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URETEK ITALIA

URETEK Italia è una società con 30 anni di esperienza nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per iniezione di resine espandenti. URETEK fa parte di un network internazionale, diffuso in oltre 50 paesi, che ha realizzato oltre 100.000 interventi di successo. Oggi, URETEK è il riferimento mondiale per i consolidamenti con resine espandenti. https://www.uretek.it/

URETEK Italia è una società con 30 anni di esperienza nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per iniezione di resine espandenti.

URETEK fa parte di un network internazionale, diffuso in oltre 50 paesi, che ha realizzato oltre 100.000 interventi di successo.

Oggi, URETEK è il riferimento mondiale per i consolidamenti con resine espandenti.

https://www.uretek.it/

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PROGETTAZIONE DI UN<br />

INTERVENTO <strong>URETEK</strong><br />

DEEP INJECTIONS ®<br />

L’approccio teorico adottato nella<br />

progettazione degli interventi Uretek<br />

Deep Injections ® dipende dalla<br />

natura del terreno all’interno del<br />

quale si realizza il trattamento di<br />

consolidamento.<br />

Nel caso di terreni a grana grossa<br />

(sabbia media/grossa e ghiaia),<br />

la presenza di vuoti risulta<br />

sufficientemente elevata per<br />

consentire la penetrazione<br />

della resina liquida nei pori, con<br />

conseguente formazione di un bulbo<br />

di terreno iniettato. Successivamente,<br />

durante la fase di espansione, tale<br />

bulbo aumenta di volume fino a<br />

raggiungere le condizioni di equilibrio<br />

con le tensioni di confinamento<br />

generate nel terreno circostante.<br />

Il modello di propagazione della<br />

resina in terreni a grana grossa<br />

è basato sulla teoria della cavità<br />

espansa nei mezzi elasto-plastici, in<br />

condizioni drenate.<br />

In fase di iniezione si riscontra un<br />

effetto iniziale di permeazione della<br />

resina liquida nel terreno che arriva<br />

a formare un bulbo iniettato le cui<br />

dimensioni dipendono tra l’altro<br />

dalla viscosità dinamica della resina<br />

e dalla conducibilità idraulica del<br />

terreno e sono determinabili da<br />

equazioni basate sulla legge di Darcy<br />

e del bilancio di massa della fase<br />

fluida. Nel caso di iniezioni puntuali<br />

la forma del bulbo trattato è sferica,<br />

mentre nel caso di iniezioni colonnari<br />

la forma è cilindrica.<br />

Nella successiva fase di<br />

solidificazione la resina, e di<br />

conseguenza il bulbo di terreno<br />

trattato, si espande fino al<br />

raggiungimento di una condizione di<br />

equilibrio con il terreno circostante.<br />

Tale condizione viene raggiunta<br />

quando la pressione di rigonfiamento<br />

della resina risulta pari alla tensione<br />

radiale di confinamento del terreno.<br />

La deformazione radiale del<br />

bulbo dipende dalla pressione di<br />

rigonfiamento della resina che è<br />

Risultati delle prove di laboratorio eseguite su campioni di resina Uretek Geoplus ®<br />

rappresentata dalla legge reologica<br />

ottenuta da prove di laboratorio<br />

presso l’Università di Padova.<br />

Nel caso di terreni a grana fine<br />

(sabbia fine, limo ed argilla),<br />

la resina non ha la possibilità<br />

di penetrare liquida nei vuoti<br />

interstiziali e, pertanto, la sua<br />

espansione determina l’immediata<br />

formazione di fratture, la cui<br />

direzione in prima battuta dipende<br />

dall’omogeneità ed isotropia del<br />

terreno e, successivamente, tende ad<br />

un’orientazione orizzontale.<br />

Il modello di propagazione della<br />

resina in terreni a grana fine si<br />

inquadra teoricamente seguendo<br />

l’approccio della teoria della frattura<br />

in un mezzo elasto-plastico in<br />

condizioni non drenate. La frattura<br />

nel terreno si forma a causa delle<br />

forti pressioni generate dalla resina<br />

che non trova la possibilità di<br />

permeare i vuoti interstiziali.<br />

Lo studio teorico della propagazione<br />

delle fratture nel terreno è molto<br />

complesso e difficilmente prevedibile<br />

in quanto non può tener conto delle<br />

disomogeneità presenti all’interno<br />

dell’ammasso, che determinano<br />

dimensione, frequenza e apertura<br />

delle fratture.<br />

Esistono dei modelli che permettono<br />

di associare la lunghezza delle<br />

fessure nel terreno alla pressione<br />

interna e che, attraverso processi<br />

iterativi, consentono di determinare<br />

la lunghezza delle fessure attraverso<br />

l’uguaglianza tra la pressione interna<br />

e la pressione di confinamento.

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