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Aldo Cesar Fagà - Rivista dell'Associazione Analisti Ambientali - BIOTOPI URBANI E RIGENERAZIONE - La struttura come scultura mutante

Articolo di Aldo Cesar Fagà, testo in cui l'artista guarda alla città (e ai contesti più in generale) come aree dove si sperimentano le relazioni tra i sistemi viventi, processo dove l'arte interpreta le aree interessate attraverso il rapporto che intercorre tra l'uomo, l'animale e il territorio su cui agiscono, ampliando le implicazioni al di là della biosfera. Attraverso le tappe dei suoi progetti d'arte iniziati nei primi anni ottanta, segue questo nuovo punto di vista che considerò, sin da allora, il vivente come il focus progettuale per un nuovo linguaggio dell'arte.

Articolo di Aldo Cesar Fagà, testo in cui l'artista guarda alla città (e ai contesti più in generale) come aree dove si sperimentano le relazioni tra i sistemi viventi, processo dove l'arte interpreta le aree interessate attraverso il rapporto che intercorre tra l'uomo, l'animale e il territorio su cui agiscono, ampliando le implicazioni al di là della biosfera. Attraverso le tappe dei suoi progetti d'arte iniziati nei primi anni ottanta, segue questo nuovo punto di vista che considerò, sin da allora, il vivente come il focus progettuale per un nuovo linguaggio dell'arte.

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Biotopi urbani e rigenerazione: la <strong>struttura</strong> <strong>come</strong> <strong>scultura</strong> <strong>mutante</strong><br />

e altre specie hanno subito una pesante riduzione<br />

anche a causa dell’inquinamento elettromagnetico.<br />

Dunque, anche se si può riferire al fenomeno<br />

più generale dell’inquinamento elettromagnetico<br />

e le cui influenze sull’uomo non sono certo trascurabili<br />

e sebbene sia un “effetto indesiderato”,<br />

vediamo quanto questo aspetto interessi il territorio,<br />

la sua visualizzazione, la rappresentazione, il<br />

segno e le influenze sui comportamenti dei sistemi<br />

biologici. Nei primi progetti del 1983, <strong>come</strong><br />

si vedrà, lo spazio venne inteso <strong>come</strong> continuità<br />

tra gli esseri ed i fenomeni nella biosfera, dove le<br />

radiofrequenze mediate da antenne, non più intese<br />

<strong>come</strong> disturbo, fossero considerate collegamento<br />

tra le forme di vita nell’atto di influenzarsi<br />

reciprocamente (Figura 2). Nessi tra insetti, pesci,<br />

ragni, uomini, animali e piante che vengono problematicamente<br />

avvinti dai linguaggi, linguaggi<br />

essi stessi. Si ricorderà che, al tempo, di questi<br />

primi progetti, la diffusa tecnologia georeferenziata<br />

doveva ancora apparire: cellulari, Internet,<br />

Google Street e Google Maps, Google Earth, ovviamente,<br />

non esistevano e non si parlava certo<br />

di “smart city”.<br />

Figura 2 – a) Antenna uccello, Siracusa, <strong>Aldo</strong> <strong>Cesar</strong> <strong>Fagà</strong>, 1983, (foto <strong>Aldo</strong> Palazzolo); b) Solarium, 1984, intervento urbano<br />

sugli edifici, comunicazione umana e animale nel contesto urbano (foto Nino Privitera); c) Particolare.<br />

3.2. Solarium<br />

Tra il 1983 e il 1985 gli interventi/installazioni<br />

urbane interessarono alcuni edifici localizzati<br />

nella zona del quartiere popolare di Grotta<br />

Santa in Siracusa e costituirono un deciso passo<br />

verso l’osservazione e l’azione rivolta alla città.<br />

L’intervento prese il titolo latino Solarium, in italiano<br />

terrazza, interessando quell’area degli edifici.<br />

Questi interventi urbani sono sculture che<br />

“funzionano”, ricevono e trasmettono, e l’uomo<br />

quanto l’animale-antenna sono enti di comunicazione.<br />

Concepiti inoltre <strong>come</strong> intrecci, bozzoli<br />

<strong>come</strong> intessuti da un ragno con forme di insetti,<br />

pesci, uccelli, libellule ed altre forme animali (Figura<br />

3). Lo stare in alto, sul terrazzo, è fondamentale:<br />

area dalla quale i messaggi da decodificare<br />

muovono e arrivano.<br />

Restringendo la questione alla ricezione e trasmissione<br />

di informazioni via etere, vediamo <strong>come</strong><br />

l’antenna sia strumento di mediazione della nostra<br />

percezione del mondo. Sebbene confinata in<br />

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