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Anna Katharine Green<br />

Il mistero della porta accanto<br />

GRENELLE ·


․03


Anna Katharine Green<br />

Il mistero della porta accanto<br />

primo episodio della vita<br />

di Amelia Butterworth<br />

traduzione e introduzione di Pietro Pascarelli<br />

EDIZIONI GRENELLE


indice<br />

<br />

introduzione<br />

Il mistero della porta accanto<br />

primo episodio della vita<br />

di Amelia Butterworth<br />

3 Libro I.<br />

La finestra di Miss Butterworth<br />

5 Capitolo I.<br />

Una scoperta<br />

15 Capitolo II.<br />

Domande<br />

22 Capitolo III.<br />

Amelia scopre se stessa<br />

33 Capitolo IV.<br />

Silas Van Burnam<br />

37 Capitolo V.<br />

Non è nessuno che conosco<br />

45 Capitolo VI.<br />

Fatti nuovi<br />

48 Capitolo VII.<br />

Mr Gryce scopre Miss Amelia


59 Capitolo VIII.<br />

Le signorine Van Burnam<br />

67 Capitolo IX.<br />

Sviluppi<br />

76 Capitolo X.<br />

Una prova importante<br />

85 Capitolo XI.<br />

Il commesso<br />

97 Capitolo XII.<br />

Le chiavi<br />

107 Capitolo XIII.<br />

Howard Van Burnam<br />

119 Capitolo XIV.<br />

Una seria ammissione<br />

130 Capitolo XV.<br />

Un testimone riluttante<br />

137 Libro II.<br />

I meandri di un labirinto<br />

139 Capitolo XVI.<br />

Riflessioni<br />

145 Capitolo XVII.<br />

Butterworth contro Gryce<br />

151 Capitolo XVIII.<br />

Il piccolo puntaspilli<br />

159 Capitolo XIX.<br />

Un deciso passo in avanti<br />

170 Capitolo XX.<br />

La teoria di Miss Butterworth<br />

176 Capitolo XXI.<br />

Un’accorta congettura<br />

184 Capitolo XXII.<br />

Una cartolina bianca<br />

194 Capitolo XXIII.<br />

Ruth Oliver


206 Capitolo XXIV.<br />

Un castello di carte<br />

214 Capitolo XXV.<br />

«Gli anelli! Dove sono gli anelli?»<br />

220 Capitolo XXVI.<br />

Una disputa con Mr Gryce<br />

224 Capitolo XXVII.<br />

Trovata<br />

230 Capitolo XXVIII.<br />

Una sorpresa<br />

233 Libro III.<br />

La ragazza in grigio<br />

235 Capitolo XXIX.<br />

Amelia diventa perentoria<br />

245 Capitolo XXX.<br />

La faccenda nel racconto di Mr Gryce<br />

253 Capitolo XXXI.<br />

Un bel lavoro<br />

265 Capitolo XXXII.<br />

Iconoclastia<br />

273 Capitolo XXXIII.<br />

«Si sapeva, si sapeva, si sapeva tutto»<br />

280 Capitolo XXXIV.<br />

Esattamente alle tre e mezza<br />

285 Capitolo XXXV.<br />

Uno stratagemma<br />

291 Libro IV.<br />

La fine di un grande mistero<br />

293 Capitolo XXXVI.<br />

Il risultato<br />

297 Capitolo XXXVII.<br />

«Due settimane!»


301 Capitolo XXXVIII.<br />

Un vestito di satin bianco<br />

307 Capitolo XXXIX.<br />

L’occhio vigile<br />

314 Capitolo XL.<br />

Come si giunse alla resa dei conti<br />

317 Capitolo XLI.<br />

Storia segreta<br />

340 Capitolo XLII.<br />

Con gli omaggi di Miss Butterworth


introduzione<br />

Ci sono diverse buone ragioni per la riscoperta di un’autrice,<br />

Anna Katharine Green (Brooklyn, 1846 – Buffalo, 1935),<br />

che influenzò Agatha Christie e Conan Doyle, e fu presentata<br />

al pubblico italiano ai tempi dei primi gialli Mondadori (anni<br />

Venti del secolo scorso) con il suo libro Le due cugine (altrimenti<br />

noto come Il caso Leavenworth). Si tratta di ragioni editoriali,<br />

letterarie, culturali. Il mistero della porta accanto (prima d’oggi<br />

sconosciuto ai lettori di lingua italiana) è indiscutibilmente un<br />

giallo, anzi un grande giallo, per la complessità del marchingegno<br />

poliziesco e per la precisione con cui funziona, per la capacità di<br />

avvincere di una narrazione che non è mai pesante perché sostenuta<br />

da una logica stringente e da una visione penetrante dei<br />

moventi dell’azione. Esso possiede una trama avvolta sapientemente<br />

nel mistero, ricca di personaggi e di colpi di scena, come<br />

pure di soluzioni impensate le quali tuttavia, appena rivelate, risultano<br />

subito di immediata evidenza. Fra i suoi pregi c’è il valore<br />

storiografico, in quanto esso rappresenta il capostipite di tutte le<br />

detective story venute dopo sia in America che in Europa e quindi<br />

in tutto il mondo. Con Il mistero della porta accanto (1897), una<br />

delle opere più riuscite di A. K. Green, si può dire anzi che<br />

nascano il concetto stesso di detective story e il suo paradigma<br />

narrativo. Fra l’altro questo libro, opera pionieristica che apre<br />

la strada della letteratura gialla di matrice femminile, presenta<br />

per la prima volta ai lettori un personaggio di alto profilo nella


II<br />

Il mistero della porta accanto<br />

storia della letteratura di questo genere, quello di Miss Amelia<br />

Butterworth, che gli amanti del giallo considerano l’antesignana<br />

di Miss Marple, il celebre personaggio immortalato da Agatha<br />

Christie, “discendente“ inglese della Green e che in lei indicò la<br />

sua musa ispiratrice (come fra l’altro fece anche Carolyn Wells,<br />

autrice de Il mistero di Deep Lake, già uscito nella collana “Acetilene”<br />

di Grenelle).<br />

Questo libro è tuttavia anche di più. Per la sua ricchezza di<br />

spunti esso può essere letto su piani diversi, corrispondenti alle<br />

stratificazioni che vi si possono rinvenire, non substrati fossili<br />

e semplici fondali inerti, ma parte viva della narrazione che in<br />

essa si sporge con propaggini per arricchirla. Innanzitutto nel<br />

linguaggio e nei dialoghi (il più spesso formali e convenzionali, o<br />

enfatici e teatrali, spesso venati da un humour tutto particolare) e<br />

nella psicologia dei personaggi (ispirata per lo più alla morale e ai<br />

valori correnti dell’epoca, nonché alla mitologia tutta americana<br />

del self-made man); poi nella maniera di vivere le relazioni e di<br />

percepire e comunicare i sentimenti a seconda del genere, dell’età,<br />

della condizione sociale (con l’esplicitazione di una sorta di galateo<br />

che incorpora come valori ovvi e indiscussi la tradizionale<br />

divisione dei ruoli fra i sessi, nonostante una proclamata ma parziale<br />

emancipazione femminile, e soprattutto l’accettazione dello<br />

status quo nella struttura e dinamica delle classi sociali). Si crea<br />

così un’atmosfera tutta particolare, percepibile nell’ambientazione<br />

degli <strong>interni</strong> e delle scene “in esterni” in una New York fin de<br />

siècle colta, oltre che negli ambienti polizieschi e giudiziari, nei<br />

salotti eleganti dell’upper class come nei tuguri della locale Chinatown,<br />

nella casa appassionatamente kitsch dell’affittacamere<br />

Mrs Desberger, come negli alberghetti di seconda categoria e in<br />

un variopinto mercato di quartiere, nelle luci di Broadway come<br />

nelle enormi avenue, nelle strade affollate e calde di metà settembre,<br />

in mezzo ai sibili notturni dei tram, e nelle tante altre occasioni<br />

metropolitane in cui la narrazione conduce. Fra le quali non<br />

va dimenticata quella di gustare delle ottime ostriche – nel libro<br />

sono il pasto veloce che una coppia misteriosa consuma in un hotel<br />

– che all’epoca erano una delle specialità di New York – città di


Da una delle madri del giallo americano una storia da<br />

manuale: un quartiere tranquillo, un misterioso omicidio,<br />

una curiosa investigatrice. Tra colpi di scena e sapiente uso<br />

della suspense il lettore è invitato a seguire Miss Butterworth<br />

sulle tracce di una pericolosa indagine. Una delle più acclamate<br />

opere della Green in prima traduzione italiana.<br />

A K G (Brooklyn, 1846 – Buffalo, 1935) è riconosciuta<br />

come la pioniera del genere poliziesco negli Stati Uniti. Figlia di<br />

un avvocato di Manhattan, perse la madre giovanissima ma trovò nella<br />

matrigna una preziosa confidente e una spalla fondamentale che la<br />

incoraggiò a seguire la strada della scrittura, sostenendone i primi sforzi<br />

poetici infine l’inclinazione verso il romanzo poliziesco. Nel 1878 il suo<br />

romanzo d'esordio, Il Caso Leavenworth, fu un clamoroso successo. La<br />

calibrata suspense, l’intreccio studiato e una tecnica stilistica che si<br />

concentra sull’attenta verosimiglianza dell’aspetto investigativo, più che su<br />

quello misterioso o avventuroso del racconto, rendono la sua opera<br />

innovativa. Diversi i suoi primati: oltre ad essere la prima scrittrice a<br />

introdurre nei propri romanzi un personaggio seriale, Katharine Green è<br />

nota per aver dato vita alle prime figure di detective donna, come la<br />

giovanissima investigatrice Violet Strange o Miss Amelia Butterworth,<br />

sagace indagatrice che precorre la figura di Miss Marple di Agatha<br />

Christie. I suoi personaggi sono figure controcorrente, capaci di andare<br />

contro le regole e di scardinare il cliché dell’investigazione poliziesca come<br />

attività prettamente maschile. Lei stessa fu la prima donna a firmarsi con<br />

il proprio nome anziché usare uno pseudonimo, sfidando ancora una<br />

volta il primato degli uomini nel genere. Ammirata da autori come<br />

Wilkie Collins, Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, che la riconobbe<br />

come fonte di ispirazione fondamentale, tra i suoi lettori più affezionati<br />

annovera i presidenti statunitensi Theodore Roosevelt e Woodrow<br />

Wilson.<br />

traduzione di Pietro Pascarelli<br />

€ 18,00

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