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Musica & Parole<br />
<strong>di</strong> Fabio Villa<br />
Finalmente è arrivata la primavera. Con lei la nostra voglia <strong>di</strong> uscire ed andare con maggior frequenza in giro per librerie,<br />
negozi <strong>di</strong> <strong>di</strong>schi o in super store dove si trovano entrambi, ed una marea <strong>di</strong> DVD che non guastano mai. Periodo decisamente<br />
interessante per quanto riguarda i libri. C’è un gran rispolvero dei romanzi che fecero furore negli anni 70 e 80<br />
ristampati e riproposti con nuove e sgargianti copertine. Ci sono nuovi autori italiani e stranieri che fanno capolino nelle<br />
classifiche letterarie, ed è un periodo particolarmente fortunato per i saggi che escono con prepotenza dalla loro zona <strong>di</strong><br />
nicchia per andare in cima alle ven<strong>di</strong>te e <strong>di</strong>ventare dei veri e propri best-sellers. Per la musica l’hip hop la sta facendo da<br />
padrone e la musica italiana stà facendo i conti con i brani crossover (più generi mixati insieme ad hoc). Come al solito,<br />
sperando <strong>di</strong> fare cosa gra<strong>di</strong>ta, vi <strong>di</strong>amo un paio <strong>di</strong> input augurandovi buona musica, buona lettura e… buona Pasqua a<br />
nome <strong>di</strong> tutta la redazione e mio.<br />
CD – LiBertè – LoreDana Bertè<br />
Era da parecchio tempo che non si vedeva un personaggio<br />
come la Bertè nelle zone alte della classifica italiana.<br />
A <strong>di</strong>re il vero l’amore e l’affetto per questa nostra rocker<br />
nostrana non era mai mancato. Siamo affezionati alle<br />
sue bizzarrie e a quella sua voce piena <strong>di</strong> grinta e <strong>di</strong> carta<br />
vetrata che si riconosce subito al primo ascolto. In questi<br />
ultimi anni non aveva sfornato hit come quelli a cui ci<br />
aveva abituato negli anni 70 o 80 ma si era data da fare<br />
in Tv, ed è stata sempre presente sui giornali. Che il vento<br />
cominciava <strong>di</strong> nuovo a soffiargli in poppa ce ne siamo accorti<br />
la scorsa estate “Non ti <strong>di</strong>co no” cantata in coppia<br />
con i Boombadash è stato un vero e proprio tormentone.<br />
La si sentiva ovunque, e questo lasciava ben presagire<br />
per il <strong>di</strong>sco che stava preparando e <strong>di</strong> cui parliamo oggi<br />
nella nostra rubrica. LiBerté è il se<strong>di</strong>cesimo Lp della cantante<br />
ed ha realizzato una vera e propria rimpatriata con<br />
gli autori con cui ha collaborato più <strong>di</strong> frequente nella<br />
sua pluritrentennale carriera.<br />
Spulciando tra le note <strong>di</strong> copertina figurano i nomi <strong>di</strong><br />
Ivano Fossati, Maurizio Piccoli, Fabio Ilacqua e Gerardo<br />
Pulli oltre alla stessa Bertè e la produzione è affidata ad<br />
un nome importante come Luca Chiaravalli. “Maledetto<br />
Luna-Park” “Babilonia” sono altre due canzoni <strong>di</strong> punta<br />
ma tutto il lavoro si presenta musicalmente forte, compatto<br />
ed estremamente piacevole all’ascolto.<br />
Da segnalare che nella Sanremo e<strong>di</strong>tion oltre al brano<br />
“Cosa ti aspetti da me” scritta<br />
in collaborazione con Gaetano<br />
Curreri degli Sta<strong>di</strong>o si<br />
trovano due bellissimi Medley<br />
dal vivo che propongono il<br />
meglio dei successi <strong>di</strong> questa<br />
grande icona della musica<br />
italiana. La Bertè fa <strong>di</strong> nuovo<br />
la Bertè. A volte ritornano…<br />
e<br />
meno male!!!<br />
musica<br />
LiBri – Una Donna pUò tUtto (1941: VoLano Le streghe DeLLa notte)<br />
ritanna armeni<br />
Questo è un libro che ti colpisce dritto al cuore. Uno<br />
<strong>di</strong> quelli che non ti aspetti fosse così bello, intenso<br />
e potente. Tanti ritratti femminili e tanti piccoli racconti<br />
uniti con il filo narrativo della seconda guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale. Storie <strong>di</strong> eroismo<br />
quoti<strong>di</strong>ano mai raccontate<br />
che in tutti questi anni hanno<br />
cercato con prepotenza<br />
<strong>di</strong> essere conosciute, lette<br />
e stu<strong>di</strong>ate. Le chiamavano<br />
le “streghe della notte”<br />
un gruppo <strong>di</strong> ragazze<br />
sovietiche che nel 1941<br />
riuscì a conquistare un<br />
ruolo <strong>di</strong> primo piano<br />
nella battaglia contro<br />
il Terzo Raich. Volando<br />
su piccoli ma maneggevoli<br />
aeroplani mostrarono<br />
un’audacia ed un coraggio fuori dal comune<br />
compiendo azioni <strong>di</strong> guerra da cui molte non sono più<br />
tornate. Non solo trovarono il fuoco ostile delle armate<br />
tedesche, ma visto il crescendo del loro successo in<br />
un epoca dove l’eroismo maschile era il must assoluto<br />
furono boicottate, prima, durante e dopo le loro<br />
missioni cercando <strong>di</strong> mandare il loro gruppo incontro<br />
all’oblio. E proprio contro questo “Voler <strong>di</strong>menticare”<br />
scrive Ritanna Armeni giornalista <strong>di</strong> grande successo<br />
che in mezzo a traversie e <strong>di</strong>vieti è andata a rintracciare<br />
l’ultima <strong>di</strong> queste streghe <strong>di</strong> nome Irina che oggi ha<br />
96 anni ed è stata comandante del 588° reggimento.<br />
Sono le sue parole emozionanti a descrivere il freddo,<br />
la paura ed il coraggio <strong>di</strong>etro i 23mila voli e le oltre<br />
1000 notti <strong>di</strong> combattimento. C’è l’amicizia, l’amore,<br />
ma soprattutto la voglia assoluta <strong>di</strong> raggiungere la parità<br />
con l’uomo fino ad arrivare alla morte pur <strong>di</strong> ottenerla.<br />
Loro erano là, dove per sventura, il loro popolo<br />
era. Davvero emozionante.<br />
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