227<br />

1231<br />

Cascata<br />

del Saut<br />

680<br />

762<br />

968<br />

1279<br />

.<br />

Colletto<br />

Il Pulpito<br />

1038 .<br />

Testa<br />

del Pari<br />

.<br />

.<br />

Salto<br />

.<br />

662<br />

Borgata<br />

Fiolera<br />

762<br />

Rocca<br />

Baussalina<br />

.<br />

.<br />

1048<br />

1104<br />

. 970<br />

Funtanin<br />

.<br />

1370<br />

1341<br />

1270<br />

.<br />

. 1042<br />

.<br />

Giassetto<br />

Prà da Turta<br />

.<br />

Tumbarel<br />

. 1052<br />

. 1957<br />

Punta<br />

Bartivolera<br />

1714.<br />

Croce<br />

di Sestrera<br />

Cappella<br />

dell'Olocco<br />

1228<br />

Borgata<br />

Baudinet<br />

1115<br />

985<br />

1284<br />

Testa del<br />

Grupas<br />

1804 .<br />

1232<br />

Rocca Luchin<br />

Vallone del Cavallo<br />

1466<br />

Fontana<br />

del Mentras<br />

1199<br />

. 793<br />

Testa<br />

della Struna<br />

.<br />

915<br />

Case<br />

Ciordello<br />

810<br />

1055<br />

939.<br />

.<br />

1052.<br />

12<br />

Stalle<br />

Cussa<br />

.<br />

Zucco Alto<br />

1284 .<br />

1450<br />

.<br />

.<br />

1362<br />

1503<br />

Baita<br />

.<br />

Monte Pign<br />

1447<br />

Monte<br />

Pigna<br />

1761 .<br />

Gias Mascarone<br />

Sottano 1582<br />

Gias Mascarone<br />

1655<br />

di Mezzo<br />

La<br />

Gardiola<br />

1884<br />

.<br />

1749 1814 .<br />

. Pon<br />

1505<br />

Cima<br />

Piastra<br />

1858 .<br />

1605<br />

. Baus d' Casino<br />

l' Ula del Cars<br />

1592<br />

1864<br />

1797<br />

Punta<br />

Pellerina<br />

Rifugio<br />

(pr<br />

2097<br />

Colletto<br />

Pellerina<br />

Cima<br />

2017<br />

del Cars<br />

.<br />

2217<br />

2035<br />

Colle di<br />

Serpentera<br />

1652<br />

1798<br />

2101 .<br />

Cima<br />

della Madonna<br />

. 2306<br />

Cima di<br />

San Lorenzo<br />

2085<br />

. Colletto delle<br />

.<br />

Rocche di Serpentera<br />

Vallone di San Bruno<br />

Vallone del Pari<br />

←←↑ Uno dei numerosi guadi<br />

lungo il percorso<br />

Gias Sottano<br />

di←← SestreraBorgata Baudinet in autunno<br />

←←↓ La<br />

1551sterrata nei pressi<br />

Giaset<br />

del Rifugio Pian delle Gorre<br />

← Il single-track fra Pian<br />

delle Gorre e il Vallone del Cavallo<br />

→→→ Borgata Baudinet<br />

in primavera<br />

Valle Sestrera<br />

19<br />

2206<br />

Rio d<br />

Maciap<br />

Pon<br />

2253


20<br />

// ITINERARIO<br />

Dal parcheggio si imbocca la SP 42 in salita, svoltando subito a destra in mezzo<br />

alle case dove si procede lungo la strada principale che diventa subito sterrata e<br />

sale nel bosco, toccando le borgate Rou e Caban. Un brevissimo tratto di asfalto<br />

che si segue a sinistra conduce a un bivio, dove si svolta a sinistra su sterrata<br />

in direzione di San Bartolomeo/Rio dell'Oy. Si passa a monte della borgata Ciot e<br />

si procede in traverso nel bosco toccando la Stalla di Rio dell'Oy Superati un paio<br />

di tornanti in discesa, in prossimità di una curva a sinistra, si imbocca il sentiero<br />

a destra poco prima di Borgata Oy, guadando poco dopo il rio per poi tornare<br />

a pedalare a mezzacosta fino a un successivo bivio sulla destra dove stacca un bel<br />

traverso su sentiero che si ricongiunge alla strada nei pressi di tetti Pela, dove si<br />

incontra per pochi metri l'asfalto che si abbandona in corrispondenza di una curva<br />

a sinistra per imboccare sulla destra un sentiero (passerella di legno) che diventa<br />

strada in prossimità di San Bartolomeo. Da qui si risale la SP 42 fino al piazzale<br />

della Certosa, dove si imbocca a destra l'asfaltata che sale ripida al Villaggio<br />

d'Ardua, che si attraversa imboccando la strada a sinistra. Alla fine della frazione,<br />

si prende la sterrata che in sinistra orografica risale al rifugio Pian delle Gorre. Da qui<br />

si imbocca l'asfalto che si alterna, seguendo le indicazioni, al divertente single-track<br />

in saliscendi che corre parallelo. Lo si lascia sulla destra per la sterrata che sale<br />

regolare fino al Gias del Baus d'l'Ula, dove inizia un lungo traverso fino alla Grangia<br />

certosina di San Michele, che si raggiunge in discesa su uno spettacolare single<br />

track. Si scende fino alla sottostante cascina San Paolo, dove si svolta bruscamente<br />

a destra e si inizia un secondo lungo, umido mezzacosta. Al bivio successivo, si<br />

traversa a destra per raggiungere le borgate di Lavandin, Burdei e Colletto,<br />

da dove si prosegue in direzione di Tetti Baudinet. Da questa panoramica borgata,<br />

per una ripida salita ci si inoltra sotto ai faggi fino a che non si traversa a sinistra<br />

a mezzacosta in direzione della Cappella dell'Olocco per spuntare infine<br />

su una strada asfaltata, che si imbocca a destra in salita per pochi metri fino<br />

a incrociare lo scorrevole single track in discesa che conduce fino alla cappella, che<br />

si supera procedendo dritti per qualche decina di metri su sterrata, imboccando<br />

infine un ultimo sentiero sulla sinistra che perde quota a tornantini sotto ai castagni<br />

e in mezzo ai mirtilli fino a Vigna, da dove si raggiunge il punto di partenza.


03<br />

GRANFONDO<br />

MARGUAREIS<br />

BIKE VALLE<br />

TANARO<br />

21


22<br />

La più bella, la più panoramica, la più<br />

“alpina” delle granfondo descritte<br />

in questo opuscolo: ma anche la più<br />

faticosa e impegnativa, consigliata<br />

solo a biker allenati, pronti a dedicare<br />

un’intera giornata ad assaporare<br />

questo entusiasmante anello<br />

in quota che tocca le province<br />

di Cuneo e Imperia e i Parchi naturali<br />

del Marguareis e delle <strong>Alpi</strong> Liguri.<br />

Oggi segnalata in modo permanente,<br />

la gran fondo della Valle Tanaro è stata definita<br />

nel 2015 “il più bel percorso della Coppa<br />

Piemonte”, con “lunghe salite, scenari<br />

mozzafiato, discese tecniche e divertenti”.<br />

La salita si svolge prevalentemente<br />

su strada sterrata, con brevi tratti di asfalto<br />

e un’impegnativa sezione su mulattiera<br />

a tratti dal fondo molto sconnesso dal Colle<br />

di Garezzo alla vetta del Monte Saccarello.<br />

Le discese sono su strade bianche e su sentieri<br />

indimenticabili per l’ambiente e per il piacere<br />

della guida: imperdibili il “sentiero dei ciechi”,<br />

che scende un tornantino dopo l’altro<br />

su San Bernardo di Mendatica e il single track<br />

finale che conduce fra mirtilli e rododendri<br />

al Colletto delle Salse. La lunghezza<br />

del percorso, l’impegno fisico e le doti tecniche<br />

richieste, oltre alla severità dell’ambiente<br />

alpino, suggeriscono di percorrere l’itinerario<br />

in compagnia.<br />

// 0 3<br />

GRAN FONDO<br />

MARGUAREIS<br />

BIKE VALLE TANARO<br />

BC+/OC<br />

7:00/8:00 h<br />

43 km ca.<br />

+1700 m/-1700 m ca.<br />

giugno/ottobre<br />

Upega , frazione di Briga<br />

Alta (1280 m)<br />

Si posteggia a Upega,<br />

nel parcheggio di fronte<br />

alla Locanda di Upega.<br />

Possibilità di rifornirsi<br />

di acqua in paese prima<br />

della partenza (fontanelle).<br />

→ Si descrive qui<br />

un itinerario con alcune<br />

varianti dovute ai danni<br />

dell’alluvione<br />

del novembre 2016.


5<br />

70<br />

e<br />

.<br />

.<br />

1601<br />

.<br />

1753<br />

1756<br />

1889<br />

1513<br />

.<br />

1897<br />

.<br />

1891<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

2223<br />

.<br />

1956 .<br />

Col de<br />

la Lariée<br />

1651<br />

1899<br />

ivorina<br />

Parco del Marguareis<br />

Poggio del<br />

Lagone<br />

Torrente Giaireto<br />

1519<br />

Case<br />

Vesignana<br />

.<br />

.<br />

Rio Malapula<br />

Piano del<br />

Giaireto<br />

2209<br />

Punta<br />

Farenga<br />

. 2018<br />

Monte .<br />

Tanarello<br />

.<br />

.<br />

1539<br />

1283<br />

1468<br />

2136<br />

Passo<br />

di Tanarello<br />

2040<br />

2094<br />

Monte<br />

Saccarello<br />

Passo<br />

di Collardente<br />

Poggio Pian<br />

di Manzo<br />

. 1856<br />

.<br />

2201<br />

1688<br />

.<br />

1853<br />

Costa Peiron<br />

2034<br />

.<br />

1558<br />

1826<br />

Il Redentore<br />

Madonna<br />

della Neve<br />

. 1851<br />

Cima<br />

Ventosa<br />

1994<br />

Passo<br />

Basera<br />

2164<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

1808<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

Scravaglion<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. 1262<br />

1736 . .<br />

1836<br />

Margheria<br />

di Loxe<br />

Le<br />

Salse<br />

1612 1561<br />

.<br />

1442<br />

Margheria<br />

Binda<br />

Case<br />

Bavera<br />

. 2015<br />

Punta<br />

Santa Maria<br />

.<br />

2056<br />

.<br />

2138<br />

1549<br />

1816<br />

1752<br />

1512<br />

Verdeggia<br />

1106<br />

1280<br />

1627<br />

1832<br />

Rio Bavera<br />

1644<br />

1419<br />

Costa Simone<br />

Upega<br />

1584<br />

Colletta<br />

delle Salse<br />

1705<br />

Sella della<br />

Valletta<br />

1745<br />

Rio della Pignatta<br />

1823<br />

1633<br />

1664<br />

Rio Tanarello<br />

1629<br />

Rifugio<br />

San Remo<br />

1556<br />

Gola delle<br />

Fascette<br />

Costa Carlon<br />

Passo<br />

della Porta<br />

1785<br />

Rocca<br />

Barbone<br />

1240<br />

Rio Pian Cavallo<br />

Passi<br />

.<br />

1678<br />

1351<br />

1333.<br />

1489<br />

1521<br />

1656<br />

Nerci<br />

Piaggia<br />

1423<br />

.<br />

.<br />

Passo<br />

della Guardia<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. Poggio<br />

. Agnelli<br />

1300<br />

Case<br />

Slige<br />

Valcona<br />

Sottana<br />

1404<br />

Valcona<br />

Soprana<br />

2016<br />

1608<br />

1859<br />

1281<br />

Rio Uomo Morto<br />

1893<br />

1448<br />

1658<br />

Passo<br />

di Garlenda<br />

Rocca di<br />

Piano Cavallo<br />

1549<br />

1606<br />

1374<br />

1241<br />

1300<br />

Monesi di<br />

Triora<br />

Cima<br />

Cantalupo<br />

.<br />

Case<br />

Secae<br />

1258<br />

.<br />

1893<br />

Colla<br />

Bassa<br />

Bric<br />

dei Posi<br />

Le<br />

Collette<br />

1319<br />

.<br />

.<br />

Piniella<br />

Soprana<br />

Monesi di<br />

Mendatica<br />

Passo<br />

Frontè<br />

lle<br />

<strong>Alpi</strong> Liguri<br />

1532<br />

1488<br />

1596<br />

1393<br />

Cima<br />

Garlenda<br />

1303<br />

1391<br />

Case<br />

Giabissa<br />

Case<br />

Ferrari<br />

2143<br />

2093<br />

Cima di<br />

Piano Cavallo<br />

.<br />

.<br />

1906<br />

Piano Cavallo<br />

Boschetti Garzo<br />

Costa Sariia<br />

2152 Monte<br />

Fronte'<br />

.<br />

.<br />

1943<br />

1141.<br />

1527<br />

Margheria<br />

Garlenda<br />

.<br />

1896<br />

1606<br />

Bric<br />

dell' Ase<br />

.<br />

1312 1433<br />

Morga<br />

del Pova<br />

. .<br />

1294<br />

1518<br />

1158<br />

1592<br />

1252<br />

.<br />

Cima Omo<br />

dell'Alpetta<br />

2034<br />

Maddalena<br />

Pizzo<br />

Reulfu<br />

Rocca<br />

del Bausu<br />

Parco <strong>Alpi</strong> Liguri<br />

Margheria<br />

Frontè<br />

.<br />

.<br />

1033<br />

Ponte<br />

Tanarello<br />

1324<br />

1800<br />

1039<br />

.<br />

1500<br />

Colle di<br />

Garezzo<br />

Alpe di Cosio<br />

Santa<br />

Maddalena<br />

.<br />

Cima<br />

Caruetta<br />

.<br />

1667<br />

Dova<br />

Soprana<br />

1114<br />

1273<br />

Poggio<br />

Pra Villan<br />

.<br />

.<br />

.<br />

1350 San<br />

Bernardo<br />

.<br />

Case<br />

Penna<br />

.1561<br />

Poilarocca<br />

1700<br />

1554<br />

1488<br />

1334<br />

1139<br />

1109<br />

Rio Tanarello<br />

1222<br />

Costa Pian dei Prati<br />

1485<br />

1558<br />

Rio Sotti<br />

1771<br />

1332<br />

1681<br />

Monte<br />

Cimone<br />

.<br />

1832<br />

.<br />

996<br />

.<br />

1191<br />

Poggio<br />

la Croce<br />

1264<br />

Garbo<br />

del Cimone<br />

.<br />

.<br />

1256 .<br />

1126<br />

.<br />

1259<br />

1108<br />

1771<br />

San Bernardo<br />

di Mendatica<br />

1373<br />

1418<br />

←←← Panorama sulle <strong>Alpi</strong> Liguri<br />

dal balcone roccioso<br />

delle Collette<br />

1156<br />

←← Lungo il panoramico crinale<br />

(nebbia permettendo) fra<br />

la Val Roya e la Valle Arroscia<br />

← Il bellissimo sentiero erboso<br />

all’ombra dei larici tra Margheria<br />

Binda e le Collette<br />

Lovaira<br />

Case Pian<br />

del Lago<br />

1138<br />

Poggio<br />

Carmetto<br />

Poggio<br />

Scravaglione<br />

Case<br />

dell'Isola<br />

Cima<br />

del Grile<br />

.<br />

1058<br />

1324<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

1845<br />

Ca<br />

Bau<br />

988<br />

Cascate<br />

d'Arroscia<br />

1546<br />

1<br />

Poggio<br />

San Mart<br />

158<br />

15<br />

Passo<br />

del Colle


→ A QUALCUNO PIACE CORTO<br />

Chi lo desidera può accorciare di molto<br />

il percorso, ma la decisione va presa a Monesi<br />

di Triora (o mai più): nei pressi dell’edificio<br />

in rovina dell’Albergo Redentore si imbocca<br />

la strada asfaltata a destra che attraversa<br />

la stazione sciistica (punto acqua<br />

della Vecchia Partenza). A quota 1530 m ca.<br />

si prende a destra la strada sterrata che sale<br />

in direzione nord-ovest fino a quota 1669 m.<br />

Qui si ignora il bivio sulla sinistra e si procede<br />

verso destra raggiungendo dopo ca. 1,5 km<br />

Margheria Loxe e il tracciato della granfondo<br />

sulla Limone-Monesi.<br />

↑ La borgata di Piaggia,<br />

comune di Briga Alta<br />

→↑ In salita lungo la militare<br />

verso il Colle del Garezzo<br />

// ITINERARIO<br />

Si risale la SP 154 per ca. 4 km fino alla Colletta delle Salse, dove si imbocca<br />

l’ampia sterrata sulla destra: un piacevole mezzacosta che si segue fino<br />

nei pressi di Margheria Binda, dove si prende il sentiero in discesa che stacca<br />

sulla sinistra. Scorrevole e divertente, il single track passa all’ombra di splendidi<br />

larici e raggiunge il balcone panoramico delle Collette (1448 m), dove una sosta<br />

è d’obbligo per contemplare il Mongioie alle spalle e di fronte il crinale su cui<br />

si sviluppa la parte centrale della granfondo con le vette del Frontè e<br />

del Saccarello. Si scende con stretti tornanti (tratto impegnativo) fra i muri<br />

a secco nella frazione di Piaggia (due punti acqua), che si attraversa con due<br />

tornanti fino a incrociare l’asfaltata che si imbocca a destra in salita fino<br />

a Monesi di Triora. Da qui si può imboccare la variante corta (vedi box).<br />

Si imbocca a sinistra in discesa la strada asfaltata fino a ricongiungersi<br />

con la SP 100. A causa della frana che attualmente (luglio 2018) interrompe<br />

la strada, si risale una sterrata in salita che permette di attraversare la borgata<br />

di Monesi di Mendatica per poi ricongiungersi sulla SP 100, che si abbandona<br />

dopo ca. 500 m (ca. 200 m dopo il segnale km 12 della SP 100) per<br />

una deviazione su strada in cemento che sale decisa verso destra. Ci si innalza<br />

fino a Margheria Garlenda (ignorare una deviazione a destra in discesa), dove<br />

si incrocia e si segue il percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri (AVML) sulla sinistra.<br />

Circa 400 m dopo le baite, attenzione: si abbandona il tracciato principale<br />

(che si perde poco dopo) per un ripido sentiero in salita sulla destra (palina e<br />

segnavia AVML) che immette sul sentiero dei ciechi. Dopo un piacevolissimo<br />

traverso nella faggeta, il sigle track scende a tornantini fino a San Bernardo<br />

di Mendatica. Usciti dal bosco, si ignora un bivio sulla sinistra, si fa un primo<br />

tornante a destra e, al primo tornante sull’asfalto a sinistra, si abbandona subito<br />

la strada per una sterrata sulla destra che immette direttamente sulla strada che


→ IL REDENTORE<br />

DI BRONZO<br />

L’itinerario raggiunge<br />

l’anticima orientale<br />

del Monte Saccarello,<br />

a quota 2164 m s.l.m.,<br />

dove è presente<br />

una grande statua<br />

bronzea raffigurante<br />

il Cristo Redentore:<br />

fa parte di un gruppo<br />

di sculture collocate,<br />

nei primi anni del XX<br />

secolo, sulle montagne<br />

più alte di ogni regione<br />

italiana. Il Saccarello<br />

rappresenta infanti<br />

la vetta più elevata<br />

della Liguria.<br />

25<br />

← In vista del tunnel che<br />

caratterizza il Colle del Garezzo<br />

sale al Colle di Garezzo, prima asfaltata e quindi sterrata militare (ultimo punto<br />

acqua prima di Upega). Giunti al colle, non si attraversa il tunnel, ma si imbocca<br />

la mulattiera a sinistra che passa sopra il traforo e taglia appena sotto il crinale<br />

sfiorando la vetta del Monte Frontè. Superata la vetta, il sentiero fa un tornante<br />

in discesa: svoltare decisamente a sinistra ritrovando il percorso dell’AVML<br />

per raggiungere il Passo Garlenda – dove il fondo del tracciato migliora – e il Rif.<br />

Sanremo. Un’ultima rampa permette di raggiungere il Redentore e l’arrivo<br />

degli impianti di risalita di Monesi nei pressi del Monte Saccarello: è il gran<br />

premio della montagna del giro! Si procede fino a immettersi su una sterrata<br />

che si segue brevemente in salita per poi abbandonarla in corrispondenza<br />

di un secco tornante a sinistra per imboccare a destra un bellissimo sentiero<br />

di crinale che immette dopo poco su una sterrata a tornanti che si segue<br />

in discesa (ignorare la sterrata in salita che conduce al Passo di Tanarello) fino<br />

a ricongiungersi con la militare Limone-Monesi nei pressi di Margheria Loxe.<br />

Si segue la Limone-Monesi in direzione Limone passando per il Passo della Porta<br />

che introduce nel mondo incantato del Bosco delle Navette. Si risale dolcemente<br />

per un ultimo, breve tratto, finché a quota finché a quota 1850 (km 36 circa) si<br />

abbandona infine la militare per imboccare sulla destra un sentiero di crinale<br />

che scende con divertente e tecnica discesa fra mirtilli, larici e rododendri fino<br />

alla Colletta delle Salse. Qui si svolta a sinistra per imboccare subito sulla destra<br />

(palina) un ultimo tecnico single track che riporta al punto di partenza.


26<br />

//04<br />

COLLE DI TENDA<br />

– RIFUGIO<br />

DON BARBERA


Una traversata in quota lungo<br />

una delle più famose e più belle strade<br />

bianche alpine, la “Limone-Monesi”,<br />

← Al Colle della Perla<br />

↑ Ciclisti raggiungono il Colle<br />

della Boaria<br />

↓ Sosta al Forte Alto<br />

un capolavoro di ingegneria militare<br />

che unisce il Colle di Tenda a Monesi<br />

27<br />

in Liguria correndo per 40 chilometri<br />

a quote comprese fra i 1800 e i 2300<br />

metri, attraversando tre regioni,<br />

due province e dieci comuni<br />

tra Francia e Italia.<br />

La sterrata si svolge sospesa fra il Mediterraneo<br />

e le vette pallide delle <strong>Alpi</strong> Liguri,<br />

con spettacolari affacci sulle alte valli<br />

Vermenagna, Roya, Pesio, Tanaro e Argentina.<br />

Il percorso proposto raccomanda all'andata<br />

una deviazione per visitare il Forte Centrale e<br />

due divertenti e panoramiche varianti dal Colle<br />

di Tenda al Colle della Perla lungo l'itinerario<br />

della gara ciclistica “La via del Sale”, che corre<br />

su una mulattiera appena più a monte<br />

della Limone-Monesi, nota anche come<br />

la “cannoniera”. L'uscita è fattibile in giornata,<br />

ma molti scelgono – astutamente – di spezzare<br />

in due il percorso pernottando presso il Rifugio<br />

don Barbera. Per godere al meglio e in tutta<br />

tranquillità dell'ambiente eccezionale,<br />

è caldamente consigliato percorrere l'itinerario<br />

nelle giornate di lunedì e martedì, quando<br />

la Limone-Monesi è chiusa al traffico dei veicoli<br />

a motore.<br />

→ I FORTI<br />

DEL COLLE DI TENDA<br />

Tutti i forti toccati<br />

da questo itinerario sono<br />

stati realizzati tra il 1877<br />

e il 1888, diventando però<br />

obsoleti nel giro di pochi<br />

anni a causa del progredire<br />

degli armamenti. Attivi<br />

fino all'inizio della Grande<br />

Guerra, nel secondo<br />

conflitto mondiale sono<br />

stati tutti relegati a depositi<br />

di materiali e munizioni<br />

e ricovero truppe perché<br />

rimpiazzati da più moderne<br />

opere in calcestruzzo<br />

del sistema difensivo<br />

del “Vallo <strong>Alpi</strong>no”.<br />

Con il trattato di pace<br />

del 1947 sono passati<br />

alla Francia.


.1566<br />

1660.<br />

Tetti<br />

Cortassa<br />

1280<br />

.<br />

.<br />

1419<br />

1258<br />

San<br />

Pancrazio<br />

. 1483<br />

Ballor<br />

Ciabot<br />

di Pedu`<br />

1665<br />

1551<br />

Case<br />

Brunda<br />

Alpe<br />

Papa<br />

Giovanni<br />

Case San<br />

Lorenzo<br />

.<br />

1480<br />

1835<br />

.<br />

1584<br />

Quota<br />

1400<br />

.<br />

1596<br />

.<br />

1633<br />

. 1435<br />

Galleria<br />

di Napoleone<br />

Vallone<br />

2070<br />

Vallone Salauta<br />

Fort<br />

Pernante<br />

2000<br />

1842<br />

Fort<br />

de la Marguerie<br />

Chalet Le Marmotte<br />

.<br />

1753<br />

Piarnaud<br />

1907<br />

La<br />

Colletta<br />

V A L R O Y A<br />

Forte<br />

Centrale<br />

Forte<br />

Alto<br />

1871Colle di<br />

Tenda<br />

N 204<br />

Tunnel di Tenda<br />

. 1279<br />

1874 .<br />

Vallon du Lagon<br />

// ITINERARIO<br />

Si raggiunge lungo l'asfalto il Colle di Tenda: da qui si sale a sinistra su sterrata<br />

per raggiungere il Forte Centrale e il Forte Alto, belvedere affacciato sulla Val<br />

Roya, sulle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> e sulle <strong>Alpi</strong> Liguri, che il valico separa. Dal Forte Alto<br />

si scende ricongiugendosi al tracciato principale della Limone-Monesi, che<br />

si abbandona dopo 500 m sulla destra per la sterrata che conduce al Forte<br />

Tabourde (palina e indicazioni per la Via del Sale, che si seguono fino al Colle<br />

della Perla) con un lungo, bellissimo traverso in salita. Dal forte la strada sale<br />

con qualche tornante per raggiungere la base della Cime du Bec Roux e quindi<br />

il bivio per il Colle Campanino. Ignorato il sentiero che scende a sinistra,<br />

si procede sulla sterrata in salita che sale con stretti tornanti e poi traversa,<br />

filante e panoramica, tagliando il versante sud della Cima del Becco prima<br />

di ridiscendere al Colle della Perla. Da qui si segue l'itinerario classico<br />

della Limone-Monesi: si sale verso destra fino a un valico roccioso che<br />

introduce con due tornanti nell'alto vallone di San Giovanni alla cui fine<br />

si trova il Colle della Boaria. Dal valico i più indomiti, che non temono<br />

la bici a spinta, la fatica e i tratti di sentiero esposti possono proseguire lungo<br />

l'itinerario della GTA fino alla Colla Piana di Malaberga (ciclabilità 90%) e<br />

da lì persistere fino a ricongiungersi con la Limone-Monesi presso l'alpeggio<br />

di Pian Ambrogi (ciclabilità 50%). I normodotati possono invece proseguire<br />

lungo la comoda e ampia rotabile che fra traversi e saliscendi raggiunge<br />

il Colle dei Signori poco dopo la pietra che segna il chilometro numero 17<br />

e da lì l'accogliente rifugio sottostante scendendo lungo la sterrata (evitare<br />

il sentiero diretto per non danneggiare il manto erboso). Il rientro è lungo<br />

l'itinerario classico della Limone-Monesi (gli amanti inguaribili degli scossoni<br />

potranno imboccare una breve variante dal fondo sconnesso che stacca<br />

a destra presso il Colle di Signori).


.<br />

1545<br />

Cabanaira<br />

Fort<br />

Tabourde<br />

1982<br />

.<br />

1858<br />

Baita<br />

2000<br />

1992<br />

Vallone Gherra<br />

Cima<br />

dei Gherra<br />

.<br />

2206<br />

1912<br />

Cime de<br />

Tavan<br />

Lago<br />

Terrasole<br />

Capanna<br />

Nicolin<br />

2214<br />

Cime du<br />

Bec Roux<br />

2142<br />

1765<br />

1776<br />

Monte<br />

Alpetta<br />

.<br />

. 2168<br />

Colletto<br />

Campanin<br />

2263<br />

2344<br />

.<br />

.<br />

2022<br />

1883<br />

.<br />

Fort<br />

Pepin<br />

1925<br />

Cime de<br />

Pepin<br />

1651<br />

.<br />

Bec<br />

Valletta<br />

2177<br />

La<br />

Perla<br />

.<br />

.<br />

2096<br />

1661<br />

Testa San<br />

Salvatore<br />

2163<br />

Gias<br />

della Perla<br />

sottano<br />

Vallone la Perla<br />

Gias<br />

della Perla<br />

Cima<br />

del Becco<br />

.<br />

2300<br />

.<br />

Cima<br />

Aurusi<br />

2099<br />

.<br />

Colla<br />

Malaberga<br />

.<br />

2054<br />

2086<br />

Col<br />

della Perla<br />

2102<br />

2312<br />

.<br />

Testa<br />

Ciaudon<br />

2386<br />

Col della<br />

Boaria<br />

Vacherie de<br />

Valmaurina<br />

2188<br />

.<br />

Cime de<br />

Malabergue<br />

Vallon de Barancon<br />

1488<br />

Bergerie de<br />

Pouchin<br />

Rèfrei<br />

F R A N C I A<br />

.<br />

Malaberg<br />

2252<br />

Castel<br />

Chevolail<br />

Vallon di Malaberg<br />

// 0 4<br />

Punta<br />

Straldi<br />

Vach. de<br />

Malabergue.<br />

1753<br />

Cime de .<br />

Capoves<br />

.<br />

2138<br />

Cime de<br />

Sènèca<br />

.1591<br />

COLLE DI TENDA<br />

Bergerie de<br />

Sènèca<br />

– RIFUGIO<br />

1823<br />

.<br />

DON BARBERA<br />

BC<br />

Castel<br />

Frippi<br />

Cima del Vescovo<br />

(Cime de l'Evêque)<br />

2241 .<br />

.<br />

Rocher<br />

de Bachialon<br />

2256<br />

.<br />

2134<br />

2302<br />

. 2092<br />

Colle<br />

dei Signori<br />

2107<br />

2105<br />

Rifugio Don Barbera<br />

1741<br />

Passo di<br />

Scarason<br />

2:30/3:00 h ▶ solo andata<br />

40 km ca.<br />

2260<br />

2097<br />

.<br />

Castello<br />

delle Aquile<br />

Passo<br />

della Gain<br />

2079<br />

Cima<br />

di Pertegà<br />

.<br />

29<br />

Colle<br />

2043 .<br />

del Vescovo . 2189<br />

2162<br />

. 2256<br />

2357<br />

Cim<br />

di G<br />

240<br />

Col<br />

Selle<br />

→ UN PAESAGGIO LUNARE<br />

Le rocce bianche che emergono da prati<br />

e pascoli sono i calcari del massiccio<br />

del Marguareis: si sono formate, sedimento<br />

su sedimento, nel corso<br />

di centinaia di migliaia di anni, sul fondo<br />

di un antico mare. Queste rocce sono<br />

facilmente aggredibili dall'acqua, che ha<br />

scavato al loro interno profonde e vaste<br />

grotte, dando vita a uno degli esempi più<br />

suggestivi di carsismo d’alta quota d’Italia<br />

e d’Europa, con decine di grotte esplorate<br />

dagli speleologi.<br />

+1000 m/-1000 m<br />

luglio/ottobre<br />

Chalet “Le marmotte” (1784 m)<br />

Si posteggia nei pressi del Colle<br />

di Tenda, all'imbocco<br />

della strada sterrata Limone-<br />

Monesi nello spiazzo di fronte<br />

allo chalet “Le marmotte”.<br />

→ Non ci sono punti acqua<br />

lungo il percorso. Molti<br />

decidono di spezzare<br />

l'escursione in due giorni,<br />

pernottando al rifugio<br />

Don Barbera, dotato di ricovero<br />

per biciclette. Ricordarsi<br />

che l'itinerario si svolge<br />

in ambiente alpino: valutare<br />

prima le condizioni del proprio<br />

allenamento e verificare<br />

di avere con sé l'abbigliamento<br />

adeguato in caso di repentino<br />

peggioramento delle condizioni<br />

meteorologiche.<br />

←↑ Sosta al Forte Alto<br />

←← La Limone-Monesi<br />

dal Colle della Boaria<br />

← Il Rifugio don Barbera<br />

→→ Il Colle Campanino<br />

dalla “cannoniera”


30<br />

//05<br />

VIA DI TEIT


Bellissimo anello in ambiente alpino<br />

che relega l’asfalto alla salita iniziale<br />

per poi svolgersi interamente<br />

su di uno splendido sentiero<br />

in saliscendi la cui sezione centrale<br />

è compresa fra i 1500 e i 1200 metri<br />

di quota. Antico itinerario<br />

di collegamento fra le borgate,<br />

la Via di Tèit è un panoramico<br />

mezzacosta affacciato<br />

sulla Val Grande di Palanfrè.<br />

Quasi interamente ciclabile – la sezione più<br />

lunga di bici a spinta è concentrata nella parte<br />

iniziale del sentiero – coniuga il piacere<br />

della pedalata e della guida all’interesse<br />

per l’architettura alpina tradizionale e<br />

la cosiddetta “civiltà dei monti”. Il sentiero, che<br />

attraversa numerose borgate abbandonate,<br />

offre infatti uno spaccato della vita in montagna<br />

così come si presentava meno di un secolo fa.<br />

Purtroppo i molti crolli hanno portato via quel<br />

che restava dei tetti in paglia e le abitazioni<br />

rimaste in piedi sono poche: ciò nonostante è<br />

ancora percepibile il fascino di un paesaggio<br />

addomesticato dalla mano dell’uomo.<br />

L'autunno è la stagione consigliata per i colori<br />

spettacolari delle latifoglie. In primavera<br />

occorre prestare attenzione agli eventuali<br />

accumuli di neve che possono permanere<br />

negli impluvi fino a stagione inoltrata.<br />

← Borgata abbandonata lungo<br />

il sentiero<br />

↑ Portage nel primo tratto<br />

di sentiero.<br />

↓ La borgata di Palanfrè<br />

in autunno<br />

→ PALANFRÈ,<br />

LA MONTAGNA AMICA<br />

Una manciata di baite<br />

in pietra ai margini di un<br />

grande anfiteatro erboso<br />

che si alza verso la Costa<br />

del Pianard. Palanfrè è<br />

la montagna dolce, amica.<br />

Profumi di erbe, echi e<br />

richiami di animali<br />

in alpeggio. Un bosco<br />

di maestosi faggi secolari<br />

protegge dalle valanghe la<br />

borgata che, abbandonata<br />

negli anni Settanta, oggi<br />

è tornata a rivivere: qui<br />

risiedono stabilmente<br />

due nuclei di allevatori.<br />

Le loro mandrie sfruttano<br />

quasi tutta la superficie<br />

pascoliva, suddividendosi<br />

tra il Vallone degli Albergh e<br />

l'ampia conca di Pianard.<br />

31


32<br />

→ I TETTI: SCAMPOLI DI UN MONDO<br />

ALPINO APPENA TRAMONTATO<br />

Fino a qualche anno fa nemmeno il biker più<br />

distratto sarebbe potuto rimanere insensibile<br />

al fascino dei tetti in paglia di segale e<br />

dei resti ben conservati delle abitazioni<br />

in pietra che parlavano di un mondo<br />

tramontato nemmeno un secolo fa e già<br />

remoto nel ricordo. Negli ultimi anni i tetti<br />

in paglia sono caduti in rovina o sono stati<br />

sostituiti da più pratiche coperture in lamiera<br />

e nel complesso le abitazioni hanno accusato<br />

i segni del tempo, conservando tuttavia<br />

la struggente bellezza delle rovine – in cui<br />

la traccia della mano dell’uomo si fonde<br />

con il paesaggio generando un senso<br />

di malinconica armonia.<br />

1797<br />

Gias<br />

Pianard .<br />

1933<br />

1271<br />

.<br />

1969<br />

.<br />

Punta<br />

del Brus<br />

Bric<br />

dell`Olm<br />

.<br />

2126<br />

Costa di Pianard<br />

2203<br />

.<br />

← Verso Tetti Doni<br />

↑↑ Palina lungo la Via di Teit,<br />

che collega Palanfrè<br />

con Vernante<br />

↑ Portage nella parte iniziale<br />

del sentiero<br />

→ Passaggio tecnico<br />

nella seconda metà del sentiero<br />

Val Ga<br />

.189<br />

// ITINERARIO<br />

Dal parcheggio si risale la Provinciale fino a Palanfrè (ca. 8 km), dove si<br />

attraversa l’ampio parcheggio asfaltato a valle della frazione e si imbocca<br />

una sterrata che presto diventa sentiero. Al primo bivio si va a destra e<br />

si pedala in mezzo agli arbusti finché il sentiero non si impenna in diagonale,<br />

costringendo al tratto a spinta più lungo della gita. Ci si inoltra quindi<br />

nel bosco, risalendo con tratti a volte troppo ripidi per pedalare. Ancora<br />

nel bosco, in discesa, si raggiunge un panoramico colletto presso Tetti Cucet.<br />

Il sentiero svolta a sinistra e segue il versante orografico sinistro della valle<br />

in saliscendi. Si tralascia il bivio per Tetti Barbuset / “Due Ponti” e si procede<br />

nella faggeta, attraversando ripetutamente piccoli guadi. Attenzione:<br />

la neve rimane in questi impluvi fino a primavera inoltrata. In tali condizioni,<br />

l'attraversamento con la bici al fianco va effettuato con cautela e non<br />

sottovalutato.Il traverso conduce ora nel Vallone di Pioccia (gradini di metallo<br />

infissi nella roccia al guado). Sempre abbastanza pedalabile, il tracciato è reso<br />

più agevole da alcune passerelle in legno. Una lieve salita conduce<br />

a un bivio che si lascia sulla sinistra per raggiungere su sentiero filante Tetti


ella<br />

7<br />

à<br />

o<br />

.<br />

1719<br />

1868<br />

.<br />

.<br />

Colla<br />

Guderie<br />

1306<br />

Punta<br />

Prarosso<br />

Gianot<br />

1. 524 I Doni<br />

Monte<br />

la Croce<br />

.<br />

.<br />

1300<br />

Colla di<br />

Prarosso<br />

Monte<br />

Sapè<br />

1958<br />

Tetti Goderie<br />

Stubietta<br />

.<br />

Palanfrè<br />

Vallone Bra<br />

Marghee<br />

.<br />

1372<br />

.1351<br />

Tetti<br />

Bertaina<br />

. 991<br />

. Tetti<br />

1441 Barbusett 1250<br />

. 1161<br />

Tetto<br />

Folchi<br />

1025<br />

.<br />

1504<br />

1324<br />

Tetto<br />

Fuet<br />

1314<br />

Tetti Bas<br />

1223<br />

Tetti<br />

Curdè Suran<br />

1205<br />

Tetto<br />

Baru<br />

Bric<br />

.<br />

Brusatà .<br />

1374<br />

1425 .<br />

1715<br />

.<br />

Tetti<br />

Pëdrin<br />

1150<br />

Vallone Grande<br />

Bric<br />

Martinet<br />

.<br />

1235<br />

1400 .<br />

Tetti<br />

Buin<br />

Rocca<br />

Cornalè<br />

1010<br />

Tetto<br />

Verna<br />

Gias<br />

Creusa Sottano<br />

Tetti<br />

Seculèe<br />

1067<br />

1090<br />

916.<br />

Tetti<br />

Musun<br />

1088<br />

.<br />

1209<br />

Maira<br />

Tetto<br />

Marun<br />

Monte<br />

Bianco<br />

Vernante<br />

Tetti<br />

Pertus<br />

851<br />

Tetti<br />

Pursil<br />

Tetto<br />

Fustin<br />

1445<br />

.<br />

.<br />

1195<br />

1324<br />

.<br />

1029<br />

1452<br />

.<br />

1117<br />

1563.<br />

Colle<br />

Arpiola<br />

.1713<br />

1682<br />

Bric<br />

Castea<br />

1800<br />

Castello<br />

La Turusela<br />

1469<br />

.<br />

1058<br />

Tetto<br />

Rapitun<br />

// 0 5<br />

Tetto<br />

Salet<br />

863<br />

.<br />

990<br />

1092<br />

988<br />

.<br />

937<br />

VIA DI TettoTEIT<br />

Argentina<br />

OC<br />

3:30/4:00 h<br />

19 km<br />

Roccia<br />

del Pino<br />

1442<br />

1598<br />

Vernante (785 m)<br />

.<br />

Torrente Vermenagna<br />

+750/-750 m<br />

Per raggiungere 1577 il posteggio,<br />

da Colletto Vernante al semaforo<br />

di Cagera<br />

sulla SS20 si imbocca<br />

la Strada Provinciale<br />

della Val Grande in direzione<br />

Palanfrè e la si risale per circa<br />

1923<br />

600 metri fino a incontrare<br />

sulla destra Monte l’area attrezzata<br />

Vecchio<br />

(punto acqua, bacheca,<br />

falesia attrezzata) e l’ampio<br />

posteggio sterrato.<br />

In alternativa si può<br />

posteggiare 150 metri più<br />

avanti, nei pressi del punto<br />

d’arrivo della Via di Tèit<br />

1218<br />

(palina), dove si riescono<br />

a posteggiare agevolmente<br />

almeno due auto, avendo<br />

cura però di non chiudere<br />

l’accesso alla strada sterrata.<br />

33<br />

→ In caso di presenza di neve,<br />

possibile fino a inizio estate,<br />

si raccomanda la massima<br />

prudenza nell'attraversamento<br />

del lato destro orografico<br />

del Vallone di Pioccia.<br />

Doni. Si aggira in discesa un costone di roccia e, attraversando altri boschetti<br />

di faggio seguiti da praticelli, si raggiungono Tetti Bertaina e Tetti David.<br />

Si prosegue fino a loc. Bercia, dove il sentiero costeggia una parete<br />

di roccia, che si aggira lasciando a destra un sentiero che scende a Vernante e<br />

rientrando nel bosco a Tetti Colletta. Qui si percorre per pochi metri la sterrata<br />

in discesa, imboccando poi sulla sinistra un divertente sentiero che percorre<br />

nel bosco il crinale fra Vallon Grande e il Vallon Secco fino alle Roccette<br />

di Napoleone. Poco oltre, presso un ultimo colletto, si procede verso destra e,<br />

passati accanto alla cava di silice abbandonata di Bec Moler, si raggiungono<br />

in breve su strada sterrata l’asfaltata di fondovalle e il punto di partenza.


34<br />

//06<br />

COLLE<br />

DELLE GODERIE


Classico giro ad anello che collega<br />

le valli Gesso e Vermenagna<br />

attraverso il Vallone di Roaschia<br />

e il valico del Colle delle Goderie.<br />

Qui sorge una delle numerose antiche<br />

borgate di Roaschia, sparse<br />

sui versanti meglio esposti al sole.<br />

Sembra che il toponimo “goderie” derivi<br />

proprio dal verbo “godere”, in relazione<br />

all’ottima esposizione e alla fertilità<br />

del territorio, facilmente sfruttabile per pascoli<br />

e coltivi. In assenza di nebbia, dispettosa<br />

quanto frequente ospite del luogo, a godere<br />

del luogo sono rimasti soprattutto escursionisti<br />

a piedi e in bicicletta: il panorama dal passo è<br />

infatti ampio e generoso sui due solchi vallivi.<br />

Presentiamo qui due versioni dell'anello<br />

con partenza e arrivo da Roccavione.<br />

Una alla portata di tutti dal punto di vista<br />

tecnico, interamente su strade asfaltate e<br />

semplici sterrate, la seconda con una più<br />

impegnativa variante in discesa su sentiero,<br />

lungo un facile single track che tocca alcune<br />

antiche borgate abbandonate. Il rientro<br />

si svolge in buona parte lungo la ciclabile<br />

della Val Vermenagna, che permette di evitare<br />

la trafficata statale del Colle di Tenda.<br />

← Lungo il sentiero della variante<br />

↑ L’ultimo tratto sterrato<br />

di salita al Colle delle Goderie<br />

↓ Lungo il primo tratto asfaltato<br />

fra Roaschia e il Colle<br />

delle Goderie<br />

→→ Imbocco del sentiero<br />

di discesa (variante)<br />

→ ROASCHIA,<br />

IL PAESE DEI PASTORI<br />

Roaschia è in un vallone<br />

laterale chiuso e freddo:<br />

a causa della severità<br />

del luogo e del clima,<br />

i roaschini si distribuivano<br />

nel passato in 52 frazioni,<br />

sparse sui versanti meglio<br />

esposti e più caldi.<br />

Patria di generazioni<br />

di pastori transumanti,<br />

costretti a spostarsi<br />

continuamente dal monte<br />

al piano in cerca dei pascoli<br />

che in paese non bastavano<br />

mai, Roaschia ospita<br />

in primavera la Fiera<br />

interprovinciale della<br />

pecora Roaschina,<br />

dedicata alla razza ovina e<br />

ai prodotti caseari locali.<br />

35


36<br />

→ VERNANTE,<br />

IL PAESE DI PINOCCHIO<br />

Vernante è la porta dell'alta Val Vermenagna<br />

e della corta ma fascinosa Val Grande.<br />

Attilio Mussino, il più famoso illustratore<br />

del Pinocchio di Collodi, ha trascorso molti<br />

anni in questa piccola località: oggi Vernante<br />

ricorda affettuosamente lo “zio di Pinocchio”<br />

con i murales che decorano le case e le vie<br />

del centro storico. Un'altra ragione<br />

di orgoglio è l'artigianato locale, con<br />

i vernantìn, i rinomati coltelli della tradizione,<br />

fatti a mano e capaci di durare una vita.<br />

// ITINERARIO<br />

1037<br />

Cima<br />

delle<br />

Piastre<br />

1450<br />

.<br />

. 1476<br />

Cima<br />

Roccaston<br />

.<br />

1386<br />

1499<br />

Valdieri<br />

773<br />

. 759<br />

Monte<br />

Corno<br />

. 1505 Punta<br />

di Giaime<br />

.<br />

Punta della<br />

. Splaiera<br />

.<br />

.<br />

. 1263<br />

.1085<br />

.<br />

.<br />

1092<br />

.<br />

747<br />

S.Giovanni<br />

1219<br />

3:30/4:00 Tetti h<br />

Taschet<br />

1228<br />

.<br />

.968<br />

1556<br />

aprile/ottobre<br />

.<br />

1249 .<br />

Monte<br />

Brutto<br />

852<br />

.<br />

Il<br />

Castellazzo<br />

Rocca<br />

Vanciarampi<br />

. 1713<br />

.<br />

Rocce della<br />

Scregna .<br />

.<br />

948<br />

Caire<br />

del Lupo<br />

.<br />

1359<br />

Monte .<br />

Viver<br />

.<br />

1266 .<br />

Punta<br />

Passo<br />

.<br />

Balmarossa<br />

del Van<br />

1377<br />

.<br />

Monte parcheggio del cimitero<br />

1972<br />

Lausa<br />

1292<br />

di Roccavione.<br />

Passo della<br />

900<br />

Passera<br />

Entracque Punta<br />

19<br />

Stramondin. 1046<br />

Tetti<br />

Violin<br />

720<br />

1081<br />

1850<br />

1618<br />

1615<br />

Uia di<br />

S.Lucia<br />

.<br />

Tetti<br />

del Bandito<br />

1110<br />

Da Roccavione si risale in destra orografica la Valle Gesso, oltrepassando le frazioni<br />

961<br />

Tetti<br />

. Colletto<br />

Dietro<br />

1420<br />

e si prende quota nel vallone fino al paese. Lo si supera imboccando a destra<br />

1370<br />

900<br />

740<br />

Colla<br />

delle Piastre<br />

1269<br />

1256<br />

Rocca<br />

San Giovanni<br />

Monte<br />

la Bastia<br />

1525<br />

1354<br />

Roccavione 1669<br />

Passo<br />

(646 m)<br />

di Costabella .<br />

1033<br />

Cima . 1228<br />

del Boschin<br />

Serre<br />

Bulletta<br />

Colla<br />

della Croce<br />

Colle<br />

del Firet<br />

Punta<br />

la Sea<br />

914<br />

S.P.22<br />

1070<br />

Monfranco<br />

Panetto<br />

// 0 6<br />

COLLA DELLE GODERIE<br />

MC (variante ▶ BC)<br />

32 km ca.<br />

+ 850/-850 m<br />

Si posteggia nell'ampio<br />

Passo<br />

dei Giorsin<br />

Cima<br />

della Brer<br />

. 103<br />

Cima<br />

<strong>Tra</strong>versera<br />

. 103<br />

Tetti<br />

Monfranco<br />

Tetti<br />

Perasso<br />

731<br />

Andonno<br />

1084<br />

Passo Prato<br />

della Colla<br />

di Tetto Piano e Brignola. Al ponte sul Gesso si tiene la sinistra in direzione di Roaschia<br />

la circonvallazione e si segue in salita fino a Tetto Lombardo. Appena dopo<br />

la frazione, si lascia sulla sinistra il bivio per Tetti Chiotti e si continua a salire<br />

sulla destra in direzione della Colla delle Goderie. Dopo 2,5 km la strada diventa<br />

sterrata e procede in salita con pendenze moderate e andamento sinuoso fino<br />

all'ampia e panoramica insellatura. Dal colle si procede lungo la sterrata in discesa<br />

passando Tetto Goderie. Si risale leggermente e quindi si procede lungo la sterrata<br />

principale fino in prossimità di Tetto Serre, dove c'è un quadrivio. Qui la versione<br />

più semplice dell'itinerario prevede che si prenda l'asfaltata a sinistra che scende<br />

passando accanto alle borgate di Tetto Carletto, Tetto Nuovo e Tetto Littardi fino<br />

946<br />

947<br />

Torrente G<br />

V a l l e<br />

.<br />

982<br />

1816


1<br />

4<br />

a<br />

S. Antonio<br />

esso<br />

.753<br />

Tetti<br />

Rossi<br />

Tetti<br />

Quattino<br />

22<br />

871<br />

844<br />

Monte<br />

Colognè<br />

.<br />

1157<br />

Colla<br />

Ruera<br />

Punta<br />

Rocciaia<br />

. 1347<br />

Pironetto<br />

. 1449<br />

Caire<br />

Becas<br />

.<br />

1561<br />

1064<br />

.<br />

.<br />

1048<br />

Monte<br />

dei Cros<br />

.<br />

684<br />

d i R o a s c h i a<br />

Punta<br />

del Van<br />

Monte<br />

Testa<br />

.<br />

Monte<br />

Guardiola<br />

1988<br />

1952<br />

.<br />

1091<br />

720<br />

Tetto<br />

Gheina<br />

Roaschia<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Punta<br />

della Riva<br />

Punta<br />

Baral<br />

.<br />

.<br />

Aradolo<br />

883<br />

Colla la<br />

Busunera<br />

1588<br />

Tetti<br />

Brignola<br />

687<br />

Tetto<br />

Costa<br />

1135<br />

803<br />

1714<br />

Monte<br />

Balur<br />

.<br />

Rifugio Balur<br />

1951<br />

1350<br />

1357<br />

Tetto<br />

Fantino<br />

1826<br />

678<br />

1289<br />

.<br />

671<br />

850<br />

Tetto<br />

Cherro<br />

1829<br />

688<br />

Tetto<br />

Miola<br />

Tetto<br />

Nuovo<br />

Tetto<br />

Chiotti<br />

.<br />

Tetto<br />

Fenere<br />

.883<br />

Tetti<br />

Avena<br />

.<br />

Tetto<br />

Lombardo<br />

.<br />

.<br />

Roccavione<br />

658<br />

Monte<br />

Cuccetto<br />

.<br />

680 Tetto<br />

1002<br />

Cressi<br />

906<br />

1216<br />

951<br />

1417<br />

1152<br />

964<br />

820<br />

1034<br />

1065<br />

1028<br />

1113<br />

1271<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Monte<br />

Plunea<br />

1451<br />

1082<br />

1170<br />

.<br />

655<br />

.<br />

1450<br />

1366<br />

Tetto<br />

Cioma<br />

1395<br />

Pian della<br />

Reina<br />

Punta<br />

Ciuchè<br />

.<br />

Punta<br />

Prarosso<br />

.<br />

1719<br />

Passo<br />

Marghee<br />

del<br />

Canton<br />

Bric<br />

Tetti Bas<br />

Martinet<br />

1235<br />

.<br />

1797<br />

. 1738<br />

1868 .<br />

su sentiero. .<br />

2176 Per imboccare il sentiero, al quadrivio Monte occorre invece prendere<br />

Sapè<br />

Tetti<br />

Buin<br />

1969<br />

1010<br />

.<br />

.<br />

1276<br />

1306<br />

Tetto<br />

Centin<br />

1336<br />

. 1390<br />

Tetti<br />

Giordana<br />

1442<br />

1354<br />

1004<br />

1300<br />

Colla di<br />

Prarosso<br />

.<br />

.<br />

Pilone<br />

Cioma<br />

1033<br />

Tetto<br />

Firens<br />

Madonna<br />

delle Piagge<br />

Tetti<br />

Sariund<br />

Tetto<br />

Sales<br />

927<br />

1191<br />

Tetto<br />

Catinas<br />

Tetti Goderie<br />

823<br />

Truc<br />

Castel<br />

.<br />

.<br />

.1351<br />

Tetto<br />

Snive<br />

955<br />

817<br />

1314<br />

Tetto<br />

Sella<br />

.<br />

798<br />

Tetto<br />

Violetta<br />

905<br />

Pilone<br />

Arnostia<br />

750<br />

. 991<br />

968<br />

Tetto<br />

Centin<br />

Tetto<br />

Giop<br />

Tetto<br />

Cuca<br />

903<br />

Tetti<br />

Pëdrin<br />

Robilante<br />

678<br />

Tetto<br />

Fussa<br />

Tetto<br />

Cascina<br />

Tetto<br />

Pignuna<br />

Tetto<br />

Piulot<br />

727 865<br />

Tetto<br />

Bepdin<br />

755<br />

Tetto<br />

Freddo<br />

Tetto<br />

Neuf<br />

989<br />

Tetti<br />

Seculèe<br />

1067<br />

916.<br />

Tetto<br />

Sitoa<br />

Tetto<br />

Giudice<br />

.<br />

1209<br />

.<br />

.<br />

Tetti<br />

Pursil<br />

.<br />

Tetti<br />

Pertus<br />

.<br />

Tetto<br />

Caminet<br />

Tetto<br />

Grosso<br />

Vernante<br />

851<br />

a congiungersi con la ciclabile della Val Vermenagna, dove arriva anche la variante<br />

Serra Garb<br />

Colletto Seuil<br />

di Fantin<br />

Monte<br />

Casternaud<br />

Monte<br />

Testas<br />

Pomaretto<br />

Punta<br />

Culet<br />

Monte<br />

Maluna<br />

Punta<br />

del Brusà<br />

Bric<br />

di Vola<br />

Bec<br />

della<br />

Ciapera<br />

Colla di<br />

Monte Cala<br />

Colla<br />

Giorgia<br />

Grande<br />

622<br />

Torrente Vermenagna<br />

Monte<br />

Pena<br />

Colla<br />

Guderie<br />

Punta<br />

Roccarina<br />

Vallone Bralongia<br />

Bric<br />

Berciassa<br />

956<br />

Rocca<br />

Molere<br />

Colle<br />

Bercia<br />

903<br />

880<br />

707<br />

735<br />

858<br />

936<br />

812<br />

Monte<br />

Bianco<br />

766<br />

Colletto<br />

Ramonda<br />

965<br />

857<br />

Truc<br />

Murgiun<br />

la seconda sterrata da destra (palina in legno sentiero n.4): si segue in discesa<br />

nella faggeta finché una freccia in legno non indica l'inizio del sentiero, che scende<br />

a tornantini nel bosco attraversando Tetto Seculè e ricongiungendosi con la pista<br />

di Vallon Secco a monte di Tetti Romesìn. Da qui si raggiunge Vernante svoltando<br />

a sinistra e poi, appena a valle del centro visita del paese, ancora a sinistra<br />

per imboccare la ciclabile ricongiungendosi con l'altro percorso. Si segue<br />

la ciclabile e si attraversa Robilante. In corrispondenza della rotonda<br />

del cementificio si prende a destra il sottopassaggio che immette sull''asfaltata<br />

parallela alla SP 259 fino a Roccavione. Si attraversa il paese lungo la via principale<br />

e, al bivio per Borgo San Dalmazzo, si svolta a sinistra per tornare al punto di partenza.<br />

Truc<br />

Murgnie<br />

Tetto<br />

Marsola<br />

818<br />

.<br />

1029<br />

940<br />

Tetto<br />

Grendi<br />

.<br />

1021<br />

Tett<br />

Ario<br />

Tetto<br />

Splun<br />

.<br />

Tetto<br />

Malizia<br />

1033<br />

910<br />

Tru<br />

di S<br />

.<br />

966<br />

C<br />

d<br />

105<br />

Truc<br />

del Caste<br />

Ca<br />

La T


38<br />

//07<br />

FONTANA<br />

CAPPA


La Bisalta è la montagna sacra<br />

dei cuneesi: il suo familiare profilo<br />

a due vette si annuncia da lontano<br />

e ha il sapore del ritorno a casa.<br />

Domestica e misteriosa, la Bisalta è<br />

anche un luogo sospeso fra leggenda<br />

e realtà: il mito dell’antico vulcano<br />

spento e il fatto storico dell’estrazione<br />

dell’uranio dal suo ventre.<br />

L’itinerario ad anello proposto tocca due<br />

dei più famosi belvedere della Bisalta – Colle<br />

Bercia e Fontana Cappa – e propone una<br />

variante in discesa su sentiero per soddisfare<br />

i gusti dei biker amanti della guida su sentieri<br />

naturali panoramici, scorrevoli e mai troppo<br />

tecnici. Partenza, salita e rientro sono<br />

in comune. L'itinerario parte dal Santuario<br />

di Madonna dei Boschi, “scalda i motori”<br />

risalendo la Valle Colla all’ombra dei castagni<br />

e sale con pendenze sostenute, ma mai<br />

proibitive, prima su asfalto, poi su sterrato<br />

buono e infine su fondo inerbito, un po’<br />

sconnesso e faticoso negli ultimi 2 km, prima<br />

di arrivare a Fontana Cappa. Castagneti,<br />

faggete, frazioni abbandonate e borgate<br />

risorte a nuova vita, cave d'uranio dismesse e<br />

panorami mozzafiato sulla pianura cuneese<br />

sono quello che questo appagante giro offre<br />

ai ciclisti dalla primavera all'autunno.<br />

← Il bellissimo sentiero che risale<br />

la sponda sinistra<br />

del torrente Colla<br />

↑ Panorama da Fontana Cappa<br />

↓ Ingresso della miniera<br />

di uranio<br />

→ LE CAVE DI URANIO<br />

La miniera d'uranio<br />

della Val Fredda,<br />

di proprietà della<br />

Montecatini, fu aperta<br />

dopo la fine della Seconda<br />

Guerra Mondiale.Dal 1950<br />

al 1960 funzionò a pieno<br />

regime, fino a che, esaurito<br />

il filone estrattivo,<br />

la Montecatini annunciò<br />

nel 1961 la chiusura,<br />

definitiva nel 1962. Oggi<br />

l’ingresso della miniera è<br />

evidenziato dai cartelli<br />

firmati da Andrea Castellino,<br />

unico superstite di tutti<br />

i lavoratori assunti –<br />

circa una quarantina<br />

– morti precocemente<br />

per patologie legate<br />

all’esposizione al materiale<br />

radioattivo.<br />

39


40<br />

// ITINERARIO<br />

Da Madonna dei Boschi si procede su Via Roncaia, poi Via Merlat, risalendo<br />

la Valle Colla in sinistra orografica (ci si lascia a sinistra il ponte che sarà utilizzato<br />

per il rientro). A 3,8 km dalla partenza la strada diventa un bellissimo sentiero<br />

a mezzacosta fra coltivi e castagni che si segue fino a Tetto La Lana, dove si<br />

attraversa il Colla e si perde brevemente quota prima di imboccare il bivio<br />

asfaltato sulla destra (quota 797 m), che segna l'inizio della salita vera e propria.<br />

Si toccano numerose borgate ristrutturate fino a che la strada, dopo Tetto Filibert<br />

soprano, non diventa sterrata. La si segue ignorando ogni bivio fino a Colle Bercia,<br />

dove la salita continua con una lunga e panoramica Z (dal fondo sconnesso, che<br />

costringerà a mettere il piede a terra qualche volta), sfiora un bosco di abeti e<br />

raggiunge in leggera discesa Fontana Cappa. Qui si imbocca la sterrata in discesa<br />

per Peveragno (all'inizio il fondo è un po' sconnesso, poi migliora), poi<br />

a un tornante verso destra (Costa Pautas, palina), si abbandona il tracciato<br />

principale per una sterrata in lieve e breve salita che conduce a loc. Ponte<br />

delle bestie (palina) e quindi, sempre su comoda discesa nel bosco, a Borgata<br />

Buonasera (si ignora il bivio a sinistra per Tetto Fenera e si raggiunge la borgata).<br />

Al primo bivio oltre Tetto Buonasera si segue a sinistra (a destra si va al pilone<br />

Bellagarda) per Tetti Cava, Barano e Fenera. Dopo Tetti Fenera si svolta a destra<br />

in Val Fredda (dove sulla destra è visibile l'ingresso della cava dismessa di uranio)<br />

e, al bivio a quota 700 m, si prende a sinistra fino al Colletto di San Giovenale, dove<br />

si imbocca il sentiero a sinistra che in breve conduce a Via Tetto Molettino, che<br />

si percorre per qualche metro verso destra per poi svoltare a sinistra in Via Tetto<br />

Merano. Dopo poco un bivio sterrato (palina) conduce in Via 1° gennaio e da lì<br />

in Via Castellar, che si imbocca a sinistra per raggiungere il ponte sul Colla da cui<br />

si guadagna in breve il punto di partenza.


Truc<br />

Murgnie<br />

940<br />

Tetto<br />

Grendi<br />

Tetto<br />

Ariou<br />

Tetto<br />

Splun<br />

.<br />

761<br />

696<br />

Tetto<br />

Brusse<br />

Colletto<br />

del Moro<br />

940<br />

Cerati<br />

609<br />

.<br />

646 642<br />

614<br />

Madonna dei Boschi<br />

. 635<br />

.<br />

700<br />

1013 .<br />

Cima<br />

del Brusatà<br />

.<br />

873<br />

Tetti<br />

Gigotin Soprano<br />

Costa Rosbella<br />

888<br />

.<br />

793<br />

.<br />

Bric<br />

Madami<br />

. .644<br />

Tetti 1154<br />

.<br />

911 Pi<br />

Chiri<br />

Castellar<br />

1021<br />

Lap<br />

724<br />

Tetti<br />

Tetto<br />

Rosbella<br />

.<br />

Merlot<br />

910<br />

726<br />

928<br />

1140<br />

Pra<br />

1. 100 826<br />

del Soglio<br />

.<br />

1239<br />

758<br />

.<br />

923<br />

.<br />

Bric<br />

1191<br />

della Cia<br />

.<br />

Cima<br />

San<br />

Cima<br />

Croce<br />

Giacomo<br />

1054 1267 .<br />

Sella<br />

di Francia<br />

1176<br />

870<br />

1465<br />

Truc<br />

Artondù<br />

1021<br />

.<br />

.<br />

la Croce<br />

Groppo<br />

del Fajet<br />

Tetto<br />

1116 .<br />

1421 Bec Alto<br />

Malizia<br />

1083<br />

1602<br />

917<br />

Cima<br />

Bercia<br />

1402<br />

1289<br />

1253<br />

.<br />

Fontana<br />

844<br />

Cappa<br />

1786 .<br />

1110<br />

1241<br />

Chiesetta<br />

11<br />

degli alpini<br />

Colle . 1492<br />

1925<br />

1043 .<br />

Bercia<br />

Cima<br />

Monte Gias<br />

1008<br />

di Sieis<br />

Besimauda Pusin<br />

Rocca<br />

Gianet<br />

Bric<br />

Alta<br />

Carleret . (Bisalta)<br />

1494<br />

.<br />

1338. . 1616<br />

.<br />

2231<br />

1468<br />

.<br />

1189<br />

.<br />

// 0 7<br />

1076<br />

→ VARIANTE<br />

Punta<br />

SU SENTIERO<br />

1432 Cima<br />

1819<br />

Tre Confini<br />

1018<br />

Giasetto FONTANA CAPPA<br />

1483 .<br />

Buscajè<br />

. .<br />

1549<br />

. 1632<br />

Truc Da Fontana Cappa si torna indietro 1394<br />

di Sol<br />

1454<br />

1569 Cima<br />

1033 .<br />

.1200<br />

1473 .<br />

1091.<br />

Ex Rifugio<br />

BC 2080 (variante .<br />

Pravinè<br />

Garb<br />

2257<br />

▶ BC+)<br />

Tetto<br />

Lereta<br />

Sagnaschi<br />

758<br />

619<br />

Tetti<br />

Meni<br />

Tetto<br />

Mol<br />

Tetto<br />

Boerla<br />

Torrente Colla<br />

619<br />

Rivoira<br />

636<br />

Colletto<br />

per 400 m, dove parte sulla destra l'evidente<br />

sentiero di discesa che inizia parallelo<br />

al sentiero escursionistico. Il tracciato non<br />

è segnato e non è univoco (ci sono varie<br />

possibilità): si consiglia di scaricare la traccia<br />

online, in mancanza della quale ci si può<br />

con buona approssimazione affidare<br />

all'intuito, tenendo (tendenzialmente)<br />

la sinistra ai bivi per raggiungere l'asfalto<br />

di Via Castellar, che si imbocca a destra in<br />

discesa fino ad attraversare il ponte sul Colla<br />

da dove si rientra per l'itinerario di andata.<br />

San<br />

Giovenale 721<br />

685<br />

Cascina<br />

Tetto<br />

. Giovan<br />

Barale<br />

651 739<br />

.<br />

.<br />

705<br />

702<br />

800 759<br />

842 .<br />

Truc<br />

Ramosi<br />

Tetto<br />

Tetto<br />

Sciolla<br />

Cava<br />

901<br />

Tetto<br />

. 941<br />

Cumba<br />

632<br />

3:30/4:00 h<br />

915<br />

Tetti<br />

Garre<br />

650<br />

Tetti<br />

Eretta<br />

828<br />

Tetto<br />

Perie<br />

Bric<br />

Filosa<br />

1687<br />

695<br />

627<br />

.<br />

Madonna<br />

dei Boschi<br />

22,5 km ca. ▶ su strada<br />

19 km ca. ▶ variante in discesa<br />

su sentiero<br />

+900 m/-900 m<br />

aprile/ottobre<br />

Madonna dei Boschi (610 m)<br />

Si posteggia nell'ampio<br />

parcheggio nei pressi<br />

del santuario di Madonna<br />

dei Boschi di Boves e<br />

del palazzetto dello sport.<br />

Truc<br />

Rame<br />

.<br />

912<br />

.<br />

656<br />

T<br />

Ra<br />

62<br />

Tetto<br />

Gavo<br />

Te<br />

←←← Fontana Cappa<br />

←←↑ Il belvedere di Colle Bercia<br />

←←↓ Rudere lungo la strada<br />

di discesa fra Costa Pautas e<br />

Ponte delle Bestie<br />

← Gruppo di allegri ciclisti<br />

in procinto di scendere lungo<br />

il sentiero (imbocco variante)


42<br />

//08<br />

LAGO<br />

DI PIANFEI


Quando dal Lago di Pianfei in una tranquilla<br />

giornata d’estate lasci vagare lo sguardo verso<br />

il nucleo di case di Garavagna e l’anonima<br />

cima boscosa del Munt Cervìn che si scorgono<br />

in lontananza, non immagineresti mai che<br />

nel fitto del castagneto si nasconda “il pistino”,<br />

un divertente sentiero – opera di meritevoli<br />

volenterosi locali – che dalla vetta (ca. 900 m)<br />

conduce sulle sponde del lago (ca. 630 m).<br />

Tornantini, salti, ripidoni, sponde,<br />

traversi: il single track – già tecnico<br />

se non si ha dimestichezza<br />

con la guida in discesa su sentiero –<br />

ha tutto per piacere e scenderlo<br />

ripaga ampiamente della fatica<br />

della salita.<br />

Tutti i salti e alcuni passaggi più tecnici sono<br />

comunque aggirabili su varianti più facili,<br />

rendendo il sentiero adatto per chi vuole<br />

iniziare a cimentarsi con la discesa. In parte<br />

segnato con frecce gialle e rosse, nella bella<br />

stagione il tracciato del pistino è sempre<br />

evidente grazie ai ripetuti passaggi dei ciclisti,<br />

ma attenzione: in primavera può essere<br />

danneggiato o ingombro di rami caduti.<br />

Un po’ di riflessi e un po’ di occhio occorrono<br />

anche per individuare la continuazione<br />

del pistino, che interseca ripetutamente<br />

sterrate più ampie.<br />

←← Lago di Pianfei<br />

↑ Primo tratto di discesa<br />

dalla vetta del Munt Cervìn, poco<br />

prima di immettersi sul “pistino”<br />

vero e proprio<br />

→ LA GROTTA<br />

DEI DOSSI<br />

A poca distanza dal punto<br />

di partenza del giro,<br />

si trova la Grotta dei Dossi<br />

(www.grottadeidossi.it),<br />

interessante e<br />

coloratissima cavità<br />

di nuovo visitabile dopo<br />

due secoli di oblio.<br />

È stata la prima grotta<br />

scoperta in Provincia<br />

di Cuneo nel 1797<br />

da un cacciatore e<br />

la prima grotta d’Italia<br />

a essere illuminata<br />

a luce elettrica.<br />

Ha uno sviluppo di 910<br />

metri per un dislivello<br />

di 21. Molto visitata<br />

nell’800, è stata chiusa<br />

per un lungo periodo<br />

di tempo: oggi questo<br />

gioiello è tornato<br />

a nuova vita grazie<br />

a un’illuminazione<br />

capace di esaltare<br />

le forme e i colori<br />

della grotta.<br />

43


44<br />

← Il primo bivio lungo<br />

il mezzacosta sterrato<br />

↑ La chiesa di Garavagna<br />

→ Il Lago di Pianfei<br />

→→ Inizio della rampa assassina<br />

finale che conduce alla cima<br />

del Munt Cervìn<br />

// ITINERARIO<br />

Si costeggia la sponda est del lago sull’asfalto lungo Via Boschi, passando<br />

accanto alla casetta dei pescatori. Si procede in salita fino al primo bivio<br />

con una sterrata (Via Nucleo) in corrispondenza di alcune case: qui si tiene<br />

l’asfalto svoltando a destra in falsopiano in salita fra boschi misti, prati e<br />

coltivi. Dopo un tornante in discesa, la strada riprende a salire all’ombra<br />

dei castagni fino a raggiungere la chiesa di Garavagna. Dalla chiesa si svolta<br />

a destra e si continua a salire verso la parte alta di Garavagna, Nucleo Bersana<br />

(tenere sempre la destra ai due bivi successivi). Appena l’asfaltata inizia<br />

a perdere quota, al primo tornante si svolta a destra su una sterrata che si<br />

inoltra nel bosco lungo una recinzione. Si pedala su fondo buono per circa<br />

2 km: al primo bivio si procede verso destra (indicazione gialla su un albero).<br />

Poco dopo, a un secondo bivio nei pressi del quale si trova un mucchietto<br />

di sassi con una (precaria) madonnina dentro teca di vetro (ancora più<br />

precaria), si svolta a destra sulla ripida rampa che in breve immette sul crinale:<br />

qui si svolta a sinistra sempre in ripida salita e si raggiunge un cocuzzolo –<br />

la cima del Munt Cervìn – dove la strada è ormai sentiero. Si inizia a scendere<br />

e, dopo poche decine di metri, è segnato sulla destra (freccia nera di plastica<br />

con il bordo rosso e ometto di pietre) il bivio per il pistino. Non resta che<br />

abbassare la sella e imboccare la discesa. Il sentiero interseca a più riprese<br />

strade sterrate, che occorre attraversare prestando attenzione per non perdere<br />

l’imbocco della tranche successiva di discesa, sempre piuttosto evidente e<br />

sottolineata da frecce rosse o gialle. Dopo circa 350 metri di dislivello,<br />

il sentiero sbuca sull’ampia e comoda sterrata che riconduce al Lago<br />

di Pianfei, che si imbocca sulla destra. Poco dopo si ignora una palina che<br />

indica una deviazione sulla destra per “Lago di Pianfei” e si procede dritti<br />

per raggiungere in breve il punto di partenza.


Cascina<br />

Garblino<br />

. 526<br />

scina<br />

grina<br />

555<br />

.<br />

.<br />

Cascina<br />

Nuova<br />

575<br />

581<br />

. 594 Chiusa<br />

700<br />

di Pesio<br />

Castello<br />

ombrisone 725.<br />

605<br />

723<br />

.<br />

Tetto<br />

Masso<br />

538 .<br />

Case<br />

Bancotto<br />

549 .<br />

San<br />

Defendente<br />

558 .<br />

Cascina<br />

Peschiera<br />

644<br />

. Cascina<br />

Bracco<br />

526<br />

558<br />

Case<br />

Torre<br />

555<br />

552 .<br />

722<br />

Le<br />

Combe<br />

Case<br />

Paiassa<br />

.<br />

Case<br />

Musso<br />

Case<br />

Baduc<br />

Case<br />

Gramondin<br />

532<br />

638<br />

543<br />

526<br />

.<br />

529<br />

538<br />

548<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Brusa`<br />

. 585<br />

Case<br />

Barletto<br />

536<br />

583<br />

640<br />

.<br />

580<br />

568<br />

. 637<br />

Monte<br />

Rossetto<br />

791 .<br />

Mussi<br />

516.<br />

.<br />

.<br />

544<br />

I Ponzi<br />

.<br />

. 624<br />

534.<br />

Poggio<br />

592<br />

Sant' Antonio<br />

.<br />

Case<br />

Crapa .<br />

Case<br />

Peveraggina<br />

Poggio .<br />

612<br />

Denina<br />

574<br />

Pelato 538<br />

.<br />

Lago di Pianfei 606<br />

.<br />

Cascina 568<br />

.<br />

593<br />

del Ponso<br />

.<br />

.<br />

548<br />

660<br />

614<br />

.<br />

Tait<br />

.<br />

604<br />

558<br />

Monte<br />

Baudinet<br />

726 .<br />

Roccarina<br />

602<br />

→ IL LAGO DI PIANFEI<br />

596<br />

513<br />

Monte<br />

Cavanero<br />

854<br />

Il<br />

Piano<br />

547<br />

711<br />

650 .<br />

Colle<br />

del Mortè<br />

680<br />

678<br />

.<br />

.745<br />

Bric<br />

Moncocore`<br />

.<br />

851<br />

.<br />

Bric<br />

Cavalloni<br />

.<br />

781<br />

. 724<br />

Case<br />

del Marsè<br />

Bric<br />

Cervino<br />

854<br />

.<br />

I Botto<br />

.<br />

Il Lago di Pianfei è un bacino idrico<br />

artificiale alimentato da una sorgente,<br />

utilizzato per l’irrigazione e per la pesca<br />

alla trota. Incastonato fra boschi misti e<br />

castagneti a pochi chilometri da Cuneo,<br />

offre degli scorci incantevoli. Le sponde<br />

sono accessibili per circa il 90% e nei suoi<br />

pressi sono presenti 3 aree attrezzate<br />

per il pic-nic, caratteristiche che<br />

concorrono a farne un’ottima meta<br />

per passeggiate di mezza giornata e<br />

distensive merende all’aria aperta.<br />

819<br />

.<br />

609<br />

.<br />

Paganotti<br />

.<br />

Chiabotto<br />

Garavagna<br />

692<br />

873<br />

Bric<br />

Barello<br />

Bric<br />

della Croce<br />

732<br />

688<br />

.<br />

588<br />

650<br />

593<br />

Dossi<br />

582<br />

Castellaro<br />

573<br />

.<br />

Case<br />

Scarrone<br />

Grotta dei<br />

Dossi Cava<br />

576<br />

.<br />

571.<br />

593<br />

.<br />

Monte<br />

Case<br />

Calvario S. Bernardo<br />

Barucca<br />

.<br />

811<br />

.<br />

585<br />

Santuario di<br />

740<br />

.<br />

.<br />

Santa Lucia<br />

Cava<br />

830<br />

Rolfi<br />

.<br />

Viè<br />

Cascina<br />

Caporale<br />

545.<br />

808.<br />

549<br />

.<br />

Roccaforte<br />

Mondovì<br />

. .<br />

571 694<br />

Il Castello<br />

Case<br />

623<br />

// 0 8 Molar .<br />

LAGO DI PIANFEI<br />

OC<br />

2:00/2:30 h<br />

9,3 km<br />

+360/-360 m ca.<br />

marzo/novembre<br />

Lago di Pianfei (560 m)<br />

.<br />

577<br />

809<br />

Menzano<br />

Branzola<br />

Cava<br />

Villa<br />

590<br />

Bric Menzano<br />

Si lascia l’auto sulla sponda<br />

destra del Lago di Pianfei,<br />

in corrispondenza alcuni<br />

tavoli da pic nic in cemento.<br />

Case del<br />

Lupo<br />

559<br />

.<br />

La Baua<br />

531<br />

.<br />

Case<br />

Fredda<br />

.526 527<br />

.<br />

I Villaretti<br />

Il<br />

Dus<br />

565<br />

Cava<br />

45<br />

611<br />

.<br />

Case<br />

Bragasso<br />

Case<br />

Costa<br />

Villa<br />

Mon<br />

.<br />

514<br />

.<br />

C. Fre<br />

718<br />

.<br />

69<br />

→ Punto acqua disponibile<br />

a metà percorso appena<br />

a valle della chiesa<br />

di Garavagna presso<br />

il campetto.


46<br />

//09<br />

BAITA<br />

DEL MONTE PIGNA


Bell’anello panoramico e<br />

di soddisfazione dal dislivello discreto<br />

che richiede un buon allenamento<br />

per raggiungere la Baita Monte<br />

Pigna, “gran premio della montagna”<br />

dell’itinerario.<br />

Il percorso si svolge in prevalenza su sterrate<br />

dal fondo buono. La salita da Prea alla borgata<br />

di Sant'Anna utilizza una strada asfaltata<br />

secondaria pochissimo trafficata. Un solo<br />

tratto iniziale di single track caratterizza<br />

la discesa, che si sviluppa prevalentemente<br />

su strada sterrata. Si inizia a pedalare<br />

da Roccaforte e si raggiunge la soleggiata<br />

frazione di Prea, famosa per il suo presepe,<br />

attraverso un simpatico percorso ciclabile<br />

sulla riva sinistra dell’Ellero. Sicuramente<br />

più faticoso dell’asfaltata, è però più fresco,<br />

più ombroso e, soprattutto, più divertente:<br />

si svolge su strade di servizio fra campi e bosco<br />

fino alla borgata di Norea e quindi sulla Via<br />

Vecchia di Prea, punteggiata di piloni votivi.<br />

Da non perdere la borgata di Sant’Anna<br />

affacciata sull’alta Valle Ellero, le molte baite<br />

ben ristrutturate che si incontrano durante<br />

la salita, gli scorci panoramici sulle <strong>Alpi</strong> Liguri e<br />

sulla pianura della Baita Monte Pigna e di Baita<br />

Elica, un enorme castagno secolare verso<br />

la fine della discesa.<br />

← Panorama sulla pianura<br />

dalla Baita Monte Pigna<br />

↑ Lungo il sentiero, fra Baita<br />

Elica e la faggeta<br />

↓ Il santuario settecentesco<br />

di Sant’Anna di Prea<br />

→ IL SANTUARIO<br />

DI SANT’ANNA<br />

DI PREA<br />

La facciata del piccolo<br />

santuario, risalente al XVIII<br />

secolo, costituisce<br />

un notevole esempio<br />

di rococò francese,<br />

probabilmente unico tra gli<br />

edifici religiosi piemontesi.<br />

La leggenda attribuisce<br />

la realizzazione della facciata<br />

a un artista francese<br />

in fuga dalle persecuzioni<br />

della Rivoluzione Francese,<br />

come segno di gratitudine<br />

verso Sant'Anna che qui<br />

gli apparve e lo salvò<br />

da una cattura ormai certa.<br />

47


→ IL RIFUGIO MARGHERITA<br />

Sorge negli anni 1934-1935 sopra la frazione<br />

di Sant’Anna per volontà di Giovanni Basso<br />

che lo dedica alla figlia Margherita. Rifugio<br />

storicamente considerato una meta classica<br />

per le gite dei monregalesi del pre- e<br />

del dopoguerra. Posto in una gradevole<br />

posizione, con uno splendido affaccio<br />

sulla Valle Ellero, è circondato in primavera<br />

da una distesa di narcisi bianchi sfumati<br />

da rododendri e genzianelle. Durante<br />

il periodo della Resistenza fu sede del primo<br />

nucleo della Brigata Valle Ellero; assediato<br />

e incendiato, non venne mai distrutto.<br />

↑ Il rifugio Margherita<br />

→ Verso la Baita Monte Pigna,<br />

sullo sfondo la cima omonima<br />

→↑ Affaccio sull’alta Val Ellero<br />

dai dintorni della Baita Monte<br />

Pigna<br />

→↓ Arrivo su Prea<br />

// ITINERARIO<br />

Si pedala sull’asfalto in direzione Rastello per ca. 200 m, quindi si svolta<br />

a destra nei campi fino a inserirsi sulla ciclabile che corre parallela.<br />

La si percorre (tacche bianche e rosse) in piacevole saliscendi fino a sbucare<br />

in località Norea. Si scende sull’asfalto e lo si percorre per ca. 200 m finché non<br />

si svolta a destra (palina) sulla Via Vecchia di Prea, sterrata. Si sale nel bosco<br />

sempre su bel fondo fino a raggiungere la bella borgata di Prea.<br />

Si svolta a sinistra in discesa sull'asfalto fino al cimitero: lì si imbocca l’asfaltata<br />

che sale mai ripida ma continua fino alla borgata di Sant’Anna (indicazioni<br />

per Baita Elica). Da Sant’Anna in avanti il fondo si fa sterrato e la salita procede<br />

alternando rampe molto impegnative a piacevoli intermezzi che consentono<br />

di tirare il fiato. Usciti dal bosco, si raggiunge una panoramica zona di pascoli,<br />

da dove si intravede la meta. Superato il vecchio rifugio Margherita,<br />

si raggiunge un colletto sulla dorsale Ellero-Pesio, qui si imbocca la più dolce<br />

delle sterrate che salgono a sinistra verso la Baita Monte Pigna. Da qui si<br />

ridiscende al colletto, dove si procede dritto in salita in mezzo agli abeti<br />

per giungere a Baita Elica, favoloso punto panoramico. Lasciatala sulla destra,<br />

si prosegue sulla dorsale: in corrispondenza dell’arrivo di un impianto<br />

di risalita, inizia un single track tra rododendri e mirtilli (indicazioni “Prea<br />

<strong>Tra</strong>il”). Lo si percorre fino a spuntare su una sterrata dove si svolta subito<br />

a sinistra nei pressi di alcune case lungo un muro in pietra che immette<br />

in un bel bosco di faggi. Si attraversa in saliscendi per poi scendere decisi<br />

fino a spuntare su una sterrata: da qui si svolta prima a sinistra, poi al bivio<br />

successivo a destra. Si segue la sterrata principale attraversando belle borgate<br />

e lasciandosi sulla sinistra un enorme castagno secolare. A un bivio (palina)<br />

si abbandona la sterrata per un sentiero che fa planare sui tetti di Prea:<br />

al ritorno è d’obbligo una visita alla bella frazione prima di riprendere la Via<br />

Vecchia e poi la ciclabile per tornare al punto di partenza.


.<br />

.<br />

694<br />

571<br />

. 693<br />

Bric<br />

.<br />

Il Castello Case<br />

Colle Cavalloni<br />

Costa<br />

Roccaforte Mondovì<br />

del Mortè . 781<br />

718<br />

588<br />

.<br />

I Botto<br />

711<br />

.<br />

Case<br />

623<br />

Molar .<br />

Bric . 809 // 0 9<br />

Menzano<br />

Menzano<br />

602<br />

.<br />

691<br />

. BAITA<br />

.<br />

Rossi<br />

Case<br />

817<br />

Granet<br />

Testa<br />

635<br />

Case<br />

di Radeschi<br />

Garelli<br />

648<br />

. Bric .<br />

858<br />

859<br />

.<br />

775<br />

Marino Lovera Osteria<br />

Lurisia .<br />

BC<br />

6<br />

Case<br />

Bric<br />

Dho<br />

Candeile 686<br />

Gaiurri<br />

. 787<br />

.<br />

644 3:30/4:00 h<br />

773<br />

. Case Frera<br />

685 676<br />

.<br />

755<br />

Case<br />

.<br />

Coccai<br />

Annunziata<br />

23 km ca.<br />

744<br />

722<br />

.<br />

Terme di<br />

1005 .<br />

Lurisia . .<br />

793 644<br />

Colletto<br />

837<br />

684<br />

.<br />

Merlatti<br />

Testa<br />

. . 975<br />

della Struna<br />

Bric<br />

758<br />

Agacio<br />

914<br />

Case<br />

.<br />

Ciordello<br />

Norea<br />

. 1108<br />

810<br />

. 1176<br />

Casali<br />

694<br />

Colletto<br />

Persico .<br />

Bric<br />

1055<br />

696<br />

.<br />

. .<br />

Bric<br />

Miroglio<br />

983<br />

1141 Agacio<br />

Bric<br />

Baracco<br />

Cima<br />

902 .<br />

Friosa<br />

1036<br />

. .<br />

ne<br />

1052.<br />

Zucco Alto<br />

1284 .<br />

1362<br />

Monte<br />

Pigna<br />

1761 .<br />

1655<br />

1582<br />

.<br />

1503<br />

Rio di Valcocca<br />

Stalle<br />

Cussa<br />

1450<br />

.<br />

1217<br />

Baita<br />

Monte Pigna<br />

1459<br />

. 724<br />

.<br />

1219<br />

Rocca<br />

Soprana<br />

.<br />

1462<br />

911<br />

.<br />

Casa<br />

del sale<br />

1203<br />

Rifreddo<br />

.<br />

Loc. Pietra<br />

Rotonda<br />

1054<br />

Case<br />

Biule<br />

1139<br />

Roccelle<br />

Rognone<br />

1321<br />

.<br />

1312<br />

.<br />

Borgognone<br />

Bric<br />

→ LA BORGATA DI PREA<br />

Maciap<br />

.<br />

1043<br />

1000<br />

Frè<br />

Prea<br />

873<br />

908<br />

1061<br />

Rastello<br />

830<br />

1079<br />

Case<br />

Borrello<br />

779<br />

.<br />

761<br />

.1101<br />

Bric<br />

Perrino<br />

Balmassi<br />

Pare che nell'antichità esistesse un borgo<br />

chiamato Subteniano, che venne raso<br />

al suolo durante una delle molte guerre che<br />

afflissero il Piemonte. Del borgo non si ha più<br />

traccia né memoria. Tuttavia, si ritiene che<br />

i sopravvissuti alla distruzione edificarono<br />

le attuali Rastello, Prea, Norea e Baracco<br />

andando alla ricerca di luoghi più sicuri, ma<br />

non troppo lontani dai castagneti. Il bel borgo<br />

arroccato di Prea è così descritto sul finire<br />

del Settecento: «simile a Itaca patria<br />

di Ulisse, che, al dire di Cicerone, sembrava<br />

un nido affisso in asprissimi sassi.».<br />

1140 .<br />

.<br />

891 .<br />

Colle<br />

.<br />

.<br />

902<br />

strada<br />

Friosa<br />

che da Roccaforte<br />

Baracco conduce in Val Ellero.<br />

Cima Fornelli<br />

1332 .<br />

. .<br />

1233<br />

.<br />

1191<br />

DEL MONTE PIGNA<br />

Rio Frera<br />

+1000/-1000 m ca.<br />

maggio/ottobre<br />

Roccaforte (574 m)<br />

Si lascia 1100 l’auto nell’area<br />

camper 995 attrezzata posta<br />

sulla sinistra, all’inizio della<br />

→ Punti acqua disponibili<br />

1238<br />

Colle<br />

lungo<br />

Fornelli<br />

il percorso:<br />

al parcheggio, a metà<br />

ciclabile, a Norea, a Prea,<br />

a Sant’Anna di Prea, poco<br />

Case<br />

Baraba`<br />

1314<br />

prima di Baita Monte Pigna<br />

presso una casa in pietra.<br />

.<br />

1201<br />

La<br />

.<br />

Celletta<br />

1200<br />

161<br />

. 8 1503<br />

49


50<br />

//10<br />

MONTE MORO


Un bell'anello in quota con partenza e<br />

arrivo da Frabosa Soprana che<br />

si sviluppa esclusivamente<br />

su sterrato. Si pedala immersi in aerei<br />

panorami sulle <strong>Alpi</strong> Liguri e<br />

sulla pianura cuneese così appaganti<br />

da far dimenticare i brevi tratti<br />

in cui si incontrano impianti di risalita<br />

e condomini.<br />

Di questo giro rimarranno impresse<br />

nella retina immagini di alpeggi, vecchie<br />

abitazioni costruite secondo l'antica tecnica<br />

locale del “tetto racchiuso”, il giro orizzonte<br />

che dalla vetta di Monte Moro corre senza<br />

ostacoli per chilometri e chilometri intorno<br />

all'eroico ciclista che avrà raggiunto la vetta.<br />

La salita – per pendenza e fondo – non<br />

presenta particolari difficoltà tecniche, mentre<br />

la discesa è “complicabile” a piacere.<br />

Dalla Baita delle Stelle partono infatti i percorsi<br />

del bike park di Frabosa. Il più facile di tutti –<br />

“El paseo”, ha la partenza in comune<br />

con la sterrata di rientro ed è percorribile –<br />

fatte salve adeguate capacità di guida – anche<br />

con una bicicletta cross country / allmountain.<br />

Percorribile dalla tarda primavera all'autunno,<br />

nelle giornate più terse il giro del Monte Moro<br />

saprà compensare adeguatamente la fatica<br />

con il piacere dell'ambiente.<br />

← Dalla vetta di Monte Moro<br />

↑ Panorama lungo la sterrata<br />

di discesa<br />

↓ Palina con la partenza<br />

delle discese del bike park<br />

di Monte Moro<br />

→ IL BIKE PARK<br />

DI MONTE MORO<br />

Il nuovo Bike Park<br />

di Frabosa Soprana,<br />

collegato con il Bike Park<br />

di Prato Nevoso, è un vero e<br />

proprio paradiso per biker,<br />

una delle aree “gravity” più<br />

grandi d’Italia, oltre 900<br />

m di dislivello, road gap,<br />

passerelle, paraboliche e<br />

salti per discese mozzafiato<br />

racchiusi in 6 percorsi<br />

freeride e downhill<br />

dalla mitica “Rambla”<br />

(tappa fissa del circuito<br />

italiano “Gravitalia”)<br />

alla facilissima “El paseo”,<br />

ideale per principianti<br />

che vogliano avvicinarsi<br />

al mondo del downhill.<br />

51


← I condomini di Colle del Prel<br />

↑ Salendo verso loc. “La croce”.<br />

→ Tetto racchiuso crollato<br />

→→ La bella sterrata che<br />

conduce alla Baita delle Stelle<br />

52<br />

// ITINERARIO<br />

Si sale lungo Via Roma verso la partenza degli impianti, attraversando<br />

il sottopasso e prendendo quota velocemente sull'asfalto. La salita tocca<br />

borgata Tomenotti e raggiunge il punto panoramico di loc. “La croce”.<br />

L'asfalto lascia il posto a una sterrata dal fondo compatto con pendenze meno<br />

sostenute, che si segue ignorando ogni diramazione secondaria.<br />

La carrareccia taglia con un lunghissimo traverso i versanti orientali del Monte<br />

Moro e del Monte Malanotte, attraversando ora boschi, ora praterie alpine<br />

e pascoli in ambiente aperto e panoramico. Sempre mantenendo la strada<br />

principale, si cominciano a intravedere i condomini del Colle del Prel.<br />

Nel tratto che precede il colle, la progressione si fa più faticosa, sia per<br />

la presenza di pietrisco smosso, sia perché la pendenza aumenta. Un'ultima<br />

rampa immette sull'asfalto che dopo poche decine di metri conduce<br />

al Colle del Prel (fontana). Dal Colle si prosegue su asfalto in leggera salita<br />

(via Galassia), fino al secondo tornante dove si lascia la strada principale e<br />

si imbocca una via a sinistra (via Monte Moro), che diviene presto una bella<br />

sterrata fra gli abeti che conduce in saliscendi prima alla palestra di roccia<br />

di Monte Moro e quindi in vista della Baita delle Stelle, punto di arrivo<br />

della seggiovia che parte da Frabosa Soprana. Una deviazione sterrata<br />

sulla destra, ciclabile nella prima parte, permette di raggiungere la<br />

panoramicissima cima di Monte Moro (ultimi metri con bici a spinta). Ridiscesi<br />

per la stessa via dell'andata, con due pedalate si giunge nei pressi della baita:<br />

prestando attenzione, sulla sinistra (direzione nord-ovest) si indovina l'inizio<br />

della strada sterrata da imboccare per rientrare a Frabosa, che coincide con<br />

l'inizio del single-track “El Paseo”. I più disinvolti alla guida possono scegliere<br />

quest'ultimo anche se in sella a una front o a una bici da cross country perché<br />

la discesa è scorrevole: attenzione però all'ultimo tratto, quando si sbocca<br />

sulla difficile e sconnessa pista “Rambla”.


.<br />

Case 790<br />

. 986<br />

Colletto<br />

Norea<br />

.<br />

880<br />

1108<br />

Serro 868<br />

.<br />

Case<br />

Miroglio<br />

.<br />

694<br />

1004<br />

Rizzi<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

814<br />

775<br />

Cima<br />

.<br />

666<br />

Bottero<br />

888<br />

Miroglio<br />

del Fai<br />

Roggeri<br />

.<br />

.<br />

Frabosa Soprana<br />

1147<br />

975<br />

Forneri 910<br />

Cima<br />

Case<br />

772<br />

Bric<br />

.<br />

Friosa<br />

Rocce Sottane<br />

Case<br />

Filippi<br />

982<br />

Vernaglio<br />

Bric<br />

Pellissera<br />

. .<br />

Straluzzo<br />

1102<br />

955<br />

Baracco<br />

928<br />

.<br />

. 1105<br />

1100<br />

940<br />

Monte<br />

.<br />

Case<br />

La<br />

Sapel<br />

1150<br />

.<br />

.<br />

Berniè Lanza<br />

891 .<br />

995<br />

Casazza<br />

.<br />

655<br />

Villa<br />

914<br />

1000<br />

Bric<br />

1108<br />

.<br />

La 1021<br />

1262<br />

Rifugio<br />

Rodorera<br />

Croce<br />

Robresti<br />

1062<br />

.<br />

. Campovecchio<br />

Maddalena<br />

1049<br />

941<br />

698<br />

Colle<br />

1196<br />

.<br />

. 828<br />

1270<br />

Case Frabosa<br />

1000<br />

.<br />

775<br />

Friosa<br />

Case<br />

Varino Nuova Bric<br />

.<br />

902 Ciampasso<br />

I Chiatti<br />

Masocca<br />

1108<br />

.1340<br />

1143<br />

1081<br />

.<br />

933<br />

aracco<br />

. Garacci<br />

.<br />

.<br />

1358<br />

11 683<br />

. 30<br />

Gruppo<br />

.<br />

.<br />

1093 .<br />

Lanza Partiare<br />

1605<br />

1137<br />

700<br />

Cima Fornelli<br />

. del Dente<br />

Serra 825<br />

1230<br />

Case<br />

1332 .<br />

Sapina<br />

Cima<br />

.<br />

1023<br />

Ciandre<br />

Corsaglia<br />

. Bric .<br />

Baita delle 1671<br />

741<br />

.973<br />

.<br />

Stelle<br />

.<br />

. 698<br />

Perrino 1238<br />

Tetti<br />

1223<br />

939<br />

.<br />

.<br />

Cattanei<br />

1338<br />

Colle Fornelli<br />

Monte<br />

Cilota<br />

823<br />

Cascina<br />

Burrino<br />

Prinzi<br />

. Moro<br />

1363<br />

1738<br />

1098.<br />

Case<br />

Tetti .<br />

. 1260<br />

Monmo<br />

948<br />

Lorgane<br />

.950<br />

1354<br />

1550<br />

940<br />

.<br />

.<br />

Curam<br />

1130<br />

760<br />

.<br />

1191<br />

728<br />

1328 .<br />

1024<br />

Case<br />

.<br />

1740<br />

1163 .<br />

Seccata<br />

.<br />

Baraba`<br />

798<br />

1020<br />

.<br />

1280<br />

1314<br />

1173<br />

33<br />

. Prato Nevoso<br />

Monte<br />

Case<br />

1201 .<br />

Columbè<br />

1620<br />

Malanotte<br />

1380 .<br />

Roattini 910<br />

1430<br />

Case<br />

Case .<br />

Case<br />

1115<br />

1514<br />

Rian<br />

1460<br />

1417 Morussi<br />

11 742.<br />

La<br />

Dase<br />

.<br />

.<br />

1197<br />

. 42<br />

Celletta<br />

Case<br />

1510<br />

1200<br />

Monastero Case<br />

Rifugio<br />

Colla<br />

1520<br />

. Case<br />

1065<br />

Farneri<br />

Colla<br />

"F.I.E. Artesina"<br />

1615<br />

Trucca<br />

del Prel<br />

Ciarancia 1318<br />

di Mora 1306<br />

3<br />

.<br />

Bott<br />

1310 Artesina del 1252<br />

Buontempo<br />

887<br />

1532<br />

.1305<br />

.<br />

Case<br />

1380 1594<br />

14<br />

. 26 Arfel<br />

1695 . Cima<br />

Trucca<br />

1388<br />

1480<br />

1318<br />

1481<br />

1614<br />

Ciujera<br />

1548 .<br />

.<br />

. .<br />

. la Balmetta 1762<br />

.<br />

. Tetti<br />

1478<br />

. 1557<br />

1824<br />

// 1 0<br />

1490 del Formaggio<br />

→ IL “TETTO Stalle<br />

1463 la Penna<br />

825<br />

Trucca<br />

Trucca<br />

RACCHIUSO”<br />

1028<br />

Ceresole<br />

la Comuna<br />

Trucca<br />

MONTE MORO<br />

1716 .<br />

Punta<br />

1470<br />

Grotte<br />

Sapè<br />

.<br />

Sella<br />

del Vallon<br />

Bossea<br />

Pogliola .1497<br />

1602<br />

1609<br />

.<br />

1828<br />

1558 .<br />

.<br />

825<br />

Lungo il percorso si<br />

1612 Trucca .<br />

1<br />

incontrano numerosi<br />

1598<br />

1776 . 588 1700<br />

il Gaviot<br />

BC ▶ discesa su strada<br />

Quarti<br />

Rio della Sona<br />

Rio Gavot<br />

Costa di Labia<br />

Lubet<br />

esempi della singolare tecnica<br />

di costruzione alpina tradizionale tipica<br />

delle valli monregalesi detta del “tetto<br />

racchiuso” perché i due timpani sono più<br />

alti della trave di colmo, andando<br />

a “racchiudere” entro due cornici<br />

la copertura del tetto che poteva essere<br />

di pietre piatte o di paglia. Alcuni tetti oggi<br />

presentano una meno estetica,<br />

ma molto più pratica, copertura<br />

in lamiera... incorniciata mantenendo<br />

la struttura della tradizione!<br />

Rio di Roccia Bianca<br />

Costa Roccia Bianca<br />

Serra di Artic<br />

OC ▶ variante su sentiero<br />

3:00/3:30 h<br />

17,3 km<br />

+860/-860 m<br />

maggio/ottobre<br />

Frabosa Soprana (890 m)<br />

Possibilità di parcheggio<br />

nei pressi del Municipio o<br />

in Piazza Marconi.<br />

Paiano<br />

Giurelli<br />

53<br />

Rocce l'Ancoffa<br />

820<br />

10


54<br />

//11<br />

BEALERA<br />

DEL DIAVOLO


A dispetto del nome sinistro, questo<br />

piccolo e facilissimo anello a basse<br />

quote su strade sterrate e asfaltate<br />

← Colori autunnali lungo<br />

la Bealera del Diavolo<br />

↑ Rientro su Vasco<br />

rappresenta senza dubbio il percorso<br />

più agevole illustrato in questo<br />

55<br />

volumetto, sia per la brevità<br />

del percorso che per il dislivello<br />

modesto su fondo sempre pedalabile<br />

e mai tecnico.<br />

Per le sue caratteristiche, l'anello si presta<br />

a molte varianti ed è possibile percorrerlo<br />

anche con una bici gravel. Si snoda all'ombra<br />

dei boschi fra Vicoforte di Mondovì e Monastero<br />

Vasco, dove prevale il castagno che in ottobre<br />

si colora di sfumature variopinte. Il nome<br />

del percorso è dovuto al suo tratto intermedio,<br />

una ombrosa sterrata in piano. I locali<br />

orgogliosamente raccontano che proprio qui,<br />

secoli fa, i vicesi diedero ordine di costruire<br />

un canale (una “bealera”) che portasse l'acqua<br />

dal Corsaglia fino a Mondovì (Piazza d'Armi):<br />

l'opera fu ribattezzata “la bealera del diavolo”,<br />

in quanto ispirata dai resti di un acquedotto<br />

romano che passava vicino a un pilone,<br />

denominato appunto “du diau”. La piccola<br />

grande opera stava finalmente per vedere<br />

la luce, quando i valligiani della Val Corsaglia,<br />

con un colpo di mano, deviarono il flusso<br />

d'acqua lungo un percorso che faceva<br />

comodo a loro, lasciando i monregalesi...<br />

a bocca asciutta!<br />

→ LE ACQUE<br />

TERMALI<br />

DI VICOFORTE<br />

Lungo la salita verso<br />

la Bealera del Diavolo<br />

si lascia sulla sinistra<br />

il bivio per località<br />

“Le Acque”: deve il suo<br />

nome alle vicine terme<br />

di Vicoforte.<br />

Le acque che alimentano<br />

lo stabilimento termale<br />

sgorgano da due sorgenti,<br />

scoperte nel 1853 e<br />

nel 1862: la prima, che<br />

nasce a 8 metri<br />

di profondità, vanta<br />

un’acqua carbonatocalcico-magnesiaca<br />

a 10°C; la seconda,<br />

che nasce a 17 metri<br />

di profondità, fornisce<br />

un’acqua solforata a 11°C.<br />

Si tratta di acque utilizzate<br />

per cure idropiniche,<br />

indicate per trattare<br />

patologie dell’apparato<br />

gastroenterico e malattie<br />

cardiovascolari.


←↑ Lungo la Bealera del Diavolo<br />

all'inizio delle primavera<br />

← Panorama autunnale lungo<br />

la Bealera del Diavolo<br />

↑ Edicola votiva lungo<br />

Via Garozzo Cannata<br />

→ Panorama su Vicoforte lungo<br />

la salita<br />

// ITINERARIO<br />

Dalla chiesa della frazione di Vasco (punto panoramico sul Santuario<br />

di Vicoforte) si prende in discesa con alcuni tornanti verso Mondovì/Ceva<br />

fino alla SS 28, che si imbocca sulla destra in loc. Gandolfi. Dopo 1,6 km si<br />

abbandona con sollievo la trafficata statale in prossimità di alcuni capannoni:<br />

si imbocca sulla destra Via Garozzo Cannata che immette in un mondo<br />

migliore, benché in salita, di prati, cascine e boschi di castagno. Si tiene<br />

il tracciato principale di Via Garozzo ignorando le deviazioni che conducono<br />

alle cascine, passando accanto a un'edicola votiva posta su un crinale<br />

panoramico. Dopo 1,3 km dall'inizio della salita, Via Cannata si immette<br />

a uno STOP su Via del Gavi (lasciare sulla destra la deviazione per l'agriturismo<br />

“Mommiga”). Ignorare sulla destra le asfaltate che salgono da Vicoforte<br />

(via delle Acque e via del Martini) e procedere dritti fino a località Matussia<br />

(palina), dove si seguono le indicazioni per Oberti/Torre Sibilla. Circa 200 m<br />

dopo, si imbocca un bivio sterrato sulla destra in leggera salita che contorna<br />

le recinzioni di una proprietà. Inizia qui il percorso vero e proprio della Bealera<br />

del Diavolo, 3 km esatti di sterrata in piano dal fondo regolare, che terminano<br />

sull'asfaltata che sale dalla Val Corsaglia e che si imbocca a destra in salita<br />

per 1,5 km, prima di iniziare a perdere quota per fare capolino presso<br />

il ristorante Giacobba. Qui si imbocca la SP 183 in discesa ignorando ogni<br />

diramazione a destra e a sinistra fino a fare ritorno dall'alto su Vasco,<br />

dove si ritrova l'auto chiudendo l'anello.


stoira<br />

Ghiglia<br />

Oderda<br />

. 577<br />

609<br />

.<br />

496<br />

Case<br />

Case<br />

Dho<br />

467 . Case<br />

.539<br />

Case<br />

568<br />

570<br />

.<br />

Dardanelli<br />

Sibilla .<br />

.<br />

Capitano<br />

Fornace<br />

528<br />

Cava<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Case<br />

559<br />

505 Fontana Case<br />

473<br />

. Rovere<br />

Saccone<br />

659<br />

. Oddina Viretto .<br />

.<br />

.<br />

539<br />

.<br />

. 644 627.<br />

6<br />

448<br />

Case<br />

523<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

Case Fuseri Doce<br />

Case<br />

Comini<br />

593<br />

Pasquin<br />

.<br />

Case<br />

. .<br />

Bellana<br />

544<br />

.<br />

545<br />

Piante<br />

.<br />

.<br />

51<br />

. 9 542<br />

523<br />

702<br />

555<br />

Comini<br />

.<br />

527<br />

. Case<br />

Case Crussi<br />

616<br />

.<br />

Tor<br />

Di Ellero<br />

Niere<br />

481<br />

.<br />

649<br />

Vasco<br />

Macri<br />

.487<br />

.<br />

Mond<br />

500<br />

558<br />

.<br />

Case<br />

Cava<br />

.<br />

Case<br />

Ricca<br />

Comini<br />

527<br />

.<br />

548.<br />

.<br />

Case Gararro<br />

. 560 Bassi 582 Case<br />

.<br />

.<br />

San Martino<br />

67 540 Case<br />

Case<br />

Mommiga<br />

6<br />

.<br />

.<br />

534.<br />

23<br />

631<br />

.<br />

Case Torre<br />

Cava Cava<br />

Pagliano<br />

529<br />

Perinet<br />

Case<br />

600<br />

511 . .<br />

.<br />

557<br />

San<br />

637<br />

.<br />

Cartie<br />

Case<br />

Crucis<br />

600<br />

517<br />

Case<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Gianliset<br />

594 Bernardo<br />

Cava<br />

Bertolini<br />

505<br />

3<br />

Castellano 503<br />

Case Ghe<br />

Sottani<br />

Monastero<br />

.<br />

546<br />

.<br />

.<br />

Le Moline<br />

.<br />

. 578<br />

Martinetto<br />

e 548<br />

559 Vasco<br />

576<br />

.<br />

Poggio<br />

.<br />

660 550<br />

.<br />

538<br />

.<br />

600<br />

Garavetto<br />

Roapiana<br />

.<br />

638<br />

. .<br />

.<br />

533 664<br />

515<br />

570<br />

625<br />

653<br />

. Monastero<br />

. 496<br />

.<br />

.527<br />

.<br />

Madonna<br />

501.<br />

61<br />

. 4 615<br />

Pagliani<br />

Baracca<br />

dell'Unione<br />

Madonna<br />

567<br />

.<br />

.<br />

.<br />

540<br />

556<br />

659<br />

. .<br />

. dei Boschi<br />

della Neve<br />

Santa<br />

San 550<br />

577 .<br />

522<br />

.<br />

.<br />

Elena<br />

620<br />

Bric Camerano<br />

Marenchị<br />

Villa Pietro C. Doni<br />

591<br />

.<br />

.<br />

.<br />

639.<br />

.644<br />

707<br />

647<br />

637<br />

Case<br />

518<br />

615<br />

. 732<br />

.<br />

620<br />

.<br />

.<br />

542 .599<br />

Ciglieri<br />

Case<br />

639<br />

.<br />

609<br />

582<br />

.<br />

. .<br />

Ponegro . 547<br />

675<br />

712<br />

. .<br />

547<br />

Revelli<br />

.<br />

. .<br />

541<br />

615<br />

.<br />

. Case<br />

.<br />

Marco<br />

604<br />

.<br />

Griseri<br />

Vivalda<br />

689<br />

605<br />

597<br />

632<br />

709<br />

642<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. 695 Ponte<br />

.<br />

.<br />

719<br />

635<br />

517<br />

C. Biula<br />

Case<br />

Sottano<br />

682<br />

.<br />

699<br />

533<br />

.<br />

. .<br />

Pianborgo<br />

Blisio<br />

718<br />

654<br />

723<br />

. .<br />

759 .<br />

658<br />

704<br />

Alma i Marenchi<br />

.<br />

.<br />

.<br />

58 539<br />

. 0<br />

714<br />

609<br />

602<br />

707<br />

Bric Rivoera<br />

.<br />

.<br />

I Bertola<br />

.<br />

C. Ghiseri<br />

. Case<br />

600 I<br />

649<br />

I Gallizi<br />

721 .<br />

. Roà<br />

Beila<br />

Roggeri<br />

Frabusè<br />

667<br />

.<br />

Case .<br />

706.<br />

667<br />

779<br />

.<br />

Friosa<br />

718<br />

Marenca<br />

n<br />

omo .<br />

.<br />

.<br />

Bertolini C. Mora 696<br />

634 . Oberti<br />

Roà Cava di Gneis<br />

638<br />

666<br />

572 .<br />

Soprani<br />

Sordi<br />

Piana<br />

730.<br />

.<br />

.<br />

703 . 756 621. Bric<br />

.702 Case 7<br />

. 25 Case<br />

.<br />

.<br />

delle Vigne<br />

Case<br />

Vine`<br />

Ballone<br />

773<br />

585<br />

→ LA “BIG BENCH” DI Pilone<br />

.<br />

MONASTERO // 1 1 770<br />

.<br />

e<br />

697<br />

Siara<br />

del Morra<br />

y<br />

780<br />

554<br />

.<br />

. Montaldo<br />

812 .<br />

.<br />

748<br />

751<br />

725<br />

Torretta<br />

828<br />

di MondoviBEALERA<br />

. .<br />

La Cascina<br />

600 San<br />

Case .<br />

Fra . 2017<br />

Martino .716<br />

e 2018 si sono<br />

Bric<br />

diffuse<br />

Roccon<br />

in . tutto<br />

743<br />

Bric San<br />

.<br />

629<br />

Fiano<br />

.<br />

612<br />

815<br />

845 . .<br />

DEL DIAVOLO<br />

Bernardo<br />

691<br />

Case Roà<br />

C<br />

il Piemonte delle coloratissime panchine<br />

Monte<br />

Deviglia<br />

di Volpe<br />

747 Bric della<br />

Bus<br />

895<br />

.<br />

Codovilla<br />

Bric Castello<br />

822<br />

Croce<br />

Cava<br />

613.<br />

.<br />

Cervetto<br />

giganti. 771 Moda talvolta<br />

916<br />

. discutibile Paietta che ha<br />

MC<br />

. 875<br />

.<br />

683<br />

.<br />

.<br />

.<br />

577.<br />

766<br />

. .<br />

845 .<br />

844.<br />

. 818.<br />

. 683<br />

Monte<br />

946<br />

1003 792<br />

Roatte<br />

Grosso<br />

926<br />

se non altro il pregio di invitare a guardarsi<br />

.<br />

Case<br />

Roburent<br />

657<br />

Costacalda . 936<br />

Rio Niere<br />

Poggio Doni<br />

intorno per rendersi conto che il panorama<br />

che ci circonda è davvero splendido.<br />

Anche Monastero di Vasco ha da giugno<br />

2018 la sua panchina gigante, per iniziativa<br />

di un privato, che di sua spontanea volontà<br />

l'ha installata su un terreno di sua proprietà,<br />

ai piedi della chiesa di San Lorenzo.<br />

L'accesso alla “big bench” monasterese<br />

è libero e merita una piccola deviazione.<br />

Rio Benento<br />

1:30/2:00 h<br />

14,6 km<br />

+450/-450 m ca.<br />

marzo/novembre<br />

Monastero, frazione Vasco<br />

(555 m)<br />

Posteggiare l'auto<br />

nei pressi della chiesa<br />

di Vasco oppure poco più<br />

in basso, nei pressi<br />

della scuola dell'infanzia<br />

(ampio spiazzo).<br />

Surie<br />

57<br />

Uvaglio


58<br />

//12<br />

COLLA<br />

DELLA NAVONERA


Lungo, panoramico e piacevolissimo<br />

anello interamente pedalabile<br />

su strade sterrate dal fondo compatto<br />

← Il Rifugio della Navonera<br />

↑ Il Rifugio della Maddalena<br />

↓ Il Santuario dell'Assunta<br />

o su asfaltate secondarie e poco<br />

trafficate che si sviluppa fra le valli<br />

59<br />

Roburentello, Casotto e Corsaglia,<br />

compiendo un largo anello completo<br />

intorno al comprensorio sciistico<br />

del Monte Alpet.<br />

Questo itinerario è uno dei modi migliori<br />

per scoprire angoli del monregalese capaci<br />

di far apprezzare appieno la dolcezza<br />

domestica dell'ambiente di media montagna,<br />

toccando borghi caratterizzati dall'impronta<br />

dell'architetto Francesco Gallo: a Roburent,<br />

a Serra e a San Giacomo, il famoso progettista<br />

della cupola del santuario di Vicoforte ha<br />

disegnato tre chiese molto simili tra loro –<br />

evidentemente gli piacevano tanto i mattoni<br />

rossi e... “chiesa che vince non si cambia”!<br />

L'anello è consigliato a ciclisti allenati che<br />

amano pedalare su scorrevoli e panoramiche<br />

strade bianche: i 12 km che collegano la fine<br />

della discesa dal Colle a San Giacomo<br />

di Roburent si svolgono su una larga, ombrosa,<br />

bellissima carrareccia sul filo dei 1000 – 1100<br />

metri di quota. Percorso perfetto d'estate<br />

grazie alla provvidenziale ombra del bosco,<br />

in tarda primavera offre splendidi panorami<br />

con la neve che imbianca le cime più alte e<br />

in autunno stupisce con l'atmosfera magica<br />

dei castagni ammantati di rosso.<br />

→ LA “VARIANTE”<br />

DELL'ASSUNTA<br />

Il santuario seicentesco<br />

dell'Assunta, apparizione<br />

improbabile e sorprendente<br />

nel mezzo della boscaglia,<br />

è stato costruito<br />

dalle popolazioni locali<br />

come ex voto per scampare<br />

alla peste. Chi desidera<br />

ficcanasare nei suoi<br />

paraggi, invece che<br />

tornare sui propri passi,<br />

può fare una variante<br />

scendendo su single track<br />

fino a Pamparato e di lì<br />

risalire la SP 178 fino<br />

a ricongiungersi<br />

con l'itinerario descritto<br />

a monte di Ponte Murato.


60<br />

→ CARDINI BIKE VILLAGE<br />

Dopo tutte queste strade bianche avete<br />

voglia di lasciar andare i freni lungo divertenti<br />

e impegnativi single track? Gli impianti<br />

di risalita di San Giacomo ospitano d'estate<br />

il “Cardini Bike Village”: risalite, noleggio,<br />

officina, possibilità di prendere lezioni – non<br />

manca nulla! La partenza della seggiovia<br />

Monte Alpet si trova a Serra di Pamparato,<br />

mentre il noleggio e l'officina si trovano<br />

ai Cardini di Roburent, dove passa<br />

una delle piste del park, la “Bob Marley”.<br />

// 1 2<br />

COLLA<br />

DELLA NAVONERA<br />

BC<br />

4:30/5:00 h<br />

41 km ca.<br />

+1100/-1100 m ca.<br />

giugno/ottobre<br />

Roburent (798 m)<br />

Lasciare l'auto nei pressi<br />

degli impianti sportivi o<br />

nello spiazzo del tornante<br />

a valle della Parrocchiale<br />

in direzione San Giacomo.<br />

// ITINERARIO<br />

← Scorci dal lungo traverso<br />

che raggiunge San Giacomo<br />

di Roburent<br />

↑ Nel borgo di Valcasotto<br />

i biker sono i benvenuti!<br />

Si imbocca l'asfaltata in salita che parte proprio di fronte alla parrocchiale<br />

di Roburent (palina per monte Savino) e si prende quota sale lasciandosi<br />

sulla destra la chiesa di San Rocco (ignorare il bivio a destra poco dopo).<br />

La strada si fa sterrata, raggiunge la frazione Bertone e quindi la panoramicissima<br />

Comunale asfaltata del Monte Savino che si imbocca verso destra e si percorre<br />

prima salendo dolcemente quindi divallando verso Serra, apprezzando l'aperto<br />

orizzonte sulle <strong>Alpi</strong> Liguri. Si segue la SP 183 in direzione di San Giacomo e,<br />

pochi metri dopo il bivio per Pamparato, si imbocca sulla sinistra (indicazioni<br />

per il Santuario dell'Assunta) un lunghissimo mezzacosta sterrato sulla sinistra<br />

orografica della Val Casotto, che perde quota fino a raggiungere località Ponte<br />

Murato (attenzione: al bivio che indica il santuario a 5,' imboccare la sterrata<br />

a destra). Da Ponte Murato una ripida rampa conduce alla SP 178, che si risale<br />

a destra fino a Valcasotto, dove si svolta a destra (palina) in discesa. Poco più<br />

a valle si svolta a destra (palina) per iniziare la lunga salita, prima asfaltata quindi


ic Roccon .<br />

743<br />

. 629<br />

990<br />

788<br />

815<br />

.<br />

.<br />

.<br />

691<br />

del Frate<br />

Bric San<br />

Bernardo<br />

Case Roà<br />

Case 899<br />

.<br />

. 1075<br />

di Volpe<br />

747 Bric della<br />

Buschera<br />

895<br />

.<br />

Codovilla<br />

905 .<br />

822<br />

Deviglia<br />

Croce<br />

984<br />

916<br />

.<br />

842<br />

Paietta<br />

. 875<br />

.<br />

683<br />

860<br />

.<br />

.<br />

.<br />

577.<br />

. 844.<br />

. Case<br />

826<br />

683<br />

946<br />

Bertone<br />

792<br />

Roatte<br />

926<br />

.<br />

Grosso<br />

Monte<br />

916<br />

1004.<br />

936<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Case . 657<br />

Case<br />

Case<br />

760<br />

Lardini<br />

746<br />

Case<br />

.<br />

Costacalda<br />

Roburent<br />

Nasi<br />

Mollineri<br />

Case<br />

Sant'Anna<br />

Bric<br />

Bric<br />

923<br />

Gariè<br />

993<br />

. Roccarina<br />

. Nero<br />

si<br />

.<br />

1004<br />

.<br />

Collarea<br />

649<br />

.<br />

868<br />

1015<br />

1072<br />

Case<br />

.<br />

.858<br />

Bric<br />

1000<br />

Verna<br />

787<br />

Marole<br />

.<br />

.<br />

752<br />

703<br />

590.<br />

.<br />

1060<br />

738<br />

.<br />

San Bernardo<br />

857<br />

972<br />

Rocca<br />

. 930 .<br />

995<br />

852 880<br />

dell'Aquila<br />

Monte<br />

Villero<br />

. 950<br />

900<br />

Savino<br />

654 773<br />

929<br />

Case<br />

.<br />

.<br />

725<br />

684 .<br />

San<br />

1088<br />

1074<br />

.<br />

.<br />

Giustè<br />

.<br />

1015<br />

774 Luigi Case .910<br />

691 .<br />

. 925 .<br />

750<br />

.<br />

Carletto<br />

Bric Stella<br />

868<br />

Case<br />

. 940<br />

882<br />

.<br />

. . .<br />

Case Case Chiappe<br />

738<br />

803<br />

951.<br />

.<br />

Calleri Pruche<br />

San Giacomo<br />

1006<br />

937<br />

.<br />

721<br />

Presa<br />

820<br />

.<br />

982<br />

.<br />

980<br />

Case<br />

Case<br />

Lorte Cattini<br />

Melu<br />

931<br />

Bric<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

1017<br />

.<br />

.<br />

830<br />

968<br />

.<br />

Miazzola<br />

Inasi<br />

997<br />

666<br />

800 Case<br />

716<br />

ero<br />

888.<br />

.<br />

.<br />

Bertola<br />

1050<br />

863 Calleri<br />

858<br />

889<br />

.<br />

.<br />

950<br />

.<br />

895<br />

992<br />

908<br />

Bric<br />

.<br />

Case Case<br />

Vernaglio<br />

909<br />

Dolci Faggi<br />

10<br />

Rifugio .<br />

. 12 971<br />

1070<br />

980<br />

.<br />

Case<br />

928.<br />

1105<br />

920<br />

748<br />

. Maddalena<br />

.<br />

Costa<br />

815<br />

.<br />

.<br />

.<br />

914<br />

1120<br />

1010<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

11. 02 973<br />

950<br />

810<br />

Robresti<br />

Bric<br />

1093<br />

Serra<br />

698<br />

Cannilo<br />

. 828<br />

.<br />

11<br />

. 70 1283<br />

1225<br />

. Bric<br />

Sotti<br />

819<br />

Colme`<br />

. .<br />

. 10<br />

.<br />

. 19<br />

1043<br />

. 1090<br />

1103 Case<br />

1295<br />

Scianare<br />

938<br />

1221.<br />

1023<br />

966<br />

952<br />

. 683<br />

980.<br />

Borgo . Pamparato<br />

Volpi<br />

1158<br />

790<br />

.<br />

1084<br />

1261<br />

1228<br />

Pilone<br />

.<br />

Riviera<br />

700<br />

1180<br />

di San Bernardo .<br />

I Cardini<br />

. 790<br />

973<br />

1373<br />

1050<br />

Case<br />

Corsaglia<br />

.<br />

1220 Durei<br />

1048 .<br />

741 .<br />

Cerese<br />

811<br />

.<br />

1123<br />

.<br />

939<br />

698<br />

.<br />

Cattanei<br />

1375<br />

.<br />

1360.<br />

1191 La<br />

823<br />

.<br />

.<br />

1330 Stalla<br />

1520<br />

888<br />

970<br />

.<br />

Case<br />

Bric<br />

Pianetta<br />

.<br />

903<br />

dei Tie`<br />

1210<br />

1258<br />

L`Assunta<br />

.950 Curamelli 877<br />

. 1350 1490<br />

.<br />

930<br />

.<br />

.<br />

760<br />

1071<br />

728<br />

1070.<br />

Barberis<br />

1098<br />

Le Arotte<br />

Case<br />

.<br />

Scarrone<br />

1283<br />

1090<br />

. 1188<br />

Buoni<br />

798<br />

1020 Case<br />

Soprane<br />

Ferrere 1610<br />

834<br />

1264<br />

.<br />

Case<br />

Monte<br />

11<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Berteri<br />

90<br />

1058<br />

1560<br />

Alpet<br />

1208<br />

11<br />

. 42 742.<br />

Case<br />

Gore<br />

1204 .<br />

793 Manera<br />

940<br />

1230<br />

Roccia<br />

1065<br />

Ponte<br />

Pamparina<br />

Murato<br />

.<br />

.<br />

871<br />

1306<br />

1511<br />

Bottera<br />

1037<br />

.<br />

.<br />

974 . 930<br />

. 1366<br />

887<br />

Case<br />

olla<br />

Vuzio 1090.<br />

Case<br />

Case<br />

Potitta<br />

952<br />

Colletto<br />

1413<br />

1060<br />

Mora<br />

Bric<br />

Palacchi dei Sandri .<br />

1218<br />

Castellano<br />

1121 . 1080 1225<br />

Rifugio<br />

. 1354<br />

Simonetti<br />

1423<br />

Rocca<br />

825<br />

1432<br />

Lumazzao<br />

Colla<br />

.<br />

Surie<br />

1028<br />

della Navonera<br />

1215<br />

Case<br />

Il Baraccone<br />

Grotte<br />

1353<br />

1422<br />

1464<br />

Bossea<br />

Navonera<br />

825<br />

1188<br />

I Perrini<br />

1246<br />

10<br />

. 43 Briccazzo<br />

.<br />

Punta<br />

1092<br />

Rocca<br />

delle Rocchette<br />

Punta .<br />

Valcasotto<br />

Brusetti<br />

Revelli<br />

1426<br />

.<br />

del Nascio<br />

962<br />

.<br />

1138<br />

1527<br />

.<br />

.<br />

Costacalda<br />

1256<br />

928<br />

1379.<br />

Case<br />

950<br />

Ferriera<br />

1136<br />

Cima<br />

tane<br />

1226<br />

Bric<br />

del Nascio<br />

Tagliantino<br />

1000<br />

ase<br />

.<br />

.<br />

lippi<br />

1084<br />

1336<br />

.<br />

1218<br />

885<br />

1628<br />

. . 1482 Tagliante<br />

1072<br />

Case<br />

1167<br />

1060<br />

Bertoni<br />

Correira<br />

1160<br />

Case<br />

Cima<br />

Stalle<br />

.<br />

Milano Suriot<br />

Surlot<br />

Case<br />

1050<br />

1089<br />

1260<br />

1642<br />

.<br />

Dare`<br />

Rocca<br />

1381<br />

1108<br />

1350 .<br />

dei Balbi<br />

Bric<br />

Colla<br />

dei Sapetti<br />

932<br />

del Giassetto<br />

.<br />

.<br />

1490<br />

1058 .<br />

. 1379<br />

.<br />

1572<br />

1410<br />

Ponte<br />

Borellosterrata, 1338 . che conduce alla Colla della Navonera, dove il meraviglioso panorama<br />

della Marmorea .<br />

1200<br />

.<br />

973<br />

1128<br />

compensa il discutibile 1678<br />

.<br />

.<br />

. 1478 1325<br />

1583<br />

santuario. Procedendo a destra, si passa davanti . al Rocca Rifugio<br />

Alpe .<br />

della Alpe<br />

del Lupo<br />

Valletta<br />

. .<br />

di Robert<br />

1278<br />

1698<br />

Navonera e si imbocca subito sulla Case<br />

1430<br />

1660<br />

sinistra la sterrata 1368<br />

. che scende in Val Corsaglia<br />

Ninade<br />

Serra di Artic<br />

Paiano<br />

Giurelli<br />

Rocce l'Ancoffa<br />

Rio Stella<br />

Foresta<br />

Rio Roburentello Rio dei Laretti<br />

Furu<br />

Torrente Casotto<br />

Bricasso<br />

Surie<br />

Marcianti<br />

Costa Calda<br />

in direzione Prà di Roburent. Dopo ca. 2,3 km di discesa, all'unico bivio, prendere<br />

a destra in direzione di Prà su una bellissima strada bianca in piano. Poco prima<br />

della borgata si devia a destra (indicazioni per Vernagli) e si prosegue in falsopiano<br />

sempre su fondo splendido raggiungendo prima frazione Vernagli, quindi l'affaccio<br />

panoramico del Rifugio della Maddalena e infine, con arrivo in salita, San Giacomo.<br />

Da qui si svolta a sinistra verso il centro e 100 m dopo la chiesa, si svolta a destra<br />

in salita raggiungendo il cimitero: qui si prende a destra in direzione di Roburent,<br />

che si raggiunge dopo 3,5 km di discesa e un'ultima rampa in salita.<br />

Verna<br />

Nino<br />

740<br />

Case<br />

Lisetto<br />

. 766<br />

Case<br />

Grignola<br />

1128<br />

.<br />

725<br />

Ca<br />

Costa<br />

Case<br />

Romolino<br />

740<br />

.<br />

. 984<br />

Case<br />

Cian .<br />

123<br />

. 2<br />

Ca<br />

Sen<br />

111<br />

1<br />

1010 1050<br />

Bric<br />

dei Sandri<br />

1123<br />

Ciapera<br />

Merizzo<br />

Cascin<br />

Mindin<br />

1330<br />

R<br />

Costa<br />

139


62<br />

//13<br />

LANDANDÈ


La mtb è perfetta per il sentiero<br />

Landandè: un anello su sterrate,<br />

sentieri e tratti asfaltati che conduce<br />

tra frutteti e vigne alla scoperta<br />

dei colli delle <strong>Langhe</strong> sud-occidentali<br />

e dei loro strepitosi affacci sulle <strong>Alpi</strong>,<br />

collegando siti di interesse culturale<br />

nei comuni di Briaglia, Vicoforte,<br />

Niella Tanaro e San Michele Mondovì<br />

e luoghi dove ritemprarsi gustando<br />

le specialità enogastronomiche<br />

del territorio.<br />

Ideale per “scaldare” le gambe in primavera<br />

o per chiudere la stagione in bellezza prima<br />

della neve. L’itinerario ad anello è percorribile<br />

nelle due direzioni ed è personalizzabile:<br />

si può infatti modificare il punto di partenza/<br />

arrivo, è possibile estendere il percorso<br />

aggiungendo due varianti e accorciarlo<br />

a piacere raggiungendo agevolmente<br />

le principali strade asfaltate che permettono<br />

un rientro più veloce e meno faticoso.<br />

L’itinerario qui descritto è il percorso<br />

principale (circuito rosa) con partenza<br />

e arrivo dal Santuario di Vicoforte.<br />

L’intero percorso è un saliscendi panoramico<br />

e ben segnalato con la caratteristica<br />

palinatura di legno contrassegnata dal fiore<br />

a quattro petali, tramite marche colorate<br />

sugli alberi e frecce disegnate sull’asfalto<br />

in corrispondenza dei bivi.<br />

← Raduno di ciclisti ai piani<br />

di Briaglia<br />

↑ Il percorso è sempre<br />

ottimamente palinato e<br />

segnalato<br />

↓ I laghi di Briaglia<br />

→ PETALO BLU<br />

E PETALO ROSSO<br />

Per chi desiderasse<br />

ampliare il percorso, è<br />

possibile aggiungere due<br />

ulteriori percorsi ad anello<br />

(i cosiddetti “petali”),<br />

che permettono<br />

di raggiungere 41 km totali<br />

di sviluppo. Il “Petalo Blu”<br />

(17 km), si innesta<br />

sul percorso principale e<br />

si snoda sul territorio<br />

del Comune di Niella<br />

Tanaro, mentre il “Petalo<br />

Rosso” si diparte<br />

dal petalo blu e interessa<br />

il territorio del Comune<br />

di San Michele di Mondovì.<br />

La cartografia completa<br />

è scaricabile dal sito<br />

www.sentierolandande.it<br />

63


64<br />

→ IL SANTUARIO DI VICOFORTE<br />

Monumento nazionale dal 1880,<br />

il santuario dedicato alla Natività di Maria<br />

è tra i principali capolavori dell’architettura<br />

religiosa in Piemonte.<br />

I lavori per la costruzione sono iniziati<br />

nel 1596, ma è solo nel 1906 che assume<br />

l’aspetto attuale. I due principali artefici<br />

della costruzione sono gli architetti Ascanio<br />

Vitozzi e Francesco Gallo, progettista e<br />

costruttore della cupola ellittica più grande<br />

del mondo. Oggi il santuario, con i suoi<br />

6000 metri quadri di affreschi, è una tappa<br />

obbligata per i pellegrini e per gli amanti<br />

dell’arte.<br />

// 1 3<br />

LANDANDÈ<br />

MC<br />

3:30/4:00 h<br />

22,6 km<br />

+700/-700 m ca.<br />

Santuario di Vicoforte<br />

(540 m)<br />

Si consiglia di parcheggiare<br />

l’auto utilizzando l’ampio<br />

parcheggio nei pressi<br />

del Santuario, dove è anche<br />

possibile rifornirsi di acqua<br />

potabile (fontanella).<br />

↑ Lungo il percorso<br />

↓ Il Santuario di Vicoforte<br />

↓↓ Panoramica primaverile


.<br />

Case<br />

Borgo<br />

.<br />

.<br />

483 403<br />

Cantore Case<br />

420<br />

.<br />

.<br />

.<br />

520<br />

376<br />

I Tetti<br />

Case<br />

Pilone<br />

.<br />

Merdan Vivaldi<br />

345<br />

.<br />

Magliano<br />

Case<br />

. .<br />

.<br />

393<br />

382<br />

Case<br />

401<br />

.<br />

. Case Fiandrot 504<br />

337<br />

.<br />

446<br />

398<br />

.<br />

Toinatis<br />

.<br />

459 I Monti<br />

Il Frocco<br />

Roata<br />

392.<br />

Case<br />

Soprana<br />

354<br />

.<br />

Galvagni<br />

Andelino<br />

.506<br />

Case 423<br />

. Poggio<br />

344<br />

Case<br />

.<br />

.<br />

Rut<br />

. 447<br />

529<br />

Case<br />

407<br />

Case<br />

Case<br />

476<br />

.<br />

. .<br />

Dermo<br />

Case<br />

.<br />

.<br />

. 528<br />

415<br />

Bricoccola<br />

Molino<br />

Valcrosa<br />

Bel<br />

493<br />

Gianotti<br />

484<br />

554<br />

.436<br />

.<br />

.<br />

437<br />

Case<br />

San<br />

.<br />

392<br />

Cabane Case<br />

Laghi<br />

. . 467<br />

.<br />

Teobaldo<br />

Case<br />

La<br />

Cuniberti di Briaglia<br />

393<br />

.<br />

.<br />

468 .<br />

396<br />

Case<br />

539<br />

555<br />

Rossi . Viotto<br />

Serra<br />

.<br />

Case Otteria<br />

Cotelle<br />

Case<br />

476<br />

404<br />

. .<br />

423<br />

535 540<br />

.<br />

. .<br />

400<br />

Camilla<br />

Case<br />

Carassone<br />

Belvedere<br />

478<br />

. Case<br />

.<br />

dei Boschi<br />

428<br />

Case<br />

.<br />

525.<br />

San Bartolomeo<br />

469<br />

Damilano<br />

Bava .<br />

521<br />

Briaglia<br />

536<br />

Case<br />

.<br />

463.<br />

Case Piano . . 569<br />

.<br />

475<br />

555<br />

Fasano<br />

Santa<br />

Torrossa<br />

.<br />

Soprano<br />

532<br />

.<br />

412 Croce Case<br />

Garre<br />

Case<br />

497<br />

.<br />

il Bricco<br />

Aimale<br />

.<br />

.<br />

Breo<br />

.<br />

.<br />

Bonade 496<br />

427<br />

Case<br />

438<br />

Case 586<br />

.<br />

Case<br />

Prini<br />

512<br />

Chiambrani<br />

.<br />

Bric della<br />

Case Odetti<br />

536<br />

. 579<br />

.<br />

Piazza<br />

Guardia Valmorei .<br />

.<br />

Buffa<br />

464<br />

506<br />

Case .<br />

. Sant'Anna<br />

481<br />

Case<br />

. 623<br />

Testa Case<br />

459<br />

Bric<br />

MONDOVI'<br />

Gandolfi<br />

496<br />

.<br />

.<br />

la Bicocca<br />

Conusta<br />

575<br />

.<br />

Case Case del .<br />

. Case<br />

Case<br />

631<br />

496<br />

.<br />

Case<br />

Quartiere<br />

Case Cristina<br />

la Fobbia<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Moretto<br />

Mondino<br />

527<br />

524<br />

502<br />

San Grato<br />

.477 .<br />

.<br />

530 Varino<br />

Bracco<br />

Case<br />

San 582<br />

Case<br />

.<br />

. 515<br />

Orena Pilone Virialio<br />

Giorgio<br />

Canei<br />

Case 517<br />

Case Case<br />

430.<br />

o Case<br />

Case<br />

Mollea<br />

Biengino Arnaldi<br />

Case<br />

Tetto<br />

409<br />

.<br />

.<br />

Carrara<br />

Suria<br />

534.<br />

. .<br />

.<br />

.<br />

508 543<br />

Avagnina<br />

Beccaria<br />

483<br />

584<br />

525<br />

.<br />

Case<br />

550<br />

Case<br />

Il Bricchetto<br />

. . 564<br />

dell` Iso<br />

.<br />

San Mondino<br />

Case<br />

558<br />

513<br />

Giovanni<br />

Case<br />

.<br />

San<br />

Pragrisobio<br />

538<br />

Vioraschi<br />

Castello Case<br />

Case<br />

Case<br />

Fontana<br />

Giovanni<br />

Moinerdo<br />

.<br />

Case<br />

.<br />

.438<br />

Baret<br />

Rovere<br />

591<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

del Fo<br />

509<br />

542<br />

452<br />

.<br />

.<br />

Cuniberti<br />

Minet 479<br />

619<br />

533<br />

. . .<br />

ase Gala<br />

S. Donato<br />

502 Case<br />

Madonna San Michele<br />

Poggio Groglia<br />

di Guarene<br />

544 .<br />

Case .<br />

Case<br />

San<br />

di Mondovì<br />

Olle<br />

Conte<br />

Case<br />

Case<br />

455<br />

Eula<br />

Giuseppe Vicoforte<br />

.<br />

Brinio<br />

Costa<br />

475<br />

582<br />

.<br />

566<br />

.<br />

.<br />

.544<br />

499<br />

575<br />

Case<br />

514<br />

. .<br />

Rigata 464 . .<br />

574 .<br />

446<br />

.<br />

Case<br />

500<br />

508<br />

Cava<br />

559.<br />

Cascina Cappella del<br />

.<br />

I<br />

Caramello<br />

Viola Buon Gesù<br />

443<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Case<br />

Case<br />

527. Case<br />

578<br />

Lisandrea<br />

Malone 547<br />

.<br />

Ghiglia<br />

Oderda<br />

. 577<br />

609<br />

.<br />

Case<br />

496<br />

Case<br />

. Quarelli<br />

.539<br />

.<br />

.<br />

Dardanelli<br />

I Sottani<br />

570<br />

468<br />

.<br />

.<br />

Fornace<br />

528<br />

Cava<br />

Cava di<br />

447<br />

517<br />

Case Santuario di Vicoforte<br />

Calcare<br />

559<br />

. 538<br />

505 Fontana Case<br />

. Rovere<br />

572<br />

659<br />

475<br />

.<br />

.<br />

. Oddina Viretto<br />

.<br />

Le<br />

658<br />

539<br />

.<br />

Case<br />

. 644 627.<br />

637<br />

.<br />

523<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

Case Fuseri Doce<br />

Case<br />

593<br />

Pasquin<br />

Case<br />

. .<br />

Bellana<br />

Bric delle<br />

.<br />

545<br />

Piante<br />

.<br />

.<br />

Torre<br />

542<br />

523<br />

702<br />

Rocchette<br />

555<br />

Pilone<br />

.<br />

527<br />

.<br />

.<br />

.<br />

San Pio<br />

Case<br />

Case Crussi<br />

616<br />

Mondovi<br />

611. Sachero<br />

481<br />

649<br />

Macri<br />

.<br />

. 578 Case<br />

558 Case<br />

Cava<br />

8<br />

458 .<br />

Michelotti<br />

.<br />

548.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Ricca<br />

Piazza<br />

628<br />

527<br />

. 560 Bassi 582 Case<br />

.<br />

. 610 San Martino<br />

475<br />

Case<br />

Mommiga<br />

6<br />

. 23<br />

631<br />

549<br />

. Cava Cava .463<br />

508<br />

Perinet<br />

600<br />

.<br />

icolare<br />

534.<br />

// ITINERARIO<br />

Rio Peirea<br />

645.<br />

T. Corsaglia<br />

Dal santuario si imbocca via San Rocco in salita per raggiungere in breve<br />

il Borgo. Al bivio si svolta a sinistra e, al termine di Salita sotto al Fossato, si<br />

imbocca la strada in discesa a sinistra, per poi svoltare dopo poche decine<br />

di metri a destra su una asfaltata in discesa, poi sterrata, fino a una cascina<br />

dove si ritrova l’asfalto che si imbocca a destra. Dopo ca. 300 m, si prende<br />

una sterrata sulla sinistra che si percorre fino alla SP 36, che si imbocca<br />

procedendo a sinistra su via San Giovanni per 600 m, si svolta quindi a sinistra<br />

su una secondaria asfaltata che diventa sterrata nei pressi della Cappella<br />

di Sant’Anna. Un successivo bivio a sinistra conduce su una strada inerbita<br />

in discesa che attraversa una cascina. Dopo un traverso a mezzacosta si<br />

imbocca a sinistra un sentiero in discesa fino al rio Otteria, che si guada varie<br />

volte (consigliabile evitare i guadi puntando direttamente alla prosecuzione<br />

che risale il prato). Si risale il prato fino a immettersi nei pressi di Cascina Bava<br />

sull’asfalto, che si segue fino nei pressi di Briaglia Santa Croce.<br />

Dal cimitero si imbocca a sinistra l’asfaltata in direzione Briaglia La Serra/Laghi<br />

di Briaglia/San Teobaldo, al primo tornante in discesa si prosegue a destra<br />

in via Roma e al bivio successivo si prende a sinistra in falsopiano.<br />

Nei pressi di un noccioleto si imbocca una deviazione sulla destra in discesa.<br />

Giunti a una borgata, si prende la strada pianeggiante sulla sinistra e poco<br />

oltre, un bivio sulla destra si stacca per imboccare una strada sterrata che<br />

Rio delle Moie


66<br />

conduce alla passerella che consente di raggiungere la sponda opposta<br />

del laghetto artificiale. Dal lago si risale per ricongiungersi all’asfalto nei pressi<br />

di Cascina dei Boschi, imboccando la strada a sinistra in salita. Si imbocca<br />

una sterrata che si stacca sulla sinistra dall’asfalto per poi imboccare<br />

sulla destra un sentiero che conduce alla chiesa di San Teobaldo.<br />

Si prosegue ora sull’asfalto a destra. Circa 200 m dopo Cascina Tripoli si<br />

imbocca una sterrata che scende sull’asfaltata, che si imbocca a sinistra<br />

in salita. Un centinaio di metri dopo l’Ipogeo della Casna, si imbocca<br />

sulla sinistra una sterrata che costeggia prati e boschi fino a una passerella:<br />

qui inizia la salita più lunga e impegnativa. Al termine, si imbocca la strada<br />

sulla destra per poi abbandonarla dopo pochi metri imboccando<br />

sulla sinistra una stradina asfaltata in salita, poi sterrata. In prossimità<br />

del crinale la si abbandona scollinando (svolta brusca) e scendendo a ridosso<br />

di una proprietà fino a ricongiungersi alla strada provinciale, che si imbocca<br />

a sinistra per raggiungere la chiesa di San Grato. Si imbocca l'asfaltata<br />

in discesa che fa angolo con la chiesa e la si percorre per qualche centinaio<br />

di metri fino a un bivio evidente sulla destra che immette su una strada<br />

sterrata in falsopiano in salita, che si abbandona dopo 300 m circa<br />

per una deviazione sempre sterrata in salita sulla sinistra. Segue un tratto<br />

pianeggiante a mezzacosta e quindi una seconda rampa che conduce<br />

nei pressi di una vecchia costruzione agricola in muratura. Si prosegue quindi<br />

sulla sinistra fino a un quadrivio nei pressi della splendida Cascina Campagna.<br />

Si imbocca la strada sulla sinistra in discesa fino a un successivo trivio, dove<br />

si prende la strada sterrata a destra in discesa. Tenendo sempre la destra<br />

ai due bivi successivi, si raggiunge la base del colle e si percorre un breve tratto<br />

pianeggiante: attenzione a un bivio sulla sinistra poco evidente che conduce<br />

a un ripido sentiero che risale al Poggio di Vicoforte. Alla rotonda si seguono<br />

le indicazioni per il Santuario che si raggiunge in breve.


14<br />

BALCONATA<br />

DI ORMEA<br />

67


68<br />

La Balconata di Ormea nasce come<br />

panoramica traversata escursionistica<br />

a mezzacosta in sinistra Tanaro, che<br />

unisce le frazioni di Nasagò e Viozene,<br />

toccando su sentieri, mulattiere e<br />

sterrate splendide antiche borgate<br />

←← Lungo la Balconata tra Case<br />

Airola e Perondo Sottano,<br />

in prossimità del Rio Armelletta<br />

↑ <strong>Tra</strong> Perondo Sottano<br />

e Valdarmella<br />

↓ Dalla Colla di Chionea<br />

alla frazione omonima<br />

in quota. Il percorso originale non<br />

è interamente ciclabile nella prima<br />

sezione: i biker amanti del portage<br />

potranno comunque sceglierlo<br />

(la palinatura è ottima) mettendo<br />

in conto nel tratto Albra-Colla<br />

di Chionea due intense sezioni di bici<br />

a spalla/a spinta.


→ I PILONI DI ORMEA<br />

Chi si farebbe affrescare casa al giorno d’oggi<br />

– e con un soggetto sacro, per di più? Eppure<br />

le semplici abitazioni anche dirute delle borgate<br />

di Ormea portano spesso in facciata splendidi<br />

affreschi a tema religioso. Analogamente,<br />

si fatica a tenere il conto delle edicole votive<br />

– i “piloni” – che punteggiano il sentiero.<br />

Espressioni di fede popolare e/o dell’intento<br />

di sostituire l’ortodossia cristiana ai culti<br />

pagani nei loro luoghi d’elezione: bivi, fonti,<br />

altari rocciosi naturali…<br />

↑ Momento di sosta per riprendere<br />

il fiato e godersi l'ambiente<br />

← Fra edicole votive e case<br />

abbandonate<br />

69<br />

Qui si propone una variante quasi interamente<br />

pedalabile, che tuttavia prevede una parte<br />

di bici a spinta nell’impluvio del Rio Peisino,<br />

fra Villaro e Valdarmella. Chi non ne vuol sapere<br />

di spingere la bici può partire da Ormea e salire<br />

direttamente a Valdarmella per una cavalcata<br />

in sella fino a Viozene. È richiesta a tutti i biker<br />

una buona gamba perché l’itinerario è lungo e<br />

le salite impegnative. La fatica è ampiamente<br />

ricompensata dai panorami generosi,<br />

dall’esposizione in pieno sud, dal fascino<br />

delle antiche borgate, dal passaggio all’ombra<br />

di imponenti castagni secolari e dalla possibilità<br />

di fare tappa nelle borgate di Chionea e<br />

Quarzina. Se non si dispone di due mezzi,<br />

il rientro è sull’asfaltata di fondovalle.<br />

→ CASTAGNI<br />

SECOLARI E TETTI<br />

RACCHIUSI<br />

Fra Chionea e Chioraira<br />

si concentrano<br />

gli esemplari di castagno<br />

domestico più maestosi.<br />

Appena usciti dalla<br />

frazione di Chioraira<br />

ce n’è un esemplare<br />

dal tronco enorme e<br />

cavo, che forse non<br />

basterebbero quattro<br />

persone per abbracciare:<br />

è l’ingresso del cosiddetto<br />

Bosco dei giganti,<br />

un tratto di castagneto<br />

con esemplari secolari.<br />

Un po’ ovunque<br />

si incontrano invece<br />

esempi di tetto racchiuso,<br />

con la lamiera (un tempo<br />

la paglia di segale) chiusa<br />

fra i due timpani di pietre<br />

piatte (lose), tipici esempi<br />

di architettura<br />

alpina locale.


2032<br />

2295<br />

Bocchino<br />

Monte<br />

dell`Aseo Rotondo<br />

. .<br />

2215<br />

.<br />

2356<br />

Dolina<br />

Il Profondo<br />

2495<br />

2487<br />

.<br />

2524<br />

Bric di Conoia<br />

2030 .<br />

Lago<br />

di Revelli<br />

Colla del Pizzo<br />

2196<br />

Cima delle<br />

2318<br />

Roccate<br />

2480<br />

.<br />

Colle Rocchette<br />

Pizzo d' Ormea<br />

2476<br />

.<br />

2365<br />

1805<br />

. Gias<br />

Vaia<br />

Rifugio Valcaira<br />

.<br />

2022<br />

.1880<br />

Valcaira<br />

Valbella<br />

14. 91<br />

1345<br />

.<br />

. 1633<br />

Rio L<br />

Case<br />

Benz<br />

.<br />

1089<br />

.<br />

1547<br />

.<br />

1442<br />

Trucco delle Fasce<br />

1777<br />

.<br />

Grimaudo<br />

1946<br />

.<br />

2183 .<br />

.<br />

1910<br />

1855<br />

Alpe degli<br />

. Archetti<br />

.<br />

1568<br />

.<br />

Rocca<br />

Valdoera<br />

1716<br />

.<br />

1287<br />

La Costa<br />

Case<br />

Riano<br />

C<br />

Ch<br />

1094<br />

ne<br />

1265<br />

Monte<br />

Cimone<br />

32<br />

1108<br />

1318<br />

Toria<br />

Garbo<br />

del Cimone<br />

.<br />

.<br />

1497<br />

. 1080<br />

. 1471<br />

1564<br />

.<br />

1412<br />

Pian del Fo<br />

.<br />

1309<br />

.<br />

Pornassino<br />

Pian degli Uccelli<br />

1232<br />

.1457<br />

1614<br />

.<br />

Case<br />

Pollaio<br />

Monte .<br />

Baraccone<br />

1380<br />

Logne<br />

.1255<br />

.<br />

.<br />

1517<br />

Fasce<br />

1188<br />

.<br />

1229<br />

Cacino<br />

Merea<br />

.<br />

1222<br />

Rio dei Colletti<br />

.<br />

1188<br />

Rio di Merea<br />

1412<br />

.<br />

1643<br />

.<br />

Biranco<br />

.<br />

1437<br />

Monte<br />

Castello<br />

di Quarzina<br />

. 1782<br />

.<br />

1407<br />

Lago<br />

Lao<br />

.<br />

1596<br />

Poggio<br />

Brignacchi<br />

Quarzina<br />

1326<br />

.<br />

1537<br />

1449<br />

.<br />

. 1481<br />

1523<br />

.<br />

Brignacchi<br />

1186<br />

1364 .<br />

.<br />

.<br />

1344<br />

.<br />

1577<br />

Poggio<br />

la Colma<br />

.<br />

1060<br />

Chiora<br />

1097<br />

1<br />

1191<br />

.<br />

1126<br />

1771<br />

Case<br />

dell'Isola<br />

Case<br />

Bausun<br />

Ponte<br />

Schiarante<br />

944<br />

1162<br />

951 1546<br />

988<br />

962<br />

.<br />

// ITINERARIO<br />

Ponte<br />

dell'Isola<br />

Pertuso<br />

Cornarea<br />

1419<br />

Rio della Fonda<br />

Tetti<br />

Cornia<br />

Bric<br />

Cornia<br />

.<br />

1404<br />

Monte<br />

dei Cancelli<br />

.<br />

1424<br />

1381<br />

Madonna<br />

dei Cancelli<br />

Rocca<br />

Rossa .<br />

1312<br />

Cima<br />

del Griletto<br />

e<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. tralasciando in corrispondenza di un tornante a destra l’indicazione per<br />

.<br />

1081<br />

Tetti dei<br />

1417 Tetti di<br />

Cani<br />

Case<br />

1325<br />

la Balconata (in questo tratto ciclabile, . ma più impegnativa). Mezzo<br />

Si continua<br />

Arzenora<br />

1329<br />

1438<br />

.<br />

Torrente Negrone<br />

Rocca<br />

Castelletto<br />

.<br />

1431<br />

Poggio<br />

dell' Allodola<br />

1111<br />

.<br />

.1491<br />

1413<br />

Ponte<br />

di Nava<br />

Rocca Pizzo<br />

o Pennina<br />

.<br />

.<br />

1122<br />

1097<br />

.<br />

1401<br />

817<br />

1013<br />

.<br />

.<br />

1058<br />

. .<br />

Cima dei<br />

Prati Cosio .<br />

Da Nasagò si sale lungo l’asfaltata in direzione di Eca, 1494 superando Santa Libera<br />

a salire su asfalto e quindi su sterrato fino alla frazione Giorea, quindi si prende<br />

a sinistra sulla sterrata fino a collegarsi alla strada asfaltata che si imbocca<br />

a destra per risalire alle frazioni Vacieu, Carià e Albra. Scesi dalla chiesa<br />

nell'abitato, ci si ricollega alla Balconata in direzione Villaro per addentrarsi<br />

nel ripido e scosceso vallone del Rio Peisino, che si affronta con tanta pazienza<br />

e la bici a spinta. Emersi dal vallone, una comoda mulattiera mezzacosta<br />

conduce a Villaro, dove ci si ricollega alla strada asfaltata che si risale verso<br />

destra fino alla deviazione su sterrato (in un tornante a destra) verso<br />

la borgata Airola: da qui si segue il percorso della Balconata fino alla frazione<br />

di Valdarmella. Dall'abitato, abbandonata la Balconata, si scende fino<br />

imboccare sulla destra una strada asfaltata che conduce a un ponte<br />

in cemento: si attraversa il ponte per imboccare la mulattiera che conduce<br />

alla Colla di Chionea (se vi lamentate di questa salita, quella originale è<br />

molto peggio). Qui ci si ricongiunge al tracciato della Balconata e si scende<br />

su mulattiera fino alla frazione di Chionea. Dalla chiesa si svolta a destra e si<br />

segue su percorso evidente la Balconata fino a Chioraira. Da qui si seguono<br />

le indicazioni per Balconata/Poggio delle Colme, che si abbandonano però<br />

al primo bivio per imboccare una sterrata che si segue mantenendo la destra<br />

847<br />

.<br />

900<br />

1025<br />

.<br />

Rocca<br />

Slanciata<br />

<strong>Alpi</strong>cella<br />

.<br />

1301<br />

1025<br />

10<br />

. 63 .<br />

R<br />

F<br />

.<br />

.<br />

107


i<br />

olla<br />

ionea<br />

.<br />

950<br />

ira<br />

.<br />

217<br />

3<br />

.<br />

1366<br />

1143<br />

.<br />

975 .<br />

occa<br />

erraira<br />

.<br />

Perondo<br />

Soprano<br />

Valdarmella<br />

1045<br />

1223<br />

.<br />

1154<br />

Chionea<br />

1196<br />

Stalle<br />

Fauzzini<br />

.<br />

.<br />

. Poggio<br />

1270<br />

. Rocca Fea<br />

1539 .<br />

.<br />

1196<br />

.<br />

1191<br />

.<br />

.<br />

933<br />

.<br />

.<br />

Cascine<br />

Case<br />

Airola<br />

.<br />

.<br />

741<br />

960.<br />

. 1555<br />

Bric<br />

Ciapazzo<br />

962<br />

.<br />

.<br />

Lunghi<br />

910<br />

.<br />

Case Ortai<br />

Villaro<br />

.<br />

702<br />

. 1246<br />

891<br />

Case<br />

le Pietre<br />

.<br />

Case<br />

Valle<br />

Stalla<br />

Zotto dei Girini<br />

.<br />

Albra<br />

.<br />

Trucco<br />

della Mazza<br />

. 862<br />

. 902<br />

985<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Stalle<br />

Calvetto<br />

.<br />

Cario<br />

.<br />

Case<br />

Garassino<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

Lurdera<br />

995.<br />

Case<br />

Poggio<br />

Rocca delle Penne<br />

o Pennone<br />

. Monte<br />

disponibili lungo Bello il percorso:<br />

.<br />

Breo<br />

.<br />

935<br />

.<br />

.<br />

Barchi .<br />

Case<br />

924.<br />

. .<br />

909.<br />

May<br />

901<br />

961<br />

1052 .<br />

. .<br />

1030<br />

.<br />

DI ORMEA<br />

.<br />

. 1175.<br />

808 Ormea<br />

977 . 910<br />

1251<br />

Pianafea .<br />

864<br />

863<br />

735.<br />

.<br />

sottana<br />

.<br />

.<br />

.<br />

1107<br />

922<br />

1389<br />

1179<br />

1302<br />

.<br />

.<br />

Case .<br />

.<br />

1250<br />

BC<br />

Pianafea<br />

750<br />

Fasce<br />

949<br />

.<br />

.<br />

78<br />

. 4 1005<br />

1314<br />

1095<br />

12<br />

. 26<br />

. Monte<br />

Rocc<br />

.<br />

Armetta<br />

7:00/8:00 h<br />

della S<br />

849<br />

.<br />

970<br />

1744<br />

1490<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

1419<br />

.<br />

752<br />

998<br />

1710<br />

1677<br />

Colle San<br />

.<br />

.<br />

Calcagnea<br />

1515<br />

.<br />

. .<br />

50 km<br />

Bartolomeo<br />

1035 878<br />

1446<br />

1508<br />

Aimoni<br />

1237<br />

1544<br />

R<br />

Rocca<br />

.<br />

.<br />

Ba<br />

Castel<br />

1648 +1600 m ca.<br />

Paiano<br />

769<br />

<strong>Alpi</strong>sella<br />

1492<br />

Monte<br />

1.<br />

.<br />

403 1028<br />

1409<br />

1128<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. 1093<br />

1152<br />

. Pesauto<br />

Case<br />

1188 Colla<br />

973<br />

Bassa 1570 maggio/ottobre<br />

Porcile<br />

Case<br />

D<br />

Passo dei Fan<br />

1396<br />

.1089<br />

1266<br />

Monte<br />

1310<br />

.<br />

. dei Sii<br />

Nasagò (660 m)<br />

.<br />

Cantarana<br />

della Guardia<br />

783<br />

1658 .<br />

1085<br />

.<br />

.<br />

1336<br />

Prale<br />

1555<br />

1397<br />

.<br />

Cà<br />

.<br />

1148<br />

.<br />

.<br />

.<br />

du Lu Si 928<br />

Case 1286parcheggia l’auto a Nasagò<br />

.<br />

952<br />

1621<br />

dell'Arma<br />

.<br />

Rifugio Pian<br />

975<br />

dell'Arma<br />

1339 uno spiazzo sulla destra<br />

.<br />

Case<br />

1141. 1042<br />

1096<br />

.<br />

Baratti<br />

.<br />

Poggio<br />

829<br />

148<br />

. 4 1255 (provenendo . 853<br />

. .<br />

Caprauna da Ceva)<br />

1295<br />

1203 della SS 28 in corrispondenza<br />

Case<br />

.<br />

1038<br />

Rocca<br />

.<br />

1247<br />

1077<br />

.<br />

1067<br />

.<br />

. di una bacheca che illustra la<br />

Bric<br />

Passo<br />

952<br />

Santuario<br />

Castagnino<br />

1252 di Prale<br />

dell'Assunta<br />

. 637 .<br />

.<br />

Balconata di Ormea (fontana). 866<br />

1382<br />

.<br />

Bocchino .<br />

. 920<br />

1035<br />

di<br />

856<br />

.<br />

Cian Darè<br />

Semola<br />

Albareto<br />

1102<br />

Frioli<br />

1215<br />

Zerbivi<br />

1414<br />

1242<br />

1007 949<br />

Gorreto<br />

Riane<br />

1073<br />

1271<br />

Rio della Valle<br />

Colle di<br />

Caprauna<br />

1503<br />

1101<br />

1280<br />

817<br />

763<br />

1297<br />

778<br />

Lurdera<br />

Bandita<br />

1311<br />

1058<br />

1100<br />

Eca<br />

946<br />

.<br />

// 1 4<br />

BALCONATA<br />

Pian del Lupo<br />

Nasagò<br />

696<br />

Valle Pennavaira<br />

Giorrea<br />

760<br />

Sorba<br />

. 894<br />

→ Numerosi punti acqua<br />

Colletta<br />

ogni frazione ha la sua<br />

fontana.<br />

980<br />

.<br />

Pilone<br />

Piovano<br />

71<br />

Case<br />

dell'Iso<br />

.<br />

1269<br />

. 659<br />

So<br />

Risso<br />

←← La chiesa di Albra<br />

← Scorcio panoramico lungo<br />

la Balconata<br />

per raggiungere con lunga e faticosa salita il panoramico Poggio la Colma.<br />

Si segue quindi per Quarzina su strada bianca e quindi, seguendo le tacche<br />

bianche e rosse, si taglia per un tratturo inerbito tornando poco dopo<br />

sulla strada bianca, che si segue (trascurando il sentiero a sinistra<br />

della Balconata) in discesa fino a un bivio sulla destra per Case Biranco-Merea.<br />

Di qui in poi si segue fino a Viozene il percorso della Balconata. Si risale<br />

su strada bianca fino a Biranco, dove si imbocca un bivio sulla sinistra che<br />

conduce a uno dei tratti su sigle track più panoramici e goduriosi in assoluto<br />

fino alla borgata di Merea, che si attraversa in discesa per poi piegare a destra<br />

e imboccare la strada bianca che conduce prevalentemente in discesa<br />

a Pornassino e da lì sulla SS 28 che si segue in direzione valle fino a Nasagò.


72<br />

//15<br />

BRIC MINDINO


“Caspita, da qui si vede la Corsica!”:<br />

panoramicissimo anello su strade<br />

sterrate che raggiunge la vetta<br />

del Bric Mindino, posto in posizione<br />

strategica fra le valli Mongia, Tanaro<br />

e Casotto: da qui, nelle giornate più<br />

terse, lo sguardo spazia dalla riviera<br />

ligure alle <strong>Alpi</strong> con un giro orizzonte<br />

che toglie il fiato.<br />

L'ampia visuale ripaga la fatica della salita, che<br />

– specialmente nella seconda metà – si svolge<br />

su fondo sconnesso e con pendenze che, se<br />

non sono mai eccessive, sono sicuramente<br />

sostenute e continue. La prima parte<br />

dell'ascesa si svolge all'ombra dei faggi, che<br />

intorno ai 1600 m di quota cedono<br />

il passo a distese di arbusti e mirtilli.<br />

La seconda parte dell'anello si sviluppa<br />

attraversando alcuni alpeggi in quota,<br />

per poi approdare nell'assolata conca<br />

pascoliva del Colle di Pratorotondo prima<br />

di risalire brevemente nel bosco e quindi<br />

ridiscendere al punto di partenza. Il Colle<br />

di Pratorotondo e il Bric Mindino si possono<br />

raggiungere in mtb anche da Viola Castello e<br />

Battifollo (via Colle di San Giacomo), da Viola<br />

St. Grée e da Garessio (passando per le frazioni<br />

di Piangranone e Deversi), mettendo in conto<br />

però dislivelli e distanze assai più impegnativi.<br />

← Vetta del Bric Mindino<br />

→ L'imponente croce di vetta<br />

del Bric Mindino<br />

↓ Panorami autunnali durante<br />

la salita<br />

→ LA MONUMENTALE<br />

CROCE DEL MINDINO<br />

Inaugurata nel 1969,<br />

l'ipertrofica croce ha<br />

una struttura in tubolari<br />

in ferro e pannelli<br />

di policarbonato<br />

semitrasparenti.<br />

Alta 25 metri, la sua<br />

realizzazione ha richiesto<br />

dieci anni di lavori,<br />

inclusa la costruzione<br />

della rotabile sterrata<br />

che raggiunge la vetta<br />

da Colla di Casotto.<br />

È dedicata ai caduti<br />

di tutte le guerre,<br />

e conserva murata<br />

nell'altare una teca<br />

con i nomi di tutti i caduti<br />

della Provincia di Cuneo.<br />

73


74<br />

← Al Colle di Pratorotondo<br />

↑ In salita fra Colla di Casotto<br />

e Bric Mindino<br />

→ In salita fra Colla di Casotto e<br />

Bric Mindino<br />

→→ Arrivo sulla vetta del Bric<br />

Mindino<br />

// ITINERARIO<br />

Dalla Colla di Casotto (lato condomini), si imbocca la larga sterrata che prende<br />

quota su fondo a tratti sconnesso, bordata da faggi e betulle. Si trascura<br />

quasi subito una prima diramazione a sinistra (palina per Bric Mindino/<br />

Pratorotondo) e, al bivio successivo, dopo circa 2,2 km dalla partenza,<br />

si ignora la deviazione a destra per Pratorotondo, da cui si sbuca al rientro<br />

e si prende invece a sinistra la strada meno battuta (palina per Bric Mindino).<br />

Si prende quota nel bosco con ampi tornanti che alternano tratti più ripidi<br />

e pendenze più moderate, su fondo decisamente sconnesso (sui bordi<br />

si pedala abbastanza comodamente). La sterrata esce dalla vegetazione e<br />

finalmente si può godere di una bella panoramica sulle cime della media<br />

Valle Tanaro: il Monte Galero, il Dubasso, l'Armetta e l'Antoroto. Fa capolino<br />

anche l'incredibile croce di vetta del Bric Mindino, che non lascia dubbi<br />

sulla direzione da seguire: una deviazione sulla destra permette di raggiungere<br />

rapidamente la cima percorrendo gli ultimi 500 m di salita. Dalla vetta si<br />

ridiscende sulla sterrata principale e si prosegue questa volta verso destra<br />

girando intorno alla cima del Mindino che si lascia sulla destra. Il percorso è<br />

prevalentemente in discesa, su fondo a tratti devastato dai mezzi a motore,<br />

con due brevissime rampe assassine in salita, di cui la seconda dal fondo<br />

roccioso. Nei pressi di una piccola costruzione, si procede dritti in discesa<br />

(ignorando i bivi sulla sinistra in direzione di Viola) oltrepassando un guado<br />

e un alpeggio per raggiungere l'insellatura erbosa di Pratorotondo, meta<br />

di animate e folcloristiche merende. Per rientrare alla Colla di Casotto<br />

si procede a destra (palina) sulla sterrata ignorando il bivio per Garessio e<br />

tenendo sempre sulla destra l'onnipresente (tranne in caso di nebbia...)<br />

cima del Bric Mindino. Dopo circa 120 m di dislivello in salita nella faggeta,<br />

inizia la discesa finale che riporta al parcheggio (ultimi 2,2 km in comune<br />

con l'andata).


1366<br />

i<br />

.<br />

Surie<br />

1215<br />

tto<br />

000<br />

1072<br />

Marcianti<br />

200<br />

.<br />

I Perrini<br />

1246<br />

1136<br />

1379<br />

1423<br />

Bric<br />

dei Sapetti<br />

Colletto<br />

dei Sandri<br />

Correira<br />

Rocca<br />

del Lupo<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Il Baraccone<br />

1464<br />

1060<br />

1413<br />

Bric<br />

dei Sandri<br />

.<br />

1089<br />

1128<br />

.<br />

.<br />

1123<br />

Cascina<br />

Mindino<br />

.<br />

1398 .<br />

1368<br />

1329<br />

.<br />

1430<br />

Punta<br />

.<br />

della Sapea<br />

1652 . .1390<br />

.<br />

Bric dei<br />

. . Giassetti<br />

1442<br />

1430<br />

. 1725 Gias<br />

del Roccassone .<br />

Bric di<br />

1542<br />

1528<br />

Mezzodì<br />

1663<br />

1932 . Monte<br />

.<br />

Mussiglione<br />

→ GARESSIO 2000<br />

Monte . 1789<br />

.<br />

Berlino<br />

1330<br />

Costa Vatè<br />

1174<br />

Irroi<br />

Rizzo<br />

1351<br />

1373<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. 1447<br />

.<br />

Bric 1763<br />

1570<br />

Nei<br />

.<br />

. 1694<br />

1735<br />

.<br />

Bric<br />

1<br />

. 777 del Monte<br />

Mindino<br />

.<br />

.<br />

1670<br />

1775 . 1878<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Colla<br />

Pian del Bal<br />

.<br />

Nascio<br />

1219<br />

1600<br />

1943<br />

.<br />

La nascita della stazione sciistica risale<br />

1539<br />

1520<br />

1549<br />

1347<br />

1413<br />

Bric del<br />

Praietto<br />

1518<br />

1715<br />

I Mojazzi<br />

Muceretti<br />

1758<br />

1822<br />

Bric<br />

del Prato Rotondo<br />

.1531 1573 .<br />

15<br />

. 00<br />

Verminaglia<br />

agli anni '60 quando, sul versante che<br />

guarda verso l'abitato di Garessio,<br />

un ambizioso imprenditore genovese creò<br />

il complesso sciistico “Valle dei Castori”<br />

che per contenzioni legali con il Comune<br />

di Garessio chiuse negli anni '80, quando<br />

una nuova società immobiliare iniziò<br />

a costruire le palazzine di Garessio 2000.<br />

Il progetto non decollò del tutto e,<br />

complice un'esplosione nel 1990, non fu<br />

mai completato: attualmente è<br />

in condizioni di semi-abbandono.<br />

.<br />

1230<br />

.<br />

1036<br />

1503<br />

758.<br />

. 1511<br />

1<br />

. 421 . 1229 793<br />

.<br />

Colle<br />

.<br />

di Prato<br />

1040<br />

Rotondo<br />

. 1278<br />

P<br />

1304<br />

.<br />

.<br />

Bava . .<br />

.<br />

1194.<br />

.<br />

1490<br />

Pratopiano<br />

1221<br />

Case 992<br />

1077 Prin<br />

Garelli<br />

1593 .1410<br />

Cascine<br />

.<br />

1060 .<br />

894<br />

1029<br />

Cunni<br />

.<br />

7<br />

Rive<br />

900<br />

1080<br />

770<br />

1410 .<br />

979<br />

.<br />

10<br />

1374<br />

.<br />

. 38<br />

. 1328<br />

.<br />

1011 925<br />

.<br />

1283<br />

1168<br />

1<br />

. 109 Bologna 1148 1078<br />

Rasoi .<br />

Case<br />

928<br />

Case<br />

. Franco Galiz<br />

Mindino<br />

Casa<br />

944 . 838<br />

Borgo<br />

.<br />

1015<br />

Baracco<br />

. 1146<br />

1188.<br />

. 5<br />

1131<br />

1003<br />

687<br />

// 1 5<br />

.<br />

Cappello<br />

. 6<br />

1029 BRIC MINDINO<br />

877<br />

.<br />

727<br />

Cascina<br />

.<br />

. 778 Gar<br />

Cappello<br />

775.<br />

Case del 7. Bellore<br />

12 .<br />

BC<br />

703<br />

.<br />

. . .<br />

881<br />

. . 714 624 Case<br />

679<br />

.<br />

810<br />

Carpanetto<br />

dei Prati 59<br />

Rio di Piangranone<br />

Campo Piano<br />

.<br />

Pavarino<br />

Case<br />

Nascio<br />

1017 .<br />

1724<br />

.<br />

Rocce del<br />

1596<br />

.<br />

.<br />

Rascazzo<br />

.<br />

.<br />

1427<br />

.<br />

Colla di Casotto<br />

.<br />

1379<br />

.<br />

111<br />

1280 . 1190 . 5<br />

Sarezzo<br />

. 1067<br />

Luvia<br />

2:30/3:00 h<br />

15,5 km<br />

+620/-620 m<br />

giugno/ottobre<br />

Colla di Casotto (1384 m)<br />

Lasciare l'auto in uno<br />

dei comodi parcheggi<br />

della Colla di Casotto.<br />

.<br />

1000<br />

75<br />

.<br />

.<br />

780


76<br />

//16<br />

ANELLO<br />

DEL RIO<br />

NIVORINA


Bell’anello in altissima Valle Tanaro<br />

lungo le pendici delle cime Bertrand<br />

e Missun, per un tratto lungo<br />

la panoramica strada militare<br />

Limone-Monesi.<br />

La salita, all’ombra di abeti e larici, si svolge<br />

prima su di una asfaltata poco trafficata quindi<br />

lungo una sterrata dal fondo ottimo che<br />

congiunge Upega con il tracciato<br />

della Limone-Monesi: si consiglia di percorrere<br />

l’itinerario nei giorni di chiusura al traffico<br />

motorizzato, per godere al meglio<br />

della tranquillità dell’ambiente e<br />

della generosità dei panorami. Luce, cielo<br />

e clorofilla sono le tre note dominanti:<br />

gli affacci ariosi sulle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> stagliate<br />

contro l’azzurro, il labirinto verde dell’abetina<br />

e l’atmosfera incantata della lariceta del Bosco<br />

delle Navette, con il suo tappeto di mirtilli, felci<br />

e rododendri. La discesa è lungo un divertente<br />

sentiero naturale “tecnico, ma non troppo”<br />

che dopo un primo tratto di crinale si butta<br />

nell’impluvio del Rio Nivorina: ciclabile al 100%<br />

nella parte inziale, presenta alcuni passaggi<br />

rocciosi nel tratto terminale più aperto,<br />

in sponda destra orografica del torrente.<br />

Divertente e mai estremo, conduce fino<br />

alle case di Upega: chiudendo un anello<br />

perfetto per mezza giornata di mtb.<br />

←← In discesa nel Bosco<br />

delle Navette<br />

↑ Sguardo sulle <strong>Alpi</strong> Liguri,<br />

lungo la militare Limone-Monesi<br />

↓ Ritorno a Upega<br />

→ UPEGA, FRAZIONE<br />

DI BRIGA ALTA<br />

Upega è frazione<br />

di Briga Alta, che vanta<br />

una densità inferiore a 1<br />

abitante per chilometro<br />

quadrato, Briga Alta e<br />

il poco invidiabile secondo<br />

gradino del podio<br />

nella classifica dei comuni<br />

meno popolosi d’Italia:<br />

al primo censimento<br />

del dopoguerra,<br />

nel 1951, contava 285<br />

abitanti – nel 2016 se ne<br />

contavano solo 39. Qui<br />

siamo in “Terra Brigasca”,<br />

area transfrontaliera<br />

caratterizzata da parlate<br />

del gruppo ligure<br />

con influenze provenzali<br />

e piemontesi.<br />

77


78<br />

// ITINERARIO<br />

Da Upega si risale la SP 154 per 3,2 km fino a località Ponte del Giairetto, qui si<br />

imbocca l’evidente strada sterrata sulla destra che prende quota alternando<br />

ripide rampe (fra cui quella iniziale!) a tratti che permettono di riprendere<br />

fiato. La sterrata si ricongiunge al tracciato della militare Limone-Monesi<br />

a quota, in corrispondenza del capanno del pedaggio. Da qui si svolta a destra<br />

e si procede in direzione del Colle delle Selle Vecchie e del Rifugio Don Barbera.<br />

Il percorso è un mezzacosta in salita, dal fondo sempre ottimo. Si raggiunge e<br />

supera il punto panoramico di Poggio del Lagone e si prosegue sulla militare<br />

fino al km 12,3: qui si stacca un evidente sentiero che scende sulla destra<br />

in mezzo ai larici del Bosco delle Navette (palina per Upega). Lo si segue<br />

per un lungo tratto divertente che perde quota con facili tornantini a fondo<br />

terroso in mezzo ai larici, quindi si traversa sulla destra e si raggiunge<br />

uno spazio di pascolo più aperto. Quando il sentiero rientra all’ombra dei larici<br />

si biforca: entrambi i sentieri arrivano a Upega e sono tutti e due adatti<br />

alla mtb. Il sentiero di destra è al momento interrotto in alcuni tratti<br />

dalla caduta di alberi (occorre scendere e portare la bici a mano), ma<br />

nel complesso è meno tecnico del sentiero di sinistra, che è il “classico”<br />

che descriviamo in questa sede. Si imbocca il sentiero di sinistra per “Case<br />

Nivorina” che, dopo una prima parte nel bosco, esce allo scoperto proprio<br />

in prossimità dei resti delle case Nivorina e del rio omonimo (palina). Si guada<br />

il piccolo rio e si prosegue in sinistra idrografica un lungo traverso in discesa<br />

con alcuni tratti rocciosi o esposti che richiedono un po’ di attenzione.<br />

Al ponte sul Nivorina si consiglia di non attraversare, ma di continuare<br />

in sinistra idrografica imboccando un sentiero non segnato che passa sotto ad<br />

alcune baite e prosegue in costa fino a raggiungere, bordeggiando prati<br />

a sfalcio, la frazione di Upega dopo un facile guado in corrispondenza<br />

di un tornante asfaltato.


Colle<br />

del Vescovo<br />

.<br />

2162<br />

. 2189<br />

2043 .<br />

.<br />

. 1969<br />

2256 .<br />

1756<br />

scovo Cima di Velescia<br />

.<br />

. 1468<br />

vêque) o Velega<br />

.<br />

. 2384<br />

. 1946<br />

Madonna<br />

della Neve<br />

1835<br />

Case dei<br />

.<br />

1558<br />

Cacciatori<br />

.<br />

1955<br />

1870<br />

.<br />

2274<br />

Monte<br />

.<br />

1897<br />

Bertrand<br />

.<br />

2480<br />

Poggio del<br />

1889<br />

Lagone<br />

1549.<br />

Poggio Pian<br />

di Manzo<br />

. 1986 2172<br />

1899 .<br />

.<br />

1856<br />

1990<br />

.<br />

Colla<br />

1584<br />

Rossa<br />

1891<br />

.<br />

.<br />

.<br />

1688<br />

2203<br />

. Bergerie<br />

1851<br />

1616<br />

de la Mule Cima<br />

.<br />

Missun<br />

Bergerie<br />

1687<br />

.<br />

. 2018<br />

de Chambeuil<br />

2355<br />

1224<br />

2097<br />

Colle delle<br />

Selle Vecchie<br />

1822<br />

La Valletta<br />

Bosco delle<br />

Navette<br />

Ciage<br />

.<br />

Se sei<br />

1639<br />

.<br />

1406 .<br />

un gallo forcello, il bosco<br />

2223<br />

.<br />

1711<br />

1587<br />

V a l l o n e d i U p e g a<br />

(Nivorina)<br />

.<br />

Rio Nivorina<br />

Torrente Giaireto<br />

→ IL BOSCO DELLE NAVETTE<br />

Mula<br />

1455<br />

Parco del Marguareis<br />

Rio Malapula<br />

Piano del<br />

Giaireto<br />

delle Col Navette de è qualcosa di simile<br />

Touana<br />

2209<br />

.<br />

a un piccolo paradiso: un tappeto<br />

di mirtilli e rododendri all’ombra di uno<br />

dei boschi di larice più belli ed estesi<br />

delle <strong>Alpi</strong> Occidentali. Ma nemmeno<br />

gli escursionisti sono immuni al fascino<br />

degli alberi delle “Navette”: un tempo<br />

utilizzati per costruire barche e navi<br />

nella vicina costa ligure, oggi fanno parte<br />

del Parco e ne incantano i visitatori,<br />

vestendosi di morbidi aghi verde brillante<br />

in primavera e incendiando di colore<br />

la testata della Val Tanaro d’autunno.<br />

1853<br />

Costa Peiron<br />

Punta<br />

Farenga<br />

.<br />

1826<br />

2070<br />

2021<br />

.<br />

Cima<br />

Caplet<br />

.<br />

1958<br />

1280<br />

1627<br />

1419<br />

1808<br />

17,6 . km<br />

.<br />

Upega<br />

Bric<br />

Scravaglion<br />

.<br />

Costa Simone<br />

Colletta<br />

delle Salse<br />

1745<br />

Passo<br />

del Lagarè<br />

1747<br />

.<br />

1556<br />

Gola delle<br />

Fascette<br />

1240<br />

Le<br />

Salse<br />

.<br />

.<br />

. 1262<br />

1736 . .<br />

Rio della Pignatta<br />

1633<br />

NIVORINA<br />

1612 1561<br />

.<br />

1442<br />

Margheria<br />

Binda<br />

1586<br />

Rio Pian Cavallo<br />

.<br />

1678<br />

Colla<br />

di Carnino<br />

1351<br />

.<br />

Il<br />

Castellazzo<br />

.<br />

1216<br />

1656<br />

1521<br />

// 1 6<br />

ANELLO DEL RIO<br />

1816 . 0C<br />

Costa Carlon<br />

2:30/3:00 h<br />

+760/-760 m<br />

giugno/ottobre<br />

Upega (1280 m)<br />

Nerci<br />

1608<br />

1281<br />

Rio Uomo Morto<br />

1549<br />

.<br />

.<br />

. Poggio<br />

. Agnelli<br />

1606<br />

1300<br />

Case<br />

Slige<br />

Valcona<br />

Sottana<br />

1404<br />

Valcona<br />

Soprana<br />

1654<br />

Rocca di<br />

Piano Cavallo<br />

1241<br />

1382<br />

.<br />

Cima<br />

Cantalupo<br />

.<br />

1893<br />

Colla<br />

Bassa<br />

Bric<br />

dei Posi<br />

Si posteggia a Upega, nel<br />

parcheggio basso all’ingresso<br />

del paese (poco oltre, di<br />

fronte, si trova la Locanda di<br />

Upega). Possibilità di rifornirsi<br />

di acqua in paese prima<br />

della partenza (fontanelle).<br />

Case<br />

Secae<br />

1258<br />

1319<br />

.<br />

1532<br />

Valle<br />

1393<br />

della<br />

P<br />

Parc<br />

<strong>Alpi</strong><br />

Fu<br />

19<br />

Piano C<br />

Piniel<br />

Sopra<br />

Boschetti Garzo<br />

79<br />

1303<br />

Cas<br />

Giabi<br />

Costa Sa<br />

←← In salita lungo la militare<br />

Limone-Monesi<br />

↑ Una pausa per godersi<br />

lo spettacolo del Bosco<br />

delle Navette in autunno<br />

← Sul single-track lungo il Rio<br />

Nivorina


80<br />

//17<br />

ENDURO<br />

DI PRIERO


← L'impegnativo single track<br />

da San Bernardo<br />

↑ e ↓ Il borgo medievale<br />

di Priero<br />

Questo itinerario è una scommessa,<br />

che completa con una proposta un po'<br />

81<br />

“osé”, ovvero più discesistica, la rosa<br />

degli itinerari di questo libretto.<br />

Rende onore a una delle gare storiche<br />

del circuito enduro, l'Enduro di Priero.<br />

Si tratta di un percorso “a fiore” il cui centro è<br />

il bellissimo borgo medievale – perfettamente<br />

conservato – di Priero e i vari “petali” sono<br />

percorsi ad anello che partono ed arrivano<br />

al borgo, caratterizzati da una salita sempre<br />

pedalabile e da discese su single track tecnici<br />

che costituiscono altrettante prove speciali<br />

a cronometro della competizione. La traccia<br />

proposta è pensata per ottimizzare i dislivelli<br />

(salendo il meno possibile per fare più discesa<br />

possibile) e permettere un assaggio quasi<br />

completo del percorso della gara. Le discese<br />

“Tropicana”, “Brunella” e “Hare hare” sono<br />

scorrevoli e mai troppo tecniche, affrontabili<br />

anche con mtb XC o Allmountain. Il single track<br />

più “tossico” è quello di San Bernardo, dove<br />

sono indispensabili capacità di guida ottime e<br />

una “full”, bi-ammortizzata. Se si ha una “front”,<br />

il consiglio è quello di optare in alternativa<br />

per una risalita all'attacco della discesa<br />

“Brunella” per scendere il parallelo sentiero<br />

“Hare hare”.<br />

→ CHE COS'È<br />

L'ENDURO?<br />

L'ultima delle discipline<br />

della <strong>MTB</strong> che si può<br />

considerare “pedalata”,<br />

dove sono di più i tratti<br />

nei quali si spinge<br />

sui pedali rispetto a quelli<br />

in cui si scende.<br />

Nelle gare si guida contro<br />

il tempo in discesa per poi<br />

risalire pedalando, anche<br />

se non cronometrati.<br />

È una disciplina tosta:<br />

occorrono doti di resistenza<br />

anaerobica, tecnica ed<br />

equilibrio, capacità<br />

di lettura delle traiettorie e<br />

quel pizzico d’incoscienza<br />

che caratterizza i discesisti.


.<br />

463<br />

.<br />

Case<br />

Garabello<br />

.416<br />

Case<br />

del Bric<br />

Case<br />

Roatta<br />

438<br />

Casa Azzoaglio<br />

460<br />

.<br />

Case<br />

Matetto<br />

406<br />

464<br />

Case Ferri<br />

496<br />

.<br />

Casa Zerb<br />

82<br />

← Lungo uno dei tratti pedalati<br />

504<br />

che portano all'attacco dei<br />

single track<br />

.<br />

↑ La chiesetta di San Bernardo<br />

→ In discesa con vista<br />

sul borgo di Priero<br />

→→ La piazza di Priero<br />

il giorno della gara<br />

645<br />

.<br />

452<br />

Case<br />

Spinetta<br />

Case<br />

Buschea<br />

450<br />

// ITINERARIO<br />

454<br />

Casa Nov<br />

Bric<br />

Castello<br />

Bosco Doni<br />

. Villa<br />

789 Nucetto<br />

450<br />

Da Priero a Campetto via “Tropicana”: Dagli impianti sportivi si imbocca<br />

la SP 55 in direzione Castelnuovo e si risale per circa 3 km e 240 m di dislivello<br />

(dalla rotonda) fino a un tornante dove si imbocca a destra una sterrata<br />

in salita che si immette su una più ampia sterrata che si segue a destra<br />

trascurando un bivio sulla sinistra e uno sulla destra fino all'imbocco<br />

del sentiero di discesa (1,8 km e 100 m D+ dal tornante), una lunga discesa<br />

scorrevole nel bosco, mai eccessivamente tecnica e con brevi tratti intermedi<br />

pedalati fino alla sterrata che risale fino alle case di frazione Campetto.<br />

Da “Campetto” a Priero via “Brunella”/”Hare hare”: Ci si ri-immette<br />

sulla SP 55, si risale e, all'incrocio, si prende per Montezemolo sulla SP 209.<br />

Dopo 1,4 km si svolta bruscamente a sinistra su una strada sterrata in salita<br />

che conduce in breve all'imbocco dei due single track “Brunella” (destra)<br />

e “Hare hare” (sinistra): hanno caratteristiche molto simili (scorrevoli,<br />

con qualche ripidone, compressione e tornantini tutti da girare) e terminano<br />

esattamente nello stesso punto, sotto al viadotto della A6 nei pressi di Priero<br />

e al principio della salita iniziale. Chi non ha voglia di cimentarsi con il difficile<br />

sentiero “San Bernardo”, ma desidera farsi ancora una bella discesa, può<br />

risalire sulla SP 55 per scendere il restante fra i due sentieri (330 m D+).<br />

Da Priero a Priero via “San Bernardo”: Dagli impianti sportivi si aggira<br />

il borgo di Priero a nord. Si imbocca via Pozzo e dopo 500 m si svolta a destra<br />

in direzione di San Bernardo. Dopo 400 m si svolta ancora a destra e si segue<br />

l'asfaltata fino alla cappella. Lì la strada diventa sterrata e procede in piano<br />

per poi riprendere a salire in corrispondenza di un tornante a ca. 500 m<br />

dalla chiesetta. Si raggiunge la cima del Bric San Bernardo (palina) e si volta<br />

a destra per poche decine di metri fino a incrociare, sulla destra, il sentiero<br />

di discesa tecnico, con un passaggio su roccette e molti tratti ripidi (sponde<br />

di legno) e insidiosi in caso di fondo bagnato. Dall'asfaltata si prende a destra<br />

per rientrare.


.<br />

.<br />

. 722<br />

635<br />

Cavagna<br />

Camoroni<br />

. 713 660 .<br />

.<br />

731 .<br />

Sonnini<br />

Priletto .<br />

686<br />

Fontane<br />

587<br />

Bric<br />

Bric del .<br />

Bric del<br />

Baudini<br />

Gorello<br />

561 Termine<br />

Pedaggio<br />

.<br />

. 711<br />

.<br />

.<br />

692<br />

Case<br />

.<br />

.<br />

705<br />

655<br />

684<br />

488<br />

Faroppa<br />

Case<br />

509<br />

Bozzone<br />

.<br />

Il Bricco<br />

657<br />

Bric San<br />

.<br />

Bernardo<br />

.<br />

5. 42 Casa<br />

673<br />

667 Colle Monte<br />

511<br />

.<br />

.<br />

Casa Garassino<br />

Vecella<br />

. 785<br />

Volta<br />

742<br />

Bric Rocca<br />

714.<br />

.<br />

di Lepre<br />

.<br />

485<br />

491<br />

Montezemolo<br />

475<br />

.<br />

656<br />

C. Becc<br />

.<br />

.<br />

Bric Prato<br />

700<br />

469<br />

. .<br />

. .<br />

501<br />

Capanna<br />

.<br />

Bric Riviera<br />

720<br />

505<br />

.<br />

764 .<br />

Casa Lovere<br />

Priero<br />

640<br />

in<br />

.<br />

Bric Chiaggi<br />

Case Miccio .<br />

Maglino<br />

.<br />

.<br />

670<br />

539<br />

742<br />

765<br />

.<br />

Bric Murasso<br />

Gostia<br />

5. 77 Case Castello<br />

Bric Zemola<br />

588 .<br />

575<br />

7. 01 Pione<br />

Bric Colla<br />

725<br />

759 .<br />

587<br />

Malpotremo<br />

.<br />

Bricco<br />

718<br />

C. Molla<br />

.<br />

575 .<br />

Costa di Priero<br />

Molino<br />

.<br />

Case Gallet<br />

Casa Piambosco .<br />

626<br />

.<br />

655<br />

Bric della Merla<br />

.<br />

.<br />

Bric della<br />

675<br />

Cana<br />

767 Bric delle Donne<br />

.<br />

778<br />

733<br />

683 .<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

686<br />

Case Pena<br />

Castelnuovo<br />

Tasso<br />

701<br />

Bric Rivoire<br />

Colle Riscosco<br />

di Ceva<br />

735<br />

.<br />

.<br />

604<br />

.<br />

.<br />

654<br />

San Pietro<br />

743<br />

696<br />

692<br />

.<br />

Fonte Moleirole<br />

S.Grato<br />

6. 84 778<br />

.<br />

.<br />

692<br />

Bric<br />

Bric d`Arcisi<br />

.<br />

706<br />

.<br />

Case<br />

667 Valoria<br />

815<br />

740<br />

.<br />

della Fossa<br />

Bric Battaglione<br />

Rocca delle Tavole<br />

.<br />

.<br />

Bric Gavassini<br />

Bric<br />

804<br />

.<br />

Robella<br />

. 609<br />

755<br />

756<br />

.<br />

777 .<br />

a<br />

Bric<br />

Cima della Langa<br />

Bric Albergoli<br />

776 .<br />

800<br />

736<br />

Bala<br />

.<br />

Curaironi<br />

Case<br />

.<br />

. 782<br />

788<br />

779<br />

Robella<br />

732<br />

Bric Bruciato<br />

Monte<br />

452<br />

743<br />

.<br />

7. 88<br />

.<br />

693<br />

Lazere<br />

// 1 7<br />

Mezzano<br />

805.<br />

.<br />

7. 89<br />

793<br />

Colle de<br />

742 Morto<br />

ENDURO CasaDI PRIERO<br />

7.<br />

.<br />

03 755<br />

Negro<br />

847<br />

Bric Croce<br />

800<br />

di Ciandon<br />

Monte<br />

.<br />

Bric Tavella<br />

Livrato<br />

533<br />

.<br />

.<br />

Calvo<br />

819<br />

.<br />

Bric<br />

865<br />

845<br />

Granardo<br />

. EC<br />

Borchet<br />

use<br />

P i a n M a i n e r z o<br />

Mortizzi<br />

3:30/4:00 h<br />

20 km ca.*<br />

900 m ca.*<br />

Rio Monfre<br />

marzo/novembre<br />

Priero (475 m)<br />

S i e l z i<br />

Si posteggia nei pressi<br />

degli impianti sportivi<br />

di Priero (lato sud-est<br />

del paese), nei pressi<br />

della rotonda<br />

per Castelnuovo di Ceva.<br />

Valle Belbissola<br />

700<br />

S t a g n a z z i<br />

→ Due punti acqua lungo<br />

la SP 55 e nel borgo di Priero.<br />

* Dislivello e distanza<br />

ovviamente dipendono<br />

da quali discese si scelgono<br />

di affrontare e in che ordine,<br />

quindi sono del tutto<br />

indicativi.


84<br />

//18<br />

ANELLO<br />

DEL FORTE<br />

DI CEVA


L'anello si snoda sui territori dei Comuni<br />

di Ceva e Roascio e ricalca quasi esattamente<br />

il percorso della gara Ceva Bike 2018. È adatto<br />

a ciclisti mediamente allenati e con medie<br />

doti tecniche: due soli, brevi, tratti di discesa<br />

impegnativi caratterizzano infatti questo<br />

itinerario, altrimenti affrontabile in sella<br />

da chiunque.<br />

← Richiesta di indicazioni<br />

stradali…<br />

↑ Panorama su Ceva e sulle <strong>Alpi</strong><br />

Liguri lungo la prima salita<br />

↓ Torresina<br />

85<br />

Si pedala per lo più su strade sterrate<br />

o asfaltate, con brevi tratti di sentiero,<br />

ma sempre in un rilassante ambiente<br />

rurale, fra cascine e coltivi, tratturi e<br />

crinali panoramici, da cui lo sguardo<br />

spazia prima sui morbidi colli<br />

dell'Alta Langa, quindi sulle <strong>Alpi</strong> Liguri<br />

e <strong>Marittime</strong>.<br />

Si consigliano due brevi deviazioni:<br />

la prima per una breve sosta presso la chiesa<br />

dell'Assunta nella borgata omonima e<br />

la seconda sul poggio del borgo medievale<br />

di Torresina. Ma la vera chicca arriva al termine<br />

dell'ultima salita: è il poggio su cui si trovano<br />

alcuni capisaldi in ferro e una sagoma<br />

di Napoleone a rievocare l'imponente struttura<br />

del forte di Ceva. Da qui si gode di uno<br />

spettacolare giro orizzonte che lascia senza<br />

fiato (si raccomanda di recuperare la lucidità<br />

prima di risalire in sella, per indovinare<br />

il primo tratto di discesa senza invadere<br />

le proprietà private).<br />

→ TORRESINA E<br />

FRAZIONE ASSUNTA<br />

Torresina conta circa<br />

70 abitanti: è uno<br />

dei tanti paesi delle <strong>Alpi</strong><br />

e delle campagne<br />

cuneesi colpiti dallo<br />

spopolamento nel '900.<br />

Frazione Assunta, dove<br />

oggi vivono più animali<br />

da cortile che persone,<br />

conserva le vestigia<br />

di un passato popoloso:<br />

osteria abbandonata,<br />

vecchia scuola e cappella.<br />

Questi territori disertati<br />

di recente, sono stati<br />

abitati fin dall'antichità:<br />

basti pensare che nel<br />

1999, presso la cappella<br />

è stata rinvenuta una<br />

stele funeraria romana<br />

risalente al I sec. d. C.


86<br />

→ IL FORTE DI CEVA<br />

Dal colle che domina la Rocca della Guardia<br />

si apre un vasto panorama sulle <strong>Alpi</strong> e<br />

sull'Alta Langa: in questo luogo strategico<br />

sorse nel XVI sec. il Forte di Ceva. Distrutta<br />

e ricostruita più volte, la fortificazione fu<br />

interessata da tutti i principali eventi bellici,<br />

dalla Guerra dei trent’anni e del Monferrato<br />

a quelle civili. Fu Napoleone a decidere<br />

di raderla al suolo nel 1801, nel timore<br />

di perdere nuovamente un'ostica piazzaforte<br />

ottenuta a seguito di trattative e non<br />

per meriti militari.<br />

// ITINERARIO<br />

Cascina<br />

Valle<br />

Fontana<br />

Monte<br />

.<br />

. 649<br />

Case<br />

Francolini<br />

Ghinghetta<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

565<br />

.<br />

Chiechi<br />

606<br />

Case<br />

438<br />

. Letti<br />

Viorno<br />

628<br />

. 517<br />

Argiolo<br />

↑ All’inizio Viorno della salita che Case<br />

Moccaferro porta<br />

520<br />

.<br />

. .<br />

358<br />

dalla frazione Galli Assunta 526<br />

a Torresina<br />

Case<br />

de Lucis<br />

346 .<br />

.<br />

. 439<br />

→ Scendendo verso i Piani<br />

376 . di Pile Roascio<br />

389<br />

Si costeggia il Tanaro verso nord e si svolta a destra. Dritti al semaforo, alla rotonda<br />

si imbocca Via della Consolata per svoltare subito a destra in Via Sale S. Giovanni, .<br />

Case<br />

399<br />

358<br />

che si segue fino in fondo. Al trivio, si prende la sterrata di mezzo. Dopo Case un . tratto Piana<br />

C<br />

Sacheri Sottana<br />

B<br />

in piano e uno in salita, si scende fra le case e, tenendo la destra in discesa 414 . 411<br />

. ai due<br />

bivi successivi, si raggiunge un poggio. Da qui, dopo brevissima discesa, si sale Case<br />

Piana<br />

per pochi metri e si prende a sinistra una sterrata in saliscendi. Si raggiunge Soprana<br />

Cascina<br />

una radura dove, in corrispondenza di un segnavia bianco . e rosso . si svolta a sinistra Cattaneo<br />

461 Case<br />

419<br />

in discesa per raggiungere il fondovalle e la SP 54. La Case si imbocca a sinistra<br />

418 Bonard<br />

.<br />

Bosco<br />

Case<br />

per abbandonarla subito dopo per l'asfaltata a destra Donne in salita che porta Rossa ad alcune . 443 Ca<br />

Bi<br />

case: prendere a sinistra la carrareccia erbosa segnalata da un segnavia su Case palo<br />

436 Ponza Case .<br />

433<br />

della luce. Questa sale fino alla SP 32, che si imbocca . sulla 490<br />

Gaiotti<br />

. destra. Si prende<br />

485<br />

.<br />

494<br />

a sinistra per Torresina fino al primo bivio (frazione Assunta), dove Cascinesi svolta Case<br />

Grasso. Bonardo . .<br />

a sinistra in discesa per poi prendere a destra la sterrata per Torresina. 467 Case Birrone Giunti 470 449<br />

. 485<br />

all'asfaltata, si prende in discesa a sinistra per pochi S. metri Giovanni per imboccare poi<br />

del Bosco Case<br />

514<br />

a destra Via Vecchia Villa. La si percorre fino a imboccare a sinistra Barbieri una sterrata Case Prione<br />

in piano che si lascia per una sterrata a sinistra (abbandonare Deserta Langarum)<br />

Case della Mandola<br />

Case Lometto<br />

425<br />

che conduce a frazione Lopiano. Qui si prende a destra una sterrata in discesa .<br />

477<br />

549<br />

(tratto finale impegnativo). Raggiunto il fondovalle si Case segue il Case sentiero Garabellofino<br />

Michelotto<br />

488<br />

a una sterrata che si prende in salita a sinistra fino ai Piani di Roascio. Si segue<br />

l'asfalto in salita fino alla SP 32, che si imbocca a destra. Dopo Case Gattere ca. 100 m si svolta<br />

.<br />

a destra per frazione Mondoni e dopo altri 100 m si imbocca la strada<br />

446<br />

Case<br />

di mezzo<br />

C<br />

Bellino<br />

510<br />

per la cima del colle, sito panoramico del forte di Ceva. Per scendere<br />

472<br />

si seguono Case Odetto<br />

.<br />

le labili tracce che tagliano il pendio lato Ceva e conducono 485<br />

536 a immettersi su<br />

una asfaltata in corrispondenza di un tornante. La si segue per pochi metri per poi<br />

imboccare sulla sinistra una sterrata che raggiunge la SP 32. La si segue per circa<br />

200 m per poi svoltare a destra su di una bella strada bianca che scende (tratto<br />

finale impegnativo) fino alla SP 135 che riconduce in breve a Ceva.<br />

690<br />

Serra<br />

Bricco<br />

.<br />

.<br />

655<br />

.<br />

Fiume Tanaro<br />

di Ceva<br />

Pile<br />

391<br />

Tecetti<br />

Codovilla<br />

525<br />

Ronchi<br />

Moglia<br />

Rio Argiolo<br />

Cascina<br />

Tacetti<br />

Madonnna<br />

della Neve<br />

.<br />

601<br />

Case<br />

Giacomino<br />

Case<br />

Bezzone<br />

S.S.N.28 Bis<br />

Case<br />

Cristina<br />

.<br />

Rio Argiolo<br />

370<br />

Case<br />

Giorelli<br />

568<br />

.<br />

Case<br />

Boarino<br />

Carbon<br />

Bric<br />

Gaglia<br />

694 .<br />

Piani<br />

695<br />

Sa<br />

Ono<br />

. 462<br />

Rio<br />

C<br />

Go<br />

Rio Mart


nt'<br />

rato<br />

se<br />

llo<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

ase<br />

rrettie<br />

ase<br />

asino<br />

ino<br />

ara<br />

rdo<br />

o<br />

Case<br />

Dotta<br />

Bruno<br />

. 522<br />

384.<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Botto<br />

.<br />

Case<br />

Osparato<br />

Soprano<br />

.<br />

.<br />

San<br />

Pietro<br />

409.<br />

440.<br />

512<br />

.<br />

Sant'<br />

Ilario<br />

520 .<br />

.<br />

558<br />

528<br />

. Mondoni<br />

.<br />

Rua .<br />

San 657<br />

Prati<br />

Rocco<br />

.<br />

608<br />

563 .<br />

460<br />

Case<br />

572 .<br />

Prato<br />

.<br />

Case<br />

Bric della<br />

Case<br />

Testanera Princia<br />

San<br />

Giacchino<br />

618.<br />

Lino .<br />

Case<br />

666<br />

Mazzone 421<br />

.<br />

.<br />

543 589<br />

. 559<br />

Case<br />

Negro<br />

492 .<br />

555<br />

. Case<br />

Case<br />

Berutti<br />

Case<br />

Ospizio 577.<br />

Case<br />

Voena .<br />

Case Groila<br />

517<br />

. Faia<br />

.<br />

.<br />

Bric della<br />

. Croce .<br />

630<br />

.<br />

Ghiozzi<br />

400<br />

400<br />

Le<br />

Moie<br />

507<br />

di Roascio<br />

Case<br />

San Giuseppe<br />

.<br />

425<br />

505<br />

ase Vizzo<br />

465<br />

518<br />

463<br />

Case<br />

Osparato<br />

Sottano<br />

.<br />

Poggi<br />

Santo 548<br />

Spirito<br />

San<br />

Grato<br />

Rua 558<br />

Barone<br />

569<br />

407<br />

667<br />

Roascio<br />

Costabella<br />

372<br />

Case<br />

Lario<br />

425<br />

435<br />

Case Dho<br />

.<br />

.<br />

Fenoglio<br />

Case della<br />

Moretta<br />

Case<br />

Gerbino<br />

505<br />

610<br />

Vitaranda<br />

Gamba<br />

Case<br />

Grimella<br />

Rio Berca<br />

.<br />

378<br />

. Ceva<br />

Case<br />

Monvinti<br />

Case<br />

Turco<br />

. 470<br />

386<br />

Ri<br />

.<br />

Case<br />

Cacco<br />

518<br />

Lo<br />

Piano<br />

426<br />

.<br />

522 Case<br />

Ferrero<br />

Case<br />

Martin<br />

.<br />

Villa Sciarra<br />

Fontana<br />

Canaretta<br />

Torresina<br />

477<br />

Fiume Tanaro<br />

.<br />

559<br />

.<br />

.<br />

.<br />

. 612<br />

Case del<br />

Nespolo<br />

484<br />

Croce del Forte<br />

431<br />

673<br />

Pian di Roascio<br />

418<br />

S. Bernardino<br />

.<br />

.<br />

.<br />

.<br />

594<br />

.<br />

542<br />

463<br />

.<br />

.<br />

775<br />

Bric<br />

Bastice<br />

438<br />

626<br />

.<br />

395<br />

.<br />

.<br />

464<br />

Case Ferri<br />

Case<br />

Garabello<br />

.416<br />

.<br />

496<br />

Carlotto<br />

464<br />

424<br />

Case<br />

Pronis<br />

Rio Bovina<br />

Case<br />

Piantabella<br />

Casa Azzoaglio<br />

Case<br />

Matetto<br />

.<br />

Sartiero<br />

568.<br />

600<br />

Case<br />

Marroni<br />

Case<br />

Galere<br />

Cascina<br />

Martino<br />

460<br />

406<br />

Bovina<br />

Case<br />

del Bric<br />

Case<br />

Roatta<br />

C.Sbria<br />

Cascina<br />

Mastrik<br />

574<br />

Case<br />

Vassallo<br />

.<br />

3:30/4:00 .<br />

.<br />

h<br />

Casa Zerbin<br />

Case<br />

Scorera<br />

Case<br />

Martino<br />

San<br />

Bernardino<br />

Case<br />

Bovina<br />

656<br />

.<br />

Case<br />

Caretto<br />

Case<br />

Frati<br />

Case<br />

Draiot<br />

Giavellotto<br />

Rio Canile<br />

640<br />

.<br />

Sale<br />

delle <strong>Langhe</strong><br />

620<br />

.<br />

Camoroni .<br />

Sonnini<br />

Baudini<br />

.<br />

488<br />

Case<br />

Bozzone<br />

Bric Prato<br />

.<br />

539<br />

656<br />

.<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

560 Carettini<br />

Zotto<br />

568.<br />

Paroldo<br />

Costa<br />

509<br />

.<br />

.<br />

Case<br />

Fenogli<br />

Sa<br />

Giov<br />

Fontane<br />

Co<br />

Sale San<br />

Giovanni<br />

Luschetti<br />

496<br />

.<br />

510.<br />

501<br />

577<br />

621<br />

// 1 8 .<br />

511<br />

ANELLO<br />

Bric Rocca<br />

DEL FORTE di LepreDI CEVA<br />

BC<br />

23 km ca.<br />

+700/-700 m ca.<br />

giugno/ottobre<br />

Ceva (380 m)<br />

Lasciare l'auto nel grande<br />

parcheggio lungo il Tanaro<br />

nei pressi della caserma<br />

dei Carabinieri Forestali.<br />

Caretto<br />

597<br />

Inf<br />

5<br />

.<br />

54 .<br />

Casa Gara<br />

588<br />

A<br />

Pallare<br />

.<br />

49<br />

C<br />

Bric


88<br />

//19<br />

TRAVERSATA<br />

SALE – SALICETO


Un anello con andata in mtb e<br />

ritorno in treno che attraversa due<br />

delle eccellenze ancora poco note<br />

dell'Alta Langa: i panoramici crinali<br />

del sorprendente Percorso<br />

agri-panoramico di Sale San Giovanni<br />

e le ampie sterrate della Riserva<br />

naturale delle Sorgenti del Belbo.<br />

In mezzo, bei boschi misti da attraversare e<br />

breve risalita fra campi e cascine. Il punto<br />

di partenza e di arrivo dell'itinerario è<br />

la stazione di Sale <strong>Langhe</strong>, nel mezzo,<br />

nella stagione della fioritura della lavanda, si<br />

respira aria di Provenza: profumi intensi, colori<br />

accesi e affacci inattesi vengono incontro<br />

al biker lungo l'asfaltata poco frequentata che<br />

unisce la pieve di San Giovanni con le frazioni<br />

di Giavellotto, Frati, Pradontoni e Boglio.<br />

Merito delle coltivazioni di erbe officinali<br />

(e non) di alcune aziende agricole di Sale San<br />

Giovanni, illustrate da appositi pannelli: salvia,<br />

lavanda, enkir. Una discesa sterrata nei boschi<br />

e una breve risalita conducono poi alle ampie<br />

strade bianche della Riserva naturale, di cui si<br />

attraversa la parte sul territorio del comune<br />

di Camerana prima di planare su Saliceto,<br />

dove si risale verso la stazione.<br />

← Sterrata panoramica<br />

in località Conti<br />

↑ Castello e Pieve<br />

di Sale San Giovanni<br />

↓ Campi di lavanda in fiore<br />

a Sale San Giovanni<br />

→ LA “PICCOLA<br />

PROVENZA”<br />

Sale San Giovanni è<br />

una piccola Provenza,<br />

che ogni anno regala<br />

a migliaia di visitatori<br />

un caleidoscopio di colori:<br />

carta da zucchero, verde<br />

salvia, écru. Su tutti, il viola<br />

profondo della lavanda.<br />

Fioriscono a perdita<br />

d'occhio distese di issopo,<br />

camomilla, achillea,<br />

salvia, coriandolo,<br />

finocchio: il paese torna<br />

a essere la patria<br />

delle erbe officinali e<br />

delle piante aromatiche,<br />

il secondo polo<br />

per la produzione<br />

delle officinali<br />

in Piemonte.<br />

89


90<br />

// ITINERARIO<br />

.<br />

589<br />

.<br />

. 612<br />

Case<br />

Groila<br />

.<br />

Carlotto Bovina<br />

.<br />

558<br />

Case<br />

. Galere<br />

Case<br />

608<br />

.<br />

460<br />

. Pronis<br />

572<br />

.<br />

Case<br />

della<br />

Case<br />

Princia<br />

Giacchino<br />

Case<br />

Cascina<br />

Mazzone 421<br />

Mastrik<br />

. 559 574<br />

Case<br />

Berutti<br />

5. 42<br />

.<br />

4 . 64<br />

484 .<br />

395<br />

. Case<br />

Piantabella<br />

463<br />

.<br />

Case<br />

.<br />

Garabello<br />

418<br />

594<br />

626<br />

.<br />

424<br />

.416<br />

Rio Bovina<br />

600<br />

Case<br />

Marroni<br />

Casa Azzoaglio<br />

460<br />

.<br />

Cascina<br />

Martino<br />

Case<br />

del Bric<br />

Case<br />

Roatta<br />

Case<br />

Scorera<br />

Case<br />

Martino<br />

Case<br />

Vassallo<br />

656<br />

Case .<br />

Caretto<br />

Bernardino<br />

Case<br />

Bovina<br />

Case<br />

Frati<br />

Case<br />

Draiot<br />

Giavellotto<br />

Rio Canile<br />

.<br />

598<br />

Costa . Case<br />

Calossi<br />

568.<br />

Sale San<br />

Giovanni<br />

Luschetti<br />

496<br />

.<br />

510.<br />

.<br />

640<br />

.<br />

621<br />

.<br />

Zotto<br />

Case<br />

Carettini<br />

Case<br />

Fenogli<br />

Sale delle <strong>Langhe</strong><br />

620<br />

.<br />

Camoroni<br />

.<br />

Sonnini Fontane<br />

Baudini<br />

.<br />

488<br />

Case<br />

509<br />

Bozzone<br />

.<br />

511<br />

656<br />

560<br />

Bric Rocca<br />

di Lepre<br />

.<br />

5. 42<br />

Casa Garassino<br />

Vadda<br />

.<br />

Boglio<br />

Conti<br />

San<br />

Giovanni<br />

572<br />

C.Peiretta<br />

Pallare 691<br />

.<br />

Bric<br />

del<br />

Boglio<br />

. 742<br />

Si imbocca via Roma a destra, si prende a sinistra in direzione Sale San<br />

Giovanni ma, dopo pochi metri, si devia a sinistra per Liretto/arboreto<br />

“Prandi”. Un secondo bivio sulla sinistra in discesa conduce all'arboreto:<br />

si supera la sbarra e si sale sulla sterrata fino alla cascina Prandi, dove si<br />

svolta a sinistra in discesa, si passa una seconda sbarra e su di uno sterrato<br />

in saliscendi si raggiunge località Poggio. Da qui si svolta a sinistra<br />

sull'asfaltata e quindi a destra verso loc. Conti. Si segue la bella asfaltata<br />

secondaria che diventa sterrata in corrispondenza di una villa e, 1 km dopo<br />

il bivio, si svolta a sinistra in discesa su sterrato fino a loc. Giavellotto, dove<br />

si ritrova l'asfalto che si risale verso destra toccando le frazioni di Frati,<br />

Pradontoni, Boglio e Vadda. In loc. Galletto si svolta a destra sulla SP 661<br />

fino a frazione Arbi, appena passata la quale si svolta a sinistra in salita<br />

per poi perdere quota. A 1 km dal bivio tenere la destra e, dopo ulteriori<br />

1,2 km, imboccare il bivio a destra per frazione Scravelzi, che si attraversa<br />

per raggiungere l'asfaltata che, imboccata sulla destra, passa accanto<br />

al Rifugio La Pavoncella e arriva sulla SP 661, che si segue in salita per 250 m,<br />

per poi deviare a sinistra in salita su asfalto verso alcune cascine. Si lascia<br />

l'asfalto per un bivio su sterrata che stacca a destra e si segue ancora<br />

a destra al bivio successivo per un traverso che scende in frazione Barbei e<br />

di lì sulla SP 661 che si attraversa per imboccare la sterrata in salita. Seguendo<br />

le indicazioni per il Pilone del Foresto si raggiunge la chiesetta in rovina e<br />

si prosegue dritti sulla sterrata (poi asfaltata) fino alla SP 295 che si segue<br />

sulla destra per Saliceto. Si scende sul paese e, appena attraversato il ponte<br />

sulla Bormida, si imbocca a destra la sterrata che costeggia l'ansa del fiume<br />

sbucando sulla SP 439 (via Vittorio Emanuele), che si prende a destra. Si segue<br />

quindi per la stazione, che si raggiunge svoltando a destra su un ponte e dopo<br />

un ultimo tratto in salita.<br />

Caretto<br />

Inferno<br />

Il Poggio<br />

Case<br />

Faroppa<br />

708<br />

Liretto<br />

.<br />

642<br />

640<br />

.<br />

Borgata<br />

Madonna<br />

Borchetto<br />

Ca<br />

Vec


635<br />

.<br />

sa<br />

ella<br />

Case<br />

Germoni<br />

Bric<br />

Madue<br />

.<br />

Ferreri<br />

Valle<br />

617<br />

.<br />

561<br />

.<br />

754<br />

725<br />

Valbona<br />

Priletto<br />

.<br />

7. 46 Bric<br />

del Prete<br />

720<br />

7. 05<br />

C.Cassolo<br />

.<br />

703<br />

Salvetti<br />

Bric Morzano<br />

Case<br />

.<br />

Scravezzi Spagnuoli .<br />

752<br />

720<br />

630<br />

.<br />

Cima<br />

Pallera<br />

Precari .<br />

721<br />

Bric<br />

.<br />

Cassoni Biola<br />

722<br />

. .<br />

745<br />

Bric Bric<br />

Cima<br />

Benvenuto Sicisi degli Spessi<br />

. .<br />

. 734<br />

Bric Arbi<br />

Caffarino<br />

732<br />

548<br />

.<br />

Taroni<br />

Arpreuse<br />

.<br />

635<br />

587<br />

Bric del<br />

Termine<br />

Rio Ritoretto<br />

Case<br />

Sorie<br />

.<br />

692<br />

705<br />

.<br />

711<br />

Gianferreri<br />

705.<br />

Cardellini<br />

. 712<br />

674<br />

Torelli<br />

Brange<br />

.<br />

682<br />

Bric<br />

Cavaliere<br />

Bric<br />

Maioli<br />

.<br />

Pilone del .<br />

6. 75 Foresto<br />

Martizzi<br />

Bric Vallette<br />

.<br />

Bric<br />

Colett<br />

.<br />

Il Bricco<br />

Bric San<br />

Bernardo<br />

Colle Monte<br />

673<br />

667<br />

.<br />

.<br />

. 785<br />

→ IN TRENO CON LA BICICLETTA<br />

713<br />

.<br />

593<br />

Bric Pra<br />

Melogna .<br />

651<br />

. 627<br />

Gerbazzi<br />

Galleria del Belbo<br />

C.della Madonna<br />

660<br />

Bric<br />

Bric del<br />

Gorello<br />

.<br />

.<br />

655<br />

Pedaggio<br />

684 .<br />

.<br />

C.Baletti<br />

Per chiudere l'anello in treno occorre<br />

prendere il regionale per Sale <strong>Langhe</strong><br />

(scendere alla prima stazione, durata<br />

del viaggio: 10' circa). Il biglietto per<br />

il passeggero costa 1,90 euro (agosto 2018)<br />

e il trasporto bici (valido per l'intera<br />

giornata) 3,50 euro. Passa un treno<br />

ogni due ore (approssimativamente) e<br />

occorre informarsi in anticipo sull'orario,<br />

tenendo conto della durata di circa 3:00<br />

del percorso Sale-Saliceto (partendo<br />

alle 9:00 da Sale, è comodo il treno<br />

delle 12:45 da Saliceto).<br />

.<br />

675<br />

722<br />

5 . 72<br />

Bric<br />

Biola<br />

.<br />

.<br />

657<br />

.<br />

.<br />

. 538<br />

Le Cascine<br />

604.<br />

.<br />

506.<br />

.509<br />

461<br />

.<br />

Case Moretti<br />

Campolungo<br />

3. 86<br />

514<br />

. S.Caterina<br />

.<br />

510<br />

5. 98<br />

Villa<br />

5. 88<br />

Albaretti 619 . S.Giuseppe<br />

.<br />

Rochezza<br />

609 .<br />

Bric<br />

Calcinera<br />

.<br />

.<br />

. 762<br />

Maiolo<br />

Saliceto<br />

751<br />

6. 17<br />

680<br />

732<br />

Bric<br />

Pian<br />

Cavagna<br />

731<br />

Volta<br />

686<br />

711<br />

Case<br />

Fedrini<br />

Valle Belbissola<br />

Fornace<br />

C.Lovazzolo<br />

.<br />

6. 03 5. 93<br />

685<br />

.<br />

5. 16<br />

3. 74<br />

Lorenzini<br />

S.Michele<br />

. 383<br />

C.lo Bricco<br />

.<br />

. .<br />

439<br />

Bric<br />

.<br />

S. Croce<br />

498<br />

Vire<br />

Case<br />

Carena<br />

644<br />

C.Paglia<br />

514<br />

C.Stri 478 .<br />

Bricco<br />

Baraccone<br />

530<br />

.<br />

692<br />

// 1 9<br />

530<br />

TRAVERSATA<br />

SALE – SALICETO<br />

TC<br />

3:00/3:30 h<br />

28 km ca.<br />

+550/-400 m ca.<br />

marzo/novembre<br />

Sale delle <strong>Langhe</strong><br />

/Stazione FFSS (480 m)<br />

Lignera<br />

.<br />

C.se Capellini<br />

Cas<br />

Grizzo<br />

.<br />

5. 23 Bric<br />

Castelvecchio<br />

.<br />

591<br />

. 460<br />

Gorre<br />

Benevento<br />

448<br />

Case Piani<br />

Bric Beja<br />

Posteggiare l'auto presso<br />

la stazione di Sale <strong>Langhe</strong>.<br />

.<br />

394<br />

di<br />

.<br />

. 433<br />

Catala<br />

N<br />

Bric Raina<br />

.<br />

562<br />

91<br />

Rio di B<br />

Millesimo<br />

Scaffe<br />

C<br />

Pian<br />

Rocch<br />

Valbon<br />

←← Il borgo di Saliceto<br />

← Bivio poco evidente<br />

per loc. Giavellotto<br />

↑ Stazione di Sale <strong>Langhe</strong>


92<br />

//20<br />

ANELLO<br />

DELLE SORGENTI<br />

DEL BELBO


Piacevole anello alla scoperta<br />

della Riserva naturale delle Sorgenti<br />

del Belbo, particolarmente consigliato<br />

← Pedalando sulle strade<br />

bianche della Riserva Naturale<br />

delle Sorgenti del Belbo<br />

↑ Panorama su Montezemolo<br />

↓ Fra luce e ombra, tratto<br />

caratteristico del percorso<br />

93<br />

in primavera per la fioritura<br />

delle orchidee – in quest’area ne sono<br />

state censite ben 22 specie diverse – e<br />

in autunno per i colori accesi<br />

degli alberi.<br />

All’ombra dei boschi misti e al fresco<br />

delle numerose aree umide, si alternano scorci<br />

pieni d’aria e di luce, aperti su ampie praterie e<br />

campi coltivati. Il percorso, sempre compreso<br />

fra i 750 e i 650 metri di quota, si svolge<br />

in un suggestivo ambiente collinare al 90%<br />

su strade bianche, con tre soli brevi tratti<br />

di asfalto pochissimo trafficati e mai fastidiosi<br />

e un solo corto segmento di sentiero.<br />

Generalmente ben palinato (ma occorre<br />

prestare attenzione a qualche bivio), si presta<br />

a essere percorso a piedi e a cavallo.<br />

Si consiglia di percorrere l’anello in senso<br />

antiorario, per approfittare della partenza e<br />

dell’arrivo in discesa e perché in questo modo<br />

l’area attrezzata della Riserva si trova a tre<br />

quarti del cammino, quando può essere più<br />

piacevole sostare e ristorarsi prima di chiudere<br />

l’anello. Le sorgenti costituiscono l’unico<br />

ambiente umido dell’Alta Langa, un’oasi<br />

di biodiversità protetta dal 1993.<br />

→ VARIANTE<br />

STERRATA<br />

Chi non fosse ancora<br />

abbastanza stanco, può<br />

decidere di tornare<br />

a Montezemolo<br />

per una variante sterrata<br />

più ripida e faticosa.<br />

Dall'area attrezzata<br />

si raggiunge l'asfaltata che<br />

si imbocca a sinistra per 400<br />

metri (ignorare un primo<br />

bivio per Montezemolo<br />

dopo 200 m) per imboccare<br />

una ripida sterrata in salita<br />

che si ricongiunge<br />

alla SP 66. Svoltato<br />

a sinistra, si ritorna<br />

al punto di partenza<br />

attraversando il capoluogo<br />

di Montezemolo dopo circa<br />

1 km di discesa su asfalto.


→ LA RISERVA NATURALE<br />

DELLE SORGENTI DEL BELBO<br />

La Riserva si trova al confine fra il Piemonte<br />

e la Liguria, nei comuni di Montezemolo,<br />

Camerana e Saliceto.<br />

Fa parte delle Aree Protette delle <strong>Alpi</strong><br />

Mrittime ed è nata nel 1993 per tutelare<br />

l'unico ambiente umido dell'alta Langa.<br />

<strong>Tra</strong> queste colline boscose nasce infatti<br />

il torrente Belbo e si possono incontrare<br />

la fauna e la flora tipiche degli ambienti<br />

ricchi d'acqua. In particolare, in primavera<br />

qui si possono ammirare importanti<br />

fioriture, con ben 22 specie diverse<br />

di orchidee.<br />

↑ Arnie nei pressi del Pilone<br />

del Foresto<br />

→ Praterie fiorite a inizio estate<br />

→↑ Pedalando sulle strade<br />

bianche della Riserva Naturale<br />

delle Sorgenti del Belbo<br />

→↓ Curiosa pietra incisa<br />

con segni a forma di croce<br />

lungo il percorso<br />

// ITINERARIO<br />

Si attraversa la strada e si imbocca in discesa la vecchia SS 28. Al termine<br />

della discesa, si svolta a sinistra sotto al viadotto per imboccare una strada<br />

bianca in direzione Sorgenti del Belbo. Seguendo sempre le indicazioni<br />

per Pilone del Foresto si inizia a salire con rampe decise fino lungo la dorsale,<br />

per raggiungere in discesa la strada Saliceto-Montezemolo che si attraversa<br />

per imboccare il ripido sentiero di fronte che diventa presto una sterrata<br />

in saliscendi che tocca le vette di Bric Cavargna e Bric Biola. La si segue<br />

ignorando i vari bivi (quelli a sinistra permettono di accorciare drasticamente<br />

l’itinerario) fino a raggiungere la cappella diroccata del Pilone del Foresto.<br />

Da qui si imbocca la strada bianca sulla sinistra e, al bivio successivo,<br />

con una sorta di inversione a U si imbocca la strada bianca che risale subito<br />

sulla destra. Si risale una panoramica sterrata per poi scendere a sinistra,<br />

attraversare la SP 111 e raggiungere la frazione Barbei. Si passa fra le case,<br />

imboccando poi a sinistra una sterrata che traversa fino a un bivio sotto<br />

al crinale (sulla sommità del poggio un traliccio e una croce), dove si prende<br />

la sterrata inerbita a sinistra che diventa un’asfaltata da percorrere fino<br />

alla SP 111, che si attraversa per imboccare la strada bianca. Dopo 450 m si<br />

prende a destra in direzione Pilone del Foresto e si segue la pista in saliscendi<br />

nel bosco ignorando le diramazioni a sinistra per attraversare un ceduo<br />

di castagno e poi una zona umida, dove la strada si fa per un breve tratto<br />

sentiero. Ci si immette su una sterrata seguendo a sinistra per Madonna<br />

del deserto, quindi subito dopo a destra per l’area attrezzata che si raggiunge<br />

appena attraversato un ponticello. Dall'area attrezzata si raggiunge in breve<br />

la strada Saliceto-Montezemolo che si imbocca a destra per ricongiungersi<br />

con un ultimo tratto in salita la SP 66 nei pressi della frazione Villa<br />

di Montezemolo. Svoltato a sinistra, si ritorna rapidamente al punto di partenza.


Cima<br />

Pallera<br />

.<br />

711<br />

ianferreri<br />

721<br />

705.<br />

Cardellini<br />

.<br />

722<br />

Cima<br />

degli Spessi<br />

.<br />

. 712<br />

674<br />

Torelli<br />

Brange<br />

.<br />

.<br />

Bric<br />

Gorello<br />

.<br />

655<br />

682<br />

Bric<br />

Cavaliere<br />

Bric<br />

Maioli<br />

713<br />

Rochezza<br />

609 .<br />

745<br />

Cassoni<br />

. Bric .<br />

Bric<br />

Biola<br />

Calcinera<br />

Bric Pra<br />

.<br />

.<br />

. 762<br />

Melogna<br />

751<br />

651<br />

6. 17<br />

. 627 680<br />

Pilone del .<br />

6. 75 Foresto<br />

Martizzi<br />

5 . 72<br />

Gerbazzi<br />

Galleria del Belbo<br />

593<br />

C.della Madonna<br />

660<br />

.<br />

Bric del<br />

Pedaggio<br />

C.Baletti<br />

Bric Vallette<br />

.<br />

Bric<br />

Colett<br />

.<br />

Albaretti<br />

.<br />

Bric<br />

Biola<br />

.<br />

.<br />

657<br />

.<br />

.<br />

. 538<br />

Le Cascine<br />

684 .<br />

667 Colle Monte<br />

.<br />

. 785<br />

Volta<br />

742<br />

714.<br />

.<br />

656<br />

C. Beccaria<br />

.<br />

700<br />

. .<br />

Bric Riviera<br />

Montezemolo<br />

720<br />

764 .<br />

Capanna<br />

Bric Chiaggi<br />

Case Miccio .<br />

Maglino<br />

.<br />

.<br />

670<br />

742<br />

765<br />

.<br />

Gostia<br />

Bric Zemola<br />

7. 01 Pione<br />

Bric Colla<br />

725<br />

759 . → SOTTO AI NOSTRI PEDALI:<br />

731<br />

.<br />

718<br />

C. Molla<br />

.<br />

LA GALLERIA DEL BELBO<br />

P i a n M a i n e r z o<br />

675<br />

722<br />

S i e l z i<br />

619<br />

732<br />

Bric<br />

Pian<br />

Cavagna<br />

731<br />

604.<br />

686<br />

. 711<br />

Case<br />

Fedrini<br />

Valle Belbissola<br />

.<br />

Maiolo<br />

Fornace<br />

506.<br />

S.Giuseppe<br />

Saliceto<br />

498<br />

C.Lovazzolo<br />

.<br />

Case<br />

5. 16<br />

Carena<br />

6. 03 5. 93<br />

685<br />

.<br />

Bric San<br />

Bernardino<br />

.<br />

.<br />

Sotto alla Riserva corre la galleria<br />

ferroviaria del Belbo. Il tunnel appartiene<br />

alla tratta Torino-Savona ed è lungo 5 km:<br />

inizia a Saliceto e termina a Sale delle<br />

<strong>Langhe</strong>. Ultimata nel 1871, al tempo in cui<br />

i treni erano a vapore, la galleria era dotata<br />

di otto pozzi di aerazione per lo sfiato,<br />

chiusi negli anni ’30 con l’elettrificazione<br />

della linea, tranne il numero 5 e il numero<br />

8. Il pozzo più profondo era il numero 7,<br />

che misurava ben 211 metri.<br />

Lorenzini<br />

S.Michele<br />

. 383<br />

5. 23<br />

C.lo Bricco<br />

.<br />

. .<br />

439<br />

Bric<br />

S. Croce<br />

Vire<br />

644<br />

C.Paglia<br />

692<br />

514<br />

Bric del<br />

Castellaro<br />

. 735<br />

764 680<br />

735<br />

692<br />

Bric<br />

la Croce<br />

.<br />

C.Stri 4. 78<br />

2:00/2:30<br />

Gorre<br />

h<br />

Bricco<br />

Baraccone<br />

530<br />

Montezemolo . Case Piani (750 m)<br />

Bric<br />

Salice<br />

.<br />

Capellini<br />

.<br />

// 2 0<br />

ANELLO<br />

DELLE SORGENTI<br />

DEL BELBO<br />

535<br />

.<br />

un ristorante . e panetteria).<br />

Ottinazzo<br />

448<br />

Bric Beja<br />

530<br />

Si consiglia di lasciare<br />

602<br />

MC<br />

15 km ca.<br />

+650/-650 m ca.<br />

l’auto appena arrivati<br />

a Montezemolo nel<br />

parcheggio posto sul colle<br />

di Montezemolo (bar,<br />

Pian del Groppo<br />

572<br />

571<br />

Fermata dell’autobus<br />

nello stesso punto.<br />

95


APPROFONDIMENTI<br />

96<br />

// LIBRI E GUIDE<br />

Bernardi G., Dal Marguareis al Monviso: 40 itinerari<br />

in mountain-bike nelle valli del Cuneese, Centro<br />

Documentazione <strong>Alpi</strong>na, Torino, 1990<br />

Bernardi G., Dalle <strong>Langhe</strong> al Marguareis: 40 itinerari<br />

in mountain-bike tra le colline e le valli del Cuneese,<br />

Centro Documentazione <strong>Alpi</strong>na, 1992<br />

Boero L., Carosso G., Oricco A., Fra <strong>Langhe</strong> e Roero:<br />

40 percorsi in mountain bike, L'Arciere, 1993<br />

Canova M., Zero-tresessanta: la prima guida<br />

dell'Alta Val Tanaro sugli sport di montagna,<br />

Comunità Montana Alta Val Tanaro, 2007<br />

Cavallo T., 50 escursioni in mountain bike in<br />

Piemonte e Valle d'Aosta, Priuli & Verlucca, 2011<br />

Rolando E., Bici: 45 itinerari per sportivi e cicloturisti<br />

nella riviera ligure di ponente, Blu Edizioni, 2006<br />

Serraglia R., Rocchia L., Mountain bike a 360°: 50<br />

escursioni ad anello da Sospel al Monviso,<br />

Primalpe, 2011<br />

Suda G., Rolando E., Mountain bike: Piemonte<br />

e Liguria dal Col di Nava al Colle di Tenda, Blu<br />

Edizioni, 2003<br />

Suda G., Mountain bike: dal Colle di Tenda al<br />

Colle dell'Agnello: 62 itinerari sulle montagne del<br />

Cuneese, Blu Edizioni, 2010<br />

// SITI<br />

alpiliguri.com<br />

bikepark.cloud<br />

cicloalpinismo.com<br />

frabosaski.it<br />

montealpetbikevillage.com<br />

mtb-piemonte.it<br />

nakture.com<br />

pratonevoso.com<br />

sentierolandande.it<br />

tajare.it<br />

// CARTE<br />

Fraternali Editore, 1:25.000<br />

n. 15 Valle Gesso, Parco Naturale<br />

delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />

Fraternali Editore, 1:25.000<br />

n. 16 Val Vermenagna, Valle Pesio,<br />

Alta Valle Ellero, Parco Naturale<br />

del Marguareis<br />

Fraternali Editore, 1:25.000<br />

n. 19 Alta Val Tanaro, Alta Valle<br />

Arroscia, Alta Valle Argentina<br />

Fraternali Editore, 1:25.000<br />

n. 22 Mondovì, Val Ellero,<br />

Val Maudagna, Val Corsaglia,<br />

Val Casotto<br />

Fraternali Editore, 1:25.000<br />

n. 26 Bassa Val Tanaro, Val Bormida<br />

e Cebano<br />

Fraternali Editore, 1:50.000<br />

n. 50-4 Cuneo Valli Monregalesi,<br />

Val Vermenagna, Val Pesio,<br />

Alta Val Tanaro<br />

Istituto Geografico Centrale, 1:50.000<br />

n. 8 <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> e Liguri<br />

Istituto Geografico Centrale, 1:50.000<br />

n. 18 Le <strong>Langhe</strong> meridionali<br />

Istituto Geografico Centrale, 1:75.000<br />

n. 24 Il Cuneese

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