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Giulia Senigaglia Di magazine dicembre 2018

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Descrivimi un giorno di lavoro qualsiasi.<br />

Devo parlare di tutta la mia giornata così da avere la<br />

solidarietà di tutte le mamme lavoratrici che come me<br />

passano la settimana a correre tra un impegno e<br />

l’altro! La mia giornata comincia molto presto, mi alzo<br />

intorno alle 6 e preparo il pranzo ai miei figli che poi<br />

porto a scuola intorno alle 7.15 del mattino. Arrivo in<br />

ufficio intorno alle 8.00 e dopo il primo controllo delle<br />

e-mail urgenti dedico di solito le prime due ore in<br />

ufficio ad incontrare i miei team per discutere<br />

particolari progetti oppure le iniziative del giorno.<br />

Solitamente discuto con il <strong>Di</strong>rettore le decisioni<br />

strategiche e poi mi dedico ai meetings con i<br />

potenziali partners o allo sviluppo dei progetti e delle<br />

strategie di sviluppo. In questo periodo, per esempio,<br />

essendo alla fine dell’anno sto lavorando sui piani<br />

strategici del 2019 e questo richiede una grande<br />

concentrazione ed un numero elevatissimo di<br />

meetings con i potenziali partners del prossimo anno.<br />

Verso le 16.00 riprendo i miei figli da scuola trascorro<br />

il mio pomeriggio con loro tra attività e divertimento e<br />

compiti. Dopo cena, quando loro si addormentano, mi<br />

siedo nel mio studio di casa e finisco di lavorare e mi<br />

dedico alla ricerca di nuove opportunità di espansione<br />

della mia organizzazione. E’ una routine sicuramente<br />

molto intensa, per questo cerco di godermi al<br />

massimo i due giorni di weekend che abbiamo!<br />

Quella volta che hai saputo cogliere al volo<br />

l'occasione giusta per la tua carriera?<br />

Quando sono andata allo SMCCU per un pranzo e<br />

sono tornata a casa con un lavoro! Non puoi davvero<br />

mai sapere che soprese ti riserva la vita dietro<br />

l’angolo.<br />

Per te un errore o un insuccesso è un grande<br />

dolore o la molla per fare meglio?<br />

Ci sono dolori da cui è molto difficile uscire ed<br />

ammetto che anche per me e’ stato così. Penso che<br />

molte donne si siano trovate in situazioni personali o<br />

professionali difficili in cui si siano sentite private della<br />

loro dignità e della loro autostima e questo non gioca<br />

a favore della nostra affermazione personale o<br />

professionale. Il dolore, però, non può rimanere fine a<br />

se stesso e deve necessariamente rappresentare<br />

quel punto di svolta, io lo chiamo punto di dolore, da<br />

cui ci si rialza più forti e caparbie di prima.<br />

Quali consigli daresti ad una donna che come te<br />

vuole vivere queste esperienze?<br />

Ci vuole molto coraggio per lasciare il proprio paese,<br />

la propria famiglia e bisogna essere consapevoli che,<br />

nonostante le nostre radici rimangano, ci si deve<br />

adattare a delle realtà difficili ed a volte<br />

incomprensibili per noi. Io ho la fortuna di avere una<br />

famiglia stupenda e molto unita in Italia e ancora<br />

adesso, dopo 15 anni che vivo all’ estero, ogni volta<br />

che li saluto all’aeroporto per rientrare a Dubai, sono<br />

assalita da una grande tristezza. Poi, però, appena<br />

atterro qui mi sento a casa, ricomincia la mia vita,<br />

quella vera con tutti i miei impegni ed i legami che mi<br />

sono creata qui che per me sono fondamentali. Ecco,<br />

il consiglio che mi sento di dare è siate decise e non<br />

rimanete mai sole ma createvi un ambiente sicuro e<br />

familiare ovunque voi siate, le amicizie sono davvero<br />

preziose in queste circostanze.<br />

Mi accennavi al fatto che al Centro lavorano molte<br />

donne che tu hai definito<br />

“amiche” ciò sottende che ci sia<br />

molto di più di un rapporto<br />

professionale tra voi. Mi<br />

piacerebbe che tu mi parlassi di<br />

loro.<br />

Mi è sempre piaciuto tantissimo<br />

lavorare con le donne perché con<br />

loro mi sento a mio agio e sono<br />

fermamente convinta che se le<br />

donne invece di contrastarsi<br />

riuscissero ad essere unite tra di<br />

loro, darebbero vita ad una forza<br />

senza precedenti. Questo è uno<br />

degli obiettivi del mio lavoro,<br />

ovvero cercare di fare la<br />

differenza, di creare un ambiente<br />

lavorativo professionale ma<br />

confortevole, in cui ciascuna sia<br />

accettata con le proprie differenze<br />

ed apprezzata per le proprie doti.<br />

Il luogo in cui lavoriamo nella città<br />

vecchia di Dubai ad Al Fahidi è<br />

una sorta di micro-villaggio in cui<br />

ho molte amiche che, oltre alla<br />

mia organizzazione, fanno dei<br />

lavori diversi e sempre molto<br />

stimolanti. In pausa pranzo vado<br />

sempre dalla mia carissima amica<br />

Annamaria ad Al Serkal Cultural<br />

Foundation (nella foto), un luogo<br />

magico in cui l’arte incontra la<br />

tradizione e le vibrazioni positive<br />

sono fortissime. Basta poco, un<br />

caffè con una amica, dare<br />

un’occhiata alle nuove collezioni<br />

delle stiliste che lavorano nella realtà locale e anche<br />

una breve pausa si trasforma in una iniezione di<br />

adrenalina e ti dà la forza di affrontare una giornata<br />

impegnativa. Trovo sempre il tempo di sedermi e di<br />

ascoltare storie di lavoro e di vita di donne che,<br />

nonostante le tante difficoltà, caparbiamente hanno<br />

deciso di essere le registe delle loro vite e per me<br />

sono una grande fonte di ispirazione.<br />

La vita ci insegna a non mollare e a non lasciarsi<br />

scoraggiare davanti ai primi NO. Le difficoltà e gli<br />

ostacoli iniziali non mancano ma il duro lavoro e<br />

la forte determinazione nei propri obiettivi e<br />

progetti è ciò che ci può permettere di emergere<br />

in quello che desideriamo. Questo però è anche<br />

un bene, i problemi è giusto che ci siano, fanno<br />

da maestro e forse più delle cose belle,<br />

collaborano alla formazione ed alla crescita di<br />

ognuno. A te che cosa ti hanno insegnato le<br />

difficoltà che hai affrontato per raggiungere il tuo<br />

Annamaria Bersani e <strong>Giulia</strong> - Dress Mahsa Kazemi, by Mahsa<br />

sogno?<br />

In uno dei corsi di aggiornamento che ho fatto ci<br />

hanno insegnato che più “no” riceviamo, più forti<br />

saranno i “si” che riceveremo in futuro. Penso che sia<br />

davvero così. I grandi vincitori nella vita in generale<br />

non sono quelli che hanno ottenuto tutto subito, ma<br />

quelli che hanno saputo non mollare mai nonostante<br />

tutte le difficoltà e le cadute. <strong>Di</strong> strada ne ho ancora<br />

molta da fare ma questa convinzione mi accompagna<br />

sempre.<br />

Che cosa fai quando ti accorgi di aver commesso<br />

un errore?<br />

Lo ammetto prima con me stessa e poi lo ammetto<br />

difronte agli altri. Prendersi la responsabilità dei propri<br />

sbagli a volte non è semplice, ma è un passo<br />

importante che facciamo verso gli altri ma soprattutto<br />

verso noi stessi. Riconoscere errori e debolezze è<br />

fondamentale per costruire la propria credibilità e<br />

l’autostima di chi sa di non essere perfetto, ma cerca<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

di diventare la migliore versione di se stesso.<br />

A chi ti ispiri ogni giorno nel tuo lavoro?<br />

Mi ispiro a moltissime donne che nonostante le<br />

difficoltà sono riuscite a diventare più forti di prima, a<br />

quelle donne che si sono perse e poi ritrovate migliori<br />

di com’ erano, a quelle donne che hanno capito,<br />

come me, che noi non siamo quello che ci accade ma<br />

siamo il modo in cui reggiamo alle circostanze in cui<br />

ci troviamo indipendentemente dalla nostra volontà.<br />

La cosa spettacolare è che non bisogna ricercare

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