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Voci di Moda n.40

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®<br />

14<br />

ANNI<br />

E<strong>di</strong>tore: Sergio Manzoni - Perio<strong>di</strong>co quadrimestrale - Registrazione Tribunale <strong>di</strong> Milano n.29 del 16/01/2006 - Numero 40 (Anno 14) Aprile 2019<br />

MELZO<br />

Doppio successo per<br />

“<strong>Voci</strong> <strong>di</strong> <strong>Moda</strong>” in TV<br />

Fashion Dinner<br />

Nonsolomoda a Paullo<br />

a<br />

400 Fiera delle Palme


MELZO ( MI ) - Via Sant’Alessandro 24<br />

Tel. 02 9551229<br />

Officina Dell’occhiale


OMMARIO<br />

6<br />

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15<br />

19<br />

Numero 40 (Anno 14) - Aprile 2019<br />

Fashion Dinner<br />

Utero in affitto: amore o consumismo?<br />

Nonsolomoda a Paullo<br />

Grande successo per <strong>Voci</strong> <strong>di</strong> <strong>Moda</strong> in TV<br />

Fiera delle Palme: 400 candeline!<br />

L’intervista <strong>di</strong> Fabio Villa<br />

E<strong>di</strong>tore Sergio Manzoni<br />

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)<br />

sergmanz@tiscali.it<br />

Direzione e Redazione<br />

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)<br />

voci<strong>di</strong>moda@tiscali.it<br />

Direttore Responsabile Fabio Villa<br />

Direttore E<strong>di</strong>toriale Sergio Manzoni<br />

Progetto grafico Drive Promotion Design<br />

Art Director Eleonora Valtolina<br />

Fotografo Emanuele Bonetti<br />

Pubblicità Pubblilust<br />

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)<br />

Tel. 02-95738004 348-2664836<br />

6<br />

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Questo perio<strong>di</strong>co lo potete sfogliare anche online,<br />

il link per accedervi lo trovate sulla pagina<br />

VOCI DI MODA Eventi & Cultura – Salute & Benessere<br />

Perio<strong>di</strong>co quadrimestrale<br />

Registrazione Tribunale <strong>di</strong> Milano n. 29 del 16/01/2006<br />

Tutti i <strong>di</strong>ritti sono riservati. é vietata la riproduzione, anche parziale, <strong>di</strong><br />

testi, documenti, fotografie e <strong>di</strong>segni, se non <strong>di</strong>etro l’autorizzazione<br />

dell’E<strong>di</strong>tore. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto<br />

all’atto dell’invio, non vengono restituiti.<br />

Distribuzione gratuita in oltre 500 esercizi commerciali e pubblici operanti<br />

nei territori <strong>di</strong> Brugherio, Bussero, Caravaggio, Carugate, Cassano<br />

d’Adda, Cassina de Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Crema, Gessate,<br />

Gor gon zola, Inzago, Liscate, Lo<strong>di</strong>, Me<strong>di</strong>glia, Melzo, Monza, Pan<strong>di</strong>no,<br />

Paullo, Pessano con Bornago, Pioltello, Pozzuolo Martesana, Rivolta<br />

d’Adda, Romano <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, Set tala, Tre vi glio, Trezzo sull’Adda,<br />

Tribiano, Truccazzano, Vignate, Vaprio d’Adda, Zelo Buon Persico.<br />

Altri punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione a cura dell’E<strong>di</strong>tore.<br />

®


4


E<strong>di</strong>toriale<br />

Fa che sia la volta buona...<br />

Forse sarà perchè nella mia vita lavorativa ho avuto sempre a che fare con<br />

il cre<strong>di</strong>to e gli strumenti del cre<strong>di</strong>to, ma per quanto mi riguarda ai sol<strong>di</strong> io<br />

non ho dato mai del “tu”. Ho dato loro sempre del “Lei” e qualche volta<br />

anche del “Vostra eccellenza”. Non mi sono mai pentito <strong>di</strong> averlo fatto<br />

e oggi posso guardare al mio futuro con una certa serenita’. Solo che fà<br />

veramente male vedere come certe persone buttano via i loro risparmi.<br />

Sappiamo tutti quanto sia faticoso portare a casa il nostro stipen<strong>di</strong>o alla<br />

fine del mese e non concepisco il fatto che finisca nelle slot machine o al<br />

gioco d’azzardo. L’attrazione per il gioco, nell’uomo, ha origini antichissime.<br />

Si ha testimonianza delle scommesse fin dai tempi degli egizi, dei<br />

greci, fino ad arrivare ad organizzazioni complesse nel periodo romano legate<br />

al gioco dei da<strong>di</strong>, al tiro con l’arco e tutto ciò che riguardava l’atletica<br />

dell’epoca. Basta aggiungerci la tecnologia dei giorni nostri e da allora è<br />

cambiato ben poco. All’inizio è solo un <strong>di</strong>vertimento. Un momento lu<strong>di</strong>co<br />

con gli amici. Un paio <strong>di</strong> giocate che, con una piccola “botta <strong>di</strong> culo”,<br />

portano piccole entrate <strong>di</strong> denaro ed aumentano la voglia <strong>di</strong> provarci ancora.<br />

Ed è qui che scatta la prima linea <strong>di</strong> confine. La persona si pone il<br />

problema: mi fermo o proseguo? Nella maggior parte dei casi sull’onda<br />

dell’entusiasmo, e magari, spronati dagli amici, si prosegue. Ma puntuale<br />

arriva la prima per<strong>di</strong>ta. Non un grossa cifra ma ti pone davanti alla seconda<br />

linea <strong>di</strong> confine: mi fermo o cerco <strong>di</strong> recuperare? Ed è qui che scatta un<br />

meccanismo perverso che ti spinge a continuare. Si mette in moto la tua<br />

voglia <strong>di</strong> rivalsa che va a pescare nel tuo inconscio più profondo i desideri<br />

mai esau<strong>di</strong>ti, le speranze calpestate in modo spietato da questo mondo<br />

crudele, e la voglia <strong>di</strong> rime<strong>di</strong>are ai tuoi errori. Infine il pensiero che ti porta<br />

dritto nel baratro “ Non mi andrà sempre male!!!”<br />

Continui a perdere … e ancora giochi !!… Fino a che resti intrappolato in<br />

un loop infinito. Ed è a questo punto che il giocatore da sociale <strong>di</strong>venta<br />

patologico con tanto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza al pari <strong>di</strong> consumatori abituali <strong>di</strong> sostanze<br />

alcoliche o peggio ancora <strong>di</strong> droghe. All’inizio questo fenomeno<br />

era considerato solo per persone adulte. Con l’avvento dei social, dei siti<br />

<strong>di</strong> scommesse on-line pian piano anche le fasce <strong>di</strong> giovani e giovanissimi<br />

sono rimaste coinvolte (molto spesso combinando danni all’insaputa delle<br />

loro famiglie). Ho interpellato un mio amico ingegnere che ha lavorato<br />

per anni nel settore e mi <strong>di</strong>ceva che le slot- machine (sopratutto quelle<br />

elettroniche) sono cablate<br />

su algoritmi matematici<br />

complessi che portano le<br />

probabilità <strong>di</strong> vincita elevate<br />

a una su centinaia <strong>di</strong> Migliaia.<br />

Praticamente quasi mai.<br />

I dati a <strong>di</strong>sposizione riguardo<br />

a questo fenomeno sono<br />

spaventosi. Pensate che<br />

l’Italia è il terzo paese nel<br />

mondo per il volume del<br />

gioco d’azzardo ed è il primo<br />

come spesa pro capite!<br />

Questo ha portato il volume<br />

d’affari a cifre stellari mandando<br />

sul lastrico persone,<br />

famiglie e attivita’ industriali<br />

e commerciali. Quello che<br />

deve essere chiaro a chi ha<br />

questa (insana) passione è una cosa sola: chi <strong>di</strong>venta veramente ricco<br />

sono solo gli operatori del settore che con un minimo sforzo hanno il<br />

massimo del guadagno. I vostri guadagni!<br />

Quello mi sento <strong>di</strong> consigliarvi prima <strong>di</strong> lasciarvi prendere dell’enfasi delle<br />

giocate sono due cose. La prima è <strong>di</strong> informarvi, perchè l’informazione<br />

su questa tema è fondamentale. Ed è forse l’arma migliore che abbiamo<br />

contro una delle forme più brutte <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza che può portare<br />

a momenti <strong>di</strong> dolore ed infelicità. Ed in base a quanto appena scritto la<br />

seconda cosa è … non abbiate paura a chiedere aiuto. La Ludopatia è<br />

una malattia che si deve e può essere curata con tanto <strong>di</strong> programmi per<br />

il recupero completo della persona.<br />

Se prima <strong>di</strong> giocare sussurrate “Fà che sia la volta buona... ” ricordatevi<br />

quella battuta che <strong>di</strong>ce che “La fortuna è cieca … ma la sfiga ci vede<br />

Benissimo!!!”<br />

<strong>di</strong> Fabio Villa<br />

COnSuLenTi e aSSiCuRaTORi<br />

MOnTi RObeRTO, MOnTi MaRCO - agenti generali <strong>di</strong> Melzo<br />

Subagenzie:<br />

gORgOnzOLa Responsabile Monti Marco<br />

inzagO<br />

Via Matteotti, 31 - Tel./fax 02.9510190<br />

mail: info@unipolsaimelzo.it<br />

SeTTaLa Responsabile Monti Roberto<br />

Via Trieste, 30 - Tel./fax 02.95770332<br />

mail: info@unipolsaimelzo.it<br />

Responsabile benini giuliano<br />

Piazza della Chiesa, 4 - Tel./fax 02.9548929<br />

mail: inzago@unipolsaimelzo.it<br />

VignaTe Responsabile Cavagnoli Massimiliano<br />

Via L. Da Vinci, 20 - Tel./fax 02.95360626<br />

mail: vignate@unipolsaimelzo.it<br />

Viale Olanda 7 - MeLzO<br />

Tel. 02.95710778 / Fax 02.95737185<br />

mail: info@unipolsaimelzo.it<br />

PeC: saimelzo@sicurezzapostale.it<br />

5


Fashion Dinner<br />

Splen<strong>di</strong>da serata quella che molti commensali hanno<br />

vissuto lo scorso 26 gennaio presso l’ANTICO<br />

BENESSERE <strong>di</strong> Fara Gera d’Adda (Frazione <strong>di</strong><br />

Badalasco), incantevole agriturismo & beauty farm.<br />

Come sempre vincente il binomio moda e cucina, che<br />

rende FASHION DINNER sempre elegante, un evento<br />

che da molti anni lo staff <strong>di</strong> VOCI DI MODA organizza<br />

in ristoranti e location selezionate. Raffinata<br />

ed apprezzatissima la cena proposta da DAVIDE<br />

CHIONNA, il titolare, che con il suo chef ed il suo<br />

staff hanno reso perfetta la serata. Fra una portata<br />

e l’altra <strong>di</strong>verse valenti modelle hanno impreziosito<br />

l’elegante sala da pranzo con abiti scelti in modo<br />

accurato da PATRIZIA MODA INTIMA <strong>di</strong> Cassano<br />

d’Adda e da VELVET <strong>di</strong> Inzago, che hanno reso felici i<br />

<strong>di</strong>versi fotografi dell’evento. Come sempre suggestivo<br />

il gran finale, con le SPOSE DI VOCI DI MODA, che<br />

hanno emozionato, grazie anche al perfetto tappeto<br />

musicale allestito da MARCEL ONE DJ, consulente<br />

musicale <strong>di</strong> FASHION DINNER.<br />

Il conduttore SERGIO MANZONI con il titolare DAVIDE CHIONNA<br />

Perfetta come sempre la conduzione della serata da<br />

parte <strong>di</strong> SERGIO MANZONI. Anche il dopo cena<br />

entusiasmante con le modelle che hanno posato<br />

nella suggestiva ed ampia taverna dell’ANTI-<br />

CO BENESSERE…una splen<strong>di</strong>da location dove si<br />

respira il senso profondo dello stare bene.<br />

FASHION DINNER….una cena sempre <strong>di</strong> moda!!<br />

<strong>di</strong> Alex Tro<strong>di</strong>no<br />

FoTo BoneTTi<br />

6


Fara Gera d’adda<br />

Foto Bonetti<br />

7


Santa Pasqua 2019<br />

Menù Euro 60,00<br />

Per i bimbi con menù de<strong>di</strong>cato Euro 30,00<br />

Aperitivo <strong>di</strong> Benvenuto con Fingers<br />

Antipasto <strong>di</strong> Mare e Terra<br />

Piovra scottata con Polenta grigliata, Spie<strong>di</strong>ni ai Gamberi<br />

all’olio tartufato e Salmone a da<strong>di</strong> con Wasabi<br />

Torta Pasqualina con Crudo <strong>di</strong> San Daniele<br />

Riso Carnaroli ai Pistilli <strong>di</strong> Zafferano afgano<br />

con Asparagi e Polpa d’Astice<br />

Paccheri <strong>di</strong> Gragnano con ragù <strong>di</strong> Capretto,<br />

Crema <strong>di</strong> Basilico e Pecorino romano<br />

Baccalà in Crosta <strong>di</strong> Semi <strong>di</strong> Papavero e Pistacchi<br />

con Crema <strong>di</strong> Patate Viola e Dorini Confit<br />

Sorbetto alla Mela Verde<br />

Costolette d’Agnello alle Noci con Patate e Carciofi<br />

Dolce della tra<strong>di</strong>zione<br />

Caffè<br />

La Cantina<br />

Pinot Nero in Bianco Brega, Buttafuoco Fiamberti<br />

Prosecco <strong>di</strong> Valdobbiadene Varaschin<br />

8


Utero in affitto:<br />

amore o consumismo?<br />

Utero in affitto: quante volte ne abbiamo sentito parlare? Sicuramente<br />

tante, ma nonostante ciò risulta ancora estremamente complesso<br />

crearsi un’accurata opinione in merito. Eppure la colpa non è<br />

nostra, ma della questione in sé che è molto più <strong>di</strong>fficile da analizzare<br />

<strong>di</strong> quanto non sembri, in tutte le sue sfaccettature e con tutte le<br />

controversie che si porta al seguito.<br />

Da una parte il lecito desiderio <strong>di</strong> avere una famiglia e <strong>di</strong> dare amore<br />

a dei figli, dall’altro la denuncia <strong>di</strong> un lusso che secondo qualcuno<br />

non dovrebbe essere concesso, in quanto colpevole <strong>di</strong> trasformare<br />

un essere umano in un oggetto, in merce da compare. Dare un<br />

giu<strong>di</strong>zio favorevole o meno a questa pratica, senza inciampare nei<br />

numerosi ostacoli che la nostra morale si trova a dover affrontare,<br />

<strong>di</strong>venta così un compito arduo.<br />

Ma innanzitutto cosa si intende per ‘utero in affitto’? Sebbene spesso<br />

i mass me<strong>di</strong>a ne parlino, creando anche accese <strong>di</strong>scussioni in merito,<br />

molti hanno ancora parecchi dubbi sulla questione, dubbi che è<br />

bene chiarire prima <strong>di</strong> poter fare qualsiasi tipo <strong>di</strong> valutazione: quando<br />

una donna (la cosiddetta ‘madre surrogata’) decide <strong>di</strong> portare<br />

avanti una gravidanza al posto <strong>di</strong> una coppia sterile, alla quale verrà<br />

affidato il futuro nato, si parla <strong>di</strong> utero in affitto; la madre surrogata<br />

può o meno essere anche la madre biologica del bambino, così come<br />

uno dei genitori affidatari.<br />

La maternità surrogata oltre a non essere accettata e legale in tutti<br />

i paesi (come in Italia), è soggetta a <strong>di</strong>fferenti regolamentazioni a<br />

seconda degli Stati: se, per esempio, in Russia una donna può essere<br />

pagata per affittare il proprio utero, in altri paesi, come in Canada,<br />

è severamente vietato. Perché? Per capire queste scelte occorre<br />

analizzare le questioni etiche che si celano <strong>di</strong>etro questa complessa<br />

questione.<br />

L’utero in affitto può rappresentare una nuova faccia del consumismo,<br />

arrivato al punto <strong>di</strong> mercificare la donna e il bambino?<br />

Per molti la risposta è sì: si tratta <strong>di</strong> un business che pone le sue ra<strong>di</strong>ci<br />

nel desiderio <strong>di</strong> costruire una famiglia anche da parte <strong>di</strong> coloro<br />

che, un tempo, quando la scienza e la tecnologia non possedevano<br />

ancora i mezzi per sod<strong>di</strong>sfare le loro esigenze, avrebbero solo potuto<br />

rassegnarsi. Un business che però ha un prezzo, <strong>di</strong>cono i contrari,<br />

ovvero quello <strong>di</strong> portare molte donne a vendere il proprio corpo per<br />

poter guadagnare del denaro; la pratica dell’utero in affitto rischia<br />

<strong>di</strong> legittimare un grave tipo <strong>di</strong> abuso della donna che, facendo leva<br />

su alcune con<strong>di</strong>zioni economiche <strong>di</strong>sperate, si nasconde <strong>di</strong>etro la<br />

maschera della libertà <strong>di</strong> scelta. E così figli e madri <strong>di</strong>ventano degli<br />

strumenti per raggiungere la felicità.<br />

Eticamente risulta scorretto, agli occhi <strong>di</strong> molti, sfruttare le gravi situazioni<br />

economiche <strong>di</strong> tante donne che, sebbene infelicemente, accettano<br />

<strong>di</strong> dare ad altri il figlio che hanno messo al mondo. È stato<br />

proprio questo a spingere vari paesi a regolamentare la maternità<br />

surrogata, ponendo dei limiti nella sua pratica, al fine <strong>di</strong> garantire<br />

la spontaneità dell’atto della donatrice ed evitare lo sfruttamento <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> povertà.<br />

Elisabeth Ba<strong>di</strong>nter, filosofa e scrittrice francese femminista, si <strong>di</strong>chiara<br />

favorevole al modello britannico, in cui la richiesta dell’utero<br />

in affitto può essere fatta solo da coppie sterili o che per motivi <strong>di</strong><br />

salute non possono in alcun modo portare avanti una gravidanza.<br />

Nel Regno Unito, inoltre, la madre surrogata - che necessariamente<br />

deve godere <strong>di</strong> buone con<strong>di</strong>zioni economiche e fisiche - non riceve<br />

alcun compenso, le è concesso unicamente il rimborso delle spese<br />

me<strong>di</strong>che e ha la possibilità <strong>di</strong> scegliere la coppia a cui verrà affidato<br />

il neonato al termine della gravidanza; tutto questo per evitare la<br />

mercificazione della pratica. L’atto <strong>di</strong> donare, in modo consenziente,<br />

il proprio utero, al fine <strong>di</strong> realizzare un desiderio nobile - come quello<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare genitori - non renderebbe la madre surrogata un mezzo,<br />

in quanto questo non implicherebbe che la donna venga utilizzata a<br />

piacimento <strong>di</strong> chi può permettersi <strong>di</strong> pagare il suo corpo. Il limite tra<br />

lo sfruttamento e l’atto spontaneo sembrerebbe essere rappresentato<br />

così dalla consensualità, dal <strong>di</strong>ritto fondamentale <strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo<br />

<strong>di</strong> scegliere per se stesso.<br />

E così da un lato troviamo i sostenitori <strong>di</strong> una maternità surrogata eticamente<br />

regolamentata e dall’altro i fautori della necessità <strong>di</strong> abolirla<br />

ra<strong>di</strong>calmente in ogni sua forma ed accezione.<br />

Ma se quello della madre surrogata sembra essere un ruolo controverso,<br />

nella questione dell’utero in affitto, <strong>di</strong> certo non possiamo<br />

<strong>di</strong>menticarci dei figli, che a loro volta si ritrovano spiazzati <strong>di</strong> fronte<br />

ad una situazione che faticano a comprendere.<br />

Purtroppo non è facile prevedere quali risvolti psicologici possa avere<br />

su un bambino il fatto <strong>di</strong> essere nato da una madre che ha scelto<br />

in partenza <strong>di</strong> affidarlo ad altri, così questo rimane l’ennesimo interrogativo<br />

aperto: egli si sentirà il figlio <strong>di</strong> un grande amore che lo<br />

ha voluto così tanto da metterlo al mondo ad ogni con<strong>di</strong>zione o il<br />

risultato <strong>di</strong> un desiderio egoistico e <strong>di</strong> una necessità economica? Si<br />

sentirà desiderato o abbandonato?<br />

Quello dell’utero in affitto rimane un tema spinoso, per il quale risulta<br />

ancora <strong>di</strong>fficile trovare una soluzione su cui tutti siano concor<strong>di</strong>;<br />

però forse vale la pena <strong>di</strong> farsi qualche domanda in più, <strong>di</strong> non soffermarsi<br />

sulla semplice idea del “si può, quin<strong>di</strong> lo faccio”, <strong>di</strong> non arrivare<br />

a conclusioni affrettate sui nostri <strong>di</strong>ritti senza riflettere su cosa<br />

possano comportare le nostre scelte. Forse dovremmo avere la libertà<br />

<strong>di</strong> scegliere se metterci o meno a <strong>di</strong>sposizione del mondo per renderlo<br />

un posto più felice, o forse dovremmo solamente cercare <strong>di</strong> tenere<br />

a mente che, come <strong>di</strong>sse l’antropologo francese Gustave Le Bon,<br />

“per molti, la libertà è la facoltà <strong>di</strong> scegliere le proprie schiavitù”.<br />

Martina Cogni<br />

9


10


11


Trasmissione giunta al suo 4° anno <strong>di</strong> produzione,<br />

si sta avviando a raggiungere il traguardo delle<br />

60 puntate. VOCI DI MODA eventi & cultura è<br />

un programma condotto in stu<strong>di</strong>o da SERGIO MAN-<br />

ZONI, con ospiti vari provenienti dal mondo dello<br />

spettacolo, della musica, della moda, dello sport e<br />

dell’arte. Deve il suo crescente successo al modo<br />

professionale ma semplice con cui vengono affrontati<br />

i vari temi e alle interviste agli ospiti in stu<strong>di</strong>o,<br />

sempre alla ricerca della <strong>di</strong>screzione, con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> trasmettere ai moltissimi telespettatori messaggi<br />

con importanti contenuti morali.<br />

Produzione sempre generosa nel dar spazio alla<br />

solidarietà, infatti sono gìà state presenti molte associazioni<br />

benefiche provenienti da <strong>di</strong>verse regioni<br />

d’Italia. Presenza fissa in stu<strong>di</strong>o quella <strong>di</strong> MARCEL-<br />

LO BERTONI, in arte “Marcel One DJ”, opinionista<br />

attento, consulente musicale e regista delle seguitissime<br />

rubriche all’interno della trasmissione.<br />

Rubriche “In giro per…”, curata da ELENA CRI-<br />

STOFARO e “Musica & Parole”, curata da FABIO<br />

VILLA, esperto giornalista che ci parla <strong>di</strong> musica, libri<br />

e dvd. Fotografo in stu<strong>di</strong>o EMANUELE BONETTI.<br />

Le puntate le potete rivedere anche su You Tube.<br />

Se volete essere ospiti in trasmissione inviate una richiesta<br />

a voci<strong>di</strong>modatv@gmail.com<br />

Giovedì ore 20.00<br />

Sabato ore 18.00<br />

12


in TV!<br />

Raggiunto il traguardo delle 25 puntate anche per VOCI<br />

DI MODA salute & benessere, trasmissione condotta in<br />

stu<strong>di</strong>o da SERGIO MANZONI, con me<strong>di</strong>ci e professionisti<br />

del settore. Continua il grande successo della rubrica “Metodologie<br />

Complementari”, grazie all’attenta moderazione<br />

del dottor LIVIO CLAUDIO BRESSAN, importante<br />

neurologo insignito dell’ambito Premio Rosa Camuna<br />

2018, per i suoi meriti me<strong>di</strong>co-scientifici, riconosciuti a<br />

livello internazionale, nella Rieducazione Complementare<br />

<strong>di</strong> Persone affette da Alzheimer e Parkinson. In questi primi<br />

tre mesi dell’anno abbiamo ospitato il dottor DANI-<br />

LO MAZZACANE (oculista), lo psicologo dottor MICHE-<br />

LE MAISETTI, l’avvocato CHIARA PONTONIO, il dottor<br />

GIANCARLO IANNELLO (Direttore Generale ASP Pavia) e<br />

la dottoressa ostetrica NADIA ROVELLI. In scaletta da qui<br />

a giugno molti altri ospiti importanti. Ormai apprezzatissimo<br />

il logo della rubrica, un quadro della valente artista<br />

MARINA ANZANI, “Dama con gatto”, <strong>di</strong>pinto ad olio<br />

su tela, che costituisce una reinterpretazione del celebre<br />

quadro <strong>di</strong> Leonardo “Dama con ermellino”. Il quadro<br />

auspica una integrazione “pacifica” tra Me<strong>di</strong>cina Scientifica”<br />

(simboleggiata dalla dama) e “Metodologie Complementari”<br />

(rappresentate dal gatto).<br />

In cabina <strong>di</strong> regia l’esperto MARCELLO BERTONI, fotografia<br />

curata da EMANUELE BONETTI.<br />

Dott. Livio Clau<strong>di</strong>o Bressan<br />

Anche queste puntate le potete rivedere su You Tube.<br />

L'artista Marina Anzani<br />

Sabato ore 20.00<br />

Lunedì ore 18.00<br />

13


Abbigliamento 0/12 anni<br />

MELZO Via Martiri della Libertà, 36<br />

50 mt<br />

La Stellablu Melzo 340.5415920<br />

Follie DI FORBICI<br />

<strong>di</strong> Paitoni Pierangelo<br />

AcconciAture uoMo<br />

Tutti i<br />

pomeriggi<br />

e il sabato<br />

possibilità<br />

d’appuntamento<br />

14<br />

Viale Gavazzi 8 - MELZO (MI)<br />

Tel. 340 26.46.739


15


Siero liposomiale,<br />

l’unico siero che ricostruisce<br />

l’Acido Jaluronico nel derma<br />

con un semplice massaggio<br />

Il siero SansTime ® , al contrario <strong>di</strong> tutti gli altri<br />

prodotti Anti-Age esistenti in commercio, non<br />

contiene Acido Jaluronico, ma i suoi precursori:<br />

acido glucuronico e N-Acetyl glucosamina.<br />

Sono queste le due molecole che introdotte<br />

all’interno con un veicolo naturale <strong>di</strong>venteranno,<br />

attraverso un processo biochimico, Acido Jaluronico.<br />

Acido Jaluronico vero, quello naturale, poiché<br />

prodotto attraverso un processo fisiologico. Dopo<br />

20/25 giorni, avrà inizio quell’idratazione profonda<br />

essenziale per la <strong>di</strong>stensione delle rughe <strong>di</strong> superficie,<br />

ma già dalla prima settimana <strong>di</strong> utilizzo si<br />

noteranno importanti benefici sulle zone trattate.<br />

Modo d’uso<br />

Applicare SansTime ® , prevalentemente <strong>di</strong> sera,<br />

sulle zone interessate del viso e del collo, massaggiare<br />

delicatamente fino ad assorbimento completo.<br />

Non sovrapporre altri prodotti.<br />

- Flacone da 50 ml<br />

- Flacone da 30 ml<br />

Senza conservanti,<br />

coloranti e profumo<br />

16<br />

Me<strong>di</strong>chem S.r.l<br />

Via Verona 2 - Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. 02.92590281<br />

commerciale@medcos.it www.me<strong>di</strong>chem-srl.com


17


Il Gatto e la Volpe<br />

RistoRante - PizzeRia<br />

CHiUso<br />

iL maRtedì<br />

Ma Gino Corvino, il proprietario, non dorme sugli allori e, insieme<br />

alla sua compagna Mary, alla sempre gentilissima Patty e al resto<br />

del suo staff, pensa e si aggiorna per dare sempre il meglio e aggiungere<br />

novità e qualità al menù già ricco <strong>di</strong> cose buone. La nostra<br />

cucina comprende sia carne che pesce, oltre alla pizza. Le specialità<br />

che offriamo sono: pizza Conta<strong>di</strong>na, preparata con la pasta verde<br />

e con quella integrale, e quelle a tema, come la pizza Mangiafuoco,<br />

Pinocchio e Fata Turchina. Fra i piatti offriamo: penne alla vodka,<br />

maccheroncini profumati, bavette all’astice, penne all’arrabbiata,<br />

orecchiette alle cime <strong>di</strong> rapa, triangoli <strong>di</strong> spada, spaghetti ai frutti <strong>di</strong><br />

mare e tanti altri tipi.<br />

Per quanto concerne la carne prepariamo squisiti manicaretti come<br />

salsicce con fagioli, le classiche costate o fiorentine; inoltre abbiamo<br />

una lista <strong>di</strong> vini molto ricca. Il locale è ampio ed accogliente con due<br />

ampie sale climatizzate. Importante la presenza <strong>di</strong> due forni e della<br />

nuova griglieria per le specialità <strong>di</strong> carne”.<br />

18<br />

Via XXIV Maggio, 6<br />

MELZO (MI) - Tel. 02 9550671<br />

www.pizzeriailgattoelavolpe.it<br />

ginocorvino@virgilio.it


L'intervista<br />

Stefania Andriola:<br />

per favore… chiamatemi giornalista<br />

meteo… e non meteorina!<br />

Uno dei momenti che aspettiamo in tv con attenzione ed interesse sono le previsioni del tempo . Noi <strong>di</strong> <strong>Voci</strong> <strong>di</strong> <strong>Moda</strong> abbiamo avuto<br />

il piacere <strong>di</strong> incontrare, durante un evento benefico con la Nazionale italiana Artisti Tv stelle dello sport la giornalista meteo stefania<br />

Andriola. Quella che leggerete qui <strong>di</strong> seguito è una piacevole chiaccherata che vi farà conoscere da vicino questa brava e simpatica<br />

giornalista ed un mondo poco noto e decisamente affascinante.<br />

Ci spieghi, in poche parole, che cos’è la Meteorologia?<br />

La meteorologia è il mio mondo da 9 anni; ho iniziato infatti a lavorare<br />

nella redazione <strong>di</strong> Meteo.it da febbraio 2010. Lavorare in un centro meteorologico<br />

credo fosse un po’ nel mio destino. Quando ero piccola mio<br />

padre mi chiamava “la mia Bernacca”. Per me è una passione e un modo<br />

per ricordarmi sempre quanto siamo impotenti <strong>di</strong> fronte alle forze della<br />

natura. Conoscere cos’è la meteorologia e capire come si interpretano le<br />

previsioni del tempo è importante perché gli eventi atmosferici con<strong>di</strong>zionano<br />

la vita <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi. Negli ultimi anni questa scienza è cresciuta<br />

in tecnologia e affidabilità, tanto da focalizzare su <strong>di</strong> sé attenzione e critiche<br />

degli italiani. Amo molto il “duplice” ruolo che mi permette <strong>di</strong> avere<br />

il mio lavoro: quello televisivo e ra<strong>di</strong>ofonico e quello <strong>di</strong> scrittura articoli<br />

che vengono poi pubblicati sul nostro sito (www.meteo.it) e su Tgcom24<br />

(www.tgcom24.me<strong>di</strong>aset.it).<br />

Siete un gruppo <strong>di</strong> ragazze belle, brave e agguerrite. Come ti trovi<br />

nel team <strong>di</strong> Meteo.it?<br />

Ho la fortuna <strong>di</strong> lavorare in una redazione dove siamo affiatate; tra l’altro<br />

sono stata la prima donna ad andare in onda quando i collegamenti<br />

dell’allora Centro Epson Meteo (oggi Meteo Expert) venivano gestiti solo<br />

dagli uomini. Non è stato semplice fare capire che mi occupavo <strong>di</strong> meteo<br />

come giornalista, anche perché in Italia era famosa la figura della “meteorina”.<br />

All’inizio qualcuno mi ha definita “la meteorina del Tg5”. Mi<br />

faceva sorridere ma nel tempo ho lottato per far passare il concetto che<br />

il mio non era un ruolo <strong>di</strong> pura immagine. Tenevo a fare capire a chi ci<br />

segue che preparo i testi che vengono utilizzati dai vari telegiornali per<br />

fare i pezzi meteo, partecipo alle riunioni dei meteorologi, decido con loro<br />

le grafiche da mostrare in onda e scrivo articoli <strong>di</strong> clima e ambiente. In<br />

particolare mi de<strong>di</strong>co alle nuove tecnologie e al mondo green. Ritornando<br />

al gruppo: L’unione fa la forza!!!<br />

Ti ve<strong>di</strong>amo quasi ogni giorno portare notizie meteo nelle case degli<br />

italiani. Ci racconti qualche segreto del backstage prima <strong>di</strong> entrare<br />

in trasmissione?<br />

La prima cosa che mi viene in mente è che ci muoviamo tutti in uno stu<strong>di</strong>o<br />

virtuale: quando ci guardate in tv sembra che “tocchiamo” le varie<br />

grafiche <strong>di</strong> previsione, le cartine ma in realtà ci muoviamo sul nulla, davanti<br />

a uno fondo verde. Se entraste quin<strong>di</strong> durante una nostra <strong>di</strong>retta ci<br />

vedreste toccare l’aria. (Potremmo sembrare matti!). In realtà non è una<br />

cosa facile e per questo tutti noi abbiamo passato i primi mesi cercando <strong>di</strong><br />

imparare a muoverci nello stu<strong>di</strong>o virtuale.<br />

Raccontaci come è incominciata la tua avventura in Tv?<br />

Quella del meteo è un esperienza voluta o capitata per caso?<br />

Nel 2010 era nata l’esigenza <strong>di</strong> affiancare ai meteorologi, volti noti sulle<br />

reti Me<strong>di</strong>aset, dei giornalisti. Trattare il bollettino meteo come una qualsiasi<br />

altra notizia, come se fosse un pezzo <strong>di</strong> cronaca. La continua sinergia<br />

tra stu<strong>di</strong>osi del tempo e giornalisti ha fatto sì che i messaggi veicolati nelle<br />

case degli italiani <strong>di</strong>ventassero con gli anni sempre più leggibili e facili da<br />

comprendere per tutti. Non <strong>di</strong>menticherò la prima volta che sono andata<br />

in onda in un collegamento con il Tg5 delle 13: era il 14 luglio 2010,<br />

data molto importante <strong>di</strong>rei, ha visto il mio esor<strong>di</strong>o. In realtà non è stato<br />

il meteo il mio primo lavoro in televisione. Ho iniziato molto giovane nelle<br />

tv private piemontesi: lo sport è sempre stato una mia passione e a 20<br />

anni ho lavorato come inviata per il programma “Fischio d’inizio”. Nel<br />

2003 è arrivato il mio primo approccio al Giro d’Italia, manifestazione<br />

che mi ha permesso <strong>di</strong> conoscere non solo un nuovo ambiente ma anche<br />

famosissimi giornalisti. Con il ciclismo nel cuore nel 2008 ho iniziato a<br />

condurre “Bike Show” insieme all’ex ciclista professionista Danilo Gioia,<br />

programma in onda su web, Play tv, Canale Italia e Sport Channel. Nel<br />

2008 finalmente sono riuscita a seguire tutto il Giro d’Italia come giornalista<br />

per Gazzetta dello Sport; sono stata il primo volto dell’ “Altrogiro Tv”,<br />

la web tv <strong>di</strong> Gazzetta, esperienza replicata nel 2010.<br />

Viviamo in un periodo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssimi cambiamenti climatici. Visto<br />

che hai una visuale più vicina e completa rispetto a noi come li stai<br />

vivendo?<br />

E’ chiaro che stiamo andando verso un’estremizzazione del clima. Sempre<br />

più spesso ci troviamo a fare i conti con manifestazioni violente: si passa<br />

dalla siccità che attanaglia regioni dove la pioggia normalmente non rappresenta<br />

un problema ad eventi alluvionali in zone note solitamente per il<br />

sole ed il bel tempo. Sentiamo parlare <strong>di</strong> preoccupante ritiro dei ghiacciai<br />

ma anche <strong>di</strong> nevicate record. Non possiamo chiudere gli occhi davanti a<br />

questi fenomeni che dovrebbero sensibilizzarci e portarci a salvaguardare<br />

il nostro Pianeta con piccoli gesti. Sono fermamente convinta che ognuno<br />

<strong>di</strong> noi, nel suo piccolo può fare qualcosa...<br />

Qual è lo strumento che nel tuo lavoro ti affascina <strong>di</strong> più?<br />

Tutto il mondo che ruota intorno a un centro meteorologico mi affascina<br />

ma soprattutto il salto in avanti che ha fatto la scienza delle previsioni del<br />

tempo negli ultimi anni. Oggi per fortuna i meteorologi possono affidarsi<br />

a <strong>di</strong>versi modelli matematici globali che vengono fatti “girare” in computer<br />

con una grande potenza <strong>di</strong> calcolo. Considerate che una previsione<br />

risulta più atten<strong>di</strong>bile se si riferisce ai giorni imme<strong>di</strong>atamente successivi (la<br />

previsione fatta oggi per domani ha un’atten<strong>di</strong>bilità del 90-95%, quella a<br />

due giorni 85-90%).<br />

Ho visto che sei molto attiva sui social. Il tuo rapporto con i fans<br />

come lo descriveresti ?<br />

Il mio rapporto con il pubblico è molto buono. Sono rimasta la stessa<br />

Stefania che ero prima <strong>di</strong> comparire in televisione. Mi piace il lavoro che<br />

faccio e non nego mai un saluto o un sorriso a chi mi riconosce e mi chiede<br />

le previsioni del tempo! Mi piace molto condurre eventi “live” proprio<br />

per permettermi un’interazione con le persone, cosa che non è possibile<br />

nei colleganti meteo che sono abituata a fare in televisione. Per quanto<br />

riguarda i social network (www.instagram.com/stefyan/ https://it-it.facebook.com/andriolaste/)<br />

ne prendo i lati positivi; li utilizzo per con<strong>di</strong>videre<br />

le informazioni meteorologiche più importanti che trattiamo in ufficio ma<br />

anche per farmi conoscere da chi mi segue. Con<strong>di</strong>vido con il pubblico ad<br />

esempio la mia passione per lo sport (corsa e bici) e per gli animali e cerco<br />

<strong>di</strong> fare del mio meglio per contribuire a dare messaggi positivi.<br />

Ultima domanda: come intitoliamo questa intervista?<br />

Per favore, chiamatemi giornalista meteo e non meteorina.<br />

<strong>di</strong> Fabio Villa<br />

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<strong>di</strong> Fabio Villa<br />

Finalmente è arrivata la primavera. Con lei la nostra voglia <strong>di</strong> uscire ed andare con maggior frequenza in giro per librerie,<br />

negozi <strong>di</strong> <strong>di</strong>schi o in super store dove si trovano entrambi, ed una marea <strong>di</strong> DVD che non guastano mai. Periodo decisamente<br />

interessante per quanto riguarda i libri. C’è un gran rispolvero dei romanzi che fecero furore negli anni 70 e 80<br />

ristampati e riproposti con nuove e sgargianti copertine. Ci sono nuovi autori italiani e stranieri che fanno capolino nelle<br />

classifiche letterarie, ed è un periodo particolarmente fortunato per i saggi che escono con prepotenza dalla loro zona <strong>di</strong><br />

nicchia per andare in cima alle ven<strong>di</strong>te e <strong>di</strong>ventare dei veri e propri best-sellers. Per la musica l’hip hop la sta facendo da<br />

padrone e la musica italiana stà facendo i conti con i brani crossover (più generi mixati insieme ad hoc). Come al solito,<br />

sperando <strong>di</strong> fare cosa gra<strong>di</strong>ta, vi <strong>di</strong>amo un paio <strong>di</strong> input augurandovi buona musica, buona lettura e… buona Pasqua a<br />

nome <strong>di</strong> tutta la redazione e mio.<br />

CD – LiBertè – LoreDana Bertè<br />

Era da parecchio tempo che non si vedeva un personaggio<br />

come la Bertè nelle zone alte della classifica italiana.<br />

A <strong>di</strong>re il vero l’amore e l’affetto per questa nostra rocker<br />

nostrana non era mai mancato. Siamo affezionati alle<br />

sue bizzarrie e a quella sua voce piena <strong>di</strong> grinta e <strong>di</strong> carta<br />

vetrata che si riconosce subito al primo ascolto. In questi<br />

ultimi anni non aveva sfornato hit come quelli a cui ci<br />

aveva abituato negli anni 70 o 80 ma si era data da fare<br />

in Tv, ed è stata sempre presente sui giornali. Che il vento<br />

cominciava <strong>di</strong> nuovo a soffiargli in poppa ce ne siamo accorti<br />

la scorsa estate “Non ti <strong>di</strong>co no” cantata in coppia<br />

con i Boombadash è stato un vero e proprio tormentone.<br />

La si sentiva ovunque, e questo lasciava ben presagire<br />

per il <strong>di</strong>sco che stava preparando e <strong>di</strong> cui parliamo oggi<br />

nella nostra rubrica. LiBerté è il se<strong>di</strong>cesimo Lp della cantante<br />

ed ha realizzato una vera e propria rimpatriata con<br />

gli autori con cui ha collaborato più <strong>di</strong> frequente nella<br />

sua pluritrentennale carriera.<br />

Spulciando tra le note <strong>di</strong> copertina figurano i nomi <strong>di</strong><br />

Ivano Fossati, Maurizio Piccoli, Fabio Ilacqua e Gerardo<br />

Pulli oltre alla stessa Bertè e la produzione è affidata ad<br />

un nome importante come Luca Chiaravalli. “Maledetto<br />

Luna-Park” “Babilonia” sono altre due canzoni <strong>di</strong> punta<br />

ma tutto il lavoro si presenta musicalmente forte, compatto<br />

ed estremamente piacevole all’ascolto.<br />

Da segnalare che nella Sanremo e<strong>di</strong>tion oltre al brano<br />

“Cosa ti aspetti da me” scritta<br />

in collaborazione con Gaetano<br />

Curreri degli Sta<strong>di</strong>o si<br />

trovano due bellissimi Medley<br />

dal vivo che propongono il<br />

meglio dei successi <strong>di</strong> questa<br />

grande icona della musica<br />

italiana. La Bertè fa <strong>di</strong> nuovo<br />

la Bertè. A volte ritornano…<br />

e<br />

meno male!!!<br />

musica<br />

LiBri – Una Donna pUò tUtto (1941: VoLano Le streghe DeLLa notte)<br />

ritanna armeni<br />

Questo è un libro che ti colpisce dritto al cuore. Uno<br />

<strong>di</strong> quelli che non ti aspetti fosse così bello, intenso<br />

e potente. Tanti ritratti femminili e tanti piccoli racconti<br />

uniti con il filo narrativo della seconda guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale. Storie <strong>di</strong> eroismo<br />

quoti<strong>di</strong>ano mai raccontate<br />

che in tutti questi anni hanno<br />

cercato con prepotenza<br />

<strong>di</strong> essere conosciute, lette<br />

e stu<strong>di</strong>ate. Le chiamavano<br />

le “streghe della notte”<br />

un gruppo <strong>di</strong> ragazze<br />

sovietiche che nel 1941<br />

riuscì a conquistare un<br />

ruolo <strong>di</strong> primo piano<br />

nella battaglia contro<br />

il Terzo Raich. Volando<br />

su piccoli ma maneggevoli<br />

aeroplani mostrarono<br />

un’audacia ed un coraggio fuori dal comune<br />

compiendo azioni <strong>di</strong> guerra da cui molte non sono più<br />

tornate. Non solo trovarono il fuoco ostile delle armate<br />

tedesche, ma visto il crescendo del loro successo in<br />

un epoca dove l’eroismo maschile era il must assoluto<br />

furono boicottate, prima, durante e dopo le loro<br />

missioni cercando <strong>di</strong> mandare il loro gruppo incontro<br />

all’oblio. E proprio contro questo “Voler <strong>di</strong>menticare”<br />

scrive Ritanna Armeni giornalista <strong>di</strong> grande successo<br />

che in mezzo a traversie e <strong>di</strong>vieti è andata a rintracciare<br />

l’ultima <strong>di</strong> queste streghe <strong>di</strong> nome Irina che oggi ha<br />

96 anni ed è stata comandante del 588° reggimento.<br />

Sono le sue parole emozionanti a descrivere il freddo,<br />

la paura ed il coraggio <strong>di</strong>etro i 23mila voli e le oltre<br />

1000 notti <strong>di</strong> combattimento. C’è l’amicizia, l’amore,<br />

ma soprattutto la voglia assoluta <strong>di</strong> raggiungere la parità<br />

con l’uomo fino ad arrivare alla morte pur <strong>di</strong> ottenerla.<br />

Loro erano là, dove per sventura, il loro popolo<br />

era. Davvero emozionante.<br />

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