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NUTSPAPER 5frutti rossi all

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Va sottolineato che il consumo dei sostituti dello zucchero,<br />

pur se ormai entrato nell’uso comune, non è indispensabile<br />

neppure nei casi in cui si seguano regimi ipocalorici per<br />

la riduzione del peso: l’uso di questi edulcoranti da solo non permette<br />

di ridurre il peso corporeo se, contemporaneamente, non<br />

si diminuisce la quantità totale di calorie introdotte con la dieta e<br />

non si aumenta l’attività fisica.<br />

In ogni caso, pur se sostanzialmente innocui nelle dosi consentite<br />

d<strong>all</strong>a normativa vigente, gli edulcoranti sostitutivi dello<br />

zucchero possono avere limitazioni d’uso, motivo per<br />

cui è necessario controllarne sia la presenza sia le eventuali controindicazioni<br />

attraverso la lettura dell’etichetta. Queste alternative<br />

sono infatti scelte d<strong>all</strong>’industria perché risultano più adatte <strong>all</strong>a<br />

preparazione di alcuni prodotti, ma bisogna considerare che, in<br />

questo modo, lo zucchero scompare d<strong>all</strong>’elenco degli ingredienti<br />

utilizzati nella preparazione.<br />

Ci sono poi anche gli zuccheri “naturali”, spesso sbandierati dai<br />

produttori in etichetta. Stiamo parlando di miele, zucchero<br />

d’uva, succo di mele concentrato e sciroppo d’acero,<br />

che in genere sono anche fonti di minerali e vitamine, assenti<br />

nel saccarosio. Non bisogna però farsi illusioni, perché si tratta<br />

di piccole quantità che non sostituiscono l’apporto derivante<br />

d<strong>all</strong>’assunzione di frutta e verdura.<br />

Le false promesse degli alimenti “light”<br />

Attenzione agli alimenti “light”: le aziende produttrici li utilizzano<br />

per attrarre il consumatore facendo leva sulla riduzione delle calorie<br />

rispetto <strong>all</strong>’alimento “originale”.<br />

La vera domanda da porsi, nel momento in cui se ne considera<br />

l’acquisto, è come l’industria sia riuscita a ridurre<br />

così drasticamente le calorie di un alimento.<br />

A volte, per <strong>all</strong>eggerire l’apporto di grassi mantenendo un<br />

gusto apprezzabile, viene aggiunto lo zucchero. È il caso,<br />

ad esempio, di un tipo di maionese classica che non prevede la<br />

presenza zucchero ma, nella versione light, a fronte di un minore<br />

contenuto di grassi e solo 277 calorie per 100 gr di prodotto, molto<br />

ridotte rispetto <strong>all</strong>e 728 della versione originale, compaiono tra<br />

gli ingredienti anche 4,3 gr di zucchero. Questo aspetto deve far<br />

riflettere sui trucchi utilizzati d<strong>all</strong>’industria per ingannare le nostre<br />

papille gustative.<br />

Lo zucchero si nasconde in un gran numero di cibi<br />

pronti, ma per “trovarlo” è importante perdere quel minuto in<br />

più per leggere le etichette, ricordandosi di prestare attenzione ai<br />

diversi nomi utilizzati per le varie tipologie. Bisogna portare attenzione<br />

<strong>all</strong>e caramelle “senza zucchero”, perché dolcificate con polialcoli<br />

(sorbitolo, xilitolo, e maltitolo) che inducono un effetto lassativo<br />

nell’adulto quando il loro consumo supera 20 gr al giorno.<br />

Le fonti di zuccheri<br />

Un altro elemento fuorviante e spesso presente nei consigli nutrizionali<br />

in rete riguarda le fonti di zuccheri. Il corpo umano non<br />

distingue tra il saccarosio proveniente da una fetta<br />

di torta e quello contenuto in una carota, così come<br />

non distingue tra il fruttosio ottenuto d<strong>all</strong>a demolizione<br />

del saccarosio e quello contenuto nella frutta:<br />

dal punto di vista chimico si tratta della stessa molecola.<br />

In teoria il fruttosio ha un potere dolcificante più alto rispetto al<br />

saccarosio e un indice glicemico più basso.<br />

Questo ci porterebbe a pensare che potrebbe essere un ottimo<br />

elemento dolcificante, ma in realtà non è così, perché esiste un<br />

rovescio della medaglia: il fruttosio ha un potere saziante infe-<br />

N/8

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