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Il Giornale dell'Handball - Maggio-Giugno 2019

Il numero di maggio\giugno 2019 de "Il Giornale dell'Handball", il magazine della FIGH.

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RivistamensiletelematicaacuradelaFIGH-FederazioneItalianaGiuocoHandbal<br />

ADUNPASSO<br />

L’Italiachiudealterzoposto:<br />

sfioratalaqualificazioneagli<br />

EHFEURO2020<br />

SCUDETTI<br />

BolzanoeSalernosalgono<br />

sultetod’Italia:loScudeto<br />

inSerieA1èloro!<br />

50ANNI<br />

LesfidedelaPalamano<br />

italianaa50annidala<br />

fondazionedelaFIGH


Tutta la Pallamano che vuoi.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Handball - Gugno <strong>2019</strong><br />

Proprietà<br />

Federazione Italiana<br />

Giuoco Handball<br />

Stadio Olimpico<br />

00135 Roma<br />

Tel: 06-87975901<br />

Fax: 06-87975913<br />

Pubblicazione<br />

Telematica Mensile<br />

Iscrizione Tribunale Civile<br />

di Roma 30/2012 del<br />

13.02.2012<br />

Direttore Responsabile<br />

Marcello Festa<br />

Redazione<br />

Matteo Aldamonte<br />

Sabrina Alessio<br />

Consiglio Federale<br />

Pasquale Loria<br />

Stefano Podini<br />

Gianni Cenzi<br />

Flavio Bientinesi<br />

Gian Luca Brasini<br />

Andrea Guidotti<br />

Anna Maria Lattuca<br />

Fabrizio Quaranta<br />

Stanislao Rubinetti<br />

Massimo Petazzi<br />

Marcello Visconti<br />

SOMMARIO<br />

04 FIGH, 50 anni e<br />

non dimostrarli<br />

06 Italia a un passo<br />

dall’impresa<br />

08 <strong>Il</strong> Bolzano fa 5,<br />

applausi al Pressano<br />

10 Salerno: il secondo<br />

triplete della sua<br />

storia<br />

12 Fotogallery<br />

14 Serie A2:<br />

le promosse<br />

Segretario Generale<br />

Adriano Ruocco<br />

Vice Segretario Generale<br />

Daniele Sonego<br />

Collegio Revisori dei Conti<br />

Michele Turato<br />

Olimpia Formisano<br />

Renato Vicinanza<br />

Fotografie<br />

Alessandro Parisato;<br />

Isabella Gandolfi; Riccardo<br />

Badolato; Vanni Caputo;<br />

Stefano Moroni, Antonio Villari,<br />

Paolo Savioi; Luca Basile,<br />

Archivio FIGH<br />

3


FIGH, 50 anni<br />

e non dimostrarli<br />

di Marcello Festa<br />

Agli archivi l’edizione numero 50 dei massimi<br />

Campionati Nazionali, sul petto di<br />

Bolzano e Salerno lo scudetto tricolore;<br />

nella galleria fotografica gli scatti delle due<br />

Finali probabilmente meno combattute ed<br />

equilibrate di quanto, invece, proposto dalle<br />

stagioni regolari che sono state avvincenti<br />

ed incerte come non accadeva da tempo.<br />

Nelle premesse c’è da attendersi per il<br />

futuro campionati ancora più equilibrati ed<br />

4<br />

emozionanti. Bene così! Agli archivi anche<br />

gli Azzurri di Trillini, tenaci, coraggiosi<br />

e tecnicamente in partita come mai si era<br />

visto nel recente passato. La Nazionale che<br />

faceva una gran fatica a battere la Georgia,<br />

che superava solo sul filo di lana il Lussemburgo,<br />

ora è invece capace di giocarsela<br />

senza timori contro squadre di ben altro<br />

lignaggio. Manca ancora un quid, quell’ultimo<br />

e decisivo passo, ma come dimenticare<br />

il percorso fatto e, soprattutto il punto di<br />

partenza del nuovo percorso. Già consegnati<br />

agli annali anche i risultati delle Finali


Giovanili (Youth League, Under 19 e Under<br />

17) dove al dominio del Cassano Magnago<br />

tra gli uomini fa da contraltare l’assoluta<br />

fluidità del settore femminile dove Mestrino<br />

e Conversano hanno confermato la bontà<br />

dei loro progetti. Ora l’attenzione si sposta<br />

ora su due asset ritenuti di fondamentale<br />

importanza dal nuovo corso federale: Beach<br />

Handball e Festival della Pallamano.<br />

Non è ancora tempo di consuntivi, troppa la<br />

carne al fuoco ricordando anche l’appuntamento<br />

che attende le azzurrine di Liliana<br />

Ivaci ad agosto a Lignano Sabbiadoro, di<br />

certo si registra una straordinaria effervescenza<br />

di tutto il movimento che tra mille<br />

difficoltà è ripartito alla grande e che ha<br />

ancora tanta energia da sprigionare. Ovvio<br />

non tutto è filato liscio come l’olio, non<br />

sono mancati disfunzioni e disservizi in<br />

questo mega contenitore creato ad hoc, criticità<br />

già metabolizzate e che aiuteranno a<br />

migliorare sempre di più la complessa e sofisticata<br />

macchina organizzativa. A riprova<br />

di ciò i grandi numeri che si registrano per<br />

il Festival della Pallamano in programma a<br />

luglio a Misano Adriatico, Rimini e Riccione.<br />

Di anno in anno migliorano servizi, qualità<br />

e, soprattutto, aumentano le squadre partecipanti,<br />

un dato incoraggiante che premia<br />

l’impegno profuso per l’attività di base che<br />

resta, al netto di tutto, la grande sfida da<br />

vincere. Attesi in riva all’Adriatico 70 squadre<br />

in rappresentanza di 50 associazioni,<br />

oltre 1000 giovani pallamanisti provenienti<br />

da tutta Italia, con un incremento del 15%<br />

rispetto all’anno scorso. Numeri che attestano<br />

la grande vitalità di un movimento<br />

che ha finalmente ripreso a guardare con<br />

ottimismo al futuro. E non è poco...


ITALIA A UN PASSO DALL’IM<br />

di Marcello Festa<br />

L’appuntamento con la<br />

storia è soltanto rimandato.<br />

Non è più un’utopia<br />

o, peggio ancora,<br />

un ricordo lontano. C’è<br />

concretezza, spessore e<br />

basi solide nei progetti<br />

futuri della Nazionale di<br />

Riccardo Trillini che non<br />

pensa più all’Europa dei<br />

Grandi come una chimera<br />

irraggiungibile. Lo<br />

score del girone di qualificazione<br />

alla fase finale<br />

degli Europei 2020 dice:<br />

terzo posto, due vittorie<br />

contro la Slovacchia<br />

che precedeva gli azzurri<br />

in fascia 3 e almeno tre<br />

prestazioni su quattro di<br />

buon livello contro Ungheria<br />

e Russia. “Questo<br />

girone –osserva il tecnico<br />

azzurro - ci lascia<br />

la consapevolezza che<br />

l’Italia farà parlare di sé<br />

nei prossimi anni. Alzi la<br />

mano, chi, nell’affrontare<br />

questo gruppo, pensava<br />

di giocarsi la qualificazione<br />

con Russia e<br />

Ungheria alle ultime due<br />

giornate”. Riccardo Trillini<br />

non nasconde la sua<br />

personale soddisfazione<br />

per la crescita mostrata<br />

4<br />

dall’Italia nelle gare di<br />

qualificazioni ma neanche<br />

il rammarico dopo<br />

aver cullato il sogno del<br />

passaggio del turno.<br />

“Dieci mesi fa potevamo<br />

dirci solo contenti di<br />

giocare contro queste<br />

squadre e ora eravamo<br />

avanti sul +2 a 10’ dalla<br />

fine della partita in<br />

Ungheria mentre con la<br />

Russia siamo sempre<br />

stati in gara pur non riuscendo<br />

mai a piazzare<br />

la zampata giusta. Non<br />

dobbiamo commettere<br />

l’errore di adagiarci o,<br />

peggio ancora, di pen-


PRESA<br />

5<br />

sare di aver dato tutto<br />

e non avere più margini<br />

di crescita: li abbiamo e<br />

sono tanti bisogna soltanto<br />

continuare a lavorare<br />

così come fino ad<br />

oggi ci è stato permesso<br />

di fare”. In Ungheria,<br />

poi, sono arrivati segnali<br />

importanti anche dai<br />

tiratori Azzurri, mancati<br />

contro la Russia.<br />

Un ulteriore segnale di<br />

crescita. “Quando i nostri<br />

terzini giocano così,<br />

siamo una squadra che<br />

può competere a questi<br />

livelli. Abbiamo costruito<br />

lo scheletro della Nazionale<br />

con mesi e mesi<br />

di lavoro, arrivando ad<br />

una difesa che reputo<br />

moderna, arrivando<br />

ad un gioco veloce, e a<br />

volte manca chi poi apre<br />

la porta avversaria con<br />

dei tiri da fuori. Sono<br />

contento che questo sia<br />

avvenuto in Ungheria e<br />

sono certo che non si<br />

tratterà di un caso isolato”.<br />

Ma la partita di<br />

Kecskemét è stata anche<br />

l’ultima del capitano<br />

Pasquale Maione in maglia<br />

azzurra. “Maio è un<br />

uomo intelligente e fortissimamente<br />

innamorato<br />

di questa maglia. In<br />

questi due anni con me<br />

in Nazionale, nonostante<br />

si stesse già avviando<br />

verso il termine della<br />

sua carriera in azzurro,<br />

è sempre stato un trascinatore,<br />

un leader e<br />

un simbolo nel modo di<br />

stare in azzurro. A lui<br />

auguro ancora le migliori<br />

fortune nella vita e<br />

naturalmente nel mondo<br />

della Pallamano”. Auguri<br />

a cui si associa tutta<br />

la pallamano italiano. <strong>Il</strong><br />

minimo per una grande<br />

icona!


<strong>Il</strong> Bolzano fa 5,<br />

applausi al Pressano<br />

6<br />

Nell’anno del 50° campionato di Serie A1<br />

Maschile è toccato al Bolzano alzare in<br />

cielo il simbolo della vittoria. Battendo<br />

in due finali il Pressano, la formazione<br />

altoatesina ha così trionfato per la quinta<br />

volta nella propria storia, conquistato il<br />

suo 12° titolo in 8 anni. In occasione dei<br />

50 anni della Pallamano italiana, il tricolore<br />

al Bolzano assume anche un significato<br />

anche storico: iscritto al primo<br />

campionato di Serie A1 organizzato dalla<br />

FIGH nella stagione 1969/70, infatti, il<br />

club biancorosso è il più longevo nella<br />

storia del movimento. La vittoria di Turkovic<br />

e compagni, conquistata sul neutro<br />

di Bressanone ha poi anche un alto valore<br />

simbolico perché giunta a pochi mesi<br />

dalla tragica scomparsa di Francesco<br />

Amendolagine, estremo difensore biancorosso<br />

per il quale resta ancora vivo,<br />

nitido, il dolore di tutta la Pallamano<br />

italiana. Scudetto al Bolzano del tecnico<br />

croato Dvorserk che ha centrato con i<br />

suoi ragazzi il double dopo la vittoria in<br />

Coppa Italia a Trieste sempre in finale<br />

contro il Pressano, ma applausi scroscianti<br />

all’indirizzo del team trentino che<br />

ha chiuso in maniera fantastica il ciclo


Dumnic conquistando due finali (perse<br />

contro Bolzano) ma alzando al cielo la<br />

Supercoppa battendo in finale la Junior<br />

Fasano. Quella che ha appena chiuso i<br />

battenti è stata poi, risultati del campo<br />

a parte, una stagione fantastica per il<br />

movimento maschile che ha celebrato e<br />

vissuto intensamente il ritorno al Girone<br />

Unico dopo sette anni di campionato<br />

spezzatino. Ecco il vero Vincitore della<br />

stagione è proprio il Movimento che nel<br />

suo vertice ha saputo sciorinare partite di<br />

grandissimo livello, un diffuso equilibrio,<br />

nuovi protagonisti, emozioni e delusioni<br />

a go-go! Scrollata la pigrizia, più che<br />

altro mentale, che aveva caratterizzato<br />

le ultime stagioni quando il Movimento<br />

riprendeva a vibrare e ad emozionarsi<br />

solo in occasione dei Play Off scudetto,<br />

quest’anno si è fatto sul serio dalla prima<br />

all’ultima giornata, senza risparmio,<br />

senza mai vivacchiare o peggio ancora<br />

riposa abbassando il livello di attenzione<br />

e concentrazione. E così è successo che la<br />

corazzata Conversano abbia perso la possibilità<br />

di conquistare la seconda piazza<br />

perdendo tra le mura amiche partite pesantissime<br />

contro Merano e Cologne che<br />

hanno agguantato la salvezza solo sul filo<br />

di lana o che il Gaeta abbia conquistato<br />

proprio sul campo di Bolzano un pareggio<br />

di fondamentale nell’economia della<br />

sua stagione e così via. E pensare che fino<br />

a pochi mesi fa queste erano emozioni<br />

negate!!!<br />

7


Salerno, il secondo tri<br />

8<br />

<strong>Il</strong> secondo Triplete della sua storia, il<br />

terzo scudetto consecutivo, il settimo<br />

tricolore conquistato (l’ottavo per la<br />

città di Salerno e per lo stesso presidente<br />

Mario Pisapia), il diciassettesimo<br />

titolo senior conquistato negli ultimi<br />

10 anni.<br />

I numeri più degli aggettivi rendono<br />

merito alla Jomi Salerno laureatasi<br />

Campione d’Italia lo scorso 19 maggio<br />

battendo in finale l’agguerrita Mechanic<br />

System Oderzo arrivato alla decisiva<br />

gara di Finale con troppi acciacchi,<br />

provata da una stagione lunga e faticosa<br />

che l’ha vista protagonista su tutti i<br />

fronti.<br />

Onore delle armi alle venete, applausi<br />

per le Campionesse salernitane che<br />

hanno così completato un percorso<br />

netto fatto di 27 vittorie (Tra campionato,<br />

Play off, Supercoppa e Coppa<br />

Italia) e appena due pareggi: zero sconfitte<br />

per le ragazze allenate da Raijc<br />

che ha finalmente raccolto nella stagione<br />

trascorsa sulle rive del Tirreno il<br />

giusto premio ad una carriera lunga e di<br />

grande impegno.<br />

Sipario chiuso alla Palumbo, per l’occasione<br />

ribollente di tifo e passione, su<br />

una stagione sicuramente avvincente,<br />

diversa dalle ultime, perché caratterizzata<br />

da maggiore equilibrio basti pensare<br />

che il Brixen Sud Tirol, che aveva<br />

chiuso in testa – con merito – il girone<br />

d’andata, non ha centrato l’accesso<br />

alla Finale in nessuna delle competizioni<br />

ufficiali. Spezzato il duopolio Salerno<br />

– Conversano delle ultime stagioni,<br />

confermato il valore assoluto della<br />

Jomi, va registrata con soddisfazione e<br />

speranza la crescita di altre realtà.<br />

E’ il caso di Oderzo e Bressanone, ma<br />

anche le rinnovate ambizioni di piazze<br />

storiche come Casalgrande, Ferrara,<br />

Cassano Magnago o anche il desiderio<br />

di salire di livello a più ripresa manifestato<br />

dal Leno.


plete della sua storia<br />

Note stonate sono invece le difficoltà<br />

registrate da Dossobuono e Bresca<br />

che, con molta probabilità, come già<br />

annunciato, saranno costrette a rinunciare<br />

alla A1. Saranno perdite importanti<br />

per il vertice del movimento femminile<br />

se dovessero essere confermate al<br />

momento delle iscrizioni. A loro gli auguri<br />

di una pronta ed immediata ripresa.<br />

Ad maiora!


FOTOGALLERY: BOLZANO, SALERNO, E’ QUI LA FESTA!


Serie A2/ le promosse<br />

CONVERSANO<br />

si riprende la ribalta.<br />

EPPAN e SASSARI, benvenute<br />

tra le grandi.<br />

Toh chi si rivede! <strong>Il</strong><br />

PalaTacca di Cassano<br />

Magnago ha celebrato<br />

la promozione in massima<br />

serie di Eppan e<br />

Sassari tra i maschi e del<br />

Conversano tra le donne,<br />

volti noti, società<br />

gloriose, come nel caso<br />

del Conversano pluridecorato,<br />

della pallamano<br />

italiano. Ad Eppan e<br />

Conversano, a sugello<br />

della fantastica cavalcata,<br />

anche la Coppa Italia di<br />

Serie A2. Gli altoatesini<br />

l’hanno conquistata<br />

battendo 28-23 il Raimond<br />

Sassari, mentre le<br />

pugliesi di coach Barani<br />

hanno centrato il doppio<br />

risultato sbarazzandosi<br />

in finale del Bruneck. E<br />

così, a meno di un anno<br />

dalla dolorosissima rinuncia<br />

al massimo cam-<br />

14<br />

pionato, con due Scudetti<br />

e tre edizioni della<br />

Coppa Italia in bacheca,<br />

il club pugliese ha saputo<br />

riconquistare sul campo<br />

un posto tra le grandi<br />

della Pallamano italiana<br />

grazie alla vittoria della<br />

Final8 questo con un<br />

organico del tutto nuovo<br />

e composto da atlete<br />

giovanissime, cresciute<br />

sotto la guida di Elena


15<br />

Barani con cui avevano<br />

già trionfato a livello<br />

giovanile. Quasi netto il<br />

percorso a Cassano Magnago:<br />

quattro vittorie e<br />

un solo pareggio per le<br />

pugliesi che ora attendono<br />

in trepidante attesa<br />

le decisioni della società<br />

che non ha ancora deciso<br />

se regalare o meno<br />

alle eroine di casa il giusto<br />

premio conquistato<br />

sul campo. Tra i maschi<br />

l’Eppan dopo un anno<br />

di purgatorio in A2 si è<br />

subito ripresa la vetrina<br />

del massimo campionato.<br />

Guidata da Marcello<br />

Rizzi, i leoni d’Alto-Adige<br />

avevano chiuso in vetta<br />

il Girone A nel corso<br />

della Regular Season, un<br />

percorso da incorniciare<br />

poi sugellato dal trionfo<br />

di Cassano Magnago.<br />

Trionfo condiviso con<br />

la Sardegna e la città di<br />

Sassari che tornano nel<br />

massimo campionato<br />

maschile a distanza di<br />

cinque anni dalla partecipazione,<br />

nel campionato<br />

2014/15, alla Serie<br />

A con la formula dei tre<br />

gironi. Anche in questo<br />

caso un successo costruito<br />

con tenacia e pazienza,<br />

caratterizzato da una<br />

stagione regolare giocata<br />

sempre ad altissimi livelli<br />

ed una Final8 di grande<br />

impatto tecnico ed emotivo.<br />

Grazie all’impresa<br />

della Raimond la pallamano<br />

italiana ritrova al<br />

suo massimo livello anche<br />

la Sardegna, recupero<br />

prezioso e prestigioso<br />

di una terra di grandi e<br />

nobili tradizioni di pallamano.<br />

Bentornati!

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