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SCHOOL TIME FEBBRAIO 2018

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PELE’<br />

Verso la metà del 1900 in Brasile un bambino che amava il calcio, anche se sua madre<br />

non voleva che lui giocasse (perché suo padre giocava a calcio e dopo essersi rotto una<br />

spalla la squadra lo abbandonò e lui smise di crederci), voleva solo che studiasse e andasse<br />

in città a lucidare scarpe per guadagnare qualche soldino. Il giorno della finale dei<br />

mondiali lui voleva andare a vedere la partita ma sua madre non glielo permise allora<br />

quando finì di lucidare scarpe andò a vedere la partita in un pub. Il Brasile perse 2 a 1 il<br />

padre era triste. Così il figlio gli disse che un giorno avrebbe vinto i mondiali. Un giorno<br />

mentre aiutava la madre a pulire vide il volantino di un torneo di calcio, dove un osservatore<br />

sarebbe andato a valutare i calciatori . Si iscrisse al torneo con altri 3 amici. Una<br />

squadra di giocatori ricchi iniziarono a prenderlo in giro chiamandolo Pelè perché era<br />

senza scarpe. Arrivarono in finale contro quei ricchi. Lui si arrabbiò per quel nomignolo<br />

così uno dei suoi amici andò a rubare noccioline da vendere per poi comprare delle scarpe<br />

usate. Persero la finale 5 a 4. Lui non sapeva che c’era anche suo padre a guardarlo.<br />

Un osservatore gli diede un invito per il Santos e lui accettò la richiesta, ci andò e da lì<br />

cominciò la sua grande carriera. Nel 1958 vinse i mondiali assieme al Brasile.<br />

Akram Kanissi 3 A<br />

Immaginato da Stefano Mora

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