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MENU n.109 - Aprile/Giugno 2019

Rivista di specialità alimentari per la ristorazione ONDA BLU - Il fascino dell'acqua per ricette irresistibili

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Gambary-orange<br />

Abbinamenti insoliti<br />

nel rispetto delle<br />

materie prime:<br />

ecco la cucina che<br />

lo chef propone al<br />

suo Florian Maison<br />

di Anna Pesenti<br />

Umberto De Martino si è dedicato<br />

alla cucina perché era<br />

balbuziente e in questo settore<br />

non c’era bisogno di parlare<br />

per stare ai fornelli. Ora è diventato l’unico<br />

chef stellato della provincia di Bergamo,<br />

anche se è sorrentino di nascita. Il suo<br />

linguaggio è forbito e potente tanto<br />

quanto sono raffinate le sue creazioni.<br />

Voleva forgiarsi per fare un mestiere che<br />

gli permetteva di essere valutato per quello<br />

che faceva, oltrepassando i suoi proble-<br />

mi di comunicazione che, ovviamente,<br />

a quattordici anni pesavano. Capacità,<br />

determinazione, umiltà e concretezza, lo<br />

hanno reso molto amato dai suoi clienti<br />

portandolo a ritagliarsi un posto di spicco<br />

nel panorama gastronomico italiano.<br />

Nel suo ristorante Florian Maison a San<br />

Paolo d’Argon, propone piatti che, come<br />

dice lui stesso, non sono frutto di voli<br />

pindarici perché non gli piace stravolgere<br />

le materie prime per tirare fuori chissà<br />

che. Per De Martino cucinare bene significa<br />

avere tecnica, amore e fantasia. Le<br />

persone tornano in un ristorante perché<br />

come mangiano lì, non mangiano da<br />

nessun’altra parte, perché quel piatto<br />

deve essere inimitabile: questo per lo chef<br />

della Florian Maison vuol dire raggiungere<br />

il massimo dell’essere creatore di cibi.<br />

Alla sua brigata di cucina, composta da<br />

otto persone, Umberto insegna a essere<br />

pronti a ogni evenienza. Si sente subito,<br />

parlandogli, che per lui armeggiare tra<br />

padelle e pentole non è un gioco, ma<br />

un fattore molto serio che deve produrre<br />

eccellenza nel rispetto dei clienti che si affidano<br />

a un esperto per deliziarsi e nutrirsi.<br />

Il primo piatto che adora preparare è il riso,<br />

ma agli stranieri che vogliono gustare la<br />

tipicità italiana, propone la pasta. Il suo<br />

Riso Carnaroli “Riserva San Massimo”,<br />

lime e astice non si dimentica facilmente,<br />

come anche “Cavoli che baccalà”, ovvero<br />

baccalà servito con caviale e cavolfiori.<br />

Il cibo gli ha insegnato tanto, e lui vuole<br />

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