PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - giugno 2019
Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)
Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)
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FRANCESCO: CARI RAGAZZI SIETE «L’ADESSO <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>O»<br />
Cristo risorto, pieno di vitalità soprannaturale,<br />
rivestito di luce infinita.<br />
Per questo san Paolo affermava:<br />
“Se Cristo non è risorto, vana è la<br />
vostra fede” (1Cor 15,17)».<br />
Al tempo stesso, aggiunge Papa<br />
Francesco, Gesù vivo domanda a<br />
tutti gli uomini – in particolare ai<br />
giovani – di essere a loro volta «vivi»,<br />
cioè persone che accolgono fino<br />
in fondo il dono della vita e lo<br />
fanno fruttificare nell’amore. Così<br />
leggiamo ancora nel n. 1: «Tutto<br />
ciò che Lui tocca diventa giovane,<br />
diventa nuovo, si riempie di vita.<br />
Perciò, le prime parole che voglio<br />
rivolgere a ciascun giovane cristiano<br />
sono: Lui vive e ti vuole vivo!».<br />
Dai giovani il Papa si aspetta che afferrino<br />
in pienezza la loro esistenza,<br />
nonostante le contraddizioni e le<br />
difficoltà dell’ora presente, per vivificare<br />
con l’entusiasmo della loro<br />
età la Chiesa e il mondo, che non<br />
di rado appaiono invecchiati. Ecco,<br />
allora, che l’Esortazione non manca<br />
di affrontare il tema della giovinezza<br />
della Chiesa, cioè del suo<br />
rinnovamento, confidando che i<br />
giovani possano aiutarla in quest’opera<br />
(cf. nn. 34-42).<br />
Un secondo aspetto dell’Esortazione<br />
è la sua caratterizzazione<br />
mariana, ben evidenziata dalla<br />
scelta simbolica del Santo Padre di<br />
firmarla a Loreto, nella casa di Maria,<br />
il 25 marzo scorso. In quell’occasione,<br />
parlando ai fedeli accorsi sul<br />
sagrato della Basilica, tra cui numerosi<br />
giovani, papa Francesco ha affermato:<br />
«La Santa Casa è la casa dei<br />
giovani, perché qui la Vergine Maria,<br />
la giovane piena di grazia, continua<br />
a parlare alle nuove generazioni, accompagnando<br />
ciascuno nella ricerca<br />
della propria vocazione». Maria,<br />
«la ragazza di Nazaret», è indicata<br />
come «il grande modello per una<br />
Chiesa giovane che vuole seguire<br />
Cristo con freschezza e docilità»<br />
(n. 43). Al suo “sì” giovanile fa eco<br />
il “sì” di tanti altri santi giovani di<br />
diverse epoche, tra i quali il Papa<br />
ricorda s. Sebastiano, s. Francesco<br />
d’Assisi, s. Giovanna d’Arco, il b. vietnamita<br />
Andrew Phû Yên, la s. nordamericana<br />
Kateri Tekakwitha, s.<br />
Domenico Savio, s. Teresa di Gesù<br />
Bambino, il b. argentino Ceferino<br />
Namuncurá, il b. congolese Isidoro<br />
Bakanja, il b. italiano Pier Giorgio<br />
Frassati, il b. francese Marcel Callo,<br />
la b. italiana Chiara Badano (cf. nn.<br />
49-63). Ad essi il Papa affianca, ai nn.<br />
104-106, il servo di Dio Carlo Acutis,<br />
morto a soli 15 anni, che ha fatto di<br />
Internet uno strumento per testimoniare<br />
la fede, annunciare il Vangelo<br />
e trasmettere valori e bellezza. Tutti<br />
costoro testimoniano che la santità<br />
è giovane ed è possibile a tutti i<br />
giovani.<br />
CON CRISTO SI PUÒ SEMPRE<br />
GUARDARE AVANTI<br />
Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella<br />
giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca<br />
diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò,<br />
le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane<br />
cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!<br />
Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto<br />
tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che<br />
ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti<br />
vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o i<br />
fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza. […]<br />
Possiamo smettere di lamentarci e guardare avanti,<br />
perché con Cristo si può sempre guardare avanti. Questa<br />
è la sicurezza che abbiamo. Gesù è l’eterno vivente.<br />
Aggrappati a Lui, vivremo e attraverseremo indenni tutte<br />
le forme di morte e di violenza che si nascondono lungo<br />
il cammino. (cf. ChV, 1-2.127)<br />
IN<strong>DI</strong>VIDUARE PERCORSI DOVE<br />
ALTRI VEDONO SOLO MURI<br />
Oggi noi adulti corriamo il rischio di fare una lista di<br />
disastri, di difetti della gioventù del nostro tempo.<br />
Alcuni forse ci applaudiranno perché sembriamo esperti<br />
nell’individuare aspetti negativi e pericoli.<br />
Ma quale sarebbe il risultato di questo atteggiamento?<br />
Una distanza sempre maggiore, meno vicinanza, meno<br />
aiuto reciproco.Lo sguardo attento di chi è stato<br />
chiamato a essere padre, pastore e guida dei giovani<br />
consiste nell’individuare la piccola fiamma che continua<br />
ad ardere, la canna che sembra spezzarsi ma non si è<br />
ancora rotta. È la capacità di individuare percorsi dove<br />
altri vedono solo muri, è il saper riconoscere possibilità<br />
dove altri vedono solo pericoli.<br />
Così è lo sguardo di Dio Padre, capace di valorizzare<br />
e alimentare i germi di bene seminati nel cuore dei<br />
giovani. Il cuore di ogni giovane deve pertanto essere<br />
12 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2019</strong>