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Il Quartiere - Anno V - Numero II

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<strong>Anno</strong> 5 - n. 2<br />

marzo 2019<br />

cercaci su<br />

www.ilquartiere.eu<br />

“Raccontare quel che succede sotto casa come se fosse la cosa più importante del mondo, e i grandi temi del mondo con la semplicità della porta accanto”<br />

SCOMMESSA LUNGOMARE, IL PIANO<br />

RESIDENTI COMPATTI: «PER LO SVILUPPO DI SAN MARTINO È FONDAMENTALE L’ACCESSO ALLE SPIAGGE»<br />

Flavio Di Malta<br />

Nel corso di un<br />

recente tour nel<br />

quartiere, il sindaco<br />

Alberto<br />

Biancheri ha potuto ascoltare<br />

e annotare le richieste<br />

degli abitanti – raccolte in<br />

un vero e proprio documento<br />

programmatico – per il<br />

rilancio del frontemare. Si<br />

parte dalla risistemazione<br />

generale di via Privata Scoglio<br />

(nella foto, 1 e 2) e dalla<br />

passeggiata sulla scogliera<br />

(3, 4 e 5)...<br />

» segue a pagina 2<br />

<strong>Il</strong> lungomare San Martino visto dai satelliti di Google e i punti di intervento richiesti<br />

SOMMARIO<br />

» SOPRALLUOGO OK, ECCO<br />

IL PIANO DI RIQUALIFICA-<br />

ZIONE DA VIA PRIVATA<br />

SCOGLIO AL NUOVO<br />

PONTE SUL TORRENTE<br />

p. 2 e 3<br />

» IL “SAN MARTINO” FRA<br />

URBANIZZAZIONE E<br />

TOMBINATURE: STORIA<br />

DI UN TORRENTE<br />

“NASCOSTO” E...<br />

IMPREVEDIBILE<br />

p. 4 e 5<br />

» COSÌ VILLA NOBEL TORNA<br />

UN BENE DI “PRIME<br />

QUALITY” p. 6<br />

» TOPONOMASTICA<br />

SANREMESE, C’È LA GUIDA<br />

DEFINITIVA!<br />

p. 7<br />

» FESTA COL BATTICUORE,<br />

IL CARNEVALE NON È UNO<br />

SCHERZO<br />

p. 8<br />

PATRIMONIO STORIA<br />

RESET VILLA NOBEL<br />

GESTIONE AFFIDATA ALLA LOCALE “PRIME QUALITY”<br />

LÀ DOVE SCORRE IL SAN MARTINO<br />

LUNGO L’ASTA PRINCIPALE DEL TORRENTE, NEGLI ANNI ‘60, CREBBE IL QUARTIERE<br />

Redazione<br />

Sarà l’azienda sanremese<br />

del giovane<br />

manager Gianmaria<br />

Leto a sobbarcarsi<br />

l’onore (e l’onere) di riportare<br />

agli antichi fasti l’ex<br />

dimora del chimico svedese.<br />

La riqualificazione del<br />

parco, la valorizzazione del<br />

museo e più in generale l’agibilità<br />

piena degli spazi interni<br />

sono i primi obiettivi<br />

annunciati e su cui si investirà.<br />

» segue a pagina 6<br />

Stefàna Rossi<br />

Lo sviluppo urbanistico<br />

del quartiere a<br />

levante è strettamente<br />

legato alla rivisitazione<br />

delle sponde del corso<br />

d’acqua e alle relative tombinature.<br />

L’alluvione del 30<br />

settembre 1998, tuttavia, ci<br />

invita a non sottovalutare il<br />

rischio idrogeologico vigente<br />

nell’area, specie nei punti di<br />

maggiore pendenza e in presenza<br />

di locali interrati.<br />

» segue a pagina 4<br />

Vista del torrente San Martino non ancora tombinato a monte della<br />

via Aurelia. Sulla destra intuiamo via Lamarmora<br />

1


FOCUS SU SAN MARTINO<br />

SOPRALLUOGO OK, ECCO IL PIANO DI RIQUALIFICAZIONE<br />

IL RIPENSAMENTO DEL LUNGOMARE E DELLE RELATIVE STRADE DI ACCESSO RISULTA FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO TURISTICO<br />

Flavio Di Malta<br />

La visita dell’amministrazione<br />

comunale.<br />

Martedì scorso, una rappresentanza<br />

di palazzo<br />

Bellevue (capitanata dal<br />

sindaco Alberto Biancheri<br />

e dal vice Costanza<br />

Pireri) ha fatto tappa<br />

a San Martino per una<br />

perlustrazione “guidata”<br />

dai residenti. Molte sono<br />

state le richieste, puntuali<br />

e documentate, espresse<br />

al fine di migliorare la<br />

vivibilità all’interno del<br />

quartiere.<br />

Innanzitutto, facendo<br />

riferimento a via Scoglio,<br />

se ne sono rilevate<br />

le criticità per pedoni (i<br />

marciapiedi, al momento,<br />

non sono percorribili<br />

anche a causa della<br />

pericolosità dei pini)<br />

e automobili (le zone di<br />

sosta andrebbero regolamentate<br />

vista anche la<br />

presenza di una struttura<br />

dell’ASL; il parcheggio<br />

posto in fondo potrebbe<br />

essere ampliato tagliando<br />

una porzione delle aiuole).<br />

Proseguendo verso il<br />

mare, l’accesso a quello<br />

che anche Google chiama<br />

“Parco San Martino”<br />

è possibile attraverso un<br />

sottopasso buio e un saliscendi<br />

che coinvolge la<br />

ciclabile e termina con<br />

una scarpata in terra battuta:<br />

sarà dunque indispensabile<br />

implementare<br />

soluzioni migliorative sia<br />

dal punto di vista estetico,<br />

sia da quello della sicurezza.<br />

Una volta giunti nel<br />

Parco, arricchito dalla<br />

Uno sguardo incantato sul ponte che non c’è più<br />

presente amministrazione<br />

di un’area di sgambamento<br />

per cani, l’impressione<br />

è che manchi<br />

una finalità all’area verde<br />

attorno. Renderla più<br />

funzionale e aprirvi un<br />

chiosco la renderebbe più<br />

fruibile da residenti e turisti,<br />

i quali percepirebbero<br />

pure un maggiore<br />

controllo, una maggiore<br />

sicurezza.<br />

Da qui l’accesso al mare<br />

e alla scogliera è libero<br />

ma reso difficoltoso dalla<br />

presenza di una ringhiera<br />

fatiscente: occorrerebbe<br />

quindi sostituirla con<br />

una provvista di vari e<br />

più comodi passaggi. E<br />

chi volesse recarsi alla<br />

spiaggia dell’Antenna,<br />

“Le Arturo”, senza circumnavigare<br />

il quartiere?<br />

Si gioverebbe molto<br />

di un eventuale ripristino<br />

del ponte sul torrente<br />

San Martino e della riapertura<br />

della via d’accesso<br />

dal parcheggio a lato<br />

della chiesa della Mercede.<br />

La lettera aperta dei<br />

residenti di via Scoglio.<br />

«Siamo molto soddisfatti<br />

dei numerosi interventi<br />

indispensabili effettuati<br />

per il benessere e<br />

la sicurezza del quartiere.<br />

Ci riferiamo ai nuovi<br />

parcheggi su corso<br />

Cavallotti, all’attraversamento<br />

pedonale rialzato<br />

in via della Repubblica,<br />

alla nuova scuola<br />

in strada San Martino,<br />

alla riapertura della<br />

spiaggia dell’Antenna, al<br />

DA VIA PRIVATA SCOGLIO AL NUOVO PONTE SUL TORRENTE<br />

DI UN QUARTIERE SEMPRE PIÙ CENTRALE. C’È ANCHE LA POSSIBILITÀ DI RADDOPPIARE I PARCHEGGI IN UNO SNODO CRUCIALE<br />

rifacimento dell’asfalto<br />

di molte strade che attendevano<br />

manutenzione<br />

da decenni, all’avvio<br />

dei lavori per la riqualificazione<br />

del parco di Villa<br />

Nobel.<br />

Ci spiace però constatare<br />

come via Scoglio e la<br />

passeggiata a mare a ridosso<br />

della pista ciclabile<br />

siano completamente<br />

abbandonate a loro stesse.<br />

I marciapiedi sono<br />

distrutti dai pini pericolanti,<br />

l’asfalto è pieno di<br />

rattoppi e di buche pericolose<br />

(una delle quali<br />

vicina alla griglia di<br />

scolo in fondo alla via,<br />

griglia che ormai è sfondata<br />

dal passaggio delle<br />

auto). Sull’aiuola del parcheggio<br />

a fianco della pista<br />

ciclabile, inoltre, esiste<br />

una pedana in legno<br />

non conclusa e abbandonata<br />

da anni e i giardini<br />

della passeggiata a mare<br />

diventano una enorme<br />

pozzanghera quando<br />

piove, pozzanghera creatasi<br />

col passaggio degli<br />

automezzi da lavoro<br />

che fanno manutenzione<br />

agli impianti esistenti<br />

della fognatura e del<br />

verde. Questo abbandono<br />

ci addolora: un tempo<br />

questa zona era un’attrazione<br />

turistica, il traitd’union<br />

tra il quartiere,<br />

la spiaggia e Portosole.<br />

Esisteva anche un ponte<br />

sul torrente San Martino<br />

abbattuto, per motivi<br />

di sicurezza legati alle<br />

piene postalluvione, da<br />

anni. È davvero incomprensibile<br />

il motivo per<br />

il quale l’amministrazione<br />

comunale non interviene<br />

su questa zona, già<br />

parzialmente rilanciata<br />

dalla presenza della pista<br />

ciclabile che, oltre ad<br />

avere reso più piacevole<br />

il passaggio dei residenti,<br />

ha aumentato le presenze<br />

dei turisti. Pertanto chiediamo<br />

al Sindaco di intervenire<br />

al più presto e<br />

di ridare splendore a via<br />

Scoglio e alla passeggiata<br />

a mare del nostro quartiere».<br />

Ma via Privata Scoglio<br />

è pubblica? Urge<br />

un chiarimento. La strada<br />

è vicinale, privata ad<br />

uso pubblico. In fondo<br />

alla via ci sono i campi<br />

da tennis dati in gestione<br />

dal Comune, il parcheggio<br />

comunale, la pista<br />

ciclabile comunale e<br />

la passeggiata a mare comunale.<br />

<strong>Il</strong> tratto di strada vicinale<br />

inizia da corso Cavallotti<br />

e giunge fino al<br />

residence. Dalla griglia<br />

delle acque bianche, svoltando<br />

a sinistra e sino al<br />

fondo, è comunale.<br />

A prescindere da questo,<br />

la strada vicinale<br />

presenta criticità relative<br />

ai pini pericolanti e ai<br />

pali della luce arrugginiti<br />

a rischio caduta.<br />

Uno degli accessi al mare dal parco San Martino<br />

Via Privata Scoglio, marciapiedi sconnessi e sosta selvaggia<br />

<strong>Il</strong> parcheggio in fondo a via Privata Scoglio, raddoppiabile grazie al taglio delle ampie aiuole<br />

L’avanzamento dei lavori per il ripristino del muraglione dei<br />

Tre Ponti. Termine previsto per prima di Pasqua<br />

Le due parti del quartiere divise dal ponte sul San Martino che non c’è più<br />

2 3


ALLE ORIGINI DEL QUARTIERE<br />

IL “SAN MARTINO” FRA URBANIZZAZIONE E TOMBINATURE:<br />

LA SPECULAZIONE EDILIZIA DEGLI ANNI SESSANTA HA CEMENTIFICATO LE SPONDE DEL CORSO D’ACQUA DA VALLE VERSO MONTE;<br />

Stefàna Rossi<br />

<strong>Il</strong> torrente San Martino,<br />

con i suoi circa 10<br />

kmq, è il secondo per superficie<br />

nel nostro territorio<br />

comunale (il più<br />

grande è il San Romolo)<br />

e la sua asta principale è<br />

lunga oltre 8 km; il punto<br />

più alto del crinale,<br />

che ne costituisce il perimetro,<br />

si trova a 1.205<br />

metri. A monte della<br />

confluenza con il rio<br />

Spassante, il San Martino<br />

è noto anche come<br />

rio Morga. <strong>Il</strong> suo sbocco<br />

a mare avviene nell’area<br />

retrostante Portosole in<br />

prossimità di Punta San<br />

Martino.<br />

Come spesso accade<br />

intorno ai bacini, i primi<br />

agglomerati si sono<br />

sviluppati nelle sue vicinanze<br />

proprio per la<br />

preziosa presenza di acqua<br />

che, attraverso una<br />

serie di canali, veniva<br />

portata nelle campagne<br />

coltivate. Altre edificazioni<br />

di rilievo (soprattutto<br />

ville) si trovavano<br />

in prossimità di corso<br />

Cavallotti (l’Aurelia)<br />

che rappresentava<br />

Una cartolina dal quartiere... Un secolo fa<br />

la viabilità principale di<br />

attraversamento della<br />

città.<br />

Un altro significativo<br />

sviluppo della città<br />

si è avuto dopo l’introduzione<br />

della legge del<br />

1927 sul gioco d’azzardo<br />

che ha portato nelle<br />

casse del comune ingenti<br />

somme destinate<br />

alla realizzazione di infrastrutture<br />

e servizi<br />

necessari per lo sviluppo<br />

della città e che hanno<br />

permesso, nel nostro<br />

quartiere, la costruzione<br />

del campo sportivo e di<br />

diversi giardini pubblici<br />

tra cui il parco di Villa<br />

Ormond.<br />

Lo sviluppo, ma forse<br />

è più corretto dire la nascita<br />

del quartiere San<br />

Martino così come lo<br />

conosciamo noi, si può<br />

far risalire agli anni ’60<br />

quando si è registrato<br />

uno sviluppo urbanistico<br />

indiscriminato finalizzato<br />

all’utilizzo turistico<br />

della città. Ciò<br />

Estratto dalla carta delle fasce fluviali nel vigente Piano di bacino<br />

STORIA DI UN TORRENTE “NASCOSTO” E... IMPREVEDIBILE<br />

OGGI SCORRE PER NOVECENTO METRI SOTTO L’AURELIA BIS E VIA DELLA REPUBBLICA ED È ATTENZIONATO IN CASO DI ALLERTA<br />

ha comportato un’espansione<br />

da valle verso<br />

monte che si è sviluppata<br />

principalmente lungo<br />

i diversi corsi d’acqua,<br />

conferendo all’assetto<br />

planimetrico cittadino<br />

una particolare configurazione<br />

a raggiera. La<br />

pressione antropica che<br />

si è generata è culminata<br />

nella costruzione<br />

delle tombinature delle<br />

loro aste principali che<br />

non ha escluso il torrente<br />

San Martino.<br />

Ad oggi il torrente San<br />

Martino risulta tombinato<br />

per circa 900 metri<br />

(scorre infatti sotto via<br />

della Repubblica) e l’ultimo<br />

tratto, l’imboccatura<br />

di monte, è quello<br />

più recente essendo stato<br />

costruito con la realizzazione<br />

dello svincolo<br />

dell’Aurelia bis.<br />

Come tutti i corsi<br />

d’acqua anche il torrente<br />

San Martino è – sicu-<br />

Particolare della copertura in cemento armato del torrente Valdolivi sul lato ponente<br />

del costruendo stadio Littorio, 1932<br />

(tratta da ‘<strong>Il</strong> tempio del calcio sanremese’ di Gerson Maceri)<br />

ramente è stato – una risorsa<br />

importante per lo<br />

sviluppo agricolo e floricolo<br />

del territorio nel<br />

suo intorno, ma, come<br />

tutti i bacini del nostro<br />

comune, soprattutto per<br />

i tratti tombinati, può<br />

rappresentare un pericolo<br />

durante gli eventi<br />

meteorici più estremi.<br />

Si riporta la descrizione<br />

riportata nel vigente<br />

piano di bacino - strumento<br />

conoscitivo e<br />

normativo del nostro<br />

territorio derivato anche<br />

dallo studio idraulico<br />

dei corsi d’acqua - di<br />

quanto avvenuto nel San<br />

Martino durante l’alluvione<br />

del 30 settembre<br />

del 1998, evento che, lo<br />

ricordiamo, ha provocato<br />

una vittima e oltre<br />

200 miliardi di lire di<br />

danni solo a Sanremo.<br />

“Si è verificato lo sfondamento<br />

degli argini sia<br />

di sponda destra che sinistra<br />

a valle della tombinatura<br />

con conseguente<br />

allagamento dei<br />

terreni limitrofi; è stata<br />

completamente danneggiata<br />

una casa di civile<br />

abitazione in sponda<br />

sinistra e allagate le<br />

case retrostanti; il livello<br />

dell’acqua è arrivato<br />

al livello dei binari del<br />

ponte ferroviario.<br />

<strong>Il</strong> tombino non è andato<br />

in pressione e gli allagamenti<br />

sono stati causati<br />

dall’incapacità degli<br />

affluenti a raccogliere<br />

le acque all’interno delle<br />

rispettive canalizzazioni;<br />

tale insufficienza<br />

ha fatto si che le acque<br />

meteoriche si riversassero<br />

sui sedimi stradali di<br />

Via Duca degli Abruzzi e<br />

conseguentemente in via<br />

della Repubblica e via<br />

Lamarmora.<br />

Si è registrata inoltre<br />

l’esondazione di un torrente<br />

in sponda sinistra<br />

in località Verezzo che<br />

ha allagato la scuola del<br />

borgo”.<br />

A seguito di quell’evento<br />

diversi interventi<br />

migliorativi sono stati<br />

fatti, ma gli studi idraulici<br />

effettuati sul San<br />

Martino evidenziano<br />

come le caratteristiche<br />

di forma e dimensione<br />

dell’attuale tombinatura<br />

non offrano ancora<br />

sufficienti garanzie di<br />

sicurezza e l’area che si<br />

sviluppa a ridosso della<br />

tombinatura più vecchia<br />

(quella di corso Cavallotti)<br />

e del tratto a cielo<br />

aperto di valle risulti<br />

esondabile già con tempo<br />

di ritorno di 50 anni<br />

(fascia rossa).<br />

Le aree perimetrate<br />

in colore giallo hanno<br />

pericolosità inferiore<br />

(esondabili con tempo<br />

di ritorno di 200 anni)<br />

e quelle verdi un rischio<br />

idraulico considerato<br />

‘basso’ (tempo di ritorno<br />

di 500 anni).<br />

La pericolosità idraulica,<br />

che caratterizza un<br />

po’ tutto il territorio comunale<br />

nei tratti a valle<br />

delle tombinature, si<br />

trasforma in un vero e<br />

proprio rischio laddove<br />

coinvolge infrastrutture<br />

e edifici, soprattutto se<br />

caratterizzati rispettivamente<br />

da forti pendenze<br />

(l’acqua su una strada<br />

può acquisire forte velocità)<br />

o da locali interrati<br />

(che rischiano di essere<br />

completamente allagati).<br />

Pertanto, soprattutto<br />

in caso di allerta meteo<br />

(arancione o rossa) è opportuno<br />

seguire le indicazioni<br />

della protezione<br />

civile e non frequentare<br />

le zone rosse!<br />

Una recente, spaventosa piena del torrente San Martino<br />

Dott.sa Barbara Ramorino<br />

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4 5


ARTE E CULTURA / 1 ARTE E CULTURA / 2<br />

COSÌ VILLA NOBEL TORNA UN BENE DI “PRIME QUALITY”<br />

INTERVISTA ESCLUSIVA A GIANMARIA LETO, A.D. DELL’AZIENDA CHE EREDITA LA GESTIONE DELLA STRUTTURA DALLA PROVINCIA<br />

Redazione<br />

«Alt al degrado di Villa<br />

Nobel!» e «Villa Nobel<br />

non deve morire». Sono<br />

solo due esempi, e nemmeno<br />

i più graffianti,<br />

degli striscioni apparsi<br />

all’esterno della struttura<br />

nello scorso aprile, quando<br />

l’incolto stava per<br />

prendere il sopravvento<br />

sul lussureggiante parco<br />

e le attività erano ridotte<br />

al lumicino. Serviva una<br />

svolta decisa nella gestione,<br />

una svolta che è arrivata<br />

sette mesi dopo con<br />

la vittoria del bando di<br />

gestione da parte della<br />

società “Prime Quality”<br />

dell’amministratore delegato<br />

Gianmaria Leto.<br />

«Prime Quality – introduce<br />

il giovane manager<br />

(appena trentunenne)<br />

Leto – è un’azienda<br />

sanremese che ha una<br />

comprovata esperienza<br />

nell’organizzazione, gestione<br />

e comunicazione<br />

di eventi. La nostra offerta<br />

è completa e flessibile,<br />

siamo infatti in grado di<br />

fornire qualsiasi servizio,<br />

anche complementare,<br />

richiesto dal cliente,<br />

affinché il suo evento sia<br />

unico e ponderato alle<br />

sue esigenze».<br />

Quando e com’è nata<br />

l’idea di gestire Villa<br />

Nobel?<br />

«Appena la Provincia<br />

ha pubblicato il bando,<br />

io e il mio staff abbiamo<br />

manifestato subito un<br />

Villa Nobel tornerà ad ospitare migliaia di visitatori da tutto il mondo<br />

certo interesse. Villa Nobel<br />

ha delle potenzialità<br />

che vanno non solo valorizzate,<br />

ma anche promosse,<br />

in modo che possa<br />

diventare un elemento<br />

di attrazione turistica.<br />

Durante questo primo<br />

periodo, per fortuna,<br />

abbiamo incontrato nel<br />

nostro percorso molti<br />

soggetti pronti a collaborare,<br />

dalle Associazioni<br />

Culturali, ai service, ma<br />

anche ad altre realtà imprenditoriali,<br />

che hanno<br />

deciso di “fare rete”<br />

per valorizzare una realtà<br />

importante per tutto il<br />

territorio».<br />

Si tratta, da parte vostra,<br />

di un investimento<br />

oneroso: un canone<br />

mensile di millecinquecento<br />

euro (moltiplicato<br />

sui nove anni) e spese di<br />

manutenzione e ripristino,<br />

nell’immediato, che<br />

dovrebbero aggirarsi sui<br />

100mila euro. Quali saranno<br />

i vostri primi passi?<br />

«In primis effettueremo<br />

tutti gli interventi<br />

necessari per poter rendere<br />

nuovamente agibili<br />

i vari spazi interni. Abbiamo<br />

iniziato a riqualificare<br />

il parco, dove sono<br />

presenti degli esemplari<br />

di piante di pregio. Non<br />

solo: originariamente il<br />

Gianmaria Leto<br />

di Prime Quality<br />

(foto tratta dal profilo Facebook)<br />

parco si estendeva fino<br />

al mare, dove Alfred Nobel<br />

effettuava degli esperimenti<br />

su un pontile per<br />

limitare il rumore delle<br />

deflagrazioni. <strong>Il</strong> nostro<br />

intento è quello di ripristinare<br />

anche quella parte<br />

di parco, attualmente<br />

abbandonata. In ultimo,<br />

ma non per importanza,<br />

vogliamo valorizzare il<br />

museo, renderlo più moderno<br />

ed esperienziale,<br />

renderlo un elemento di<br />

attrazione culturale della<br />

nostra città».<br />

Cosa cambierà nella<br />

gestione del bene rispetto<br />

al passato? Su quali<br />

aspetti e novità punterete<br />

per far “funzionare”<br />

Villa Nobel?<br />

«<strong>Il</strong> primo elemento su<br />

cui vogliamo puntare è la<br />

collaborazione con altre<br />

realtà del territorio per<br />

ottenere effetti sinergici.<br />

Questo ci consentirà<br />

anche di poter organizzare<br />

e gestire progetti a<br />

più ampio respiro, che<br />

possano valorizzare non<br />

solo Villa Nobel, ma l’intero<br />

nostro territorio. Un<br />

altro passo importante<br />

sarà il ripristino dei<br />

rapporti con la Svezia,<br />

terra natale di Nobel, in<br />

particolare con la “Nobel<br />

Foundation”. E non<br />

sottovalutiamo un valore<br />

“astratto” ma fondamentale<br />

come l’impegno.<br />

Tutto lo staff è motivato<br />

ed entusiasta. Siamo<br />

consapevoli di dover<br />

fronteggiare una grande<br />

sfida, ma siamo consapevoli<br />

che passo dopo passo<br />

possiamo raggiungere<br />

gli obiettivi che ci siamo<br />

prefissati».<br />

Villa Nobel è sita ai<br />

margini del quartiere<br />

di San Martino, ideale<br />

trait d’union fra centro<br />

e periferia. Potrà, secondo<br />

te, la nuova gestione,<br />

portare benefici all’indotto<br />

del quartiere?<br />

«Sicuramente sì. Aumentando<br />

i passaggi e<br />

le presenze nel quartiere<br />

si potranno avere ripercussioni<br />

positive su tutte<br />

le attività, dai bar alle<br />

strutture ricettive».<br />

TOPONOMASTICA SANREMESE, C’È LA GUIDA DEFINITIVA!<br />

ANDREA GANDOLFO, SOMMO “CANTORE” DELLA STORIA CITTADINA, CI SVELA I SEGRETI DELL’INTITOLAZIONE DI VIE E PIAZZE<br />

Gerson Maceri<br />

Andrea Gandolfo<br />

Con licenza di parafrasi,<br />

estrapoliamo dalla<br />

città invisibile calviniana<br />

di Zemrude: «Se<br />

ci passi fischiettando, a<br />

naso librato dietro al fischio,<br />

la conoscerai di<br />

sotto in su: davanzali,<br />

tende che sventolano,<br />

zampilli e... targhe toponomastiche».<br />

Perché è<br />

proprio su quest’ultimo<br />

aspetto che ha focalizzato<br />

la sua attenzione Andrea<br />

Gandolfo, eminente<br />

storico (non solo locale)<br />

e già premio “San Romolo”<br />

per la cultura nel<br />

2013. In “Nomi & Luoghi.<br />

Guida alla Toponomastica<br />

della Città di<br />

Sanremo” è riuscito nella<br />

titanica impresa di schedare<br />

ben duecentonovantuno<br />

vicoli, vie, corsi<br />

e piazze, variamente e<br />

spesso curiosamente intitolati,<br />

a ottantotto anni<br />

dal primo tentativo ordito<br />

da Antonio Canepa.<br />

Qual è la via la cui denominazione<br />

l’ha affascinata<br />

e incuriosita di<br />

più?<br />

«Mi ha particolarmente<br />

incuriosito via Montà<br />

dei Guisci, strada compresa<br />

tra corso Marconi<br />

e via Bonmoschetto e intitolata<br />

a una macchietta<br />

popolare. Questi, si<br />

narra, era solito, proprio<br />

in quella zona, fingere<br />

malori, canzonando poi<br />

i soccorritori. Un giorno,<br />

colto effettivamente<br />

da malessere, non vide<br />

nessuno arrivare in suo<br />

soccorso. I vicini, infatti,<br />

ricordando la sua solita<br />

beffa, commentarono:<br />

«È Guisci». E Guisci<br />

veniva detto un tempo,<br />

popolarmente, anche chi<br />

si lamentava di mali immaginari.<br />

Così il poveretto<br />

spirò».<br />

La toponomastica si<br />

evolve e si aggiorna parallelamente<br />

alle nuove<br />

ramificazioni della rete<br />

stradale e, ahinoi, anche<br />

alla scomparsa di personalità:<br />

quale vie “mancano”<br />

ancora a Sanremo?<br />

«Come è stato proposto<br />

anche recentemente<br />

dalla Famija Sanremasca,<br />

sarebbe auspicabile<br />

dedicare una via o una<br />

piazza di Sanremo al<br />

grande commediografo<br />

sanremese Gin De Stefani.<br />

Tra i personaggi nazionali<br />

anche un grande<br />

ligure come il genovese<br />

Paolo Emilio Taviani,<br />

più volte ministro<br />

dell’Interno, potrebbe<br />

forse meritare l’intitolazione<br />

di una via sanremese».<br />

Viviamo in una città,<br />

si sente dire spesso, che<br />

svilisce le proprie memorie<br />

storiche: è davvero<br />

così?<br />

«Non credo, anzi trovo<br />

che l’attività storiografica<br />

sulla città sia particolarmente<br />

consistente,<br />

tanto è vero che, oltre a<br />

me, sono molti gli storici<br />

che si occupano di tenere<br />

viva la memoria storica<br />

cittadina».<br />

Quali altri ricerche e<br />

lavori ha in cantiere o<br />

sono prossimi alla pubblicazione?<br />

«Dopo l’opera sulle<br />

vie avrei in cantiere una<br />

monumentale storia di<br />

Sanremo in dieci volumi<br />

dalla preistoria ai giorni<br />

nostri, che vorrei pubblicare<br />

con la Famija Sanremasca.<br />

Nelle mie intenzioni<br />

vorrebbe essere un<br />

testo che riassuma l’intero<br />

corpus delle opere<br />

storiografiche su Sanremo<br />

in un grande affresco<br />

storico sulla città».<br />

“Nomi & Luoghi. Guida<br />

alla Toponomastica<br />

della Città di Sanremo”<br />

(edito da Freddy Colt per<br />

“Lo Studiolo/Accademia<br />

della Pigna”, con una<br />

presentazione del Sindaco<br />

Alberto Biancheri) è<br />

già presente nelle librerie<br />

cittadine e si propone<br />

come ideale strenna<br />

pasquale non solo per<br />

studiosi e curiosi di storia<br />

locale. Per i lettori di<br />

San Martino, in chiusura,<br />

citiamo uno stralcio<br />

dedicato a Strada Privata<br />

Peiranze:<br />

«<strong>Il</strong> toponimo deriva<br />

dal latino Petrus (Pietro)<br />

e asinus (asino). Nella<br />

sentenza emessa dalla<br />

Curia arcivescovile il 5<br />

novembre 1218 vennero<br />

aggiudicati all’arcivescovo<br />

di Genova una vigna<br />

a San Martino e un terreno<br />

incolto «ad Costam<br />

Petri Asini». Un Guglielmo<br />

Gallo, per la sua terra<br />

«de Costa Petri Asini»<br />

sarebbe stato inoltre<br />

tra i sanremesi sui quali,<br />

in base alla sentenza<br />

della Curia arcivescovile<br />

del 23 maggio 1263, il<br />

presule genovese aveva<br />

il diritto di esigere l’ottava<br />

parte del vino e la<br />

quattordicesima parte<br />

del frumento, dell’orzo<br />

e delle fave che si ricavavano<br />

dalle masserie di<br />

Collabella, Umeda e Peiranze».<br />

Inserzione a pagamento a cura del Partito Democratico<br />

6 7


PRO SANMARTINO<br />

FESTA COL BATTICUORE, IL CARNEVALE NON È UNO SCHERZO<br />

L’ASSOCIAZIONE DI QUARTIERE SI MOBILITA PER IL SOCIALE CON EVENTI FINALIZZATI ALL’ACQUISTO DI UN DEFIBRILLATORE<br />

Flavio di Malta<br />

È stato un carnevale al<br />

di sopra di ogni più rosea<br />

aspettativa, quello<br />

organizzato e celebrato<br />

dalla Pro SanMartino il<br />

1° marzo scorso ai giardini<br />

Baden Powell, sia<br />

per quello che riguarda<br />

la partecipazione dei<br />

bambini, sia per il contributo<br />

dato dalle imprese.<br />

“Mary Gio” e il Carrefour<br />

hanno riempito<br />

le “pentolacce”, il Conad<br />

le ha rabboccate e,<br />

rappresentato dalla frizzante<br />

Cristina, si è letteralmente<br />

buttato nella<br />

mischia. Straordinarie<br />

anche le presenze del<br />

“Tiki Taka”, autore della<br />

torta ufficiale della festa,<br />

e della “Gelateria d’Autore”,<br />

che ha messo in palio<br />

la bellezza di trenta gelati<br />

per le maschere più<br />

originali.<br />

Alla cura della comunicazione<br />

e al dispiegamento<br />

dei giochi ha<br />

pensato invece lo staff<br />

del “gruppo Dima”, gli<br />

Scout capitanati da Diego<br />

Scarella hanno contribuito<br />

fornendo corde<br />

e bastoni, i professionisti<br />

Fabrizio Lupi e Emanuela<br />

Valentino hanno<br />

collaborato attivamente<br />

all’ottima riuscita della<br />

manifestazione... così<br />

come tutte le altre attività<br />

che per motivi di spazio<br />

ci risulta impossibile<br />

citare ma che si sono comunque<br />

attivate su altri<br />

e vari piani e attraverso<br />

il passaparola. E poteva<br />

forse mancare lo “Zio<br />

Baffo” con i suoi palloncini<br />

gonfiati ad elio a colorare<br />

il parco? E il tiro<br />

alla fune, anello di congiunzione<br />

fra le antiche<br />

feste di quartiere che affollavano<br />

via Lamarmora<br />

fino a bloccarla e le<br />

odierne carnevalesche?<br />

Impossibile fornire<br />

la cronaca dettagliata e<br />

completa di una giornata<br />

che ha unito in maniera<br />

trasversale tutti i residenti.<br />

Meglio affidarci<br />

agli splendidi scatti realizzati<br />

dai nostri cronisti<br />

al seguito e ricorda-<br />

re che questa iniziativa,<br />

così come quelle che seguiranno,<br />

è finalizzata<br />

all’acquisto e all’installazione<br />

di un defibrillatore<br />

per corso Cavallotti.<br />

Un nobile scopo<br />

cui l’associazione “Pro<br />

SanMartino”, attraverso<br />

l’“operazione BattiCuore”,<br />

aspira per mezzo della<br />

riscoperta dell’aggregazione<br />

e della socialità.<br />

“Tiri alla fune” a confronto: quello d’epoca per i festeggiamenti di N.S. della Mercede...<br />

...e quello contemporaneo in occasione del Carnevale 2019<br />

<strong>Il</strong> momento della ‘pentolaccia’<br />

EDITORE DIMA S.R.L.S.<br />

“<strong>Il</strong> <strong>Quartiere</strong>”<br />

Testata giornalistica registrata<br />

presso il Tribunale di Sanremo.<br />

<strong>Numero</strong> di registrazione 1/13 del<br />

29-04-2013.<br />

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Paolo Staltari<br />

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Alessandro Ruggiero<br />

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Alfredo Schiavi<br />

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Gerson Maceri<br />

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HANNO COLLABORATO A<br />

QUESTO NUMERO<br />

Stefàna Rossi<br />

Fabrizio Lupi<br />

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