GENESIS MON Amour rubrica S NEXT ulla strada tra aeroporto e porto di una città da qualche parte dello stivale, un giorno qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e pioggia non si decidono a lasciare definitivamente al sole il posto che gli spetta, io ed Evaristo comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il viaggio... 130 www.di<strong>magazine</strong>.it a cura Bruno Romano Baldassarri nella foto: Riunion Genesis singer extra NEXT NUMBER : &deejay producer A casa di Jack live streaming on FB ELLAVITA winter fashion <strong>2018</strong> / 2019
Sulla strada tra aeroporto e porto di una città da qualche parte dello stivale, un giorno qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e pioggia non si decidono a lasciare definitivamente al sole il posto che gli spetta, io e Mario comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il viaggio. La meta è ancora lontana tanto vale scambiarsi qualche confidenza… ed allora mi son detto: “perché non parlare di musica? In fondo la musica ha sempre fatto da soundtrack alla nostra vita”. L’autoradio è accesa, la conversazione si propaga insieme al suono di una canzone non conosciuta. “Ma a te, Mario, che musica piace?” “il rock ed il Soul – mi risponde - quello più classico, fino al metal…” rincalzo: “ I Guns’n’Roses, i Rolling Stones?” e lui: “ naturalmente! Sì, però, Selling England By The Pound erano altra cosa, quello era un vero capolavoro!” . “Ah, si i Genesis! – incalzo - per legioni di appassionati di progressive rock, e di rock music tout court, i Genesis, perlomeno quelli di prima della svolta pop degli anni ottanta, sono stati per me un amore assoluto e non paragonabile ad altri, e persino, in qualche caso, troppo esclusivo. Un innamoramento che ha attraversato intatto le decadi, nonostante il disprezzo dei punk e degli indie-rockers, non solo restando incastonato per sempre nel cuore degli antichi ammiratori, ma pure conquistando nuovi fans tra le più recenti generazioni che si sono approcciate al progressiv magari attraverso il viatico dei suoi incroci bastardi col metal. La musica dei Genesis degli anni Settanta, però, non viene in sostanza più suonata dal vivo da chi l’ha creata a suo tempo, giacché, nel corso della rare reunion con Phil Collins dietro il microfono… i Genesis hanno privilegiato le canzoni del su citato periodo pop, predilette dalle masse indistinte. <strong>Di</strong> un nuovo tour con Peter Gabriel, poi, si favoleggia da tempo, se ne sta riparlando proprio in questi giorni, senza che tale agognata ipotesi si concretizzi. La voglia di ascoltare dal vivo certi brani, però, è palpabile grazie al successo riscosso dalle tribute band che dedicano ai Genesis il proprio entusiasta lavoro. Ci pensa, allora, Steve Hackett, chitarrista della band fino al 1977, e, tra l’altro, titolare di una carriera in qualità di solista con picchi d’eccellenza, anche molto recenti (si veda Beyond The Shrouded Horizon) a riproporre, in studio e dal vivo, con ospiti d’onore di gran prestigio, quel suono immortale” . “Hai ragione Jack - sorride -… è stato anche per me così, lo sai, un amore a prima vista!” “ In particolare, nel lontano ottobre del 2013, l’axeman inglese ha tenuto un concerto sold-out alla Royal Albert Hall, accompagnato da una band con Nad Sylvan alla voce, Rob Townsend ai fiati e alle percussioni, Roger King alle tastiere, Lee Pomeroy al basso e Gary O’Toole alla batteria, lo www.di<strong>magazine</strong>.it Dee-Jay a confronto sulle sponde del lago di San Ruffino in occasione della Regata Velica " Le vele di San Ruffino" nella foto: Bruno Romano Baldassarri e Mario Mazzaferro ricordi Mario? La serata, dedicata alla rivisitazione dei classici dei Genesis, vede ora la luce in versione doppio CD e DVD, con il titolo Genesis Revisited: Live At The Royal Albert Hall e lì che troviamo la magnifica Selling England by the Pund …. “Vendendo l’Inghilterra per il modico prezzo di una sterlina ….” “ Già, bei tempi. Grazie caro amico – mi risponde Mario con la voce di chi ripercorre in un frangente la sua giovinezza – questo viaggio a ritroso nel tempo mi ha fatto riflettere su quanto la musica, e l’amicizia, siano parte integrante della nostra esistenza".