01.03.2019 Views

Presentazione del corso

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

FONDAMENTI DI BIOETICA<br />

IL BENE DEL PAZIENTE<br />

CORSO INTRODUTTIVO ALLA RIFLESSIONE BIOETICA PER OPERATORI SANITARI


Probabilmente ha a che<br />

vedere con una situazione<br />

come la seguente, dove il<br />

dott. Emerson definisce la<br />

morte…<br />

CHE COS’E’ LA BIOETICA?


Oppure, in una situazione<br />

come la seguente, dove il<br />

dott. Green ha una sua idea<br />

<strong>del</strong>la medicina, ma non così i<br />

suoi assistiti…<br />

CHE COS’E’ LA BIOETICA?


O, ancora, in una situazione<br />

come la seguente, dove il<br />

dott. Emerson decide se una<br />

terapia debba essere assunta<br />

oppure no…<br />

CHE COS’E’ LA BIOETICA?


Infine, può coinvolgere<br />

gli aspetti relazionali di<br />

comunicazione <strong>del</strong>la<br />

verità al malato:<br />

CHE COS’E’ LA BIOETICA?


SVILUPPO<br />

STORICO:<br />

LE “REGOLE<br />

DEL<br />

GIOCO”


“REGOLE” A CONFRONTO<br />

Leggete attentamente i due testi qui sotto e pensate in che epoca possono essere stati redatti<br />

TESTO A<br />

Risponde ai criteri di ragionevolezza che devono<br />

caratterizzare la valutazione dei fatti umani oltre<br />

l'astrattezza e il formalismo <strong>del</strong>le norme, che il<br />

chirurgo taccia al malato la gravità <strong>del</strong> suo male e il<br />

rischio che un'operazione comporta, criterio<br />

sanzionato da una prassi tramandata a noi da tempi<br />

antichissimi e consacrata nei principi deontologici<br />

secondo cui il celare all'ammalato la nuda verità è<br />

precipuo dovere, forse il più nobile, <strong>del</strong> medico cui<br />

spetta di vagliare ciò che il paziente debba sapere e<br />

quanto debba essergli nascosto.<br />

TESTO B<br />

Fa' tutto ciò (diagnosi e terapia <strong>del</strong> malato) con calma<br />

e ordine, nascondendo al malato, durante il tuo<br />

intervento, la maggior parte <strong>del</strong>le cose. Da' gli ordini<br />

opportuni con gentilezza e dolcezza, distrai la sua<br />

attenzione; a volte lo rimprovererai in modo conciso e<br />

severo, a volte gli farai coraggio con premura e abilità,<br />

senza comunicargli nulla di ciò che gli potrà succedere<br />

o <strong>del</strong> suo stato attuale; infatti molti ricorrono ad altri<br />

medici proprio perché è stata loro comunicata, come<br />

abbiamo detto prima, la diagnosi sullo stato attuale e<br />

sul de<strong>corso</strong> futuro <strong>del</strong>la loro malattia


SONDAGGIO<br />

Esprimete ora la vostra opinione in merito ai due testi <strong>del</strong>la diapositiva precedente.<br />

Domanda: in quale contesto storico, rispettivamente, i testi si collocano?<br />

1. I testi sono contemporanei <strong>del</strong> 1900<br />

2. I testi sono contemporanei <strong>del</strong> quinto secolo avanti Cristo circa<br />

3. Il testo A è <strong>del</strong> 1900, il testo B <strong>del</strong> quinto secolo avanti Cristo circa<br />

4. Il testo A è <strong>del</strong> 1900, il testo B <strong>del</strong> 1800 circa


RISULTATI SONDAGGIO<br />

Partecipanti:<br />

Coevi 1900 Coevi V sec. A.C. A: 1900; B: V sec A.C. A: 1900; B: 1800<br />

La risposta corretta:<br />

• Testo A: è una sentenza <strong>del</strong>la Corte d’Appello di Milano, datata 16/10/1964<br />

• Testo B: è uno scritto attribuito ad Ippocrate, «Sulla decenza», <strong>del</strong> V secolo avanti Cristo


L’ETICA MEDICA NON È MUTATA PER 25<br />

SECOLI<br />

• Pensiamo dunque di avere dimostrato che la concezione <strong>del</strong> comportamento <strong>del</strong> medico,<br />

il suo ETHOS, sia veramente rimasto immutato per 2,500 anni.<br />

• Ma come è potuto accadere questo?<br />

• Quali sono stati i presupposti?<br />

• Perché sono cambiate le «regole»?<br />

• Quali regole sono in atto ora?


NASCITA DELLA<br />

MEDICINA<br />

• Quando con Ippocrate nacque la medicina<br />

scientifica, essa da una parte si spogliò <strong>del</strong><br />

primitivismo magico che fino ad allora<br />

l’aveva dominata. Cessava di essere una<br />

pratica magica per convertirsi in una attività<br />

basata sulla scienza <strong>del</strong>la natura: nella<br />

osservazione empirica, nella ricerca <strong>del</strong>le<br />

cause naturali <strong>del</strong>la infermità, nella<br />

sperimentazione e nella statistica<br />

• Essa nasceva nello stesso tempo vincolata<br />

volontariamente a un codice di esigenti<br />

ideali etici. Nel Corpus Hippocraticum i<br />

libri di osservazione scientifica si alternano<br />

con i trattati etici: scienza ed etica<br />

appaiono mescolate intimamente


DEONTOLOGIA<br />

• La deontologia non è una dimensione<br />

accessoria <strong>del</strong>la medicina: essa la caratterizza<br />

costitutivamente. Nel Corpus Hippocraticum i<br />

libri sulle osservazioni scientifiche si alternano<br />

con i libri di dissertazione etica: questo è<br />

dovuto principalmente alla profonda e<br />

irriducibile asimmetria di quel particolare<br />

rapporto, quella particolarissima relazione,<br />

detta, appunto, terapeutica, che si instaura tra<br />

chi cura e chi è curato, tra medico e paziente.<br />

Enea curato da Iapige in un dipinto di Pompei<br />

Museo Archeologico Nazionale di Napoli


CORPUS HIPPOCRATICUM<br />

• Il Corpus Hippocraticum, l’antico canone di<br />

letteratura medica, era composto da settanta libri e<br />

raccoglieva le conoscenze mediche <strong>del</strong> tempo. Fu<br />

attribuito ad Ippocrate da Kos, ma viene ritenuto<br />

ormai un’opera collettiva: infatti, si conoscono<br />

almeno sette medici con lo stesso nome durante<br />

quel periodo, solo il secondo di essi, nato intorno al<br />

460 A.C., viene considerato il più autorevole ed il<br />

cui spirito ha permeato tutta l’opera come quella di<br />

un grande maestro.<br />

• Ivi, nel libro “Sulla decenza ” al cap. 16 si legge:<br />

Fa' tutto ciò (diagnosi e terapia <strong>del</strong><br />

malato) con calma e ordine,<br />

nascondendo al malato, durante il<br />

tuo intervento, la maggior parte<br />

<strong>del</strong>le cose. Da' gli ordini opportuni<br />

con gentilezza e dolcezza, di-strai<br />

la sua attenzione; a volte lo<br />

rimprovererai in modo conciso e<br />

severo, a volte gli farai coraggio<br />

con premura e abilità, senza<br />

comunicargli nulla di ciò che gli<br />

potrà succedere o <strong>del</strong> suo stato<br />

attua-le; infatti molti ricorrono ad<br />

altri medici proprio perché è stata<br />

loro comunicata, come abbiamo<br />

detto prima, la diagnosi sullo stato<br />

attuale e sul de<strong>corso</strong> futuro <strong>del</strong>la<br />

loro malattia


LA CONCEZIONE DELLA PERSONA<br />

NELLA GRECIA ANTICA<br />

Avere la salute è la prima cosa e<br />

la migliore per l'uomo mortale;<br />

la seconda, essere nato bello di<br />

corpo;<br />

la terza, avere <strong>del</strong> denaro<br />

guadagnato onestamente;<br />

la quarta, godere la gioventù con<br />

gli amici.<br />

Platone, Gorgia


E’ “NATURALE” ESSERE:<br />

ARISTOCRATICO,<br />

BELLO, GIOVANE, SANO<br />

LA PERDITA DELLE<br />

QUALITÀ MORALI<br />

La natura: ‘’phisis’’<br />

Ciò che è “naturale’’ possiede le qualità morali perché<br />

vive nel Cosmos, permeato da ordine, armonia,<br />

bellezza, giustizia, bontà, salute<br />

Ciò che non è ‘’naturale’’ vive nel Kaos, dove regnano<br />

disordine, falsità, bruttezza, povertà e malattia e non<br />

possiede qualità morali.<br />

Schiavi, bambini, anziani e malati sono soggetti che<br />

non possiedono le qualità morali:<br />

• gli schiavi le hanno perse a causa <strong>del</strong>la loro<br />

condizione; hanno un padrone che decide per loro<br />

• i bambini non le possiedono perché non hanno<br />

raggiunto la piena maturità<br />

• gli anziani le hanno perse perché sono già<br />

decadenti<br />

• i malati non sono in grado di decidere, in quanto si<br />

sono posti al di fuori <strong>del</strong>l’ordine naturale


IL COMPITO DEL MEDICO<br />

IL COMPITO DEL MEDICO<br />

Il medico ha il compito di riportare l’ordine naturale<br />

nel corpo <strong>del</strong> malato<br />

Il malato di malattie croniche si è posto da solo fuori<br />

<strong>del</strong>l’ordine naturale <strong>del</strong>le cose, a causa di sue<br />

sregolatezze – che sono vizi morali – e conduce un<br />

regime alterato (una dieta malevola)<br />

Il medico riporterà l’ordine naturale nel corpo <strong>del</strong><br />

malato attraverso un cambiamento di regime (dieta)<br />

Dato che il malato non può comprendere ciò che è<br />

bene per lui, allora lo deciderà il medico<br />

Il modo più ‘‘naturale’’ di trattare i malati sarà quello<br />

di essere per loro un buon padre<br />

Il medico greco considera i malati come inabili morali e<br />

pertanto come persone che non possono né devono<br />

decidere sulla propria malattia. La malattia turba la capacità<br />

di giudizio e allontana l'uomo dal bene.<br />

Il malato è un in-firmus, un soggetto privo di forza, non solo<br />

fisica o biologica, ma anche morale. Il medico lo tratterà<br />

come un bimbo piccolo, compiendo per lui funzioni di<br />

padre e ciò, per i greci, è l'unico modo "naturale" di trattare<br />

i malati.<br />

I malati divengono oggetto di "governo" da parte <strong>del</strong><br />

medico, ma secondo uno spirito buono per eccellenza,<br />

nell'ottica di procurare loro il migliore bene possibile.


IL “GOVERNO” DEI MALATI<br />

Aristotile espone la sua concezione <strong>del</strong>la monarchia paternalistica estesa alla medicina<br />

Il governo dei figli, <strong>del</strong>la moglie e <strong>del</strong>la casa,<br />

che definiamo amministrazione domestica, o<br />

persegue gli interessi dei governati o un<br />

interesse comune a entrambe le parti, ma<br />

essenzialmente quello dei governati, come<br />

possiamo vedere anche in altre arti, per<br />

esempio nella medicina e nella ginnastica,<br />

anche se casualmente viene perseguito<br />

l'interesse degli stessi che le esercitano<br />

Il governo <strong>del</strong> padrone, anche se in verità<br />

convenienza <strong>del</strong> padrone e <strong>del</strong>lo schiavo per<br />

natura coincidono, non viene esercitato che<br />

secondo la convenienza <strong>del</strong> padrone, e solo<br />

casualmente secondo quella <strong>del</strong>lo schiavo;<br />

poiché, qualora lo schiavo perisca, non può<br />

sussistere la signoria <strong>del</strong> padrone<br />

Aristotele, Politiche, III, 6 - 384 a. c. - 322 a. c


IL MEDICO ANTICO<br />

• Possiamo dunque affermare che il<br />

medico diventa un padre "responsabile"<br />

<strong>del</strong> malato, l'unico depositario <strong>del</strong> sapere<br />

clinico, morale e sociale attinente il<br />

malato e la sua famiglia, l'unico che può<br />

decidere (in quanto soggetto morale) ciò<br />

che il malato debba o non debba<br />

conoscere. Tutte queste facoltà gli sono<br />

attribuite proprio in virtù <strong>del</strong>l'alta carica<br />

di responsabilità che egli si assume,<br />

addirittura al cospetto <strong>del</strong>la divinità,<br />

come sanciva il suo “Giuramento”.


IL GIURAMENTO DI<br />

IPPOCRATE<br />

Il Giuramento di Ippocrate si può<br />

considerare come il documento<br />

paradigmatico <strong>del</strong> "ruolo<br />

professionale" o "ruolo<br />

sacerdotale", cioè il ruolo proprio<br />

di sacerdoti, re, giudici e medici


PROFESSIONI ‘‘FORTI’’ E ‘‘DEBOLI’’<br />

PROFESSIONI<br />

• Le professioni godevano di una assoluta<br />

impunità giuridica, in forza <strong>del</strong>la loro già<br />

elevatissima responsabilità “forte”, morale,<br />

inerente ad obblighi assunti al cospetto di<br />

una divinità.<br />

• Non esistevano, perciò norme giuridiche<br />

per giudicare i professionisti.<br />

• Le professioni “forti” nella nostra civiltà<br />

occidentale erano: il sacerdozio, la regalità,<br />

la magistratura ed infine la medicina.<br />

OCCUPAZIONI, MESTIERI<br />

• Le occupazioni o mestieri sono sempre<br />

stati sottoposti solo ad una responsabilità<br />

giuridica, intendendo con questo che le<br />

conseguenze <strong>del</strong> loro operato, nel caso<br />

risultasse dannoso per qualcuno, erano<br />

normate dalle autorità giudiziarie e solo da<br />

queste


GIURAMENTO<br />

INTRODUZIONE<br />

Formula iniziale<br />

Affermo con giuramento per<br />

Apollo medico e per Esculapio,<br />

per Igea e per Panacea - e ne<br />

siano testimoni tutti gli dèi e le<br />

dee - che, per quanto me lo<br />

consentiranno le mie forze e il<br />

mio pensiero, adempirò questo<br />

mio giuramento che prometto<br />

qui per iscritto.<br />

Commento<br />

Il giuramento è un impegno solenne<br />

assunto davanti alla divinità, chiamata ad<br />

esserne testimone, accettandone il castigo<br />

in caso di trasgressione.<br />

I membri <strong>del</strong>le società misteriche si<br />

segregavano dal mondo, prestavano un<br />

giuramento sacro che poneva gli uni verso<br />

gli altri nella condizione di “fratelli”.<br />

Il questo caso si giura per gli dei medici<br />

olimpici.<br />

In effetti esisteva una comunità<br />

misterica a Creta, i cui membri erano<br />

sacerdoti e medici. Uno di questi,<br />

Epimenide, fu inviato ad Atene per<br />

purificarla dalla peste, mediante riti e<br />

misteri che realizzò in pubblico.<br />

Dopo ciò sorsero diverse comunità<br />

misteriche nei pressi di Atene e si<br />

espansero in tutta la Grecia.


GIURAMENTO<br />

CONCLUSIONE<br />

Benedizione<br />

Che io possa, se avrò con ogni<br />

scrupolo osservato questo mio<br />

giuramento senza mai<br />

trasgredirlo, vivere a lungo e<br />

felicemente nella piena stima di<br />

tutti, e raccogliere copiosi frutti<br />

<strong>del</strong>la mia arte.<br />

Maledizione<br />

Che se invece lo violerò e<br />

sarò quindi spergiuro, possa<br />

capitarmi tutto il contrario<br />

Commento<br />

Clausola di benedizione nel<br />

caso che il neofita segua<br />

correttamente tutte le regole.<br />

Clausola di maledizione nel<br />

caso il neofita contravvenga a<br />

quanto sancito


ETICA PROFESSIONALE<br />

• La morale professionale prescrive la possibilità di compiere atti (o astenersi dal farlo) la<br />

cui realizzazione (od omissione) sarebbe immorale, se non fosse proprio per l'identità<br />

professionale di colui che agisce.<br />

• Ciò è chiarito dal fatto che il professionista si è già assunto un impegno solenne al<br />

cospetto <strong>del</strong>la fonte stessa <strong>del</strong>l'ordine morale, la divinità, mettendosi perciò sullo stesso<br />

piano <strong>del</strong> sacerdote e <strong>del</strong> re.<br />

• La morale professionale tende così a separare un ristretto gruppo di persone dalla<br />

comunità <strong>del</strong>la morale comune, caratterizzandole con note di elezione, segregazione,<br />

privilegio, autorità e impunità


IL<br />

CAMBIAMENTO<br />

DELLE REGOLE


II PARTE<br />

L’AUTONOMIA<br />

DECISIONALE

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!