Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.95 dicembre 2018
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I TEMI DELLA LEGGE<br />
CONTROLLI<br />
Un sistema<br />
più razionale<br />
ed efficiente<br />
A cura di Roberto Bianco<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> – Direzione Agricoltura<br />
La riorganizzazione del quadro normativo<br />
del settore primario ha riguardato<br />
anche la materia dei controlli. I<br />
controlli sono una contropartita che<br />
l’Unione europea pretende dagli Stati<br />
membri al fine di garantire che le risorse<br />
pubbliche destinate all’agricoltura e<br />
alla sua industria, quella alimentare,<br />
siano impiegate con efficacia, per contribuire<br />
ad un effettivo miglioramento<br />
delle condizioni di vita degli agricoltori,<br />
dell’ambiente e all’innalzamento<br />
della qualità e del valore dei prodotti<br />
agricoli e alimentari.<br />
Nella formulazione delle nuove disposizioni<br />
si è tenuto conto di due fattori<br />
sostanziali: da un lato non si può<br />
prescindere dalla presenza di plurime<br />
figure professionali, altamente specializzate<br />
(veterinari, ingegneri, tecnologi<br />
alimentari, agronomi, forestali, ecc...),<br />
che, ciascuna per il suo ambito, sono<br />
chiamate a svolgere verifiche presso le<br />
imprese; con le risorse umane attualmente<br />
disponibili, distribuite presso<br />
diverse direzioni e uffici, è impossibile<br />
ricondurre ad un’unica struttura<br />
le funzioni di controllo, ma è necessario<br />
un coordinamento. Dall’altro lato<br />
occorre che le attività di controllo si<br />
realizzino senza arrecare eccessivo intralcio<br />
nelle aziende e che si possano<br />
tenere in considerazione gli elementi<br />
che altri uffici hanno già verificato<br />
durante le attività svolte a carico dello<br />
stesso imprenditore.<br />
UN SISTEMA<br />
PIÙ COORDINATO<br />
Quindi un buon coordinamento tra<br />
tutti i soggetti preposti ai controlli<br />
può migliorare sensibilmente la situazione,<br />
evitando duplicazioni e sovrapposizioni.<br />
La soluzione è stata trovata<br />
ricorrendo all’impiego della tecnologia:<br />
attraverso l’istituzione di un registro<br />
informatico, condiviso tra tutti<br />
i soggetti chiamati a svolgere attività<br />
di ispezione e verifica, nel quale confluiranno<br />
sia la programmazione delle<br />
attività di controllo sia gli esiti dei<br />
controlli. Inoltre, attraverso un’analisi<br />
puntuale dei controlli effettuati e degli<br />
esiti, si potranno ridurre le verifiche,<br />
specie nei casi in cui a controlli analoghi<br />
siano preposte diverse direzioni o<br />
agenzie regionali.<br />
E’ stato poi esteso al settore agricolo<br />
l’istituto della diffida amministrativa.<br />
Nel caso in cui non si rispetti una prescrizione<br />
imposta dalla legge si incorre<br />
in una sanzione, la cosiddetta ammenda<br />
(o sanzione amministrativa). Tuttavia,<br />
nei casi meno gravi, al mancato<br />
rispetto della legge è possibile porre<br />
rimedio da parte della stessa persona<br />
che è incorsa nella violazione: in questo<br />
caso si applicherà la diffida. L’ufficio<br />
che ha rilevato l’infrazione fisserà<br />
un termine entro il quale rimediare e,<br />
se l’interessato eseguirà quanto richiesto,<br />
non dovrà pagare alcuna sanzione:<br />
un atteggiamento nuovo, che mira<br />
ad avvicinare i cittadini alla <strong>Regione</strong>,<br />
nella consapevolezza che il fine dei<br />
controlli non è quello di raccogliere<br />
denaro, bensì quello di esortare tutti<br />
al rispetto della legge.<br />
Infine è stato previsto che la <strong>Regione</strong><br />
possa avvalersi, tramite conferimento<br />
di delega, di altri enti o organizzazioni<br />
per svolgere attività di controllo: in<br />
questo caso è prevista una costante<br />
vigilanza regionale sugli enti delegati.<br />
Agricoltura 95<br />
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