vznews, Svizzera italiano, settembre 2019, edizione 117

Pensionamento I Investimenti I Ipoteche I Imposte I Successione
!
Pagina 9
Novità –
Barometro
pensionamento
Il giornale di VZ VermögensZentrum
26° anno I Edizione 117 I Settembre 2019
TEMI
PRINCIPALI
Per clienti privati
Incontri informativi 2
Appuntamento a Lugano
e Mendrisio con gli esperti
del pensionamento
Previdenza 3
Come tutelare la propria
famiglia contro i rischi di
invalidità e decesso
Reddito sicuro 4
Piano finanziario come
strumento per pianificare
il pensionamento
L’opinione 7
Intervista con l’ex direttore
della cassa pensioni di PwC
Josef Bachmann
La parola all’esperto 10
Le risposte degli esperti VZ
alle domande più frequenti
sul pensionamento
Allarme tassi VZ 11
Il sistema di sorveglianza
gratuito per proteggersi
dall’aumento dei tassi
Pilastro 3a 12
I timori (infondati) di
chi preferisce il conto alla
soluzione con titoli
VZ nei media 16
Gli esperti e i servizi
di VZ citati dai media
della Svizzera italiana
Per clienti aziendali
e casse pensioni
Ridistribuzione14
La trappola della
ridistribuzione colpisce
chi guadagna di più
Mettersi in proprio 15
Informazioni e consigli
per avviare la propria
impresa senza dimenticare
i passaggi obbligati
20 percento di pensione in meno:
altro che vecchiaia tranquilla!
Il nuovo barometro di VZ in materia di pensionamento lo mette nero su bianco: in
futuro, i pensionati riceveranno molto meno denaro rispetto ad oggi. Tanti ignorano
quanto diventerà importante la lacuna reddituale. Bisogna muoversi – adesso.
GIULIO VITARELLI
Direttore VZ VermögensZentrum SA
giulio.vitarelli@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Circa otto svizzeri su dieci nutrono fiducia
incondizionata nell’AVS, mentre si dichiarano
preoccupati circa la rendita di cassa
pensioni. È quanto emerge da un sondaggio
svolto di recente da VZ su circa 600 persone.
Tuttavia, nonostante i dubbi sul secondo pilastro,
la maggior parte degli intervistati ritiene
di poter affrontare senza alcun problema
finanziario la futura vita da pensionati.
Successione
Le donazioni possono
costare caro
Regalare proprietà o denaro
ai propri cari quando si è
ancora in vita si può. Tuttavia
è auspicabile calcolare a
quanto ammontano le imposte
di donazione ed evitare
di violare le porzioni
legittime dei futuri eredi.
In caso contrario, il beneficiario
delle donazioni sarà
gravato da un ingente onere
finanziario. Pagina 5
Ipoteche
È ora di un’ipoteca
a tasso fisso?
Mai come oggi le ipoteche
a tasso fisso sono state così
vantaggiose. Questo spinge
molti proprietari di immobili
a contattare VZ per sincerarsi
se sia il caso o meno
di stipulare un’ipoteca a
tasso fisso. Scopra vantaggi
e svantaggi dell’ipoteca a
tasso fisso e come finanziare
la sua casa nel modo più
conveniente. Pagina 11
Sottovalutano forse la serietà della situazione?
Il barometro di VZ in materia di pensionamento
mostra che, dal 2002, le rendite
presumibili di AVS e cassa pensioni si sono
ridotte di quasi il 20 percento. Tale tendenza
potrebbe proseguire nei prossimi anni.
Aumenta pertanto il divario tra salario e
rendita, traducendosi in una lacuna reddituale
sempre più percettibile. Ciò significa
che le future rendite basteranno a malapena
a mantenere l’abituale tenore di vita. Chi
vuole andare in pensione all’insegna della
tranquillità economica deve dunque allestire
subito un piano finanziario serio e risparmiare
di più. Solo così potrà guardare alla
vecchiaia con serenità. Per saperne di più:
Rendita o capitale? (pagina 6)
Il barometro di VZ (pagine 8 e 9)
Investimenti
Nessun esperimento
quando si investe
Consulenti e fund manager
tentano gli investitori
con promesse di rendimenti
maggiori rispetto a quelli
conseguiti dal mercato. In
realtà, tale obiettivo si rivela
spesso utopico. Chi investe
il proprio denaro dovrebbe
puntare su rendimenti
realistici e lasciar perdere
esperimenti rischiosi e poco
remunerativi. Pagina 13
Il giornale vz news viene pubblicato cinque volte l’anno Tiratura: 675’000 copie Abbonamento annuale: CHF 20 incl. 7,7% IVA (CHE-116.326.867 IVA) Editore:
VZ Ver mö gensZent rum SA, Redazione vz news, Riva Giocondo Albertolli 1, 6900 Lugano Direzione di redazione: Adriano Pavone, Luisiana Luzii Richieste e rettifiche di
indirizzo: Tel. 091 912 24 24 o info@vzch.com Copyright: Riproduzione degli articoli solo previa autorizzazione della redazione Stampa: Stampa a impatto neutro sul clima

Pagina 2 vz news 117/Settembre 2019
Perché smettere di lavorare
per gradi
Al 49 percento della popolazione attiva sorride l’idea di poter smettere di lavorare
in anticipo sull’età AVS. Ma: il pensionamento anticipato costa – e anche molto – e
non tutti possono permetterselo. Ecco una valida alternativa.
CLAUDIA PIANETTI
Esperta in pensionamento
claudia.pianetti@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Un pensionamento anticipato
genera spese su più
fronti ed è pertanto molto
costoso. I motivi sono diversi.
Innanzi tutto, il reddito
da attività lucrativa
viene meno prima del dovuto,
generando una lacuna
reddituale. Quindi, si blocca
il processo di risparmio
nel secondo e terzo pilastro.
Infine, la conversione
dell’avere di cassa pensioni
in rendita avviene a un’aliquota
più contenuta rispetto
a quella applicata per il
pensionamento ordinario.
Pertanto, anche la rendita si
ridimensiona.
Cessare l’attività
lavorativa per gradi
Un’alternativa al pensionamento
anticipato è la riduzione
per tappe del grado
occupazionale, a patto che
tale opzione venga contemplata
dal rispettivo datore
di lavoro. Il pensionamento
parziale offre molti vantaggi:
le persone assicurate
continuano a versare i contributi
di cassa pensioni per
un ammontare corrispondente
al reddito ridotto e
Incontri informativi sul pensionamento
Il pensionamento è un nuovo
ciclo di vita e comporta
cambiamenti radicali – anche
dal punto di vista finanziario.
Le priorità diventano
rendere sicuro il reddito
e gestire bene il capitale.
Come riuscirci? Fondamentale
è prepararsi per tempo,
trovando le giuste risposte a
domande di portata notevole:
posso permettermi un
pensionamento anticipato?
Mi conviene lavorare oltre
i 65 anni? Meglio riscuotere
l’avere di cassa pensioni
in forma di capitale o percepire
una rendita a vita?
Partecipi a uno degli incontri
informativi sul pensionamento
di VZ: gli esperti
presenti provvederanno a
fornirle informazioni preziose,
rispondendo alle sue
domande e aiutandola a
focalizzare i suoi obiettivi.
In questo modo prenderà
le sue decisioni per tempo e
in modo ponderato: perché
ciò che decide oggi determinerà
il suo tenore di vita.
SCHEDA
INFORMATIVA
Il pensionamento
parziale
Consideri con attenzione
l’alternativa al pensionamento
anticipato.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
restano assicurate contro
decesso e invalidità fino al
pensionamento definitivo.
Inoltre, continuando a lavorare,
non è necessario versare
i contributi AVS previsti
per le persone non esercitanti
attività lucrativa.
Un pensionamento parziale
può essere vantaggioso
anche dal punto di vista
fiscale, perché gli assicurati
possono continuare a versare
contributi nel pilastro 3a,
soluzione agevolata fiscalmente.
Inoltre, se si preleva
l’avere di vecchiaia risparmiato
nel secondo pilastro a
scaglioni, l’incidenza fiscale
è minore, poiché in questo
modo s’interrompe la progressione.
Le autorità fiscali
trattano le prestazioni in capitale
in modo differente in
base al cantone. È auspicabile
informarsi per tempo.
L’idea di smettere di
lavorare prima di
aver raggiunto l’età AVS
ordinaria l’ha sfiorata più
volte. Ma: è sicuro di poterselo
permettere? Sa quanto
le verrebbe a costare? Non si
faccia cogliere di sorpresa.
Interpelli un esperto VZ e
pianifichi il suo pensionamento.
Fissi un appuntamento
gratuito e richieda
una consulenza presso la
succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
SEMINARI
Come pianificare
il pensionamento
Tre gli appuntamenti in
programma, dalle ore
18:15 alle ore 19:30.
Lugano
Palazzo dei Congressi
Piazza Indipendenza 4
giovedì 19 settembre o
lunedì 30 settembre
Mendrisio
Hotel Coronado
Via Francesco Borromini 10
giovedì 26 settembre
Si registri ora online
su vzch.com/seminari o
telefonando al numero
091 912 24 24.

vz news 117/Settembre 2019 Pagina 3
Invalidità e decesso:
protegga la sua famiglia!
Sono in pochi a conoscere o considerare le conseguenze di un infortunio o di
un decesso in famiglia. Tali vicissitudini possono accadere in qualsiasi momento.
È auspicabile verificare in che modo si è tutelati in caso di malattia e infortunio.
IL MIO
CONSIGLIO
ROMINA MUTTER
Esperta in previdenza
romina.mutter@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
In Svizzera, il venir meno
del reddito a seguito di una
malattia grave o di un infortunio
incide in modo significativo
sulla qualità di vita.
Le rendite erogate da AVS e
AI garantiscono il minimo
esistenziale. Entrambi i rischi
sono assicurati inoltre
dalla previdenza professionale
(LPP/LAINF). Il salario
massimo assicurato dalla
LPP con regime obbligatorio
ammonta a 85’320 franchi;
per le quote eccedenti
è necessaria una copertura
supplementare. In caso di
infortunio si fa capo all’assicurazione
contro gli infortuni,
che provvede sia alle
spese di cura sia alle rendite
in caso di invalidità e decesso
(LAINF). Il tetto massimo
del salario assicurato
è pari a 148’200 franchi.
Salari più elevati necessitano
di una copertura supplementare.
Perché un’analisi
previdenziale
Cosa succede quando in una
famiglia monoreddito viene
a mancare lo stipendio? Se il
capofamiglia resta invalido
a seguito di una malattia,
le entrate si ridurrebbero di
oltre 1000 franchi; di ben
2000, se dovesse morire. Le
rendite destinate a moglie e
figlio non sarebbero pertanto
sufficienti per mantenere
l’abituale tenore di vita e coprire
le spese della casa unifamiliare.
Le conseguenze di
un infortunio sono assicurate
meglio: per la famiglia
cioè, non si verificheranno
lacune finanziarie.
SCHEDA
INFORMATIVA
I rischi invalidità
e decesso
Tutelare la propria famiglia
contro i rischi di invalidità
e decesso è fondamentale.
Scopra come e perché.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
Consiglio: faccia analizzare
la sua situazione previdenziale
da un esperto. L’esito
rileva quanto resta alla sua
famiglia per vivere in caso
di invalidità o decesso.
Vuole saperne di più?
Sa se la sua famiglia è
tutelata in modo ottimale
contro i rischi di invalidità e
decesso? Lo scopra: richieda
una consulenza presso la
succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
Analisi previdenziale: quanto resta alla sua famiglia per vivere?
Esempio: famiglia monoreddito; marito 46 anni, salario annuo 130’000 franchi; un figlio e una casa di proprietà
(indicazioni in franchi, importi arrotondati)
Invalidità causa Decesso causa
malattia infortunio malattia infortunio
AVS/AI 40’000 40’000 34’000 34’000
LPP/LAINF 50’500 104’000 33’700 71’500
Totale prestazioni di rendita 1 90’500 117’000 67’700 105’500
Reddito necessario per anno 2 104’000 104’000 91’000 91’000
Lacuna o eccesso di copertura per anno –13’500 13’000 –23’300 14’500
1 Le prestazioni erogate dal 1° e 2° pilastro possono costituire al massimo il 90 percento del salario
2 Ipotesi di reddito necessario: 80 percento in caso di invalidità, 70 percento in caso di decesso
NOVITÀ
MATTHIAS REINHART
Presidente della
Direzione del Gruppo VZ
Gli interessi costantemente
bassi cambiano il sistema
d’incentivi, distorcendo la
realtà dell’economia politica.
Ciò si rileva in modo evidente
soprattutto sul mercato
immobiliare. Sempre
più spesso, i nostri clienti
scelgono di comprare un
appartamento per poi riaffittarlo
a terzi, poiché sono
convinti che questa sia la
forma d’investimento più
lucrativa e sicura.
Questo è il classico
segno di surriscaldamento
congiunturale. In passato,
evoluzioni simili si sono tradotte
spesso in grosse perdite.
Tali investimenti funzionano
solo fino a quando
tassi e affitti restano stabili.
All’aumentare dei tassi corrisponde
il calo del valore
dell’immobile – e i costi superano
ben presto il reddito
locativo. Le uniche componenti
«sicure» in questo
calcolo sono i debiti.
Il mio consiglio: anche
se la tentazione è davvero
molto forte, tenga presente
che un investimento
di tale entità resta sostenibile
a lungo termine solo se
si riescono a ripagare tutti i
debiti con i profitti correnti
– a prescindere dall’andamento
dei tassi.

Pagina 4 vz news 117/Settembre 2019
Ho fatto bene i calcoli per
vivere bene dopo la pensione?
La vita dopo il pensionamento costa più di quanto si pensi. Chi vuole davvero farsi
un’idea, dovrebbe dotarsi di un piano finanziario – uno strumento fondamentale
per pianificare bene il proprio pensionamento.
SCHEDA
INFORMATIVA
Come rendere
sicuro il reddito
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
ROBERTO AMANTINI
Esperto in pensionamento
roberto.amantini@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Negli anni successivi al pensionamento,
i costi dell’abitazione,
le imposte e le
assicurazioni costituiscono
spesso la metà del bilancio
domestico. Al contempo il
reddito si riduce. Il risultato?
Una lacuna reddituale
che va colmata da un consumo
mirato del patrimonio.
Quindi è chiaro: chi vuole
vivere all’insegna della tranquillità
economica necessita
di un piano finanziario
serio. Prima lo si allestisce,
meglio è: in questo modo
resta sufficiente tempo per
agire in modo conforme.
Il piano finanziario
è basilare
Il piano mostra come la decisione
relativa alla riscossione
abbia effetti a lungo
termine – sia per la rendita
che per il capitale. Si rivela
pertanto un valido supporto
nello scegliere la forma di riscossione
dell’avere di cassa
pensioni: rendita, capitale o
la combinazione di entrambe
le opzioni (servizio a
pagina 6). Il piano calcola
anche la quota del capitale
che non serve negli anni
immediatamente successivi
al pensionamento. Questo
denaro può essere investito
per conseguire un reddito regolare.
Attenzione: il piano è
utile solo se si basa su ipotesi
realistiche. Segua i consigli.
Non barare
Il piano deve elencare tutte
le entrate e le uscite. Sia
onesto con se stesso quando
allestisce il budget.
Stimare il rendimento
Parta dai rendimenti conservativi
degli investimenti
in denaro. Il rendimento
ha un’influenza decisiva
sulla performance del
suo patrimonio e sull’ammontare
del suo reddito.
Considerare il rincaro
Se le entrate non tengono il
passo con il rincaro, la lacuna
reddituale aumenterà di
anno in anno. La maggior
parte delle casse pensioni
compensa il rincaro solo in
parte – o per niente.
Il piano finanziario per gli anni successivi al pensionamento
Esempio esplicativo, indicazioni in franchi (importi arrotondati)
Entrate:
Costituire riserve
Metta da parte riserve sufficienti.
Verifichi se il suo
reddito resta sicuro anche
se vive più a lungo del previsto,
in caso di spese impreviste,
investimenti poco
redditizi o inflazione più
elevata di quanto temuto.
Aggiornare il piano
Adegui il piano finanziario
ogni due o tre anni, in base
ai cambiamenti che avvengono
nella sua vita.
Vuole rendere il suo
reddito sicuro anche
per gli anni successivi al
pensionamento? Fissi subito
un appuntamento presso la
succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
Anno
2019 2020 2022 … 2034 … 2044
Rendita AVS 1 42’700 42’700 42’700 42’700 42’700
Rendita di cassa pensioni 2 22’300 22’300 22’300 22’300 22’300
Totale entrate 65’000 65’000 65’000 … 65’000 … 65’000
Uscite:
Costo della vita 3 55’000 55’800 56’600 68’700 79’700
Costi abitativi 4 20’000 20’000 20’000 20’000 20’000
Imposte 14’000 14’000 14’000 14’000 14’000
Totale uscite 89’000 89’800 90’600 … 102’700 … 113’700
Reddito necessario
garantito dal patrimonio –24’000 –24’800 –25’600 –37’700 –48’700
Patrimonio:
Averi (conto, deposito) 5 720’000 716’900 712’800 554’500 246’700
Proprietà immobiliare 800’000 800’000 800’000 800’000 800’000
Debiti (ipoteca) –400’000 –400’000 –400’000 –400’000 –400’000
Totale proprietà 1’120’000 1’116’900 1’112’800 … 954’500 … 646’700
1 Calcolo conservativo senza considerare la compensazione al rincaro
2 Avere CP pari a CHF 740’000; aliquota di conversione pari al 6,03%; il 50% riscosso come capitale
3 Calcolata un’inflazione annua pari all’1,5%
4 Tassi ipotecari teorici e costi di mantenimento/accessori
5 Incluso 50% del capitale CP; rendimento ipotizzato del 3% l’anno

vz news 117/Settembre 2019 Pagina 5
Regalare la casa ai figli:
attenzione alle imposte
Chi in tempo di vita vuole donare parte del proprio patrimonio deve considerare
diversi risvolti, specie quello fiscale. Infatti, se la donazione non è regolamentata,
i beneficiari potrebbero pagare più tasse del dovuto o addirittura litigare tra loro.
RENATO SAUTER
Responsabile Successione
renato.sauter@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Prima di regalare la propria
casa è auspicabile considerare
tutte le prospettive.
Imposte
Solitamente a una donazione
corrisponde una controprestazione.
I figli che
ricevono in regalo la casa
dei genitori in genere si
fanno carico dell’ipoteca,
accordando loro il diritto di
abitazione a vita. Se tuttavia
sulla casa grava un mutuo
molto elevato, le autorità
fiscali possono classificare
la donazione come una
comune vendita. Pertanto,
la trasmissione della proprietà
non sarà soggetta
alle imposte di donazione
bensì all’imposta sugli utili
da sostanza immobiliare
e, a seconda del cantone,
all’imposta sul trapasso di
proprietà.
Consiglio: in molti
cantoni, la donazione deve
costituire almeno il 25 percento
del valore venale. Solo
così si evita l’imposta sugli
utili da sostanza immobiliare.
Se la controprestazione è
troppo elevata in rapporto
alla donazione, va ridotta
tempestivamente l’ipoteca
o fissato un diritto di abitazione
a tempo determinato.
Obbligo di
collazione
Spesso il valore della donazione
supera quello della
quota effettivamente spettante
al beneficiario al momento
dell’eredità. In tal
Come si compensa un anticipo sull’eredità
caso, questo dovrà rimborsare
la differenza ai coeredi.
Ciò si traduce spesso in un
grosso onere finanziario –
ancor più se il valore della
donazione nel frattempo –
cioè fino alla morte del donatore
– è aumentato.
Un esempio concreto:
nel 1999, Daniele rileva la
casa dei genitori del valore
di 400’000 franchi. Si tratta
di un anticipo sull’eredità.
Alla morte della mamma,
vent’anni dopo, la casa vale
700’000 franchi circa. Nella
successione, oltre ai 350’000
franchi del patrimonio della
madre, rientra dunque anche
la casa e precisamente al
valore attuale. Daniele deve
quindi liquidare suo fratello
Marco con 175’000 franchi
per compensare l’anticipo
sull’eredità.
Consiglio: è meglio stabilire
in un testamento o
in un contratto successorio
Nel 1999 Daniele riceve come anticipo sull’eredità la casa della madre (valore: CHF 400’000); il fratello Marco
non riceve nulla. Indicazioni in franchi.
Patrimonio rimanente alla madre 350’000
Valore attuale della casa 700’000
Totale successione 1’050’000
Daniele
1/2
Marco
1/2
Quote ereditarie 525’000 525’000
Compensazione quote ereditarie
Anticipo sull’eredità 700’000 0
Dalla successione della madre 0 350’000
Compensazione da parte di Daniele –175’000 +175’000
Quote ereditarie 525’000 525’000
SCHEDA
INFORMATIVA
Donazioni
ai figli
Valuti tutti gli aspetti
legati a una donazione.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
stipulato per atto pubblico
come dev’essere compensata
la donazione in questione.
È possibile anche esonerare
i propri figli, completamente
o in parte, dall’obbligo di
collazione, a patto che non
vengano violate le porzioni
legittime. L’esperienza insegna
che il contratto successorio
è una scelta intelligente:
in questo modo tutte le
parti in causa regolamentano
la futura compensazione
in modo vincolante.
A propria tutela
Attenzione: se si dona la
casa troppo presto, si mette
a rischio la propria indipendenza
finanziaria, poiché
chi regala denaro può perdere
i suoi diritti alle prestazioni
complementari.
Consiglio: allestisca un
piano finanziario (servizio a
pagina 4) per sincerarsi che
il suo reddito resti sicuro
nonostante la donazione. E
poi: non dimentichi di aggiornarlo
in caso di cambiamenti
nella sua vita.
Vuole regalare proprietà
o denaro ai
suoi figli senza commettere
errori? Interpelli un esperto
VZ. Fissi subito un appuntamento
gratuito per una
consulenza presso la succursale
VZ di Lugano (coordinate
a pagina 16).

Pagina 6 vz news 117/Settembre 2019
Rendita, capitale o tutt’e due?
Valuti bene le sue opzioni
Si tratta di una scelta determinante: meglio percepire l’avere della cassa pensioni in
forma di rendita o riscuoterlo come capitale? Molti optano per una soluzione mista.
L’importante è valutare bene vantaggi e svantaggi di ogni opzione.
I futuri pensionati devono
scegliere come entrare in
possesso del loro avere di
cassa pensioni. Questa decisione
può essere presa una
volta sola e vale vita natural
durante. Ecco perché deve
valutare tutte le opzioni
scrupolosamente.
I vantaggi
della rendita
Con una rendita, il reddito
resta garantito a vita.
Altro vantaggio è quello di
non doversi preoccupare di
come investire il denaro.
Lo svantaggio però è che
bisogna confrontarsi con
importanti perdite. L’ammontare
della rendita dipende
infatti dall’aliquota
di conversione – purtroppo
in continuo calo. Va inoltre
tenuto presente che la rendita
viene tassata al 100 percento
come reddito. Infine:
quando muore il beneficiario
della rendita, il capitale
non ancora esaurito resta in
cassa pensioni.
Il capitale conviene
fiscalmente
Chi sceglie di riscuotere il
capitale, è più flessibile finanziariamente.
Ad esempio
può ristrutturare casa
o corrispondere ai figli un
anticipo sull’eredità. Il capitale
restante viene investito
e consumato gradualmente.
Rendita o capitale: redditi a confronto
Esempio: marito, 65 anni, indicazioni in franchi
Capitale
Rendimento netto all’anno 1
1% 2% 3%
Capitale CP 800’000 800’000 800’000
Imposta sul versamento –68’000 –68’000 –68’000
di capitale 2
Capitale CP al netto
delle imposte
732’000 732’000 732’000
Reddito per anno 3 38’430 42’190 46’100
Rendita
Aliquota di conversione 4
5,0% 6,0% 6,8%
Capitale CP 800’000 800’000 800’000
Rendita CP per anno 40’000 48’000 54’400
Imposta sul reddito p.a. 5 –10’000 –12’000 –13’600
Reddito per anno 30’000 36’000 40’800
1 Rendimento sugli averi riscossi
(al netto delle imposte su reddito e sostanza)
2 Differente a seconda del luogo di residenza
3 Erosione del capitale in 21 anni
4 Differente a seconda della cassa pensioni
5 Aliquota fiscale marginale 25%
Molti temono i rischi legati
agli investimenti. Tuttavia,
un confronto mostra che
già un modesto rendimento
del capitale, anche solo
dell’1 percento, è sufficiente
per superare l’importo della
rendita, calcolata a un’aliquota
di conversione del
6 percento. Cifre alla mano:
investendo un capitale di
800’000 franchi, si ricevono
minimo 38’430 franchi
all’anno di reddito, mentre
con la rendita si arriva al
massimo a 36’000 franchi
(si veda il grafico in basso).
Infine: chi riscuote il
capitale e non lo consuma,
può lasciarlo in eredità; scegliendo
la rendita, i superstiti
restano a bocca asciutta.
Decisiva è la
speranza di vita
Sempre più futuri pensionati
scelgono oggi di combinare
le due opzioni: percepiscono
una parte dell’avere
previdenziale in forma di
rendita e il resto lo riscuotono
come capitale. In questo
modo combinano i vantaggi
di entrambe le varianti,
ripartendo i rischi. Anche
le coppie sposate scelgono
spesso la via di mezzo. In tal
caso bisogna valutare quale
dei due coniugi debba percepire
la rendita.
Consiglio: le coppie
sposate dovrebbero confrontare
le aliquote di conversione
delle rispettive
SCHEDA
INFORMATIVA
Rendita o
capitale?
Non esiste una risposta
universalmente valida a
questa domanda. Dipende
tutto dalla situazione
individuale di ciascuno.
E dunque fondamentale
ponderare tutti gli aspetti,
finanziari e previdenziali.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
casse pensioni nonché le
prestazioni a favore del partner
superstite. Converrà
certamente che a percepire
la rendita sia il partner la
cui cassa pensioni applica
l’aliquota di conversione
più elevata.
Determinante è anche
la speranza di vita – soprattutto
se le rendite e le prestazioni
ai superstiti sono
identiche in entrambe le
casse pensioni. Poiché le
statistiche danno le donne
quali più longeve, sono loro
di norma a percepire la rendita
più a lungo rispetto ai
mariti. Pertanto, se i coniugi
sono più o meno coetanei,
conviene che sia la moglie
ad optare per la rendita. Se
però la salute della moglie è
compromessa, è consigliabile
che a percepire la rendita
sia il marito.
Vuole sapere quale
scelta è quella più opportuna
al suo caso? È una
decisione di portata notevole.
Si rivolga a un esperto:
fissi subito un appuntamento
non vincolante presso la
succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).

vz news 117/Settembre 2019 Pagina 7
L’opinione
Il secondo
pilastro sta
per crollare?
La ridistribuzione di risorse dagli attivi ai pensionati
fa vacillare il secondo pilastro. È quanto afferma
Josef Bachmann, ex dirigente della cassa pensioni
di PwC. Il problema va affrontato subito.
© Karin Hofer/NZZ
Signor Bachmann, qual è stato per
lei il momento giusto per andare in
pensione?
Io sono andato in pensione in anticipo
– a 67 anni.
In che senso in anticipo? Ha
lavorato oltre l’età AVS...
La vedo diversamente. La Legge
sulla previdenza professionale è entrata
in vigore nel 1985. Da allora,
sono trascorsi più di 35 anni, durante
i quali l’aspettativa di vita è aumentata
di cinque anni. Di conseguenza, oggi
dovremmo lavorare fino a 70 anni.
Anche le regole del gioco sono cambiate.
Tutto ciò sta facendo crollare il
secondo pilastro.
«Ogni anno vengono
ridistribuiti quasi
7 miliardi di franchi»
Cosa intende in concreto?
Le casse pensioni funzionano in
modo tale che ogni persona attiva professionalmente,
assieme al suo datore
di lavoro, accumula autonomamente il
capitale destinato a finanziare la propria
rendita. Tuttavia, oggi, il denaro
risparmiato non basta più. Proprio
perché la popolazione diventa longeva,
le rendite devono essere pagate più
a lungo. E a causa degli scarsi rendimenti,
il capitale previdenziale cresce
più lentamente del previsto. Le promesse
di rendita sono sempre troppo
alte, per questo siamo costretti a investire
denaro in continuazione: nessuno
voleva arrivare a questo punto.
Di quanto denaro stiamo parlando?
Anno dopo anno, vengono ridistribuiti
circa 7 miliardi di franchi dagli
attivi verso i pensionati: una somma
quasi pari a un quarto delle rendite
versate! Tale sovvenzionamento incrociato
non è equo. E chi paga oggi, riceverà
meno domani.
A causa delle aliquote di
conversione in continuo calo?
Sì. La continua riduzione delle aliquote
di conversione rende i futuri beneficiari
pensionati di terza classe. Per
questo dobbiamo agire, finché sono
ancora possibili soluzioni equilibrate.
Quale sarebbe secondo lei
una soluzione equilibrata?
Non esiste una formula magica.
Ma credo che l’età ordinaria del pensionamento
debba essere conformata
all’aspettativa di vita. Le riforme future
dovrebbero inoltre distribuire l’onere
finanziario su più fronti – sia su chi
lavora sia su chi è già pensionato. Ad
esempio, dividendo le rendite in una
quota fissa e una variabile, sotto forma
di bonus: all’aumentare del rendimento,
incrementerà anche il bonus. Ciò
significa che l’aliquota di conversione
sarà determinante solo al momento
del pensionamento: dopo sarà il rendimento
a stabilire l’entità della rendita.
Un tale approccio incontra però
enorme resistenza…
Ma dobbiamo assolutamente confrontarci
con il problema – e subito.
Se solo gli svizzeri riuscissero a capire
cosa significhi tale ridistribuzione miliardaria,
avremmo già raggiunto un
traguardo importante.
IL PERSONAGGIO
Josef Bachmann è stato dirigente
della cassa pensioni di PwC.
La sua idea, in base alla quale le
rendite correnti, a seconda della
situazione economica, possano
anche diminuire e non soltanto
aumentare, ha suscitato scalpore.
Ha lanciato l’iniziativa «Previdenza
sì – ma equa».

Pagina 8 vz news 117/Settembre 2019
Attenzione: le rendite svizzere
colano a picco
Le rendite erogate da AVS e casse pensioni risultano oggi ridimensionate di ben un
quinto. È quanto rilevato dal nuovo barometro di VZ in materia di pensionamento.
La conseguenza: chi lavora dovrà risparmiare molto di più per evitare lacune.
KARL FLUBACHER
Responsabile Svizzera occidentale e
Svizzera nordoccidentale
karl.flubacher@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Sorprendenti i risultati rilevati
dal barometro di VZ in
materia di pensionamento:
quasi l’80 percento degli
svizzeri si mostra fiducioso
riguardo la rendita AVS; si
dichiara però incerto circa
la rendita di cassa pensioni.
Nonostante la scarsa fiducia
nella previdenza professionale,
nove assicurati su
dieci non sembrano essere
minimamente preoccupati
della situazione finanziaria
da pensionati. Forse sottovalutano
la serietà della situazione?
20 percento di
rendita in meno
sperare di ottenere da AVS
e cassa pensioni appena
60’000 franchi circa. Dal
2002 al 2019 dunque, le
rendite presumibili sono
scese quasi del 20 percento.
Questo corrisponde a perdite
di oltre 14’000 franchi
l’anno, cioè 1200 franchi al
mese. Diversi i motivi che
hanno provocato tale ridimensionamento.
Forte calo del tasso
d’interesse minimo
Uno dei motivi è certamente
il tasso d’interesse minimo
applicato nel regime
obbligatorio – passato dal
4 all’1 percento. Si annulla
pertanto l’effetto degli interessi
composti. Altra causa,
l’aliquota di conversione:
questa è stata gradualmente
ridimensionata, dal 7,2 al
6,8 percento. Va infine aggiunto
che molte casse pensioni
applicano l’aliquota
di conversione prevista solo
per il regime obbligatorio.
Nel regime sovraobbligatorio
l’aliquota è molto più
bassa – in parte è scesa già
sotto il 5 percento. Particolarmente
consistenti sono le
perdite legate alle rendite di
lavoratori che percepiscono
un reddito superiore a
85’320 franchi, poiché parte
del loro salario è appunto
assicurato nella previdenza
sovraobbligatoria.
Lacuna reddituale
sempre più grande
AVS e cassa pensioni: ammontare di rendita presumibile
di un uomo di 55 anni che va in pensione tra dieci anni
SCHEDA
INFORMATIVA
Come salvare
la rendita
La scheda informativa
mostra con quali provvedimenti
si può rendere sicuro
il proprio reddito dopo il
pensionamento.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
Il sistema previdenziale
svizzero prevede che le rendite
erogate da AVS e cassa
pensioni costituiscano
il 60 percento dell’ultimo
salario percepito sul lavoro
prima del pensionamento.
Ma tale traguardo risulta
sempre meno realistico per
la maggior parte degli svizzeri.
Il barometro di VZ lo
dimostra con un esempio
concreto: le rendite di un
uomo con un reddito annuo
pari a 100’000 franchi
costituiscono oggi appena
il 55 percento dell’ultimo
salario percepito. Nel 2002,
le rendite erogate da AVS
e cassa pensioni riuscivano
ancora a coprirne assieme
circa il 62 percento. La la-
Esempio: uomo di 55 anni, reddito lordo pari a 120’000 franchi, importo congelato (regime obbligatorio LPP
60’435 franchi, regime sovraobbligatorio 59’565 franchi); avere di vecchiaia 300’000 franchi (150’000 franchi in
regime obbligatorio LPP); contributi di risparmio 18 percento (indicazioni in franchi)
La riduzione della rendita
non è un fatto che ci si può
permettere di prendere alla
leggera. Il barometro di VZ
mostra quanto consistente
sia il calo delle rendite.
Nel 2002, un 55enne con
uno stipendio annuo pari
a 120’000 franchi poteva
aspettarsi una rendita di
circa 75’000 franchi. Nel
2019, una persona con caratteristiche
identiche può
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Cassa pensioni
AVS
Fonti: UST, UFAS, calcoli di VZ VermögensZentrum
2018 2019
74’920
67’428
59’936
52’444
44’952
37’460
29’968
22’476
14’984
7’492
0

vz news 117/Settembre 2019 Pagina 9
cuna reddituale dunque si
fa sempre più grande. La
rendita AVS, nonostante
sia aumentata di circa il 15
percento dal 2002, non riesce
a tamponarla, poiché il
calo nell’ambito del secondo
pilastro è stato maggiore
dell’incremento che ha interessato
il primo pilastro.
Una cosa è certa: in molti
sopravvalutano i propri
diritti. Le rendite potrebbero,
a seguito della crescente
speranza di vita e della bassa
remunerazione, continuare
a scendere. Il reddito di tanti
assicurati non basterà per
mantenere l’abituale tenore
di vita. Chi vuole andare
in pensione senza preoccupazioni
finanziarie dovrà
risparmiare dunque sempre
di più. Diverse le opzioni.
Lavoro over 65
Se può – e vuole – continui
a lavorare oltre i 65 anni.
Rinviando la rendita AVS di
un anno si ottiene una maggiorazione
del 5,2 percento
rispetto a quella ordinaria.
E questo a vita.
Pensionamento
flessibile
Il pensionamento parziale
aiuta a risparmiare sulle imposte.
Riducendo il grado
occupazionale al 70 percento,
si può riscuotere il
30 percento dell’avere previdenziale
subito – e il resto
una volta cessata l’attività
lavorativa in via definitiva.
E: scaglionando i prelievi su
più anni si risparmia ancora
di più, perché s’interrompe
la progressione fiscale.
Riscatti volontari in
cassa pensioni
Effettui riscatti volontari
nella cassa pensioni: in questo
modo risparmia sulle
imposte. Il risparmio fiscale
è tanto maggiore quanto
più elevato è il reddito
imponibile e quanto più
velocemente viene ritirato
nuovamente il denaro. Attenzione:
se intende riscuotere
l’avere di vecchiaia in
forma di capitale deve eseguire
i riscatti facoltativi al
più tardi tre anni prima del
pensionamento.
Versamenti nel
pilastro 3a
Versi sempre i contributi nel
pilastro 3a: così migliora la
sua previdenza e risparmia
sulle imposte. Chi, a partire
da 40 anni, versa l’importo
massimo consentito, con un
rendimento del 2 percento,
risparmia ben 219’000 franchi
fino a 65 anni. Iniziando
a 55 anni mette da parte
comunque un capitale consistente,
pari a 75’000 franchi.
Consideri la soluzione
3a con titoli, più redditizia
rispetto a un conto 3a
(servizio a pagina 12).
Confronto di premi
e spese
Molti svizzeri pagano inutilmente
premi assicurativi
troppo alti e commissioni
STUDIO
bancarie sempre più esagerate.
Tali costi divorano i
risparmi. Confronti pertanto
regolarmente i premi e le
commissioni e valuti l’idea
di cambiare banca o compagnia
assicurativa.
Investimenti
concorrenziali
Chi vuole trascorrere la
vecchiaia all’insegna della
tranquillità economica deve
investire il proprio denaro a
lungo termine in modo redditizio.
Per molti si rivelano
particolarmente adatti investimenti
indicizzati passivi
come gli Exchange Traded
Il barometro 2019 di VZ in materia di pensionamento
Il nuovo barometro di VZ
in materia di pensionamento
analizza l’evoluzione delle
rendite erogate da AVS e cassa
pensioni e rileva la fiducia
nel sistema previdenziale. Lo
studio è stato svolto per la prima
volta nel 2019. Tre i valori
rilevati: l’indice delle attese,
l’indice delle rendite e l’indice
di fiducia. L’indice delle attese
rileva l’ammontare delle rendite
presumibili, quello delle
attese invece indica la quota
«Nutre sentimenti di fiducia nell’AVS e nella
cassa pensioni?»
Base del sondaggio VZ: 577 intervistati (marzo-giugno 2019).
L’indice rileva l’opinione sulla situazione finanziaria personale e
la fiducia nel sistema previdenziale
22%
78%
Fiducia nelle
rendite AVS
Risposta positiva
60%
40%
Fiducia nelle
rendite CP
Risposta negativa
10%
90%
Fiducia nelle
proprie finanze
Fund (ETF). Questi fondi
sono convenienti e trasparenti
e si possono distribuire
ampiamente i rischi
già a partire da piccole somme.
Gli ETF sono l’ideale
per ottenere un rendimento
adeguato al mercato.
Vuole sapere se il suo
reddito basterà a
mantenere il suo abituale
tenore di vita? Quanto si
aspetta di ricevere in pensione?
Lo calcoli con gli
esperti VZ. Fissi subito un
appuntamento presso la
succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
NOVITÀ
percentuale delle rendite erogate
da AVS e cassa pensioni
in rapporto all’ultimo salario
percepito prima di andare in
pensione. Infine, l’indice di
fiducia: questo rileva la fiducia
degli svizzeri nella propria
situazione finanziaria e negli
enti previdenziali.
Vuole saperne di più?
Può ordinare lo studio
di VZ VermögensZentrum
gratuitamente, con l’apposita
cartolina oppure online su
vzch.com/vznews117-it.
Oppure fissi un appuntamento
gratuito presso la succursale
VZ di Lugano (coordinate
a pagina 16).

Pagina 10 vz news 117/Settembre 2019
La parola all’esperto
A domanda risponde
Imposte, immobili, successione: ogni anno, più di 16’000 clienti si rivolgono
a VZ VermögensZentrum per avere maggiori informazioni. Qui di seguito le
risposte degli esperti alle domande più frequenti in materia di pensionamento.
DINO GIULIANI
Esperto in pensionamento
dino.giuliani@vzch.com
Ci sono controindicazioni per la rendita
se lavoro oltre i 65 anni?
Sempre più persone vogliono continuare
a lavorare oltre l’età pensionabile
ordinaria. Si tratta di un proposito
visto con favore anche da molti datori
di lavoro. Il lavoro over 65 presenta
tuttavia anche delle insidie. Se al salario
si aggiungono rendite erogate da
AVS e cassa pensioni, bisogna fare i
conti con la progressione fiscale: le tasse
potrebbero essere parecchio elevate.
Consiglio: verifichi come evitare
un onere fiscale elevato. Auspicabile in
tal caso un rinvio delle rendite. Gli uomini
possono rinviare la rendita AVS
fino a 70 anni, le donne fino a 69. Il
rinvio deve durare minimo un anno,
massimo cinque. Tali limiti di età sono
gli stessi vigenti per gli averi di libero
passaggio e i versamenti nel pilastro
3a. Contrariamente a quanto accade
Con il lavoro part-time si rischiano
grosse lacune: riducendo il salario, si
risparmia meno per gli anni successivi
al pensionamento. È necessario guadagnare
almeno 21’330 franchi all’anno
per essere affiliati a una cassa pensioni.
Determinante per l’ammontare dei
contributi è la deduzione di coordinamento,
pari a 24’885 franchi: per ottenere
il salario assicurato deve essere
sottratto tale importo. Solitamente si
applica per il lavoro a tempo parziale
la stessa deduzione di coordinamento
vigente per il lavoro a tempo pieno.
Per questo tanti lavoratori part-time
sono male assicurati.
per i conti e per le polizze di libero
passaggio, è possibile rinviare il prelievo
del pilastro 3a solo fino a quando si
continua a lavorare. Importante: alcune
casse pensioni autorizzano riscatti
volontari. E se decide di lavorare oltre
l’età AVS, può continuare ad eseguire
versamenti nel pilastro 3a, risparmiando
così sulle imposte. Valuti sin da subito
tutti gli aspetti più importanti del
pensionamento posticipato.
SCHEDA INFORMATIVA
Lavorare oltre
l’età AVS ordinaria
Ordini la scheda informativa con
l’apposita cartolina, online su
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Voglio lavorare meno. Che effetto ha questa
scelta sull’avere di cassa pensioni?
SCHEDA INFORMATIVA
Previdenza nel part-time
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l’apposita cartolina, online su
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Consiglio: chieda al suo datore di lavoro
se vuole adeguare la deduzione di
coordinamento, in proporzione al suo
grado occupazionale. E se sta cercando
un nuovo posto, verifichi quanto il regolamento
previdenziale del potenziale
datore di lavoro consideri le esigenze
di chi lavora part-time.
Senza lavoro a 58 anni:
cosa succede con la
cassa pensioni?
Solo poche casse pensioni offrono la
possibilità di restare assicurati – e spesso
a condizioni molto severe. Se perde
il posto di lavoro, di solito deve versare
non solo la sua parte di contributi ma
anche quella garantita sinora dal suo
ormai ex datore di lavoro. Se questo le
costa troppo, può far trasferire il suo
avere su un conto di libero passaggio o
andare in prepensionamento. Il maggior
numero di casse pensioni autorizza
un pensionamento anticipato dai
58 o dai 60 anni. La sua rendita sarà
tuttavia fortemente ridotta – a vita.
Consiglio: chi cerca un nuovo posto
di lavoro o si mette in proprio può
«parcheggiare» il proprio avere previdenziale
presso una fondazione di libero
passaggio. In tali casi, deve informare
per iscritto e a tempo debito la
sua cassa pensioni in merito. Sono solo
poche le fondazioni di libero passaggio
che corrispondono una rendita. Nel
caso in cui non trovi un altro lavoro,
non potrà più percepire il suo avere in
forma di rendita, ma riscuoterlo solo
come capitale. Nel caso non voglia
rinunciare a una rendita dovrebbe verificare
le opzioni previste dalla Fondazione
Istituto Collettore LPP della
Confederazione.
SCHEDA INFORMATIVA
Perdere il lavoro prima
del pensionamento
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vz news 117/Settembre 2019 Pagina 11
Tempo di ipoteche a tasso fisso?
I titolari di ipoteche non credono ai propri occhi: negli ultimi mesi i tassi sono scesi
ancora! È davvero tempo di optare per un’ipoteca a tasso fisso?
L’allarme
tassi
intelligente
GABRIELLA MANNINO
Esperta in ipoteche
gabriella.mannino@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Al momento, le ipoteche a
tasso fisso sono convenienti
come non mai. Per questa
ragione, sempre più titolari
di ipoteche contattano VZ
VermögensZentrum, al fine
di sincerarsi se sia il caso o
meno di stipulare un’ipoteca
a tasso fisso a 5 o 10 anni.
Una risposta secca: no. Perché?
Semplice: le ipoteche a
tasso fisso convengono solo
se ci si aspetta un repentino
rialzo dei tassi.
Puntare sulla
convenienza
Ma i tassi potrebbero restare
bassi ancora a lungo.
È quanto mostrano gli indici
interbancari (Swap): le
durate che superano i dieci
anni sono remunerate con
interessi negativi. Ciò significa
che il maggior numero
di operatori di mercato non
si attende nei prossimi anni
alcuna impennata.
A prescindere da quanto
sia basso il tasso: chi
sceglie un’ipoteca a lunga
durata paga troppo i propri
finanziatori. E questo per
anni. Di contro, le ipoteche
del mercato monetario
si sono dimostrate di gran
lunga più convenienti. Le
Evoluzione dei tassi ipotecari dal 2009
4%
3%
2%
1%
0%
09
10
11
12
Fissa a 10 anni Fissa a 5 anni Variabile (a 3 mesi)
Fonte: Indice ipotecario VZ (rilevato su oltre 40 banche e assicurazioni)
differenze tra ipoteche a tasso
fisso e quelle del mercato
monetario sono diventate
sempre più esigue. Con un
tasso di circa lo 0,8 percento,
un’ipoteca del mercato
monetario resta tuttavia
sempre più vantaggiosa rispetto
a un’ipoteca a tasso
fisso a 10 anni, che in media
costa circa l’1,15 percento.
Calcoli basati su
una soglia fittizia
13
14
15
16
17
18
19
A favore di un’ipoteca del
mercato ipotecario gioca
anche il fatto che le banche
continuano a calcolare
i tassi con una soglia fittizia
dello zero percento più il
margine di credito. Ma non
è escluso che tale soglia un
giorno venga smantellata.
In tal caso, l’ipoteca del
mercato ipotecario risulterà
ancora più vantaggiosa. E
chi è titolare di un’ipoteca a
tasso fisso non potrà beneficiare
di tale vantaggio.
In futuro, per le ipoteche
a tasso fisso, si dovrebbero
tenere sotto controllo
anche i costi di uscita: possono
essere parecchio elevati
– specie se la banca li calcola
con interessi negativi.
Consiglio: stipuli solo
una parte dell’ipoteca a tasso
fisso, al massimo un terzo,
e il resto in tranche con
un’ipoteca del mercato monetario.
Se davvero i tassi
aumenteranno, potrà sempre
convertire una tranche
in un’ipoteca a tasso fisso.
Vuole riuscire a finanziare
la sua proprietà
in modo conveniente?
Fissi un appuntamento
gratuito presso la succursale
VZ di Lugano (coordinate a
pagina 16).
SCHEDA
INFORMATIVA
Risparmiare sugli
interessi ipotecari
Scelga una strategia
ipotecaria intelligente e
risparmi sui tassi.
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091 912 24 24.
Anche con un’ipoteca del
mercato monetario ci si può
proteggere da una eventuale
impennata dei tassi. Alcune
banche offrono i cosiddetti
«cap». Tuttavia, questo
genere di tutela è costoso a
causa degli interessi negativi.
Un’alternativa è sorvegliare
giornalmente l’evoluzione
dei tassi per poter
passare tempestivamente a
un’ipoteca a tasso fisso. È
quanto offre gratuitamente
VZ VermögensZentrum
con il suo sistema di sorveglianza
delle ipoteche (SSI).
Il sistema sorveglia l’andamento
dei tassi d’interesse
di tutte le durate e lancia
l’allarme non appena viene
raggiunto il tetto massimo
stabilito per la durata scelta.
I proprietari di case decideranno
poi se passare a un’ipoteca
a tasso fisso o mantenere
quella vigente.
Vuole tenere sempre
sotto controllo gli interessi
ipotecari e approfittare
il più a lungo possibile
dei tassi più vantaggiosi?
Può farlo: basta contattare
la succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
SCHEDA
INFORMATIVA
Allarme
tassi ipotecari VZ
Come funziona il sistema
di sorveglianza gratuito?
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Pagina 12 vz news 117/Settembre 2019
Soluzione 3a con titoli:
quali sono i rischi?
Il classico conto 3a in banca frutta ormai interessi pari a zero. Una valida alternativa
è rappresentata da una soluzione 3a con titoli. Molti tuttavia temono il rischio legato
agli investimenti. Si tratta di un timore giustificato?
KETTY D’ADDAZIO
Esperta in investimenti
ketty.daddazio@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Lo 0,23 percento: questo
è in media l’interesse pagato
dalla banca sui conti
3a. Decisamente basso, per
non dire nullo, senza contare
la completa assenza di
un rialzo a breve. Molti i
risparmiatori insoddisfatti
che valutano il passaggio a
una soluzione 3a con titoli.
Tuttavia, il cambiamento
sembra spaventarli e alla
fine trovano sempre dei
motivi per non cambiare.
Qui di seguito una lista delle
ragioni addotte raccolte
dagli esperti VZ.
Motivo 1:
troppo instabile
Il rendimento di una soluzione
3a in titoli, a breve
termine, può effettivamente
essere negativo. A lungo
termine però si rivela spesso
molto più redditizio del
conto interessi in banca. Cifre
alla mano: chi negli ultimi
20 anni ha versato l’importo
massimo su un conto
3a possiede oggi un avere
pari a 161’900 franchi; chi
ha scelto la soluzione che
investe il 50 percento dei
versamenti in azioni ne possiede
invece 205’100. Ergo:
optando per la soluzione in
titoli si hanno 43’000 franchi
in più da spendere.
Pilastro 3a: più rendimento con i titoli
Motivo 2:
troppo costoso
Ne è certo? Molte banche
offrono soluzioni 3a con
titoli. Spesso però si tratta
di fondi gestiti attivamente
che costano parecchio, fino
all’1,5 percento del rendimento.
Poi ci sono le spese
di transazione, quelle di tenuta
del deposito e le commissioni
di emissione. Si
spende decisamente meno
con una soluzione passiva
che investe in fondi indicizzati
come gli ETF: con il
pilastro 3a di VZ, a un costo
complessivo dello 0,68 percento,
è fino al 60 percento
più conveniente rispetto alla
concorrenza. Già solo grazie
a tale riduzione si possono
risparmiare 10’000 franchi
fino al pensionamento.
Motivo 3:
troppo incerto
Molti temono di dover vendere
i loro investimenti 3a
al momento del pensionamento
chiudendo in perdita.
Ma presso VZ i risparmiatori
possono trasferire i
loro ETF sul loro deposito
privato, senza venderli, se il
momento è poco opportuno
sulle borse.
Esempio: versamento dell’importo annuo massimo da gennaio 1998 a fine giugno 2019 (indicazioni in franchi)
Ø Rendimento
per anno
Avere a fine
giugno 2019
Altro denaro
risparmiato
Conto interessi 3a 1,8% 161’900
3a con titoli 1
– Quota azionaria 20–25% 2,8% 189’900 +28’000
– Quota azionaria 40–50% 3,5% 205’100 +43’200
1 Media di circa 60 fondi di previdenza in Svizzera
NOTA BENE
Risparmiare in
modo efficace e
consapevole
Il pilastro 3a di VZ è una
soluzione in titoli flessibile
per risparmiatori attenti ai
costi – fino al 60 percento
di spese in meno rispetto
alla concorrenza. Vuole
saperne di più? Contatti
la succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
Pilastro 3a:
l’importante
in sintesi
Ecco cosa bisogna sapere sul
pilastro 3a.
ffIl versamento deve pervenire
alla fondazione previdenziale
entro il 31.12:
l’ordine di pagamento presso
la banca va eseguito al
più tardi a metà dicembre.
ffNon si possono recuperare
successivamente eventuali
versamenti mancati.
Conviene pertanto effettuarli
ogni anno, anche se il
rispettivo importo è inferiore
al tetto massimo previsto.
ffI dipendenti possono
versare fino a 6826 franchi;
gli autonomi senza cassa
pensioni il 20 percento del
salario annuo, tuttavia massimo
34’128 franchi.
ffSe si ha già da parte un
capitale di 50’000 franchi,
è auspicabile optare per una
soluzione 3a separata.
ffInvestire in titoli con
occhio ai costi: a lungo termine
fruttano di più di un
conto risparmio. Di norma
è possibile passare facilmente
da un conto 3a a una soluzione
3a con titoli.
ffChi continua a lavorare
anche dopo l’età di pensionamento
AVS ordinaria
può continuare a versare
contributi nel pilastro 3a;
gli uomini fino a 70 anni, le
donne fino a 69.
SCHEDA
INFORMATIVA
Consigli sul
pilastro 3a
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.

vz news 117/Settembre 2019 Pagina 13
Investire denaro: lasci perdere
esperimenti azzardati
Le banche inducono in tentazione promettendo un rendimento maggiore di quello
ottenibile sul mercato. Di fatto, in pochi riescono in questo intento. Gli investitori
dovrebbero piuttosto puntare su rendimenti realistici a lungo termine.
MICHAEL IMBACH
Responsabile Succursale VZ Lugano
michael.imbach@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Qual è l’obiettivo ragionevole
quando si investe il
proprio denaro? Per la maggior
parte degli investitori
la risposta è: un rendimento
adeguato al mercato, che
corrisponda al rispettivo
profilo di rischio. Ciò significa
guadagnare e perdere
sul lungo periodo in modo
analogo ai mercati finanziari.
Certo, suona poco pirotecnico,
soprattutto quando
fund manager e consulenti
in investimenti promettono
«rendimenti superlativi».
Questi restano tuttavia, il
più delle volte, una mera
utopia: diversi studi mostrano
che quasi nessuno
riesce a battere il mercato in
modo sistematico.
Gli errori assottigliano
il rendimento
Puntare al rendimento medio
del mercato si dimostra
la condotta più lungimirante.
Basti guardare all’evoluzione
delle azioni svizzere
dal 1926: il rendimento
medio a lungo termine si
è collocato stabilmente al
7,5 percento. Se poi si vanno
a considerare gli investimenti
che partono da una
durata di dieci anni, negli
ultimi 100 anni, non hanno
perso praticamente nulla (si
veda il grafico in basso).
Resti fedele alla
sua strategia
La maggior parte degli investitori
commette errori
perché vuole conseguire un
rendimento maggiore di
quello ottenuto dai mercati.
Quindi corre rischi elevati,
investe in prodotti che non
comprende, si lascia trascinare
dai repentini cambiamenti
in borsa e paga spese
troppo alte. Tutto questo, a
scapito del rendimento.
Evitando azzardi si può
ottimizzare il rendimento
dei propri investimenti.
Qui di seguito un elenco di
preziosi consigli.
Perseveranza Rilevi la
sua strategia d’investimento
e la segua con tenacia. La
strategia giusta è quella conforme
al suo profilo e alla
sua capacità di rischio.
Scelta Sfrutti investimenti
indicizzati trasparenti
e convenienti come gli
ETF: il loro rendimento è
molto vicino a quello del
mercato, poiché tali fondi
replicano proprio l’indice
di riferimento. Va detto,
tuttavia, che in Svizzera ci
sono oltre 1500 ETF. Ciò
rende la scelta difficile, non
tutti sono adatti al suo deposito:
si faccia consigliare
da un esperto.
Adeguamento Rilevi
nuovamente il suo profilo di
rischio nel caso in cui la sua
situazione finanziaria o privata
dovesse cambiare – o
L’andamento delle azioni svizzere dal 1926
Rendimento e evoluzione dei valori delle azioni svizzere
24%
18%
12%
6%
0%
1935
Rendimento
medio:
7,5% p.a.
1945
1955
1965
1975
1985
Rendimento medio annuo negli ultimi 10 anni (scala a sinistra)
Evoluzione dei valori (scala a destra, rappresentazione logaritmica)
SCHEDA
INFORMATIVA
Fonte: Pictet, «Die Performance von Aktien und Obligationen in der Schweiz (1926–2018)»
Gli errori più
frequenti degli
investitori
Eviti gli azzardi restando
fedele alla sua strategia.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
091 912 24 24.
in ogni caso, ogni due anni,
per adeguare, ad esempio, la
relazione tra le classi d’investimento
nel suo deposito.
Anche in tal caso, interpellare
un esperto può essere
vantaggioso.
Ha paura di commettere
errori che le
costeranno cari? Vuole ottenere
un rendimento realistico
con i suoi investimenti,
senza esperimenti azzardati?
Definisca la strategia più
giusta per lei con gli esperti
di VZ VermögensZentrum.
Fissi subito un appuntamento
gratuito per una
consulenza non vincolante
presso la succursale VZ di
Lugano (coordinate a pagina
16).
1995
2005
2015
1’000’000
100’000
10’000
1’000
100

Pagina 14 vz news 117/Settembre 2019
Trappola ridistribuzione: ecco
la via d’uscita per ditte e quadri
Molti dirigenti e collaboratori quadro hanno accumulato nella loro cassa pensioni un
patrimonio sostanzioso, assicurato in maggior misura con il regime sovraobbligatorio.
Pertanto sono i più colpiti dalla ridistribuzione. Quali provvedimenti adottare?
DARIO AVENTAGGIATO
Esperto Cassa pensioni
dario.aventaggiato@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Affinché le casse pensioni
riescano a mantenere le loro
promesse, gli assicurati che
dispongono di un capitale
sovraobbligatorio finanziano
una parte delle prestazioni
obbligatorie.
Vengono assicurati con
regime sovraobbligatorio
contributi e parti salariali
che superano le prestazioni
minime previste per legge.
Il regime sovraobbligatorio
permette alle casse pensioni
di stabilire liberamente
remunerazione e aliquota
di conversione, a patto che
le prestazioni obbligatorie
restino garantite. Per questo
motivo si verifica solitamente
una ridistribuzione
di risorse da chi guadagna
meglio verso chi percepisce
un reddito medio-basso. Un
tale provvedimento tuttavia
non era mai stato contemplato
dalla previdenza professionale.
Ma c’è una soluzione:
si chiama piano 1e. Con
un piano 1e si può dividere
il secondo pilastro di
chi guadagna bene in una
previdenza di base e una
previdenza complementare.
Quest’ultima assicura ai
collaboratori quadro solo
prestazioni sovraobbligatorie.
In questo modo si evita
la sovvenzione incrociata
della quota obbligatoria.
Meno costi per i
datori di lavoro
Gli assicurati che guadagnano
più di 127’980 franchi
all’anno possono scegliere
autonomamente la strategia
d’investimento e aumentare
la quota azionaria anche
fino all’85 percento. I loro
profitti vengono registrati su
un deposito d’investimento
Meno tasse grazie ai prelievi scaglionati
Esempio: uomo coniugato residente a Lugano
Prelievo unico
Capitale
Imposta
Capitale per intero CHF 1’500’000 CHF 235’000
Prelievo scaglionato
Previdenza di base CHF 900’000 CHF 60’900
Previdenza quadri CHF 600’000 CHF 34’200
CHF 1’500’000 CHF 95’100
Risparmio fiscale CHF 78’800
SCHEDA
INFORMATIVA
Previdenza per
i quadri
Valuti le migliori condizioni
per titolari e quadri.
Ordini la scheda
informativa con l’apposita
cartolina, online su
vzch.com/vznews117-it
o al numero 091 912 24 24.
personale. La cassa pensioni
non è chiamata a compensare
le perdite, per cui non
è necessario garantire riserve
collettive destinate a oscillazioni
di valore. Questo è
particolarmente allettante
per i datori di lavoro perché
riduce i costi della previdenza
professionale.
La ripartizione in più
salvadanai previdenziali crea
inoltre il margine per prelievi
scaglionati che riducono
l’onere fiscale: se si riscuote
l’avere dalla previdenza
di base e dalla previdenza
per quadri in anni fiscali
diversi, spesso l’effetto della
progressione si smorza.
Se invece l’intero capitale
del secondo pilastro viene
riscosso tutto in una volta,
la progressione può impennarsi
nell’anno del prelievo.
Vuole saperne di più
sulla previdenza per
quadri? Fissi un appuntamento
gratuito presso la
succursale VZ di Lugano
(coordinate a pagina 16).
Rating delle
casse pensioni
2019
Lo studio di VZ getta luce
sulla situazione degli istituti
collettivi attivi sul mercato
svizzero. L’analisi si basa su
quattro parametri: grado
di copertura, aliquota di
conversione, remunerazione
dell’avere di vecchiaia
e spese amministrative dei
30 istituti collettivi più quotati.
Quindi procede all’interpretazione
dei parametri
e alla rappresentazione in
grafici esplicativi dei 15 istituti
previdenziali migliori.
Interessante l’esito relativo
all’aliquota di conversione:
l’istituto collettivo al
primo posto presenta una
rendita di vecchiaia più elevata
di quasi il 25 percento
rispetto a quella dell’istituto
posizionatosi per ultimo.
Rivelatori i dati riguardanti
l’istituto collettivo in
coda al rating: le rispettive
spese amministrative ammontano
in media a quasi
13 volte tanto quelle dell’istituto
collettivo migliore.
E la sua cassa pensioni?
Che posizione occupa?
STUDIO
Rating delle
casse pensioni
Lo studio di VZ rileva le
differenze tra 30 istituti
collettivi e offre alle
aziende un valido supporto
per trovare la cassa
pensioni giusta.
Può ordinare lo studio
(20 pagine) gratuitamente
con l’apposita cartolina
online su vzch.com/
vznews117-it oppure
telefonicamente allo
091 912 24 24.

vz news 117/Settembre 2019 Pagina 15
Da domani mi metto in proprio!
Consigli per una partenza riuscita
Diventare indipendenti non è un gioco da ragazzi: è certamente entusiasmante ma
anche molto impegnativo. Dall’idea imprenditoriale alla costituzione di una ditta
vanno superati diversi ostacoli, senza lasciare nulla al caso.
PHILIPP HEER
Responsabile Svizzera italiana
Regione Berna e Svizzera centrale
philipp.heer@vzch.com
Tel. 091 912 24 24
Prima di diventare indipendente
a tutti gli effetti
e aprire i battenti della propria
azienda, bisogna espletare
parecchie formalità. E
bisogna farlo bene. Qui di
seguito una lista delle pratiche
amministrative e dei
passaggi obbligati. Unitamente
a preziosi consigli.
Registro di
commercio
Una società di capitali nasce
con l’iscrizione nel registro
di commercio. La registrazione
di una società di persone
diventa obbligatoria
a partire da un fatturato
annuale di 100’000 franchi.
Quando non lo è, diventa
caldamente consigliabile:
un estratto del registro di
commercio rassicura infatti
autorità, fornitori e clienti.
Consiglio: al momento
della registrazione, l’autentica
della firma è obbligatoria.
I costi dipendono dalla
forma giuridica scelta. Sulla
pagina web del registro di
commercio è possibile trovare
le informazioni necessarie
sull’iter burocratico.
AVS/AI
Gli esercitanti un’attività lucrativa
indipendente che riescono
a guadagnare con la
loro ditta individuale più di
2300 franchi l’anno devono
notificare alla cassa di compensazione
AVS competente
il loro esercizio. La cassa
di compensazione verifica
quindi se essere riconosciuti
come indipendenti ai sensi
del diritto delle assicurazioni
sociali.
Consiglio: dopo l’iscrizione
della sua ditta nel registro
di commercio, dovrebbe
ricevere un modulo di
iscrizione dall’Istituto delle
assicurazioni sociali. Compilandolo,
può registrare se
stesso e la sua impresa per
il versamento dei contributi
delle assicurazioni sociali.
Previdenza
professionale
Gli imprenditori devono
offrire, a partire da una determinata
somma salariale,
una previdenza professionale.
In linea di principio,
tutte le persone con obbligo
contributivo AVS che
guadagnano uno stipendio
superiore a 21’330 franchi
l’anno sono soggette alla
Legge sulla previdenza professionale.
Consiglio: confronti le
offerte. Molti esercizi pagano
premi troppo elevati per
le prestazioni di rischio e
per l’amministrazione. Ciò
fa aumentare i costi salariali
accessori dei collaboratori e
grava inutilmente sul budget
della sua impresa.
Assicurazione contro
gli infortuni
La Legge sull’assicurazione
contro gli infortuni dispone
che i dipendenti debbano
essere assicurati contro
gli infortuni e le malattie
professionali. Chi lavora almeno
otto ore a settimana
presso uno stesso datore di
lavoro deve essere assicurato
anche contro gli infortuni
non professionali.
Consiglio: determinate
piccole e medie imprese
non possono scegliere liberamente
i loro assicuratori:
devono stipulare la loro
assicurazione contro gli infortuni
presso la SUVA. La
lista di tali esercizi e i tipi di
attività da loro svolta è pubblicata
nella pagina web di
SUVA: suva.ch
Regime dei beni
Se è sposato, consideri anche
il regime dei beni. A seconda
delle circostanze, una
separazione dei beni potrebbe
essere più che lungimirante.
Questo per ridurre i
rischi che potrebbero coinvolgere
la sua famiglia.
Imposta sul valore
aggiunto (IVA)
A partire da un fatturato
di 100’000 franchi per
anno, gli imprenditori sono
obbligati a versare l’imposta
sul valore aggiunto.
Nel 2019, l’aliquota d’imposta
normale corrisponde
al 7,7 percento. Si procede
a computare l’imposta sul
valore aggiunto effettiva
oppure quella stabilita sulla
scorta delle cosiddette aliquote
saldo.
Consiglio: può inoltrare
la richiesta di assoggettamento
e iscrivere la sua impresa
all’IVA direttamente
online su estv.admin.ch
Gli esperti di VZ
VermögensZentrum
procurano ai neo-imprenditori
servizi fiduciari, definiscono
le esigenze in materia
assicurativa e previdenziale
ed elaborano una soluzione
ottimale mirata. L’aiutano
inoltre nel disbrigo delle
pratiche amministrative.
Vuole saperne di più in
merito al supporto di VZ
VermögensZentrum? Fissi
subito un appuntamento
non vincolante presso la
succursale VZ Vermögens-
Zentrum di Lugano (coordinate
a pagina 16).
SCHEDA
INFORMATIVA
Al servizio
delle start up
La scheda informativa
gratuita le illustra come
gli esperti VZ possono
supportarla nella fondazione
della sua start up, dalla
costituzione dell’impresa
all’inizio dell’attività.
Ordini la scheda informativa
con l’apposita cartolina,
online su vzch.com/
vznews117-it o al numero
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Pagina 16 | Settembre 2019
Pensionamento, ipoteche, investimenti:
gli esperti VZ nei media
Lavoro over 65
Il caffè della domenica, 23.6.19
Conviene davvero? Non sempre. È quanto emerge
dallo studio realizzato dall’economista Karl
Flubacher di VZ: «Restare attivi oltre i 65 anni
presenta anche delle insidie. Chi percepisce una
rendita oltre al salario rischia di essere assegnato
a una categoria di imposizione più elevata.»
Arriva l’ipoteca a tasso
negativo
Corriere del Ticino, 27.7.19
Tasso ipotecario negativo
in Svizzera, con il creditore
che paga il cliente per avere
il privilegio di potergli prestare
dei soldi: quella che
fino a poco tempo fa poteva
sembrare un’assurdità
economica è effettivamente
diventata una realtà. Questo
quanto pubblicato da
Schweiz am Wochenende,
il settimanale che illustra il
caso analizzato da Adrian
Wenger, esperto di VZ. Lo
stesso esperto aveva già affermato
nel 2015 che non
erano da escludere interessi
negativi nel comparto
dei mutui. Questa novità
è destinata ad espandersi?
Secondo Wenger è una
eventualità plausibile: «La
probabilità che i tassi ipotecari
aumentino è praticamente
pari a zero, mentre è
quasi sicuro che scenderanno
ancora.»
Niente ipoteche di
lunedì
Spendere Meglio, 2.8.19
Le banche cambiano regolarmente
i tassi d’interesse
delle ipoteche fisse. Queste
possono costare di più o di
meno a seconda del momento
in cui vengono stipulate.
VZ ha verificato che
influsso hanno i giorni della
settimana, confrontando gli
interessi di un’ipoteca fissa
di 5 anni su 30 anni e filtrando
i periodi nei quali gli
interessi sono cambiati più
dello 0,125 percento in una
settimana. Esito: il lunedì è
il giorno meno conveniente.
Il venerdì registra l’interesse
migliore della settimana,
anche se con rischio notevole
(30 percento) di interessi
troppo elevati. Meglio
stipulare l’ipoteca il mercoledì
o il giovedì. Il rischio di
pagare interessi più alti in
questi giorni è stato solo del
13 e dell’8 percento.
CONSIGLIO:
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VZ VERMÖGENSZENTRUM
Sta pensando di pianificare il suo pensionamento? Le interessa
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Aarau I Affoltern a. A. I Baden I Basilea I Berna I Briga I Burgdorf I Coira I Friburgo I Ginevra I Horgen
Kreuzlingen I Lenzburg I Liestal I Losanna I Lucerna I Lugano I Meilen I Neuchâtel I Rapperswil
Rheinfelden I Sciaffusa I Soletta I San Gallo I Sursee I Thun I Uster I Winterthur I Zugo I Zurigo
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• Pensionamento
• Gestione patrimoniale
• Pianificazione
successoria
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– Conto e deposito
– Traffico dei pagamenti
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– Ipoteche Libor
– Ipoteche a tasso fisso
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assicurative aziendali
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di cassa pensioni
• Previdenza per i quadri
2 Soluzioni vantaggiose con VZ:
• Fondazioni collettive:
– LPP, previdenza per
i quadri, pilastro 3a
Il contenuto di vz news, pubblicazione edita da VZ Holding SA e/o imprese ad essa affiliate (a seguire «VZ»), è redatto con la massima scrupolosità e secondo scienza e coscienza. VZ non offre alcuna garanzia
in merito a esattezza, completezza e attualità delle informazioni. Indicazioni relative ai prodotti finanziari hanno carattere informativo e non rappresentano in alcuna maniera un incentivo all’acquisto, alla vendita
o alla distribuzione di prodotti di investimento; si esclude categoricamente tale offerta. La performance passata dei prodotti d’investimento non offre alcuna garanzia sulla loro evoluzione futura.