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SCHOOL TIME MARZO 2018

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Nome società<br />

SANTA NAPOLI<br />

Data: 30/01/<strong>2018</strong><br />

Martedì 30 gennaio <strong>2018</strong> la classe 3^D si è recata al teatro Asioli per assistere allo spettacolo<br />

di Santa Napoli, messo in scena da Alessandro Gallo.<br />

Lui ha 32 anni, è un attore o autore teatrale, un testimone.<br />

Figlio del camorrista Gennaro e cugino di Cristina Pinto, “la passionaria Nikita della camorra”,<br />

Gennaro Gallo è stato arrestato per spaccio e detenzione di stupefacenti quando Alessandro<br />

aveva 17 anni.<br />

La camorra è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che<br />

nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche<br />

decennio fa con il termine camorra si indicava quella particolare organizzazione criminale<br />

sorta a Napoli dalla plebe all'inizio dell'Ottocento.<br />

Lo spettacolo parlava della storia di Alessandro che da piccolo era un bullo, a 11 anni distrusse<br />

una scenografia a scuola. La maestra per punizione lo costrinse a ripulire la scena e ad entrare<br />

a far parte della compagnia teatrale della scuola. Quello fu l’inizio della rivolta, ha capito che<br />

c’era un’alternativa alla sua situazione. La passione per il teatro lo ha tolto dalla strada camorrista<br />

e lo ha portato a cercare la verità.<br />

Nel corso dello spettacolo sul palco c’era un suo amico che rappresentava la sua storia con i<br />

disegni, era molto bravo, alcuni che non erano napoletani e non capivano alcune parole che<br />

diceva, osservavano i disegni e capivano un po’.<br />

A noi è piaciuto molto lo spettacolo perché è stato divertente e molto interessante in quanto ci<br />

ha raccontato una storia vera della quale non sapevamo niente.<br />

Alessandro ci ha insegnato che siamo noi l’artefici del nostro destino, nonostante le origini<br />

possiamo cambiare la direzione della nostra vita.<br />

A 29 anni Alessandro Gallo scrisse un libro “Scimmie”, un romanzo di formazione,<br />

ruvido e acerbo, sui giovani e la camorra; Il romanzo racconta la storia di tre<br />

quindicenni: Pummarò, Panzarotto e Bacchettone che desiderano, a tutti i costi<br />

entrare a far parte di un clan camorristico e baciare le mani al capo: Antonio<br />

Bardellino. Tre scimmie la cui vita cambierà grazie all'incontro con Giancarlo Siani,<br />

cronista de Il mattino ucciso dalla camorra nell'85, cui il testo è dedicato e liberamente<br />

ispirato.<br />

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