BEST MAGAZINE 68

Valle de Cocora (Colombia)
Quimbaya figlia del “cacique” Acaime,
Quinbaya significa anche “stella d’acqua” ed
è il punto esatto dove incontrare le famose
“palmeras”. Per giungere in loco, il modo
più facile ed economico (meno di 2 euro)
è farsi trasportare, di primo mattino, dalle
tipiche jeep, dette “Willys” fino all’ingresso
del parco (10 km.) e poi proseguire a
piedi lungo il sentiero attraverso la giungla
durante le circa 5 ore di trekking tra andata
e ritorno. Mai comunque sottovalutare i
repentini cambiamenti meteo poichè anche
in una giornata di sole splendente resterete
sorpresi nel vedere come la nebbia
possa calare all’improvviso e le condizioni
climatiche cambiare in pochi minuti, però
questa è una parte del gioco che bisogna di
buon grado accettare. Solitamente, durante
la stagione secca è sufficiente calzare un
buon paio di scarponcini da montagna, però
in caso di condizioni avverse e di terreno
particolarmente allentato, è necessario
indossare degli stivali di gomma reperibili
a nolo presso i guardiani del parco. Anche
se in parte abbastanza impegnativo e non
privo di difficoltà, il percorso è di per sè
un’esperienza davvero unica e, alla fine, lo
sforzo profuso ripaga ampiamente facendo
scomparire la fatica come per incanto una
volta lì giunti. A quel tempo, nonostante
fossi avviato ahimè inesorabilmente
verso la sessantina, l’ho intrapreso con
piglio deciso e con l’impagabile stimolo e
soddisfazione di poter tenere testa ad un
paio di compagni di avventura nonchè
ospiti della stessa guesthouse, che di anni
ne contavano la metà. L’itinerario presenta
anche l’attraversamento di piccoli torrenti,
sia tramite ponticelli sospesi traballanti per
cui è necessario passare uno alla volta,
che ponti improvvisati con tronchi d’albero
dove bisogna fare affidamento al proprio
senso dell’equilibrio. Dopo meno di due
ore di cammino nel bel mezzo di una selva
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