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Giulia Senigaglia Di magazine dicembre 2018

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Sulla strada tra aeroporto e porto di una città<br />

da qualche parte dello stivale, un giorno<br />

qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e<br />

pioggia non si decidono a lasciare definitivamente<br />

al sole il posto che gli spetta, io e Mario<br />

comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il<br />

viaggio. La meta è ancora lontana tanto vale<br />

scambiarsi qualche confidenza… ed allora mi son<br />

detto: “perché non parlare di musica? In fondo la<br />

musica ha sempre fatto da soundtrack alla nostra<br />

vita”. L’autoradio è accesa, la conversazione si<br />

propaga insieme al suono di una canzone non<br />

conosciuta. “Ma a te, Mario, che musica piace?” “il<br />

rock ed il Soul – mi risponde - quello più classico,<br />

fino al metal…” rincalzo: “ I Guns’n’Roses, i Rolling<br />

Stones?” e lui: “ naturalmente! Sì, però, Selling<br />

England By The Pound erano altra cosa, quello<br />

era un vero capolavoro!” . “Ah, si i Genesis! –<br />

incalzo - per legioni di appassionati di progressive<br />

rock, e di rock music tout court, i Genesis,<br />

perlomeno quelli di prima della svolta pop degli<br />

anni ottanta, sono stati per me un amore assoluto<br />

e non paragonabile ad altri, e persino, in qualche<br />

caso, troppo esclusivo. Un innamoramento che ha<br />

attraversato intatto le decadi, nonostante il<br />

disprezzo dei punk e degli indie-rockers, non solo<br />

restando incastonato per sempre nel cuore degli<br />

antichi ammiratori, ma pure conquistando nuovi<br />

fans tra le più recenti generazioni che si sono<br />

approcciate al progressiv magari attraverso il<br />

viatico dei suoi incroci bastardi col metal. La<br />

musica dei Genesis degli anni Settanta, però, non<br />

viene in sostanza più suonata dal vivo da chi l’ha<br />

creata a suo tempo, giacché, nel corso della rare<br />

reunion con Phil Collins dietro il microfono… i<br />

Genesis hanno privilegiato le canzoni del su citato<br />

periodo pop, predilette dalle masse indistinte. <strong>Di</strong><br />

un nuovo tour con Peter Gabriel, poi, si favoleggia<br />

da tempo, se ne sta riparlando proprio in questi<br />

giorni, senza che tale agognata ipotesi si<br />

concretizzi.<br />

La voglia di ascoltare dal vivo certi<br />

brani, però, è palpabile grazie al successo<br />

riscosso dalle tribute band che dedicano ai<br />

Genesis il proprio entusiasta lavoro. Ci pensa,<br />

allora, Steve Hackett, chitarrista della band fino al<br />

1977, e, tra l’altro, titolare di una carriera in qualità<br />

di solista con picchi d’eccellenza, anche molto<br />

recenti (si veda Beyond The Shrouded Horizon) a<br />

riproporre, in studio e dal vivo, con ospiti d’onore<br />

di gran prestigio, quel suono immortale” . “Hai<br />

ragione Jack - sorride -… è stato anche per me<br />

così, lo sai, un amore a prima vista!” “ In<br />

particolare, nel lontano ottobre del 2013, l’axeman<br />

inglese ha tenuto un concerto sold-out alla Royal<br />

Albert Hall, accompagnato da una band con Nad<br />

Sylvan alla voce, Rob Townsend ai fiati e alle<br />

percussioni, Roger King alle tastiere, Lee<br />

Pomeroy al basso e Gary O’Toole alla batteria, lo<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Dee-Jay a confronto<br />

sulle sponde del lago di San Ruffino in occasione della<br />

Regata Velica " Le vele di San Ruffino"<br />

nella foto: Bruno Romano Baldassarri e Mario Mazzaferro<br />

ricordi Mario? La serata, dedicata alla rivisitazione<br />

dei classici dei Genesis, vede ora la luce in<br />

versione doppio CD e DVD, con il titolo Genesis<br />

Revisited: Live At The Royal Albert Hall e lì che<br />

troviamo la magnifica Selling England by the Pund<br />

…. “Vendendo l’Inghilterra per il modico prezzo di<br />

una sterlina ….” “ Già, bei tempi. Grazie caro<br />

amico – mi risponde Mario con la voce di chi<br />

ripercorre in un frangente la sua giovinezza –<br />

questo viaggio a ritroso nel tempo mi ha fatto<br />

riflettere su quanto la musica, e l’amicizia, siano<br />

parte integrante della nostra esistenza".

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