Giulia Senigaglia Di magazine dicembre 2018
#giuliasenigaglia #smccu #uae #albertosala #dimagazine #valerianamariani #womenandleadership #Dubaitaly #UnitedArabEmirates #SaudiArabia #Italyindubai #amalalqubaisi #sheikhMohammedcentreforculturalunderstanding #onu #LEADERSHIP
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<strong>Di</strong><br />
special edition <strong>dicembre</strong> <strong>2018</strong><br />
donna impresa<br />
Questioni di leadership<br />
TOP<br />
WOMEN'S<br />
Storie di successo<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Feber<br />
ASSEMBLAGGIO FONDI LAVORAZIONE CALZATURE<br />
Via Gian Lorenzo Bernini, 32 - 62010 Trodica (MC) T. 0733 564396<br />
Proprietà editoriale e progetto grafico DONNA IMPRESA<br />
FORUM<br />
XXº SECOLO<br />
Tutto cambia. Niente cambia.<br />
DOSSIER<br />
Egitto oggi<br />
LUI<br />
Così per gioco<br />
E' con noi:Alberto Sala<br />
BELLAVITA<br />
Acasa di jack live stream<br />
<strong>Giulia</strong><br />
SENIGAGLIA<br />
Assistant <strong>Di</strong>rector for Development SMCCU<br />
Sheikh Mohammed<br />
Centre for Cultural Understanding<br />
DUBAI
<strong>Di</strong><br />
donna impresa<br />
n ext-c over<br />
febbraio 2019<br />
Mariett<br />
RAMM<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Fondatore e Redattore capo di The Billionaire Chronicle, una piattaforma<br />
multimediale leader per HNW e UHNW per aiutare le aziende a costruire<br />
relazioni strategiche globali e generare milioni di dollari di investimenti.<br />
I testi e le foto sono coperti da copyright. E’ vietata la riproduzione parziale o totale salvo espresso consenso degli autori. _ baldassarri2013@gmail.com<br />
Per la tua pubblicità e/o publiredazionale Dott. Bruno Romano Baldassarri mob. +39 339.1309721<br />
5<br />
94<br />
STORIA DI COPERTINA<br />
<strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong> by Valeriana Mariani<br />
LUI<br />
EVENT<br />
SPECIALE DONNE<br />
Top women's - Special edition: storie di successo<br />
Così per gioco: Alberto Sala<br />
DOSSIER<br />
Egitto oggi: Nayel Barakat<br />
119<br />
Pietro Galvagno - Bruno Brunori<br />
ART<br />
Paolo Sistilli<br />
DONNA IMPRESA MAGAZINE<br />
E' ON-LINE ANCHE SU:<br />
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BELLE SCOPERTE<br />
BELLA VITA<br />
34<br />
110<br />
Bianca Manolache - Irene Maio - Marianna Adamo- Viviana Fabrizi<br />
130<br />
Genesis mon amour by Bruno Baldassarri
STORIA<br />
di copertina a cura di<br />
Valeriana Mariani<br />
il sogno di<br />
DUBAI<br />
Il successo può essere tante sfumature e spesso<br />
viene erroneamente solo associato all'idea di<br />
fama, denaro o potere ma la vera realizzazione<br />
professionale è, prima di tutto, la felicità e la gioia<br />
di svegliarsi la mattina entusiasta per quello che<br />
devi fare e andare a dormire la sera sapendo di<br />
<strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong><br />
aver dato il meglio di te.<br />
Nella foto: <strong>Giulia</strong> con i figli, il piccolo Ayaan Noah e Shams. Il servizio fotografico è stato realizzato da Shiv<br />
Mohammad; gli abiti che indossa <strong>Giulia</strong> sono di Iuliia Safanova e Mahsa Kazemi by Mahsa - Si ringrazia lo SMCCU per la collaborazione.<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it 5
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
LE DONNE NEGLI EMIRATI GODONO DELLE<br />
STESSE OPPORTUNITA' DEGLI UOMINI<br />
Il ruolo delle donne nella società è enormemente evoluta nel corso di questi anni. Oggi le donne sono viste come partner nella realizzazione di<br />
uno sviluppo sostenibile. Le donne degli Emirati sono ben rappresentate in tutte le sfere della società, tra cui l'arena politica, diplomazia, la<br />
magistratura e il settore commerciale.<br />
Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion<br />
Donne e carriere: è con noi <strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong><br />
<strong>Giulia</strong>, la giovane donna italiana recentemente Vice <strong>Di</strong>rettore per lo Sviluppo presso<br />
lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una<br />
organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la<br />
donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle<br />
funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non<br />
vive la realtà di Dubai tutti i giorni.<br />
Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate<br />
dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente<br />
delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile ( UNEGEEW o UN Women),
istituzione che, sotto l'egida dell'ONU,<br />
monitora e favorisce la condizione della<br />
donna nel mondo e la sua effettiva<br />
partecipazione alla vita pubblica del<br />
paese di residenza. Il direttore generale<br />
di UN Women Noura Khalifa Al Suwaidi,<br />
nell’occasione aveva voluto sottolineare<br />
come il governo emiratino, grazie<br />
all'implementazione di politiche e<br />
iniziative particolarmente incisive<br />
nell'affrontare e sradicare la disparità di<br />
genere: "Gli Emirati Arabi Uniti hanno<br />
dimostrato un impegno sincero e assoluto<br />
nel fornire alle donne tutte le opportunità<br />
necessarie per realizzarsi appieno come<br />
parte attiva della società su un piede di<br />
parità con le loro controparti maschili.<br />
Negli Emirati Arabi Uniti infatti le donne<br />
fanno registrare ottimi risultati sotto il<br />
profilo qualitativo nella ricerca scientifica,<br />
sono il 66% degli impiegati statali e<br />
costituiscono addirittura il 70 % dell'intera<br />
popolazione universitaria del paese". La<br />
nomina della Dr.ssa Amal Al Qubaisi a<br />
presidente del Federal National Council<br />
(il parlamento federale unicamerale<br />
emiratino), prima donna a presiedere i<br />
lavori di un istituzione parlamentare nella<br />
regione del Golfo e la presenza nella<br />
stessa istituzione di otto membri (22,5 %<br />
del totale) di sesso femminile ha infatti<br />
testimoniato i progressi compiuti dagli<br />
Emirati Arabi Uniti a livello di<br />
partecipazione politica femminile, mentre<br />
l'altissimo grado di integrazione<br />
economica aveva segnalato dalla<br />
presenza di 23.000 imprenditrici<br />
autonome e dal fatto che i fondi<br />
d'investimento controllati da manager<br />
donne avessero totalizzino un patrimonio<br />
complessivo di quasi 13 miliardi di euro.<br />
Infine, la creazione del Consiglio di<br />
Bilanciamento dei Generi (UAE Gender<br />
Balance Council) su forte impulso di Sua<br />
Altezza Sheikh Mohammed bin Rashid<br />
Al Maktoum dimostra nei fatti come il<br />
governo emiratino intenda facilitare per<br />
le donne l'ultimo e più difficile passaggio<br />
nel raggiungere una sana completa<br />
partecipazione alla società, ovvero<br />
l'accesso alla leadership. Accesso alla<br />
leadership in continua crescita<br />
testimoniata anche dai successi<br />
dell’italiana <strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong> che dalla<br />
recente nomina ad Head of<br />
Development and International<br />
Cooperation presso lo Sheikh<br />
Mohammed Centre for Cultural<br />
Understanding, è stata in questi giorni<br />
promossa a Vice <strong>Di</strong>rettore. Inutile<br />
chiederle qual è il suo segreto per aver<br />
raggiunto un obiettivo così importante<br />
perché alla base di qualsivoglia successo<br />
professionale vi è certamente passione,<br />
preparazione, personalità. Nessun<br />
obiettivo è irraggiungibile se ci sono<br />
questi due ingredienti fondamentali.<br />
Come porre le basi per un proprio futuro<br />
di successo ce lo racconta <strong>Giulia</strong>, con la<br />
sua emozionante storia.<br />
interview<br />
Sei stata recentemente eletta Head of<br />
Development and International<br />
Cooperation presso lo Sheikh<br />
Mohammed Centre for Cultural<br />
Understanding, un traguardo<br />
importante del quale mi piacerebbe<br />
che tu ci parlassi…<br />
E' stato un processo graduale nato da<br />
quelle che io definisco le fatalità che il<br />
destino ci mette davanti: sono andata per<br />
caso al Centro con un gruppo di amiche<br />
in un momento in cui, dopo aver<br />
rinunciato alla mia posizione di ufficiale<br />
delle Nazioni Unite ad Abu Dhabi per<br />
seguire mia figlia appena nata, mi sentivo<br />
professionalmente ferma. Lì ho<br />
conosciuto il <strong>Di</strong>rettore e ci siamo capiti<br />
dopo poche parole; dopo una settimana è<br />
cominciata la mia avventura prima nella<br />
gestione degli eventi culturali, poi come<br />
responsabile di tutto il settore<br />
dell'educazione ed oggi come Vice<br />
<strong>Di</strong>rettore per lo Sviluppo.<br />
Il Centro di cultura Sheikh Mohammed<br />
si trova nella zona di Bar Dubai nel<br />
distretto di Al Fahidi ed offre<br />
un'eccellente opportunità per i<br />
visitatori di comprendere la cultura, la<br />
fede, lo stile di vita di questo popolo<br />
dell'emirato. Visitarlo dicono sia una<br />
esperienza da non perdere. Ci parli<br />
delle attività che svolgete che so<br />
essere numerosissime e molto<br />
diversificate?<br />
Lo SMCCU è nato 20 anni fa sotto<br />
l’auspicio dell’Emiro di Dubai con la<br />
volontà di abbattere le barriere culturali e<br />
gli stereotipi nei confronti di una parte del<br />
mondo che viene molto spesso mal<br />
interpretata e mal rappresentata. I nostri<br />
interventi spaziano dalle semplici attività<br />
rivolte ai turisti e residenti alle più<br />
strutturate conferenze ed eventi per le<br />
grandi aziende locali e multinazionali<br />
globali. Abbiamo poi negli ultimi anni<br />
sviluppato un fortissimo impatto sullo<br />
sviluppo dell’educazione culturale degli<br />
studenti e degli insegnanti degli Emirati e<br />
di tutto il mondo con programmi nati da<br />
una collaborazione con il Ministero della<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Dubai? Innamorata più<br />
che mai, soprattutto dopo<br />
aver conosciuto usi e<br />
costumi. Inoltre questa è<br />
una città sicurissima, puoi<br />
girare nel cuore della notte<br />
da sola senza alcun rischio.<br />
Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion
Educazione. Tre anni fa, SMCCU è stato<br />
riconosciuto come una delle poche<br />
agenzie affiliate al Fondo Globale<br />
dell’Emiro (Mohammed Bin Rashid<br />
Global Initiatives) per il sostegno alla<br />
comunità e al settore dell’educazione.<br />
Attualmente lo SMCCU si è affermato<br />
come il primo centro per la Cultural<br />
Intelligence del paese e sta collaborando<br />
come principale partner di UNESCO alla<br />
creazione di una agenda regionale per la<br />
Global Citizenship Education<br />
(Educazione alla cittadinanza<br />
universale).Vedere come questa<br />
organizzazione è cresciuta negli anni e in<br />
quale direzione si sta muovendo, mi<br />
rende davvero fiera del lavoro che svolgo<br />
e motivata a crescere sempre di più.<br />
Provo immensa stima per HH Sheikh<br />
Mohammed Bin Rashid Al Maktoum ,<br />
un grande leader ed un visionario che<br />
è riuscito a trasformare il deserto in<br />
un’oasi meravigliosa, una sorta di<br />
Paradiso terrestre. La stella polare<br />
alla quale ispira il proprio mandato è<br />
quella di garantire alla propria terra e<br />
al proprio popolo le migliori<br />
opportunità per confrontarsi con il<br />
resto del mondo al massimo livello.<br />
A dimostrarlo c’è il paragone che può<br />
essere fatto fra ciò che erano Dubai e<br />
gli Emirati prima della sua leadership<br />
e cosa sono diventati oggi quegli<br />
83mila chilometri quadrati che si<br />
affacciano sul Golfo Persico; non è<br />
ardito parlare di vero e proprio<br />
miracolo, figlio di scelte coraggiose,<br />
magari ardite, ma capaci con il tempo<br />
di aver fatto di questi territori degli<br />
autentici crocevia economici su scala<br />
mondiale. Oggi Dubai non è più solo<br />
una “porta verso l’Oriente”, già di per<br />
sé ruolo invidiabile e ricco di<br />
prospettive, ma uno degli snodi<br />
principali del business planetario.<br />
Oltremodo apprezzabili anche le sue<br />
politiche a sostegno dei giovani e<br />
dell’emancipazione femminile: le<br />
donne hanno raggiunto significativi<br />
traguardi e la tua nomina ne è una<br />
importante testimonianza…<br />
Le politiche di sviluppo del paese<br />
nascono dalla visione del primo<br />
fondatore della Federazione degli Emirati<br />
Arabi Uniti, Sheikh Zayed Bin Sultan Al<br />
Nahyan, primo presidente degli UAE ed<br />
Emiro di Abu Dhabi al quale tutti i<br />
successori dei vari emirati si sono poi<br />
sicuramente ispirati. Al di là della visione<br />
di sviluppo che sia lui che l’emiro attuale<br />
di Dubai hanno, è indubbio che sia<br />
sufficiente leggere qualcosa sulla loro<br />
vita ed i loro pensieri per comprendere la<br />
grandissima fiducia che hanno sempre<br />
riposto nel ruolo della donna sia nel<br />
lavoro che nella vita privata. Al contrario<br />
di quello che si pensa, per esempio, fin<br />
dalla fondazione dell’Islam, tra i vari diritti<br />
garantiti alla donna c’era quello all’<br />
educazione: una madre istruita crescerà<br />
dei figli istruiti che potranno contribuire<br />
allo sviluppo della loro famiglia, della loro<br />
comunità e del loro paese. Su questo<br />
indubbiamente Dubai ha molto da<br />
insegnare ad altri paesi in cui le donne<br />
trovano ostacoli non solo nell’ accesso<br />
all’ istruzione ma anche al mondo del<br />
lavoro. Donne emiratine o non, Dubai<br />
rimane la città dove chi ha voglia di dare<br />
un contributo importante alla crescita è<br />
sempre benvenuto e sostenuto nel suo<br />
sogno, anche al femminile.<br />
Mi hai accennato al fatto che in<br />
questo momento sei impegnata in un<br />
progetto di promozione dell’Expo<br />
Dubai 2020, uno degli appuntamenti<br />
più attesi a livello globale. Vuoi<br />
parlarmi delle strategie sulle quali stai<br />
lavorando?<br />
Expo 2020 segnerà un momento storico<br />
per l’Emirato di Dubai che si sta<br />
preparando chiaramente con<br />
grandissimo entusiasmo a tutto quello<br />
che un evento di questa portate globale<br />
porterà sia al livello economico, che<br />
sociale che culturale. Il tema di Expo<br />
Dubai 2020 sarà “Menti Connesse che<br />
creano il Futuro” (Connecting Minds.<br />
Creating the Future) e quindi c’è un<br />
grandissimo lavoro di interconnessione<br />
creativa e culturale e non solo tra i vari<br />
partecipanti ma anche tra chi svolgerà un<br />
ruolo primario nella gestione degli eventi.<br />
Stiamo sviluppando un modello di<br />
training culturale per i più di 40.000<br />
volontari che offriranno il loro contributo<br />
ad Expo Dubai 2020 e che proverranno<br />
da tutto il mondo con il sogno condiviso<br />
di abbattere le barriere del pregiudizio e<br />
innalzare quelle della tolleranza e del<br />
rispetto.<br />
Dalle parole che ci siamo scambiate<br />
prima dell’intervista è emersa una<br />
grande stima per i tuoi colleghi e<br />
colleghe ed una vera e propria<br />
ammirazione nei confronti del<br />
<strong>Di</strong>rettore Generale dello SMCCU Mr.<br />
Abdallah Al Serkal, ammirazione<br />
ricambiata in considerazione che sei<br />
stata chiamata ad assolvere ad un<br />
ruolo così importante. Lo SMCCU<br />
(Sheikh Mohammed Centre for<br />
Cultural Understanding), lo<br />
ricordiamo, è un luogo strategico non<br />
solo per la comprensione della cultura<br />
araba ma bensì anche come meta<br />
turistica. Ci descrivi il tuo primo<br />
Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion<br />
colloquio con Mr. Abdallah Al Serkal e che cosa, a parer tuo, ha determinato la<br />
tua assunzione?<br />
Una delle cose che mi ha sempre colpito del nostro <strong>Di</strong>rettore è che, nonostante il<br />
Centro sia nato 20 anni fa, abbia sempre lo stesso grande entusiasmo nel portare<br />
avanti il motto di SMCCU “Porte Aperte. Menti Aperte” (Open Doords. Open Minds).<br />
Sicuramente il mio essere una sognatrice anche nel campo lavorativo e la mia volontà<br />
di voler tradurre i sogni in progetti ambiziosi lo ha colpito. E’ vero però che a Dubai la<br />
fiducia è un sentimento che si costruisce nel tempo e si basa molto non solo sulla<br />
nostra professionalità ma anche sulla nostra sensibilità personale soprattutto quando il<br />
tuo superiore è un locale proveniente da una famiglia estremamente in vista.<br />
Quali sono state le esperienze più significative nell'ambito della tua formazione?<br />
Sin dall’università ho vissuto l’istruzione come una grande opportunità per aprire i miei<br />
orizzonti perché avevo voglia di imparare vivendo in altri paesi, sperimentando usanze<br />
e lingue diverse e confrontandomi anche con delle culture molto diverse dalla mia.<br />
Inizialmente mi sono spostata solo in Europa per una anno a Bruxelles e una anno a<br />
Madrid e poi sono finalmente arrivata nello Yemen fresca di laurea dove ho cominciato<br />
la mia carriera professionale inizialmente come stagista e poi come responsabile dei<br />
progetti di microcredito e ancora come coordinatrice delle varie organizzazioni<br />
internazionali sempre per Il Programma Dello Sviluppo delle Nazioni Unite. L’esperienza<br />
che ho avuto in Yemen non è stata solo il trampolino di lancio della mia carriera ma mi<br />
ha cambiata umanamente perché mi ha trasmesso dei valori di amicizia, rispetto ed<br />
orgoglio che non avrei mai pensato di poter incontrare e che ancora oggi mi porto nella<br />
mia quotidianità sia lavorativa che personale. Dallo Yemen mi sono poi trasferita ad Abu<br />
Dhabi sempre per il Programma Dello Sviluppo delle Nazioni Unite dove ero<br />
responsabile dei programmi destinati a supportare le donne e la loro affermazione<br />
professionale e politica. Non dimenticherò mai il progetto con le future prime donne<br />
candidate al Federal National Council (Parlamento Federale) che poi sono state elette<br />
come rappresentanti, una grande vittoria personale e professionale! Posso parlare<br />
ancora poco della mia nuova pozione di Vice <strong>Di</strong>rettore visto che è ancora recente ma<br />
sicuramente quello che mi porto dentro con grande emozione è il lavoro che ho fatto<br />
allo SMCCU con gli studenti di tutte le età a capo del settore educazione. Lavorare con<br />
i bambini rimane per me la più grande sfida e soddisfazione perché sono<br />
assolutamente convinta che siano la cosa più preziosa che una società abbia. La loro<br />
capacità di apertura, la loro purezza e flessibilità ci fa capire che i pregiudizi esistono<br />
solo quando vengono costruiti dall’esterno ma non fanno parte della natura umana. Se<br />
potessimo essere tutti ancora bambini probabilmente vivremmo un mondo migliore.
Amo i bambini più di ogni<br />
altra cosa al mondo. Mi piace<br />
tantissimo lavorare con loro<br />
perché trovo che siano la<br />
massima espressione della<br />
purezza umana che nasce senza<br />
pregiudizio e stereotipi.<br />
<strong>Giulia</strong>, perché Dubai? E’ stato casuale oppure è una meta che hai<br />
fortemente voluto?<br />
A Dubai mi ha portato la più grande forza esistente che è l’amore. Sono<br />
arrivata senza un lavoro e poi sono riuscita ad ottenere un impiego<br />
meraviglioso; questo perché credo fermamente che dalle cose belle<br />
possano nascere solo cose belle purché ci crediamo.<br />
Tradizioni, usi e costumi costituiscono l'aspetto più affascinante e<br />
stimolante del vivere in un paese straniero… a te, <strong>Giulia</strong>, che cosa ti<br />
ha maggiormente colpita della cultura araba?<br />
La cultura araba fa parte della mia vita personale da parecchi anni ormai<br />
prima come fidanzata e poi come moglie quindi mi sento molto a mio agio<br />
sia con i vestiti locali sia in situazioni che potrebbero essere complicate da<br />
gestire per chi non è abituato. Una delle cose che maggiormente mi piace<br />
di questi paesi è il grande rispetto che si ha per le persone anziane come<br />
portatori di tradizioni e radici, tanto che qui a Dubai per esempio non<br />
esistono gli ospizi ma i genitori anziani vivono naturalmente con i figli ed i<br />
nipoti che si prendono cura di loro con grande amore e rispetto. L’ultima<br />
parola è sempre quella del nonno e della nonna e questo suscita sempre<br />
in me un grande impatto. La vicinanza della famiglia è qualcosa che in<br />
Europa si sta lentamente perdendo e che invece qui è una delle chiavi per<br />
il benessere soprattutto della donna: per esempio le neomamme lasciate<br />
da sole a prendersi cura magari del primo figlio o di più figli in questo non<br />
esistono perché c’è sempre un gruppo di donne della famiglia (numerose!)<br />
che sono pronte ad aiutarle anche fisicamente. Questo abbatte le mura<br />
della depressione, della solitudine e della perdita di identità personale e<br />
professionale che molte mamme lasciate sole dopo aver dato alla luce un<br />
figlio sono costrette a vivere.<br />
Vuoi descriverti in poche parole, magari solo in 140 caratteri così ne<br />
esce proprio un “tweet”?<br />
Piu’ che con un tweet userei due parole per descrivermi: inguaribile<br />
sognatrice. Questo non significa che non sia una persona concreta ma<br />
che voglio sempre pensare in grande, sia nella vita privata che nella vita<br />
professionale. Ho attraversato molti momenti difficili nella mia vita, come<br />
succede alla maggior parte di noi. Quello che ho imparato nel mio<br />
percorso però è che le difficoltà devono essere necessariamente viste<br />
come una opportunità non di sopravvivere, ma di realizzare qualcosa di<br />
grande ed importante e non dobbiamo porci alcun limite alla nostra<br />
capacità di sognare. Qualsiasi cosa fortemente voluta e creduta associata<br />
alle azioni porta ai risultati che ci aspettiamo, anche i più impensabili. Mia<br />
figlia Shams spesso mi ripete una frase tratta da uno dei suoi libri preferiti<br />
“Harry Potter ed il Prigioniero di Azkaban”: “La felicità può essere ritrovata<br />
anche nei momenti più bui, purchè ci si ricordi di accendere la luce”. La<br />
nostra luce dobbiamo essere noi stessi senza mai dimenticarci di<br />
splendere.<br />
La tua carriera professionale rappresenta indubbiamente un esempio<br />
(e un incoraggiamento) per molte donne. Ma quali sono, a parer tuo,<br />
gli elementi indispensabili per avere successo nel lavoro? Quali<br />
invece gli errori più frequenti che le donne commettono?<br />
Non credo ci sia una formula vincente, perché ciascuna di noi è diversa<br />
dall’altra. Quello che mi sento di dire è che molte donne che sono madri<br />
vivono costantemente, come me del resto, la sensazione di sacrificare la<br />
possibilità di crescere i figli per la carriera. Credo che sia naturale voler<br />
passare più tempo possibile con i propri figli e sentirsi male quando<br />
magari sono ammalati e si lasciano a casa con la babysitter o con i nonni<br />
per andare al lavoro. Questo non significa scegliere il lavoro a discapito
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Che cosa amo del mio lavoro? Amo la possibilità di<br />
potermi rinnovare ogni giorno con nuove iniziative ed avere<br />
la libertà di far crescere il posto in cui lavoro raggiungendo<br />
un numero sempre più elevato di persone.<br />
Quali le forme di supporto/aiuto (non solo per le donne, ma<br />
per i lavoratori in generale) che ha ritenuto di maggior valore<br />
incontrati nel suo percorso professionale e che ritieni si<br />
dovrebbero applicare nelle realtà aziendali?<br />
Mi sento di parlare di più della sfera femminile perchè penso che<br />
ancora oggi le donne, sia per i pregiudizi sociali in generale che per<br />
la struttura del mondo del lavoro, siano fortemente svantaggiate<br />
rispetto agli uomini. Ancora una volta mi voglio riferire alle mamme<br />
lavoratrici perché vivo personalmente questa condizione e penso<br />
che è nel momento in cui una donna pensa di farsi una famigli che<br />
cominciano le difficoltà. Credo che la flessibilità nel mondo del<br />
lavoro soprattutto per le donne dovrebbe essere una componente<br />
essenziale: moltissimi lavori potrebbero essere svolti perfettamente<br />
con orari flessibili o lavorando da casa per esempio, almeno in<br />
alcuni orari. Ancora, se le donne avessero l’opportunità di avere<br />
uno spazio in ogni azienda ed organizzare un asilo che si prenda<br />
cura dei bambini e che dia loro l’ opportunità di essere loro vicine<br />
pur lavorando, questo aumenterebbe notevolmente la loro<br />
produttività anche il loro rientro al lavoro dopo la maternità sarebbe<br />
più celere. Il giorno in cui il mondo del lavoro vedrà le madri come<br />
una grandissima risorsa e non come un peso, allora sicuramente<br />
assisteremo ad un passo in avanti non solo per la parità di genere,<br />
ma della stessa economia globale.<br />
Quali sono i valori e le caratteristiche che maggiormente ti<br />
piacciono della tua professione?<br />
In tutti i lavori che ho svolto finora, quello che maggiormente mi dà<br />
la forza di crescere continuamente e di investire moltissime risorse<br />
nella mia professione è cercare di trasmettere dei valori universali.<br />
Penso che svolgere una professione che vada al di là delle<br />
semplici mansioni quotidiane rappresenti una grande opportunità di<br />
crescita personale e chiaramente sia molto stimolante. Dalla mai<br />
esperienza alle Nazioni Unite sino allo SMCCU ho sempre lavorato<br />
molto su valori come la parità, il rispetto, la tolleranza che vanno<br />
oltre le costruzioni sociali ma che rendono le persone unite, al di là<br />
del genere, della provenienza e dell’età. Devo ammettere che il<br />
nuovo progetto di cui mi sto attualmente occupando in<br />
cooperazione con UNESCO sulla Cittadinanza Globale<br />
nell’Educazione è veramente la traduzione di tutto questo lavoro in<br />
azioni mirate soprattutto verso i giovani studenti di tutto il mondo,<br />
una grandissima soddisfazione per me.<br />
Se dovessi descrivere lo Sheikh Mohammed Centre for<br />
Cultural Understanding con 3 aggettivi quali sceglieresti?<br />
Tolleranza, rispetto e apertura.<br />
Ho letto che tutti i lavoratori è offerto vitto e alloggio oltre allo<br />
stipendio, trasporto da e per il luogo di lavoro e<br />
un’assicurazione medica, se questo corrisponde alla verità<br />
direi che è sensazionale…<br />
Non a tutti i lavoratori sono offerti questi benefici, dipende dal<br />
pacchetto lavorativo che viene offerto dal datore di lavoro.<br />
Solitamente, in alcuni lavori in cui lo stipendio non è molto alto, per<br />
esempio nel settore delle costruzioni, vitto ed alloggio sono inclusi.<br />
Nei più alti livelli professionali, invece, solitamente oltre allo<br />
stipendio viene compresa una quota destinata al pagamento<br />
dell’affitto e, spesso, anche al pagamento delle tasse scolastiche<br />
dei propri figli.
dei propri bambini ma portare avanti<br />
con consapevolezza una sfida<br />
difficile ma non impossibile. Le<br />
donne vengono spesso giudicate per<br />
questo e frequentemente sono le<br />
prime a sentirsi in colpa mentre<br />
invece non si rendono conto che la<br />
loro scelta non è egoista ma<br />
finalizzata a dare ai propri bambini<br />
una madre realizzata, stimata ed<br />
indipendente, più felice anche con<br />
loro. Io sono cresciuta con una<br />
mamma che non ha più lavorato per<br />
seguirmi e credo che questo abbia<br />
reso la mia infanzia davvero<br />
splendida ed infatti ancora adesso<br />
siamo legatissime. Questa è stata la<br />
sua scelta e molte mie amiche<br />
hanno fatto lo stesso e sono felici di<br />
essere mamme a tempo pieno. La<br />
mia scelta è stata diversa come<br />
quella di molte altre donne ed<br />
amiche. Non esiste una strada giusta<br />
o sbagliata, semplicemente il<br />
percorso che scegliamo deve essere<br />
quello che ci rende donne appagate<br />
e per questo mamme migliori.<br />
Quali sono le sensazioni che ti dà<br />
lavorare con i bambini?<br />
Amo i bambini più di ogni altra cosa<br />
al mondo. Mi piace tantissimo<br />
lavorare con loro perché trovo che<br />
siano la massima espressione della<br />
purezza umana che nasce senza<br />
pregiudizio e stereotipi. In particolare<br />
qui a Dubai, vivendo in una società<br />
multietnica, i bambini sono abituati a<br />
condividere la quotidianità con<br />
diverse culture, lingue e religioni e<br />
per loro la diversità è assolutamente<br />
normale. Questo li porta ad una<br />
apertura mentale eccezionale che,<br />
sommata alla immensa capacità dei<br />
bambini di assorbire le informazioni,<br />
rende il loro percorso formativo unico<br />
non solo in tenera età ma anche una<br />
volta cresciuti. Con la mia recente<br />
posizione, mi occupo più di ideare i<br />
programmi anche per i bambini<br />
(piuttosto che condurli direttamente<br />
con loro) ma ammetto che trovo<br />
sempre il modo di inserirmi per<br />
qualche minuto durante le loro visite<br />
e parlare con loro… perché questo<br />
mi dà una grandissima energia!<br />
Dubai children<br />
I BANBINI SONO CREATURE<br />
MOLTO SPECIALI<br />
E' proprio così.<br />
Standing<br />
ovation<br />
SJP!<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
Descrivimi un giorno di lavoro qualsiasi.<br />
Devo parlare di tutta la mia giornata così da avere la<br />
solidarietà di tutte le mamme lavoratrici che come me<br />
passano la settimana a correre tra un impegno e<br />
l’altro! La mia giornata comincia molto presto, mi alzo<br />
intorno alle 6 e preparo il pranzo ai miei figli che poi<br />
porto a scuola intorno alle 7.15 del mattino. Arrivo in<br />
ufficio intorno alle 8.00 e dopo il primo controllo delle<br />
e-mail urgenti dedico di solito le prime due ore in<br />
ufficio ad incontrare i miei team per discutere<br />
particolari progetti oppure le iniziative del giorno.<br />
Solitamente discuto con il <strong>Di</strong>rettore le decisioni<br />
strategiche e poi mi dedico ai meetings con i<br />
potenziali partners o allo sviluppo dei progetti e delle<br />
strategie di sviluppo. In questo periodo, per esempio,<br />
essendo alla fine dell’anno sto lavorando sui piani<br />
strategici del 2019 e questo richiede una grande<br />
concentrazione ed un numero elevatissimo di<br />
meetings con i potenziali partners del prossimo anno.<br />
Verso le 16.00 riprendo i miei figli da scuola trascorro<br />
il mio pomeriggio con loro tra attività e divertimento e<br />
compiti. Dopo cena, quando loro si addormentano, mi<br />
siedo nel mio studio di casa e finisco di lavorare e mi<br />
dedico alla ricerca di nuove opportunità di espansione<br />
della mia organizzazione. E’ una routine sicuramente<br />
molto intensa, per questo cerco di godermi al<br />
massimo i due giorni di weekend che abbiamo!<br />
Quella volta che hai saputo cogliere al volo<br />
l'occasione giusta per la tua carriera?<br />
Quando sono andata allo SMCCU per un pranzo e<br />
sono tornata a casa con un lavoro! Non puoi davvero<br />
mai sapere che soprese ti riserva la vita dietro<br />
l’angolo.<br />
Per te un errore o un insuccesso è un grande<br />
dolore o la molla per fare meglio?<br />
Ci sono dolori da cui è molto difficile uscire ed<br />
ammetto che anche per me e’ stato così. Penso che<br />
molte donne si siano trovate in situazioni personali o<br />
professionali difficili in cui si siano sentite private della<br />
loro dignità e della loro autostima e questo non gioca<br />
a favore della nostra affermazione personale o<br />
professionale. Il dolore, però, non può rimanere fine a<br />
se stesso e deve necessariamente rappresentare<br />
quel punto di svolta, io lo chiamo punto di dolore, da<br />
cui ci si rialza più forti e caparbie di prima.<br />
Quali consigli daresti ad una donna che come te<br />
vuole vivere queste esperienze?<br />
Ci vuole molto coraggio per lasciare il proprio paese,<br />
la propria famiglia e bisogna essere consapevoli che,<br />
nonostante le nostre radici rimangano, ci si deve<br />
adattare a delle realtà difficili ed a volte<br />
incomprensibili per noi. Io ho la fortuna di avere una<br />
famiglia stupenda e molto unita in Italia e ancora<br />
adesso, dopo 15 anni che vivo all’ estero, ogni volta<br />
che li saluto all’aeroporto per rientrare a Dubai, sono<br />
assalita da una grande tristezza. Poi, però, appena<br />
atterro qui mi sento a casa, ricomincia la mia vita,<br />
quella vera con tutti i miei impegni ed i legami che mi<br />
sono creata qui che per me sono fondamentali. Ecco,<br />
il consiglio che mi sento di dare è siate decise e non<br />
rimanete mai sole ma createvi un ambiente sicuro e<br />
familiare ovunque voi siate, le amicizie sono davvero<br />
preziose in queste circostanze.<br />
Mi accennavi al fatto che al Centro lavorano molte<br />
donne che tu hai definito<br />
“amiche” ciò sottende che ci sia<br />
molto di più di un rapporto<br />
professionale tra voi. Mi<br />
piacerebbe che tu mi parlassi di<br />
loro.<br />
Mi è sempre piaciuto tantissimo<br />
lavorare con le donne perché con<br />
loro mi sento a mio agio e sono<br />
fermamente convinta che se le<br />
donne invece di contrastarsi<br />
riuscissero ad essere unite tra di<br />
loro, darebbero vita ad una forza<br />
senza precedenti. Questo è uno<br />
degli obiettivi del mio lavoro,<br />
ovvero cercare di fare la<br />
differenza, di creare un ambiente<br />
lavorativo professionale ma<br />
confortevole, in cui ciascuna sia<br />
accettata con le proprie differenze<br />
ed apprezzata per le proprie doti.<br />
Il luogo in cui lavoriamo nella città<br />
vecchia di Dubai ad Al Fahidi è<br />
una sorta di micro-villaggio in cui<br />
ho molte amiche che, oltre alla<br />
mia organizzazione, fanno dei<br />
lavori diversi e sempre molto<br />
stimolanti. In pausa pranzo vado<br />
sempre dalla mia carissima amica<br />
Annamaria ad Al Serkal Cultural<br />
Foundation (nella foto), un luogo<br />
magico in cui l’arte incontra la<br />
tradizione e le vibrazioni positive<br />
sono fortissime. Basta poco, un<br />
caffè con una amica, dare<br />
un’occhiata alle nuove collezioni<br />
delle stiliste che lavorano nella realtà locale e anche<br />
una breve pausa si trasforma in una iniezione di<br />
adrenalina e ti dà la forza di affrontare una giornata<br />
impegnativa. Trovo sempre il tempo di sedermi e di<br />
ascoltare storie di lavoro e di vita di donne che,<br />
nonostante le tante difficoltà, caparbiamente hanno<br />
deciso di essere le registe delle loro vite e per me<br />
sono una grande fonte di ispirazione.<br />
La vita ci insegna a non mollare e a non lasciarsi<br />
scoraggiare davanti ai primi NO. Le difficoltà e gli<br />
ostacoli iniziali non mancano ma il duro lavoro e<br />
la forte determinazione nei propri obiettivi e<br />
progetti è ciò che ci può permettere di emergere<br />
in quello che desideriamo. Questo però è anche<br />
un bene, i problemi è giusto che ci siano, fanno<br />
da maestro e forse più delle cose belle,<br />
collaborano alla formazione ed alla crescita di<br />
ognuno. A te che cosa ti hanno insegnato le<br />
difficoltà che hai affrontato per raggiungere il tuo<br />
Annamaria Bersani e <strong>Giulia</strong> - Dress Mahsa Kazemi, by Mahsa<br />
sogno?<br />
In uno dei corsi di aggiornamento che ho fatto ci<br />
hanno insegnato che più “no” riceviamo, più forti<br />
saranno i “si” che riceveremo in futuro. Penso che sia<br />
davvero così. I grandi vincitori nella vita in generale<br />
non sono quelli che hanno ottenuto tutto subito, ma<br />
quelli che hanno saputo non mollare mai nonostante<br />
tutte le difficoltà e le cadute. <strong>Di</strong> strada ne ho ancora<br />
molta da fare ma questa convinzione mi accompagna<br />
sempre.<br />
Che cosa fai quando ti accorgi di aver commesso<br />
un errore?<br />
Lo ammetto prima con me stessa e poi lo ammetto<br />
difronte agli altri. Prendersi la responsabilità dei propri<br />
sbagli a volte non è semplice, ma è un passo<br />
importante che facciamo verso gli altri ma soprattutto<br />
verso noi stessi. Riconoscere errori e debolezze è<br />
fondamentale per costruire la propria credibilità e<br />
l’autostima di chi sa di non essere perfetto, ma cerca<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
di diventare la migliore versione di se stesso.<br />
A chi ti ispiri ogni giorno nel tuo lavoro?<br />
Mi ispiro a moltissime donne che nonostante le<br />
difficoltà sono riuscite a diventare più forti di prima, a<br />
quelle donne che si sono perse e poi ritrovate migliori<br />
di com’ erano, a quelle donne che hanno capito,<br />
come me, che noi non siamo quello che ci accade ma<br />
siamo il modo in cui reggiamo alle circostanze in cui<br />
ci troviamo indipendentemente dalla nostra volontà.<br />
La cosa spettacolare è che non bisogna ricercare
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
nelle persone famose questa ispirazione ma basta<br />
chiacchierare con un gruppo di donne in una<br />
situazione molto comune, per poter trovare esempi<br />
di grande tenacia e resilienza.<br />
Il tuo rito antistress (se ne possiedi uno..)<br />
La musica in assoluto soprattutto prima di un<br />
meeting importante; l’ascolto a tutto volume e<br />
ballo... anche chiusa nel bagno dell’ufficio perchè mi<br />
dà una grandissima carica. Poi ogni mattina prima di<br />
cominciare la mia giornata il priming di Tony<br />
Robbins sulla gratitudine... se non si è grati di tutto<br />
quello che la vita ci offre, non saremo mai in grado<br />
di goderne appieno.<br />
Come hai scoperto il tuo talento?<br />
Non parlerei davvero di talento ma di personalità...<br />
Sono sempre stata una persona ambiziosa fin da<br />
piccola e sono cresciuta in un ambiente bellissimo e<br />
protetto. Crescendo, i miei genitori hanno capito che<br />
il mondo in cui mi trovavo mi andava stretto e con<br />
grande amore mi hanno lasciata libera di decidere<br />
della mia vita. A casa mi chiamano “la donna con la<br />
valigia”, ho sempre le valigie pronte e un set per i<br />
viaggi last minute che mi porto ovunque. Il fatto che<br />
io abbia due bambini di 5 e 10 anni non mi ferma,<br />
anzi, penso che viaggiare e scoprire nuove realtà e<br />
mentalità sia una grandissima opportunità per loro.<br />
Se si ha la capacità di essere aperti, il mondo offre<br />
delle possibiltà infinite di successo personale e<br />
professionale.<br />
Come hai sconfitto la tua più grande paura?<br />
Affrontandola. Non c’è altro modo che vincere le<br />
nostre più grandi paure se non prendendole di petto<br />
e vivendole appieno. Solo così, nonostante il dolore,<br />
si riesce ad esorcizzare il terrore per qualcosa che<br />
potrebbe succedere e che alla fine, se lo vogliamo,<br />
riusciamo a gestire. Bisogna sempre però tener<br />
presente che in questo processo è fondamentale<br />
focalizzarsi sulla luce, quella che sta alla fine del<br />
tunnel, e non sul buio in cui ci troviamo<br />
<strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong> con la stilista Iuliia Safanova (Zafirah Fashion)<br />
temporaneamente.<br />
Ogni traguardo è un punto di partenza, sarà per questo che anche dopo aver raggiunto un obiettivo,<br />
non si smette mai di sognare?<br />
Assolutamente mai. Se smettessimo di sognare, saremmo morti. Io sogno sempre, vite diverse, situazioni<br />
diverse, vorrei sempre fare tante cose e spero che un po’ alla volta ci riuscirò. Per esempio, adoro dipingere<br />
e per ora ho accantonato questa passione ma chissà, magari un giorno potrò dedicarmici a tempo pieno.<br />
Non dobbiamo mai porci dei limiti perché questo significherebbe limitarci e vivere male; adoro i bambini<br />
proprio perché per loro tutto è possibile, sognano di fare qualsiasi professione, non si chiedono come lo<br />
faranno ma semplicemente decidono che saranno astronauti perché è quello che desiderano. Una grande<br />
lezione da non dimenticare quando si diventa adulti.<br />
Che cosa hai imparato a Dubai e quale è il più grande vantaggio che offre?<br />
A Dubai ho imparato che la convivenza è possibile tra persone di diversa provenienza. Qui abbiamo oltre<br />
200 differenti nazionalità che frequentano le stesse scuole, uffici, parchi, centri commerciali, insomma una<br />
società multietnica dove ciascuno mantiene chiaramente la propria identità e rispetta quella degli altri. La<br />
cosa eccezionale è che questo viene vissuto come una cosa assolutamente normale: basta guardare i<br />
negozi in questo periodo dell’anno trovi le decorazioni per il <strong>Di</strong>wali (festa indiana) a fianco ad alberi di Natale<br />
Iuliia<br />
Safanova<br />
Zafirah Fashion<br />
DUBAI<br />
Chi è Iuliia Safanova<br />
“Nel 2011 senza nessuna esperienza, né<br />
soldi e senza qualifiche ho deciso di avviare<br />
la mia attività imprenditoriale - ci racconta -<br />
facevo tutto da sola, dal comperare le stoffe<br />
al cucire I vestiti al venderli nei mercatini dei<br />
vari eventi. La gente apprezzava il mio lavoro<br />
e sono cresciuta rapidamente: nel giro di due<br />
anni ho aperto una boutique tutta mia in un<br />
lussuosissimo mall di Dubai arrivando a<br />
vendere anche centinaia di vestiti a<br />
settimana. Alcuni abiti mi sono stati<br />
commissionati dalle stesse donne della<br />
famiglia reale”. Iuliia è molto fiera del suo<br />
percorso e le piace pensare che davanti alla<br />
mancanza di basi solide ma lavorando solo<br />
con la sua creatività e grandissima<br />
determinazione, sia arrivata anche dove non<br />
avrebbe mai pensato “Grazie a Dubai per<br />
avermi permesso di cambiare la mia vita”.<br />
e bandierine degli UAE per la festa nazionale (2 <strong>dicembre</strong>). Questo è il vantaggio maggiore che offre Dubai<br />
dal mio punto di vista: la diversità vista non come una minaccia ma un arricchimento. Trovo che moltissimi<br />
paesi dovrebbero prendere questo come un esempio di rispetto e tolleranza perché, in fondo, è solo una<br />
questione di conoscenza.<br />
Generalmente ci lasciamo ispirare non da qualcosa in particolare, da tutto ciò che ci trasmette<br />
un'emozione. L'ispirazione può nascere a volte da un dettaglio, altre volte da un'idea che si<br />
trasforma, insomma da tutto ciò che in quel preciso momento ci comunica qualcosa di bello. Credo<br />
che l'ispirazione sia ovunque, basta saperla cogliere. Tu a cosa o a chi ti ispiri ogni giorno per il tuo<br />
lavoro?<br />
Ogni giorno cerco di trovare nuove fonti di ispirazione che mi aiutino sempre ad avere delle nuove idee da<br />
trasformare in progetti ambiziosi. Mi può colpire una frase detta dai miei figli, oppure un film che vedo in tv<br />
la sera prima, o ancora una persona che incontro per caso in un ristorante. Cerco di essere sempre molto<br />
attenta e ricettiva perché la vita ci regala sempre moltissimi segnali ogni giorno ed è fondamentale per noi<br />
saperli cogliere ma spesso siamo troppo occupati a pensare ad altre cose e non li vediamo.<br />
Hai una frase mantra che ripeti spesso?<br />
“E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l’ultimo frammento di cuore” (E. Che Guevara). Fino a che il<br />
tuo cuore ci crede, anche se tutto ti viene contro anche la tua testa, non mollare, mai.
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
DUBAI: UNA CITTA' PROIETTATA VERSO IL FUTURO<br />
Un futuro che noi non ci immaginiamo neanche, ma che loro hanno ben in mente. Dubai è una delle città più tolleranti e liberali di quest'area e<br />
la sua atmosfera vacanziera e stimolante la rende davvero unica. Sia che siate in vacanza piuttosto che a viverci, potrete rendervi conto di come<br />
si respiri un'aria positiva e stimolante. Sarà il sole, sarà il mare o la sua continua trasformazione, ma per me Dubai è un esperienza in divenire.<br />
Equilibrio tra lavoro<br />
e vita privata, <strong>Giulia</strong>:<br />
come conquistarlo?<br />
Vorrei avere una bacchetta<br />
magica per poterlo fare! Non<br />
c’è una formula vincente e<br />
ciascuno di noi<br />
evidentemente fa il meglio<br />
che può. Penso che non sia<br />
semplice avere un lavoro di<br />
grande responsabilità e allo<br />
stesso tempo una famiglia<br />
con dei bambini piccoli, io<br />
cerco di non dimenticare mai<br />
che il lavoro è fondamentale<br />
ma si trova ovunque, mentre<br />
i miei figli non li posso<br />
ritrovare da nessuna altra<br />
parte se non a fianco a me!
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Dress<br />
Mahsa Kazemi,<br />
by<br />
Cosa fai per superare un blocco creativo?<br />
<strong>Di</strong> solito vado in spiaggia la mattina presto dopo<br />
che porto a scuola i bambini e guardo il mare.<br />
Passeggio. Mi rilasso. So che il blocco è più<br />
emotivo che creativo ed ho solo bisogno di<br />
rilassarmi e pensare a me stessa. E le idee<br />
arrivano.<br />
Donne, Lavoro e Web - Un mondo di business<br />
on line: i social network sono diventati poi un<br />
ottimo passaparola, attraverso cui riusciamo a<br />
comunicare ad un pubblico sempre più ampio<br />
le nostre idee… tu in che modo usi social<br />
network nel tuo lavoro?<br />
Per motivi di politiche del mio ufficio in quanto<br />
CONCEPT E SHOOTING FOTOGRAFICO<br />
A CURA DI SHIV MOHAMMAD<br />
Mahsa<br />
governativo, non possiamo usare i nostri social<br />
network privati ai fini lavorativi. Anzi, abbiamo delle<br />
linee ben precise su quello che non possiamo<br />
postare per questioni di immagine. In ogni caso, i<br />
social network sono sempre una ottima piattaforma<br />
per conoscere persone che poi potrebbero essere<br />
potenziali partners o per scoprire l’esistenza di un<br />
progetto di cui si vorrebbe far parte.<br />
Che cosa ti dà il buonumore?<br />
Il sorriso dei miei figli.<br />
Il bello e il brutto di lavorare con te?<br />
Sono una perfezionista molto esigente. Le cose<br />
devono essere fatte come le farei io<br />
indipendentemente che siano più o meno<br />
importanti; per esempio una mail mandata dal mio<br />
dipartimento deve usare un linguaggio appropriato<br />
e detesto vedere errori in inglese! Allo stesso<br />
tempo sono molto flessibile con lo staff in termini di<br />
orari, soprattutto con le donne-mamme, perché so<br />
che danno il meglio e il lavoro lo possono finire<br />
dopo a casa. Penso poi che sia fondamentale<br />
riconoscere al proprio team il buon lavoro fatto,<br />
cerco sempre di celebrare le loro vittorie<br />
professionali anche quelle minori.<br />
SMCCU Dubai<br />
+971 4 353 6666 smccu@cultures.ae<br />
GIULIA SENIGAGLIA g.senigaglia@cultures.ae<br />
Shiv<br />
Mohammad<br />
Chi è Shiv<br />
Mohammad<br />
“Sono cresciuta<br />
in una famiglia<br />
abbastanza<br />
tradizionale che<br />
mi ha fatto<br />
vivere<br />
un’infanzia<br />
bellissima ma<br />
molto protetta –<br />
ci dice - quando<br />
ho cominciato a<br />
crescere ho<br />
capito che avevo<br />
davanti o una strada fatta di esperienze da vivere e<br />
nell'anno 2010 ho ricevuto la mia prima macchina<br />
fotografica in regalo dalla mia famiglia. Ho cominciato<br />
a studiare per conto mio fotografia e sono diventata<br />
una make up artist. Adoro portare l’arte nelle mie<br />
creazioni perché per me individuare la bellezza delle<br />
cose è fondamentale per vivere bene”. Oggi Shiv<br />
Mohammad è una delle più conosciute fashion<br />
bloggers di Dubai.<br />
Photography and Fashion blogger<br />
Chi èMahsa Kazemi<br />
E' CRESCIUTA A DUBAI E IN QUESTA CITTÀ CHE<br />
DEFINISCE CASA SUA HA AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI<br />
SENTIRSI VERAMENTE UNA DONNA DEL MONDO<br />
PERCHÉ "PROPRIO QUI LE DONNE NON SOLO<br />
SONO RISPETTATE, MA HANNO GLI STESSI DIRITTI<br />
DEGLI UOMINI - CI DICE MAHSA - E SOPRATTUTTO<br />
HANNO DAVVERO L’OPPORTUNITÀ DI DIVENTARE<br />
QUELLO CHE DESIDERANO. MI PIACE VESTIRE LE<br />
DONNE CON LE SUE CREAZIONI PERCHÉ QUESTO È<br />
IL MIO MODO PER SUPPORTARLE; LE DONNE UNITE<br />
POSSONO DAVVERO CAMBIARE IL MONDO!”
Open Doors<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
OPEN MINDS:<br />
Il motto dello Sheikh Mohammed Center for Cultural Understanding: un pregevole esempio di pari opportunità:<br />
il 65% del team è composto da donne.<br />
@SMCCUDubai<br />
Nella foto: Abdallah bin Eisa Al Serkal, <strong>Di</strong>rettore Sheikh Mohammed Center for Cultural Understanding e <strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong>
Abdallah<br />
bin Eisa Al Serkal<br />
Chi è Abdallah bin Eisa Al Serkal<br />
E' un'importante uomo d'affari. Viene da una famiglia nota per il successo commerciale originatosi nel 1947<br />
da suo nonno, Nasser bin Abdullatif Al Serkal e succeduto da suo padre, Eisa bin Nasser Al Serkal. <strong>Di</strong>rige<br />
lo SMUCC in qualità di <strong>Di</strong>rettore: il suo team di lavoro è composta da cittadini e cittadine degli Emirati e<br />
membri delle famiglie degli Emirati, che hanno grande esperienza nella comunicazione interculturale,<br />
patrimonio, autentico protocollo di<br />
ospitalità che mantiene un importante<br />
equilibrio tra la profonda comprensione<br />
della religione e della cultura degli<br />
Emirati con una mentalità aperta e il<br />
desiderio di condividere senza<br />
giudicare o confrontare e contrastare<br />
gli altri. La forza di questa straordinaria<br />
squadra di lavoro, prevalentemente<br />
femminile, risiede nell’instaurare un<br />
legame sincero e memorabile con gli<br />
ospiti e portarli a vivere un'esperienza<br />
arricchente ed indimenticabile.<br />
SMUCCU:DUBAI<br />
Dubai è una città unicamente moderna<br />
e cosmopolita e gli Emirati Arabi Uniti<br />
ospitano famiglie provenienti da tutto il<br />
mondo, ognuna con la propria cultura<br />
distintiva. Espatriati e cittadini degli<br />
Emirati Arabi Uniti ma anche persone<br />
provenienti da altri Paesi. Sua Altezza<br />
Sheikh Mohammed bin Rashid Al<br />
Maktoum, Vice Presidente e Primo<br />
Ministro degli Emirati Arabi Uniti e<br />
Sovrano di Dubai, ha visto la necessità<br />
di raggiungere ed educare gli espatriati<br />
nelle tradizioni e nei costumi degli<br />
Emirati Arabi Uniti e di far conoscere<br />
più da vicino la cultura araba agli<br />
stranieri che visitano la città. La sua<br />
visione ha portato alla creazione di The<br />
Sheikh Mohammed Center for Cultural<br />
Understanding (SMCCU) nel 1998. Nel<br />
2015, lo SMCCU è diventato membro<br />
dello Sheikh Mohammed bin Rashid<br />
Global Initiatives e continua ad essere<br />
un ponte tra le molte diverse<br />
nazionalità attraverso i suoi programmi<br />
pluripremiati.<br />
مدلاير ملايركز الشخ محمد للتفام الثقافي<br />
<strong>Di</strong>rector Sheikh Mohammed Center<br />
for Cultural Understanding -Dubai
Annamaria<br />
Bersani<br />
<strong>Di</strong>rettore Al Serkal Cultural Foundation<br />
Chi è Annamaria Bersani<br />
<strong>Di</strong>rettore, Al Serkal Cultural Foundation, Architetto e curator d’arte con più di 30 anni di esperienza di cui<br />
13 a Dubai. “Annamaria è una delle mie più care amiche, la pausa quotidiana in cui ci incontriamo per un<br />
caffè e ci raccontiamo di noi è<br />
una delle cose irrinunciabili della<br />
mia quotidianità… della mia vita”<br />
ci dice <strong>Giulia</strong> con un sorriso<br />
dolcissimo che lascia trasparire<br />
la verità delle sue parole e la<br />
bellezza della loro amicizia. Nel<br />
2014, Annamaria è stata<br />
nominata <strong>Di</strong>rettore di Al Serkal<br />
Cultural Foundation: il suo lavoro<br />
“che amo moltissimo – ci precisa<br />
Annamaria- è principalmente<br />
quello di scoprire e promuovere<br />
artisti e designers di talent di<br />
questa regione che diano una<br />
contributo particolare alla<br />
creatività e all’innovazione tipiche<br />
di Dubai. Sono sempre pronta ad<br />
accogliere nuove e rischiose<br />
sfide: ho trasformato una casa<br />
tradizionale nel quartiere vecchio<br />
di Al Fahidi in una vibrante<br />
galleria di arte contemporanea<br />
dove ancora si assapora<br />
l’atmosfera autentica del<br />
passato… ho aperto un caffè,<br />
così che le persone possano<br />
incontrarsi e condividere idee<br />
mentre sono ispirate dall’arte che<br />
le circonda, ed un angolo fashion<br />
per tutti gli stilisti di talento che<br />
esprimono la loro artisticità<br />
attraverso abiti unici ed accessori<br />
esclusivi. Mi piace pensare che<br />
ogni giorno la vita ci possa<br />
stupire in positive ed in negativo<br />
ma che se siamo comunque in<br />
grado di rispettare noi stessi e la<br />
nostra identità, non esiste<br />
nessuna prova troppo difficile da<br />
superare. E le donne che mi<br />
circondano lo sanno molto bene.”<br />
DONNA IMPRESA Magazine<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
info@<br />
di<strong>magazine</strong>.it<br />
@donnaimpresa
Quando vuoi, dove vuoi, con chi vuoi.<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
Top Woman Award<br />
Award Donna Impresa<br />
mariani@donnaimpresa.com
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
(...) Le imprese, i governi e le famiglie<br />
dovrebbero fare del loro meglio per<br />
responsabilizzare le donne che le<br />
circondano in modo che partecipino più<br />
attivamente al nostro futuro. Non c'è<br />
motivo per noi di non fare di più come<br />
uomini e donne individualmente, o<br />
attraverso le nostre aziende einostri<br />
governi, per dare potere alle donne e<br />
sostenerle nella realizzazione del loro<br />
potenziale. Sia gli uomini che le donne<br />
dovrebbero contribuire in eguale<br />
misura all'ambiente economico e in<br />
eguale misura alle loro famiglie e alla<br />
società. I benefici morali, sociali e<br />
commerciali sono enormi e siamo tutti<br />
influenzati da tale uguaglianza.<br />
Lavoriamo insieme verso la parità di<br />
genere attraverso programmi completi<br />
di empowerment femminile, e speriamo<br />
che i nostri figli siano orgogliosi dei<br />
nostri risultati.<br />
Nella foto: Valeriana Mariani indossa LA<br />
SICILIENNE GIOIELLI D'ARTE - HEART OF SICILY<br />
La Sicilienne Gioielli d’Arte designs and<br />
creates unique handcrafted jewellery for<br />
special women.<br />
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TOP WOMEN - AWARD DONNA IMPRESA
uolo<br />
L'arte del<br />
doppio<br />
ruolo<br />
L'arte del<br />
doppio<br />
Gli splendidi accessori-gioiello indossati nelle foto da Valeriana Mariani sono creazioni esclusive<br />
La Sicilienne Gioielli d'Arte - Jewels collezione "FIMMINI"<br />
TOP WOMAN<br />
SPECIAL EDITION<br />
TOP WOMAN<br />
LAVORO E FAMIGLIA IL DOPPIO RUOLO DELLE DONNE<br />
Valeriana Mariani<br />
Il mondo ha assistito all'avvento delle donne leader. Era ora che il mondo si accorgesse di noi.<br />
EDITORE Donna Impresa Magazine<br />
PRESIDENTE NAZIONALE Donna Impresa<br />
PRESIDENTE International Women International Association Women Entrepreneurs and<br />
Business Leaders Employment, Social Affaire & Equal Opportunities<br />
PRESIDENTE Aziende Associate<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it35
IMPERO COUTURE<br />
... <strong>Di</strong>re, fare,<br />
sognare.<br />
UN PROBLEMA SPESSO È LA MANCANZA DI MODELLI,<br />
PER CUI LE RAGAZZE PENSANO CHE IN CERTI RUOLI<br />
NON CI SIA POSTO PER LORO.<br />
In ogni società esistono idee precise su<br />
cosa significhi “essere Femmina o<br />
Maschio”, idee che influiscono nel modo<br />
in cui noi, donne o uomini, ci vestiamo,<br />
ci comportiamo, ci sentiamo, in una<br />
parola come sviluppiamo la nostra<br />
identità. In base al sesso biologico che<br />
abbiamo alla nascita, famiglia, scuola e<br />
società ci propongono abiti, giochi,<br />
modelli di comportamento e di relazione<br />
diversi e distinti tra loro: i cosiddetti<br />
modelli di ruolo di genere. Il ruolo di<br />
genere cioè la distinzione tra ruoli<br />
ritenuti “tipicamente” maschili e/o<br />
femminili, proprio perché determinato e<br />
trasmesso a livello sociale, è spesso<br />
influenzato da stereotipi cioè da<br />
aspettative consolidate riguardo i ruoli<br />
che uomini e donne dovrebbero<br />
assumere, in qualità del loro essere<br />
biologicamente uomini o donne.<br />
Aspettative che spesso, purtroppo,<br />
finiscono per ostacolare la realizzazione<br />
delle potenzialità e delle ambizioni<br />
personali. Il nostro comportamento è<br />
così influenzato fin dalla giovane età<br />
dagli stereotipi, anche se non ne siamo<br />
consapevoli. Infatti, il processo di<br />
socializzazione all’identità di genere,<br />
che prende avvio fin dalla più tenera<br />
età, risulta in buona parte condizionato<br />
dal contesto familiare di provenienza,<br />
dal gruppo dei pari, dai prodotti<br />
mediatici e da molteplici fattori<br />
ambientali. Lavorare sull’identità di<br />
genere e sui ruoli di genere per<br />
destrutturare gli stereotipi significa<br />
dunque lavorare sempre e soprattutto e<br />
costantemente a livello culturale. Il<br />
vedersi rappresentati, fin da piccole/i,<br />
solo in alcuni ruoli e attività può incidere<br />
sulla scelta occupazionale: i/le<br />
bambini/e hanno chiara idea di quali<br />
sono le professioni associate al loro<br />
genere e sviluppano una predilezione<br />
per tali professioni. Questo contribuisce<br />
a incrementare la segregazione<br />
professionale di genere. Gli uomini<br />
scartano alcune professioni, le donne<br />
hanno difficile accesso ad altre: ad<br />
esempio, i lavori “femminilizzati”, ossia<br />
legati a valori di cura (insegnamento<br />
nelle elementari, assistenza agli anziani<br />
e sociale in genere, ecc.) sono anche i<br />
lavori meno pagati, perché<br />
ritenuti non specialistici, in quanto<br />
basati su competenze che – si<br />
suppone - la donna<br />
possiede/dovrebbe possedere<br />
comunque per via del suo ruolo<br />
dentro casa (un altro stereotipo di<br />
genere). Viceversa, datori di lavoro e<br />
utenti di servizi di questo tipo,<br />
soprattutto quando si tratta di lavorare<br />
con bambini/e molto piccoli/e,<br />
tendono spesso a ritenere gli uomini<br />
poco adatti a svolgere tali lavori,<br />
mentre gli uomini che entrano in<br />
ambiti professionali tradizionalmente<br />
femminilizzati sono discriminati o<br />
guardati con sospetto, come<br />
confermano i rapporti della<br />
Commissione Europea citati in merito<br />
alle diffidenze che circondano gli<br />
uomini impiegati in scuole per<br />
l’infanzia. L’augurio è che i e le<br />
docenti, in continuità coi genitori,<br />
sostengano in maniera sempre più<br />
consapevole bambini e bambine nella<br />
generazione di modelli più autentici e<br />
vicini alle singole individualità e<br />
desideri. In tal modo, i soggetti in età<br />
evolutiva saranno agevolati nel<br />
compiere il necessario passaggio a<br />
Nella foto: il Presidente di Donna Impresa<br />
Valeriana Mariani al ROME FASHION WEEK<br />
by New Maveric di Riccardo Gubiani<br />
livello cognitivo e di consapevolezza,<br />
sessuata, riguardo a chi sono e al<br />
senso, biostorico, di uno stare al<br />
mondo nel corpo di donna o di uomo.<br />
Indipendentemente dal gioco cui<br />
giocano e dal colore del vestito che<br />
indossano. Le interazioni con gli adulti<br />
di riferimento (genitori, insegnanti,<br />
ecc.) e le pressioni socioculturali,<br />
strutturano nei bambini e nelle<br />
bambine ruoli sociali, modelli sociali di<br />
genere, percezioni ed immagini di sé<br />
destinati ad influenzare anche il futuro<br />
sviluppo multidimensionale della<br />
personalità infantile. Proprio per<br />
questo il consolidamento della propria<br />
identità sessuale e la percezione della<br />
differenza di genere non possono<br />
essere considerati un fatto<br />
prettamente biologico-naturalistico,<br />
ineluttabile, bensì eventi fortemente<br />
influenzati anche dai modelli educativi<br />
familiari, da condizionamenti storici<br />
socio-culturali e dalle proiezioni<br />
affettive che l’ambiente adulto riserva<br />
all’immaginario infantile.<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
DONNE E<br />
CARRIERE:<br />
STORIE DI<br />
SUCCESSO<br />
Una rubrica che<br />
celebra il modo in cui<br />
donne dinamiche ed<br />
eccezionali si<br />
raccontano per<br />
diffondere attraverso la<br />
loro voce idee di valore<br />
per guardare il<br />
presente e il futuro<br />
attraverso una<br />
prospettiva diversa,<br />
quella femminile. La<br />
mia missione è quella<br />
di sostenere le donne<br />
che stanno<br />
gradualmente facendo<br />
sentire la propria<br />
leadership su imprenditorialità, amministrazione, istruzione, ingegneria, salute, ecc. A livello<br />
regionale, nazionale e globale. Le donne sono ora decise a rompere il tradizionale soffitto di<br />
vetro che impediva loro di entrare in posizioni di comando, anche se possedevano le abilità e il<br />
talento necessari per occuparle. Le donne sono in continua evoluzione e raggiungono nuove<br />
pietre miliari in un ampio spettro di attività umane nei tempi moderni. Il mondo ha assistito<br />
all'avvento delle donne leader.<br />
TIZIANA ROCCA<br />
Il segreto del successo<br />
DALLA PIÙ NOTA<br />
ORGANIZZATRICE ITALIANA DI<br />
GRANDI EVENTI LE STRATEGIE<br />
PER DIVENTARE I NUMERI UNO<br />
DELLA COMUNICAZIONE.<br />
LE REGOLE D’ORO PER IDEARE<br />
E COSTRUIRE EVENTI DI<br />
SUCCESSO:<br />
BUDGET - LOCATION -<br />
INTRATTENIMENTO LOGISTICA<br />
– CATERING CLIENTI –<br />
SPONSOR – CELEBRITIES<br />
STAMPA – COMUNICAZIONE<br />
DIGITALE<br />
Il contenuto<br />
Gli eventi sono oggi lo strumento più<br />
efficace, creativo ed emozionante<br />
per promuovere un marchio e,<br />
insieme ai social media,<br />
rappresentano la forma più nuova di<br />
comunicazione, una formula che<br />
unisce le caratteristiche di un’azione<br />
di marketing, di un’inserzione<br />
pubblicitaria e di un lavoro di<br />
relazioni pubbliche. Se un prodotto<br />
TIZIANA:ROCCA<br />
MANAGER - ROMA - ITALY<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it39
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
viene presentato direttamente al pubblico in una<br />
serata in cui l’animazione è piacevole, gli ospiti<br />
interessanti, il cibo stuzzicante, o in cui si può<br />
assistere a una performance insolita, sarà difficile<br />
dimenticarlo: i valori del brand verranno assorbiti in<br />
modo facile e naturale e diffusi attraverso i racconti<br />
degli ospiti stessi. Ma come distinguersi fra tante<br />
proposte, come costruire un evento originale che<br />
trasmetta la giusta immagine di un brand, un<br />
prodotto, un personaggio, un’impresa? Tiziana<br />
Rocca, la più nota organizzatrice e produttrice<br />
italiana di eventi spiega - in questo libro ricco di<br />
esempi, casi, suggerimenti pratici - le regole, le<br />
Tiziana Rocca con Richard Gere<br />
strategie, i segreti di una comunicazione vincente,<br />
elaborati in venticinque anni di esperienza. E svela<br />
ai giovani interessati a lavorare in questo campo la<br />
ricetta infallibile per raggiungere i propri obiettivi:<br />
coltivare la passione, accettare le sfide, imparare a<br />
pensare in grande. Perché anche nei periodi difficili,<br />
quando le risorse sono scarse, le buone idee<br />
portano al successo.<br />
L’AUTRICE<br />
Tiziana Rocca, napoletana, vive e lavora a Roma. È<br />
titolare della Agnus Dei Tiziana Rocca Production,<br />
società specializzata nell’ideazione e organizzazione<br />
di eventi. Ha diretto per cinque anni il Taormina Film<br />
Fest ed è direttrice del festival Filming Italy,<br />
organizzato annualmente a Los Angeles per<br />
promuovere il cinema italiano, e del Premio delle<br />
Nazioni, dedicato a Gian Luigi Rondi. Inoltre è<br />
membro della British Academy of Film and Television<br />
Arts. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti,<br />
tra i quali il Dominam Ordinis Sancti Gregorii Magni<br />
dello Stato Pontificio. Ha pubblicato Feste, cene,<br />
cocktail (2004), Come fare le Pubbliche Relazioni<br />
(2006), Il libro della comunicazione 2007, Mamma<br />
dalla A alla T (2009, tradotto anche in inglese),<br />
Pubbliche relazioni 2.0 (2013) e La tua vita è un<br />
evento. Vivila al meglio (2014). www.tizianarocca.it<br />
CHI E' TIZIANA ROCCA<br />
Tiziana Rocca, napoletana di nascita e romana<br />
d’adozione, tre figli, Cristiana, Vittorio e Valerio,<br />
sposata con l’attore e regista Giulio Base,<br />
imprenditrice di grandi eventi, è titolare della Agnus<br />
Dei Tiziana Rocca Production, società specializzata<br />
nell’ideazione e organizzazione di eventi. Tiziana si<br />
occupa dall’ideazione alla produzione,<br />
all’organizzazione chiavi in mano di eventi e serate<br />
che sono diventati in questi anni un punto di<br />
riferimento per chiunque voglia organizzare una<br />
serata che abbia successo. Ha sempre avuto una<br />
forte attenzione per il sociale: la sua, è la società<br />
privata che forse in Italia ha organizzato più eventi di<br />
volontariato con un risvolto “benefico” e con<br />
associazioni che avevano come scopo la<br />
divulgazione della ricerca scientifica. Tiziana ha<br />
iniziato la sua attività di organizzazione di eventi e<br />
pubbliche relazioni circa 25 anni fa. Ma andiamo ad<br />
indagare più da vicino chi è, la sua vocazione, la sua<br />
preparazione accademica ed i suoi trascorsi<br />
professionali. Nata a Pozzuoli, laureata in Scienze<br />
della Comunicazione, Master in Economia a<br />
Ginevra, insignita nell’anno 1997 “Dominam Ordinis<br />
Sancti Gregorii Magni” dallo Stato Pontificio nella<br />
persona del Cardinale Angelo Sodano, ha ricevuto<br />
inoltre un riconoscimento dalla High Commissioner<br />
for Refugees dell’ ONU per l’aiuto dato all’<br />
associazione ACHNUR per i rifugiati, è legale<br />
rappresentante della Agnus Dei Tiziana Rocca<br />
Production, socia FERPI (Federazione Italiana<br />
Relazioni Pubbliche). E’ stata per cinque anni,<br />
<strong>Di</strong>rettore Generale del TaorminaFilmFest, un<br />
successo riconosciuto anche all’estero, non solo per<br />
aver ripotato il festival ai suoi antichi splendori ma,<br />
anche per aver messo in atto una collaborazione tra<br />
pubblico e privato: una formula del tutto innovativa<br />
che, allo stato attuale, permette di continuare a<br />
mantenere in vita iniziative culturali di livello e di<br />
ingente investimento. Inoltre, come <strong>Di</strong>rettore<br />
Generale del Premio Kinéo "<strong>Di</strong>amanti al Cinema"<br />
Kinéo, il tradizionale riconoscimento del pubblico al<br />
cinema italiano, il cui evento finale si celebra alla<br />
Mostra del Cinema di Venezia. Con il Premio Kinéo<br />
Serie TV si vuole valorizzare ancor più il progetto<br />
Kinéo e coinvolgere tutti gli italiani in un percorso<br />
dell’Italia del cinema dal Sud al Nord. Tiziana è<br />
anche <strong>Di</strong>rettore Generale del Festival Filming On<br />
Italy che viene organizzato annualmente a Los<br />
Angeles in concomitanza con la manifestazione<br />
Walk Of Fame per promuovere il cinema italiano<br />
all’estero. Manifestazione sostenuta dall’Istituto<br />
Italiano Cultura di Los Angeles e dal Consolato<br />
Generale d’Italia di Los Angeles. Nella terza edizione
che si è svolta dal 30 gennaio al 2 febbraio <strong>2018</strong>, sono<br />
state premiate celebrità internazionali come Gina<br />
Lollobrigida, Monica Bellucci e Rosario Dawson. Ha<br />
inoltre presentato richiesta, successivamente<br />
accordata dalla Hollywood Chamber of Commerce, di<br />
una Stella che porterà il nome di Gina Lollobrigida<br />
sulla Walk of Fame: Stella che le è stata consegnata<br />
in occasione del Filming Italy Los Angeles a<br />
Hollywood. La quarta edizione di Filming Italy Los<br />
Angeles è programmata per fine gennaio-inizio<br />
febbraio 2019 e sarà dedicata alla promozione del<br />
territorio italiano come “set naturale”; nell’occasione<br />
verranno premiate celebrità nazionali e internazionali<br />
alla presenza di stampa italiana ed estera.<br />
Tiziana Rocca è anche <strong>Di</strong>rettore Generale del Premio<br />
delle Nazioni dedicato a Gian Luigi Rondi che nel<br />
2017 ha visto la sua I^ Edizione a Taormina. “Un<br />
successo riconosciuto a livello nazionale e europeo<br />
avendo premiato celebrità del campo dello spettacolo<br />
e del cinema di tutta Europa come Gerard Depardieu,<br />
Ferzan Ozpetek e Carole Bouquet – ci dice Tiziana -<br />
evento che segna anche la rinascita del Premio che<br />
sarà consegnato annualmente a personalità del<br />
mondo del cinema e della cultura nazionali e<br />
internazionali presso il Teatro Greco di Taormina. La<br />
seconda edizione del Premio delle Nazioni è<br />
programmata per il 13 luglio <strong>2018</strong> presso il Teatro<br />
Greco di Taormina: importante ricordare che dal 15 al<br />
18 giugno <strong>2018</strong> si è tenuta la prima edizione del<br />
Filming Italy Sardegna Festival che si è svolta a<br />
Cagliari, Forte Village e Uci Cinemas, di cui sono<br />
<strong>Di</strong>rettore Generale e produttore: la Agnus Dei ha di<br />
fatto prodotto l’evento inaugurale in collaborazione<br />
con APT. Il festival è un nuovo progetto dedicato al<br />
Cinema e alle Serie TV – precisa - l'idea stessa di<br />
‘Cinema’ è in rapida evoluzione e il Filming Italy<br />
Sardegna Festival vuole rappresentare una<br />
sfaccettata realtà in continua trasformazione. Fruito<br />
oggi attraverso nuove e diverse piattaforme, il Cinema<br />
sta velocemente inglobando le serie televisive. Al<br />
festival erano presenti celebrità come Josh Hartnett,<br />
Rodrigo Santoro, Nat Wolff, Paola Cortellesi, Riccardo<br />
Milani, Marisa Tomei, Gabriele Muccino, Paolo<br />
Genovese, la Duchessa Sarah Ferguson, Paola<br />
Minaccioni e molti altri”. Tra i suoi più importanti<br />
riconoscimenti non possiamo non menzionare che<br />
Tiziana è anche membro del BAFTA British Academy<br />
of Film and Television Arts. Tra i film, cortometraggi e<br />
documentari, realizzati con la sua società, in alcuni<br />
casi totalmente, in altri in co-produzione o come<br />
produttore associato, vanta: “Cartoline da Roma”;<br />
“Schuberth – l’atelier della dolce vita”; “Jet-Set -<br />
Quando l’aeroporto sembrava via Veneto”;“Venezia<br />
Pop. La Biennale di arti visive 1928-1978”; “Giulio<br />
Cesare – Compagni di scuola”. Produttrice<br />
Cinematografica in attivo con il film “Il Banchiere<br />
Anarchico” diretto da Giulio Base e in collaborazione<br />
con Rai Cinema, prossimamente in uscita. Una stretta<br />
collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano, a<br />
sessant’anni dalla nascita del David di Donatello<br />
(riconoscimento cinematografico più prestigioso del<br />
nostro Paese) ha portato Tiziana Rocca a realizzare e<br />
produrre, edito dalla Electa Mondadori, “60 DAVID DI<br />
DONATELLO AWARDS. 1956-2016. 60 anni di storia<br />
del cinema”, che ripercorre la storia del cinema<br />
italiano e internazionale. Sensibile ai problemi del<br />
sociale, è testimonial delle seguenti Onlus:<br />
Fondazione Terres des Hommes in prima linea per<br />
proteggere i bambini da ogni forma di violenza o<br />
abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute,<br />
all’educazione e alla<br />
vita; VIS - Volontariato<br />
Internazionale per lo<br />
Sviluppo; Associazione<br />
GIUSTACAUSA<br />
riguardo al fenomeno<br />
della malasanità;<br />
“Salvamamme”,<br />
Associazione che opera<br />
su Roma supportando<br />
mamme e famiglie in<br />
condizioni di grave<br />
disagio socioeconomico<br />
e subito<br />
dopo, il supporto si<br />
estende all’ambito<br />
sanitario, psicologico,<br />
legale, logistico,<br />
pedagogico, formativo.<br />
Consulente del WWF;<br />
CBM – associazione<br />
onlus che opera in 11<br />
diverse nazioni con lo<br />
scopo di sostenere<br />
progetti e interventi di<br />
tipo medico-saniario,<br />
riabilitativo ed educativo<br />
soprattutto nei Paesi in<br />
Via di Sviluppo;<br />
WeWorld Intervita –<br />
testimonial della<br />
campagna: “Il vero<br />
amore associazione<br />
non governativa italiana riconosciuta dal Ministero<br />
degli Affari Esteri che si impegna a favore dell’infanzia,<br />
delle donne e delle comunità locali nella lotta alla<br />
povertà e alle disuguaglianze per uno sviluppo<br />
sostenibile. Si impegna a promuovere e difendere i<br />
diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel mondo;<br />
Fondazione Telethon, nella cura delle malattie<br />
genetiche rare ed infine “Aiutare un bambino rende<br />
grande un adulto”, raccolta record di fondi realizzata a<br />
favore dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” al fine<br />
di costruire il padiglione per la cura di malattie<br />
infettive, tutt’ora presente nella struttura ospedaliera.<br />
Tiziana Rocca ha contribuito a creare, insieme ad altri<br />
4 esperti di solidarietà, il “Segretariato Sociale RAI”, la<br />
prima struttura operativa nel sociale della RAI –<br />
Radiotelevisione Italiana che vive ed agisce nella<br />
cosiddetta “area del disagio e dell’esclusione sociale”.<br />
La sua personalità poliedrica e le sue attività<br />
professionali per lo più volte al sociale ed al<br />
riconoscimento dei diritti fondamentali, hanno fatto sì<br />
che sia stata definita dai media più autorevoli: la<br />
“Robin Hood della Solidarietà Attiva”, “La Signora degli<br />
eventi”piuttosto che la “Lady delle P.R.”, anche per le<br />
sue frequenti partecipazioni, in qualità di ospite e/o di<br />
opinionista, a tantissime trasmissioni televisive come<br />
Porta a Porta, La Vita in diretta, Italia sul Due, Uno<br />
Mattina, Mattino in Famiglia. Per alcuni anni, ha<br />
collaborato, redigendo articoli<br />
su temi significativi per riviste<br />
come MADRE della casa<br />
editrice Messaggero di<br />
Sant'Antonio (è stato il primo<br />
periodico mensile italiano<br />
dedicato al pubblico<br />
femminile). Ha tenuto una<br />
rubrica sul quotidiano<br />
LIBERO, “Rocca e Rispost@”<br />
rispondendo ai vari dubbi e<br />
richieste di giovani.<br />
Attualmente, collabora con<br />
redazionali, su temi,<br />
soprattutto al femminile, con<br />
PinkRoma.it (il primo<br />
<strong>magazine</strong> web al femminile)<br />
di cui è anche Responsabile<br />
della Comunicazione. Tra i<br />
suoi tanti successi, ci sono<br />
anche le attività editoriali: una<br />
di queste, “FESTE CENE<br />
Tiziana Rocca con il marito, il famoso attore e regista Giulio Base<br />
COCKTAIL – Come<br />
organizzare una serata di<br />
successo” - alla sua seconda<br />
edizione scritto da Tiziana<br />
Rocca stessa è diventata<br />
rara, per pregio e notorietà,<br />
nel panorama dell’editoria<br />
italiana. Successo consacrato<br />
anche per il libro “Come fare<br />
le PR Pubbliche Relazioni –<br />
Le nuove regole per<br />
comunicare con successo” edito dalla Sperling &<br />
Kupfer già alla seconda edizione ed inoltre un terzo<br />
libro Il Libro della Comunicazione 2007, (pubblicato da<br />
Gremese Editore in collaborazione con l’agenzia<br />
ANSA). Il libro tradotto in americano: Communicating<br />
Success. Public Relations With an Italian Flair (Edito<br />
da IPOC) uscito negli Stati Uniti in vendita su Amazon.<br />
Altro progetto editoriale, pubblicato da Edizioni<br />
Messaggero Padova, è il libro “Mamma dalla A alla T –<br />
manuale di sopravvivenza per le donne di oggi” nato<br />
dalla sua esperienza personale, dove racconta come<br />
riuscire a conciliare la vita professionale e familiare<br />
“ Questo progetto - ci spiega -, ha inoltre una precisa<br />
finalità benefica: tutti i proventi dalla vendita del libro<br />
saranno devoluti al progetto 2009 della Caritas<br />
Antoniana, rivolto alle mamme e ai bambini<br />
sieropositivi dell’Uganda. Dopo il successo<br />
dell’edizione italiana edita dalle Edizioni Messaggero<br />
Padova, è uscito anche in America il libro “Mamma<br />
dalla A alla T- manuale di sopravvivenza per le donne<br />
d’oggi” , edito da IPOC Italian paths of culture ,con il<br />
titolo in inglese SuperMom: A Guide to Kids, Family,<br />
Career, and Having It All, e si fregia di affettuosi<br />
acclaims che famose attrici, ma prima di tutto donne<br />
che cercano di conciliare come me l’essere mamme<br />
con la loro carriera, mi hanno dedicato, con grande<br />
amicizia”. “Pubbliche Relazioni 2.0” è il sesto libro da<br />
lei pubblicato: il primo e-book sul difficile mestiere<br />
delle pubbliche relazioni, edito da Bookrepublic e<br />
disponibile in esclusiva digitale da <strong>dicembre</strong> 2013. Nel<br />
2014 pubblica il suo nuovo e settimo libro “La tua vita<br />
è un evento – Vivila al meglio”, opera in cui l’autrice<br />
spiega come per poter essere mamma, moglie e<br />
manager a tempo pieno, la parola d’ordine è<br />
organizzazione, puntando al massimo senza<br />
pretendere la perfezione e senza arrendersi mai.<br />
Docente ed ideatrice del corso di comunicazione<br />
“Come organizzare un evento di successo - Come<br />
fare le PR” arrivato alla sua quindicesima edizione,<br />
inoltre è intervenuta come docente, a lezioni del corso<br />
organizzato dal Sole 24 ore e presso la facoltà di<br />
scienze della comunicazione e della LUMSA<br />
sull’importanza degli eventi nel mondo della<br />
comunicazione. Tiziana ha tenuto per due anni, una<br />
rubrica “L’utile ed il dilettevole”, su RADIO IES un<br />
contenitore che si occupava, soprattutto, del sociale e<br />
del mondo legato al volontariato ed attualmente è<br />
ospite nella rubrica settimanale di Paola Guerci: “La<br />
città delle donne” su RADIO ROMA CAPITALE. Un<br />
programma per le donne e sulle donne che<br />
quotidianamente nella capitale, affrontano le varie<br />
situazioni di vita legate ai loro mille ruoli. In questi<br />
ultimi anni, la società di Tiziana Rocca, si è affermata<br />
come una delle maggiori agenzie di comunicazione in<br />
Italia, dall’ ideazione del piano marketing di lancio all’<br />
organizzazione chiavi in mano, posizionamento e<br />
marketing “target-brand” da ottenere per l’obiettivo da<br />
raggiungere. Innumerevoli i premi nazionali ed<br />
internazionali che negli anni le sono stati conferiti al<br />
merito professionale e per le sue indiscusse attività<br />
filantropiche: il Premio “WEWORLD INTERVITA Per la<br />
solidarietà; il Premio “Cuore Telethon”; il Premio<br />
“Vexillum Messanae Gran Varietà”; il premio<br />
“Messina”, il “Pantalla Pinamar 2014”; il Premio<br />
“Hollywood foreign press association”<br />
TaorminaFilmFest Taormina”; “Donne Eccellenti di<br />
Roma” per Roma Capitale delle Donne”; il Premio<br />
“Salvamamme per la bontà”; “Medaglie d’oro- Una vita<br />
per il cinema”; Premio “TOO BE, Boccadamo for<br />
charity”; il Premio “Margutta – La via delle arti”; il<br />
Premio Internazionale “Gocce d’Argento”; il Premio<br />
“Giuseppe Sciacca, Sezione marketing e<br />
comunicazione”; il Premio Internazionale<br />
“Sant’Antonio”; il Premio “Approdo alla lettura” il<br />
Premio “Telethon” ed il Premio “Donne in politica”<br />
Associazione culturale Nuove Frontiere. Ecco, tutto<br />
questo è la talentuosa, frizzante,Tiziana Rocca.
LUNA<br />
COME SONO NATE LA<br />
STELLE<br />
E LE<br />
" Come sono nate la Luna e le Stelle"<br />
che, seppur bruttina, depone più uova di<br />
è la quinta pubblicazione dell'autrice<br />
tutto il pollaio. Meno lieve il racconto<br />
Adriana Soares, eclettica artista pittrice,<br />
della ragazza senza volto, diversa perché<br />
fotografa, poetessa. Il libro che si<br />
nata con un volto in una famiglia di senza<br />
distingue dalla precedente produzione<br />
volto, cruda metafora di una collettività<br />
poetica, narra sette fiabe più una (una<br />
cinica dove il talento e la personalità<br />
per ogni giorno della settimana),<br />
sono visti con invidia e per questo<br />
leggende che si ispirano alla tradizione e<br />
osteggiati, trasfigurazione di una società<br />
alla cultura dell'immaginario epico<br />
piatta che fa della mediocrità il suo<br />
brasiliano, e alle narrazioni del padre<br />
vessillo. È per questo motivo che questa<br />
dell'autrice, "sul tetto della casa", ricordi<br />
ennesima fatica letteraria di Adriana si<br />
nostalgici dei momenti indimenticabili e<br />
presenta con il tono lieve delle fiabe per<br />
felici di una bambina che amava<br />
bambini a cui fa l'occhiolino, ma mira in<br />
sognare. Gli argomenti toccati, dalla<br />
verità a sensibilizzare il mondo degli<br />
nascita della Luna e delle Stelle, alla<br />
adulti sulle contraddittorietà di una<br />
alternanza del giorno e della notte,<br />
società che fatica a riconoscere se<br />
lasciano emergere temi attuali quali l'odio stessa, e a dare importanza a ciò che<br />
e la paura per il diverso e l'ambiente. La<br />
veramente conta. "L'isola di Felix"<br />
bellissima india dalla pelle chiara,<br />
conclude i racconti con la descrizione<br />
espressione di una interiorità limpida e<br />
immaginaria di un isola felice dove la<br />
pulita, che per questo era ignorata dalla<br />
natura incontaminata, la ricchezza<br />
sua tribù, finirà in cielo per sfuggire alle<br />
verdeggiante della natura, i turchesi delle<br />
persecuzioni e diverrà la bellissima luna<br />
sue acque trasparenti, e la ricchezza<br />
che con il suo chiarore illuminerà la notte<br />
della fauna ne fanno un luogo incantato<br />
scura, accecando l'india invidiosa, così<br />
dove la tanta agognata felicità è<br />
pure, il serpente Boitatà, dopo la grande<br />
possibile. L'isola di Felix, di rara bellezza,<br />
alluvione che tutto distrusse, rigenera la<br />
in fondo è un luogo dello spirito dove<br />
natura offesa con l'aiuto degli altri<br />
possiamo rifugiarci, ma è isolata dal<br />
animali, e scaccia gli uomini responsabili<br />
mondo.....cosa vuole suggerirci Adriana?<br />
della deforestazione. Il testo prosegue<br />
Che la felicità è dentro a ciascuno di noi<br />
con cinque racconti, commovente e<br />
e che basta cercarla per trovarla? Quindi,<br />
originale il ritratto della sua padrona<br />
piuttosto che rimirare le Stelle, siamo noi<br />
Adriana tratteggiato dal suo cocker Peter<br />
Stelle di noi stessi!<br />
o anche il tema ricorrente della diversità,<br />
e della patologica importanza<br />
dell'apparire, ripercorso attraverso le<br />
“Come sono nate la Luna e le Stelle” -<br />
esilaranti peripezie della gallina Clarissa<br />
Adriana Soares. <strong>Di</strong>sponibile su Amazon<br />
ADRIANA :SOARES<br />
SCRITTRICE<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it 45
E’ un architetto ed interior designer<br />
con esperienze professionali in<br />
Europa, Asia e Stati Uniti d’America.<br />
Si è specializzata in progetti di<br />
interni residenziale e retail lavorando<br />
per brand internazionali come<br />
Prada, Miu Miu, K- WAY, Superga,<br />
Robe di Kappa, Steve Madden e<br />
Lexus. Si laurea nel 2011 ma da<br />
subito sente il bisogno di esporsi a<br />
livello internazionale e di entrare in<br />
contatto con realtà importanti del<br />
settore, influenzata anche dai<br />
continui spostamenti vissuti negli<br />
anni dell’università tra la Finlandia,<br />
l’Italia e l’India.<br />
Nel 2012 si trasferisce a NYC e come<br />
parte del team di Sergio Mannino<br />
Studio, svilupperà la progettazione di<br />
negozi su territorio statunitense e<br />
residenze di lusso in Shenzhen.<br />
IO GIOVANE<br />
DONNA<br />
con la costante voglia di migliorarmi, senza troppo timore di sbagliare.<br />
Nel 2015 viene assunta come Associate<br />
Designer del pluripremiato studio<br />
interazione ICRAVE e seguirà progetti per<br />
clienti del calibro di Dallas Cowboys<br />
Football Team, Yankees Stadium, LIV<br />
nightclub, Marina Bay Sands, Cipriani,<br />
Vornado Realty Trust. Dopo 5 anni nella<br />
Grande Mela sente il bisogno di<br />
riavvicinarsi all’Italia e di lanciarsi in modo<br />
più autonomo al mondo della<br />
progettazione. Fonda a Reggio Emilia<br />
insieme al compagno, 3D artist Corrado<br />
Conti, uno studio di interior design<br />
specializzato in hospitality e virtual reality.<br />
Lo chiamano OVRE, come “opere” in<br />
dialetto Reggiano. Insieme guidano teams<br />
di talentuosi e appassionati designers<br />
attraverso tutte le fasi della progettazione<br />
di interni e di prodotto, dalle fasi di<br />
concettualizzazione dell’idea alla<br />
realizzazione. www.ovredesign.com.<br />
Parallelamente viene assunta come<br />
consulente Executive Product Manager per<br />
JC Passion/ Jumbo Collection e accanto al<br />
direttore creativo Livio Ballabio, coordina lo<br />
sviluppo della nascente collezione di<br />
ETRO Home Interior, presentata allo<br />
scorso Salone del Mobile. Da un grazioso<br />
appartamento vista Central Park trasforma<br />
la sua esistenza trasferendosi sui Colli<br />
Reggiani, in una casa del 1400. Un iter<br />
non immediato ma consapevole che lei<br />
racconta nel suo blog A-ccent, dai<br />
grattacieli di Manhattan alle colline di<br />
Montalto (www.a-ccent.com). Non<br />
abbandona però definitivamente NYC nella<br />
quale sta per aprire la prima filiale di<br />
OVRE, e nella quale continuerà a<br />
collaborare per importanti realtà del<br />
settore.<br />
GIULIA : DEL PIANO<br />
ARCHITETTO ED INTERIOR DESIGNER<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it47
Donne si diventa. Il cammino delle donne verso la riscoperta del proprio valore porta a riscoprire il<br />
potere del femminile, a riconoscere il diritto universale al piacere, a re-imparare ad assumersi la responsabilità del<br />
proprio benessere, a comunicare le emozioni, a poter sorridere mentre la propria anima emana quella luce calda ed<br />
affascinante come quella di un fuoco scoppiettante. Il vero cambiamento è possibile iniziando a cambiare se stesse e<br />
la propria vita. Anche se confrontarsi con la realtà del vecchio mondo ha dei limiti, c’è bisogno dell’impegno<br />
personale a diventare consapevoli di far parte di una importante opera di trasformazione universale.<br />
Sperimentiamo il piacere di diventare artefici del nostro destino<br />
Se non costruisci<br />
il tuo sogno, qualcuno<br />
ti ingaggerà per<br />
aiutarlo a costruire<br />
il suo.<br />
Non ci siamo fatti scappare l’opportunità di incontrare Elisabetta Bracci affinché ci consentisse di<br />
conoscerla più da vicino, come donna, e ci parlasse anche della sua attività professionale volta ad<br />
affiancare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi attraverso un percorso virtuoso, ma anche volta<br />
ad insegnare alle persone a gestire tutte le pressioni psicologiche e sociali ed a trasformare i propri limiti<br />
in punti di forza . Elisabetta è una giovane donna estremamente bella, intelligente, preparata, dolce,<br />
gentile… il prototipo insomma della donna perfetta, così come siamo abituati ad immaginarla. Un sorriso<br />
smagliante precede il suo accondiscendere alla nostra richiesta di raccontarsi: “Che dire per presentarmi<br />
in poche parole – ci dice - sono lettrice seriale, scrittrice in erba, appassionata di arte e gastronomia,<br />
curiosa per natura e ingegnere per formazione. Mi occupo di consulenza strategica aziendale, docenza<br />
e project management. Come dice D.Ambani «Se non costruisci il tuo sogno, qualcuno ti ingaggerà per<br />
aiutarlo a costruire il suo» e quindi, dopo una solida esperienza di respiro nazionale e internazionale<br />
come manager, ho fondato e coordino JUMP Facility, un network di professionisti ed aziende che<br />
aiutano le imprese a raggiungere risultati più performanti, mantenendo sempre le persone al centro di<br />
ogni obiettivo. All’interno del mio lavoro è fondamentale un approccio creativo ed efficace al problem<br />
solving ed alla strategia aziendale, per coniugare la persona e la tecnologia, il servizio ed il benessere.<br />
Credo nella contaminazione di idee come fonte di valore e di crescita – sottolinea Elisabetta - per questo<br />
collaboro con Università ed Associazioni di Categoria, organizzo convegni, faccio parte di un tavolo di<br />
lavoro presso l’Ente Italiano di Normazione UNI e sono impegnata nella divulgazione delle best<br />
practices del mio settore”. Per tutti e tutte coloro che volessero collaborare con lei, ecco come trovarla<br />
su linkedin https://www.linkedin.com/in/elisabetta-bracci-a898146/ e su www.jumpfacility.com<br />
48 www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
T +39 328 9292518 Mail: ebracci@jumpfacility.com<br />
ELISABETTA : BRACCI<br />
FONDATRICE & NETWORK MANAGER JUMP FACILITY - BOLOGNA - ITALY
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
ExE<br />
MONTEURANO<br />
ITALY<br />
EE x<br />
di Denise <strong>Di</strong> Marco Via Monte 1A _ Monteurano (Fm) Italy _Tel. e Fax 0734.841425 _ denisedimarco@hotmail.com
SUCCESSO<br />
UNA STORIA DI<br />
LUSSO CORAGGIO<br />
E<br />
DA PICCOLA, ASSIEME A MIO FRATELLO GIOVANNI, PASSAVO<br />
TUTTI I MIEI POMERIGGI IN AZIENDA. E ADORAVO STARE LÌ.<br />
La città di Napoli è storicamente sinonimo di grande<br />
prestigio e qualità artigianale, al punto che i più<br />
grandi marchi della moda internazionale si affidano<br />
alle imprese locali per la realizzazione di linee e<br />
prodotti da immettere sul mercato del lusso<br />
mondiale. Ma Napoli è anche sinonimo di quelle<br />
illegalità e contraffazioni che da decenni<br />
condizionano le aziende partenopee, che pur<br />
cercando di fare impresa in maniera onesta si<br />
vedono costrette a sfidare al contempo tanto la<br />
crescente crisi economica quanto il malaffare.<br />
Ornella Auzino, pellettiera dallo spirito combattivo<br />
ed imprenditrice napoletana da generazioni,<br />
rappresenta oggi l’emblema di un riscatto<br />
economico e sociale che si colloca ben al di là della<br />
semplice moda. L’azienda famigliare, nella quale è<br />
nata e cresciuta tra ogni sorta di stoffe e pellami, si<br />
è ritrovata sull’orlo del fallimento; poi la decisione di<br />
prendere in mano il totale controllo dell’attività nel<br />
2013, stabilendo un piano di rilancio basato sulla<br />
indiscutibile qualità dei futuri prodotti, e infine la<br />
coraggiosa decisione di non abbandonare Napoli.<br />
La sua vittoria la rende oggi una delle imprenditrici<br />
più apprezzate e di successo, consentendole anche<br />
di ispirare positivamente le ditte napoletane che<br />
condividono le medesime difficoltà da lei affrontate<br />
nel recente passato. Il talento di Ornella nel<br />
riconoscere a prima vista la qualità di un prodotto,<br />
frutto diretto di generazioni di artigiani di lusso, ne<br />
ha fatto inoltre la più esperta conoscitrice italiana di<br />
pelletteria, pellami e contraffazioni. Sempre più<br />
spesso consultata da privati e grandi firme alla<br />
ricerca di una risposta definitiva ed autorevole, si<br />
cimenta anche con recensioni oggettive di borse di<br />
qualsiasi brand al fine di certificarne l’effettiva<br />
fattura; i risultati sono poi pubblicati sul suo sito<br />
internet e sui social network come Facebook e<br />
Instagram, dove è seguitissima.<br />
Ornella, qual è la tua storia imprenditoriale?<br />
La mia storia è strettamente legata a quella della<br />
mia famiglia. La nostra azienda è stata fondata<br />
negli anni ’70, durante un boom economico che ha<br />
riguardato tutto il mondo della moda e di<br />
conseguenza anche Napoli, la mia città. Dopo dei<br />
TRA<br />
ORNELLA : AUZINO<br />
IMPRENDITRICE - NAPOLI - ITALY<br />
decenni particolarmente favorevoli, nei quali<br />
abbiamo anche lanciato delle nostre linee personali<br />
di borse ed accessori in pelle di pregio, abbiamo<br />
dovuto fare i conti con la crisi economica del settore<br />
che tra gli ultimi anni ’90 ed il 2000 ha spazzato via<br />
molte realtà del mercato tessile, sia locale che<br />
italiano. Ci siamo dovuti adattare alla mancanza di<br />
committenze, lavorando prima come terzisti e poi<br />
come produttori di semilavorati realizzati sottocosto.<br />
Pensavamo solamente a sopravvivere senza<br />
affogare. Poi i pagamenti mancati e la crisi sempre<br />
più soffocante hanno rischiato di farci fallire in modo<br />
definitivo.<br />
Come sei riuscita a rilanciare la tua impresa?<br />
Con moltissimi sacrifici ed altrettanta dedizione,<br />
sfidando ogni giorno la corruzione che mi<br />
circondava e cercando nuova clientela fuori dalla<br />
Campania. Ho anche saputo sfruttare con<br />
lungimiranza le grandi potenzialità del mercato<br />
online, senza mai scendere a compromessi sulla<br />
qualità dei miei prodotti e dei miei servizi. Il sogno<br />
che mi ha guidato attraverso le mille difficoltà è<br />
sempre stato quello di valorizzare la massima<br />
eccellenza della mia città, del mio territorio.<br />
Tra i tuoi attuali committenti ci sono brand di<br />
fama mondiale come Gucci e Prada, e tutti i<br />
prodotti che crei riscuotono un grande<br />
successo tra il pubblico. Come ti fa sentire<br />
questa rivincita sulle avversità?<br />
Quella della pelletteria napoletana è un’arte<br />
secolare che non può e non deve andare perduta.<br />
Mi piace pensare che la mia storia, al di là del<br />
fattore personale, possa simboleggiare anche un<br />
riscatto collettivo e trasmettere un messaggio di<br />
speranza. Ho voluto dimostrare che tutto è<br />
possibile, e un ideale perseguito con costanza è più<br />
forte di qualsiasi ostacolo. Dal mio percorso è<br />
anche nato un libro, un po’ autobiografia e un po’<br />
denuncia, che ho intitolato “Le mie borse”. Nel<br />
volume, che ha ottenuto un gratificante successo<br />
editoriale, ho voluto raccontare la mia esperienza<br />
53<br />
umana e professionale, senza tralasciare le<br />
avversità affrontate per risalire la china e<br />
raggiungere la vetta di un settore tanto complesso. www.di<strong>magazine</strong>.it
NON ARRENDERTI<br />
MAI.<br />
DI SOLITO E' L'ULTIMA CHIAVE DEL MAZZO CHE APRE LA PORTA<br />
Siamo stati abituati all’immagine del legale uomo in abito scuro, arricchito dalle bretelle a vista su vivaci<br />
papillon. Siamo stati abituati a studi situati nei centri storici dei capoluoghi, in palazzi antichi con le pareti<br />
che emanavano uno strano odore di muffa. In quegli studi c’era soltanto una donna: un’efficiente segretaria<br />
coi capelli raccolti e un atteggiamento esageratamente ossequioso. Passano gli anni, tanti, cambia la<br />
società: oggi ad indossare la toga sono anche le donne: tanti approdi in altrettanti piccoli porti, dopo<br />
faticose remate e battaglie contro tempeste e maremoti. Gettando reti su reti, e talvolta portando a casa<br />
poco pesce. La storia di Emanuela Splendorini e di Letizia Motta sono due tra le innumerevoli storie,<br />
scritte sugli abissi del diritto, che a tratti si tinge di rosa, regalando orizzonti più romantici alle asettiche<br />
acque giuridiche. Talvolta ancora si avverte un fastidioso odore di muffa negli uffici giudiziari quasi si<br />
galleggiasse in acque stagnanti; al contempo scorgo una buona dose di volontà di aprire le saracinesche<br />
per far entrare nuove correnti, di aria e di acqua e, soprattutto, di assegnare il timone di qualche battello<br />
alle donne. Quelle che anno dopo anno, a colpi di uragani e tormente, si vedono riconoscere sempre<br />
maggiormente la propria individualità. Donna Impresa Magazine dedica un contributo speciale alle giuriste<br />
e, in specie, alle avvocate, auspicando che nel nostro paese, come in tutto il mondo, sia raggiunta una<br />
parità di genere, effettiva e concreta. Le giuriste hanno il vantaggio, rispetto alle altre donne, di operare<br />
nell’universo Giustizia, quindi di conoscere le leggi e saper manovrare gli strumenti giudiziari. Quando ho<br />
conosciuto Emanuela e Letizia mi sono detta che non potevo non dedicare loro l’apertura della mia rubrica<br />
Top Women perché, senza dubbio, queste due professioniste posseggono gli strumenti per incoraggiare<br />
quella sostanziale equità cui tutte aspiriamo oltre che rappresentare il faro professionale per tante altre<br />
donne che stanno affrontando la medesima carriera con coraggio e determinazione. Mai indietreggiare di<br />
fronte agli ostacoli; mai gettare le armi solo perché società non è ancora pienamente consapevole del<br />
nostro valore, perché, come dice Emanuela: “… di solito è l’ultima chiave del mazzo che apre la porta”.<br />
di Valeriana Mariani<br />
Nella maggioranza dei casi veniamo educate<br />
con l’idea che non tocchi a noi occuparcene,<br />
perché il denaro non è roba per donne e che tale<br />
aspetto fondamentale della nostra vita sia<br />
naturale delegarlo alla parte maschile del<br />
rapporto familiare o di coppia.<br />
AVVOCATO STUDIO LEGALE SPLENDORINI - PERUGIA - ITALY<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
EMANUELA:<br />
SPLENDORINI<br />
55
Emanuela Splendorini<br />
SI RACCONTA<br />
“ Ho trovato subito interessante e stimolate<br />
l’iniziativa della rivista di<strong>magazine</strong> di<br />
raccontare la nostra vita a 360 gradi. Per noi<br />
donne spesso è difficile portare alla luce e<br />
rendere pubblica la nostra vita personale,<br />
perché almeno in certi ambiti e in certe<br />
professioni essere donne viene considerato<br />
un elemento di scarsa competitività e<br />
affidabilità e per molto tempo ho creduto che<br />
fosse realmente così. Sono cresciuta in una<br />
famiglia di imprenditori, mio padre a 14 anni<br />
mi ha regalato il libro “Come si legge il Sole<br />
24 ore” e ho passato tutte le estati dalla mia<br />
adolescenza in su con lui, in giro per l’Italia,<br />
per partecipare alle contrattazioni nelle varie<br />
sedi della Borsa Merci. Ho conosciuto<br />
personalmente molti grandi imprenditori<br />
italiani degli anni 90, ho visto i mediatori di<br />
borsa con i primi fantascientifici telefonini<br />
Motorola, il doppio petto grigio e la borsa da<br />
lavoro rettangolare rigida con la<br />
combinazione a scatto, ho visto molti uomini<br />
in quel mondo e pochissime donne. L’odore<br />
delle copie de Il Sole 24 ore lasciate in<br />
macchina sotto il sole è l’odore che mi ricorda<br />
quelle estati. Ma quelle erano anche le estati<br />
nelle quali, quando non andavo in Borsa con<br />
mio padre, lavoravo in azienda come<br />
dipendente senza nessuna differenza tra me<br />
e gli altri. Sorrido ancora quando penso ad<br />
una lontanissima estate nella quale mi ero<br />
tenacemente invaghita di un montgomery<br />
rosso di Valentino e avevo fatto anche gli<br />
straordinari per poterlo acquistare. Quando<br />
sono diventata avvocato, il diritto bancario e<br />
dell’intermediazione finanziaria, mi è<br />
sembrato l’unico ramo del diritto con<br />
un’anima e un cuore, ma quel settore,<br />
almeno all’inizio era, più di molti altri, un<br />
settore prevalentemente maschile. Numeri,<br />
matematica finanziaria, diritto. Creatività zero,<br />
flessibilità zero, empatia zero, considerazione<br />
dell’aspetto emotivo zero. Questa è stata la<br />
parte professionale della mia vita che ad un<br />
certo punto non si è più conciliata con quella<br />
personale, perché in quella ho dovuto<br />
affrontare molte prove importanti, impreviste<br />
e dolorose che mi hanno fatto attingere a<br />
piene mani a caratteristiche e risorse che<br />
pensavo di non avere. Quello che è accaduto<br />
nella mia vita personale, mi ha portato a<br />
cambiare atteggiamento e punto di vista<br />
anche in quella professionale. Per risolvere i<br />
miei casi non ho più guardato solo i numeri<br />
ma anche le persone legate ai quei numeri,<br />
non mi sono più fermata a studiare i contratti<br />
ma ho iniziato a capire chi li aveva sottoscritti<br />
e questo ha fatto davvero la differenza. Ho<br />
scoperto che ogni persona si porta dietro la<br />
sua storia ogni volta che compie una scelta e<br />
quella scelta spesso è proprio la<br />
conseguenza del suo passato. Il denaro, a<br />
qualunque livello lo si guardi, è legato alla<br />
sopravvivenza e al soddisfacimento di<br />
bisogni, primari e non, nostri e delle persone<br />
che amiamo e non può non avere radici<br />
emotive. Tutte le volte che i miei clienti mi<br />
hanno raccontato le loro storie, ho compreso<br />
perché avevano fatto quell’errore finanziario e<br />
da quale punto della loro storia arrivava.<br />
Così, oltre alla mia professione, ho creato un<br />
progetto che si chiama La Borsa delle Donne<br />
www.laborsadelledonne.it nel quale ho<br />
messo insieme tutti i pezzi della mia storia<br />
personale e professionale e della mia<br />
personalità con l’obbiettivo di accorciare le<br />
distanze tra le donne e la formazione<br />
finanziaria attraverso un linguaggio e degli<br />
argomenti inconsueti per questa materia ma<br />
comuni a tutte noi. Del denaro si è sempre<br />
affrontato l’aspetto tecnico, ma il rapporto con<br />
esso prima di tutto nasce dentro di noi e si<br />
nutre dei ricordi e delle emozioni che<br />
abbiamo legato ad esso. Noi donne, senza<br />
voler in alcun modo generalizzare, abbiamo<br />
un rapporto difficile con il denaro e tendiamo<br />
a non occuparci di questo argomento. Nella<br />
maggioranza dei casi veniamo educate con<br />
l’idea che non tocchi a noi occuparcene,<br />
perché il denaro non è roba per donne e che<br />
tale aspetto fondamentale della nostra vita sia<br />
naturale delegarlo alla parte maschile del<br />
rapporto familiare o di coppia. Se un tempo<br />
questa era la normalità, la vita di oggi non ci<br />
permette più di avere questo atteggiamento.<br />
Per superare le resistenze che si sono<br />
formate nel corso del tempo ho scoperto che<br />
occorre utilizzare la forma di linguaggio che<br />
per noi donne è più funzionale, ovvero quella<br />
delle emozioni che è l’unica in grado di<br />
condurci con dolcezza dentro la nostra<br />
personale sala comandi e sbloccare quello<br />
che deve essere sbloccato. Moltissime donne<br />
oggi sono sole e sono costrette a gestire il<br />
denaro senza saperlo fare perché nessuno<br />
ce lo ha insegnato ma soprattutto perché<br />
nessuno ci ha fatto capire che ne eravamo<br />
capaci. Se dovessi dire quale è stato il mio<br />
fattore x direi determinazione e coraggio. .<br />
”<br />
TITOLARE DEL PROGETTO<br />
DI FORMAZIONE FINANZIARIA<br />
AL FEMMINILE<br />
LA BORSA DELLE DONNE<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
Una donna dal<br />
cuore grande<br />
protettiva e caparbia<br />
“<br />
Sono Letizia Motta e svolgo l’attività di avvocato<br />
da diversi anni, occupandomi di diritto penale e<br />
processuale, diritto dei minori e di diritto di famiglia.<br />
Ho conseguito la laurea in giurisprudenza presso<br />
l’università degli studi di Pisa, con una tesi<br />
multidisciplinare in diritto penale, criminologia e<br />
medicina legale, conseguita con il massimo dei voti.<br />
Conscia di una professione in fevente crescita, ho<br />
intrapreso un percorso di studi all’estero,<br />
conseguendo un diploma universitario in scienze<br />
penali e criminologia presso l’università degli studi<br />
Paul Cezanne di Aix en provence in Francia,<br />
approfondendo così la conoscenza dei sistemi penali<br />
e processuali stranieri di civil law. Sicura della<br />
strada che avrei voluto seguire, coniugando<br />
l’impegno civile e la formazione universitaria, sono<br />
diventata volontaria penitenziaria presso<br />
l’associazione L’Altro <strong>Di</strong>ritto – Centro di<br />
documentazione su carcere devianza e<br />
marginalità, prestando consulenza legale ai<br />
detenuti della Casa circondariale Don Bosco di<br />
Pisa. Maturo la mia esperienza professionale<br />
presso un prestigioso studio legale catanese<br />
specializzato in diritto penale, diritto internazionale e<br />
dei minori, orientando la mia crescita verso una<br />
continua qualificazione professionale. <strong>Di</strong>fatti,<br />
conseguo un master di II livello in Psicologia e<br />
Psichiatria forense presso la facoltà di medicina e<br />
chirurgia di Catania in risposta alla crescente<br />
domanda nel territorio di profili specializzati, con<br />
competenze non solo cliniche ma anche giuridiche e<br />
sociologiche. Ho partecipato al corso di deontologia<br />
e tecnica del penalista per la difesa d’ufficio e<br />
successivamente, allo specifico corso per la difesa<br />
dei minori ed ho approfondito il diritto<br />
dell’immigrazione attraverso mirati percorsi formativi<br />
volti alla tutela dei minori stranieri. Sono fortemente<br />
consapevole del ruolo sociale che riveste la mia<br />
professione e convinta che essere una donna, in un<br />
settore, un tempo di pertinenza esclusiva degli<br />
uomini, sia una marcia in più ed è perciò che<br />
continuo ad approfondire aree del diritto penale in<br />
cui è necessaria non solo una formazione legale ma<br />
anche leteorieeimetodiscientifici della Psichiatria<br />
e Psicopatologia forense e della Criminologia. <strong>Di</strong><br />
grande ausilio per la mia professione è stato, difatti, il<br />
corso sui <strong>Di</strong>sturbi e le disfunzioni sessuali<br />
concluso presso la facoltà di medicina e chirurgia di<br />
Pisa, che mi ha profondamente arricchita non<br />
solo da un punto di vista professionale ma anche<br />
educativo e sociale. Il mio forte impegno civile nasce<br />
ben 20 anni fa, quando intraprendo il ruolo di<br />
soccorritore d’ambulanza, in operazioni di soccorso<br />
e assistenza socio sanitaria alla popolazione.<br />
Attualmente, svolgo anche il ruolo di revisore dei<br />
conti presso un organismo di volontariato nel settore<br />
socio assistenziale e da poco ho maturato la<br />
decisione di mettere a disposizione delle autorità la<br />
mia professionalità e il mio impegno per la difesa a<br />
favore dei più deboli, divenendo tutore per i minori<br />
stranieri non accompagnati. Presto, inoltre,<br />
assistenza a cittadini italiani e stranieri, nei<br />
procedimenti penali afferenti la cooperazione<br />
internazionale in materia penale. L’empatia è<br />
indubbiamente il mio valore X. Non solo per il forte<br />
impegno sociale che da sempre mi ha<br />
contraddistinto ma anche per le importanti<br />
esperienze che ogni giorno con la mia professione<br />
mi trovo ad affrontare. Comprendere l’animo altrui,<br />
mettersi nei panni dell’altro, vivere le sue emozioni e<br />
i suoi disagi, calandomi nella realtà di chi vive<br />
quotidianamente difficoltà e malesseri, è ciò che mi<br />
rende ciò che sono. Una donna dal cuore grande,<br />
protettiva e caparbia. Una donna che supera i propri<br />
limiti con grande energia e fiducia nelle proprie<br />
capacità. Sono in cerca di continui stimoli e<br />
desiderosa di ampliare le mie conoscenze sociali e<br />
culturali, ecco perché adoro viaggiare e scoprire usi<br />
e costumi dei luoghi che visito. Ho sempre con me la<br />
mia macchina fotografica, per immortalare un<br />
momento, una sensazione o una curiosità dei luoghi<br />
visitati e poi raccontare le emozioni che quel<br />
particolare, cristallizzato in una foto, mi ha suscitato.<br />
Se non sono in Tribunale o in viaggio, mi diverto a<br />
scoprire la mia terra, che di certo si presta a<br />
magnifiche escursioni e ad esplorazioni di natura<br />
enogastronomica. Ecco un altro grande amore. Il<br />
vino e il buon cibo. Sono una buona cuoca e mi<br />
piace sperimentare le mie doti, con ricette esotiche e<br />
piatti internazionali, ed anche con discreto successo.<br />
Del resto il mio motto da sempre è, Spiritus<br />
durissima coquit, lo Spirito digerisce pure le pietre.<br />
”<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
LETIZIA:MOTTA<br />
AVVOCATO - CATANIA - ITALY<br />
59
Uno scatto di vita quotidiana:<br />
Danila ed i soci della Manualis Cartiera in Fabriano<br />
il mio<br />
UOMO:<br />
il mio più grande<br />
ALLEATO<br />
“ Sono nata nel 1980 a fabriano, un piccolo riprendere in mano la mia vita lavorativa, cosi<br />
paesino dell’entroterra marchigiano, famoso mi sono trovata al posto giusto al momento<br />
per la produzione della carta. <strong>Di</strong>plomata al giusto e feci l’incontro che cambiò la mia sfera<br />
liceo socio-psicopedagogico, sin da piccola lavorativa. Manualis Cartiera in Fabriano è lo<br />
sono stata sempre una bambina testarda che stato d’animo che cercavo, in questa<br />
non si accontentava mai e voleva sempre di avventura ci sono altri due ragazzi miei soci ,<br />
più ponendosi obiettivi non facili da<br />
amici con i quali produciamo carta fatta a<br />
raggiungere. Per motivi familiari non andai mano come da antica tradizione fabrianese, la<br />
all’università, cosa che ora me ne pento, cosi cosa che ci emoziona ogni giorno è vedere un<br />
mi immersi subito finiti gli studio superiori nel semplice foglio di carta trasformarsi in<br />
mondo del lavoro. Feci molti lavori ma non mi qualcos’altro, cartellini, carta per packaging,<br />
sentivo veramente appagata, ero sempre alla partecipazioni, inviti, etichette, carte per<br />
ricerca di quello stato d’animo che ti fa dire a artisti….. il nostro motto? Carta bianca …<br />
fine giornata sono stanca ma felice. Dentro di ampia libertà d’azione. Delle volte non è<br />
me sapevo che prima o poi con la mia facile conciliare il lavoro con la famiglia, ma<br />
testardaggine sicuramente sarei riuscita a quando torni a casa nel tuo nido e tuo figlio ti<br />
trovare quello stato d’animo. Nel 2013 apre la porta sorridendo e ti corre incontro<br />
incontrai la felicità più grande quella di ecco, non importa se sei stanca, se hai avuto<br />
diventare mamma… ad ottobre infatti nacque una giornata difficile, in quel momento, in quel<br />
Edoardo, il mio più grande amore, un amore preciso momento posso dire sono stanca ma<br />
immenso ed incommensurabile, decisi di felice. Ringrazio ovviamente anche il mio<br />
lasciare il lavoro e di dedicarmi al “ lavoro” compagno per il supporto, che non è poco.<br />
stupendo di mamma, ma quella meta che Penso che la determinazione e il non<br />
avevo di trovare la mia strada lavorativa non arrendersi mai siano i miei “ fattori x “ quindi<br />
mi abbandonava mai. Edoardo iniziò a avanti tutta.<br />
crescere ed io sentivo la necessità di<br />
Ph+39 0732 041315 commerciale@manualis.it<br />
”<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
DANILA:VERSINI<br />
IMPRENDITRICE - FABRIANO - ITALY<br />
61
Non permettere al DESTINO<br />
di avere la meglio su di te<br />
Inochediciatestessosonoino<br />
che dici ai tuoi sogni. La volontà è<br />
uno strumento che va costruito e<br />
perfezionato giorno dopo giorno.<br />
www.osservatorioculturalavoro.com<br />
In un contesto socio economico così delicato,<br />
in cui precario sembra essere l’aggettivo più<br />
utilizzato per raccontare l’occupazione<br />
giovanile, l’Università è chiamata al compito<br />
estremamente complesso di far incontrare<br />
giovani e occupazione. La grande sfida che<br />
attende le Università è dunque quella di<br />
riuscire a dare maggiore visibilità ai laureati e<br />
favorirne l’incontro con il mondo del lavoro<br />
fornendo loro gli strumenti necessari per<br />
renderli autonomi e proattivi nella ricerca di<br />
lavoro. La scuola guarda sempre più al mondo<br />
aziendale e agli sbocchi professionali che<br />
essa propone; è auspicabile che tutto questo<br />
sforzo venga adeguatamente ricambiato dalle<br />
imprese che devono aprirsi sempre di più ai<br />
tirocini accogliendo, seguendo gli studenti<br />
durante tutto il periodo di stage e<br />
valorizzandone allo stesso tempo il lavoro.<br />
Questa la mission di Antonella Salvatore,<br />
direttore del centro di alta formazione e<br />
avviamento alla carriera, docente di<br />
marketing, della John Cabot University di<br />
Roma, che mi ritengo onorata di avere tra le<br />
pagine del mio Donna Impresa Magazine<br />
CHI È ANTONELLA SALVATORE<br />
Antonella Salvatore - prima di essere direttore<br />
del Centro di Alta Formazione e Avviamento<br />
alla Carriera della John Cabot University a<br />
Roma, dove insegna anche retailing e<br />
marketing, e fondatrice di Osservatorio Cultura<br />
Lavoro - è stata direttore retail in aziende<br />
multinazionali e si è occupata di sviluppo del<br />
business in Italia e all'estero, aprendo filiali in<br />
Paesi esteri e colloquiando con candidati in<br />
Italia e nei mercati internazionali. Dal 2010 si<br />
occupa di formazione e di orientamento al<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
ANTONELLA:<br />
SALVATORE<br />
DOCENTE E DIRETTORE - ROMA - ITALY<br />
63
lavoro. Da poco ha pubblicato anche un libro: Stressati o<br />
sdraiati? Solo in cerca di lavoro. Consigli per i giovani<br />
disorientati (Franco Angeli editore). Scritto e pensato per i<br />
giovani, studenti, laureati e professionisti alle prime armi,<br />
questo volume vuole essere un'esortazione ad essere<br />
maggiormente competitivi al fine di costruire quell'Italia<br />
professionale del futuro capace di colmare il gap con gli altri<br />
Paesi Ocse. E lei insegna a essere davvero competitivi.<br />
Spiega, per esempio, come comportarsi durante un<br />
colloquio o quali errori evitare quando si cerca un lavoro.<br />
Promuove l'attitudine alla pianificazione e insegna a<br />
superare la visione miope, che abbiamo ereditato, per<br />
abbracciare la visione a lungo raggio propria dei principali<br />
Paesi industrializzati. Incalza perché vengano superate le<br />
illusioni del posto fisso e dello Stato assistenzialista e non si<br />
faccia affidamento sul destino invece che sulle proprie reali<br />
capacità e sulla volontà perché tutto è in mutamento. E’ la<br />
prolungata percezione di stabilità in cui viviamo a darci la<br />
sensazione che le cose siano così come sono e basta. Un<br />
libro, o più propriamente, un saggio, quello di Antonella, in<br />
cui l’autrice esorta i giovani ad aprire la mente, a cambiare i<br />
propri riferimenti, ad assumere nuovi punti di vista, a non<br />
cadere nella facile tentazione di pensare che non vi sia più<br />
nulla da fare di interessante che assoggettarsi all’idea<br />
dell’ineluttabilità. La realtà è molto più ricca di opportunità di<br />
quanto solo possiamo immaginarci. Ma per vederla bisogna<br />
imparare a cambiare la individuale percezione e, ancora più<br />
in profondità, il proprio sistema di credo. Controllare la<br />
mente è forse una delle più grandi conquiste nella vita. Oggi<br />
più che mai i giovani sono chiamati a questo, a credere nel<br />
proprio potenziale, a modellare la propria mente, la propria<br />
vita perché se ciascuno non lo farà per proprio conto non è<br />
detto che il risultato poi piaccia. In questo senso<br />
l'orientamento occupa un posto fondamentale nella<br />
formazione dei futuri lavoratori e professionisti. La scuola<br />
prima e l’Università dopo possono aiutare. Solo<br />
recentemente si parla di alternanza e con fatica, soprattutto<br />
nelle regioni disagiate, dove manca un tessuto di imprese in<br />
grado di ospitare gli studenti. “Io mi occupo di orientamento<br />
al lavoro – ci spiega Antonella -. La mia divisione è il ponte<br />
tra accademia e mondo del lavoro, tra studenti e mondo del<br />
lavoro. Incontriamo mediamente 1.000 studenti l’anno: chi<br />
deve ancora orientarsi, capire come scrivere un curriculum,<br />
come fare un colloquio, anche come comportarsi e vestirsi e<br />
chi viene orientato per stage e lavori. L’Università per cui<br />
lavoro ha fatto Alternanza Scuola Lavoro e abbiamo fatto<br />
orientamento al lavoro agli studenti. Io stessa sono stata in<br />
aula per orientare i ragazzi di 16 e 17 anni. Il giornale on<br />
line che ho aperto, www.osservatorioculturalavoro.com e<br />
che gestisco insieme a under 30 eaprofessionisti ha lo<br />
scopo di orientare anche un pubblico giovane sulle<br />
tematiche del lavoro. La gestione e l'utilizzo delle risorse<br />
umane ad alta scolarizzazione costituiscono un aspetto<br />
cruciale in un sistema economico e produttivo come quello<br />
del nostro Paese”<br />
ANTONELLA<br />
SALVATORE<br />
IN<br />
BREVE:<br />
Nella foto: Antonella Salvatore in un momento della presentazione del suo libro Stressati o sdraiati?<br />
Fino al 2010 si è occupata di sviluppo mercati esteri e gestione risorse umane sui mercati internazionali.<br />
Dal 2010 lavora in John Cabot University, a Roma, dove, oltre che insegnare, si occupa di orientamento<br />
al lavoro, aiuta i giovani nella costruzione del proprio percorso professionale e cura il rapporto con oltre<br />
600 aziende ed organizzazioni partner. L’obiettivo del suo lavoro è avvicinare l’università al mondo del<br />
lavoro, avere un ponte tra le due parti. Autrice del libro "Stressati o sdraiati? Solo in cerca di lavoro",<br />
Franco Angeli Editore, libro che vuole essere un manuale della cultura del lavoro in Italia. Fondatrice del<br />
blog Osservatorio Cultura Lavoro, www.osservatorioculturalavoro.com, blog che rappresenta la<br />
prospettiva culturale-educativa del lavoro, e che vuole creare cultura del lavoro in Italia.
Chi sta per compiere il grande passo,<br />
sicuramente desidera che il proprio sia un<br />
matrimonio perfetto ed indimenticabile: un<br />
matrimonio da sogno! Ma organizzare al meglio il<br />
giorno del “sì” non è semplice, ecco perché<br />
sempre più spesso le coppie di futuri sposi si<br />
rivolgono a delle figure specializzate, i cosiddetti<br />
wedding planner, che si occupano di ogni<br />
problema organizzativo sollevando la coppia da<br />
ogni preoccupazione, ottimizzando il tempo a<br />
disposizione, rendendo i mesi che precedono le<br />
nozze un momento divertente e contenendo le<br />
costi del matrimonio entro il budget previsto. <strong>Di</strong><br />
questo si occupa <strong>Giulia</strong> Molinari: una<br />
professionista capace di trasformare in realtà le<br />
idee della coppia, confezionando un “giorno più<br />
Oggi Sposi.<br />
bello” come quello che gli sposi hanno da sempre<br />
desiderato.<br />
GIULIA CI RACCONTA DI SÉ<br />
“Pugliese di origine e creativa fin dalla nascita, da<br />
piccola amavo starmene accanto a mia nonna<br />
mentre si destreggiava nell’arte del taglio e del<br />
cucito. Cucire mi appassionava così tanto… Con<br />
la mia prima creazione capii di avere qualcosa di<br />
unico fatto con le mie mani, qualcosa che nessun<br />
altro al mondo possedeva. Crescendo la mia<br />
passione per la manualità rimase immutata e la<br />
creatività non aveva alcun limite per me<br />
spaziando in vari ambiti. Casalinga e madre felice<br />
per 30 anni, arrivò anche per me il giorno in cui (a<br />
quasi 50 anni) sentii la necessità di rinnovarmi, di<br />
dare un nuovo senso alle mie giornate ormai<br />
vuote da quegli impegni impellenti che i figli piccoli<br />
richiedono, per ritrovare una nuova dimensione di<br />
Donna. Tra decorazioni, scenari e fiori, cominciai<br />
ad amare l’aria che si respira ai matrimoni e<br />
contemporaneamente mi resi conto di quanto<br />
fosse importante per una coppia avere una<br />
persona esperta e di fiducia a cui affidarsi per<br />
l’organizzazione del proprio matrimonio. Così<br />
decisi di intraprendere, tra non poche difficoltà, la<br />
strada della wedding planner, per rassicurare e<br />
guidare gli sposi passo dopo passo nella<br />
personalizzazione del loro giorno più bello. Amo<br />
definirmi la wedding planner della porta accanto<br />
perché mi risulta difficile mantenere un rapporto<br />
distaccato con i miei sposi. Ho bisogno di entrare<br />
in empatia con loro, di ascoltare ciò che hanno da<br />
raccontare e di comprenderne i desideri più<br />
nascosti. Oggi sono soddisfatta di quanto ho<br />
realizzato, non mi sento affatto arrivata ma<br />
sempre alla ricerca di nuovi stimoli, sempre con la<br />
voglia di fare un passo più in là. Credo che tutto<br />
questo sia fondamentale per superare e attutire i<br />
colpi bassi che a volte la vita ci riserva. Grazie al<br />
lavoro sono diventata una nuova Donna”<br />
<strong>Giulia</strong> Molinari<br />
Wedding Planner and Design<br />
cell.: + 39 347 6147 128<br />
e-mail: info@giuliamolinarieventi.it<br />
website: www.giuliamolinarieventi.it<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
GIULIA:MOLINARI<br />
WEDDING PLANNER AND DESIGN - ITALY<br />
67
La donna alfa è forte, esigente, di gran carattere<br />
e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.<br />
Ma proprio nessuno. Si è conquistata a fatica la<br />
sua posizione e mantenerla significa per lei<br />
impegno e costanza. La donna alfa è brillante e<br />
diretta, non ama perdere il suo prezioso tempo<br />
e di conseguenza, ha bisogno di avere accanto<br />
persone che siano alla pari. E’ solida,<br />
carismatica, indipendente, affidabile. Vi sembra<br />
una utopia? No. La donna alfa esiste: è la<br />
trentaduenne Carmelagrazia Vitiello Brand<br />
Ambassador Luxury, presso Safilo Group.<br />
“<br />
Le occasioni nella vita penso che non ne sono<br />
molte. Si dice che il treno passi una sola volta, per<br />
cui è necessario non perderlo affinché non si abbia<br />
una vita piatta cadendo nel solito tram-tram. Non<br />
che si voglia essere un genio in materia di<br />
marketing, ma almeno svolgere questo lavoro nel<br />
migliore dei modi per potersi districare nel mondo<br />
del lavoro. Ho introdotto la parola “marketing”,<br />
poiché il mio percorso di studi e lavorativo si è<br />
sempre svolto nell’ambito del marketing, nello<br />
specifico nell’ambito commerciale delle aziende.<br />
Dopo aver conseguito una laurea triennale in<br />
“Archeologia e Storia delle Arti” all’università<br />
Federico II di Napoli, appassionata da sempre di<br />
arte e di tutto ciò che ruota intorno a questa<br />
materia, con una discreta votazione, con una tesi<br />
sperimentale sulla storia del Convento di<br />
Sant’Antoniello a Port’ Alba. Ricordo come<br />
immagini nitide nella mia mente le corse<br />
“affannose” passando da un Archivio ad un altro,<br />
tra vari uffici per chiedere permessi per poter<br />
consultare manoscritti storici importanti di non facile<br />
accesso e ore e ore a studiare, documentarmi e<br />
cosi via per dirvi che alla fine questo mio lavoro non<br />
venne ricompensato adeguatamente dalla mia<br />
professoressa la quale pensò bene però di<br />
pubblicare di sana pianta la mia tesi rendendolo un<br />
libro. Questo per me fu una grande delusione data<br />
la mia giovane età ma allo stesso tempo mi spronò<br />
a non fermarmi mai. Mi scrissi poi alla magistrale di<br />
Economia Aziendale integrando esami che non<br />
avevo sostento alla triennale, finendo questo mio<br />
percorso con il massimo dei voti, bacio accademico<br />
e mansione. A questo punto avevo l’arma per poter<br />
lavorare, ma mi mancava qualcosa sentivo che ero<br />
incompleta, così decisi all’insaputa dei miei e di tutti<br />
i miei amici di partire per Milano, dove partecipai<br />
alle selezioni dei uno dei Master più importanti<br />
d’Europa, il Publitalia’80. Ero impaurita, ansiosa,<br />
piccola e indifesa ma con una grande forza che mi<br />
spingeva a credere che ce l’avrei fatta, dovevo<br />
farcela, volevo farcela e ce l’ho fatta. Mi sono<br />
trasferita infatti a Milano, la mia città, pur essendo<br />
una terrona, ma questa città è stata per me una<br />
mamma, severa ma dolce, mi ha formata<br />
facendomi diventare la Donna che sono, testarda,<br />
La<br />
donna<br />
alfa<br />
determinata e caparbia nel raggiungere gli obiettivi<br />
che mi prefisso e che mi ero prefissata quello di<br />
diventare una Manager. Dopo il periodo quindi di<br />
studio intenso al Master ho conseguito lo stage<br />
presso Giochi Preziosi SpA per circa un anno in<br />
ambito Marketing, passando poi a Casa Modena<br />
SpA, occupandomi della gestione della GDO tra<br />
Milano e Firenze, in seguito mi si presentò<br />
l’occasione di avere un colloquio con la Philips<br />
Morris, azienda del tabacco, mercato sfidante, zona<br />
di competenza molto particolare quale la<br />
Campania, dove il nostro maggior competitor era il<br />
contrabbando… lascio a voi quindi l’immaginazione<br />
di capire le cose o meglio le persone che dovevo<br />
affrontare quotidianamente, e infine la proposta di<br />
Safilo Group con un contratto a tempo<br />
“indeterminato” il tanto atteso contratto. Ricopro la<br />
figura di Brand Ambassador sezione Luxury<br />
dell’azienda in Campania è stata una grandissima<br />
soddisfazione ma la mia ambizione mi spinge a<br />
volere sempre di piùeafaremeglio continuando<br />
quindi nel mio percorso di carriera e credere in quel<br />
sogno realizzato ad oggi per metà.<br />
Alla mia domanda: “Qual è il tuo valore X<br />
Carmelagrazia?”, lei mi risponde:<br />
Dopo avervi raccontato mie care lettrici, in breve la<br />
mia autobiografia, mi sento di dire che quando ho<br />
dettocheilmiosognoèametàèperchéquando ai<br />
colloqui mi chiedono quale sia il lavoro dei miei<br />
sogni non rispondo mai con le solite frasi fatte ma<br />
dico e dicevo sempre l’amministratore delegato di<br />
una multinazionale: da l’idea di essere una persona<br />
decisa che sa quello che vuole e dove vuole<br />
andare. È un indice di determinazione e della<br />
consapevolezza della persona. Il mio “valore x”<br />
infatti è la costante determinazione di credere nei<br />
miei sogni, perché lo so che incontrerò non pochi<br />
ostacoli essendo anche donna, basti pensare alla<br />
maternità. Mai mi farò mettere in un angolo e<br />
pensare di essere inferiore o diversa dai colleghi<br />
maschi ma tenere sempre la mente aperta, perché<br />
la strada non si aprirà mai magicamente davanti a<br />
me, bisogna adattarsi al contesto per trovare lo<br />
spiraglio e riuscire ad arrivarci. Tutta questa<br />
determinazione nel credere nei miei sogni è<br />
sempre accompagnata da un sano positivismo e di<br />
un naturale management empatico che insito delle<br />
Donne. Concludo questo articolo nel ringraziare in<br />
primis la <strong>Di</strong>rettrice di Donna Impresa Valeriana<br />
Mariani per questa grande opportunità e soprattutto<br />
per avermi dato l’occasione di esprimere me stessa<br />
attraverso queste poche righe. Mi auguro e vi<br />
auguro sempre di essere felici, di non vergognarsi<br />
mai di essere Donne e di credere sempre in voi<br />
stesse!<br />
”<br />
Carmela Vitiello cgvitiello@gmail.com<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
CARMELAGRAZIA:<br />
VITIELLO<br />
BRAND AMBASSADOR LUXURY, PRESSO SAFILO GROUP - ITALY<br />
69
Un dipendente<br />
motivato è un dipendente<br />
felice<br />
EFFICACIA ED EFFICIENZA SONO<br />
CONCETTI MOLTO IMPORTANTI NEL<br />
MONDO DEL LAVORO ED IN<br />
GENERALE NELLA PIANIFICAZIONE E<br />
NEL CONTROLLO DI QUALSIASI<br />
ATTIVITÀ.<br />
SE DUE ATLETI SI PREFIGGONO DI CORRERE I 100 METRI<br />
IN MENO DI 10 SECONDI E RIESCONO NEL LORO INTENTO,<br />
SONO ENTRAMBI EFFICACI; TRA I DUE RISULTERÀ PIÙ<br />
EFFICIENTE QUELLO CHE AVRÀ RAGGIUNTO L'OBIETTIVO<br />
CON IL MINIMO DISPENDIO DI RISORSE (TEMPO DEDICATO<br />
ALL'ALLENAMENTO E COSTI PER MATERIALE TECNICO,<br />
ALLENATORE, NUTRIZIONISTA, INTEGRATORI ECC.). LE<br />
RISORSE UMANE SONO CONSIDERATE L'ELEMENTO<br />
PREFERENZIALE PER ATTIVARE LA LEVA DEL<br />
MIGLIORAMENTO E RISPONDERE AL BISOGNO<br />
EMERGENTE DALLE RINNOVATE ESIGENZE DI SVILUPPO DI<br />
UN TESSUTO ECONOMICO E LAVORATIVO SEMPRE PIÙ<br />
ETEROGENEO. QUESTO È IL COMPITO DI ALESSIA<br />
CASONATO, UN FACILITATORE DEL CAMBIAMENTO E DELLA<br />
CREAZIONE DI UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE, PIÙ<br />
EFFICIENTE ED EFFICACE DELLA PRECEDENTE. IL SUO<br />
LAVORO, E LA SUA MISSION, È FAR EMERGERE LE<br />
ASPETTATIVE E DI STIMOLARE I DIPENDENTI A RIFLETTERE<br />
SUL CONTRIBUTO CHE INTENDONO DARE AL PERCORSO<br />
IN TERMINI DI IMPEGNO E DI RISORSE, CIÒ A BENEFICIO<br />
SIA DEL CONTESTO AZIENDALE CHE DEL CAPITALE UMANO<br />
STESSO.<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
ALESSIA: CASONATO<br />
GROUP HEAD OF PAYROLL & HR OPERATIONS PER SKS365 - MALTA LTD<br />
71
Alessia Casonato nasce a Roma nel 1982 da una<br />
famiglia di ufficiali dell’esercito italiano e funzionari<br />
ministeriali. Nel 2007 si laurea presso la LUISS Guido<br />
Carli in Scienze della Pubblica Amministrazione con<br />
una tesi sull’introduzione del sistema di valutazione<br />
della performance presso il Ministero dell’Economia e<br />
delle Finanze. Inizia a lavorare nel campo delle Risorse<br />
Umane in funzioni soft come il recruiting, l’assessment<br />
e l’organizzazione, per poi decidere di specializzarsi<br />
nelle funzioni hard come l’amministrazione, il payroll e<br />
le relazioni sindacali. Negli anni è stata impiegata<br />
presso grandi contesti strutturati di aziende<br />
multinazionali come Q8 Petroleum, Procter&Gamble,<br />
BNL BNP Paribas ed ha curato la realizzazione di<br />
progetti HR come lo smart working ed i flexible benefits<br />
in Philip Morris e i nuovi sistemi payroll e HCM in<br />
Bristol-Myers Squibb. Nel 2017 vince il bando di<br />
selezione di ALES S.p.a, società in house del Ministero<br />
dei Beni Culturali, per ricoprire la carica di Responsabile<br />
Amministrazione del Personale di importanti sedi<br />
culturali ed amministrative in carico al Ministero, fra le<br />
quali le Scuderie del Quirinale, il Colosseo, gli Uffizi di<br />
Firenze e Pompei. Nel <strong>2018</strong> viene chiamata a ricoprire il<br />
ruolo di Group Head of Payroll & HR Operations per<br />
SKS365 Malta Ltd, multinazionale del gioco d’azzardo<br />
proprietaria del marchio PlanetWin365, per guidare la<br />
realizzazione dei sistemi e delle piattaforme HR a livello<br />
globale. “Essere cresciuta figlia unica in una famiglia<br />
composta completamente da servitori dello Stato – ci<br />
dice - credo mi abbia insegnato ad apprezzare il valore<br />
della buona organizzazione, utile al raggiungimento dei<br />
propri obiettivi. Rispetto però alla mia famiglia, che ha<br />
sempre potuto contare sulla stabilità di impiego, io ho<br />
dovuto affrontare il mercato del lavoro in uno dei suoi<br />
peggiori momenti: la crisi economica del 2008. Questo<br />
mi ha portato a sviluppare una mentalità<br />
completamente diversa dalla logica del posto fisso, e<br />
l’organizzazione che ho citato prima è diventata uno<br />
strumento da utilizzare per affrontare i cambiamenti<br />
della vita, del lavoro, per creare qualcosa di nuovo e<br />
buono dal caos. Le aziende avranno sempre bisogno di<br />
rinnovarsi e di affrontare il cambiamento, la mia<br />
missione è quella di essere un facilitatore del<br />
cambiamento e della creazione di una nuova<br />
organizzazione, più efficiente ed efficace della<br />
precedente. Purtroppo per raggiungere questo risultato<br />
bisogna attraversare un periodo di cambiamento, e<br />
l’allontanarsi da azioni routinarie spaventa le persone,<br />
che hanno la sensazione di perdere il controllo od<br />
anche di veder messa a repentaglio la propria<br />
posizione, e questo crea ansie e paure. Parte del mio<br />
lavoro è prendere queste ansie e trasformarle in<br />
progetti positivi e costruttivi per immaginare scenari<br />
aziendali futuri migliorativi per i dipendenti e per i<br />
dirigenti, cercando di essere io stessa parte del<br />
cambiamento ed influenzarlo nel miglior modo possibile.<br />
Alla fine, per ogni lavoro che ho seguito e seguirò il mio<br />
obiettivo è stato e sarà sempre lo stesso: rendere felici i<br />
dipendenti e permettere loro di lavorare nel miglior<br />
modo possibile per servire i colleghi e l’azienda”.<br />
aboutus<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
Come la vedo io<br />
di Valeriana Mariani<br />
È una donna unica, una donna che vi piacerebbe<br />
incontrare ancora. Si rifiuta di rimanere legata alle<br />
convenzioni. Non lascia che le regole della società la<br />
leghino. Si risente con le persone che le dicono<br />
costantemente come vivere la sua vita. Ha il suo<br />
percorso da seguire e fiumi in cui scorrere. Le<br />
emozioni sono le sue linee guida. Pensa e sente fin<br />
troppo. È molto attenta ai bisogni degli altri, ma non<br />
trascura i suoi. Non imita nessuno, ha le sue idee e i<br />
suoi sogni. Ha il suo senso dello stile in ogni aspetto<br />
della vita. Non cerca l’approvazione di altre persone e<br />
non sente il bisogno di piacere a tutti. Lei segue<br />
sempre la sua anima, non importa quel che costa. Non<br />
ha paura di correre rischi e di vivere nell’incertezza. È<br />
coraggiosa anche se a volte potrebbe sembrare<br />
incosciente. È consapevole di chi è e decide di<br />
dipendere dal suo intuito. L’amore per i viaggi è il suo<br />
primoedeternoamore.Vivelavitaalmassimoconle<br />
sue valige sempre pronte per partire. Ama i<br />
cambiamenti, ed è sempre alla ricerca di qualcosa di<br />
nuovo. Le piace la diversità ed è per questo che le<br />
piace incontrare nuove persone e ascoltare le loro<br />
storie. Altrimenti, potrebbe annoiarsi facilmente. La<br />
routine non fa per lei. Il suo “tempo solitario” è molto<br />
importante per lei, gode della sua stessa compagnia.<br />
Quando è sola tra le sue quattro mura, va tutto bene.<br />
La fa sentire a suo agio. Non fa mai affidamento su<br />
altre persone per essere felice; lei crea la sua felicità.<br />
Quando la sentite parlare di arte, avvertite una grande<br />
enfasi, ma è in questo modo che la vive. Potrebbe<br />
anche essere un’artista lei stessa. È un’artista a modo<br />
suo, comunque – dipinge la vita con i suoi stessi<br />
colori. Trova la musica in ogni cosa. Ama le parole, il<br />
ritmo, la danza, tutto ciò che definisce la musica. Tutto<br />
ciò che essenzialmente definisce la vita. Ha un fuoco<br />
nella sua anima zingara. Fa tutto con grande passione<br />
o non fa assolutamente nulla. Costruisce la sua<br />
carriera, le amicizie e le relazioni, basandole sulla<br />
passione. La passione è il suo stile di vita. <strong>Di</strong>ce<br />
sempre quello che pensa. Protegge i suoi ideali e le<br />
sue convinzioni e non ha paura di difenderli. A<br />
prescindere da quello che pensa qualcuno, ha le sue<br />
opinioni e punti di vista forti. Gode della sua libertà. È<br />
uno spirito libero e non ama nulla che la opprima o la<br />
leghi. Irrilevante se si tratta di una relazione o<br />
qualcos’altro, deve avere il suo senso di libertà.<br />
Scappa da tutto ciò che viene imposto o costringe. È<br />
sempre alla ricerca del significato più profondo delle<br />
cose. Ama gli attimi speciali che trascorre con le<br />
persone care. Ama non "a patto che..." ma<br />
incondizionatamente: è sufficiente capire quanto si<br />
ama se stessi per comprendere quanto si è in grado di<br />
amare altri. Non importa cosa fai o come ti comporti.<br />
Se vivi in un posto umile o lussuoso. Lei non giudica, ti<br />
accetta per quello che sei. Il suo amore è indiscutibile<br />
CHI É<br />
UNO<br />
SPIRITO<br />
LIBERO?<br />
ECCONE<br />
UN PROFILO…<br />
e innegabile. Il suo amore è qualcosa su cui puoi fare<br />
affidamento. Tutto questo e tanto altro ancora è Laura<br />
Francesca Aimone.<br />
<strong>Di</strong>ce di sé stessa<br />
“<br />
Quando mi sono laureata in lingue e letterature<br />
straniere nel 2002 sapevo esattamente quali<br />
caratteristiche doveva avere il mio lavoro dei sogni:<br />
permettermi di viaggiare, di stare a contatto con<br />
culture diverse dalla mia e con persone stimolanti,<br />
essere internazionale, avere uno sfondo culturale ed<br />
aspetti organizzativi… non ero solo sicura che un<br />
lavoro così esistesse. Quindi ho deciso di crearmelo!<br />
Dopo alcuni tentativi in villaggi turistici internazionali in<br />
Egitto e nella Repubblica Domenicana e in<br />
un’università americana ad insegnare italiano, sono<br />
approdata all’ambito che non avrei più lasciato: il<br />
LAURA F. : AIMONE<br />
EVENT MANAGER PRESSO FONDAZIONELA BIENNALE DI VENEZIA<br />
cinema. Ho così iniziato a lavorare per Festival<br />
Internazionali di Cinema, sentendomi subito a casa.<br />
Dopo alcune esperienze tra Torino e la Finlandia, sono<br />
approdata alla Biennale di Venezia dove ho fatto parte<br />
dell’Ufficio Eventi per tre anni. Nonostante questa<br />
esperienza sia stata quella più formativa ...<br />
75<br />
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della mia carriera e mi abbia permesso di esplorare<br />
altri ambiti culturali oltre al cinema come l’arte,<br />
l’architettura, la musica, la danza e il teatro, mi ha<br />
anche fatta rendere conto che il lavoro fisso non<br />
faceva per me. Ho quindi deciso di mettermi in<br />
proprio e di fondare la Aim One, Culture, Cinema,<br />
Events. Il legame con la Biennale continua tutt’oggi e<br />
da 14 anni sono la responsabile dell’Ufficio<br />
Delegazioni della Mostra del Cinema, occupandomi,<br />
insieme al mio team, della gestione e dell’accoglienza<br />
di registi e attori durante i momenti ufficiali del<br />
Festival e del protocollo del tappeto rosso. Nel corso<br />
degli anni ho inoltre instaurato collaborazioni simili<br />
con alcune tra le principali istituzioni legate al cinema<br />
a livello mondiale, come la Berlinale, il Festival del<br />
Cinema di Edimburgo, il Doha Film Institute in Qatar,<br />
il Macao Film Festival and Awards in Cina e il Giffoni<br />
Film Festival. Parallelamente ho approfondito la parte<br />
contenutistica dei Festival, proponendo workshop<br />
dedicati e diventando consulente alla<br />
programmazione con particolare interesse per i film<br />
dell’area parlante arabo del Golfo. Tra i progetti<br />
curatoriali più recenti vi è il focus “Endorfine rosa<br />
shocking”, da me ideato e curato, su film che parlano<br />
di donne nello sport. La prima edizione della<br />
rassegna si è tenuta a Treviso ed ha ricevuto il<br />
patrocinio del CONI. Ho ricoperto il ruolo di giurata<br />
per Festival internazionali di Cinema in Italia,<br />
Inghilterra, Slovacchia, Tasmania e, prossimamente,<br />
Armenia. Al contempo proseguo il mio percorso negli<br />
eventi, organizzando occasionalmente mostre di arte<br />
e fotografia e collaborando a livello internazionale con<br />
aziende specializzate nel settore lusso per marchi<br />
come Dolce&Gabbana, Hugo Boss e Gucci. Mi<br />
occupo anche di mantenere i rapporti internazionali<br />
per una realtà molto speciale come quella della<br />
Scuola di Recitazione della Calabria. La sfida<br />
lavorativa più recente è però dietro la macchina da<br />
presa! Dopo anni circondata da registi, mi è venuta<br />
voglia di raccontare una mia storia e, in seguito ad un<br />
corso di sceneggiatura con la Scuola Holden, ho<br />
trovato un produttore e sono pronta a girare la<br />
prossima primavera. Tra il cast due attori d’eccezione,<br />
ma non posso ancora svelare niente, per ora. La mia<br />
è una vita quindi all’insegna delle passioni, dove il<br />
limite tra lavoro e piacere è spesso molto labile.<br />
Trascorro la maggior parte del tempo a viaggiare e<br />
non potrei desiderare altro. Certo non posso mai fare<br />
un abbonamento in palestra, programmare le<br />
rimpatriate con i compagni di liceo perché non so mai<br />
dove sarò e, a volte, avrei tanta voglia di uscire a<br />
cena con un amico che, ahimè, vive dalla parte<br />
opposta del globo. Ma qualsiasi scelta ha un costo e<br />
questo, alla fine, è minimo, almeno per me. Anche la<br />
vita sentimentale è impegnativa, ma sono sicura che<br />
lo sarebbe altrettanto se avessi una professione<br />
sedentaria. Il mio valore X? L’entusiasmo, sempre e<br />
comunque, insieme alla profonda convinzione che<br />
una barca in un porto è al sicuro, ma non è il motivo<br />
per cui è stata costruita.<br />
”<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
AIM-ONE<br />
www.aim-one.it
CI SONO DONNE CHE<br />
SOGNANO DI GUIDARE UN<br />
GIORNO UNA FERRARI O UNA<br />
MASERATI. E CI SONO QUELLE<br />
CHE, INVECE, TRA LE NUVOLE<br />
VOLANO PER DAVVERO, ALLA<br />
GUIDA DEGLI AEREI<br />
DELL'AERONAUTICA MILITARE.<br />
NON CI SONO PRECLUSIONI<br />
DI GENERE SE VUOI DIVENTARE<br />
UNA PILOTA TRANNE L'AVERE<br />
UNA VISTA PERFETTA,<br />
UN'ALTEZZA COMPRESA TRA<br />
1,65 E 1,90 METRI E, COSA PER<br />
NULLA SOTTOVALUTABILE, UNA<br />
GRANDE DOSE DI CORAGGIO.<br />
E DI CORAGGIO, LEI, ELENA<br />
CECCOLINI, NE HA<br />
CERTAMENTE DA VENDERE.<br />
Ma chi è Elena Ceccolini?<br />
Conosciamola più da vicino:<br />
“<br />
Sono Elena – ci dice - ho 42 anni e<br />
nonostante nello spirito mi senta ancora<br />
una ragazzina la mia vita è stata molto<br />
intensa, ricca di esperienze, gratificazioni<br />
ma anche di molti sacrifici. Sono mamma di<br />
una meravigliosa bambina di 8 anni e un<br />
maggiore pilota dell’Aeronautica Militare.<br />
Ho iniziato la mia carriera nel 2000 quando<br />
le Forze Armate hanno aperto le loro porte<br />
alle donne. Ho frequentato per cinque anni<br />
l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dove<br />
ho conseguito la Laurea in Scienze<br />
Politiche e in seguito, dopo un anno di<br />
addestramento alle scuole di volo, il<br />
brevetto di Pilota Militare. Mi definirei una<br />
donna curiosa, con molti interessi, che non<br />
si ferma alla superficie delle cose:<br />
raramente lascio che quello che incontro mi<br />
scorra addosso solo perché mi ha<br />
incrociato. Credo molto nell’amicizia vera,<br />
fatta di persone e sentimenti piuttosto che<br />
di like su Facebook. Credo nella solidarietà<br />
fra donne, ma non mi definisco una<br />
femminista a tutti i costi: le differenze tra<br />
uomo e donna ci sono e non parlerei mai di<br />
superiorità dell’uno rispetto all’altra o<br />
viceversa perché preferisco dare valore alla<br />
singola persona indipendentemente dal<br />
genere di appartenenza. Alcune mie colleghe con<br />
cui ho vissuto il percorso in Aeronautica sono<br />
diventate per me come delle sorelle e appena<br />
possiamo, anche se ognuna ha la propria vita<br />
frenetica, cerchiamo di passare del tempo insieme.<br />
Con<br />
la<br />
testa<br />
tra<br />
le<br />
nuvole<br />
Quando non indosso la divisa, vesto i panni della<br />
mamma sempre di corsa, della studentessa<br />
universitaria “attempata” che quando quel vulcano<br />
della figlia si addormenta prepara gli esami per<br />
finire la seconda laurea in Odontoiatria e della<br />
volontaria ospedaliera. Appena posso stacco la<br />
spina e parto per qualche giornata sugli sci o per<br />
qualche posto dove poter fare immersioni (il mare<br />
e il cielo sono le mie due passioni). Il mio punto di<br />
forza? Rimanere la donna che sono e non quella<br />
che gli altri a volte avrebbero voluto che fossi,<br />
essere mamma in un mondo di uomini,<br />
ELENA: CECCOLINI<br />
PILOTA AERONAUTICA MILITARE - ROMA - ITALY<br />
rinunciando a qualche opportunità ma facendolo<br />
con la consapevolezza delle mie scelte e di quello<br />
che volevo.<br />
”<br />
79<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
Ci sono persone che ti danno<br />
l’ispirazione per fare sempre<br />
meglio. Ma per fare meglio – ed<br />
essere migliori – è necessario<br />
volerlo. Significa che bisogna<br />
essere motivati e la motivazione<br />
è qualcosa che è molto difficile<br />
trovare e molto facile perdere.<br />
Per avere successo nella vita in<br />
genere e nell’ambito lavorativo<br />
in particolare, non è sufficiente<br />
avere un elevato QI o essere<br />
solo competenti da un punto di<br />
vista professionale. Il manager<br />
ideale è un insieme di<br />
caratteristiche che si ritrovano<br />
in ogni settore. Infatti, di<br />
qualunque cosa ci si occupi, le<br />
capacità devono sempre essere<br />
le stesse. Fattore comune di tutti<br />
i migliori manager è l’impegno<br />
costante e il commitment verso<br />
l’eccellenza. Il successo, infatti,<br />
bisogna coltivarlo per ottenerne<br />
il massimo risultato. E se<br />
parliamo di successo non<br />
possiamo non parlare di Sara<br />
Callegari, madre amorevole e<br />
manager in Engie Italia.<br />
“<br />
Il mio nome è Sara Callegari, 51<br />
anni, ho 2 splendidi figli Alice 19<br />
anni e Luca 16. Ho lavorato sodo<br />
durante tutta la mia vita ma ho<br />
sempre ritenuto che il lavoro per<br />
quanto importantissimo per me –<br />
esordisce Sara - debba integrarsi<br />
nell’ambito di una vita equilibrata.<br />
Ho la fortuna di svolgere un lavoro<br />
che amo e che mi consente di<br />
sentirmi pienamente realizzata:<br />
amo la relazione con le persone,<br />
credo non ci sia niente di più<br />
stimolante e ricco e le persone<br />
sono il mio core business. Sono il<br />
<strong>Di</strong>rettore Risorse Umane,<br />
responsabile anche di Ambiente,<br />
Sicurezza e Servizi Generali, di<br />
Engie Italia, multinazionale<br />
francese leader nel settore della transizione energetica,<br />
oltre 3000 collaboratori in Italia. Mi definisco una persona<br />
piena di energia, entusiasta, appassionata. Lavorare con<br />
passione fa la differenza, consente di raggiungere<br />
traguardi importanti e di farlo con leggerezza e anche<br />
divertimento. Nei diversi ruoli ricoperti ho infatti acquisito<br />
una profonda esperienza in ambito organizzativo, people<br />
empowerment and engagement cosi come capacità di<br />
intessere relazioni industriali proficue. Ho costruito solide<br />
relazioni nell’ambito del mio team e con i miei peers,<br />
L’arte<br />
di<br />
creare<br />
fiducia<br />
sono dotata di ottime doti comunicative, mi piace il<br />
cambiamento, lo vivo sempre come un’opportunità. Mi<br />
vengono riconosciute anche qualità come la velocità di<br />
pensiero e la capacità di pensiero strategico, la tenacia e<br />
la determinazione. Sono riporto diretto del CEO e<br />
membro del Codir aziendale e gestisco le relazioni a<br />
livello Corporate e Business Unit. Sono executive coach<br />
certificato (ICF). Sono anche il Presidente di Energy<br />
ASSISTANCE Italy, la Onlus, che all’interno del Gruppo<br />
ha come scopo quello di fornire il supporto tecnico a<br />
progetti umanitari al fine di portare l’energia in tutto il<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
SARA: CALLEGARI<br />
HR - DIRECTOR - ENGIE ITALIA SPA - MILANO - ITALY<br />
mondo a chi non ne ha accesso. Amo lo sport, il runner,<br />
in particolare… ho corso una maratona e questo posso<br />
dire sia l’emblema del mio x-factor: sono tenace e<br />
entusiasta, le difficoltà non mi abbattono, cado ma mi<br />
rialzo sempre!<br />
”<br />
Sara.callegari@engie.com<br />
www.engie.it<br />
81
Antiche credenze nel corso dei secoli si sono<br />
sviluppate a proposito delle candele, alcune<br />
delle quali riguardano l’amore altre la fortuna. È<br />
comunque di buon augurio accendere una<br />
candela bianca all’interno di una nuova<br />
abitazione prima di abitarla e, per assicurarsi la<br />
felicità nel matrimonio, dicono sia propizio<br />
accendere una candela bianca anche il giorno<br />
delle nozze. Quanti insegnamenti sospesi tra<br />
mistero, magia e curiosità circondano la<br />
candela! Usata in tutto il mondo nel corso delle<br />
festività, celebrazioni religiose, durante il<br />
matrimonio, per amore (se si accende una<br />
candela rosa il giorno di S. Valentino si otterrà<br />
il vero amore) o come porta fortuna, la candela<br />
diventa oggi un vero e proprio oggetto cult.<br />
MA ORA CONOSCIAMO ROXANA PIÙ DA<br />
VICINO..<br />
“<br />
Mi chiamo Roxana, la mia passione? Scolpire a<br />
mano candele. Ho cominciato a fare questo 7 anni<br />
fa e mi sono proprio innamorata di queste bellezze<br />
colorate e profumate. Sono un ingegnere chimico e<br />
il mio lavoro è quello di ricercare nuove soluzioni<br />
naturali ed ecologiche in vari settori. Come è<br />
iniziata la storia delle candele scolpite a mano?<br />
Presto detto: sono rimasta letteralmente affascinata<br />
da un documentario in cui si parlava di candele e<br />
della loro simbologia… da quel momento ho capito<br />
che lavorare le candele era ciò che volevo fare. Mi<br />
ci è voluto molto tempo per capire l'intero processo,<br />
per costruire il mio melting pot di cera e per fare un<br />
sacco di esperimenti sulle materie prime. È stato<br />
difficile capire l'intero processo perché non avevo<br />
nessuno da cui imparare o chiedere consigli,<br />
perché nessuno realizzava candele lavorate a<br />
mano nel mio paese: la Romania. E’ da qui che<br />
provengono, in larga parte, le materie prime<br />
necessarie; altre provengono invece dall'Ucraina.<br />
Realizzare candele comporta diversi passaggi,<br />
ognuno diverso ed interessante – precisa – ora ve<br />
lo spiego: si Inizia sciogliendo la cera e preparando<br />
lo stoppino; ognuno di questi due elementi deve<br />
avere determinate caratteristiche: che non abbiano<br />
elementi tossici in primis e che non fumino durante<br />
la combustione. Dopo che la paraffina è stata<br />
portata ad una certa temperatura e lo stoppino è<br />
stato preparato, vengono aggiunti i profumi e gli<br />
eventuali coloranti, nel frattempo vengono preparati<br />
gli stampi all’interno dei quali si versa la paraffina in<br />
attesa si raffreddi e si indurisca. Dopo un’ora si<br />
completa il processo con paraffina e si attende il<br />
tempo necessario a rimuovere il nucleo, che è la<br />
base delle candele scolpite. Nella caldaia intanto,<br />
diverse paraffine colorate si fondono in svariati<br />
contenitori. L'anima rimossa dallo stampo viene<br />
affondata 20-25 volte in paraffina colorata, una alla<br />
volta. Mentre è ancora calda, la candela si<br />
scolpisce con le dita e con l’ausilio di un coltello.<br />
Cera '<br />
una volta<br />
IL FASCINO<br />
DELLE CANDELE<br />
Questo stadio è molto importante e deve durare<br />
per un massimo di 15 minuti, perché poi la cera si<br />
raffredda e diventa un chunk, impossibile da<br />
intagliare. Completata l’opera di intaglio, che è la<br />
fase più creativa dell’intero processo, si aggiunge<br />
uno strato lucido per mantenere i colori vivi, si<br />
lascia ad asciugare per 24 ore ed è fatta! Amo<br />
molto l’idea che ognuna di queste mie creazioni<br />
farà felice almeno una persona quando la vede,<br />
quando la possiede. Adesso, dopo 7 anni di pratica<br />
ed apprendimento di innumerevoli tecniche, riesco<br />
a realizzare candele pazzesche per bellezza ed<br />
originalità ma anche per grandezza e modelli: ci<br />
sono candele di 11 cm, di 20 cm, di 33 cm, di 60<br />
cm, di 80 cm ed addirittura candele di 100 cm. Le<br />
più richieste sono quelle di 60 cm, inclusi, in quanto<br />
utilizzate per servizi religiosi, per matrimoni e<br />
battesimi. Tutte le mie candele sono profumate con<br />
essenze naturali essendo io, fortemente votata<br />
all’ecologia. Cerco sempre di soddisfare i desideri<br />
dei miei clienti trovando soluzioni originali che<br />
appaghino le loro richieste anche<br />
personalizzandole con i nomi degli sposi in cera<br />
colorata qualora fossero utilizzate per abbellire il<br />
contest di un matrimonio. Le mie candele bruciano<br />
come le lanterne: le pareti rimangono intere e la<br />
luce è visibile solo all'interno… sono davvero<br />
bellissime, e non lo dico solo io – sorride – … non<br />
mi resta a questo punto che congedarmi da voi<br />
augurando buona luce a tutte le vostre lettrici e<br />
lettori e porgendovi il mio più sincero e cordiale<br />
saluto.<br />
”<br />
Roxana Laura Gordan<br />
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DENOTANO LA GRANDEZZA DI QUESTA<br />
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89
Che donna!<br />
Nella foto: Manuela Saloum (Rolea), professione giornalista e presentatrice televisiva per News Television (<strong>Di</strong>gi24)… “ Il giornalismo<br />
- ci dice - che è stato per tanto tempo maschile e maschilista, nei numeri ma anche nelle modalità, si tinge finalmente di rosa. Nel mondo<br />
ci sono sempre più donne in questo settore e certe tematiche che propongono le donne non sono più considerate “roba da donne” ma<br />
una notizia al pari delle altre. Amo il mio lavoro e mi piace portare le informazioni della gente, ma anche un sorriso, se è necessario”.<br />
MANUELA: SALOUM<br />
GIORNALISTA TELEVISIVA DIGI24 - ROMANIA<br />
Manuela Rolea manuelarolea@yahoo.com<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it 91
100% TALENT<br />
CHI E' SANDRA PASERIO<br />
( nella foto al centro con i suoi collaboratori) )<br />
“<br />
Sono sempre stata uno spirito libero, illuminata dal desiderio di realizzare nuovi progetti. È per<br />
questo che, dopo aver conseguito il titolo di consulente del lavoro, aprii il mio studio a soli 23 anni. La<br />
fortuna è stata di avere al mio fianco un uomo che ha sostenuto la passione per il mio lavoro, senza<br />
farmi rinunciare al ruolo di mamma di due figli meravigliosi che sono sempre stati al centro della mia<br />
vita: Federica, la primogenita e Roberto. Ho sempre ritenuto che la qualità del tempo che si dedica alle<br />
persone che si amano sia più importante della quantità, i miei figli sono consapevoli che ci sono e ci<br />
sarò sempre. Nel 2007, insieme ad altri colleghi, costituii G11 srl, un network di professionisti con<br />
l’intento di condividere il proprio sapere e nuovi progetti. La certificazione di qualità ISO 9001 è stato il<br />
coronamento di questo percorso di eccellenza che ha visto il prosieguo con un investimento tecnologico<br />
mirato, volto a creare uno studio innovativo e fuori dagli schemi. Il progetto è stato premiato dalla<br />
School of Management dell’Osservatorio ICT & Professionisti del Politecnico di Milano con il<br />
riconoscimento del Premio “Professionista <strong>Di</strong>gitale 2014”. Negli ultimi anni, con i figli ormai grandi, ho<br />
potuto dedicarmi alla crescita personale e allo sviluppo di nuove soft skills. Ho ottenuto il diploma di<br />
Business Coach Professionista presso la Karakter Coaching School e ho conseguito il secondo livello di<br />
specializzazione internazionale in PNL (Master Practitioner) certificato dalla “Society of NLP” di Richard<br />
Bandler e John Grinder. Subito dopo ho frequentato la scuola di Specializzazione Manageriale in<br />
Comunicazione, Problem Solving & Coaching Strategico presso Nardone Group e ho ottenuto la<br />
certificazione ETAC (Evaluating Truthfulness and credibility) di Paul Ekman International. Dopo aver<br />
studiato le micro espressioni facciali, il mio interesse è andato all’intelligenza emotiva. Sono diventata<br />
Sei Assessor certificato e ho costituito la Paserio & Partners. Grazie al nuovo studio associato, ho<br />
traghettato lo Studio Paserio verso la consulenza per la gestione strategica delle Risorse Umane. Una<br />
figura professionale innovativa per supportare le nuove aziende 4.0”<br />
”<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
SANDRA: PASERIO<br />
SOCIO FONDATORE PASERIO & PARTNERS<br />
93
A TU PER TU CON<br />
Alberto Sala<br />
Amministratore Delegato di<br />
Acme e Responsabile Business<br />
AWP del Gruppo Sisal<br />
Così<br />
per gioco<br />
di Valeriana Mariani<br />
L’identikit dell’uomo ideale: sensibile (non si discute), romantico (inutile dirlo), divertente (ovvio, altrimenti<br />
che gusto c’è?), intelligente (vogliamo proprio tutto), bello? no, grazie (ma siamo certe di essere<br />
sincere?), eclettico (quanto basta), un po’ leader (ma che non ci metta troppo in ombra), un po’ accudente<br />
(ci piace che qualcuno si prenda cura di noi senza esagerare). È ufficiale: noi donne pretendiamo davvero<br />
molto… insomma abbiamo troppe pretese. Sarà che stiamo diventando con loro ancora più esigenti di<br />
quel che siamo con noi stesse? Sarà che non siamo mai felici, noi donne, perché abbiamo aspettative<br />
poco realistiche? Ma esistono gli uomini che cerchiamo? Lui è perfetto, sembra avere proprio tutto ed è<br />
per questo che è già sentimentalmente impegnato. Comunque sia, conosciamolo più da vicino:<br />
Chi è Alberto Sala? Si descriva in 3 parole<br />
Impulsivo, coraggioso, leale!<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it 95
Quali sono i suoi punti di forza?<br />
L’incosciente convinzione di poter fare qualsiasi<br />
cosa, la “feroce” determinazione nel perseguire<br />
qualsiasi obiettivo.<br />
Qual è stato il percorso che l’ha portata in Sisal?<br />
Un amico che non vedevo da anni mi ha proposto di<br />
collaborare nelle società di famiglia in un mercato a<br />
me totalmente sconosciuto. Mi sono sembrate da<br />
subito un’opportunità ed una sfida estremamente<br />
interessanti ed ho accettato. Alcuni anni più tardi<br />
decise di cedere il grosso delle proprie aziende a<br />
Sisal ed eccomi qui.<br />
Può descriverci la sua giornata tipo?<br />
Sveglia alle 6,15, giornata in Sisal a Milano se non<br />
impegnato in altre trasferte e, con i miei collaboratori,<br />
ci occupiamo della gestiamo della Business Unit oltre<br />
che delle aziende che amministro, la sera rientro<br />
intorno alle 19.<br />
Formazione ed esperienza sul campo: quanto<br />
incidono sulla forza di un buon Manager? Quale,<br />
in particolare, ha maggior rilievo?<br />
La formazione ti fornisce tantissime nozioni ed<br />
informazioni, l’esperienza sul campo diventa<br />
fondamentale per mettere in pratica tutte le<br />
conoscenze acquisite e per trovare continui spunti di<br />
miglioramento. Entrambe però, da sole, non faranno<br />
mai di un manager un buon manager se a guidarlo<br />
non ci sarà la Passione per ciò che fa. Se non sarà<br />
innamorato del proprio lavoro non otterrà mai grandi<br />
risultati.<br />
Durante il suo percorso professionale, quali sono<br />
state le esperienze che le sono servite<br />
maggiormente (anche negative)?<br />
Ogni esperienza ti arricchisce di qualcosa a volte<br />
senza nemmeno che tu te ne accorga, ma poi in<br />
determinate situazioni ti accorgi che stai agendo<br />
mettendo in pratica spunti diversi maturati in<br />
esperienze diverse. Se devo citarne alcune in<br />
particolare, direi sicuramente quella sportiva dove<br />
impari cosa significano regole, disciplina, sacrificio, la<br />
gioia della vittoria e la delusione della sconfitta ed in<br />
particolare ad avere il pieno controllo delle tue<br />
emozioni, perché non averlo significa commettere<br />
parecchi errori; il percorso nella Polizia di Stato nel<br />
quale ho provato la grandezza e la bellezza della<br />
generosità e dell’essere utile agli altri da un lato,<br />
mentre dall’altro ho vissuto miseria, violenza e<br />
l’emarginazione, cose che tutti bene o male<br />
conosciamo ma ben pochi sanno esattamente cosa<br />
significhino realmente. Infine l’esperienza biennale in<br />
un’azienda di multilevel marketing, non tanto per<br />
l’attività in sé ma per il grande valore ed importanza<br />
che dava alla formazione della persona, corsi<br />
bellissimi che mia hanno fatto sviluppare e rafforzare<br />
le competenze più importanti che ci siano al mondo,<br />
quelle che ognuno di noi ha dentro di se.<br />
Il leader dalla forte intelligenza emotiva ottiene<br />
sempre i migliori risultati o in certi casi è<br />
preferibile una leadership più “tradizionale”?<br />
Nella foto: Alberto Sala<br />
Credo che la leadership tradizionale sia come una<br />
buona base che tutti dovrebbero comunque avere e<br />
conoscere. La leadership tradizionale ti permette di<br />
essere pragmatico e di dare stabilità alla tua<br />
“struttura” da tutti i punti di vista. Detto questo in un<br />
mondo in continuo fermento in cui tutto si muove e<br />
cambia rapidamente, serve una grandissima<br />
intelligenza emotiva. Chi ne è privo è spacciato o, lo<br />
sarà presto.<br />
C’è il risvolto della medaglia nelle tecnologie?<br />
società sempre più dipendenti e sempre più deboli,<br />
ecco perSi e credo sia già evidente. Le tecnologie<br />
sono una parte fondamentale del progresso<br />
dell’umanità, ci aiutano vivere meglio, fare meno<br />
fatica, svolgere compiti ed attività molto più<br />
velocemente. Quindi sono favorevole alle tecnologie,<br />
certamente sì. Il risvolto della medaglia sta nell’uso<br />
che ne facciamo. Spesso purtroppo diventano un<br />
surrogato, un sostituto della nostra intelligenza e del<br />
nostro pensiero, a tal punto che quando dobbiamo<br />
fare qualcosa di nuovo il nostro primo pensiero non è<br />
come farlo ma capire se c’è una tecnologia<br />
UI<br />
Ah, gli uomini!<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
disponibile che lo possa fare per me. Questo crea<br />
ché alla prima difficoltà vanno subito in crisi.<br />
Che consigli darebbe ai giovani che si affacciano<br />
al mondo del lavoro, che competenze secondo lei<br />
sono necessarie per essere all’altezza delle<br />
nuove sfide?<br />
Credere fortemente in se stessi, convincersi che<br />
qualsiasi cosa accadrà dipenderà essenzialmente da<br />
loro e dalle scelte che faremo nel corso della loro vita<br />
e dall’impegno e dai sacrifici che saranno disposti a<br />
fare per ottenere ciò che vogliono. Chi pensa di
essere stato sfortunato … ha già vinto, non ce la farà MAI!<br />
Come valuta il successo?<br />
Le rispondo in base a cosa reputo io il successo. Il vero successo è<br />
quando sei sereno e felice, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia in<br />
qualsiasi posto del mondo.<br />
Cosa fa nel tempo libero?<br />
Mi piace viaggiare conoscere posti nuovi, culture diverse, fare attività<br />
sportiva in particolare Moto e Sci, condividendo il tutto con i miei figli e<br />
la mia compagna.<br />
“Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima”, ci<br />
spiega questo concetto da appassionato motociclista?<br />
Grande verità, quattro ruote ti spostano fisicamente da un posto<br />
all’altro, due ruote ti regalano gioia e libertà, permettendo alla mente e<br />
all’anima di andare in qualsiasi posto.<br />
Nella guida della motocicletta, come nella vita, si incontrano<br />
soggetti e situazioni particolari e servono perizia e competenze.<br />
Ci vuole inoltre coraggio e anche capacità di improvvisazione,<br />
perché non tutto è programmabile o va come noi vorremmo. Le è<br />
mai capitata una situazione di pericolo, o che comunque abbia<br />
richiesto grande coraggio, in sella alla sua moto?<br />
Beh quando gareggiavo era cosi praticamente sempre... Durante lo<br />
svago mi è capitato in un paio di occasioni e l’esperienza agonistica mi<br />
è stata di grande aiuto per gestire l’imprevisto con freddezza ed abilità,<br />
entrambe fondamentali in situazioni simili.<br />
Il primo appuntamento: andare a casa sua con un mazzo di fiori,<br />
o bussare alla sua porta con un casco sotto il braccio e l’invito a<br />
fare un bel giro?<br />
Le mando un mazzo di fiori e un biglietto con scritto “ti porto in giro con<br />
me” ed affacciandosi alla finestra mi vede sulla mia moto sorridente<br />
con 2 caschi.<br />
Qual è stato l’ultimo viaggio che ha fatto?<br />
Se intendiamo fuori dall’Italia, San Pietroburgo per lavoro ed<br />
Amsterdam con la mia fidanzata ed i nostri figli.<br />
Ha mai preso una tenda e partito all’avventura?<br />
Dai 14 ai 29 gareggiando un po' ovunque era un’avventura continua,<br />
auto, furgoni, camper, tende..., qualche volta mi è capitato anche con<br />
amici per divertimento. Oggi preferisco viaggiare un po' più “comodo”<br />
se possibile, ma qualche “zingarata” con i miei figli farà sicuramente<br />
parte delle nostre prossime trasferte.<br />
Quali ritiene siano i suoi più grandi successi?<br />
Uno in particolare, l’essere sempre riuscito in ogni fase della mia vita a<br />
fare quello che volevo e che mi rendeva felice, reinventandomi ogni<br />
volta.<br />
Pensa sia meglio “perfetto in ritardo” o “buono in tempo”?<br />
Credo sia meglio quello che funziona quando serve.<br />
Se qualcuno scrivesse una biografia su di lei, quale sarebbe il<br />
titolo?<br />
Acqua! Parlerebbe della necessità per ognuno di cercare nel tempo di<br />
avere una vita, limpida, grande, pura, fresca, impetuosa, generosa, in<br />
grado di superare qualsiasi ostacolo, come un’importante sorgente<br />
d’acqua. Un’autobiografia non so, ma forse potrebbe essere già ora un<br />
libro che finirà di essere scritto e verrà pubblicato…chissà<br />
Il suo motto?<br />
A tutto Gassssss!!! Era scontato…<br />
Si sveglia e trova 1000 email da leggere, ma ha il tempo di<br />
leggerne solo 100. Cosa fa?<br />
Le sfoglio tutte velocemente concentrandomi sulle 10 che reputo<br />
Nella foto: Alberto Sala con i figli<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
ealmente importanti. Poi se accadesse realmente mi<br />
metterei un appunto in agenda “Rivedere<br />
completamente modalità e tempi di comunicazione in<br />
azienda”!!!<br />
Lei ha una compagna, Alberto? Le faccio questa<br />
domanda perché sono certa di soddisfare la<br />
curiosità di tutte le nostre lettrici che guardandola<br />
in foto si chiederanno se è single piuttosto che<br />
impegnato sentimentalmente…<br />
Lei è veramente molto gentile, ma dubito seriamente<br />
desterò tutta questa curiosità... comunque si sono<br />
fidanzato da anni con Lucia una Donna meravigliosa,<br />
una madre fantastica ed una bravissima designer.<br />
Le donne in ambito professionale: quale, il loro<br />
contributo all’economia del Paese? E quale, nello<br />
specifico, in relazione alle sue personali<br />
esperienze professionali?<br />
Le donne sono sicuramente una delle risorse più<br />
preziose che un paese possegga, il loro contributo<br />
all’economia è essenziale in tutti i modi e le forme con<br />
cui viene dato, ovvero sia che lavorino, sia che si<br />
occupino del futuro delle generazioni, sia che facciano<br />
entrambe le cose. Dei miei collaboratori diretti tre su<br />
otto sono donne e sono tre leonesse. Personalmente<br />
non faccio distinzione tra uomo o donna ciò che mi<br />
interessa è che ci sia la persona giusta al posto giusto<br />
a prescindere dal genere. Se ogni volta che cerco un<br />
collaboratore, il miglior candidato è una donna, a<br />
tendere potrei avere collaboratori diretti tutti femminili,<br />
come pure il contrario.<br />
Lei è un sostenitore delle pari opportunità?<br />
Io sono un fervente sostenitore delle Opportunità e di<br />
chi ha le qualità per poterle cogliere. Parlare di “pari”<br />
opportunità ritengo sia di per se una discriminazione. Il<br />
primo e fondamentale passo per eliminare la<br />
discriminazione di genere è evitare di parlarne come<br />
se si dovesse proteggere una categoria, le donne<br />
SONO come gli uomini. Quello che deve cambiare<br />
realmente è l’atteggiamento di una parte del genere<br />
maschile, uomini evidentemente molto deboli.<br />
Credo che un’esperienza di lavoro presso il vostro<br />
Gruppo equivarrebbe all’intraprendere un percorso<br />
professionale davvero molto stimolante…<br />
accetterebbe una mia candidatura, Alberto?<br />
Ha perfettamente ragione, è un’azienda molto<br />
interessante e stimolante<br />
sotto molti punti di vista.<br />
Ogni persona capace<br />
spinta da passione e con<br />
voglia di fare va sempre<br />
valutata…aspetto il suo<br />
curriculum allora.<br />
La sua prossima sfida?<br />
Ho un sogno ed una<br />
grande ambizione<br />
personale, che mi<br />
permetterebbero di<br />
“fondere” passione per le<br />
due ruote ed esperienze<br />
lavorative, una specie di<br />
mix esplosivo in grado di<br />
produrre risultati<br />
straordinari. <strong>Di</strong>ventare<br />
l’amministratore<br />
delegato di una nota<br />
storica ed importante<br />
casa motociclistica<br />
Italiana, Lombarda,<br />
situata sul Lago di<br />
Como, di cui non posso<br />
fare il nome. Obiettivo<br />
renderla definitivamente<br />
un’icona ed un punto di<br />
riferimento per i motociclisti di tutto il mondo.<br />
La domanda che non le ho fatto e che avrebbe<br />
voluto le facessi? Alla Marzullo, si faccia una<br />
domanda e si dia una risposta? E’ orgoglioso<br />
dell’Italia e di essere Italiano?<br />
Nulla mi rende più orgoglioso di essere un Italiano e<br />
amo la mia Patria. Quando sento un Italiano dire il<br />
contrario, che si vergogna e vorrebbe andare a vivere<br />
all’estero, provo una grande vergogna per loro per tre<br />
motivi, di fatto si sta vergognando di se stesso ma<br />
pensa che la colpa sia degli altri ed infine invece di fare<br />
qualcosa per migliorare la situazione…scappa!<br />
Mi congedo da lei ringraziandola per la<br />
disponibilità e facendole i miei più sinceri<br />
complimenti per la simpatia, la vivace<br />
intelligenza e la grazia con cui si è reso<br />
immediatamente disponibile ad essere sulla<br />
nostra rubrica “Lui”.<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
“L’Egitto?<br />
Un Paese che si tinge di rosa<br />
Le donne egiziane lavorano, sono medici,<br />
insegnanti, attiviste, giornaliste, politiche,<br />
madri e compagne. A dircelo è<br />
NAYEL BARAKAT<br />
”<br />
interview<br />
Un uomo di grande talento: un curriculum straordinario ed un bagaglio di competenze, maturate in<br />
ambito internazionale per il Governo del suo Paese, che mette a disposizione per un ambizioso<br />
progetto di cooperazione volto alla crescita dell’Egitto ma anche orientato alla ripresa della nostra<br />
economia nazionale. Nota che mi riempie di gioia è l’apprendere da Nayel che l’Egitto sta<br />
compiendo un percorso virtuoso di riflessione e sperimentazione sul tema della leadership<br />
femminile in ambito lavorativo, con l'obiettivo di facilitare l'accesso, la permanenza e il<br />
consolidamento della presenza femminile nel mondo dell'imprenditoria. Questo confronto<br />
dialettico con Nayel è la prima delle parentesi dedicate alla comprensione della cultura egiziana ed<br />
alla conoscenza delle infinite possibilità offerte da questo paese in pieno sviluppo che è al centro<br />
dell’interesse della politica estera italiana. Tra immigrazione e nuove opportunità per la produzione<br />
petrolifera, la partnership con il paese nordafricano è da considerarsi strategica dal punto di vista<br />
geopolitico ed economico: in primis vi è l’interesse di rafforzare in maniera graduale il rapporto di<br />
collaborazione bilaterale in settori strategici e il ritorno di investimenti italiani, prospettive che<br />
garantirebbero prosperità e lavoro in Egitto e Italia. Tutto questo all’insegna della sicurezza, così<br />
come ripetutamente espresso da Nayel e come garantito dal Governo egiziano che egli<br />
rappresenta. E' sulla base di queste premesse, oltre che dalla stima e simpatia che provo per Nayel<br />
Barakat e per il popolo egiziano che l'Associazione Donna Impresa attraverso la mia persona, in<br />
qualità di Presidente, si fa portavoce ufficiale dei propositi fin qui espressi aprendo una attiva e<br />
proficua collaborazione con il governo dell'Egitto, e di Nayel quale interlocutore privilegiato,<br />
affinché le nostre aziende italiane abbiano a che sfruttare la possibilità di ampliare i propri orizzonti<br />
commerciali in Egitto. Tutte le imprenditrici ed imprenditori interessati a fare business in Egitto<br />
possono contattarmi sulla mia email personale: mariani@donnaimpresa.com.<br />
Valeriana Mariani<br />
Finalmente Nayel si apre la strada al<br />
riconoscimento di diritti civili ed umani anche<br />
per le donne: un ruolo maggiore nell’istruzione,<br />
nell’informazione, nella politica e nella vita<br />
pubblica ma anche la richiesta di leggi più<br />
garantiste per il ruolo della donna, all’interno<br />
della famiglia ma anche per quanto concerne il<br />
trattamento sul lavoro. Il tasso di partecipazione<br />
femminile all’economica del paese è ancora<br />
basso ma comunque in crescita rispetto a<br />
qualche anno fa, tanto che alcune imprenditrici<br />
egiziane sono saltate alla cronaca per il<br />
successo delle loro attività professionali. Quali<br />
sono le strategie del governo affinché si rafforzi<br />
l’autonomia delle donne e si potenzi<br />
l’occupazione femminile?<br />
Innanzi tutto vorrei ringraziarla Dott.ssa Mariani per<br />
questa intervista, che sarà una buona opportunità<br />
per noi, come egiziani, per informarvi su quali e<br />
quante opportunità di business ci sono nel nostro www.di<strong>magazine</strong>.it 103
paese per le vostre aziende italiane. In secondo<br />
luogo per affrontare la tematica delle pari<br />
opportunità: in tal senso, il governo egiziano, ha<br />
fatto tanto per supportare le donne egiziane nel loro<br />
percorso di emancipazione. Pensi che il 2017 è<br />
stato l'anno della Donna Egiziana; Nell’ultima<br />
struttura governativa ci sono 6 donne ministri e<br />
questo già di per sé è indicativo circa il percorso che<br />
il nostro paese sta compiendo a favore e tutela dei<br />
diritti delle donne oltre che mettere in atto possibili<br />
sinergie per la creazione di iniziative che valorizzino<br />
l’imprenditorialità femminile, o comunque<br />
l’occupazione femminile.<br />
Movimenti, partiti politici, organizzazioni. In<br />
Egitto i cittadini stanno prendendo una<br />
posizione unitaria contro la violenza sulle<br />
donne. Questo è un risultato molto importante.<br />
Oggi la donna egiziana ha un importante ruolo in<br />
svariati campi: nel parlamento sono presenti quasi<br />
20 donne senatori… e c’è un council governativo<br />
per difendere per i diritti delle donne egiziane. Le<br />
donne egiziane hanno acquisito maggiore<br />
consapevolezza dei loro diritti.<br />
L’Egitto è al lavoro per realizzare la sua “vision<br />
2030”, la strategia di sviluppo sostenibile che il<br />
Paese ha lanciato nel marzo del 2015 e che sta<br />
portando avanti riforma dopo riforma. Tre gli<br />
obiettivi principali: sviluppo economico,<br />
competitività del mercato e capitale umano. Per<br />
quanto riguarda il capitale umano, le direttrici di<br />
sviluppo sono la formazione e la salute; in<br />
particolare, per la formazione, l’obiettivo<br />
principale è quello di fare dell’Egitto uno dei<br />
primi 30 Paesi per la qualità dell’istruzione di<br />
base, portando a zero il tasso di analfabetismo e<br />
almeno all’80 per cento il rapporto di iscrizione<br />
alla scuola materna. Per l’istruzione superiore<br />
l’obiettivo è ambizioso: inserire 10 università<br />
egiziane nella lista delle 500 migliori università<br />
del mondo. Anche il settore energetico, infine, è<br />
centrale per lo sviluppo di un Paese che basa la<br />
sua economia su manifattura, agricoltura e<br />
costruzioni. Quali, le grandi sfide in questa<br />
nuova fase della storia dell’Egitto?<br />
In riferimento alla sua domanda, vorrei precisare<br />
che la vision 2030 del governo egiziano si<br />
concentra nello sviluppo sostenibile, nella seguente<br />
gerarchia: agricoltura; istruzione; salute<br />
infrastrutture; industria; energia; turismo che è una<br />
grande risorsa per l’economia locale perché l’Egitto<br />
dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più<br />
importanti al mondo ed ha anche grandi risorse<br />
ambientali, come la barriera corallina del Mar<br />
Rosso. Il settore turistico si sta espandendo<br />
rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti<br />
stranieri all’anno.<br />
La cultura e l’educazione sono da considerare i<br />
due grandi pilastri della storia dell’Egitto.<br />
L’Università dell’Azhar fu la prima al mondo con<br />
il nome di “università” e risale all’anno 972.<br />
Qual è oggi il rapporto fra cultura ed educazione<br />
nei vari contesti della società egiziana?<br />
La cultura e l'educazione sono da ritenersi la priorità<br />
del nostro governo; nella società egiziana. Un<br />
binomio molto forte. La cultura egiziana come saprà<br />
è uno dei pilastri della nostra cultura e della nostra<br />
economia. Famosa la produzione di arte in senso<br />
ampio: quadri, archeologia, cinema, teatro, opera.<br />
Il presidente Al Sisi ha lanciato un’iniziativa mai<br />
tenuta precedentemente in Egitto e nel Medio<br />
Oriente e cioè quella di organizzare forum, ai<br />
quali anche il Presidente partecipa, per<br />
ascoltare i bisogni e le esigenze dei giovani.<br />
Quali saranno i temi prioritari che saranno<br />
trattati a favore delle nuove generazioni?<br />
Questo è un argomento importantissimo. il nostro<br />
Presidente ha fatto innumerevoli conferenze per<br />
giovani egiziani, per discutere su tante<br />
problematiche che sono al centro dell’interesse<br />
della nostra agenda politica come la migrazione<br />
degli egiziani in Europa, sviluppare la personalità<br />
egiziana, piuttosto che su come dare impulso ai<br />
talenti dei giovani e creare per loro nuove<br />
opportunità.<br />
Circa la salvaguardia dell’ambiente e della lotta<br />
all’inquinamento, che è vitale per la<br />
sopravvivenza del pianeta, qual è la politica del<br />
governo egiziano?<br />
L’Egitto è un membro attivo in tutte le iniziative per<br />
la salvaguardia e la sopravvivenza del pianeta<br />
incluse UN agenda 2030 e COP 21 e sul piano<br />
nazionale il governo ha nominato un Consiglio<br />
nazionale per coordinare e guidare l’adattamento<br />
dei cambiamenti climatici attuando strategie per la<br />
lotta all’inquinamento e per implementare la<br />
strategia nazionale dello sviluppo sostenibile 2030.<br />
Il governo ha ampliato le fonti rinnovabili solari ed<br />
eoliche a 4300 megawatt e tutti i nuovi progetti di<br />
infrastrutture e trasporti rispettano le norme per la<br />
lotta all’inquinamento.<br />
E’ vero che l’Egitto è classificato al primo posto<br />
a livello mondiale nella produzione di<br />
allevamenti ittici ed ha istituito il più grande<br />
allevamento di pesci in Medio Oriente?<br />
Si, l'Egitto è leader nel medio oriente per<br />
produzione di pesce di diverse specie, esportiamo<br />
pesce verso tutti i paesi il mondo (Europa, Africa,<br />
Inghilterra solo per citarne alcuni). Il governo<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Nayel Barakat<br />
Consulente per il Ministero dell’Industria<br />
e Agicoltura egiziana; si occupa della<br />
cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere)
egiziano ha sviluppato nuovi progetti per la<br />
produzione di pesce (Giardino di pesce)<br />
Lei, Nayel, mi parlava di grandi<br />
opportunità di business per le imprese<br />
italiane in Egitto. Ci spiega quali sono i<br />
privilegi, ed i doveri, per i nostri<br />
imprenditori ed imprenditrici che<br />
intendessero delocalizzare la propria<br />
attività professionale nel suo Paese?<br />
Le opportunità per le Imprese Italiane di<br />
operare in Egitto sono molto grandi<br />
soprattutto in questi settori: elettrodomestici,<br />
arredamenti, ceramiche e cosmetici. Il mio<br />
compito è anche quello di aiutare le Imprese<br />
Italiane, soprattutto quelle che lavorano nei<br />
settori che le ho evidenziato, ad entrare nel<br />
mercato egiziano. E dunque io rappresento<br />
una sorta di ponte, un collegamento tra i due<br />
paesi… come supportare praticamente le<br />
imprese che volessero compiere questo<br />
percorso? Che volessero iniziare a fare<br />
business in Egitto? E’ importantissimo seguire<br />
le aziende in queste procedure:<br />
1. Aiutare le Imprese italiane per fare<br />
accordi commerciale con aziende egiziane<br />
nello stesso settore (Partner, distributori,<br />
agenti)<br />
2. Aiutare le Imprese italiane per<br />
registrarsi nella autorità egiziana (Ministero<br />
Della industria egiziana) come esportare in<br />
Egitto ed ottenere alla fine il numero della<br />
registrazione3<br />
3. Ispezione pre-imbarco in Italia per ogni<br />
spedizione verso l'Egitto<br />
Nella foto: Nayel Barakat<br />
CHI È NAYEL BARAKAT?<br />
E’ consulente per il Ministero dell’Industria<br />
egiziana; si occupa della cooperazione con<br />
l'ambasciata italiana in Egitto e Master- Med<br />
dalla università per stranieri di Perugia; è<br />
consulente internazionale per i progetti italiani<br />
in Egitto ( nei diversi settori produttivi); è<br />
consulente e focal point per ( Isiamed) in<br />
Egitto; è consulente per il Ministero<br />
dell’Agricoltura egiziana; si occupa della<br />
cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere);<br />
organizza missioni per CEC ( Chemical and<br />
Fertilizers Export Council) presso il Ministero<br />
dell’Industria egiziana per 15 fabbriche<br />
egiziane a Milano in collaborazione con l’ufficio<br />
commerciale egiziano in Milano; è nel marketing<br />
team della facoltà di agricoltura egiziana (nel<br />
progetto di sviluppo rurale nella città di Minia)<br />
presso il Ministero dell’Agricoltura egiziano<br />
fondato dall’UE;<br />
Esperienze professionali maturate negli anni:<br />
IN ITALIA Ha lavorato per Simest ( Roma-italia)<br />
<strong>Di</strong>partmento Sviluppo ed Advisory (progetti con<br />
l' Egitto). IN EGITTO è stato <strong>Di</strong>rettore del<br />
marketing Quality Standard (azienda<br />
dell’esportazione); marketeer nel settore del<br />
business consulenza CAME ( Center of<br />
Accounting and Management Expertise); <strong>Di</strong>rettore<br />
del marketing nel settore edile per la costruzione<br />
di piscine per Egyptian German Company<br />
( Egesco)<br />
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Sarà costruita sul modello degli Emirati Arabi la nuova capitale economica dell’Egitto che sta sorgendo<br />
a qualche chilometro da Il Cairo. La società che si sta occupando della realizzazione di strade,<br />
quartieri e di edifici avveniristici, la Skidmore, Owings & Merrill LLP, è la stessa che ha costruito il Burj<br />
Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo. Questa città, completamente diversa dal Cairo, non<br />
ha ancora un nome ufficiale (per il momento la chiamano "NAC" o The Capital Cairo), ma si sa con<br />
all’archeologia e ai fondali marini. Un Egitto soprattutto che invogli l’arrivo di nuovi investitori che<br />
facciano ripartire il Paese. Un Egitto con palazzi di cristallo, dalle forme più bizzarre, con grattacieli e<br />
aree verdi, che sia anche una nuova attrazione turistica per tutti coloro che viaggiano ispirati da<br />
architettura e desgin. La nuova città, ad Est del Cairo, tra il Nilo e il Canale di Suez, avrà un’area<br />
complessiva di 700 chilometri quadrati e 200 km quadrati di parchi (sarà il sistema di parchi più grande<br />
Una nuova capitale economica tutta high tech<br />
L’Egitto del futuro aspetta anche te!<br />
Per tutte le aziende che fossero interessate ad ampliare i propri orizzonti commerciali:mariani@donnaimpresa.com<br />
certezza che sarà pronta entro metà del 2019. L’idea di costruire una nuova capitale è nata<br />
dall’esigenza di "svuotare" in parte l’attuale capitale egiziana, che con circa 19 milioni di persone è una<br />
delle città più popolose al mondo, decentrando tutto il settore economico in una nuova city che, in<br />
futuro, dovrebbe ospitare fino a 6,5 milioni di persone. Ma questo non è stato l’unico motivo. Creare<br />
una città ex novo ha anche lo scopo di presentare una nuova idea di Egitto: non più legata solo<br />
del mondo) ed ospiterà un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo<br />
presidenziale (otto volte più grande della Casa Bianca), un business district, il minareto con il<br />
campanile più alto dell’Egitto. E anche un parco a tema più grande di <strong>Di</strong>sneyland. Che dire...<br />
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ellescoperte<br />
SFILARE<br />
E' IL<br />
SOGNO<br />
DELLA MIA<br />
VITA<br />
Indiscutibilmente bella,<br />
solare, vivace ma anche un<br />
po’ timida e questo è quello<br />
che le conferisce quell’aria<br />
un po’ da bambina<br />
certamente accattivante. La<br />
sua icona è Emily<br />
Ratajkoswki, con la quale<br />
trova molte similitudini<br />
anche estetiche. Studia<br />
scienze della<br />
comunicazione perché uno<br />
dei sogni è fare la<br />
giornalista pur non<br />
abbandonando le<br />
passerelle. Anzi, sfilare è<br />
quello che le piace di più, in<br />
assoluto. I numeri ci sono<br />
tutti: Chiara è alta 1,76 cm,<br />
pesa 55 kg e Le sue misure<br />
sono : busto 68 vita 56<br />
fianchi 72... non vi sono<br />
dubbi sul fatto che abbia i<br />
requisiti per calcare le più<br />
importanti passerelle del<br />
mondo. “La mia esperienza<br />
nel mondo della moda –ci<br />
dice Bianca - ebbe inizio nel<br />
2015 quando partecipai ad<br />
un concorso di bellezza, in<br />
seguito ho fatto diverse<br />
sfilate e spot pubblicitari”.<br />
Alla nostra domanda su<br />
quale fosse una esperienza<br />
che, in qualche misura,<br />
l’abbia divertita, ci racconta:<br />
“Una esperienza particolare<br />
che ho vissuto questa<br />
estate quando ho fatto uno<br />
shooting fotografico a<br />
Firenze. La gente, finito il<br />
mio servizio fotografico, mi<br />
fermava per farsi le foto con<br />
me… mi sono sentita una<br />
vera star, è stato bellissimo<br />
e molto divertente!”.<br />
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MODELLA - ROMA -ITALY<br />
BIANCA:MANOLACHE<br />
111
Combatto per<br />
raggiungere questo mio<br />
obiettivo, dall’età di 4 anni<br />
fino ad oggi. Spero che<br />
nonostante tutte le<br />
avversità della vita che<br />
scorrono dentro il corpo,<br />
possa riuscire a realizzare<br />
e soprattutto realizzarmi.<br />
bellescoperte<br />
CRESCERE<br />
SUPERARE<br />
CADERE<br />
RIALZARSI<br />
Raccontare di se stessi alla comunità di<br />
oggi può essere alquanto rischioso,<br />
poiché non esiste più la comprensione<br />
dei sentimenti irrazionali, che mescolati a<br />
quelli razionali creano un puro sogno da<br />
rincorrere lungo il tragitto di una breve e<br />
faticosa vita. Con questa breve<br />
introduzione, vorrei comunicare la<br />
necessità di rischiare per alimentare<br />
stimoli e adrenalina al nostro essere,<br />
soprattutto, per crescere, superare,<br />
cadere, rialzarsi, conoscere il giusto e<br />
sbagliato per noi, provare, amare,<br />
seguire, sbagliare e combattere. Amare<br />
prima se stessi è la chiave ad ogni<br />
enigma. Io, sono una ragazza alquanto<br />
delicata e sensibile, infatti la visione di<br />
me è di un viso e un corpino pieno di<br />
fragilità, incapacità e vulnerabilità.<br />
Dall’infanzia fino ad oggi, ho incontrato<br />
persone estranee a me, che hanno,<br />
volevano e vogliono usarmi, credendo<br />
che io sia fragile e manovrabile, hanno<br />
provato a farmi del male; ho incontrato<br />
gente che mi ha protetto e mi protegge,<br />
esplorando il mio animo, ha scoperto la<br />
mia grandissima forza esplodere in un<br />
abisso oscuro in mezzo ad una brusca<br />
nebbia. Tutte le persone che ho<br />
conosciuto, adulte e adolescenti, hanno<br />
visto in me fragilità e delicatezza,<br />
sinonimi di incapacità nell’affrontare il<br />
mondo e le sfide del mio grande sogno.<br />
C’è sempre il sole dopo la tempesta e in<br />
questo caso c’è stato anche per me,<br />
hanno ricreduto e sono rimaste<br />
sbalordite dalla mia forza, dal mio volere<br />
e dalla mia capacità di andare avanti.<br />
Questa è stata una vera vittoria. Il mio<br />
sogno è quello di diventare una stilista e<br />
creare abiti, che prendono volume su<br />
corpi vulnerabili, costretti a coprirsi,<br />
mascherare e a nascondere la propria<br />
impotenza di fronte al potere.<br />
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IRENE: MAIO<br />
Modella<br />
STUDENTESSA - MILANO - ITALY<br />
113
LETTERE AL PRESIDENTE<br />
Gentile Dott.ssa Mariani<br />
Mi chiamo Marianna Adamo, siamo in contatto tramite Linkedin, sono una<br />
regista e un’attrice. Ho guardato il sito di "Donna Impresa" e sono rimasta<br />
molto colpita da quello che ho letto. La centralità del ruolo della donna, la sua<br />
identità e il suo "potere" sono argomenti che mi interessano molto. Se<br />
potessi, girerei un film su questo ogni mese. Ho pensato di scriverLe perché,<br />
come le anticipavo, sono un'artista, di conseguenza sono un po’ imprenditrice<br />
anch'io. Lavoro in un settore dove sicuramente è necessario costruire il<br />
proprio lavoro e combattere contro gli stereotipi disegnati dal sistema, sempre<br />
troppo concentrato sulla figura dell'uomo. Due anni fa ho vinto il premio RAI<br />
Cinema Channel con un cortometraggio che ho diretto e interpretato (ma che<br />
non ho scritto io). "Alters" è un cortometraggio di denuncia verso il modello<br />
familiare autoritario, bigotto, nocivo per i figli. Benedetta, il personaggio che io<br />
ho interpretato, è vittima del contesto familiare e ostenta comportamenti<br />
patologici. Il personaggio, perde la sua battaglia e costruisce un suo mondo<br />
"di carta pesta", un labirinto dal quale è impossibile uscire. Le invio il link<br />
come referenza, però quello che mi piacerebbe fare è utilizzare argomenti<br />
come questo per scrivere storie che finiscano diversamente, che evidenzino il<br />
coraggio della donna che sfida la vita con le sue innumerevoli difficoltà, e<br />
vince. Fantasticando, pensavo che potrebbe essere bello progettare uno o<br />
più cortometraggi, partendo dagli argomenti citati nel Suo sito internet, ci sono<br />
tantissimi spunti per scrivere qualcosa di bello. Quello che le propongo è una<br />
collaborazione, che non finisca con la produzione di un prodotto audiovisivo,<br />
ma che possa supportare la mission di donne come noi che vogliono fare la<br />
differenza, cercando di ampliare il raggio d'azione destinando il prodotto ad<br />
eventi culturali di rilievo. Mi impegnerei in prima persona. Le invio qui sotto il<br />
link di "Alters". Recentemente ho anche realizzato una sit com per "Federlus"<br />
(associazione di banche di Credito Cooperativo) che mi ha chiesto di pensare<br />
a qualcosa di originale ed efficace per educare il pubblico alla materia<br />
finanziaria. Non è inerente al Suo lavoro ma Le invio, come referenza, anche<br />
il link del sito web dove è possibile vedere i primi episodi.<br />
https://www.youtube.com/watch?v=Ii-cdTCXHw4&t=45s<br />
https://orizzonti.tv/landing_hb/home_banking.html<br />
La ringrazio dell'attenzione. Cordialmente,<br />
Marianna Adamo<br />
Gent.ma Marianna Adamo<br />
Quando una persona ha la capacità di calibrare le parole riempiendole<br />
di significati importanti, così come ha fatto Lei, Marianna, vuol dire che<br />
quella persona è di straordinaria bellezza. Non di una bellezza esteriore,<br />
fisica, ma di una bellezza intima. Ho letto la Sua lettera una volta e<br />
un’altra ancora. Questa è la magia della comunicazione, dello scrivere.<br />
Sono felice al pensiero di aver reso felice un’altra persona, che il mio<br />
lavoro l’abbia ispirata, che Lei abbia desiderio di mettere a disposizione<br />
le sue competenze e la sua creatività per sostenere una causa molto<br />
importante: le pari opportunità. Non ha importanza che io e Lei non ci<br />
conosciamo, importa come noi due siamo state capaci di trovarci.<br />
Accolgo con molto entusiasmo la Sua proposta di condividere delle<br />
esperienze professionali e La ringrazio infinitamente per avermi resa<br />
oggetto della Sua attenzione, ne sono profondamente lusingata.<br />
Il Presidente<br />
Valeriana Mariani<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
ATTRICE E REGISTA - ITALY<br />
mary adam adamo_mary@hotmail.it<br />
MARIANNA:ADAMO<br />
115
Con la mia danza la donna riscopre<br />
fascino, mistero e magia, attraverso un<br />
femminile che incanta e conduce in<br />
una dimensione di sogno e istinto.<br />
Mi chiamo Viviana Fabrizi e sono una danzatrice, insegnante e<br />
coreografa e dal 2004 mi occupo di Danza Orientale e Danze Etniche.<br />
Da un anno, ho aperto il mio centro di arte, cultura e danza nella città<br />
di Rieti, spinta dal desiderio di raccogliere tutta la passione per le<br />
danze del mondo in un unico ambiente, facilmente fruibile da grandi e<br />
piccoli, con la voglia di condividere con gli altri il benessere psicofisico<br />
che alcune discipline riescono a donare. E’ nata pertanto la<br />
sede ufficiale dell’Associazione Culturale “Rea Luna” di cui sono<br />
Presidente, sotto forma di un luogo d’incontro tra le generazioni, un<br />
centro dove prendono vita percorsi ricreativi e di studio legati a<br />
discipline d’ispirazione occidentale ed orientale, come lo Yoga, la<br />
Danza Orientale, le Danze Popolari del Centro Sud Italia, la Danza<br />
Africana, Il Tango Argentino, Tecniche di Portamento e Gestualità<br />
Femminile, Danze delle Fiabe e Danze Etniche per bambini… Rea<br />
Luna è un ponte di comunicazione profonda che tutti possono<br />
attraversare e che unisce mondi lontani, fatti di danze arcaiche, di<br />
sonorità evocative, di costumi dalle fogge originali…ed è proprio<br />
questo il punto: non sono solo lezioni di danza e musica, ma sono<br />
esperienze di trasformazione individuale e collettiva, attraverso le<br />
quali ritrovare la propria essenza, fare pace con il proprio corpo,<br />
ritornare alla naturalezza del movimento, liberare la mente, e<br />
armonizzare il respiro allontanando ogni stress quotidiano.<br />
Rigenerarsi è la parola chiave. Conoscere altre culture è un<br />
arricchimento grandissimo.Frequentare “Rea Luna EthnoDance&Art<br />
Studio” offre la possibilità di espressione artistica personale,<br />
attraverso la ricerca della propria originalità e creatività, con lezioni<br />
strutturate in modo tale da valorizzare le caratteristiche di ogni<br />
allievo/a su vari livelli. Tutto questo sfocia, talvolta, nell’inserimento di<br />
queste capacità artistiche all’interno delle performance che si<br />
propongono durante l’anno accademico. La modalità principale<br />
adottata nelle lezioni quella di danzare insieme, guidati da insegnanti<br />
esperti, in cui ognuno può scoprire, attraverso il rapporto con gli altri,<br />
un modo unico di muoversi e comunicare attraverso il corpo e il<br />
suono. Una considerazione a parte, merita il settore dedicato alle<br />
Danze della Femminilità, in cui donne di ogni età si incontrano per<br />
dare vita ad un percorso legato al movimento che rispecchia<br />
perfettamente il corpo di ogni donna e ne esalta la grazia ed<br />
eleganza. Insegno Danza Orientale nella città di Terni presso la<br />
Scuola Interamnatango e tengo stage di Danza Persiana<br />
Contemporanea in altre scuole di danza d’Italia. La mia ricerca<br />
espressiva nella danza mi spinge a creare sinergie con altre discipline<br />
artistiche. Ne nascono performance di fusione e d’incontro con molti<br />
artisti, come gli spettacoli sensoriali di Danza Arcaica Femminile e<br />
Pittura, creati insieme ai pittori de “La Schola” del maestro Franco<br />
Bellardi.<br />
VIVIANA:FABRIZI<br />
TITOLARE DI REA LUNA ETHNODANCE&ART STUDIO - ITALY<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
117
BENVENUTI<br />
A LAS PALMAS<br />
Miss Beauty Award - Ginevra 2019<br />
Continuano i successi di Moda Show_Stilisti e Beauty Award Ginevra che hanno trasformato la bella<br />
Sicilia in un palcoscenico a cielo aperto. Il Titolare dell’agenzia Profili Management, Pietro Galvagno<br />
si appresta a vivere una nuova interessantissima stagione approdando con il suo concorso di<br />
bellezza sulle coste di Las Palmas.<br />
Il concorso che negli anni ha consolidato il proprio successo si avvia a celebrare, nell’anno 2019, la sua apertura al continente<br />
africano: prima tappa Las Palmas. “Un connubio importantissimo che celebrerà una nuova stagione per la mia agenzia di<br />
management – ci dice Pietro Galvagno titolare di Profili Management- oltre che per la storia eicontenuti, Miss Beauty Award<br />
Ginevra garantisce, anche senza vincere il titolo assoluto, l'assegnazione di prestigiose fasce che assicurano grande visibilità<br />
alle partecipanti ed interessanti sbocchi professionali. Non è vero che se non sei 90-60-90 non lavori! La comunicazione del<br />
terzo millennio – precisa - è talmente variegata che il cliente un giorno ha bisogno di una quindicenne taglia 38...<br />
eventiwww.di<strong>magazine</strong>.it119<br />
Nella foto: Pietro Galvagno PROFILI MANAGEMENT Bronte - Sicilia - mobile +39 320 9606080
dopo tre anni di una simpatica diciottenne taglia 40,<br />
dopo altrettanti di una donna in carriera tg 42 o di una<br />
mamma comoda 44-46. Non bisogna aver timore di<br />
essere come siamo: la forza di volontà vale molto più<br />
dell'eterea onnipotenza di una "bella e perfetta". Ci<br />
sono tante modelle brave, professioniste, non<br />
bellissime, non altissime, eppure che con tenacia<br />
riescono ad andare dove molte altre cosiddette "negli<br />
standard" falliscono. Il concetto di bellezza è<br />
soggettivo e dunque non possiamo stereotiparlo entro<br />
parametri, mi piace ricordare che sono stato il primo<br />
in Italia, ma forse nel mondo, a far calcare le mie<br />
passerelle alle ragazze Cury quando ancora si<br />
celebrava ovunque l’eccessiva magrezza. Questo per<br />
infine mia moglie Tina e la mia adorata figlia Anna che<br />
mi sono state sempre vicine anche nei momenti di<br />
stress e mio fratello Nunzio Galvagno, che condivide<br />
con me le gioie e le fatiche di questo percorso<br />
professionale. Ringrazio Donna Impresa Magazine<br />
nelle persone del presidente Valeriana Mariani e del<br />
<strong>Di</strong>rettore Marketing Bruno Baldassarri che mi hanno<br />
conferito il prestigioso Award Internazionale Donna<br />
Impresa Magazine per il successo conquistato in<br />
questa lunga carriera in una terra non facile e per<br />
aver regalato un sogno a tante giovani donne.<br />
Ringrazio infine gli sponsor grazie ai quali ho potuto<br />
dare continuità ai miei progetti ed in particolare a<br />
Tocal supermermercati, lo sponsor ufficiale dei miei<br />
perché ci sono<br />
in gioco i tuoi<br />
sogni: Profili<br />
Management<br />
La tua scelta<br />
vincente.<br />
Le foto da sole non bastano, sono solo un punto<br />
d'inizio non di arrivo! È la tua agenzia che deve<br />
seguirti con workshop ed aggiornamenti in itinere: un<br />
vero e proprio percorso di miglioramento. Purtroppo ci<br />
sono dei personaggi improvvisati che si spacciano per<br />
agenzie qualificate (compromettendo la credibilità<br />
anche delle agenzie serie) promettendo lavori futuri e<br />
NELLE FOTO DA SINISTRA:<br />
*Alessandra Caccamo: Fisico Statuario, capelli rossi, sorriso accattivante e tanta voglia di emergere: è lei Miss Profili Superstar <strong>2018</strong><br />
*Alessia Narzisi: Giovanissima e Super Sexy: Alessia ha conquistato a pieni voti il titolo di Miss Beauty Award- Ginevra <strong>2018</strong><br />
*Elisabetta Cannuli: E' sempre stata una grande talent-scout, oltre che essere una donna molto bella ed elegante.<br />
*Concy Lorefice: Uno dei punti di riferimento più importanti della Profili Management: Concy coordina l'entrata in scena delle aspiranti<br />
Miss in maniera esemplare. Una bravissima professionista e da lei c'è solo da imparare.<br />
*Maria Rosaria Finocchiaro: Cosa dire di lei? Non solo una bravissima conduttrice ma anche una donna di grande presenza scenica.<br />
* Foto di gruppo: il Patron di Miss Beauty Award-Ginevra Pietro Galvagno immortalato con le bellissime Miss e gli ospiti della serata.<br />
me è motivo di grande orgoglio… ma non perché<br />
essere stato il pioniere di questa tendenza solletica il<br />
mio ego, bensì perché tante ragazze di un fisico più<br />
generoso possono finalmente ambire a questo mondo<br />
che prima era loro precluso. Colgo l’occasione per<br />
ringraziare la straordinaria Arianna Gubernari che<br />
sarà con me in questa nuova avventura professionale<br />
Euro-Africa, a lei ho affidato la conduzione della prima<br />
tappa del concorso… ma come non ringraziare anche<br />
tutte le ragazze della mia agenzia? Gli ospiti che<br />
hanno calcato i palcoscenici delle innumerevoli tappe,<br />
la giuria, i tecnici, gli stilisti, parrucchieri e truccatori, i<br />
fotografi tra cui spiccano nomi di assoluto prestigio ed<br />
eventi, senza il quale sognare in grande non sarebbe<br />
stato possibile.”<br />
L’equazione perfetta per lavorare:<br />
Una ragazza/o + book professionale + agenzia<br />
seria = concrete opportunità di lavoro.<br />
Scegli bene la<br />
tua agenzia<br />
Fashion<br />
Agency_ Moda,<br />
Bellezza,<br />
Grandi Eventi.<br />
richiedendo piccole o grandi cifre per video / servizi<br />
fotografici non professionali, tasse di iscrizione, corsi<br />
di portamento ecc. Spesso vengono presi di mira i<br />
genitori che, pur di non ostacolare le aspirazioni<br />
artistiche dei figli, spendono cifre incredibili. Ma tenete<br />
conto che la gestione di un’agenzia ha dei costi fissi<br />
importanti (uffici, personale, spese gestione e<br />
consulenza fiscale ecc.) quindi è la professionalità di<br />
una struttura ed i rapporti consolidati nel tempo che<br />
riescono a dare un valore aggiunto al proprio lavoro,<br />
senza dover chiedere iscrizioni o vendere book a cifre<br />
proibitive, ma applicando un onesto costo!
MAI PIÙ PIATTI<br />
“PIATTI” PER CHI<br />
È A DIETA, BRUNO<br />
BRUNORI, UNA<br />
NE FA, CENTO NE<br />
PENSA.<br />
Il famoso chef dei vip incontra il desiderio del<br />
controllo calorico, per quanti sono a dieta e/o<br />
affetti da patologie alimentari, inserendo nel<br />
menù dei piatti creati da una nutrizionista. “Una<br />
bella e brava dottoressa marchigiana che<br />
risponde al nome di Cristina Mariani, laureata in<br />
scienze dell’alimentazione è la mia candidata<br />
ideale – ci dice Bruno Brunori – l’obiettivo è<br />
quello di studiare dei menù ad OK per ridare la<br />
gioia del cibo anche a chi, per problemi di peso,<br />
deve privarsene. Mai più sguardi tristi e sorrisi<br />
infranti a tavola, adesso a ridarvi il buonumore ci<br />
penso io! Sarà che non sono proprio filiforme -<br />
sorride – non potevo non pensare a ridare il<br />
sorriso a tutte quelle persone che evitano di<br />
andare a mangiare fuori perché sono a dieta o<br />
devono seguire un particolare regime<br />
alimentare che oggi sono davvero tante. La<br />
nostra è la società dell’immagine e dunque non<br />
si può non tener conto di quanto sia importante<br />
consegnare agli altri una immagine di noi che<br />
piaccia… che sia socialmente accettata. E’<br />
importante per in termini di autostima personale<br />
ma è importante anche per chi lavora con<br />
l’immagine." E Bruno questo lo sa bene perché<br />
Casa Brunori è la “casa” internazionale dei<br />
vip… tutte le stelle sono passate e passano da<br />
qui: “ NO BRUNO, NO VIP! ” detto alla Clooney.<br />
Prego, si<br />
accomodi.<br />
Quante<br />
calorie<br />
posso<br />
servirle?<br />
eventi<br />
123<br />
CHEF BRUNO BRUNORI Via Montiglioni, 42, 00046 Grottaferrata RM T: 06 945 6343 casabrunori@gmail.com<br />
www.ristorantecasabrunori.it<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it
ATTENTI A QUEI DUE<br />
In una stradina tranquilla di Grottaferrata, nell’incantevole e verde scenario dei Castelli Romani, si trova Casa Brunori, locale storico del territorio. Specializzato in cucina<br />
mediterranea, propone piatti di pesce, carne e pizze cotte nel forno a legna. L’ambiente è caldo, familiare, accogliente ed allegro, con una terrazza esterna che permette una vista<br />
mozzafiato sulla città eterna: Roma. Il ristorante, da sempre sinonimo di qualità a prezzi accessibili, è sapientemente gestito dallo chef Bruno Brunori, che abbiamo incontrato<br />
per un’intervista alla nostra testata giornalistica. Nel corso della nostra piacevole chiacchierata il celeberrimo chef ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera.<br />
Quando è nata in lei la passione per l’arte<br />
culinaria Bruno?<br />
La passione per la cucina è nel DNA. Mi è stata<br />
trasmessa dai miei genitori che vedevo sempre<br />
indaffarati a preparare piatti. In quell'epoca, parlo del<br />
1977, si cucinava con pochi ingredienti e questi<br />
venivano trattati col massimo rispetto: le materie<br />
prime avevano un grande valore. Ricordo mia nonna<br />
che con lo "stennarello" tirava a mano delle<br />
meravigliose sfoglie talmente sottili che rimanevano<br />
quasi trasparenti, ma elastiche e non si rompevano.<br />
Il piatto dell’infanzia?<br />
Il piatto della fanciullezza a cui sono rimasto legato è<br />
una particolare lasagna marchigiana: i "vincisgrassi"<br />
imbottiti dal ragù, funghi e rigagli di pollo e tanto<br />
altro… ed il coniglio in porchetta, una vera delizia.<br />
La sua cucina resiste a tutte le influenze e<br />
contaminazioni, un must.<br />
Casa Brunori, per quanto riguarda la cucina del<br />
territorio, è una realtà affermata sin dal 1977. E'<br />
tradizione della casa Selezionare con grande<br />
attenzione tutta la filiera dei prodotti... ed inoltre la<br />
splendida terrazza su Roma ci fa essere un luogo<br />
dove degustare la buona cucina diventa anche relax!<br />
Non ci pesa essere un icona gourmet perché i nostri<br />
Clienti sono anche i nostri migliori Amici .<br />
Quali sono le specialità che proponete alla vostra<br />
clientela?<br />
Tutto quello che proponiamo alla nostra clientela sono<br />
specialità, siamo famosi proprio per questo.<br />
Dall’antipasto, vera leccornia, a base di salumi locali<br />
selezionati che arricchiamo con frittata al tartufo,<br />
scamorzina con pachino e origano di Pantelleria, ai<br />
legumi e poi, come d'abitudine, un’aggiunta a<br />
sorpresa dello Chef... fino ad arrivare alle paste<br />
rigorosamente fatte a mano, alle carni selezionate<br />
cotte alla griglia a vista. Ed infine le nostre sbriciolate<br />
e le nostre ciambelline che chiudono in bellezza il<br />
pasto. L’idea di bellezza è da sempre associata alla<br />
bontà: ciò che è bello è anche buono diceva Platone.<br />
Mi parla delle sue numerosissime esperienze<br />
all’estero?<br />
...Principato di Monaco, Londra, Sant Moritz, Ibiza,<br />
Barcellona, Nyc, Miami, Santo Domingo, Caracas etc.<br />
etc. ed ho sempre portato la nostra grande cucina<br />
italiana sulle tavole del mondo. Dal 2013 sono anche<br />
lo Chef di Miss Italia, grazie alla Patron<br />
Patrizia Mirigliani ed ai miei amici che sono gli<br />
agenti regionali del Lazio: Margherita Praticò<br />
e Mario Gori. L’esperienza è sempre<br />
bellissima, capita non di rado che con queste<br />
ragazze, come nel caso di Clarissa Marchese<br />
o Alice Sabatini la nostra Miss del Lazio, si<br />
diventa amici anche delle famiglie e quando<br />
vengono a Roma hanno sempre riservato un<br />
angolo familiare tutto per loro dove mangiare!<br />
Inoltre l’esperienza delle finali nazionali è<br />
sempre molto elettrizzante.<br />
La definiscono lo Chef dei Vip: a Casa<br />
Brunori si vedono le stelle!<br />
Stelle in cielo, quando si è all'aperto, e stelle<br />
a tavola! Ho avuto la fortuna di cucinare per<br />
molti personaggi... i momenti che ricordo con<br />
più piacere sono la cena con i Reali del<br />
Belgio: Alberto e la Regina Paola che erano a<br />
Roma per la consegna di un camper alla<br />
Croce Rossa Italiana, le cene con il<br />
Presidente Scalfaro ed il Segretario Gifuni, la<br />
cena della Coppa America al Circolo Ufficiali<br />
della Marina Caio Duilio, quella al servizio di<br />
3 Capi di Stato Maggiore della MM... e poi<br />
ancora, cucinare per il Presidente Ciampi, per<br />
Les Enfant de Frankie nel Principato di<br />
Monaco, SAR Emanuele Filiberto di Savoia,<br />
SAR la Principessa Camilla di Borbone<br />
Regina delle due Sicilie, la Pricipessa<br />
Carolina di Monaco, Alti prelati del Vaticano e<br />
poi tanti altri, politici, industriali come Carlo<br />
Sama, petrolieri russi, gente dello spettacolo.<br />
Un aneddoto simpatico?<br />
Una sera a cena su una bellissima terrazza<br />
del centro, cena con il Presidente Scalfaro, a<br />
tavola sparecchiai per 13, c’era un grosso<br />
politico superstizioso e non si riuscì a servire<br />
la cena sino a che non arrivò il <strong>Di</strong>rettore del Tempo<br />
dopo la mezzanotte!!<br />
I riconoscimenti che l’hanno maggiormente<br />
emozionata?<br />
Sicuramente quelli dell’Accademia Italiana della<br />
Cucina, le Chaine de Rotisserie e il riconoscimento di<br />
Parigi dei <strong>Di</strong>scepoli di Escoffier… tutti riconoscimenti<br />
che mi sono stati conferiti per le mie alte qualità e per<br />
Bruno Brunori<br />
i traguardi nazionali ed internazionali raggiunti... è<br />
stato un grande onore riceverli!<br />
Un consiglio ai giovani che volessero<br />
intraprendere la sua professione?<br />
Ai giovani che hanno intraprendenza, un ego sopra le<br />
righe, che non guardano l’orologio e soprattutto che<br />
hanno tanta voglia di sacrificio e fatica, consiglio<br />
vivamente di intraprendere la strada dello Chef, un<br />
percorso che se fatto bene e con passione, regala<br />
Cristina Mariani<br />
sensazione e momenti unici. Qualora invece non si<br />
posseggano queste caratteristiche, consiglio di lasciar<br />
perdere e non lasciarsi troppo suggestionare dalla tv<br />
(sorride)… perchè diventare Chef richiede davvero<br />
grande abnegazione.<br />
Il sogno nel cassetto?<br />
In assoluto cucinare per il Presidente Putin .<br />
Chi si ama, ci segua!
t rby<br />
PAOLO SISTILLI<br />
126 www.di<strong>magazine</strong>.it
UTRECHT-NEDERLAND<br />
Nella foto: Il Maestro Paolo Sistilli nel suo studio<br />
www.paolosistilli.nl<br />
LUNETTE<br />
NEW COLLECTION
GENESIS MON Amour<br />
rubrica<br />
S<br />
NEXT<br />
ulla strada tra aeroporto e porto di una città da qualche parte dello stivale, un giorno qualsiasi<br />
di un fine agosto in cui nuvole e pioggia non si decidono a lasciare definitivamente al sole il<br />
posto che gli spetta, io ed Evaristo comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il viaggio...<br />
130 www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
a cura<br />
Bruno Romano Baldassarri<br />
nella foto: Riunion Genesis<br />
singer<br />
extra<br />
NEXT NUMBER :<br />
&deejay<br />
producer<br />
A casa di Jack<br />
live streaming on FB<br />
ELLAVITA<br />
winter fashion <strong>2018</strong> / 2019
Sulla strada tra aeroporto e porto di una città<br />
da qualche parte dello stivale, un giorno<br />
qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e<br />
pioggia non si decidono a lasciare definitivamente<br />
al sole il posto che gli spetta, io e Mario<br />
comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il<br />
viaggio. La meta è ancora lontana tanto vale<br />
scambiarsi qualche confidenza… ed allora mi son<br />
detto: “perché non parlare di musica? In fondo la<br />
musica ha sempre fatto da soundtrack alla nostra<br />
vita”. L’autoradio è accesa, la conversazione si<br />
propaga insieme al suono di una canzone non<br />
conosciuta. “Ma a te, Mario, che musica piace?” “il<br />
rock ed il Soul – mi risponde - quello più classico,<br />
fino al metal…” rincalzo: “ I Guns’n’Roses, i Rolling<br />
Stones?” e lui: “ naturalmente! Sì, però, Selling<br />
England By The Pound erano altra cosa, quello<br />
era un vero capolavoro!” . “Ah, si i Genesis! –<br />
incalzo - per legioni di appassionati di progressive<br />
rock, e di rock music tout court, i Genesis,<br />
perlomeno quelli di prima della svolta pop degli<br />
anni ottanta, sono stati per me un amore assoluto<br />
e non paragonabile ad altri, e persino, in qualche<br />
caso, troppo esclusivo. Un innamoramento che ha<br />
attraversato intatto le decadi, nonostante il<br />
disprezzo dei punk e degli indie-rockers, non solo<br />
restando incastonato per sempre nel cuore degli<br />
antichi ammiratori, ma pure conquistando nuovi<br />
fans tra le più recenti generazioni che si sono<br />
approcciate al progressiv magari attraverso il<br />
viatico dei suoi incroci bastardi col metal. La<br />
musica dei Genesis degli anni Settanta, però, non<br />
viene in sostanza più suonata dal vivo da chi l’ha<br />
creata a suo tempo, giacché, nel corso della rare<br />
reunion con Phil Collins dietro il microfono… i<br />
Genesis hanno privilegiato le canzoni del su citato<br />
periodo pop, predilette dalle masse indistinte. <strong>Di</strong><br />
un nuovo tour con Peter Gabriel, poi, si favoleggia<br />
da tempo, se ne sta riparlando proprio in questi<br />
giorni, senza che tale agognata ipotesi si<br />
concretizzi.<br />
La voglia di ascoltare dal vivo certi<br />
brani, però, è palpabile grazie al successo<br />
riscosso dalle tribute band che dedicano ai<br />
Genesis il proprio entusiasta lavoro. Ci pensa,<br />
allora, Steve Hackett, chitarrista della band fino al<br />
1977, e, tra l’altro, titolare di una carriera in qualità<br />
di solista con picchi d’eccellenza, anche molto<br />
recenti (si veda Beyond The Shrouded Horizon) a<br />
riproporre, in studio e dal vivo, con ospiti d’onore<br />
di gran prestigio, quel suono immortale” . “Hai<br />
ragione Jack - sorride -… è stato anche per me<br />
così, lo sai, un amore a prima vista!” “ In<br />
particolare, nel lontano ottobre del 2013, l’axeman<br />
inglese ha tenuto un concerto sold-out alla Royal<br />
Albert Hall, accompagnato da una band con Nad<br />
Sylvan alla voce, Rob Townsend ai fiati e alle<br />
percussioni, Roger King alle tastiere, Lee<br />
Pomeroy al basso e Gary O’Toole alla batteria, lo<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it<br />
Dee-Jay a confronto<br />
sulle sponde del lago di San Ruffino in occasione della<br />
Regata Velica " Le vele di San Ruffino"<br />
nella foto: Bruno Romano Baldassarri e Mario Mazzaferro<br />
ricordi Mario? La serata, dedicata alla rivisitazione<br />
dei classici dei Genesis, vede ora la luce in<br />
versione doppio CD e DVD, con il titolo Genesis<br />
Revisited: Live At The Royal Albert Hall e lì che<br />
troviamo la magnifica Selling England by the Pund<br />
…. “Vendendo l’Inghilterra per il modico prezzo di<br />
una sterlina ….” “ Già, bei tempi. Grazie caro<br />
amico – mi risponde Mario con la voce di chi<br />
ripercorre in un frangente la sua giovinezza –<br />
questo viaggio a ritroso nel tempo mi ha fatto<br />
riflettere su quanto la musica, e l’amicizia, siano<br />
parte integrante della nostra esistenza".
STOP<br />
BRUNO BALDASSARRI<br />
MOBILE +39 339 1309721 e-mail: baldassarri2013@gmail.com<br />
www.di<strong>magazine</strong>.it