GIORNALINO_3

Giornalino della scuola secondaria "Andreoli" - giugno 2019 Giornalino della scuola secondaria "Andreoli" - giugno 2019

SCHOOL TIME!<br />

N. 3 _ Maggio 2019<br />

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “DON GIUSEPPE ANDREOLI” – CORREGGIO (RE)


INDICE:<br />

• ATTUALITÀ PAG. 3<br />

• CRONACA SCOLASTICA PAG. 4<br />

• SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

• PAGINE CREATIVE<br />

PAG. 15<br />

PAG. 21<br />

ALLA STESURA DEL <strong>GIORNALINO</strong> HANNO PARTECIPATO I RAGAZZI DI TUTTE LE CLAS-<br />

SI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ANDREOLI”.<br />

L’IMPAGINAZIONE È STATA CURATA DA: BELAARAJ IMED, MOSCARA LORENZO E RI-<br />

GHI NICOLÒ (III B).<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 ATTUALITÀ<br />

50 ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA<br />

II A<br />

Apollo 11 fu la missione spaziale che portò i primi<br />

uomini sulla Luna, gli astronau statunitensi Neil<br />

Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969 alle<br />

22:17:40 UTC.<br />

Armstrong fu il primo a me(ere piede sul suolo<br />

lunare, sei ore più tardi dall'allunaggio, il 21 luglio<br />

alle ore 04:57 UTC. Aldrin arrivò 19 minu dopo.<br />

fuori della navicella, e raccolsero 21,5 kg di materiale<br />

lunare che riportarono a Terra.<br />

I due trascorsero circa due ore e un quarto al di<br />

Il terzo membro della missione, Michael Collins (pilota del modulo di comando), rimase in orbita lunare<br />

mentre gli altri due erano sulla superficie.<br />

Dopo 21,5 ore dall'allunaggio, gli astronau si riunirono e Collins pilotò il modulo di comando<br />

Columbia nella traie(oria di ritorno sulla Terra.<br />

Apollo 11 fu la quinta missione con equipaggio del programma Apollo della NASA.<br />

La navicella spaziale Apollo era costuita da tre par: un Modulo di Comando (CM) che ospitava i tre<br />

astronau ed è l'unica parte rientrata a Terra, un modulo di servizio (SM), che forniva il modulo di comando<br />

di propulsione, energia ele(rica, ossigeno e acqua, e un Modulo Lunare (LM) composto di due<br />

stadi: uno per l'allunaggio e uno per riportare gli astronau in orbita lunare. La missione terminò il 24<br />

luglio, con l'ammaraggio nell’ Oceano Pacifico.<br />

La prima passeggiata lunare fu trasmessa in dire(a<br />

televisiva per un pubblico mondiale. Nel<br />

me(ere il primo piede sulla superficie della Luna,<br />

Armstrong commentò l'evento come "un piccolo<br />

passo per un uomo, un salto da gigante per l'umanità".<br />

L’Apollo 11 concluse la corsa allo spazio intrapresa<br />

dagli Sta Uni e dall'Unione Sovieca, realizzando<br />

l'obie>vo nazionale, proposto nel 1961<br />

dal presidente degli Sta Uni John F. Kennedy in un discorso davan al Congresso degli Sta Uni:<br />

"Prima che finisca questo decennio, faremo a(errare un uomo sulla Luna e lo faremo tornare sano e salvo<br />

sulla Terra”.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

GINO BARTALI, L’UOMO CHE MI HA MOSTRATO LA LUCE<br />

RACCONTO BREVE SCRITTO DA: LIA GEMMI E ZOE LIGABUE - III D<br />

“TESTO APPREZZATO DALLA COMMISSIONE GARIWO PER IMPEGNO E COIVOLGIMENTO SUL TEMA DEI<br />

GIUSTI”<br />

ILLUSTRAZIONE DI: GIADA MUZZI - III C<br />

CONCORSO GARIWO 2019<br />

Mi ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta: era al lato della strada, con le ruote della<br />

bici rivolte verso il cielo azzurro di una calda giornata d’estate del 1933. Stavo tornando a casa<br />

da scuola, con lo zaino pesante sulle spalle e le gambe che mi cedevano per la salita; mi fermai,<br />

la faccia paonazza, e alzai lo sguardo. Lo vidi che si accingeva a riparare la catena della<br />

sua bici, e intanto le parlava affabilmente: “Anche se ti voglio bene, non si fa così… io ti porto<br />

sempre in giro e tu guarda come mi ripaghi…”.<br />

All’improvviso si accorse che lo stavo fissando. “Che cos’hai da guardare, ragazzo?”, mi disse.<br />

Solo quando si voltò, mi ricordai mi averlo già visto. La sua faccia era sul giornale che leggeva<br />

papà. Di lui, un campione toscano, scrivevano che era destinato a ottenere grandi successi nel<br />

mondo del ciclismo.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

Mi ci volle un po’ per rispondergli. “Ehm… mi scusi”, e ripresi la mia strada. Passandogli accanto,<br />

cedetti alla tentazione di girarmi a guardarlo. Allora la sua voce, con tono più gentile:<br />

“Senti, visto che non te ne vuoi proprio andare, almeno vieni qua a darmi una mano!”.<br />

Quando finimmo di riparare la bici, ripresi lo zaino e m’incamminai verso casa; da lontano mi<br />

urlò: “Non mi hai neanche detto come ti chiami!”. “Shlomo Goldenberg”, risposi.<br />

A casa non dissi niente a nessuno e presi subito il giornale sportivo di mio padre; in copertina<br />

c’era proprio lui: Gino Bartali.<br />

Da quel giorno iniziai ad appassionarmi al ciclismo: leggevo tutti gli articoli che trattavano di<br />

Gino e delle sue vittorie, seguivo le sue gare, ascoltavo mio padre che ne parlava con ammirazione<br />

e m’intrufolavo nei discorsi dei grandi commentando come se da sempre m’intendessi di<br />

ciclismo. Pensavo tra me che il soprannome “Ginettaccio” gli si addicesse perfettamente. Lo<br />

avevo capito subito, da quella calda giornata d’estate, che il suo era un caratteraccio: scontroso,<br />

burbero (da vero toscano!), ma anche tenace, coraggioso, forte, e con un gran cuore; mi<br />

piaceva pensare che fosse una nuvola di zucchero con un’armatura di ferro.<br />

Quel 23 aprile dell’anno successivo non me lo scorderò mai: quando tornai a casa da scuola,<br />

trovai i miei genitori intorno al tavolo della cucina che mi aspettavano. Appena entrato nella<br />

stanza mio padre si alzò e mi venne incontro con un sorriso smagliante; m’invitò a sedermi e<br />

mi consegnò una busta bianca. Di solito sono sempre stato un ragazzo silenzioso, che si fa gli<br />

affari suoi, ma dopo averla aperta non riuscii a trattenere un grido di felicità. In quella busta<br />

c’era un biglietto che diceva: “Shlomo, sei un bambino formidabile e non hai mai chiesto niente.<br />

Ora vogliamo farti un regalo. Ti va di venire insieme a noi a vedere la settima tappa del Giro<br />

d’Italia?”. Assistere a una gara era sempre stato il mio sogno e adesso stringevo tra le mani il<br />

lasciapassare per la settima tappa di una delle gare più importanti, a l’Aquila. Non riuscivo a<br />

crederci, il cuore mi batteva forte, gli occhi mi si riempirono di lacrime e pensai per un momento<br />

di vivere un sogno; poi scossi la testa, incredulo, e buttai le braccia al collo dei miei genitori,<br />

ringraziandoli e baciandoli come non avevo mai fatto prima.<br />

Finalmente il giorno della gara, a mamma e a papà era costato tanti sacrifici. Ricordo ancora la<br />

sensazione provata quando gli occhi del campione si posarono su di me, all’arrivo. Mi aveva<br />

riconosciuto? Non sarebbe stata l’ultima volta… poi le cose precipitarono, papà perse il lavoro<br />

e non potei più rifugiarmi nel ciclismo ignorando ciò che accadeva intorno a me. Iniziavano le<br />

deportazioni. I miei genitori avevano perso colore e vivevamo nel terrore costante di essere<br />

scoperti e portati via. La situazione era sempre più insostenibile, così papà cercò un nuovo alloggio.<br />

Finimmo in una cantina, la sua. Ancora il mio eroe: fu Gino a salvarci. Non so neppure<br />

come e perché, so solo che in cambio non chiese mai nulla. “Alla Madonna ho promesso che<br />

avrei fatto le cose per bene, perché tutto quello che faccio, lo faccio a nome suo. E così lei è<br />

attenta a non farmi sbagliare”, diceva. Poi mi sorrideva e mi dava un pizzicotto sulla guancia.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

PREMIAZIONE CONCORSO “LA MIA CORREGGIO”<br />

ARTICOLO SCRITTO DA: GAMBARELLI SELENE - II B<br />

FOTO 1 DI: PAPOTTI MATTEO - I B -<br />

SEZIONE PAESAGGIO SCORCIO - I CLASSIFICATO”)<br />

”PAESAGGIO” (CONCORSO FOTOGRAFICO—<br />

FOTO 2 DI: CORASSORI ELEONORA - I B - ”I DOLCI DELLA FESTA” (CONCORSO<br />

FOTOGRAFICO—SEZIONE RITRATTO AMBIENTATO - I CLASSIFICATO”)<br />

I PREMIO FOTO<br />

Il giorno 4 maggio, alla seconda ora io e tutti coloro che sono saliti sul podio con il loro disegno<br />

o le loro foto di Correggio, siamo usciti e siamo stati accompagnati dalla prof.ssa Faieta (Prof.<br />

di arte) e dalla preside in persona a palazzo Principi per le premiazioni.<br />

Del gruppo dei vincitori facevano parte ben due ragazze che dovevano usare le stampelle e<br />

per aspettarle la preside è rimasta indietro con loro (perché il gruppo era troppo veloce) e<br />

quando non le vedevamo più pensavamo di averle perse. Una volta arrivati a destinazione, ci<br />

siamo ritrovati davanti il “creatore” della galleria di Correggio, la signora fondatrice di… qualcosa<br />

(scusi signora) e un signore molto simpatico che ha parlato per un buon quarto d’ora, solo<br />

che con il suo dialetto emiliano non si è capito nulla. Dopo circa mezz’ora sono iniziate le vere<br />

e proprie premiazioni e sono arrivati anche molti dei nostri genitori.<br />

Prima hanno premiato le fotografie, che erano meno, poi invece siamo passati ai disegni. I premi<br />

che ci attendevano erano: un attestato con scritto il nome e come ti eri classificato, un libricino<br />

sulla storia di Correggio e un depliant che spiegava la storia di Correggio. Solo per i primi<br />

sei classificati un buono Conad (da 15euro credo). Il tutto è durato circa un’ora e mezza e alla<br />

fine ci siamo avvicinati tutti per fare una bella foto di gruppo!<br />

FOTO 1 FOTO 2<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

LO SPETTACOLO DELLA II B AL TEATRO ASIOLI<br />

BORGHI SARA - II B<br />

La bellezza è rossa e bianca.<br />

Il nostro spettacolo racconta la vicenda di un ragazzo di nome Dario, che, dopo aver bullizzato<br />

un suo compagno di classe, è obbligato ad occuparsi di un ragazzo in carrozzina, André.<br />

Un giorno Dario decide di andare al mare per cercare suo padre e decide di portare<br />

André con se. Durante il tragitto incontrano un ragazzo, Leo, e dopo aver fatto conoscenza<br />

iniziano a raccontarsi i propri sogni.<br />

Leo sogna Beatrice, una ragazza bellissima con i capelli rossi. Ad un certo punto, però, a<br />

Beatrice viene riscontrata una malattia mortale, la leucemia, così un giorno muore.<br />

Com’è nato lo spettacolo<br />

Lo spettacolo è nato quando la professoressa Brizi ci ha proposto di scrivere il copione mischiando<br />

idee prese un po’ da ogni libro letto in classe.<br />

La prof ha sottolineato tutti i punti più importanti di ogni libro e alla fine ha scritto il copione<br />

con la trama e in vari punti presi dai libri. Ci siamo divisi le parti e abbiamo iniziato a recitare.<br />

C’è chi recitava la parte del bullo, chi, invece, recitava la parte del ragazzo in carrozzina,<br />

chi il narratore e chi le miss. Un giorno tutte le seconde si sono riunite a provare lo<br />

spettacolo ed è stato bello vedere cosa avevano preparato le altre classi. Con il passare del<br />

tempo è arrivato il giorno prima dello spettacolo vero e proprio che è stato rappresentato il<br />

3 e il 4 Aprile al Teatro Asioli di Correggio.<br />

Lo spettacolo<br />

A scuola abbiamo fatto una prova e nel pomeriggio ci siamo recati a teatro per provare<br />

un’ulteriore volta. Arrivata la sera ci siamo preparati nei camerini e abbiamo aspettato il<br />

nostro turno (eravamo gli ultimi).<br />

Quando le altre classi hanno terminato siamo andati noi. Tutti eravamo agitati e in pensiero,<br />

ma appena abbiamo iniziato a parlare davanti al pubblico, tutto si è rivelato più facile e<br />

non c’era bisogno di agitarsi tanto. Lo spettacolo è stato un successone e sono sicura che<br />

sia piaciuto a tutti.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

TOTÒ SAPORE<br />

CAMPEDELLI ATAA - I B<br />

Le classi prime della scuola media “Don Giuseppe<br />

Andreoli” i giorni 18 e 19 Marzo hanno<br />

rappresentato uno spettacolo teatrale al<br />

“Teatro Asioli” di Correggio.<br />

Lo spettacolo si chiama “Totò Sapore”.<br />

Nello show si alternavano parti recitate ballate<br />

e cantate, alle canzoni hanno partecipato<br />

le classi terze della scuola primaria<br />

“Antonio Allegri”.<br />

La sera del 18 marzo abbiamo fatto la prima rappresentazione, il giorno seguente 2 repliche<br />

al mattino e 1 (l’ultima) la sera.<br />

La rappresentazione parla di un cuoco di nome Totò che cucina varie prelibatezze e aiuta i<br />

suoi amici. Un giorno il Re Borbone dopo il pranzo con il re di Francia lo fa imprigionare.<br />

Dopo tanti tentativi Totò riesce a fuggire, quando il re lo ritrova fanno una scommessa: se<br />

Totò Sapore preparerà un piatto delizioso avrà la sua libertà in caso contrario verrà decapitato.<br />

Totò conquista la libertà creando … la pizza!!!<br />

Per lo spettacolo siamo stati aiutati da alcuni prof.<br />

Le coreografie sono state curate dalla prof.ssa Righi e i costumi dalla<br />

prof.ssa Soprani .<br />

Sicuramente lo spettacolo più emozionante è stato il primo.<br />

Ci abbiamo lavorato duramente e soprattutto ci siamo divertiti tantissimo.<br />

E’ stata un’emozione unica, fantastica!<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

FRUIT JOY<br />

UMME FRVAH - III B<br />

Quest’anno ho partecipato a un progetto che si chiama “Fruit joy”.<br />

Una volta a settimana sono andata con alcuni compagni e con le professoresse al Conad a<br />

fare la spesa.<br />

In diversi giorni ho preparato:<br />

-la spremuta di arance;<br />

-i biscotti con la marmellata;<br />

-le banane con il cioccolato e la panna montata;<br />

-le fragole con la panna.<br />

Mi è piaciuto molto questo progetto… In particolare mi è piaciuto fare la spesa, pagare alla<br />

cassa e preparare la merenda per i miei compagni.<br />

Ho imparato a creare nuovi piatti e ho appreso nuovi modi per servire la frutta.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

GITA A ROMA CLASSI III<br />

FILIPPO RIGHI E LARA RUGHETTI- III A<br />

Dopo una lunga attesa finalmente ci è arrivata la notizia: saremmo andati tre giorni a Roma!<br />

È così che il 5 maggio, alle prime ore del mattino, tutti noi delle classi terze ci siamo ritrovati<br />

davanti alla scuola e siamo partiti su due autobus alla volta di Roma, “ Caput Mundi”.<br />

Dopo un lungo viaggio, passato comunque in compagnia degli amici, verso le 13.00 siamo arrivati<br />

in questa magnifica città dove ci aspettavano le guide e siamo subito partiti a visitare<br />

alcuni dei luoghi più belli del mondo, come la Basilica di San Pietro con la sua piazza immensa,<br />

la Fontana dei quattro Fiumi, il Pantheon (la casa di tutti gli Dei), con un buco nella cupola<br />

e con al suo interno le tombe di Umberto I, Vittorio Emanuele e Raffaello.<br />

Alla fine della prima giornata siamo andati in Hotel, abbiamo mangiato e ci siamo divertiti<br />

nelle camere.<br />

Il secondo giorno abbiamo proseguito il tour della città visitando alcuni luoghi caratteristici<br />

come Fontana di Trevi, che venne costruita da Nicola Salvi, in questa fontana ci sono raffigurate<br />

4 statue e ognuna rappresenta una stagione. Alla base ci sono due cavalli uno nervoso e<br />

uno calmo che rappresentano le onde del mare. Abbiamo visitato anche Piazza di Spagna<br />

con la Barcaccia e la scalinata di Trinità dei Monti, il Campidoglio, dove risiede il Comune di<br />

Roma, l’ex Ghetto Ebraico, Piazza Venezia con il gigantesco Altare della Patria a Vittorio Emanuele,<br />

il famoso re d’Italia che ha completato l’Unità e il monumento al Milite Ignoto, in memoria<br />

di tutti i soldati caduti durante la prima Guerra Mondiale e di cui non si sanno i nomi.<br />

Abbiamo visto anche Palazzo Venezia, l’edificio da cui Mussolini si affacciava per fare i suoi<br />

discorsi, inoltre non potevano mancare il Foro Romano (centro delle attività degli antichi Romani)<br />

e il Colosseo, dove i gladiatori combattevano per sopravvivenza.<br />

L’ultimo giorno siamo andati al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. La guida ci ha spiegato che il<br />

24 marzo 1944 ci fu il massacro di 335 civili da parte delle truppe di occupazione tedesca, in<br />

risposta ad un’azione partigiana in cui erano state uccise 33 persone. Le truppe tedesche dopo<br />

l’uccisione misero tutti i corpi uno sopra l’altro e fecero saltare in aria la grotta per nascondere<br />

l’accaduto.<br />

Finita la visita alle fosse Ardeatine, abbiamo pranzato in un parco lì vicino e verso le 14:30<br />

siamo ripartiti per tornare a casa.<br />

Questa gita mi è piaciuta molto, sia perché siamo stati tutti insieme e ci siamo divertiti, ma<br />

anche perché è stata molto interessante, abbiamo visitato posti splendidi e la cosa che di più<br />

mi ha colpito di Roma è stata la sua antichità presente ovunque.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 CRONACA SCOLASTICA<br />

TORNEI SCOLASTICI<br />

MOSCARA LORENZO E RIGHI NICOLÒ - III B<br />

MAGGIO 2019<br />

In questo periodo, a scuola, si stanno svolgendo i tornei sportivi tra le varie classi: le prime<br />

stanno partecipando al torneo di pallamano e le seconde a quello di calcetto.<br />

Noi, essendo ragazzi di terza, ci siamo cimentati in alcune partite di basket.<br />

Sin dall'inizio del torneo speravamo di poter vincere perché ci tenevamo a lasciare questa<br />

scuola con una vittoria. Dopo aver disputato le partite, possiamo dire con fierezza che siamo<br />

riusciti nella nostra impresa.<br />

Il primo giorno abbiamo sfidato la 3^D e abbiamo conquistato la partita decisiva contro la<br />

3^C per il primo e secondo posto con un punteggio di 16 a 10. Il giorno della finale eravamo<br />

molto emozionati ma impauriti del risultato con il quale la partita si sarebbe potuta concludere.<br />

Fortunatamente siamo riusciti a vincere 16 a 8.<br />

Alla fine non ci hanno premiato con niente di materiale ma, insomma, chi non considera la<br />

gloria del primo posto un premio?!?<br />

Questo torneo è stato molto bello per tutti noi: abbiamo principalmente pensato a divertirci<br />

e a stare in compagnia. È stato divertente giocare a basket e l'arbitraggio è stato corretto.<br />

In conclusone pensiamo che i tornei organizzati a scuola siano una bellissima esperienza<br />

da vivere durante gli anni delle scuole medie perché permettono a noi alunni di divertirci<br />

assieme e contemporaneamente di praticare sport durante le ore scolastiche.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

CAPO PLAZA: IL MIO ARTISTA PREFERITO<br />

SIMONE AVDULA - II C<br />

CAPO PLAZA è un cantante di musica Trap.<br />

Il suo vero nome è Luca D’Orso.<br />

Capo Plaza è nato il 20 aprile 1998 a Salerno.<br />

Ha debuttato nel 2013, all’età di 15 anni, attraverso<br />

il suo canale youtube personale con<br />

il brano “Sto giù”.<br />

Nel 2016 pubblica l’album “Sulamente nuje”<br />

con il rapper Peppe Soks<br />

Alla fine di quell’anno ha firmato l’etichetta<br />

per la Sto Records con Ghali, questo gli ha<br />

permesso di guadagnare popolarità.<br />

Nel 2018 il suo primo album “Ufficial20”, ha raggiuto la vetta della classifica Fimi.<br />

Il successo dell’album è stato confermato dal successo dei brani “Non cambierò mai” e<br />

“Tesla”, quest’ultimo realizzato in collaborazione con Sfera Ebbasta e Drefgold.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

IL MIO IDOLO: MAURO ICARDI<br />

SAMEER - I D<br />

Il mio idolo è Mauro Icardi.<br />

Come tanti ragazzi mi piace giocare a calcio ma al contrario dei miei compagni juventini sono<br />

interista.<br />

Icardi (Rosario,19 febbraio 1993) è un giocatore argentino, attaccante dell’Inter e della nazionale<br />

argentina.<br />

Si afferma come uno dei migliori attaccanti del panorama internazionale ed è stato nominato<br />

come miglior calciatore AIC (associazione italiana calciatori) nel 2018.<br />

Ecco alcune caratteristiche del mio idolo:<br />

nazionalità: argentina<br />

altezza: 181 cm<br />

peso: 75 kg<br />

ruolo: attaccante<br />

squadra: Inter.<br />

Icardi mi piace sia come persona sia come giocatore.<br />

Mi piace come persona perché è una persona che non si vanta e si comporta bene anche con<br />

i giornalisti e i suoi tifosi.<br />

In campo non si comporta male, rispetta le regole ed è uno che rispetta i giocatori delle altre<br />

squadre .<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

HARRY POTTER<br />

SAMEER - I D<br />

Harry Potter è una serie fantasy scritta da J.K Rowling e ambientata principalmente nell’immaginario<br />

mondo magico durante gli anni novanta e del ventesimo secolo<br />

In particolare segue le vicende della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, in Scozia, annesse<br />

alla tormentata adolescenza del giovane mago inglese Harry Potter, inevitabilmente<br />

legato dal fato nella lotta contro Lord Voldemort.<br />

CARATTERISTICHE DELL’ OPERA<br />

L’opera è divisa in sette libri, sette quanto sono gli anni di studio a Hogwarts, l’ultimo dei<br />

quali non conseguito dai protagonisti della storia (Harry Potter stesso e i suoi migliori amici<br />

Ron Weasley e Hermione Granger, la quale però tornerà a Hogwarts per terminare i suoi studi<br />

scolastici.<br />

La saga di Harry Potter appartiene sia al genere fantasy che al genere classico del romanzo<br />

di formazione.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

Le storie di Harry Potter non sono ambientate in un epoca immaginaria o differente dalla nostra,<br />

né in un altro universo, la saga è ambientata nel mondo reale e nei decenni contemporanei<br />

(1981-2020); in altre parole il mondo magico convivrebbe da sempre con quello delle<br />

persone comuni, non magiche (che vengono chiamate babbani), ma da esso si nasconderebbe<br />

per motivi di sicurezza.<br />

Il numero sette ricorre spessissimo non a caso la storia è principale è divisa in sette volumi.<br />

Tale numero è ritenuto magico e perfino divino.<br />

Tutta l’opera è caratterizzata da regole create apposta per rendere logico l’iter della trama, e<br />

l’insieme di queste costituisce un corredo di preziose nozioni messe a disposizione del lettore<br />

per risolvere potenzialmente, i vari enigmi e misteri che libro dopo libro si accumulano fino al<br />

finale.<br />

I romanzi sono principalmente ambientati nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, in<br />

un castello in mezzo a una catena di montagne, che gli studenti raggiungono prendendo il<br />

treno espresso per Hogwarts dal binario 9 e 3\4 della stazione di Kings Cross di Londra<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

L’ ONDA<br />

LARA RUGHETTI, RIGHI FILIPPO E ALEJANDRO GUSOLFINO - III A<br />

Le classi terze hanno visto il film L’Onda. Il film, molto toccante, è tratto da una storia realmente<br />

accaduta: un esperimento sociale fatto in una scuola da un professore di storia il quale<br />

era stato incaricato di tenere un corso sull’autocrazia.<br />

È possibile ricreare una dittatura di<br />

stampo nazista?<br />

L’esperimento comincia con questa domanda<br />

e con la risposta negativa dei ragazzi. Si<br />

crea quindi un gruppo chiuso formato dai ragazzi<br />

partecipanti al corso che piano piano si<br />

espande e adotta un simbolo, una divisa e<br />

un saluto per riconoscersi e farsi riconoscere.<br />

L’esperimento però sfugge di mano al<br />

professore che non si accorge che i ragazzi<br />

cominciano a prendere troppo seriamente<br />

L’Onda, (così si chiama il gruppo) a tal punto<br />

da diventare violenti con chi non ne fa parte<br />

e da spingersi ad azioni sconsiderate, pericolose<br />

e impulsive.<br />

Tutto ciò avviene perché i ragazzi cominciano<br />

a sentirsi appartenenti a un gruppo e accettati<br />

dai membri che ne fanno parte.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 SPORT, MUSICA, TV, CINEMA<br />

C’è anche però chi si accorge fin da subito di ciò che sta accadendo e cerca di far ragionare<br />

chi si sta facendo trascinare dalla natura malvagia dell’Onda. Tuttavia, molti ragazzi che hanno<br />

una situazione familiare complicata, si sentono parte attiva di qualcosa e soprattutto si<br />

sentono accettati e rispettati sia dal gruppo sia da chi non ne fa parte.<br />

Il film finisce con il discorso del professore che cerca di far capire ai ragazzi che cosa si è<br />

creato e fin dove si sono spinti ma non tutti i ragazzi accettano di abbandonare l’Onda e il<br />

film finisce con una tragedia.<br />

Il film ha colpito molto tutti noi e ci ha fatto riflettere e pensare sulla facilità di ricreare una<br />

dittatura con idee e pensieri che ormai dovrebbero essere stati estirpati, come quelli nazisti e<br />

fascisti di razzismo e superiorità che facevano della violenza il mezzo attraverso il quale raggiungevano<br />

i propri obiettivi di potenza e di dominio.<br />

Nonostante tutto ciò che è successo e le testimonianze che ci sono state lasciate dal secondo<br />

conflitto mondiale, ancora oggi assistiamo a episodi come quello degli Ultrà della Lazio che<br />

nel Giorno della Memoria hanno esposto uno striscione che lodava Mussolini.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3<br />

PAGINE CREATIVE<br />

DA BRAVI STUDENTI A BRAVI PROGETTISTI E CO-<br />

STRUTTORI...<br />

Quest’anno abbiamo<br />

- realizzato ma3oni e muri con<br />

la pasta modellabile...<br />

- scomposto e ricomposto solidi in cartoncino...<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3<br />

PAGINE CREATIVE<br />

e infine...<br />

- proge3ato e realizzato la nostra CITTÀ IDEALE.<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 PAGINE CREATIVE<br />

INTERVISTA A LEONARDO DA VINCI<br />

LUCILLA E BEBA - III C<br />

Buongiorno signor Da Vinci, per noi è una fortuna avervi qui con noi<br />

quest’oggi, e se non vi dispiace vorremmo porvi alcune domande:<br />

Ci volete ricordare il luogo e la data di nascita?<br />

Sono nato ad Anchiano, il 15 aprile 1452.<br />

Ci volete parlare delle vostre professioni?<br />

Sono un famoso artista, scienziato e inventore.<br />

Ci volete parlare della vostra opera “La Madonna del garofano”?<br />

E’ l’opera a cui sto lavorando in questo periodo, la quale è caratterizzata dal forte uso del<br />

chiaroscuro, che fa emergere la Vergine con Gesù in braccio, dalla penombra della stanza<br />

contrastando con un lontano e fantastico paesaggio.<br />

A che invenzione state lavorando al momento?<br />

Sto progettando una muta subacquea per permettere a chiunque di immergersi per ammirare<br />

le bellezze del fondale marino.<br />

Quale scoperta scien@fica avete fa3o recentemente?<br />

Ora come ora sto studiando il movimento degli occhi.<br />

Voi siete un uomo molto impegnato, come riuscite a portare avan@ tuA ques@ progeA?<br />

Essendo la mia passione lo faccio con piacere.<br />

Grazie per essere sta@ con noi questa sera, ci vedremo al più presto con un altro personaggio importante!!<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 PAGINE CREATIVE<br />

IL GIRO D’ITALIA IN 20 GIORNI<br />

EDOARDO V. E SHARON - I C<br />

Il giorno 25 Febbraio siamo stati al Teatro Herberia Rubiera (RE) per assistere allo spettacolo<br />

“Il giro del mondo in ottanta giorni”.<br />

Al ritorno la Prof ci ha chiesto di immaginare un viaggio, stavolta in venti giorni, attraverso le<br />

regioni italiane! Ecco uno dei nostri itinerari immaginari...<br />

Leggete chi abbiamo incontrato!<br />

Era il 1996, era appena nata la moda dei Pokémon; ma a parte questo, salve, noi siamo Sharon e<br />

Edoardo, abbiamo 21 anni compiu@ da poco, e oggi vi racconteremo come abbiamo fa3o il giro d’Italia<br />

(non quello in bici) in ven@ giorni, e di come abbiamo incontrato un sacco di personaggi strabilian-<br />

@. Quel giorno, giovedì 29 marzo alle ore 10:18 e 46sec., ci recammo al bar dove incontrammo il nostro<br />

compare Alberto Angela, che quel giorno ci propose una scommessa interessante: se avessimo<br />

fa3o il giro d’Italia (non quello in bici) in ven@ giorni ci avrebbe dato le sue carte Pokémon più rare.<br />

Ci disse più o meno così: - Buonasera sono Albeeerto Angela, e vi voglio proporre una sfida - noi rispondemmo<br />

– di cosa si tra3a? -, e lui: - se farete il giro d’Italia (non quello in bici) in ven@ giorni, vi<br />

regaleeerò tu3e le mie carte -. Noi acce3ammo, ma in caso di sconfi3a avremmo dovuto dargli 100€.<br />

Par@mmo, prendemmo il treno per Roma, ma non sapevamo che qualcuno (per un mo@vo a noi sconosciuto)<br />

ci stava seguendo: ci seguiva la spia Sliwinski (la migliore di Varsavia).<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 PAGINE CREATIVE<br />

Arriva@ a Roma incontrammo casualmente il presidente della Repubblica, che ci disse amichevolmente:<br />

- Buona sera ragazzi, sembrate molto stanchi, perché non venite a riposarvi a casa mia? - Certo –<br />

rispondemmo, ma prima volevamo fare un piccolo tour di Roma, già che c’eravamo. Visitammo l’Anfiteatro<br />

Flavio, meglio conosciuto come Colosseo; andammo anche a vedere i Palazzi Montecitorio e<br />

Chigi, ma Sliwinski ci inseguiva pure a Roma. Decidemmo così di par@re in aereo per Cagliari. Arrivammo<br />

sfortunatamente in “Zona Spacciatori”; che come loro solito, volevano venderci la droga. Fuggimmo<br />

da quel postaccio e andammo a visitare i famosi Nuraghi. Erano strabilian@! Ma ancora una volta<br />

Sliwinski ci seguiva e oltretu3o ci rimanevano solo dodici giorni di viaggio. Prendemmo il traghe3o<br />

per andare a Reggio Calabria. (perdemmo un altro giorno per il viaggio). Li non ci sofferma molto e visitammo<br />

solo una piccola parte dell’Aspromonte, uno perché sommosse di delinquen@ ci puntavano<br />

dei coltelli contro, due perché Sliwinski ci seguiva ancora!<br />

Con il treno andammo a Lignano Sabbiadoro passando per Basilicata, Campania Lazio Marche Emilia e<br />

Veneto. Quando arrivammo sen@mmo una calorosa voce: - Ah ah, siete arriva@ – era il sindaco di Lignano!<br />

- ormai tu3a l’Italia (tranne la Valle d’Aosta) a3ende che voi torniate a Piacenza -. C’era solo<br />

un problema, ci rimanevano solo tre giorni! Quindi non ci soffermammo molto e il giorno seguente<br />

par@mmo in treno. Che fortuna! Arrivammo, sani e salvi, con cinque ore d’an@cipo. Alberto gridò –<br />

dannazione! Mi avete ba3uto! Lasciate che prenda… - non finì la frase perché iniziò a scappare correndo<br />

a più non posso. Quando la spia lo accoppò e ci prese le carte di Alberto, perplessi gli domandammo:<br />

- Perché?! - con sorpresa ci disse: -sono un vostro fan! Farei di tu3o per i miei idoli! -<br />

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SCHOOL TIME<br />

N. 3 PAGINE CREATIVE<br />

UN SALUTO AI NOSTRI PROFESSORI CHE NON DIMENTICHEREMO<br />

MAI: GRAZIE!<br />

MARIANI MATILDE, MOZZALI ALESSANDRA E TAVERNELLI IRIS - III B<br />

Non dimenticheremo mai i nostri professori:<br />

- il nostro caro prof. Levrini che riesce magicamente e in pochi secondi a riempire la lavagna di<br />

schemi;<br />

- la nostra amata prof.ssa Sarcinelli con i suoi tanto temuti ripassi pre-verifica;<br />

- la prof.ssa Palmieri con le sue indimenticabili urla al microfono e belle interrogazioni con il flauto;<br />

- la nostra amatissima prof.ssa Faieta che ricorderemo anche per tutte le volte che ci ha danneggiato<br />

l’udito sbattendo il libro sulla cattedra;<br />

- la nostra fantastica prof.ssa Prandi per le sue “stilose entrate”: “Please shut up & be quiet! You’re<br />

very very noisyand horrible today!”<br />

- la nostra bravissima e simpaticissima prof.ssa De Miglio per tutte le sue tavole di punizione.<br />

- la nostra prof.ssa Bedulli con tutte le nozioni sulla Spagna e sull’America Latina;<br />

- il nostro amato prof. Pierro per i suoi “SCUOT”<br />

- la prof.ssa Girone per i suoi “STAATE STAATE! /ALLOORA!!”<br />

- la prof.ssa Orietta Rosa con la sua severità e allo stesso tempo ironia;<br />

- la prof.ssa Roggero e le sue lezioni di yoga.<br />

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L’amicizia è quella emozione<br />

che fa sorridere e piangere,<br />

SCHOOL TIME<br />

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POESIE SULL’ AMICIZIA<br />

L’ amicizia è molto<br />

speciale,<br />

nei cuori delle persone<br />

fa entrare<br />

È una cosa molto rara,<br />

Se spezzata diventa amara,<br />

Se trovi una persona speciale,<br />

enila stre(a e non lasciarla andare.<br />

ATAA - I B<br />

E’ meglio un nemico sincero<br />

Piu(osto che un amico falso che volta le spalle<br />

nel momento del bisogno<br />

ISRA - IC<br />

L’amicizia è pazzia,<br />

L’amicizia è lealtà,<br />

L’amicizia è armonia<br />

L’amicizia entra nel cuore di due persone e le<br />

unisce.<br />

L’amicizia è quella che non abbandona mai,<br />

L’amicizia è fantasia<br />

L’amicizia unisce le persone<br />

L’amicizia sa tante cose<br />

L’amicizia aiuta a superare momen dolorosi<br />

e ne il tempo ne la distanza impediranno di<br />

ritrovarla se mai lascerà.<br />

SARA BORGHI - II B<br />

La vera amicizia è per i coraggiosi.<br />

LSTUVUUW U SSXYZ - IC<br />

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