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SCHOOL TIME MARZO 2018

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Martedì 30 gennaio <strong>2018</strong>, noi classi 2 e 3, ci siamo recati al Teatro Asioli per assistere allo<br />

spettacolo “Santa Napoli” , scritto e interpretato da Alessandro Gallo.<br />

Il suo obiettivo era quello di far capire a noi ragazzi che dobbiamo seguire le nostre passioni<br />

e il significato di legalità. Alessandro ha parlato della sua vita, della sua famiglia, dei legami<br />

che lui aveva con la mafia e dei suoi amici Silvio(detto banana), Sussetta, Jenni je e Arturo<br />

(detto tartaruga) lui invece era chiamato Pisellino. Grazie ad uno spettacolo organizzato<br />

dalla sua insegnante, Angela Esposito, Alessandro si appassionò al teatro e cambiò la sua<br />

vita. Oltre a lui sul palco c’era anche un suo amico, che ha reso più coinvolgente lo<br />

spettacolo riproducendo dei disegni su tavoletta grafica. Ci ha colpito anche il fatto che lui<br />

abbia deciso di recitare da solo, con delle sagome precise affianco:i personaggi dello<br />

spettacolo che gli hanno cambiato la vita. Un’altra particolarità che ci ha colpito è il fatto<br />

che lui ci abbia raccontato la svolta della sua vita grazie al teatro tramite una<br />

rappresentazione teatrale. Noi ci aspettavamo che fosse un classico spettacolo teatrale con<br />

molti personaggi e che durasse di più, in realtà lui è riuscito a trasmetterci ciò su cui voleva<br />

farci riflettere da solo e in poco tempo. Ci ha colpito specialmente l’ultima frase detta “io<br />

non li odierò mai quelli della mafia perché io non sono come loro”. Dobbiamo imparare a<br />

lasciare alle spalle i legami sbagliati con le persone sbagliate e dobbiamo, se<br />

necessario,imparare a cambiare vita.<br />

Marco,Matteo,Vincenzo,Cecilia e Giorgia<br />

La mattinata del 30/1/18 abbiamo assistito allo spettacolo teatrale SANTA NAPOLI di Alessandro<br />

Gallo.<br />

Lo spettacolo raccontava della sua storia e della sua vita a Napoli dove luì è nato e cresciuto,<br />

figlio di una famiglia di camorristi. Ha cominciato raccontandoci brevemente i suoi<br />

amici: Banana Suavio chiamato così per il suo modo di piegarsi e ingobbirsi come una banana,<br />

Arturo tartarugo ovviamente chiamato così per il suo fisico scultoreo, Jenni‐je chiamata<br />

così per il suo modo di rispondere lentamente e con un ghe e Susetta, una ragazza<br />

tanto mascolina quanto brava a giocare a calcio. Alessandro ci ha spiegato che loro passavano<br />

il tempo a giocare a calcio e che , in un campionato, sono riusciti ad arrivare in finale<br />

contro la squadra dei quartieri alti. “Guarda pisellino chista erba està originale”. Inizia la<br />

partita: la palla è a Jenni‐je che la passa a Susetta che si sta preparando per il tiro e viene<br />

travolta da un maldestro ragazzino. Scoppia una rissa l’arbitro cerca di sedarla e si becca un<br />

pugno da Susetta. Tutti espulsi perché hanno creato un danno irreparabile.<br />

Fino all’incontro con la professoressa Angela Esposito. “ Buongiorno ragazzi, voglio fare<br />

uno spettacolo sulla camorra”. “ Professò lei sa cos’è la camorra?”. Il giorno delle prove: ore<br />

8,00 nessuno in giro. Alessandro e la sua banda avevano fatto un patto con la professoressa:<br />

loro si impegnavano a stare lontano dal teatro e dalle prove e l’insegnante giustificava la<br />

loro assenza a scuola. Sembrava la soluzione ai loro problemi. Per qualche tempo tutto bene.<br />

Poi la banda cominciò ad annoiarsi in giro al mattino senza nulla da fare e così cominciò<br />

ad assistere alle prove dello spettacolo e tutti i ragazzi ne rimasero ammaliati. Solo<br />

Alessandro sembrava poco coinvolto, finchè un giorno….<br />

Lo spettacolo aiuta a riflettere sulla situazione di alcuni quartieri di Napoli dove i ragazzi<br />

non hanno mai potuto vedere l’erba vera. Un aspetto ci ha particolarmente colpiti: i ragazzi<br />

non erano mai chiamati con i loro nomi ma con degli appellativi riferiti alla famiglia di appartenenza.<br />

Un fatto davvero strano…<br />

Righi Filippo, Iotti Giacomo, Gandolfi Francesco, 23 Crema Stefania e Maffei Chiara 2A

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