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Giulia Senigaglia Di magazine dicembre 2018

#giuliasenigaglia #smccu #uae #albertosala #dimagazine #valerianamariani #womenandleadership #Dubaitaly #UnitedArabEmirates #SaudiArabia #Italyindubai #amalalqubaisi #sheikhMohammedcentreforculturalunderstanding #onu #LEADERSHIP

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<strong>Di</strong><br />

special edition <strong>dicembre</strong> <strong>2018</strong><br />

donna impresa<br />

Questioni di leadership<br />

TOP<br />

WOMEN'S<br />

Storie di successo<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Feber<br />

ASSEMBLAGGIO FONDI LAVORAZIONE CALZATURE<br />

Via Gian Lorenzo Bernini, 32 - 62010 Trodica (MC) T. 0733 564396<br />

Proprietà editoriale e progetto grafico DONNA IMPRESA<br />

FORUM<br />

XXº SECOLO<br />

Tutto cambia. Niente cambia.<br />

DOSSIER<br />

Egitto oggi<br />

LUI<br />

Così per gioco<br />

E' con noi:Alberto Sala<br />

BELLAVITA<br />

Acasa di jack live stream<br />

<strong>Giulia</strong><br />

SENIGAGLIA<br />

Assistant <strong>Di</strong>rector for Development SMCCU<br />

Sheikh Mohammed<br />

Centre for Cultural Understanding<br />

DUBAI


<strong>Di</strong><br />

donna impresa<br />

n ext-c over<br />

febbraio 2019<br />

Mariett<br />

RAMM<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Fondatore e Redattore capo di The Billionaire Chronicle, una piattaforma<br />

multimediale leader per HNW e UHNW per aiutare le aziende a costruire<br />

relazioni strategiche globali e generare milioni di dollari di investimenti.<br />

I testi e le foto sono coperti da copyright. E’ vietata la riproduzione parziale o totale salvo espresso consenso degli autori. _ baldassarri2013@gmail.com<br />

Per la tua pubblicità e/o publiredazionale Dott. Bruno Romano Baldassarri mob. +39 339.1309721<br />

5<br />

94<br />

STORIA DI COPERTINA<br />

<strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong> by Valeriana Mariani<br />

LUI<br />

EVENT<br />

SPECIALE DONNE<br />

Top women's - Special edition: storie di successo<br />

Così per gioco: Alberto Sala<br />

DOSSIER<br />

Egitto oggi: Nayel Barakat<br />

119<br />

Pietro Galvagno - Bruno Brunori<br />

ART<br />

Paolo Sistilli<br />

DONNA IMPRESA MAGAZINE<br />

E' ON-LINE ANCHE SU:<br />

www.yumpu.com/user/donnaimpresa<br />

BELLE SCOPERTE<br />

BELLA VITA<br />

34<br />

110<br />

Bianca Manolache - Irene Maio - Marianna Adamo- Viviana Fabrizi<br />

130<br />

Genesis mon amour by Bruno Baldassarri


STORIA<br />

di copertina a cura di<br />

Valeriana Mariani<br />

il sogno di<br />

DUBAI<br />

Il successo può essere tante sfumature e spesso<br />

viene erroneamente solo associato all'idea di<br />

fama, denaro o potere ma la vera realizzazione<br />

professionale è, prima di tutto, la felicità e la gioia<br />

di svegliarsi la mattina entusiasta per quello che<br />

devi fare e andare a dormire la sera sapendo di<br />

<strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong><br />

aver dato il meglio di te.<br />

Nella foto: <strong>Giulia</strong> con i figli, il piccolo Ayaan Noah e Shams. Il servizio fotografico è stato realizzato da Shiv<br />

Mohammad; gli abiti che indossa <strong>Giulia</strong> sono di Iuliia Safanova e Mahsa Kazemi by Mahsa - Si ringrazia lo SMCCU per la collaborazione.<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it 5


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

LE DONNE NEGLI EMIRATI GODONO DELLE<br />

STESSE OPPORTUNITA' DEGLI UOMINI<br />

Il ruolo delle donne nella società è enormemente evoluta nel corso di questi anni. Oggi le donne sono viste come partner nella realizzazione di<br />

uno sviluppo sostenibile. Le donne degli Emirati sono ben rappresentate in tutte le sfere della società, tra cui l'arena politica, diplomazia, la<br />

magistratura e il settore commerciale.<br />

Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion<br />

Donne e carriere: è con noi <strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong><br />

<strong>Giulia</strong>, la giovane donna italiana recentemente Vice <strong>Di</strong>rettore per lo Sviluppo presso<br />

lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una<br />

organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la<br />

donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle<br />

funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non<br />

vive la realtà di Dubai tutti i giorni.<br />

Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate<br />

dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente<br />

delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile ( UNEGEEW o UN Women),


istituzione che, sotto l'egida dell'ONU,<br />

monitora e favorisce la condizione della<br />

donna nel mondo e la sua effettiva<br />

partecipazione alla vita pubblica del<br />

paese di residenza. Il direttore generale<br />

di UN Women Noura Khalifa Al Suwaidi,<br />

nell’occasione aveva voluto sottolineare<br />

come il governo emiratino, grazie<br />

all'implementazione di politiche e<br />

iniziative particolarmente incisive<br />

nell'affrontare e sradicare la disparità di<br />

genere: "Gli Emirati Arabi Uniti hanno<br />

dimostrato un impegno sincero e assoluto<br />

nel fornire alle donne tutte le opportunità<br />

necessarie per realizzarsi appieno come<br />

parte attiva della società su un piede di<br />

parità con le loro controparti maschili.<br />

Negli Emirati Arabi Uniti infatti le donne<br />

fanno registrare ottimi risultati sotto il<br />

profilo qualitativo nella ricerca scientifica,<br />

sono il 66% degli impiegati statali e<br />

costituiscono addirittura il 70 % dell'intera<br />

popolazione universitaria del paese". La<br />

nomina della Dr.ssa Amal Al Qubaisi a<br />

presidente del Federal National Council<br />

(il parlamento federale unicamerale<br />

emiratino), prima donna a presiedere i<br />

lavori di un istituzione parlamentare nella<br />

regione del Golfo e la presenza nella<br />

stessa istituzione di otto membri (22,5 %<br />

del totale) di sesso femminile ha infatti<br />

testimoniato i progressi compiuti dagli<br />

Emirati Arabi Uniti a livello di<br />

partecipazione politica femminile, mentre<br />

l'altissimo grado di integrazione<br />

economica aveva segnalato dalla<br />

presenza di 23.000 imprenditrici<br />

autonome e dal fatto che i fondi<br />

d'investimento controllati da manager<br />

donne avessero totalizzino un patrimonio<br />

complessivo di quasi 13 miliardi di euro.<br />

Infine, la creazione del Consiglio di<br />

Bilanciamento dei Generi (UAE Gender<br />

Balance Council) su forte impulso di Sua<br />

Altezza Sheikh Mohammed bin Rashid<br />

Al Maktoum dimostra nei fatti come il<br />

governo emiratino intenda facilitare per<br />

le donne l'ultimo e più difficile passaggio<br />

nel raggiungere una sana completa<br />

partecipazione alla società, ovvero<br />

l'accesso alla leadership. Accesso alla<br />

leadership in continua crescita<br />

testimoniata anche dai successi<br />

dell’italiana <strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong> che dalla<br />

recente nomina ad Head of<br />

Development and International<br />

Cooperation presso lo Sheikh<br />

Mohammed Centre for Cultural<br />

Understanding, è stata in questi giorni<br />

promossa a Vice <strong>Di</strong>rettore. Inutile<br />

chiederle qual è il suo segreto per aver<br />

raggiunto un obiettivo così importante<br />

perché alla base di qualsivoglia successo<br />

professionale vi è certamente passione,<br />

preparazione, personalità. Nessun<br />

obiettivo è irraggiungibile se ci sono<br />

questi due ingredienti fondamentali.<br />

Come porre le basi per un proprio futuro<br />

di successo ce lo racconta <strong>Giulia</strong>, con la<br />

sua emozionante storia.<br />

interview<br />

Sei stata recentemente eletta Head of<br />

Development and International<br />

Cooperation presso lo Sheikh<br />

Mohammed Centre for Cultural<br />

Understanding, un traguardo<br />

importante del quale mi piacerebbe<br />

che tu ci parlassi…<br />

E' stato un processo graduale nato da<br />

quelle che io definisco le fatalità che il<br />

destino ci mette davanti: sono andata per<br />

caso al Centro con un gruppo di amiche<br />

in un momento in cui, dopo aver<br />

rinunciato alla mia posizione di ufficiale<br />

delle Nazioni Unite ad Abu Dhabi per<br />

seguire mia figlia appena nata, mi sentivo<br />

professionalmente ferma. Lì ho<br />

conosciuto il <strong>Di</strong>rettore e ci siamo capiti<br />

dopo poche parole; dopo una settimana è<br />

cominciata la mia avventura prima nella<br />

gestione degli eventi culturali, poi come<br />

responsabile di tutto il settore<br />

dell'educazione ed oggi come Vice<br />

<strong>Di</strong>rettore per lo Sviluppo.<br />

Il Centro di cultura Sheikh Mohammed<br />

si trova nella zona di Bar Dubai nel<br />

distretto di Al Fahidi ed offre<br />

un'eccellente opportunità per i<br />

visitatori di comprendere la cultura, la<br />

fede, lo stile di vita di questo popolo<br />

dell'emirato. Visitarlo dicono sia una<br />

esperienza da non perdere. Ci parli<br />

delle attività che svolgete che so<br />

essere numerosissime e molto<br />

diversificate?<br />

Lo SMCCU è nato 20 anni fa sotto<br />

l’auspicio dell’Emiro di Dubai con la<br />

volontà di abbattere le barriere culturali e<br />

gli stereotipi nei confronti di una parte del<br />

mondo che viene molto spesso mal<br />

interpretata e mal rappresentata. I nostri<br />

interventi spaziano dalle semplici attività<br />

rivolte ai turisti e residenti alle più<br />

strutturate conferenze ed eventi per le<br />

grandi aziende locali e multinazionali<br />

globali. Abbiamo poi negli ultimi anni<br />

sviluppato un fortissimo impatto sullo<br />

sviluppo dell’educazione culturale degli<br />

studenti e degli insegnanti degli Emirati e<br />

di tutto il mondo con programmi nati da<br />

una collaborazione con il Ministero della<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Dubai? Innamorata più<br />

che mai, soprattutto dopo<br />

aver conosciuto usi e<br />

costumi. Inoltre questa è<br />

una città sicurissima, puoi<br />

girare nel cuore della notte<br />

da sola senza alcun rischio.<br />

Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion


Educazione. Tre anni fa, SMCCU è stato<br />

riconosciuto come una delle poche<br />

agenzie affiliate al Fondo Globale<br />

dell’Emiro (Mohammed Bin Rashid<br />

Global Initiatives) per il sostegno alla<br />

comunità e al settore dell’educazione.<br />

Attualmente lo SMCCU si è affermato<br />

come il primo centro per la Cultural<br />

Intelligence del paese e sta collaborando<br />

come principale partner di UNESCO alla<br />

creazione di una agenda regionale per la<br />

Global Citizenship Education<br />

(Educazione alla cittadinanza<br />

universale).Vedere come questa<br />

organizzazione è cresciuta negli anni e in<br />

quale direzione si sta muovendo, mi<br />

rende davvero fiera del lavoro che svolgo<br />

e motivata a crescere sempre di più.<br />

Provo immensa stima per HH Sheikh<br />

Mohammed Bin Rashid Al Maktoum ,<br />

un grande leader ed un visionario che<br />

è riuscito a trasformare il deserto in<br />

un’oasi meravigliosa, una sorta di<br />

Paradiso terrestre. La stella polare<br />

alla quale ispira il proprio mandato è<br />

quella di garantire alla propria terra e<br />

al proprio popolo le migliori<br />

opportunità per confrontarsi con il<br />

resto del mondo al massimo livello.<br />

A dimostrarlo c’è il paragone che può<br />

essere fatto fra ciò che erano Dubai e<br />

gli Emirati prima della sua leadership<br />

e cosa sono diventati oggi quegli<br />

83mila chilometri quadrati che si<br />

affacciano sul Golfo Persico; non è<br />

ardito parlare di vero e proprio<br />

miracolo, figlio di scelte coraggiose,<br />

magari ardite, ma capaci con il tempo<br />

di aver fatto di questi territori degli<br />

autentici crocevia economici su scala<br />

mondiale. Oggi Dubai non è più solo<br />

una “porta verso l’Oriente”, già di per<br />

sé ruolo invidiabile e ricco di<br />

prospettive, ma uno degli snodi<br />

principali del business planetario.<br />

Oltremodo apprezzabili anche le sue<br />

politiche a sostegno dei giovani e<br />

dell’emancipazione femminile: le<br />

donne hanno raggiunto significativi<br />

traguardi e la tua nomina ne è una<br />

importante testimonianza…<br />

Le politiche di sviluppo del paese<br />

nascono dalla visione del primo<br />

fondatore della Federazione degli Emirati<br />

Arabi Uniti, Sheikh Zayed Bin Sultan Al<br />

Nahyan, primo presidente degli UAE ed<br />

Emiro di Abu Dhabi al quale tutti i<br />

successori dei vari emirati si sono poi<br />

sicuramente ispirati. Al di là della visione<br />

di sviluppo che sia lui che l’emiro attuale<br />

di Dubai hanno, è indubbio che sia<br />

sufficiente leggere qualcosa sulla loro<br />

vita ed i loro pensieri per comprendere la<br />

grandissima fiducia che hanno sempre<br />

riposto nel ruolo della donna sia nel<br />

lavoro che nella vita privata. Al contrario<br />

di quello che si pensa, per esempio, fin<br />

dalla fondazione dell’Islam, tra i vari diritti<br />

garantiti alla donna c’era quello all’<br />

educazione: una madre istruita crescerà<br />

dei figli istruiti che potranno contribuire<br />

allo sviluppo della loro famiglia, della loro<br />

comunità e del loro paese. Su questo<br />

indubbiamente Dubai ha molto da<br />

insegnare ad altri paesi in cui le donne<br />

trovano ostacoli non solo nell’ accesso<br />

all’ istruzione ma anche al mondo del<br />

lavoro. Donne emiratine o non, Dubai<br />

rimane la città dove chi ha voglia di dare<br />

un contributo importante alla crescita è<br />

sempre benvenuto e sostenuto nel suo<br />

sogno, anche al femminile.<br />

Mi hai accennato al fatto che in<br />

questo momento sei impegnata in un<br />

progetto di promozione dell’Expo<br />

Dubai 2020, uno degli appuntamenti<br />

più attesi a livello globale. Vuoi<br />

parlarmi delle strategie sulle quali stai<br />

lavorando?<br />

Expo 2020 segnerà un momento storico<br />

per l’Emirato di Dubai che si sta<br />

preparando chiaramente con<br />

grandissimo entusiasmo a tutto quello<br />

che un evento di questa portate globale<br />

porterà sia al livello economico, che<br />

sociale che culturale. Il tema di Expo<br />

Dubai 2020 sarà “Menti Connesse che<br />

creano il Futuro” (Connecting Minds.<br />

Creating the Future) e quindi c’è un<br />

grandissimo lavoro di interconnessione<br />

creativa e culturale e non solo tra i vari<br />

partecipanti ma anche tra chi svolgerà un<br />

ruolo primario nella gestione degli eventi.<br />

Stiamo sviluppando un modello di<br />

training culturale per i più di 40.000<br />

volontari che offriranno il loro contributo<br />

ad Expo Dubai 2020 e che proverranno<br />

da tutto il mondo con il sogno condiviso<br />

di abbattere le barriere del pregiudizio e<br />

innalzare quelle della tolleranza e del<br />

rispetto.<br />

Dalle parole che ci siamo scambiate<br />

prima dell’intervista è emersa una<br />

grande stima per i tuoi colleghi e<br />

colleghe ed una vera e propria<br />

ammirazione nei confronti del<br />

<strong>Di</strong>rettore Generale dello SMCCU Mr.<br />

Abdallah Al Serkal, ammirazione<br />

ricambiata in considerazione che sei<br />

stata chiamata ad assolvere ad un<br />

ruolo così importante. Lo SMCCU<br />

(Sheikh Mohammed Centre for<br />

Cultural Understanding), lo<br />

ricordiamo, è un luogo strategico non<br />

solo per la comprensione della cultura<br />

araba ma bensì anche come meta<br />

turistica. Ci descrivi il tuo primo<br />

Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion<br />

colloquio con Mr. Abdallah Al Serkal e che cosa, a parer tuo, ha determinato la<br />

tua assunzione?<br />

Una delle cose che mi ha sempre colpito del nostro <strong>Di</strong>rettore è che, nonostante il<br />

Centro sia nato 20 anni fa, abbia sempre lo stesso grande entusiasmo nel portare<br />

avanti il motto di SMCCU “Porte Aperte. Menti Aperte” (Open Doords. Open Minds).<br />

Sicuramente il mio essere una sognatrice anche nel campo lavorativo e la mia volontà<br />

di voler tradurre i sogni in progetti ambiziosi lo ha colpito. E’ vero però che a Dubai la<br />

fiducia è un sentimento che si costruisce nel tempo e si basa molto non solo sulla<br />

nostra professionalità ma anche sulla nostra sensibilità personale soprattutto quando il<br />

tuo superiore è un locale proveniente da una famiglia estremamente in vista.<br />

Quali sono state le esperienze più significative nell'ambito della tua formazione?<br />

Sin dall’università ho vissuto l’istruzione come una grande opportunità per aprire i miei<br />

orizzonti perché avevo voglia di imparare vivendo in altri paesi, sperimentando usanze<br />

e lingue diverse e confrontandomi anche con delle culture molto diverse dalla mia.<br />

Inizialmente mi sono spostata solo in Europa per una anno a Bruxelles e una anno a<br />

Madrid e poi sono finalmente arrivata nello Yemen fresca di laurea dove ho cominciato<br />

la mia carriera professionale inizialmente come stagista e poi come responsabile dei<br />

progetti di microcredito e ancora come coordinatrice delle varie organizzazioni<br />

internazionali sempre per Il Programma Dello Sviluppo delle Nazioni Unite. L’esperienza<br />

che ho avuto in Yemen non è stata solo il trampolino di lancio della mia carriera ma mi<br />

ha cambiata umanamente perché mi ha trasmesso dei valori di amicizia, rispetto ed<br />

orgoglio che non avrei mai pensato di poter incontrare e che ancora oggi mi porto nella<br />

mia quotidianità sia lavorativa che personale. Dallo Yemen mi sono poi trasferita ad Abu<br />

Dhabi sempre per il Programma Dello Sviluppo delle Nazioni Unite dove ero<br />

responsabile dei programmi destinati a supportare le donne e la loro affermazione<br />

professionale e politica. Non dimenticherò mai il progetto con le future prime donne<br />

candidate al Federal National Council (Parlamento Federale) che poi sono state elette<br />

come rappresentanti, una grande vittoria personale e professionale! Posso parlare<br />

ancora poco della mia nuova pozione di Vice <strong>Di</strong>rettore visto che è ancora recente ma<br />

sicuramente quello che mi porto dentro con grande emozione è il lavoro che ho fatto<br />

allo SMCCU con gli studenti di tutte le età a capo del settore educazione. Lavorare con<br />

i bambini rimane per me la più grande sfida e soddisfazione perché sono<br />

assolutamente convinta che siano la cosa più preziosa che una società abbia. La loro<br />

capacità di apertura, la loro purezza e flessibilità ci fa capire che i pregiudizi esistono<br />

solo quando vengono costruiti dall’esterno ma non fanno parte della natura umana. Se<br />

potessimo essere tutti ancora bambini probabilmente vivremmo un mondo migliore.


Amo i bambini più di ogni<br />

altra cosa al mondo. Mi piace<br />

tantissimo lavorare con loro<br />

perché trovo che siano la<br />

massima espressione della<br />

purezza umana che nasce senza<br />

pregiudizio e stereotipi.<br />

<strong>Giulia</strong>, perché Dubai? E’ stato casuale oppure è una meta che hai<br />

fortemente voluto?<br />

A Dubai mi ha portato la più grande forza esistente che è l’amore. Sono<br />

arrivata senza un lavoro e poi sono riuscita ad ottenere un impiego<br />

meraviglioso; questo perché credo fermamente che dalle cose belle<br />

possano nascere solo cose belle purché ci crediamo.<br />

Tradizioni, usi e costumi costituiscono l'aspetto più affascinante e<br />

stimolante del vivere in un paese straniero… a te, <strong>Giulia</strong>, che cosa ti<br />

ha maggiormente colpita della cultura araba?<br />

La cultura araba fa parte della mia vita personale da parecchi anni ormai<br />

prima come fidanzata e poi come moglie quindi mi sento molto a mio agio<br />

sia con i vestiti locali sia in situazioni che potrebbero essere complicate da<br />

gestire per chi non è abituato. Una delle cose che maggiormente mi piace<br />

di questi paesi è il grande rispetto che si ha per le persone anziane come<br />

portatori di tradizioni e radici, tanto che qui a Dubai per esempio non<br />

esistono gli ospizi ma i genitori anziani vivono naturalmente con i figli ed i<br />

nipoti che si prendono cura di loro con grande amore e rispetto. L’ultima<br />

parola è sempre quella del nonno e della nonna e questo suscita sempre<br />

in me un grande impatto. La vicinanza della famiglia è qualcosa che in<br />

Europa si sta lentamente perdendo e che invece qui è una delle chiavi per<br />

il benessere soprattutto della donna: per esempio le neomamme lasciate<br />

da sole a prendersi cura magari del primo figlio o di più figli in questo non<br />

esistono perché c’è sempre un gruppo di donne della famiglia (numerose!)<br />

che sono pronte ad aiutarle anche fisicamente. Questo abbatte le mura<br />

della depressione, della solitudine e della perdita di identità personale e<br />

professionale che molte mamme lasciate sole dopo aver dato alla luce un<br />

figlio sono costrette a vivere.<br />

Vuoi descriverti in poche parole, magari solo in 140 caratteri così ne<br />

esce proprio un “tweet”?<br />

Piu’ che con un tweet userei due parole per descrivermi: inguaribile<br />

sognatrice. Questo non significa che non sia una persona concreta ma<br />

che voglio sempre pensare in grande, sia nella vita privata che nella vita<br />

professionale. Ho attraversato molti momenti difficili nella mia vita, come<br />

succede alla maggior parte di noi. Quello che ho imparato nel mio<br />

percorso però è che le difficoltà devono essere necessariamente viste<br />

come una opportunità non di sopravvivere, ma di realizzare qualcosa di<br />

grande ed importante e non dobbiamo porci alcun limite alla nostra<br />

capacità di sognare. Qualsiasi cosa fortemente voluta e creduta associata<br />

alle azioni porta ai risultati che ci aspettiamo, anche i più impensabili. Mia<br />

figlia Shams spesso mi ripete una frase tratta da uno dei suoi libri preferiti<br />

“Harry Potter ed il Prigioniero di Azkaban”: “La felicità può essere ritrovata<br />

anche nei momenti più bui, purchè ci si ricordi di accendere la luce”. La<br />

nostra luce dobbiamo essere noi stessi senza mai dimenticarci di<br />

splendere.<br />

La tua carriera professionale rappresenta indubbiamente un esempio<br />

(e un incoraggiamento) per molte donne. Ma quali sono, a parer tuo,<br />

gli elementi indispensabili per avere successo nel lavoro? Quali<br />

invece gli errori più frequenti che le donne commettono?<br />

Non credo ci sia una formula vincente, perché ciascuna di noi è diversa<br />

dall’altra. Quello che mi sento di dire è che molte donne che sono madri<br />

vivono costantemente, come me del resto, la sensazione di sacrificare la<br />

possibilità di crescere i figli per la carriera. Credo che sia naturale voler<br />

passare più tempo possibile con i propri figli e sentirsi male quando<br />

magari sono ammalati e si lasciano a casa con la babysitter o con i nonni<br />

per andare al lavoro. Questo non significa scegliere il lavoro a discapito


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Che cosa amo del mio lavoro? Amo la possibilità di<br />

potermi rinnovare ogni giorno con nuove iniziative ed avere<br />

la libertà di far crescere il posto in cui lavoro raggiungendo<br />

un numero sempre più elevato di persone.<br />

Quali le forme di supporto/aiuto (non solo per le donne, ma<br />

per i lavoratori in generale) che ha ritenuto di maggior valore<br />

incontrati nel suo percorso professionale e che ritieni si<br />

dovrebbero applicare nelle realtà aziendali?<br />

Mi sento di parlare di più della sfera femminile perchè penso che<br />

ancora oggi le donne, sia per i pregiudizi sociali in generale che per<br />

la struttura del mondo del lavoro, siano fortemente svantaggiate<br />

rispetto agli uomini. Ancora una volta mi voglio riferire alle mamme<br />

lavoratrici perché vivo personalmente questa condizione e penso<br />

che è nel momento in cui una donna pensa di farsi una famigli che<br />

cominciano le difficoltà. Credo che la flessibilità nel mondo del<br />

lavoro soprattutto per le donne dovrebbe essere una componente<br />

essenziale: moltissimi lavori potrebbero essere svolti perfettamente<br />

con orari flessibili o lavorando da casa per esempio, almeno in<br />

alcuni orari. Ancora, se le donne avessero l’opportunità di avere<br />

uno spazio in ogni azienda ed organizzare un asilo che si prenda<br />

cura dei bambini e che dia loro l’ opportunità di essere loro vicine<br />

pur lavorando, questo aumenterebbe notevolmente la loro<br />

produttività anche il loro rientro al lavoro dopo la maternità sarebbe<br />

più celere. Il giorno in cui il mondo del lavoro vedrà le madri come<br />

una grandissima risorsa e non come un peso, allora sicuramente<br />

assisteremo ad un passo in avanti non solo per la parità di genere,<br />

ma della stessa economia globale.<br />

Quali sono i valori e le caratteristiche che maggiormente ti<br />

piacciono della tua professione?<br />

In tutti i lavori che ho svolto finora, quello che maggiormente mi dà<br />

la forza di crescere continuamente e di investire moltissime risorse<br />

nella mia professione è cercare di trasmettere dei valori universali.<br />

Penso che svolgere una professione che vada al di là delle<br />

semplici mansioni quotidiane rappresenti una grande opportunità di<br />

crescita personale e chiaramente sia molto stimolante. Dalla mai<br />

esperienza alle Nazioni Unite sino allo SMCCU ho sempre lavorato<br />

molto su valori come la parità, il rispetto, la tolleranza che vanno<br />

oltre le costruzioni sociali ma che rendono le persone unite, al di là<br />

del genere, della provenienza e dell’età. Devo ammettere che il<br />

nuovo progetto di cui mi sto attualmente occupando in<br />

cooperazione con UNESCO sulla Cittadinanza Globale<br />

nell’Educazione è veramente la traduzione di tutto questo lavoro in<br />

azioni mirate soprattutto verso i giovani studenti di tutto il mondo,<br />

una grandissima soddisfazione per me.<br />

Se dovessi descrivere lo Sheikh Mohammed Centre for<br />

Cultural Understanding con 3 aggettivi quali sceglieresti?<br />

Tolleranza, rispetto e apertura.<br />

Ho letto che tutti i lavoratori è offerto vitto e alloggio oltre allo<br />

stipendio, trasporto da e per il luogo di lavoro e<br />

un’assicurazione medica, se questo corrisponde alla verità<br />

direi che è sensazionale…<br />

Non a tutti i lavoratori sono offerti questi benefici, dipende dal<br />

pacchetto lavorativo che viene offerto dal datore di lavoro.<br />

Solitamente, in alcuni lavori in cui lo stipendio non è molto alto, per<br />

esempio nel settore delle costruzioni, vitto ed alloggio sono inclusi.<br />

Nei più alti livelli professionali, invece, solitamente oltre allo<br />

stipendio viene compresa una quota destinata al pagamento<br />

dell’affitto e, spesso, anche al pagamento delle tasse scolastiche<br />

dei propri figli.


dei propri bambini ma portare avanti<br />

con consapevolezza una sfida<br />

difficile ma non impossibile. Le<br />

donne vengono spesso giudicate per<br />

questo e frequentemente sono le<br />

prime a sentirsi in colpa mentre<br />

invece non si rendono conto che la<br />

loro scelta non è egoista ma<br />

finalizzata a dare ai propri bambini<br />

una madre realizzata, stimata ed<br />

indipendente, più felice anche con<br />

loro. Io sono cresciuta con una<br />

mamma che non ha più lavorato per<br />

seguirmi e credo che questo abbia<br />

reso la mia infanzia davvero<br />

splendida ed infatti ancora adesso<br />

siamo legatissime. Questa è stata la<br />

sua scelta e molte mie amiche<br />

hanno fatto lo stesso e sono felici di<br />

essere mamme a tempo pieno. La<br />

mia scelta è stata diversa come<br />

quella di molte altre donne ed<br />

amiche. Non esiste una strada giusta<br />

o sbagliata, semplicemente il<br />

percorso che scegliamo deve essere<br />

quello che ci rende donne appagate<br />

e per questo mamme migliori.<br />

Quali sono le sensazioni che ti dà<br />

lavorare con i bambini?<br />

Amo i bambini più di ogni altra cosa<br />

al mondo. Mi piace tantissimo<br />

lavorare con loro perché trovo che<br />

siano la massima espressione della<br />

purezza umana che nasce senza<br />

pregiudizio e stereotipi. In particolare<br />

qui a Dubai, vivendo in una società<br />

multietnica, i bambini sono abituati a<br />

condividere la quotidianità con<br />

diverse culture, lingue e religioni e<br />

per loro la diversità è assolutamente<br />

normale. Questo li porta ad una<br />

apertura mentale eccezionale che,<br />

sommata alla immensa capacità dei<br />

bambini di assorbire le informazioni,<br />

rende il loro percorso formativo unico<br />

non solo in tenera età ma anche una<br />

volta cresciuti. Con la mia recente<br />

posizione, mi occupo più di ideare i<br />

programmi anche per i bambini<br />

(piuttosto che condurli direttamente<br />

con loro) ma ammetto che trovo<br />

sempre il modo di inserirmi per<br />

qualche minuto durante le loro visite<br />

e parlare con loro… perché questo<br />

mi dà una grandissima energia!<br />

Dubai children<br />

I BANBINI SONO CREATURE<br />

MOLTO SPECIALI<br />

E' proprio così.<br />

Standing<br />

ovation<br />

SJP!<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


Descrivimi un giorno di lavoro qualsiasi.<br />

Devo parlare di tutta la mia giornata così da avere la<br />

solidarietà di tutte le mamme lavoratrici che come me<br />

passano la settimana a correre tra un impegno e<br />

l’altro! La mia giornata comincia molto presto, mi alzo<br />

intorno alle 6 e preparo il pranzo ai miei figli che poi<br />

porto a scuola intorno alle 7.15 del mattino. Arrivo in<br />

ufficio intorno alle 8.00 e dopo il primo controllo delle<br />

e-mail urgenti dedico di solito le prime due ore in<br />

ufficio ad incontrare i miei team per discutere<br />

particolari progetti oppure le iniziative del giorno.<br />

Solitamente discuto con il <strong>Di</strong>rettore le decisioni<br />

strategiche e poi mi dedico ai meetings con i<br />

potenziali partners o allo sviluppo dei progetti e delle<br />

strategie di sviluppo. In questo periodo, per esempio,<br />

essendo alla fine dell’anno sto lavorando sui piani<br />

strategici del 2019 e questo richiede una grande<br />

concentrazione ed un numero elevatissimo di<br />

meetings con i potenziali partners del prossimo anno.<br />

Verso le 16.00 riprendo i miei figli da scuola trascorro<br />

il mio pomeriggio con loro tra attività e divertimento e<br />

compiti. Dopo cena, quando loro si addormentano, mi<br />

siedo nel mio studio di casa e finisco di lavorare e mi<br />

dedico alla ricerca di nuove opportunità di espansione<br />

della mia organizzazione. E’ una routine sicuramente<br />

molto intensa, per questo cerco di godermi al<br />

massimo i due giorni di weekend che abbiamo!<br />

Quella volta che hai saputo cogliere al volo<br />

l'occasione giusta per la tua carriera?<br />

Quando sono andata allo SMCCU per un pranzo e<br />

sono tornata a casa con un lavoro! Non puoi davvero<br />

mai sapere che soprese ti riserva la vita dietro<br />

l’angolo.<br />

Per te un errore o un insuccesso è un grande<br />

dolore o la molla per fare meglio?<br />

Ci sono dolori da cui è molto difficile uscire ed<br />

ammetto che anche per me e’ stato così. Penso che<br />

molte donne si siano trovate in situazioni personali o<br />

professionali difficili in cui si siano sentite private della<br />

loro dignità e della loro autostima e questo non gioca<br />

a favore della nostra affermazione personale o<br />

professionale. Il dolore, però, non può rimanere fine a<br />

se stesso e deve necessariamente rappresentare<br />

quel punto di svolta, io lo chiamo punto di dolore, da<br />

cui ci si rialza più forti e caparbie di prima.<br />

Quali consigli daresti ad una donna che come te<br />

vuole vivere queste esperienze?<br />

Ci vuole molto coraggio per lasciare il proprio paese,<br />

la propria famiglia e bisogna essere consapevoli che,<br />

nonostante le nostre radici rimangano, ci si deve<br />

adattare a delle realtà difficili ed a volte<br />

incomprensibili per noi. Io ho la fortuna di avere una<br />

famiglia stupenda e molto unita in Italia e ancora<br />

adesso, dopo 15 anni che vivo all’ estero, ogni volta<br />

che li saluto all’aeroporto per rientrare a Dubai, sono<br />

assalita da una grande tristezza. Poi, però, appena<br />

atterro qui mi sento a casa, ricomincia la mia vita,<br />

quella vera con tutti i miei impegni ed i legami che mi<br />

sono creata qui che per me sono fondamentali. Ecco,<br />

il consiglio che mi sento di dare è siate decise e non<br />

rimanete mai sole ma createvi un ambiente sicuro e<br />

familiare ovunque voi siate, le amicizie sono davvero<br />

preziose in queste circostanze.<br />

Mi accennavi al fatto che al Centro lavorano molte<br />

donne che tu hai definito<br />

“amiche” ciò sottende che ci sia<br />

molto di più di un rapporto<br />

professionale tra voi. Mi<br />

piacerebbe che tu mi parlassi di<br />

loro.<br />

Mi è sempre piaciuto tantissimo<br />

lavorare con le donne perché con<br />

loro mi sento a mio agio e sono<br />

fermamente convinta che se le<br />

donne invece di contrastarsi<br />

riuscissero ad essere unite tra di<br />

loro, darebbero vita ad una forza<br />

senza precedenti. Questo è uno<br />

degli obiettivi del mio lavoro,<br />

ovvero cercare di fare la<br />

differenza, di creare un ambiente<br />

lavorativo professionale ma<br />

confortevole, in cui ciascuna sia<br />

accettata con le proprie differenze<br />

ed apprezzata per le proprie doti.<br />

Il luogo in cui lavoriamo nella città<br />

vecchia di Dubai ad Al Fahidi è<br />

una sorta di micro-villaggio in cui<br />

ho molte amiche che, oltre alla<br />

mia organizzazione, fanno dei<br />

lavori diversi e sempre molto<br />

stimolanti. In pausa pranzo vado<br />

sempre dalla mia carissima amica<br />

Annamaria ad Al Serkal Cultural<br />

Foundation (nella foto), un luogo<br />

magico in cui l’arte incontra la<br />

tradizione e le vibrazioni positive<br />

sono fortissime. Basta poco, un<br />

caffè con una amica, dare<br />

un’occhiata alle nuove collezioni<br />

delle stiliste che lavorano nella realtà locale e anche<br />

una breve pausa si trasforma in una iniezione di<br />

adrenalina e ti dà la forza di affrontare una giornata<br />

impegnativa. Trovo sempre il tempo di sedermi e di<br />

ascoltare storie di lavoro e di vita di donne che,<br />

nonostante le tante difficoltà, caparbiamente hanno<br />

deciso di essere le registe delle loro vite e per me<br />

sono una grande fonte di ispirazione.<br />

La vita ci insegna a non mollare e a non lasciarsi<br />

scoraggiare davanti ai primi NO. Le difficoltà e gli<br />

ostacoli iniziali non mancano ma il duro lavoro e<br />

la forte determinazione nei propri obiettivi e<br />

progetti è ciò che ci può permettere di emergere<br />

in quello che desideriamo. Questo però è anche<br />

un bene, i problemi è giusto che ci siano, fanno<br />

da maestro e forse più delle cose belle,<br />

collaborano alla formazione ed alla crescita di<br />

ognuno. A te che cosa ti hanno insegnato le<br />

difficoltà che hai affrontato per raggiungere il tuo<br />

Annamaria Bersani e <strong>Giulia</strong> - Dress Mahsa Kazemi, by Mahsa<br />

sogno?<br />

In uno dei corsi di aggiornamento che ho fatto ci<br />

hanno insegnato che più “no” riceviamo, più forti<br />

saranno i “si” che riceveremo in futuro. Penso che sia<br />

davvero così. I grandi vincitori nella vita in generale<br />

non sono quelli che hanno ottenuto tutto subito, ma<br />

quelli che hanno saputo non mollare mai nonostante<br />

tutte le difficoltà e le cadute. <strong>Di</strong> strada ne ho ancora<br />

molta da fare ma questa convinzione mi accompagna<br />

sempre.<br />

Che cosa fai quando ti accorgi di aver commesso<br />

un errore?<br />

Lo ammetto prima con me stessa e poi lo ammetto<br />

difronte agli altri. Prendersi la responsabilità dei propri<br />

sbagli a volte non è semplice, ma è un passo<br />

importante che facciamo verso gli altri ma soprattutto<br />

verso noi stessi. Riconoscere errori e debolezze è<br />

fondamentale per costruire la propria credibilità e<br />

l’autostima di chi sa di non essere perfetto, ma cerca<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

di diventare la migliore versione di se stesso.<br />

A chi ti ispiri ogni giorno nel tuo lavoro?<br />

Mi ispiro a moltissime donne che nonostante le<br />

difficoltà sono riuscite a diventare più forti di prima, a<br />

quelle donne che si sono perse e poi ritrovate migliori<br />

di com’ erano, a quelle donne che hanno capito,<br />

come me, che noi non siamo quello che ci accade ma<br />

siamo il modo in cui reggiamo alle circostanze in cui<br />

ci troviamo indipendentemente dalla nostra volontà.<br />

La cosa spettacolare è che non bisogna ricercare


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

nelle persone famose questa ispirazione ma basta<br />

chiacchierare con un gruppo di donne in una<br />

situazione molto comune, per poter trovare esempi<br />

di grande tenacia e resilienza.<br />

Il tuo rito antistress (se ne possiedi uno..)<br />

La musica in assoluto soprattutto prima di un<br />

meeting importante; l’ascolto a tutto volume e<br />

ballo... anche chiusa nel bagno dell’ufficio perchè mi<br />

dà una grandissima carica. Poi ogni mattina prima di<br />

cominciare la mia giornata il priming di Tony<br />

Robbins sulla gratitudine... se non si è grati di tutto<br />

quello che la vita ci offre, non saremo mai in grado<br />

di goderne appieno.<br />

Come hai scoperto il tuo talento?<br />

Non parlerei davvero di talento ma di personalità...<br />

Sono sempre stata una persona ambiziosa fin da<br />

piccola e sono cresciuta in un ambiente bellissimo e<br />

protetto. Crescendo, i miei genitori hanno capito che<br />

il mondo in cui mi trovavo mi andava stretto e con<br />

grande amore mi hanno lasciata libera di decidere<br />

della mia vita. A casa mi chiamano “la donna con la<br />

valigia”, ho sempre le valigie pronte e un set per i<br />

viaggi last minute che mi porto ovunque. Il fatto che<br />

io abbia due bambini di 5 e 10 anni non mi ferma,<br />

anzi, penso che viaggiare e scoprire nuove realtà e<br />

mentalità sia una grandissima opportunità per loro.<br />

Se si ha la capacità di essere aperti, il mondo offre<br />

delle possibiltà infinite di successo personale e<br />

professionale.<br />

Come hai sconfitto la tua più grande paura?<br />

Affrontandola. Non c’è altro modo che vincere le<br />

nostre più grandi paure se non prendendole di petto<br />

e vivendole appieno. Solo così, nonostante il dolore,<br />

si riesce ad esorcizzare il terrore per qualcosa che<br />

potrebbe succedere e che alla fine, se lo vogliamo,<br />

riusciamo a gestire. Bisogna sempre però tener<br />

presente che in questo processo è fondamentale<br />

focalizzarsi sulla luce, quella che sta alla fine del<br />

tunnel, e non sul buio in cui ci troviamo<br />

<strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong> con la stilista Iuliia Safanova (Zafirah Fashion)<br />

temporaneamente.<br />

Ogni traguardo è un punto di partenza, sarà per questo che anche dopo aver raggiunto un obiettivo,<br />

non si smette mai di sognare?<br />

Assolutamente mai. Se smettessimo di sognare, saremmo morti. Io sogno sempre, vite diverse, situazioni<br />

diverse, vorrei sempre fare tante cose e spero che un po’ alla volta ci riuscirò. Per esempio, adoro dipingere<br />

e per ora ho accantonato questa passione ma chissà, magari un giorno potrò dedicarmici a tempo pieno.<br />

Non dobbiamo mai porci dei limiti perché questo significherebbe limitarci e vivere male; adoro i bambini<br />

proprio perché per loro tutto è possibile, sognano di fare qualsiasi professione, non si chiedono come lo<br />

faranno ma semplicemente decidono che saranno astronauti perché è quello che desiderano. Una grande<br />

lezione da non dimenticare quando si diventa adulti.<br />

Che cosa hai imparato a Dubai e quale è il più grande vantaggio che offre?<br />

A Dubai ho imparato che la convivenza è possibile tra persone di diversa provenienza. Qui abbiamo oltre<br />

200 differenti nazionalità che frequentano le stesse scuole, uffici, parchi, centri commerciali, insomma una<br />

società multietnica dove ciascuno mantiene chiaramente la propria identità e rispetta quella degli altri. La<br />

cosa eccezionale è che questo viene vissuto come una cosa assolutamente normale: basta guardare i<br />

negozi in questo periodo dell’anno trovi le decorazioni per il <strong>Di</strong>wali (festa indiana) a fianco ad alberi di Natale<br />

Iuliia<br />

Safanova<br />

Zafirah Fashion<br />

DUBAI<br />

Chi è Iuliia Safanova<br />

“Nel 2011 senza nessuna esperienza, né<br />

soldi e senza qualifiche ho deciso di avviare<br />

la mia attività imprenditoriale - ci racconta -<br />

facevo tutto da sola, dal comperare le stoffe<br />

al cucire I vestiti al venderli nei mercatini dei<br />

vari eventi. La gente apprezzava il mio lavoro<br />

e sono cresciuta rapidamente: nel giro di due<br />

anni ho aperto una boutique tutta mia in un<br />

lussuosissimo mall di Dubai arrivando a<br />

vendere anche centinaia di vestiti a<br />

settimana. Alcuni abiti mi sono stati<br />

commissionati dalle stesse donne della<br />

famiglia reale”. Iuliia è molto fiera del suo<br />

percorso e le piace pensare che davanti alla<br />

mancanza di basi solide ma lavorando solo<br />

con la sua creatività e grandissima<br />

determinazione, sia arrivata anche dove non<br />

avrebbe mai pensato “Grazie a Dubai per<br />

avermi permesso di cambiare la mia vita”.<br />

e bandierine degli UAE per la festa nazionale (2 <strong>dicembre</strong>). Questo è il vantaggio maggiore che offre Dubai<br />

dal mio punto di vista: la diversità vista non come una minaccia ma un arricchimento. Trovo che moltissimi<br />

paesi dovrebbero prendere questo come un esempio di rispetto e tolleranza perché, in fondo, è solo una<br />

questione di conoscenza.<br />

Generalmente ci lasciamo ispirare non da qualcosa in particolare, da tutto ciò che ci trasmette<br />

un'emozione. L'ispirazione può nascere a volte da un dettaglio, altre volte da un'idea che si<br />

trasforma, insomma da tutto ciò che in quel preciso momento ci comunica qualcosa di bello. Credo<br />

che l'ispirazione sia ovunque, basta saperla cogliere. Tu a cosa o a chi ti ispiri ogni giorno per il tuo<br />

lavoro?<br />

Ogni giorno cerco di trovare nuove fonti di ispirazione che mi aiutino sempre ad avere delle nuove idee da<br />

trasformare in progetti ambiziosi. Mi può colpire una frase detta dai miei figli, oppure un film che vedo in tv<br />

la sera prima, o ancora una persona che incontro per caso in un ristorante. Cerco di essere sempre molto<br />

attenta e ricettiva perché la vita ci regala sempre moltissimi segnali ogni giorno ed è fondamentale per noi<br />

saperli cogliere ma spesso siamo troppo occupati a pensare ad altre cose e non li vediamo.<br />

Hai una frase mantra che ripeti spesso?<br />

“E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l’ultimo frammento di cuore” (E. Che Guevara). Fino a che il<br />

tuo cuore ci crede, anche se tutto ti viene contro anche la tua testa, non mollare, mai.


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

DUBAI: UNA CITTA' PROIETTATA VERSO IL FUTURO<br />

Un futuro che noi non ci immaginiamo neanche, ma che loro hanno ben in mente. Dubai è una delle città più tolleranti e liberali di quest'area e<br />

la sua atmosfera vacanziera e stimolante la rende davvero unica. Sia che siate in vacanza piuttosto che a viverci, potrete rendervi conto di come<br />

si respiri un'aria positiva e stimolante. Sarà il sole, sarà il mare o la sua continua trasformazione, ma per me Dubai è un esperienza in divenire.<br />

Equilibrio tra lavoro<br />

e vita privata, <strong>Giulia</strong>:<br />

come conquistarlo?<br />

Vorrei avere una bacchetta<br />

magica per poterlo fare! Non<br />

c’è una formula vincente e<br />

ciascuno di noi<br />

evidentemente fa il meglio<br />

che può. Penso che non sia<br />

semplice avere un lavoro di<br />

grande responsabilità e allo<br />

stesso tempo una famiglia<br />

con dei bambini piccoli, io<br />

cerco di non dimenticare mai<br />

che il lavoro è fondamentale<br />

ma si trova ovunque, mentre<br />

i miei figli non li posso<br />

ritrovare da nessuna altra<br />

parte se non a fianco a me!


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Dress<br />

Mahsa Kazemi,<br />

by<br />

Cosa fai per superare un blocco creativo?<br />

<strong>Di</strong> solito vado in spiaggia la mattina presto dopo<br />

che porto a scuola i bambini e guardo il mare.<br />

Passeggio. Mi rilasso. So che il blocco è più<br />

emotivo che creativo ed ho solo bisogno di<br />

rilassarmi e pensare a me stessa. E le idee<br />

arrivano.<br />

Donne, Lavoro e Web - Un mondo di business<br />

on line: i social network sono diventati poi un<br />

ottimo passaparola, attraverso cui riusciamo a<br />

comunicare ad un pubblico sempre più ampio<br />

le nostre idee… tu in che modo usi social<br />

network nel tuo lavoro?<br />

Per motivi di politiche del mio ufficio in quanto<br />

CONCEPT E SHOOTING FOTOGRAFICO<br />

A CURA DI SHIV MOHAMMAD<br />

Mahsa<br />

governativo, non possiamo usare i nostri social<br />

network privati ai fini lavorativi. Anzi, abbiamo delle<br />

linee ben precise su quello che non possiamo<br />

postare per questioni di immagine. In ogni caso, i<br />

social network sono sempre una ottima piattaforma<br />

per conoscere persone che poi potrebbero essere<br />

potenziali partners o per scoprire l’esistenza di un<br />

progetto di cui si vorrebbe far parte.<br />

Che cosa ti dà il buonumore?<br />

Il sorriso dei miei figli.<br />

Il bello e il brutto di lavorare con te?<br />

Sono una perfezionista molto esigente. Le cose<br />

devono essere fatte come le farei io<br />

indipendentemente che siano più o meno<br />

importanti; per esempio una mail mandata dal mio<br />

dipartimento deve usare un linguaggio appropriato<br />

e detesto vedere errori in inglese! Allo stesso<br />

tempo sono molto flessibile con lo staff in termini di<br />

orari, soprattutto con le donne-mamme, perché so<br />

che danno il meglio e il lavoro lo possono finire<br />

dopo a casa. Penso poi che sia fondamentale<br />

riconoscere al proprio team il buon lavoro fatto,<br />

cerco sempre di celebrare le loro vittorie<br />

professionali anche quelle minori.<br />

SMCCU Dubai<br />

+971 4 353 6666 smccu@cultures.ae<br />

GIULIA SENIGAGLIA g.senigaglia@cultures.ae<br />

Shiv<br />

Mohammad<br />

Chi è Shiv<br />

Mohammad<br />

“Sono cresciuta<br />

in una famiglia<br />

abbastanza<br />

tradizionale che<br />

mi ha fatto<br />

vivere<br />

un’infanzia<br />

bellissima ma<br />

molto protetta –<br />

ci dice - quando<br />

ho cominciato a<br />

crescere ho<br />

capito che avevo<br />

davanti o una strada fatta di esperienze da vivere e<br />

nell'anno 2010 ho ricevuto la mia prima macchina<br />

fotografica in regalo dalla mia famiglia. Ho cominciato<br />

a studiare per conto mio fotografia e sono diventata<br />

una make up artist. Adoro portare l’arte nelle mie<br />

creazioni perché per me individuare la bellezza delle<br />

cose è fondamentale per vivere bene”. Oggi Shiv<br />

Mohammad è una delle più conosciute fashion<br />

bloggers di Dubai.<br />

Photography and Fashion blogger<br />

Chi èMahsa Kazemi<br />

E' CRESCIUTA A DUBAI E IN QUESTA CITTÀ CHE<br />

DEFINISCE CASA SUA HA AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI<br />

SENTIRSI VERAMENTE UNA DONNA DEL MONDO<br />

PERCHÉ "PROPRIO QUI LE DONNE NON SOLO<br />

SONO RISPETTATE, MA HANNO GLI STESSI DIRITTI<br />

DEGLI UOMINI - CI DICE MAHSA - E SOPRATTUTTO<br />

HANNO DAVVERO L’OPPORTUNITÀ DI DIVENTARE<br />

QUELLO CHE DESIDERANO. MI PIACE VESTIRE LE<br />

DONNE CON LE SUE CREAZIONI PERCHÉ QUESTO È<br />

IL MIO MODO PER SUPPORTARLE; LE DONNE UNITE<br />

POSSONO DAVVERO CAMBIARE IL MONDO!”


Open Doors<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

OPEN MINDS:<br />

Il motto dello Sheikh Mohammed Center for Cultural Understanding: un pregevole esempio di pari opportunità:<br />

il 65% del team è composto da donne.<br />

@SMCCUDubai<br />

Nella foto: Abdallah bin Eisa Al Serkal, <strong>Di</strong>rettore Sheikh Mohammed Center for Cultural Understanding e <strong>Giulia</strong> <strong>Senigaglia</strong>


Abdallah<br />

bin Eisa Al Serkal<br />

Chi è Abdallah bin Eisa Al Serkal<br />

E' un'importante uomo d'affari. Viene da una famiglia nota per il successo commerciale originatosi nel 1947<br />

da suo nonno, Nasser bin Abdullatif Al Serkal e succeduto da suo padre, Eisa bin Nasser Al Serkal. <strong>Di</strong>rige<br />

lo SMUCC in qualità di <strong>Di</strong>rettore: il suo team di lavoro è composta da cittadini e cittadine degli Emirati e<br />

membri delle famiglie degli Emirati, che hanno grande esperienza nella comunicazione interculturale,<br />

patrimonio, autentico protocollo di<br />

ospitalità che mantiene un importante<br />

equilibrio tra la profonda comprensione<br />

della religione e della cultura degli<br />

Emirati con una mentalità aperta e il<br />

desiderio di condividere senza<br />

giudicare o confrontare e contrastare<br />

gli altri. La forza di questa straordinaria<br />

squadra di lavoro, prevalentemente<br />

femminile, risiede nell’instaurare un<br />

legame sincero e memorabile con gli<br />

ospiti e portarli a vivere un'esperienza<br />

arricchente ed indimenticabile.<br />

SMUCCU:DUBAI<br />

Dubai è una città unicamente moderna<br />

e cosmopolita e gli Emirati Arabi Uniti<br />

ospitano famiglie provenienti da tutto il<br />

mondo, ognuna con la propria cultura<br />

distintiva. Espatriati e cittadini degli<br />

Emirati Arabi Uniti ma anche persone<br />

provenienti da altri Paesi. Sua Altezza<br />

Sheikh Mohammed bin Rashid Al<br />

Maktoum, Vice Presidente e Primo<br />

Ministro degli Emirati Arabi Uniti e<br />

Sovrano di Dubai, ha visto la necessità<br />

di raggiungere ed educare gli espatriati<br />

nelle tradizioni e nei costumi degli<br />

Emirati Arabi Uniti e di far conoscere<br />

più da vicino la cultura araba agli<br />

stranieri che visitano la città. La sua<br />

visione ha portato alla creazione di The<br />

Sheikh Mohammed Center for Cultural<br />

Understanding (SMCCU) nel 1998. Nel<br />

2015, lo SMCCU è diventato membro<br />

dello Sheikh Mohammed bin Rashid<br />

Global Initiatives e continua ad essere<br />

un ponte tra le molte diverse<br />

nazionalità attraverso i suoi programmi<br />

pluripremiati.<br />

مدلاير ملايركز الشخ محمد للتفام الثقافي<br />

<strong>Di</strong>rector Sheikh Mohammed Center<br />

for Cultural Understanding -Dubai


Annamaria<br />

Bersani<br />

<strong>Di</strong>rettore Al Serkal Cultural Foundation<br />

Chi è Annamaria Bersani<br />

<strong>Di</strong>rettore, Al Serkal Cultural Foundation, Architetto e curator d’arte con più di 30 anni di esperienza di cui<br />

13 a Dubai. “Annamaria è una delle mie più care amiche, la pausa quotidiana in cui ci incontriamo per un<br />

caffè e ci raccontiamo di noi è<br />

una delle cose irrinunciabili della<br />

mia quotidianità… della mia vita”<br />

ci dice <strong>Giulia</strong> con un sorriso<br />

dolcissimo che lascia trasparire<br />

la verità delle sue parole e la<br />

bellezza della loro amicizia. Nel<br />

2014, Annamaria è stata<br />

nominata <strong>Di</strong>rettore di Al Serkal<br />

Cultural Foundation: il suo lavoro<br />

“che amo moltissimo – ci precisa<br />

Annamaria- è principalmente<br />

quello di scoprire e promuovere<br />

artisti e designers di talent di<br />

questa regione che diano una<br />

contributo particolare alla<br />

creatività e all’innovazione tipiche<br />

di Dubai. Sono sempre pronta ad<br />

accogliere nuove e rischiose<br />

sfide: ho trasformato una casa<br />

tradizionale nel quartiere vecchio<br />

di Al Fahidi in una vibrante<br />

galleria di arte contemporanea<br />

dove ancora si assapora<br />

l’atmosfera autentica del<br />

passato… ho aperto un caffè,<br />

così che le persone possano<br />

incontrarsi e condividere idee<br />

mentre sono ispirate dall’arte che<br />

le circonda, ed un angolo fashion<br />

per tutti gli stilisti di talento che<br />

esprimono la loro artisticità<br />

attraverso abiti unici ed accessori<br />

esclusivi. Mi piace pensare che<br />

ogni giorno la vita ci possa<br />

stupire in positive ed in negativo<br />

ma che se siamo comunque in<br />

grado di rispettare noi stessi e la<br />

nostra identità, non esiste<br />

nessuna prova troppo difficile da<br />

superare. E le donne che mi<br />

circondano lo sanno molto bene.”<br />

DONNA IMPRESA Magazine<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

info@<br />

di<strong>magazine</strong>.it<br />

@donnaimpresa


Quando vuoi, dove vuoi, con chi vuoi.<br />

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Top Woman Award<br />

Award Donna Impresa<br />

mariani@donnaimpresa.com


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

(...) Le imprese, i governi e le famiglie<br />

dovrebbero fare del loro meglio per<br />

responsabilizzare le donne che le<br />

circondano in modo che partecipino più<br />

attivamente al nostro futuro. Non c'è<br />

motivo per noi di non fare di più come<br />

uomini e donne individualmente, o<br />

attraverso le nostre aziende einostri<br />

governi, per dare potere alle donne e<br />

sostenerle nella realizzazione del loro<br />

potenziale. Sia gli uomini che le donne<br />

dovrebbero contribuire in eguale<br />

misura all'ambiente economico e in<br />

eguale misura alle loro famiglie e alla<br />

società. I benefici morali, sociali e<br />

commerciali sono enormi e siamo tutti<br />

influenzati da tale uguaglianza.<br />

Lavoriamo insieme verso la parità di<br />

genere attraverso programmi completi<br />

di empowerment femminile, e speriamo<br />

che i nostri figli siano orgogliosi dei<br />

nostri risultati.<br />

Nella foto: Valeriana Mariani indossa LA<br />

SICILIENNE GIOIELLI D'ARTE - HEART OF SICILY<br />

La Sicilienne Gioielli d’Arte designs and<br />

creates unique handcrafted jewellery for<br />

special women.<br />

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TOP WOMEN - AWARD DONNA IMPRESA


uolo<br />

L'arte del<br />

doppio<br />

ruolo<br />

L'arte del<br />

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Gli splendidi accessori-gioiello indossati nelle foto da Valeriana Mariani sono creazioni esclusive<br />

La Sicilienne Gioielli d'Arte - Jewels collezione "FIMMINI"<br />

TOP WOMAN<br />

SPECIAL EDITION<br />

TOP WOMAN<br />

LAVORO E FAMIGLIA IL DOPPIO RUOLO DELLE DONNE<br />

Valeriana Mariani<br />

Il mondo ha assistito all'avvento delle donne leader. Era ora che il mondo si accorgesse di noi.<br />

EDITORE Donna Impresa Magazine<br />

PRESIDENTE NAZIONALE Donna Impresa<br />

PRESIDENTE International Women International Association Women Entrepreneurs and<br />

Business Leaders Employment, Social Affaire & Equal Opportunities<br />

PRESIDENTE Aziende Associate<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it35


IMPERO COUTURE<br />

... <strong>Di</strong>re, fare,<br />

sognare.<br />

UN PROBLEMA SPESSO È LA MANCANZA DI MODELLI,<br />

PER CUI LE RAGAZZE PENSANO CHE IN CERTI RUOLI<br />

NON CI SIA POSTO PER LORO.<br />

In ogni società esistono idee precise su<br />

cosa significhi “essere Femmina o<br />

Maschio”, idee che influiscono nel modo<br />

in cui noi, donne o uomini, ci vestiamo,<br />

ci comportiamo, ci sentiamo, in una<br />

parola come sviluppiamo la nostra<br />

identità. In base al sesso biologico che<br />

abbiamo alla nascita, famiglia, scuola e<br />

società ci propongono abiti, giochi,<br />

modelli di comportamento e di relazione<br />

diversi e distinti tra loro: i cosiddetti<br />

modelli di ruolo di genere. Il ruolo di<br />

genere cioè la distinzione tra ruoli<br />

ritenuti “tipicamente” maschili e/o<br />

femminili, proprio perché determinato e<br />

trasmesso a livello sociale, è spesso<br />

influenzato da stereotipi cioè da<br />

aspettative consolidate riguardo i ruoli<br />

che uomini e donne dovrebbero<br />

assumere, in qualità del loro essere<br />

biologicamente uomini o donne.<br />

Aspettative che spesso, purtroppo,<br />

finiscono per ostacolare la realizzazione<br />

delle potenzialità e delle ambizioni<br />

personali. Il nostro comportamento è<br />

così influenzato fin dalla giovane età<br />

dagli stereotipi, anche se non ne siamo<br />

consapevoli. Infatti, il processo di<br />

socializzazione all’identità di genere,<br />

che prende avvio fin dalla più tenera<br />

età, risulta in buona parte condizionato<br />

dal contesto familiare di provenienza,<br />

dal gruppo dei pari, dai prodotti<br />

mediatici e da molteplici fattori<br />

ambientali. Lavorare sull’identità di<br />

genere e sui ruoli di genere per<br />

destrutturare gli stereotipi significa<br />

dunque lavorare sempre e soprattutto e<br />

costantemente a livello culturale. Il<br />

vedersi rappresentati, fin da piccole/i,<br />

solo in alcuni ruoli e attività può incidere<br />

sulla scelta occupazionale: i/le<br />

bambini/e hanno chiara idea di quali<br />

sono le professioni associate al loro<br />

genere e sviluppano una predilezione<br />

per tali professioni. Questo contribuisce<br />

a incrementare la segregazione<br />

professionale di genere. Gli uomini<br />

scartano alcune professioni, le donne<br />

hanno difficile accesso ad altre: ad<br />

esempio, i lavori “femminilizzati”, ossia<br />

legati a valori di cura (insegnamento<br />

nelle elementari, assistenza agli anziani<br />

e sociale in genere, ecc.) sono anche i<br />

lavori meno pagati, perché<br />

ritenuti non specialistici, in quanto<br />

basati su competenze che – si<br />

suppone - la donna<br />

possiede/dovrebbe possedere<br />

comunque per via del suo ruolo<br />

dentro casa (un altro stereotipo di<br />

genere). Viceversa, datori di lavoro e<br />

utenti di servizi di questo tipo,<br />

soprattutto quando si tratta di lavorare<br />

con bambini/e molto piccoli/e,<br />

tendono spesso a ritenere gli uomini<br />

poco adatti a svolgere tali lavori,<br />

mentre gli uomini che entrano in<br />

ambiti professionali tradizionalmente<br />

femminilizzati sono discriminati o<br />

guardati con sospetto, come<br />

confermano i rapporti della<br />

Commissione Europea citati in merito<br />

alle diffidenze che circondano gli<br />

uomini impiegati in scuole per<br />

l’infanzia. L’augurio è che i e le<br />

docenti, in continuità coi genitori,<br />

sostengano in maniera sempre più<br />

consapevole bambini e bambine nella<br />

generazione di modelli più autentici e<br />

vicini alle singole individualità e<br />

desideri. In tal modo, i soggetti in età<br />

evolutiva saranno agevolati nel<br />

compiere il necessario passaggio a<br />

Nella foto: il Presidente di Donna Impresa<br />

Valeriana Mariani al ROME FASHION WEEK<br />

by New Maveric di Riccardo Gubiani<br />

livello cognitivo e di consapevolezza,<br />

sessuata, riguardo a chi sono e al<br />

senso, biostorico, di uno stare al<br />

mondo nel corpo di donna o di uomo.<br />

Indipendentemente dal gioco cui<br />

giocano e dal colore del vestito che<br />

indossano. Le interazioni con gli adulti<br />

di riferimento (genitori, insegnanti,<br />

ecc.) e le pressioni socioculturali,<br />

strutturano nei bambini e nelle<br />

bambine ruoli sociali, modelli sociali di<br />

genere, percezioni ed immagini di sé<br />

destinati ad influenzare anche il futuro<br />

sviluppo multidimensionale della<br />

personalità infantile. Proprio per<br />

questo il consolidamento della propria<br />

identità sessuale e la percezione della<br />

differenza di genere non possono<br />

essere considerati un fatto<br />

prettamente biologico-naturalistico,<br />

ineluttabile, bensì eventi fortemente<br />

influenzati anche dai modelli educativi<br />

familiari, da condizionamenti storici<br />

socio-culturali e dalle proiezioni<br />

affettive che l’ambiente adulto riserva<br />

all’immaginario infantile.<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


DONNE E<br />

CARRIERE:<br />

STORIE DI<br />

SUCCESSO<br />

Una rubrica che<br />

celebra il modo in cui<br />

donne dinamiche ed<br />

eccezionali si<br />

raccontano per<br />

diffondere attraverso la<br />

loro voce idee di valore<br />

per guardare il<br />

presente e il futuro<br />

attraverso una<br />

prospettiva diversa,<br />

quella femminile. La<br />

mia missione è quella<br />

di sostenere le donne<br />

che stanno<br />

gradualmente facendo<br />

sentire la propria<br />

leadership su imprenditorialità, amministrazione, istruzione, ingegneria, salute, ecc. A livello<br />

regionale, nazionale e globale. Le donne sono ora decise a rompere il tradizionale soffitto di<br />

vetro che impediva loro di entrare in posizioni di comando, anche se possedevano le abilità e il<br />

talento necessari per occuparle. Le donne sono in continua evoluzione e raggiungono nuove<br />

pietre miliari in un ampio spettro di attività umane nei tempi moderni. Il mondo ha assistito<br />

all'avvento delle donne leader.<br />

TIZIANA ROCCA<br />

Il segreto del successo<br />

DALLA PIÙ NOTA<br />

ORGANIZZATRICE ITALIANA DI<br />

GRANDI EVENTI LE STRATEGIE<br />

PER DIVENTARE I NUMERI UNO<br />

DELLA COMUNICAZIONE.<br />

LE REGOLE D’ORO PER IDEARE<br />

E COSTRUIRE EVENTI DI<br />

SUCCESSO:<br />

BUDGET - LOCATION -<br />

INTRATTENIMENTO LOGISTICA<br />

– CATERING CLIENTI –<br />

SPONSOR – CELEBRITIES<br />

STAMPA – COMUNICAZIONE<br />

DIGITALE<br />

Il contenuto<br />

Gli eventi sono oggi lo strumento più<br />

efficace, creativo ed emozionante<br />

per promuovere un marchio e,<br />

insieme ai social media,<br />

rappresentano la forma più nuova di<br />

comunicazione, una formula che<br />

unisce le caratteristiche di un’azione<br />

di marketing, di un’inserzione<br />

pubblicitaria e di un lavoro di<br />

relazioni pubbliche. Se un prodotto<br />

TIZIANA:ROCCA<br />

MANAGER - ROMA - ITALY<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it39


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

viene presentato direttamente al pubblico in una<br />

serata in cui l’animazione è piacevole, gli ospiti<br />

interessanti, il cibo stuzzicante, o in cui si può<br />

assistere a una performance insolita, sarà difficile<br />

dimenticarlo: i valori del brand verranno assorbiti in<br />

modo facile e naturale e diffusi attraverso i racconti<br />

degli ospiti stessi. Ma come distinguersi fra tante<br />

proposte, come costruire un evento originale che<br />

trasmetta la giusta immagine di un brand, un<br />

prodotto, un personaggio, un’impresa? Tiziana<br />

Rocca, la più nota organizzatrice e produttrice<br />

italiana di eventi spiega - in questo libro ricco di<br />

esempi, casi, suggerimenti pratici - le regole, le<br />

Tiziana Rocca con Richard Gere<br />

strategie, i segreti di una comunicazione vincente,<br />

elaborati in venticinque anni di esperienza. E svela<br />

ai giovani interessati a lavorare in questo campo la<br />

ricetta infallibile per raggiungere i propri obiettivi:<br />

coltivare la passione, accettare le sfide, imparare a<br />

pensare in grande. Perché anche nei periodi difficili,<br />

quando le risorse sono scarse, le buone idee<br />

portano al successo.<br />

L’AUTRICE<br />

Tiziana Rocca, napoletana, vive e lavora a Roma. È<br />

titolare della Agnus Dei Tiziana Rocca Production,<br />

società specializzata nell’ideazione e organizzazione<br />

di eventi. Ha diretto per cinque anni il Taormina Film<br />

Fest ed è direttrice del festival Filming Italy,<br />

organizzato annualmente a Los Angeles per<br />

promuovere il cinema italiano, e del Premio delle<br />

Nazioni, dedicato a Gian Luigi Rondi. Inoltre è<br />

membro della British Academy of Film and Television<br />

Arts. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti,<br />

tra i quali il Dominam Ordinis Sancti Gregorii Magni<br />

dello Stato Pontificio. Ha pubblicato Feste, cene,<br />

cocktail (2004), Come fare le Pubbliche Relazioni<br />

(2006), Il libro della comunicazione 2007, Mamma<br />

dalla A alla T (2009, tradotto anche in inglese),<br />

Pubbliche relazioni 2.0 (2013) e La tua vita è un<br />

evento. Vivila al meglio (2014). www.tizianarocca.it<br />

CHI E' TIZIANA ROCCA<br />

Tiziana Rocca, napoletana di nascita e romana<br />

d’adozione, tre figli, Cristiana, Vittorio e Valerio,<br />

sposata con l’attore e regista Giulio Base,<br />

imprenditrice di grandi eventi, è titolare della Agnus<br />

Dei Tiziana Rocca Production, società specializzata<br />

nell’ideazione e organizzazione di eventi. Tiziana si<br />

occupa dall’ideazione alla produzione,<br />

all’organizzazione chiavi in mano di eventi e serate<br />

che sono diventati in questi anni un punto di<br />

riferimento per chiunque voglia organizzare una<br />

serata che abbia successo. Ha sempre avuto una<br />

forte attenzione per il sociale: la sua, è la società<br />

privata che forse in Italia ha organizzato più eventi di<br />

volontariato con un risvolto “benefico” e con<br />

associazioni che avevano come scopo la<br />

divulgazione della ricerca scientifica. Tiziana ha<br />

iniziato la sua attività di organizzazione di eventi e<br />

pubbliche relazioni circa 25 anni fa. Ma andiamo ad<br />

indagare più da vicino chi è, la sua vocazione, la sua<br />

preparazione accademica ed i suoi trascorsi<br />

professionali. Nata a Pozzuoli, laureata in Scienze<br />

della Comunicazione, Master in Economia a<br />

Ginevra, insignita nell’anno 1997 “Dominam Ordinis<br />

Sancti Gregorii Magni” dallo Stato Pontificio nella<br />

persona del Cardinale Angelo Sodano, ha ricevuto<br />

inoltre un riconoscimento dalla High Commissioner<br />

for Refugees dell’ ONU per l’aiuto dato all’<br />

associazione ACHNUR per i rifugiati, è legale<br />

rappresentante della Agnus Dei Tiziana Rocca<br />

Production, socia FERPI (Federazione Italiana<br />

Relazioni Pubbliche). E’ stata per cinque anni,<br />

<strong>Di</strong>rettore Generale del TaorminaFilmFest, un<br />

successo riconosciuto anche all’estero, non solo per<br />

aver ripotato il festival ai suoi antichi splendori ma,<br />

anche per aver messo in atto una collaborazione tra<br />

pubblico e privato: una formula del tutto innovativa<br />

che, allo stato attuale, permette di continuare a<br />

mantenere in vita iniziative culturali di livello e di<br />

ingente investimento. Inoltre, come <strong>Di</strong>rettore<br />

Generale del Premio Kinéo "<strong>Di</strong>amanti al Cinema"<br />

Kinéo, il tradizionale riconoscimento del pubblico al<br />

cinema italiano, il cui evento finale si celebra alla<br />

Mostra del Cinema di Venezia. Con il Premio Kinéo<br />

Serie TV si vuole valorizzare ancor più il progetto<br />

Kinéo e coinvolgere tutti gli italiani in un percorso<br />

dell’Italia del cinema dal Sud al Nord. Tiziana è<br />

anche <strong>Di</strong>rettore Generale del Festival Filming On<br />

Italy che viene organizzato annualmente a Los<br />

Angeles in concomitanza con la manifestazione<br />

Walk Of Fame per promuovere il cinema italiano<br />

all’estero. Manifestazione sostenuta dall’Istituto<br />

Italiano Cultura di Los Angeles e dal Consolato<br />

Generale d’Italia di Los Angeles. Nella terza edizione


che si è svolta dal 30 gennaio al 2 febbraio <strong>2018</strong>, sono<br />

state premiate celebrità internazionali come Gina<br />

Lollobrigida, Monica Bellucci e Rosario Dawson. Ha<br />

inoltre presentato richiesta, successivamente<br />

accordata dalla Hollywood Chamber of Commerce, di<br />

una Stella che porterà il nome di Gina Lollobrigida<br />

sulla Walk of Fame: Stella che le è stata consegnata<br />

in occasione del Filming Italy Los Angeles a<br />

Hollywood. La quarta edizione di Filming Italy Los<br />

Angeles è programmata per fine gennaio-inizio<br />

febbraio 2019 e sarà dedicata alla promozione del<br />

territorio italiano come “set naturale”; nell’occasione<br />

verranno premiate celebrità nazionali e internazionali<br />

alla presenza di stampa italiana ed estera.<br />

Tiziana Rocca è anche <strong>Di</strong>rettore Generale del Premio<br />

delle Nazioni dedicato a Gian Luigi Rondi che nel<br />

2017 ha visto la sua I^ Edizione a Taormina. “Un<br />

successo riconosciuto a livello nazionale e europeo<br />

avendo premiato celebrità del campo dello spettacolo<br />

e del cinema di tutta Europa come Gerard Depardieu,<br />

Ferzan Ozpetek e Carole Bouquet – ci dice Tiziana -<br />

evento che segna anche la rinascita del Premio che<br />

sarà consegnato annualmente a personalità del<br />

mondo del cinema e della cultura nazionali e<br />

internazionali presso il Teatro Greco di Taormina. La<br />

seconda edizione del Premio delle Nazioni è<br />

programmata per il 13 luglio <strong>2018</strong> presso il Teatro<br />

Greco di Taormina: importante ricordare che dal 15 al<br />

18 giugno <strong>2018</strong> si è tenuta la prima edizione del<br />

Filming Italy Sardegna Festival che si è svolta a<br />

Cagliari, Forte Village e Uci Cinemas, di cui sono<br />

<strong>Di</strong>rettore Generale e produttore: la Agnus Dei ha di<br />

fatto prodotto l’evento inaugurale in collaborazione<br />

con APT. Il festival è un nuovo progetto dedicato al<br />

Cinema e alle Serie TV – precisa - l'idea stessa di<br />

‘Cinema’ è in rapida evoluzione e il Filming Italy<br />

Sardegna Festival vuole rappresentare una<br />

sfaccettata realtà in continua trasformazione. Fruito<br />

oggi attraverso nuove e diverse piattaforme, il Cinema<br />

sta velocemente inglobando le serie televisive. Al<br />

festival erano presenti celebrità come Josh Hartnett,<br />

Rodrigo Santoro, Nat Wolff, Paola Cortellesi, Riccardo<br />

Milani, Marisa Tomei, Gabriele Muccino, Paolo<br />

Genovese, la Duchessa Sarah Ferguson, Paola<br />

Minaccioni e molti altri”. Tra i suoi più importanti<br />

riconoscimenti non possiamo non menzionare che<br />

Tiziana è anche membro del BAFTA British Academy<br />

of Film and Television Arts. Tra i film, cortometraggi e<br />

documentari, realizzati con la sua società, in alcuni<br />

casi totalmente, in altri in co-produzione o come<br />

produttore associato, vanta: “Cartoline da Roma”;<br />

“Schuberth – l’atelier della dolce vita”; “Jet-Set -<br />

Quando l’aeroporto sembrava via Veneto”;“Venezia<br />

Pop. La Biennale di arti visive 1928-1978”; “Giulio<br />

Cesare – Compagni di scuola”. Produttrice<br />

Cinematografica in attivo con il film “Il Banchiere<br />

Anarchico” diretto da Giulio Base e in collaborazione<br />

con Rai Cinema, prossimamente in uscita. Una stretta<br />

collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano, a<br />

sessant’anni dalla nascita del David di Donatello<br />

(riconoscimento cinematografico più prestigioso del<br />

nostro Paese) ha portato Tiziana Rocca a realizzare e<br />

produrre, edito dalla Electa Mondadori, “60 DAVID DI<br />

DONATELLO AWARDS. 1956-2016. 60 anni di storia<br />

del cinema”, che ripercorre la storia del cinema<br />

italiano e internazionale. Sensibile ai problemi del<br />

sociale, è testimonial delle seguenti Onlus:<br />

Fondazione Terres des Hommes in prima linea per<br />

proteggere i bambini da ogni forma di violenza o<br />

abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute,<br />

all’educazione e alla<br />

vita; VIS - Volontariato<br />

Internazionale per lo<br />

Sviluppo; Associazione<br />

GIUSTACAUSA<br />

riguardo al fenomeno<br />

della malasanità;<br />

“Salvamamme”,<br />

Associazione che opera<br />

su Roma supportando<br />

mamme e famiglie in<br />

condizioni di grave<br />

disagio socioeconomico<br />

e subito<br />

dopo, il supporto si<br />

estende all’ambito<br />

sanitario, psicologico,<br />

legale, logistico,<br />

pedagogico, formativo.<br />

Consulente del WWF;<br />

CBM – associazione<br />

onlus che opera in 11<br />

diverse nazioni con lo<br />

scopo di sostenere<br />

progetti e interventi di<br />

tipo medico-saniario,<br />

riabilitativo ed educativo<br />

soprattutto nei Paesi in<br />

Via di Sviluppo;<br />

WeWorld Intervita –<br />

testimonial della<br />

campagna: “Il vero<br />

amore associazione<br />

non governativa italiana riconosciuta dal Ministero<br />

degli Affari Esteri che si impegna a favore dell’infanzia,<br />

delle donne e delle comunità locali nella lotta alla<br />

povertà e alle disuguaglianze per uno sviluppo<br />

sostenibile. Si impegna a promuovere e difendere i<br />

diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel mondo;<br />

Fondazione Telethon, nella cura delle malattie<br />

genetiche rare ed infine “Aiutare un bambino rende<br />

grande un adulto”, raccolta record di fondi realizzata a<br />

favore dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” al fine<br />

di costruire il padiglione per la cura di malattie<br />

infettive, tutt’ora presente nella struttura ospedaliera.<br />

Tiziana Rocca ha contribuito a creare, insieme ad altri<br />

4 esperti di solidarietà, il “Segretariato Sociale RAI”, la<br />

prima struttura operativa nel sociale della RAI –<br />

Radiotelevisione Italiana che vive ed agisce nella<br />

cosiddetta “area del disagio e dell’esclusione sociale”.<br />

La sua personalità poliedrica e le sue attività<br />

professionali per lo più volte al sociale ed al<br />

riconoscimento dei diritti fondamentali, hanno fatto sì<br />

che sia stata definita dai media più autorevoli: la<br />

“Robin Hood della Solidarietà Attiva”, “La Signora degli<br />

eventi”piuttosto che la “Lady delle P.R.”, anche per le<br />

sue frequenti partecipazioni, in qualità di ospite e/o di<br />

opinionista, a tantissime trasmissioni televisive come<br />

Porta a Porta, La Vita in diretta, Italia sul Due, Uno<br />

Mattina, Mattino in Famiglia. Per alcuni anni, ha<br />

collaborato, redigendo articoli<br />

su temi significativi per riviste<br />

come MADRE della casa<br />

editrice Messaggero di<br />

Sant'Antonio (è stato il primo<br />

periodico mensile italiano<br />

dedicato al pubblico<br />

femminile). Ha tenuto una<br />

rubrica sul quotidiano<br />

LIBERO, “Rocca e Rispost@”<br />

rispondendo ai vari dubbi e<br />

richieste di giovani.<br />

Attualmente, collabora con<br />

redazionali, su temi,<br />

soprattutto al femminile, con<br />

PinkRoma.it (il primo<br />

<strong>magazine</strong> web al femminile)<br />

di cui è anche Responsabile<br />

della Comunicazione. Tra i<br />

suoi tanti successi, ci sono<br />

anche le attività editoriali: una<br />

di queste, “FESTE CENE<br />

Tiziana Rocca con il marito, il famoso attore e regista Giulio Base<br />

COCKTAIL – Come<br />

organizzare una serata di<br />

successo” - alla sua seconda<br />

edizione scritto da Tiziana<br />

Rocca stessa è diventata<br />

rara, per pregio e notorietà,<br />

nel panorama dell’editoria<br />

italiana. Successo consacrato<br />

anche per il libro “Come fare<br />

le PR Pubbliche Relazioni –<br />

Le nuove regole per<br />

comunicare con successo” edito dalla Sperling &<br />

Kupfer già alla seconda edizione ed inoltre un terzo<br />

libro Il Libro della Comunicazione 2007, (pubblicato da<br />

Gremese Editore in collaborazione con l’agenzia<br />

ANSA). Il libro tradotto in americano: Communicating<br />

Success. Public Relations With an Italian Flair (Edito<br />

da IPOC) uscito negli Stati Uniti in vendita su Amazon.<br />

Altro progetto editoriale, pubblicato da Edizioni<br />

Messaggero Padova, è il libro “Mamma dalla A alla T –<br />

manuale di sopravvivenza per le donne di oggi” nato<br />

dalla sua esperienza personale, dove racconta come<br />

riuscire a conciliare la vita professionale e familiare<br />

“ Questo progetto - ci spiega -, ha inoltre una precisa<br />

finalità benefica: tutti i proventi dalla vendita del libro<br />

saranno devoluti al progetto 2009 della Caritas<br />

Antoniana, rivolto alle mamme e ai bambini<br />

sieropositivi dell’Uganda. Dopo il successo<br />

dell’edizione italiana edita dalle Edizioni Messaggero<br />

Padova, è uscito anche in America il libro “Mamma<br />

dalla A alla T- manuale di sopravvivenza per le donne<br />

d’oggi” , edito da IPOC Italian paths of culture ,con il<br />

titolo in inglese SuperMom: A Guide to Kids, Family,<br />

Career, and Having It All, e si fregia di affettuosi<br />

acclaims che famose attrici, ma prima di tutto donne<br />

che cercano di conciliare come me l’essere mamme<br />

con la loro carriera, mi hanno dedicato, con grande<br />

amicizia”. “Pubbliche Relazioni 2.0” è il sesto libro da<br />

lei pubblicato: il primo e-book sul difficile mestiere<br />

delle pubbliche relazioni, edito da Bookrepublic e<br />

disponibile in esclusiva digitale da <strong>dicembre</strong> 2013. Nel<br />

2014 pubblica il suo nuovo e settimo libro “La tua vita<br />

è un evento – Vivila al meglio”, opera in cui l’autrice<br />

spiega come per poter essere mamma, moglie e<br />

manager a tempo pieno, la parola d’ordine è<br />

organizzazione, puntando al massimo senza<br />

pretendere la perfezione e senza arrendersi mai.<br />

Docente ed ideatrice del corso di comunicazione<br />

“Come organizzare un evento di successo - Come<br />

fare le PR” arrivato alla sua quindicesima edizione,<br />

inoltre è intervenuta come docente, a lezioni del corso<br />

organizzato dal Sole 24 ore e presso la facoltà di<br />

scienze della comunicazione e della LUMSA<br />

sull’importanza degli eventi nel mondo della<br />

comunicazione. Tiziana ha tenuto per due anni, una<br />

rubrica “L’utile ed il dilettevole”, su RADIO IES un<br />

contenitore che si occupava, soprattutto, del sociale e<br />

del mondo legato al volontariato ed attualmente è<br />

ospite nella rubrica settimanale di Paola Guerci: “La<br />

città delle donne” su RADIO ROMA CAPITALE. Un<br />

programma per le donne e sulle donne che<br />

quotidianamente nella capitale, affrontano le varie<br />

situazioni di vita legate ai loro mille ruoli. In questi<br />

ultimi anni, la società di Tiziana Rocca, si è affermata<br />

come una delle maggiori agenzie di comunicazione in<br />

Italia, dall’ ideazione del piano marketing di lancio all’<br />

organizzazione chiavi in mano, posizionamento e<br />

marketing “target-brand” da ottenere per l’obiettivo da<br />

raggiungere. Innumerevoli i premi nazionali ed<br />

internazionali che negli anni le sono stati conferiti al<br />

merito professionale e per le sue indiscusse attività<br />

filantropiche: il Premio “WEWORLD INTERVITA Per la<br />

solidarietà; il Premio “Cuore Telethon”; il Premio<br />

“Vexillum Messanae Gran Varietà”; il premio<br />

“Messina”, il “Pantalla Pinamar 2014”; il Premio<br />

“Hollywood foreign press association”<br />

TaorminaFilmFest Taormina”; “Donne Eccellenti di<br />

Roma” per Roma Capitale delle Donne”; il Premio<br />

“Salvamamme per la bontà”; “Medaglie d’oro- Una vita<br />

per il cinema”; Premio “TOO BE, Boccadamo for<br />

charity”; il Premio “Margutta – La via delle arti”; il<br />

Premio Internazionale “Gocce d’Argento”; il Premio<br />

“Giuseppe Sciacca, Sezione marketing e<br />

comunicazione”; il Premio Internazionale<br />

“Sant’Antonio”; il Premio “Approdo alla lettura” il<br />

Premio “Telethon” ed il Premio “Donne in politica”<br />

Associazione culturale Nuove Frontiere. Ecco, tutto<br />

questo è la talentuosa, frizzante,Tiziana Rocca.


LUNA<br />

COME SONO NATE LA<br />

STELLE<br />

E LE<br />

" Come sono nate la Luna e le Stelle"<br />

che, seppur bruttina, depone più uova di<br />

è la quinta pubblicazione dell'autrice<br />

tutto il pollaio. Meno lieve il racconto<br />

Adriana Soares, eclettica artista pittrice,<br />

della ragazza senza volto, diversa perché<br />

fotografa, poetessa. Il libro che si<br />

nata con un volto in una famiglia di senza<br />

distingue dalla precedente produzione<br />

volto, cruda metafora di una collettività<br />

poetica, narra sette fiabe più una (una<br />

cinica dove il talento e la personalità<br />

per ogni giorno della settimana),<br />

sono visti con invidia e per questo<br />

leggende che si ispirano alla tradizione e<br />

osteggiati, trasfigurazione di una società<br />

alla cultura dell'immaginario epico<br />

piatta che fa della mediocrità il suo<br />

brasiliano, e alle narrazioni del padre<br />

vessillo. È per questo motivo che questa<br />

dell'autrice, "sul tetto della casa", ricordi<br />

ennesima fatica letteraria di Adriana si<br />

nostalgici dei momenti indimenticabili e<br />

presenta con il tono lieve delle fiabe per<br />

felici di una bambina che amava<br />

bambini a cui fa l'occhiolino, ma mira in<br />

sognare. Gli argomenti toccati, dalla<br />

verità a sensibilizzare il mondo degli<br />

nascita della Luna e delle Stelle, alla<br />

adulti sulle contraddittorietà di una<br />

alternanza del giorno e della notte,<br />

società che fatica a riconoscere se<br />

lasciano emergere temi attuali quali l'odio stessa, e a dare importanza a ciò che<br />

e la paura per il diverso e l'ambiente. La<br />

veramente conta. "L'isola di Felix"<br />

bellissima india dalla pelle chiara,<br />

conclude i racconti con la descrizione<br />

espressione di una interiorità limpida e<br />

immaginaria di un isola felice dove la<br />

pulita, che per questo era ignorata dalla<br />

natura incontaminata, la ricchezza<br />

sua tribù, finirà in cielo per sfuggire alle<br />

verdeggiante della natura, i turchesi delle<br />

persecuzioni e diverrà la bellissima luna<br />

sue acque trasparenti, e la ricchezza<br />

che con il suo chiarore illuminerà la notte<br />

della fauna ne fanno un luogo incantato<br />

scura, accecando l'india invidiosa, così<br />

dove la tanta agognata felicità è<br />

pure, il serpente Boitatà, dopo la grande<br />

possibile. L'isola di Felix, di rara bellezza,<br />

alluvione che tutto distrusse, rigenera la<br />

in fondo è un luogo dello spirito dove<br />

natura offesa con l'aiuto degli altri<br />

possiamo rifugiarci, ma è isolata dal<br />

animali, e scaccia gli uomini responsabili<br />

mondo.....cosa vuole suggerirci Adriana?<br />

della deforestazione. Il testo prosegue<br />

Che la felicità è dentro a ciascuno di noi<br />

con cinque racconti, commovente e<br />

e che basta cercarla per trovarla? Quindi,<br />

originale il ritratto della sua padrona<br />

piuttosto che rimirare le Stelle, siamo noi<br />

Adriana tratteggiato dal suo cocker Peter<br />

Stelle di noi stessi!<br />

o anche il tema ricorrente della diversità,<br />

e della patologica importanza<br />

dell'apparire, ripercorso attraverso le<br />

“Come sono nate la Luna e le Stelle” -<br />

esilaranti peripezie della gallina Clarissa<br />

Adriana Soares. <strong>Di</strong>sponibile su Amazon<br />

ADRIANA :SOARES<br />

SCRITTRICE<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it 45


E’ un architetto ed interior designer<br />

con esperienze professionali in<br />

Europa, Asia e Stati Uniti d’America.<br />

Si è specializzata in progetti di<br />

interni residenziale e retail lavorando<br />

per brand internazionali come<br />

Prada, Miu Miu, K- WAY, Superga,<br />

Robe di Kappa, Steve Madden e<br />

Lexus. Si laurea nel 2011 ma da<br />

subito sente il bisogno di esporsi a<br />

livello internazionale e di entrare in<br />

contatto con realtà importanti del<br />

settore, influenzata anche dai<br />

continui spostamenti vissuti negli<br />

anni dell’università tra la Finlandia,<br />

l’Italia e l’India.<br />

Nel 2012 si trasferisce a NYC e come<br />

parte del team di Sergio Mannino<br />

Studio, svilupperà la progettazione di<br />

negozi su territorio statunitense e<br />

residenze di lusso in Shenzhen.<br />

IO GIOVANE<br />

DONNA<br />

con la costante voglia di migliorarmi, senza troppo timore di sbagliare.<br />

Nel 2015 viene assunta come Associate<br />

Designer del pluripremiato studio<br />

interazione ICRAVE e seguirà progetti per<br />

clienti del calibro di Dallas Cowboys<br />

Football Team, Yankees Stadium, LIV<br />

nightclub, Marina Bay Sands, Cipriani,<br />

Vornado Realty Trust. Dopo 5 anni nella<br />

Grande Mela sente il bisogno di<br />

riavvicinarsi all’Italia e di lanciarsi in modo<br />

più autonomo al mondo della<br />

progettazione. Fonda a Reggio Emilia<br />

insieme al compagno, 3D artist Corrado<br />

Conti, uno studio di interior design<br />

specializzato in hospitality e virtual reality.<br />

Lo chiamano OVRE, come “opere” in<br />

dialetto Reggiano. Insieme guidano teams<br />

di talentuosi e appassionati designers<br />

attraverso tutte le fasi della progettazione<br />

di interni e di prodotto, dalle fasi di<br />

concettualizzazione dell’idea alla<br />

realizzazione. www.ovredesign.com.<br />

Parallelamente viene assunta come<br />

consulente Executive Product Manager per<br />

JC Passion/ Jumbo Collection e accanto al<br />

direttore creativo Livio Ballabio, coordina lo<br />

sviluppo della nascente collezione di<br />

ETRO Home Interior, presentata allo<br />

scorso Salone del Mobile. Da un grazioso<br />

appartamento vista Central Park trasforma<br />

la sua esistenza trasferendosi sui Colli<br />

Reggiani, in una casa del 1400. Un iter<br />

non immediato ma consapevole che lei<br />

racconta nel suo blog A-ccent, dai<br />

grattacieli di Manhattan alle colline di<br />

Montalto (www.a-ccent.com). Non<br />

abbandona però definitivamente NYC nella<br />

quale sta per aprire la prima filiale di<br />

OVRE, e nella quale continuerà a<br />

collaborare per importanti realtà del<br />

settore.<br />

GIULIA : DEL PIANO<br />

ARCHITETTO ED INTERIOR DESIGNER<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it47


Donne si diventa. Il cammino delle donne verso la riscoperta del proprio valore porta a riscoprire il<br />

potere del femminile, a riconoscere il diritto universale al piacere, a re-imparare ad assumersi la responsabilità del<br />

proprio benessere, a comunicare le emozioni, a poter sorridere mentre la propria anima emana quella luce calda ed<br />

affascinante come quella di un fuoco scoppiettante. Il vero cambiamento è possibile iniziando a cambiare se stesse e<br />

la propria vita. Anche se confrontarsi con la realtà del vecchio mondo ha dei limiti, c’è bisogno dell’impegno<br />

personale a diventare consapevoli di far parte di una importante opera di trasformazione universale.<br />

Sperimentiamo il piacere di diventare artefici del nostro destino<br />

Se non costruisci<br />

il tuo sogno, qualcuno<br />

ti ingaggerà per<br />

aiutarlo a costruire<br />

il suo.<br />

Non ci siamo fatti scappare l’opportunità di incontrare Elisabetta Bracci affinché ci consentisse di<br />

conoscerla più da vicino, come donna, e ci parlasse anche della sua attività professionale volta ad<br />

affiancare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi attraverso un percorso virtuoso, ma anche volta<br />

ad insegnare alle persone a gestire tutte le pressioni psicologiche e sociali ed a trasformare i propri limiti<br />

in punti di forza . Elisabetta è una giovane donna estremamente bella, intelligente, preparata, dolce,<br />

gentile… il prototipo insomma della donna perfetta, così come siamo abituati ad immaginarla. Un sorriso<br />

smagliante precede il suo accondiscendere alla nostra richiesta di raccontarsi: “Che dire per presentarmi<br />

in poche parole – ci dice - sono lettrice seriale, scrittrice in erba, appassionata di arte e gastronomia,<br />

curiosa per natura e ingegnere per formazione. Mi occupo di consulenza strategica aziendale, docenza<br />

e project management. Come dice D.Ambani «Se non costruisci il tuo sogno, qualcuno ti ingaggerà per<br />

aiutarlo a costruire il suo» e quindi, dopo una solida esperienza di respiro nazionale e internazionale<br />

come manager, ho fondato e coordino JUMP Facility, un network di professionisti ed aziende che<br />

aiutano le imprese a raggiungere risultati più performanti, mantenendo sempre le persone al centro di<br />

ogni obiettivo. All’interno del mio lavoro è fondamentale un approccio creativo ed efficace al problem<br />

solving ed alla strategia aziendale, per coniugare la persona e la tecnologia, il servizio ed il benessere.<br />

Credo nella contaminazione di idee come fonte di valore e di crescita – sottolinea Elisabetta - per questo<br />

collaboro con Università ed Associazioni di Categoria, organizzo convegni, faccio parte di un tavolo di<br />

lavoro presso l’Ente Italiano di Normazione UNI e sono impegnata nella divulgazione delle best<br />

practices del mio settore”. Per tutti e tutte coloro che volessero collaborare con lei, ecco come trovarla<br />

su linkedin https://www.linkedin.com/in/elisabetta-bracci-a898146/ e su www.jumpfacility.com<br />

48 www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

T +39 328 9292518 Mail: ebracci@jumpfacility.com<br />

ELISABETTA : BRACCI<br />

FONDATRICE & NETWORK MANAGER JUMP FACILITY - BOLOGNA - ITALY


www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

ExE<br />

MONTEURANO<br />

ITALY<br />

EE x<br />

di Denise <strong>Di</strong> Marco Via Monte 1A _ Monteurano (Fm) Italy _Tel. e Fax 0734.841425 _ denisedimarco@hotmail.com


SUCCESSO<br />

UNA STORIA DI<br />

LUSSO CORAGGIO<br />

E<br />

DA PICCOLA, ASSIEME A MIO FRATELLO GIOVANNI, PASSAVO<br />

TUTTI I MIEI POMERIGGI IN AZIENDA. E ADORAVO STARE LÌ.<br />

La città di Napoli è storicamente sinonimo di grande<br />

prestigio e qualità artigianale, al punto che i più<br />

grandi marchi della moda internazionale si affidano<br />

alle imprese locali per la realizzazione di linee e<br />

prodotti da immettere sul mercato del lusso<br />

mondiale. Ma Napoli è anche sinonimo di quelle<br />

illegalità e contraffazioni che da decenni<br />

condizionano le aziende partenopee, che pur<br />

cercando di fare impresa in maniera onesta si<br />

vedono costrette a sfidare al contempo tanto la<br />

crescente crisi economica quanto il malaffare.<br />

Ornella Auzino, pellettiera dallo spirito combattivo<br />

ed imprenditrice napoletana da generazioni,<br />

rappresenta oggi l’emblema di un riscatto<br />

economico e sociale che si colloca ben al di là della<br />

semplice moda. L’azienda famigliare, nella quale è<br />

nata e cresciuta tra ogni sorta di stoffe e pellami, si<br />

è ritrovata sull’orlo del fallimento; poi la decisione di<br />

prendere in mano il totale controllo dell’attività nel<br />

2013, stabilendo un piano di rilancio basato sulla<br />

indiscutibile qualità dei futuri prodotti, e infine la<br />

coraggiosa decisione di non abbandonare Napoli.<br />

La sua vittoria la rende oggi una delle imprenditrici<br />

più apprezzate e di successo, consentendole anche<br />

di ispirare positivamente le ditte napoletane che<br />

condividono le medesime difficoltà da lei affrontate<br />

nel recente passato. Il talento di Ornella nel<br />

riconoscere a prima vista la qualità di un prodotto,<br />

frutto diretto di generazioni di artigiani di lusso, ne<br />

ha fatto inoltre la più esperta conoscitrice italiana di<br />

pelletteria, pellami e contraffazioni. Sempre più<br />

spesso consultata da privati e grandi firme alla<br />

ricerca di una risposta definitiva ed autorevole, si<br />

cimenta anche con recensioni oggettive di borse di<br />

qualsiasi brand al fine di certificarne l’effettiva<br />

fattura; i risultati sono poi pubblicati sul suo sito<br />

internet e sui social network come Facebook e<br />

Instagram, dove è seguitissima.<br />

Ornella, qual è la tua storia imprenditoriale?<br />

La mia storia è strettamente legata a quella della<br />

mia famiglia. La nostra azienda è stata fondata<br />

negli anni ’70, durante un boom economico che ha<br />

riguardato tutto il mondo della moda e di<br />

conseguenza anche Napoli, la mia città. Dopo dei<br />

TRA<br />

ORNELLA : AUZINO<br />

IMPRENDITRICE - NAPOLI - ITALY<br />

decenni particolarmente favorevoli, nei quali<br />

abbiamo anche lanciato delle nostre linee personali<br />

di borse ed accessori in pelle di pregio, abbiamo<br />

dovuto fare i conti con la crisi economica del settore<br />

che tra gli ultimi anni ’90 ed il 2000 ha spazzato via<br />

molte realtà del mercato tessile, sia locale che<br />

italiano. Ci siamo dovuti adattare alla mancanza di<br />

committenze, lavorando prima come terzisti e poi<br />

come produttori di semilavorati realizzati sottocosto.<br />

Pensavamo solamente a sopravvivere senza<br />

affogare. Poi i pagamenti mancati e la crisi sempre<br />

più soffocante hanno rischiato di farci fallire in modo<br />

definitivo.<br />

Come sei riuscita a rilanciare la tua impresa?<br />

Con moltissimi sacrifici ed altrettanta dedizione,<br />

sfidando ogni giorno la corruzione che mi<br />

circondava e cercando nuova clientela fuori dalla<br />

Campania. Ho anche saputo sfruttare con<br />

lungimiranza le grandi potenzialità del mercato<br />

online, senza mai scendere a compromessi sulla<br />

qualità dei miei prodotti e dei miei servizi. Il sogno<br />

che mi ha guidato attraverso le mille difficoltà è<br />

sempre stato quello di valorizzare la massima<br />

eccellenza della mia città, del mio territorio.<br />

Tra i tuoi attuali committenti ci sono brand di<br />

fama mondiale come Gucci e Prada, e tutti i<br />

prodotti che crei riscuotono un grande<br />

successo tra il pubblico. Come ti fa sentire<br />

questa rivincita sulle avversità?<br />

Quella della pelletteria napoletana è un’arte<br />

secolare che non può e non deve andare perduta.<br />

Mi piace pensare che la mia storia, al di là del<br />

fattore personale, possa simboleggiare anche un<br />

riscatto collettivo e trasmettere un messaggio di<br />

speranza. Ho voluto dimostrare che tutto è<br />

possibile, e un ideale perseguito con costanza è più<br />

forte di qualsiasi ostacolo. Dal mio percorso è<br />

anche nato un libro, un po’ autobiografia e un po’<br />

denuncia, che ho intitolato “Le mie borse”. Nel<br />

volume, che ha ottenuto un gratificante successo<br />

editoriale, ho voluto raccontare la mia esperienza<br />

53<br />

umana e professionale, senza tralasciare le<br />

avversità affrontate per risalire la china e<br />

raggiungere la vetta di un settore tanto complesso. www.di<strong>magazine</strong>.it


NON ARRENDERTI<br />

MAI.<br />

DI SOLITO E' L'ULTIMA CHIAVE DEL MAZZO CHE APRE LA PORTA<br />

Siamo stati abituati all’immagine del legale uomo in abito scuro, arricchito dalle bretelle a vista su vivaci<br />

papillon. Siamo stati abituati a studi situati nei centri storici dei capoluoghi, in palazzi antichi con le pareti<br />

che emanavano uno strano odore di muffa. In quegli studi c’era soltanto una donna: un’efficiente segretaria<br />

coi capelli raccolti e un atteggiamento esageratamente ossequioso. Passano gli anni, tanti, cambia la<br />

società: oggi ad indossare la toga sono anche le donne: tanti approdi in altrettanti piccoli porti, dopo<br />

faticose remate e battaglie contro tempeste e maremoti. Gettando reti su reti, e talvolta portando a casa<br />

poco pesce. La storia di Emanuela Splendorini e di Letizia Motta sono due tra le innumerevoli storie,<br />

scritte sugli abissi del diritto, che a tratti si tinge di rosa, regalando orizzonti più romantici alle asettiche<br />

acque giuridiche. Talvolta ancora si avverte un fastidioso odore di muffa negli uffici giudiziari quasi si<br />

galleggiasse in acque stagnanti; al contempo scorgo una buona dose di volontà di aprire le saracinesche<br />

per far entrare nuove correnti, di aria e di acqua e, soprattutto, di assegnare il timone di qualche battello<br />

alle donne. Quelle che anno dopo anno, a colpi di uragani e tormente, si vedono riconoscere sempre<br />

maggiormente la propria individualità. Donna Impresa Magazine dedica un contributo speciale alle giuriste<br />

e, in specie, alle avvocate, auspicando che nel nostro paese, come in tutto il mondo, sia raggiunta una<br />

parità di genere, effettiva e concreta. Le giuriste hanno il vantaggio, rispetto alle altre donne, di operare<br />

nell’universo Giustizia, quindi di conoscere le leggi e saper manovrare gli strumenti giudiziari. Quando ho<br />

conosciuto Emanuela e Letizia mi sono detta che non potevo non dedicare loro l’apertura della mia rubrica<br />

Top Women perché, senza dubbio, queste due professioniste posseggono gli strumenti per incoraggiare<br />

quella sostanziale equità cui tutte aspiriamo oltre che rappresentare il faro professionale per tante altre<br />

donne che stanno affrontando la medesima carriera con coraggio e determinazione. Mai indietreggiare di<br />

fronte agli ostacoli; mai gettare le armi solo perché società non è ancora pienamente consapevole del<br />

nostro valore, perché, come dice Emanuela: “… di solito è l’ultima chiave del mazzo che apre la porta”.<br />

di Valeriana Mariani<br />

Nella maggioranza dei casi veniamo educate<br />

con l’idea che non tocchi a noi occuparcene,<br />

perché il denaro non è roba per donne e che tale<br />

aspetto fondamentale della nostra vita sia<br />

naturale delegarlo alla parte maschile del<br />

rapporto familiare o di coppia.<br />

AVVOCATO STUDIO LEGALE SPLENDORINI - PERUGIA - ITALY<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

EMANUELA:<br />

SPLENDORINI<br />

55


Emanuela Splendorini<br />

SI RACCONTA<br />

“ Ho trovato subito interessante e stimolate<br />

l’iniziativa della rivista di<strong>magazine</strong> di<br />

raccontare la nostra vita a 360 gradi. Per noi<br />

donne spesso è difficile portare alla luce e<br />

rendere pubblica la nostra vita personale,<br />

perché almeno in certi ambiti e in certe<br />

professioni essere donne viene considerato<br />

un elemento di scarsa competitività e<br />

affidabilità e per molto tempo ho creduto che<br />

fosse realmente così. Sono cresciuta in una<br />

famiglia di imprenditori, mio padre a 14 anni<br />

mi ha regalato il libro “Come si legge il Sole<br />

24 ore” e ho passato tutte le estati dalla mia<br />

adolescenza in su con lui, in giro per l’Italia,<br />

per partecipare alle contrattazioni nelle varie<br />

sedi della Borsa Merci. Ho conosciuto<br />

personalmente molti grandi imprenditori<br />

italiani degli anni 90, ho visto i mediatori di<br />

borsa con i primi fantascientifici telefonini<br />

Motorola, il doppio petto grigio e la borsa da<br />

lavoro rettangolare rigida con la<br />

combinazione a scatto, ho visto molti uomini<br />

in quel mondo e pochissime donne. L’odore<br />

delle copie de Il Sole 24 ore lasciate in<br />

macchina sotto il sole è l’odore che mi ricorda<br />

quelle estati. Ma quelle erano anche le estati<br />

nelle quali, quando non andavo in Borsa con<br />

mio padre, lavoravo in azienda come<br />

dipendente senza nessuna differenza tra me<br />

e gli altri. Sorrido ancora quando penso ad<br />

una lontanissima estate nella quale mi ero<br />

tenacemente invaghita di un montgomery<br />

rosso di Valentino e avevo fatto anche gli<br />

straordinari per poterlo acquistare. Quando<br />

sono diventata avvocato, il diritto bancario e<br />

dell’intermediazione finanziaria, mi è<br />

sembrato l’unico ramo del diritto con<br />

un’anima e un cuore, ma quel settore,<br />

almeno all’inizio era, più di molti altri, un<br />

settore prevalentemente maschile. Numeri,<br />

matematica finanziaria, diritto. Creatività zero,<br />

flessibilità zero, empatia zero, considerazione<br />

dell’aspetto emotivo zero. Questa è stata la<br />

parte professionale della mia vita che ad un<br />

certo punto non si è più conciliata con quella<br />

personale, perché in quella ho dovuto<br />

affrontare molte prove importanti, impreviste<br />

e dolorose che mi hanno fatto attingere a<br />

piene mani a caratteristiche e risorse che<br />

pensavo di non avere. Quello che è accaduto<br />

nella mia vita personale, mi ha portato a<br />

cambiare atteggiamento e punto di vista<br />

anche in quella professionale. Per risolvere i<br />

miei casi non ho più guardato solo i numeri<br />

ma anche le persone legate ai quei numeri,<br />

non mi sono più fermata a studiare i contratti<br />

ma ho iniziato a capire chi li aveva sottoscritti<br />

e questo ha fatto davvero la differenza. Ho<br />

scoperto che ogni persona si porta dietro la<br />

sua storia ogni volta che compie una scelta e<br />

quella scelta spesso è proprio la<br />

conseguenza del suo passato. Il denaro, a<br />

qualunque livello lo si guardi, è legato alla<br />

sopravvivenza e al soddisfacimento di<br />

bisogni, primari e non, nostri e delle persone<br />

che amiamo e non può non avere radici<br />

emotive. Tutte le volte che i miei clienti mi<br />

hanno raccontato le loro storie, ho compreso<br />

perché avevano fatto quell’errore finanziario e<br />

da quale punto della loro storia arrivava.<br />

Così, oltre alla mia professione, ho creato un<br />

progetto che si chiama La Borsa delle Donne<br />

www.laborsadelledonne.it nel quale ho<br />

messo insieme tutti i pezzi della mia storia<br />

personale e professionale e della mia<br />

personalità con l’obbiettivo di accorciare le<br />

distanze tra le donne e la formazione<br />

finanziaria attraverso un linguaggio e degli<br />

argomenti inconsueti per questa materia ma<br />

comuni a tutte noi. Del denaro si è sempre<br />

affrontato l’aspetto tecnico, ma il rapporto con<br />

esso prima di tutto nasce dentro di noi e si<br />

nutre dei ricordi e delle emozioni che<br />

abbiamo legato ad esso. Noi donne, senza<br />

voler in alcun modo generalizzare, abbiamo<br />

un rapporto difficile con il denaro e tendiamo<br />

a non occuparci di questo argomento. Nella<br />

maggioranza dei casi veniamo educate con<br />

l’idea che non tocchi a noi occuparcene,<br />

perché il denaro non è roba per donne e che<br />

tale aspetto fondamentale della nostra vita sia<br />

naturale delegarlo alla parte maschile del<br />

rapporto familiare o di coppia. Se un tempo<br />

questa era la normalità, la vita di oggi non ci<br />

permette più di avere questo atteggiamento.<br />

Per superare le resistenze che si sono<br />

formate nel corso del tempo ho scoperto che<br />

occorre utilizzare la forma di linguaggio che<br />

per noi donne è più funzionale, ovvero quella<br />

delle emozioni che è l’unica in grado di<br />

condurci con dolcezza dentro la nostra<br />

personale sala comandi e sbloccare quello<br />

che deve essere sbloccato. Moltissime donne<br />

oggi sono sole e sono costrette a gestire il<br />

denaro senza saperlo fare perché nessuno<br />

ce lo ha insegnato ma soprattutto perché<br />

nessuno ci ha fatto capire che ne eravamo<br />

capaci. Se dovessi dire quale è stato il mio<br />

fattore x direi determinazione e coraggio. .<br />

”<br />

TITOLARE DEL PROGETTO<br />

DI FORMAZIONE FINANZIARIA<br />

AL FEMMINILE<br />

LA BORSA DELLE DONNE<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


Una donna dal<br />

cuore grande<br />

protettiva e caparbia<br />

“<br />

Sono Letizia Motta e svolgo l’attività di avvocato<br />

da diversi anni, occupandomi di diritto penale e<br />

processuale, diritto dei minori e di diritto di famiglia.<br />

Ho conseguito la laurea in giurisprudenza presso<br />

l’università degli studi di Pisa, con una tesi<br />

multidisciplinare in diritto penale, criminologia e<br />

medicina legale, conseguita con il massimo dei voti.<br />

Conscia di una professione in fevente crescita, ho<br />

intrapreso un percorso di studi all’estero,<br />

conseguendo un diploma universitario in scienze<br />

penali e criminologia presso l’università degli studi<br />

Paul Cezanne di Aix en provence in Francia,<br />

approfondendo così la conoscenza dei sistemi penali<br />

e processuali stranieri di civil law. Sicura della<br />

strada che avrei voluto seguire, coniugando<br />

l’impegno civile e la formazione universitaria, sono<br />

diventata volontaria penitenziaria presso<br />

l’associazione L’Altro <strong>Di</strong>ritto – Centro di<br />

documentazione su carcere devianza e<br />

marginalità, prestando consulenza legale ai<br />

detenuti della Casa circondariale Don Bosco di<br />

Pisa. Maturo la mia esperienza professionale<br />

presso un prestigioso studio legale catanese<br />

specializzato in diritto penale, diritto internazionale e<br />

dei minori, orientando la mia crescita verso una<br />

continua qualificazione professionale. <strong>Di</strong>fatti,<br />

conseguo un master di II livello in Psicologia e<br />

Psichiatria forense presso la facoltà di medicina e<br />

chirurgia di Catania in risposta alla crescente<br />

domanda nel territorio di profili specializzati, con<br />

competenze non solo cliniche ma anche giuridiche e<br />

sociologiche. Ho partecipato al corso di deontologia<br />

e tecnica del penalista per la difesa d’ufficio e<br />

successivamente, allo specifico corso per la difesa<br />

dei minori ed ho approfondito il diritto<br />

dell’immigrazione attraverso mirati percorsi formativi<br />

volti alla tutela dei minori stranieri. Sono fortemente<br />

consapevole del ruolo sociale che riveste la mia<br />

professione e convinta che essere una donna, in un<br />

settore, un tempo di pertinenza esclusiva degli<br />

uomini, sia una marcia in più ed è perciò che<br />

continuo ad approfondire aree del diritto penale in<br />

cui è necessaria non solo una formazione legale ma<br />

anche leteorieeimetodiscientifici della Psichiatria<br />

e Psicopatologia forense e della Criminologia. <strong>Di</strong><br />

grande ausilio per la mia professione è stato, difatti, il<br />

corso sui <strong>Di</strong>sturbi e le disfunzioni sessuali<br />

concluso presso la facoltà di medicina e chirurgia di<br />

Pisa, che mi ha profondamente arricchita non<br />

solo da un punto di vista professionale ma anche<br />

educativo e sociale. Il mio forte impegno civile nasce<br />

ben 20 anni fa, quando intraprendo il ruolo di<br />

soccorritore d’ambulanza, in operazioni di soccorso<br />

e assistenza socio sanitaria alla popolazione.<br />

Attualmente, svolgo anche il ruolo di revisore dei<br />

conti presso un organismo di volontariato nel settore<br />

socio assistenziale e da poco ho maturato la<br />

decisione di mettere a disposizione delle autorità la<br />

mia professionalità e il mio impegno per la difesa a<br />

favore dei più deboli, divenendo tutore per i minori<br />

stranieri non accompagnati. Presto, inoltre,<br />

assistenza a cittadini italiani e stranieri, nei<br />

procedimenti penali afferenti la cooperazione<br />

internazionale in materia penale. L’empatia è<br />

indubbiamente il mio valore X. Non solo per il forte<br />

impegno sociale che da sempre mi ha<br />

contraddistinto ma anche per le importanti<br />

esperienze che ogni giorno con la mia professione<br />

mi trovo ad affrontare. Comprendere l’animo altrui,<br />

mettersi nei panni dell’altro, vivere le sue emozioni e<br />

i suoi disagi, calandomi nella realtà di chi vive<br />

quotidianamente difficoltà e malesseri, è ciò che mi<br />

rende ciò che sono. Una donna dal cuore grande,<br />

protettiva e caparbia. Una donna che supera i propri<br />

limiti con grande energia e fiducia nelle proprie<br />

capacità. Sono in cerca di continui stimoli e<br />

desiderosa di ampliare le mie conoscenze sociali e<br />

culturali, ecco perché adoro viaggiare e scoprire usi<br />

e costumi dei luoghi che visito. Ho sempre con me la<br />

mia macchina fotografica, per immortalare un<br />

momento, una sensazione o una curiosità dei luoghi<br />

visitati e poi raccontare le emozioni che quel<br />

particolare, cristallizzato in una foto, mi ha suscitato.<br />

Se non sono in Tribunale o in viaggio, mi diverto a<br />

scoprire la mia terra, che di certo si presta a<br />

magnifiche escursioni e ad esplorazioni di natura<br />

enogastronomica. Ecco un altro grande amore. Il<br />

vino e il buon cibo. Sono una buona cuoca e mi<br />

piace sperimentare le mie doti, con ricette esotiche e<br />

piatti internazionali, ed anche con discreto successo.<br />

Del resto il mio motto da sempre è, Spiritus<br />

durissima coquit, lo Spirito digerisce pure le pietre.<br />

”<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

LETIZIA:MOTTA<br />

AVVOCATO - CATANIA - ITALY<br />

59


Uno scatto di vita quotidiana:<br />

Danila ed i soci della Manualis Cartiera in Fabriano<br />

il mio<br />

UOMO:<br />

il mio più grande<br />

ALLEATO<br />

“ Sono nata nel 1980 a fabriano, un piccolo riprendere in mano la mia vita lavorativa, cosi<br />

paesino dell’entroterra marchigiano, famoso mi sono trovata al posto giusto al momento<br />

per la produzione della carta. <strong>Di</strong>plomata al giusto e feci l’incontro che cambiò la mia sfera<br />

liceo socio-psicopedagogico, sin da piccola lavorativa. Manualis Cartiera in Fabriano è lo<br />

sono stata sempre una bambina testarda che stato d’animo che cercavo, in questa<br />

non si accontentava mai e voleva sempre di avventura ci sono altri due ragazzi miei soci ,<br />

più ponendosi obiettivi non facili da<br />

amici con i quali produciamo carta fatta a<br />

raggiungere. Per motivi familiari non andai mano come da antica tradizione fabrianese, la<br />

all’università, cosa che ora me ne pento, cosi cosa che ci emoziona ogni giorno è vedere un<br />

mi immersi subito finiti gli studio superiori nel semplice foglio di carta trasformarsi in<br />

mondo del lavoro. Feci molti lavori ma non mi qualcos’altro, cartellini, carta per packaging,<br />

sentivo veramente appagata, ero sempre alla partecipazioni, inviti, etichette, carte per<br />

ricerca di quello stato d’animo che ti fa dire a artisti….. il nostro motto? Carta bianca …<br />

fine giornata sono stanca ma felice. Dentro di ampia libertà d’azione. Delle volte non è<br />

me sapevo che prima o poi con la mia facile conciliare il lavoro con la famiglia, ma<br />

testardaggine sicuramente sarei riuscita a quando torni a casa nel tuo nido e tuo figlio ti<br />

trovare quello stato d’animo. Nel 2013 apre la porta sorridendo e ti corre incontro<br />

incontrai la felicità più grande quella di ecco, non importa se sei stanca, se hai avuto<br />

diventare mamma… ad ottobre infatti nacque una giornata difficile, in quel momento, in quel<br />

Edoardo, il mio più grande amore, un amore preciso momento posso dire sono stanca ma<br />

immenso ed incommensurabile, decisi di felice. Ringrazio ovviamente anche il mio<br />

lasciare il lavoro e di dedicarmi al “ lavoro” compagno per il supporto, che non è poco.<br />

stupendo di mamma, ma quella meta che Penso che la determinazione e il non<br />

avevo di trovare la mia strada lavorativa non arrendersi mai siano i miei “ fattori x “ quindi<br />

mi abbandonava mai. Edoardo iniziò a avanti tutta.<br />

crescere ed io sentivo la necessità di<br />

Ph+39 0732 041315 commerciale@manualis.it<br />

”<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

DANILA:VERSINI<br />

IMPRENDITRICE - FABRIANO - ITALY<br />

61


Non permettere al DESTINO<br />

di avere la meglio su di te<br />

Inochediciatestessosonoino<br />

che dici ai tuoi sogni. La volontà è<br />

uno strumento che va costruito e<br />

perfezionato giorno dopo giorno.<br />

www.osservatorioculturalavoro.com<br />

In un contesto socio economico così delicato,<br />

in cui precario sembra essere l’aggettivo più<br />

utilizzato per raccontare l’occupazione<br />

giovanile, l’Università è chiamata al compito<br />

estremamente complesso di far incontrare<br />

giovani e occupazione. La grande sfida che<br />

attende le Università è dunque quella di<br />

riuscire a dare maggiore visibilità ai laureati e<br />

favorirne l’incontro con il mondo del lavoro<br />

fornendo loro gli strumenti necessari per<br />

renderli autonomi e proattivi nella ricerca di<br />

lavoro. La scuola guarda sempre più al mondo<br />

aziendale e agli sbocchi professionali che<br />

essa propone; è auspicabile che tutto questo<br />

sforzo venga adeguatamente ricambiato dalle<br />

imprese che devono aprirsi sempre di più ai<br />

tirocini accogliendo, seguendo gli studenti<br />

durante tutto il periodo di stage e<br />

valorizzandone allo stesso tempo il lavoro.<br />

Questa la mission di Antonella Salvatore,<br />

direttore del centro di alta formazione e<br />

avviamento alla carriera, docente di<br />

marketing, della John Cabot University di<br />

Roma, che mi ritengo onorata di avere tra le<br />

pagine del mio Donna Impresa Magazine<br />

CHI È ANTONELLA SALVATORE<br />

Antonella Salvatore - prima di essere direttore<br />

del Centro di Alta Formazione e Avviamento<br />

alla Carriera della John Cabot University a<br />

Roma, dove insegna anche retailing e<br />

marketing, e fondatrice di Osservatorio Cultura<br />

Lavoro - è stata direttore retail in aziende<br />

multinazionali e si è occupata di sviluppo del<br />

business in Italia e all'estero, aprendo filiali in<br />

Paesi esteri e colloquiando con candidati in<br />

Italia e nei mercati internazionali. Dal 2010 si<br />

occupa di formazione e di orientamento al<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

ANTONELLA:<br />

SALVATORE<br />

DOCENTE E DIRETTORE - ROMA - ITALY<br />

63


lavoro. Da poco ha pubblicato anche un libro: Stressati o<br />

sdraiati? Solo in cerca di lavoro. Consigli per i giovani<br />

disorientati (Franco Angeli editore). Scritto e pensato per i<br />

giovani, studenti, laureati e professionisti alle prime armi,<br />

questo volume vuole essere un'esortazione ad essere<br />

maggiormente competitivi al fine di costruire quell'Italia<br />

professionale del futuro capace di colmare il gap con gli altri<br />

Paesi Ocse. E lei insegna a essere davvero competitivi.<br />

Spiega, per esempio, come comportarsi durante un<br />

colloquio o quali errori evitare quando si cerca un lavoro.<br />

Promuove l'attitudine alla pianificazione e insegna a<br />

superare la visione miope, che abbiamo ereditato, per<br />

abbracciare la visione a lungo raggio propria dei principali<br />

Paesi industrializzati. Incalza perché vengano superate le<br />

illusioni del posto fisso e dello Stato assistenzialista e non si<br />

faccia affidamento sul destino invece che sulle proprie reali<br />

capacità e sulla volontà perché tutto è in mutamento. E’ la<br />

prolungata percezione di stabilità in cui viviamo a darci la<br />

sensazione che le cose siano così come sono e basta. Un<br />

libro, o più propriamente, un saggio, quello di Antonella, in<br />

cui l’autrice esorta i giovani ad aprire la mente, a cambiare i<br />

propri riferimenti, ad assumere nuovi punti di vista, a non<br />

cadere nella facile tentazione di pensare che non vi sia più<br />

nulla da fare di interessante che assoggettarsi all’idea<br />

dell’ineluttabilità. La realtà è molto più ricca di opportunità di<br />

quanto solo possiamo immaginarci. Ma per vederla bisogna<br />

imparare a cambiare la individuale percezione e, ancora più<br />

in profondità, il proprio sistema di credo. Controllare la<br />

mente è forse una delle più grandi conquiste nella vita. Oggi<br />

più che mai i giovani sono chiamati a questo, a credere nel<br />

proprio potenziale, a modellare la propria mente, la propria<br />

vita perché se ciascuno non lo farà per proprio conto non è<br />

detto che il risultato poi piaccia. In questo senso<br />

l'orientamento occupa un posto fondamentale nella<br />

formazione dei futuri lavoratori e professionisti. La scuola<br />

prima e l’Università dopo possono aiutare. Solo<br />

recentemente si parla di alternanza e con fatica, soprattutto<br />

nelle regioni disagiate, dove manca un tessuto di imprese in<br />

grado di ospitare gli studenti. “Io mi occupo di orientamento<br />

al lavoro – ci spiega Antonella -. La mia divisione è il ponte<br />

tra accademia e mondo del lavoro, tra studenti e mondo del<br />

lavoro. Incontriamo mediamente 1.000 studenti l’anno: chi<br />

deve ancora orientarsi, capire come scrivere un curriculum,<br />

come fare un colloquio, anche come comportarsi e vestirsi e<br />

chi viene orientato per stage e lavori. L’Università per cui<br />

lavoro ha fatto Alternanza Scuola Lavoro e abbiamo fatto<br />

orientamento al lavoro agli studenti. Io stessa sono stata in<br />

aula per orientare i ragazzi di 16 e 17 anni. Il giornale on<br />

line che ho aperto, www.osservatorioculturalavoro.com e<br />

che gestisco insieme a under 30 eaprofessionisti ha lo<br />

scopo di orientare anche un pubblico giovane sulle<br />

tematiche del lavoro. La gestione e l'utilizzo delle risorse<br />

umane ad alta scolarizzazione costituiscono un aspetto<br />

cruciale in un sistema economico e produttivo come quello<br />

del nostro Paese”<br />

ANTONELLA<br />

SALVATORE<br />

IN<br />

BREVE:<br />

Nella foto: Antonella Salvatore in un momento della presentazione del suo libro Stressati o sdraiati?<br />

Fino al 2010 si è occupata di sviluppo mercati esteri e gestione risorse umane sui mercati internazionali.<br />

Dal 2010 lavora in John Cabot University, a Roma, dove, oltre che insegnare, si occupa di orientamento<br />

al lavoro, aiuta i giovani nella costruzione del proprio percorso professionale e cura il rapporto con oltre<br />

600 aziende ed organizzazioni partner. L’obiettivo del suo lavoro è avvicinare l’università al mondo del<br />

lavoro, avere un ponte tra le due parti. Autrice del libro "Stressati o sdraiati? Solo in cerca di lavoro",<br />

Franco Angeli Editore, libro che vuole essere un manuale della cultura del lavoro in Italia. Fondatrice del<br />

blog Osservatorio Cultura Lavoro, www.osservatorioculturalavoro.com, blog che rappresenta la<br />

prospettiva culturale-educativa del lavoro, e che vuole creare cultura del lavoro in Italia.


Chi sta per compiere il grande passo,<br />

sicuramente desidera che il proprio sia un<br />

matrimonio perfetto ed indimenticabile: un<br />

matrimonio da sogno! Ma organizzare al meglio il<br />

giorno del “sì” non è semplice, ecco perché<br />

sempre più spesso le coppie di futuri sposi si<br />

rivolgono a delle figure specializzate, i cosiddetti<br />

wedding planner, che si occupano di ogni<br />

problema organizzativo sollevando la coppia da<br />

ogni preoccupazione, ottimizzando il tempo a<br />

disposizione, rendendo i mesi che precedono le<br />

nozze un momento divertente e contenendo le<br />

costi del matrimonio entro il budget previsto. <strong>Di</strong><br />

questo si occupa <strong>Giulia</strong> Molinari: una<br />

professionista capace di trasformare in realtà le<br />

idee della coppia, confezionando un “giorno più<br />

Oggi Sposi.<br />

bello” come quello che gli sposi hanno da sempre<br />

desiderato.<br />

GIULIA CI RACCONTA DI SÉ<br />

“Pugliese di origine e creativa fin dalla nascita, da<br />

piccola amavo starmene accanto a mia nonna<br />

mentre si destreggiava nell’arte del taglio e del<br />

cucito. Cucire mi appassionava così tanto… Con<br />

la mia prima creazione capii di avere qualcosa di<br />

unico fatto con le mie mani, qualcosa che nessun<br />

altro al mondo possedeva. Crescendo la mia<br />

passione per la manualità rimase immutata e la<br />

creatività non aveva alcun limite per me<br />

spaziando in vari ambiti. Casalinga e madre felice<br />

per 30 anni, arrivò anche per me il giorno in cui (a<br />

quasi 50 anni) sentii la necessità di rinnovarmi, di<br />

dare un nuovo senso alle mie giornate ormai<br />

vuote da quegli impegni impellenti che i figli piccoli<br />

richiedono, per ritrovare una nuova dimensione di<br />

Donna. Tra decorazioni, scenari e fiori, cominciai<br />

ad amare l’aria che si respira ai matrimoni e<br />

contemporaneamente mi resi conto di quanto<br />

fosse importante per una coppia avere una<br />

persona esperta e di fiducia a cui affidarsi per<br />

l’organizzazione del proprio matrimonio. Così<br />

decisi di intraprendere, tra non poche difficoltà, la<br />

strada della wedding planner, per rassicurare e<br />

guidare gli sposi passo dopo passo nella<br />

personalizzazione del loro giorno più bello. Amo<br />

definirmi la wedding planner della porta accanto<br />

perché mi risulta difficile mantenere un rapporto<br />

distaccato con i miei sposi. Ho bisogno di entrare<br />

in empatia con loro, di ascoltare ciò che hanno da<br />

raccontare e di comprenderne i desideri più<br />

nascosti. Oggi sono soddisfatta di quanto ho<br />

realizzato, non mi sento affatto arrivata ma<br />

sempre alla ricerca di nuovi stimoli, sempre con la<br />

voglia di fare un passo più in là. Credo che tutto<br />

questo sia fondamentale per superare e attutire i<br />

colpi bassi che a volte la vita ci riserva. Grazie al<br />

lavoro sono diventata una nuova Donna”<br />

<strong>Giulia</strong> Molinari<br />

Wedding Planner and Design<br />

cell.: + 39 347 6147 128<br />

e-mail: info@giuliamolinarieventi.it<br />

website: www.giuliamolinarieventi.it<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

GIULIA:MOLINARI<br />

WEDDING PLANNER AND DESIGN - ITALY<br />

67


La donna alfa è forte, esigente, di gran carattere<br />

e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.<br />

Ma proprio nessuno. Si è conquistata a fatica la<br />

sua posizione e mantenerla significa per lei<br />

impegno e costanza. La donna alfa è brillante e<br />

diretta, non ama perdere il suo prezioso tempo<br />

e di conseguenza, ha bisogno di avere accanto<br />

persone che siano alla pari. E’ solida,<br />

carismatica, indipendente, affidabile. Vi sembra<br />

una utopia? No. La donna alfa esiste: è la<br />

trentaduenne Carmelagrazia Vitiello Brand<br />

Ambassador Luxury, presso Safilo Group.<br />

“<br />

Le occasioni nella vita penso che non ne sono<br />

molte. Si dice che il treno passi una sola volta, per<br />

cui è necessario non perderlo affinché non si abbia<br />

una vita piatta cadendo nel solito tram-tram. Non<br />

che si voglia essere un genio in materia di<br />

marketing, ma almeno svolgere questo lavoro nel<br />

migliore dei modi per potersi districare nel mondo<br />

del lavoro. Ho introdotto la parola “marketing”,<br />

poiché il mio percorso di studi e lavorativo si è<br />

sempre svolto nell’ambito del marketing, nello<br />

specifico nell’ambito commerciale delle aziende.<br />

Dopo aver conseguito una laurea triennale in<br />

“Archeologia e Storia delle Arti” all’università<br />

Federico II di Napoli, appassionata da sempre di<br />

arte e di tutto ciò che ruota intorno a questa<br />

materia, con una discreta votazione, con una tesi<br />

sperimentale sulla storia del Convento di<br />

Sant’Antoniello a Port’ Alba. Ricordo come<br />

immagini nitide nella mia mente le corse<br />

“affannose” passando da un Archivio ad un altro,<br />

tra vari uffici per chiedere permessi per poter<br />

consultare manoscritti storici importanti di non facile<br />

accesso e ore e ore a studiare, documentarmi e<br />

cosi via per dirvi che alla fine questo mio lavoro non<br />

venne ricompensato adeguatamente dalla mia<br />

professoressa la quale pensò bene però di<br />

pubblicare di sana pianta la mia tesi rendendolo un<br />

libro. Questo per me fu una grande delusione data<br />

la mia giovane età ma allo stesso tempo mi spronò<br />

a non fermarmi mai. Mi scrissi poi alla magistrale di<br />

Economia Aziendale integrando esami che non<br />

avevo sostento alla triennale, finendo questo mio<br />

percorso con il massimo dei voti, bacio accademico<br />

e mansione. A questo punto avevo l’arma per poter<br />

lavorare, ma mi mancava qualcosa sentivo che ero<br />

incompleta, così decisi all’insaputa dei miei e di tutti<br />

i miei amici di partire per Milano, dove partecipai<br />

alle selezioni dei uno dei Master più importanti<br />

d’Europa, il Publitalia’80. Ero impaurita, ansiosa,<br />

piccola e indifesa ma con una grande forza che mi<br />

spingeva a credere che ce l’avrei fatta, dovevo<br />

farcela, volevo farcela e ce l’ho fatta. Mi sono<br />

trasferita infatti a Milano, la mia città, pur essendo<br />

una terrona, ma questa città è stata per me una<br />

mamma, severa ma dolce, mi ha formata<br />

facendomi diventare la Donna che sono, testarda,<br />

La<br />

donna<br />

alfa<br />

determinata e caparbia nel raggiungere gli obiettivi<br />

che mi prefisso e che mi ero prefissata quello di<br />

diventare una Manager. Dopo il periodo quindi di<br />

studio intenso al Master ho conseguito lo stage<br />

presso Giochi Preziosi SpA per circa un anno in<br />

ambito Marketing, passando poi a Casa Modena<br />

SpA, occupandomi della gestione della GDO tra<br />

Milano e Firenze, in seguito mi si presentò<br />

l’occasione di avere un colloquio con la Philips<br />

Morris, azienda del tabacco, mercato sfidante, zona<br />

di competenza molto particolare quale la<br />

Campania, dove il nostro maggior competitor era il<br />

contrabbando… lascio a voi quindi l’immaginazione<br />

di capire le cose o meglio le persone che dovevo<br />

affrontare quotidianamente, e infine la proposta di<br />

Safilo Group con un contratto a tempo<br />

“indeterminato” il tanto atteso contratto. Ricopro la<br />

figura di Brand Ambassador sezione Luxury<br />

dell’azienda in Campania è stata una grandissima<br />

soddisfazione ma la mia ambizione mi spinge a<br />

volere sempre di piùeafaremeglio continuando<br />

quindi nel mio percorso di carriera e credere in quel<br />

sogno realizzato ad oggi per metà.<br />

Alla mia domanda: “Qual è il tuo valore X<br />

Carmelagrazia?”, lei mi risponde:<br />

Dopo avervi raccontato mie care lettrici, in breve la<br />

mia autobiografia, mi sento di dire che quando ho<br />

dettocheilmiosognoèametàèperchéquando ai<br />

colloqui mi chiedono quale sia il lavoro dei miei<br />

sogni non rispondo mai con le solite frasi fatte ma<br />

dico e dicevo sempre l’amministratore delegato di<br />

una multinazionale: da l’idea di essere una persona<br />

decisa che sa quello che vuole e dove vuole<br />

andare. È un indice di determinazione e della<br />

consapevolezza della persona. Il mio “valore x”<br />

infatti è la costante determinazione di credere nei<br />

miei sogni, perché lo so che incontrerò non pochi<br />

ostacoli essendo anche donna, basti pensare alla<br />

maternità. Mai mi farò mettere in un angolo e<br />

pensare di essere inferiore o diversa dai colleghi<br />

maschi ma tenere sempre la mente aperta, perché<br />

la strada non si aprirà mai magicamente davanti a<br />

me, bisogna adattarsi al contesto per trovare lo<br />

spiraglio e riuscire ad arrivarci. Tutta questa<br />

determinazione nel credere nei miei sogni è<br />

sempre accompagnata da un sano positivismo e di<br />

un naturale management empatico che insito delle<br />

Donne. Concludo questo articolo nel ringraziare in<br />

primis la <strong>Di</strong>rettrice di Donna Impresa Valeriana<br />

Mariani per questa grande opportunità e soprattutto<br />

per avermi dato l’occasione di esprimere me stessa<br />

attraverso queste poche righe. Mi auguro e vi<br />

auguro sempre di essere felici, di non vergognarsi<br />

mai di essere Donne e di credere sempre in voi<br />

stesse!<br />

”<br />

Carmela Vitiello cgvitiello@gmail.com<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

CARMELAGRAZIA:<br />

VITIELLO<br />

BRAND AMBASSADOR LUXURY, PRESSO SAFILO GROUP - ITALY<br />

69


Un dipendente<br />

motivato è un dipendente<br />

felice<br />

EFFICACIA ED EFFICIENZA SONO<br />

CONCETTI MOLTO IMPORTANTI NEL<br />

MONDO DEL LAVORO ED IN<br />

GENERALE NELLA PIANIFICAZIONE E<br />

NEL CONTROLLO DI QUALSIASI<br />

ATTIVITÀ.<br />

SE DUE ATLETI SI PREFIGGONO DI CORRERE I 100 METRI<br />

IN MENO DI 10 SECONDI E RIESCONO NEL LORO INTENTO,<br />

SONO ENTRAMBI EFFICACI; TRA I DUE RISULTERÀ PIÙ<br />

EFFICIENTE QUELLO CHE AVRÀ RAGGIUNTO L'OBIETTIVO<br />

CON IL MINIMO DISPENDIO DI RISORSE (TEMPO DEDICATO<br />

ALL'ALLENAMENTO E COSTI PER MATERIALE TECNICO,<br />

ALLENATORE, NUTRIZIONISTA, INTEGRATORI ECC.). LE<br />

RISORSE UMANE SONO CONSIDERATE L'ELEMENTO<br />

PREFERENZIALE PER ATTIVARE LA LEVA DEL<br />

MIGLIORAMENTO E RISPONDERE AL BISOGNO<br />

EMERGENTE DALLE RINNOVATE ESIGENZE DI SVILUPPO DI<br />

UN TESSUTO ECONOMICO E LAVORATIVO SEMPRE PIÙ<br />

ETEROGENEO. QUESTO È IL COMPITO DI ALESSIA<br />

CASONATO, UN FACILITATORE DEL CAMBIAMENTO E DELLA<br />

CREAZIONE DI UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE, PIÙ<br />

EFFICIENTE ED EFFICACE DELLA PRECEDENTE. IL SUO<br />

LAVORO, E LA SUA MISSION, È FAR EMERGERE LE<br />

ASPETTATIVE E DI STIMOLARE I DIPENDENTI A RIFLETTERE<br />

SUL CONTRIBUTO CHE INTENDONO DARE AL PERCORSO<br />

IN TERMINI DI IMPEGNO E DI RISORSE, CIÒ A BENEFICIO<br />

SIA DEL CONTESTO AZIENDALE CHE DEL CAPITALE UMANO<br />

STESSO.<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

ALESSIA: CASONATO<br />

GROUP HEAD OF PAYROLL & HR OPERATIONS PER SKS365 - MALTA LTD<br />

71


Alessia Casonato nasce a Roma nel 1982 da una<br />

famiglia di ufficiali dell’esercito italiano e funzionari<br />

ministeriali. Nel 2007 si laurea presso la LUISS Guido<br />

Carli in Scienze della Pubblica Amministrazione con<br />

una tesi sull’introduzione del sistema di valutazione<br />

della performance presso il Ministero dell’Economia e<br />

delle Finanze. Inizia a lavorare nel campo delle Risorse<br />

Umane in funzioni soft come il recruiting, l’assessment<br />

e l’organizzazione, per poi decidere di specializzarsi<br />

nelle funzioni hard come l’amministrazione, il payroll e<br />

le relazioni sindacali. Negli anni è stata impiegata<br />

presso grandi contesti strutturati di aziende<br />

multinazionali come Q8 Petroleum, Procter&Gamble,<br />

BNL BNP Paribas ed ha curato la realizzazione di<br />

progetti HR come lo smart working ed i flexible benefits<br />

in Philip Morris e i nuovi sistemi payroll e HCM in<br />

Bristol-Myers Squibb. Nel 2017 vince il bando di<br />

selezione di ALES S.p.a, società in house del Ministero<br />

dei Beni Culturali, per ricoprire la carica di Responsabile<br />

Amministrazione del Personale di importanti sedi<br />

culturali ed amministrative in carico al Ministero, fra le<br />

quali le Scuderie del Quirinale, il Colosseo, gli Uffizi di<br />

Firenze e Pompei. Nel <strong>2018</strong> viene chiamata a ricoprire il<br />

ruolo di Group Head of Payroll & HR Operations per<br />

SKS365 Malta Ltd, multinazionale del gioco d’azzardo<br />

proprietaria del marchio PlanetWin365, per guidare la<br />

realizzazione dei sistemi e delle piattaforme HR a livello<br />

globale. “Essere cresciuta figlia unica in una famiglia<br />

composta completamente da servitori dello Stato – ci<br />

dice - credo mi abbia insegnato ad apprezzare il valore<br />

della buona organizzazione, utile al raggiungimento dei<br />

propri obiettivi. Rispetto però alla mia famiglia, che ha<br />

sempre potuto contare sulla stabilità di impiego, io ho<br />

dovuto affrontare il mercato del lavoro in uno dei suoi<br />

peggiori momenti: la crisi economica del 2008. Questo<br />

mi ha portato a sviluppare una mentalità<br />

completamente diversa dalla logica del posto fisso, e<br />

l’organizzazione che ho citato prima è diventata uno<br />

strumento da utilizzare per affrontare i cambiamenti<br />

della vita, del lavoro, per creare qualcosa di nuovo e<br />

buono dal caos. Le aziende avranno sempre bisogno di<br />

rinnovarsi e di affrontare il cambiamento, la mia<br />

missione è quella di essere un facilitatore del<br />

cambiamento e della creazione di una nuova<br />

organizzazione, più efficiente ed efficace della<br />

precedente. Purtroppo per raggiungere questo risultato<br />

bisogna attraversare un periodo di cambiamento, e<br />

l’allontanarsi da azioni routinarie spaventa le persone,<br />

che hanno la sensazione di perdere il controllo od<br />

anche di veder messa a repentaglio la propria<br />

posizione, e questo crea ansie e paure. Parte del mio<br />

lavoro è prendere queste ansie e trasformarle in<br />

progetti positivi e costruttivi per immaginare scenari<br />

aziendali futuri migliorativi per i dipendenti e per i<br />

dirigenti, cercando di essere io stessa parte del<br />

cambiamento ed influenzarlo nel miglior modo possibile.<br />

Alla fine, per ogni lavoro che ho seguito e seguirò il mio<br />

obiettivo è stato e sarà sempre lo stesso: rendere felici i<br />

dipendenti e permettere loro di lavorare nel miglior<br />

modo possibile per servire i colleghi e l’azienda”.<br />

aboutus<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


Come la vedo io<br />

di Valeriana Mariani<br />

È una donna unica, una donna che vi piacerebbe<br />

incontrare ancora. Si rifiuta di rimanere legata alle<br />

convenzioni. Non lascia che le regole della società la<br />

leghino. Si risente con le persone che le dicono<br />

costantemente come vivere la sua vita. Ha il suo<br />

percorso da seguire e fiumi in cui scorrere. Le<br />

emozioni sono le sue linee guida. Pensa e sente fin<br />

troppo. È molto attenta ai bisogni degli altri, ma non<br />

trascura i suoi. Non imita nessuno, ha le sue idee e i<br />

suoi sogni. Ha il suo senso dello stile in ogni aspetto<br />

della vita. Non cerca l’approvazione di altre persone e<br />

non sente il bisogno di piacere a tutti. Lei segue<br />

sempre la sua anima, non importa quel che costa. Non<br />

ha paura di correre rischi e di vivere nell’incertezza. È<br />

coraggiosa anche se a volte potrebbe sembrare<br />

incosciente. È consapevole di chi è e decide di<br />

dipendere dal suo intuito. L’amore per i viaggi è il suo<br />

primoedeternoamore.Vivelavitaalmassimoconle<br />

sue valige sempre pronte per partire. Ama i<br />

cambiamenti, ed è sempre alla ricerca di qualcosa di<br />

nuovo. Le piace la diversità ed è per questo che le<br />

piace incontrare nuove persone e ascoltare le loro<br />

storie. Altrimenti, potrebbe annoiarsi facilmente. La<br />

routine non fa per lei. Il suo “tempo solitario” è molto<br />

importante per lei, gode della sua stessa compagnia.<br />

Quando è sola tra le sue quattro mura, va tutto bene.<br />

La fa sentire a suo agio. Non fa mai affidamento su<br />

altre persone per essere felice; lei crea la sua felicità.<br />

Quando la sentite parlare di arte, avvertite una grande<br />

enfasi, ma è in questo modo che la vive. Potrebbe<br />

anche essere un’artista lei stessa. È un’artista a modo<br />

suo, comunque – dipinge la vita con i suoi stessi<br />

colori. Trova la musica in ogni cosa. Ama le parole, il<br />

ritmo, la danza, tutto ciò che definisce la musica. Tutto<br />

ciò che essenzialmente definisce la vita. Ha un fuoco<br />

nella sua anima zingara. Fa tutto con grande passione<br />

o non fa assolutamente nulla. Costruisce la sua<br />

carriera, le amicizie e le relazioni, basandole sulla<br />

passione. La passione è il suo stile di vita. <strong>Di</strong>ce<br />

sempre quello che pensa. Protegge i suoi ideali e le<br />

sue convinzioni e non ha paura di difenderli. A<br />

prescindere da quello che pensa qualcuno, ha le sue<br />

opinioni e punti di vista forti. Gode della sua libertà. È<br />

uno spirito libero e non ama nulla che la opprima o la<br />

leghi. Irrilevante se si tratta di una relazione o<br />

qualcos’altro, deve avere il suo senso di libertà.<br />

Scappa da tutto ciò che viene imposto o costringe. È<br />

sempre alla ricerca del significato più profondo delle<br />

cose. Ama gli attimi speciali che trascorre con le<br />

persone care. Ama non "a patto che..." ma<br />

incondizionatamente: è sufficiente capire quanto si<br />

ama se stessi per comprendere quanto si è in grado di<br />

amare altri. Non importa cosa fai o come ti comporti.<br />

Se vivi in un posto umile o lussuoso. Lei non giudica, ti<br />

accetta per quello che sei. Il suo amore è indiscutibile<br />

CHI É<br />

UNO<br />

SPIRITO<br />

LIBERO?<br />

ECCONE<br />

UN PROFILO…<br />

e innegabile. Il suo amore è qualcosa su cui puoi fare<br />

affidamento. Tutto questo e tanto altro ancora è Laura<br />

Francesca Aimone.<br />

<strong>Di</strong>ce di sé stessa<br />

“<br />

Quando mi sono laureata in lingue e letterature<br />

straniere nel 2002 sapevo esattamente quali<br />

caratteristiche doveva avere il mio lavoro dei sogni:<br />

permettermi di viaggiare, di stare a contatto con<br />

culture diverse dalla mia e con persone stimolanti,<br />

essere internazionale, avere uno sfondo culturale ed<br />

aspetti organizzativi… non ero solo sicura che un<br />

lavoro così esistesse. Quindi ho deciso di crearmelo!<br />

Dopo alcuni tentativi in villaggi turistici internazionali in<br />

Egitto e nella Repubblica Domenicana e in<br />

un’università americana ad insegnare italiano, sono<br />

approdata all’ambito che non avrei più lasciato: il<br />

LAURA F. : AIMONE<br />

EVENT MANAGER PRESSO FONDAZIONELA BIENNALE DI VENEZIA<br />

cinema. Ho così iniziato a lavorare per Festival<br />

Internazionali di Cinema, sentendomi subito a casa.<br />

Dopo alcune esperienze tra Torino e la Finlandia, sono<br />

approdata alla Biennale di Venezia dove ho fatto parte<br />

dell’Ufficio Eventi per tre anni. Nonostante questa<br />

esperienza sia stata quella più formativa ...<br />

75<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


della mia carriera e mi abbia permesso di esplorare<br />

altri ambiti culturali oltre al cinema come l’arte,<br />

l’architettura, la musica, la danza e il teatro, mi ha<br />

anche fatta rendere conto che il lavoro fisso non<br />

faceva per me. Ho quindi deciso di mettermi in<br />

proprio e di fondare la Aim One, Culture, Cinema,<br />

Events. Il legame con la Biennale continua tutt’oggi e<br />

da 14 anni sono la responsabile dell’Ufficio<br />

Delegazioni della Mostra del Cinema, occupandomi,<br />

insieme al mio team, della gestione e dell’accoglienza<br />

di registi e attori durante i momenti ufficiali del<br />

Festival e del protocollo del tappeto rosso. Nel corso<br />

degli anni ho inoltre instaurato collaborazioni simili<br />

con alcune tra le principali istituzioni legate al cinema<br />

a livello mondiale, come la Berlinale, il Festival del<br />

Cinema di Edimburgo, il Doha Film Institute in Qatar,<br />

il Macao Film Festival and Awards in Cina e il Giffoni<br />

Film Festival. Parallelamente ho approfondito la parte<br />

contenutistica dei Festival, proponendo workshop<br />

dedicati e diventando consulente alla<br />

programmazione con particolare interesse per i film<br />

dell’area parlante arabo del Golfo. Tra i progetti<br />

curatoriali più recenti vi è il focus “Endorfine rosa<br />

shocking”, da me ideato e curato, su film che parlano<br />

di donne nello sport. La prima edizione della<br />

rassegna si è tenuta a Treviso ed ha ricevuto il<br />

patrocinio del CONI. Ho ricoperto il ruolo di giurata<br />

per Festival internazionali di Cinema in Italia,<br />

Inghilterra, Slovacchia, Tasmania e, prossimamente,<br />

Armenia. Al contempo proseguo il mio percorso negli<br />

eventi, organizzando occasionalmente mostre di arte<br />

e fotografia e collaborando a livello internazionale con<br />

aziende specializzate nel settore lusso per marchi<br />

come Dolce&Gabbana, Hugo Boss e Gucci. Mi<br />

occupo anche di mantenere i rapporti internazionali<br />

per una realtà molto speciale come quella della<br />

Scuola di Recitazione della Calabria. La sfida<br />

lavorativa più recente è però dietro la macchina da<br />

presa! Dopo anni circondata da registi, mi è venuta<br />

voglia di raccontare una mia storia e, in seguito ad un<br />

corso di sceneggiatura con la Scuola Holden, ho<br />

trovato un produttore e sono pronta a girare la<br />

prossima primavera. Tra il cast due attori d’eccezione,<br />

ma non posso ancora svelare niente, per ora. La mia<br />

è una vita quindi all’insegna delle passioni, dove il<br />

limite tra lavoro e piacere è spesso molto labile.<br />

Trascorro la maggior parte del tempo a viaggiare e<br />

non potrei desiderare altro. Certo non posso mai fare<br />

un abbonamento in palestra, programmare le<br />

rimpatriate con i compagni di liceo perché non so mai<br />

dove sarò e, a volte, avrei tanta voglia di uscire a<br />

cena con un amico che, ahimè, vive dalla parte<br />

opposta del globo. Ma qualsiasi scelta ha un costo e<br />

questo, alla fine, è minimo, almeno per me. Anche la<br />

vita sentimentale è impegnativa, ma sono sicura che<br />

lo sarebbe altrettanto se avessi una professione<br />

sedentaria. Il mio valore X? L’entusiasmo, sempre e<br />

comunque, insieme alla profonda convinzione che<br />

una barca in un porto è al sicuro, ma non è il motivo<br />

per cui è stata costruita.<br />

”<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

AIM-ONE<br />

www.aim-one.it


CI SONO DONNE CHE<br />

SOGNANO DI GUIDARE UN<br />

GIORNO UNA FERRARI O UNA<br />

MASERATI. E CI SONO QUELLE<br />

CHE, INVECE, TRA LE NUVOLE<br />

VOLANO PER DAVVERO, ALLA<br />

GUIDA DEGLI AEREI<br />

DELL'AERONAUTICA MILITARE.<br />

NON CI SONO PRECLUSIONI<br />

DI GENERE SE VUOI DIVENTARE<br />

UNA PILOTA TRANNE L'AVERE<br />

UNA VISTA PERFETTA,<br />

UN'ALTEZZA COMPRESA TRA<br />

1,65 E 1,90 METRI E, COSA PER<br />

NULLA SOTTOVALUTABILE, UNA<br />

GRANDE DOSE DI CORAGGIO.<br />

E DI CORAGGIO, LEI, ELENA<br />

CECCOLINI, NE HA<br />

CERTAMENTE DA VENDERE.<br />

Ma chi è Elena Ceccolini?<br />

Conosciamola più da vicino:<br />

“<br />

Sono Elena – ci dice - ho 42 anni e<br />

nonostante nello spirito mi senta ancora<br />

una ragazzina la mia vita è stata molto<br />

intensa, ricca di esperienze, gratificazioni<br />

ma anche di molti sacrifici. Sono mamma di<br />

una meravigliosa bambina di 8 anni e un<br />

maggiore pilota dell’Aeronautica Militare.<br />

Ho iniziato la mia carriera nel 2000 quando<br />

le Forze Armate hanno aperto le loro porte<br />

alle donne. Ho frequentato per cinque anni<br />

l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dove<br />

ho conseguito la Laurea in Scienze<br />

Politiche e in seguito, dopo un anno di<br />

addestramento alle scuole di volo, il<br />

brevetto di Pilota Militare. Mi definirei una<br />

donna curiosa, con molti interessi, che non<br />

si ferma alla superficie delle cose:<br />

raramente lascio che quello che incontro mi<br />

scorra addosso solo perché mi ha<br />

incrociato. Credo molto nell’amicizia vera,<br />

fatta di persone e sentimenti piuttosto che<br />

di like su Facebook. Credo nella solidarietà<br />

fra donne, ma non mi definisco una<br />

femminista a tutti i costi: le differenze tra<br />

uomo e donna ci sono e non parlerei mai di<br />

superiorità dell’uno rispetto all’altra o<br />

viceversa perché preferisco dare valore alla<br />

singola persona indipendentemente dal<br />

genere di appartenenza. Alcune mie colleghe con<br />

cui ho vissuto il percorso in Aeronautica sono<br />

diventate per me come delle sorelle e appena<br />

possiamo, anche se ognuna ha la propria vita<br />

frenetica, cerchiamo di passare del tempo insieme.<br />

Con<br />

la<br />

testa<br />

tra<br />

le<br />

nuvole<br />

Quando non indosso la divisa, vesto i panni della<br />

mamma sempre di corsa, della studentessa<br />

universitaria “attempata” che quando quel vulcano<br />

della figlia si addormenta prepara gli esami per<br />

finire la seconda laurea in Odontoiatria e della<br />

volontaria ospedaliera. Appena posso stacco la<br />

spina e parto per qualche giornata sugli sci o per<br />

qualche posto dove poter fare immersioni (il mare<br />

e il cielo sono le mie due passioni). Il mio punto di<br />

forza? Rimanere la donna che sono e non quella<br />

che gli altri a volte avrebbero voluto che fossi,<br />

essere mamma in un mondo di uomini,<br />

ELENA: CECCOLINI<br />

PILOTA AERONAUTICA MILITARE - ROMA - ITALY<br />

rinunciando a qualche opportunità ma facendolo<br />

con la consapevolezza delle mie scelte e di quello<br />

che volevo.<br />

”<br />

79<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


Ci sono persone che ti danno<br />

l’ispirazione per fare sempre<br />

meglio. Ma per fare meglio – ed<br />

essere migliori – è necessario<br />

volerlo. Significa che bisogna<br />

essere motivati e la motivazione<br />

è qualcosa che è molto difficile<br />

trovare e molto facile perdere.<br />

Per avere successo nella vita in<br />

genere e nell’ambito lavorativo<br />

in particolare, non è sufficiente<br />

avere un elevato QI o essere<br />

solo competenti da un punto di<br />

vista professionale. Il manager<br />

ideale è un insieme di<br />

caratteristiche che si ritrovano<br />

in ogni settore. Infatti, di<br />

qualunque cosa ci si occupi, le<br />

capacità devono sempre essere<br />

le stesse. Fattore comune di tutti<br />

i migliori manager è l’impegno<br />

costante e il commitment verso<br />

l’eccellenza. Il successo, infatti,<br />

bisogna coltivarlo per ottenerne<br />

il massimo risultato. E se<br />

parliamo di successo non<br />

possiamo non parlare di Sara<br />

Callegari, madre amorevole e<br />

manager in Engie Italia.<br />

“<br />

Il mio nome è Sara Callegari, 51<br />

anni, ho 2 splendidi figli Alice 19<br />

anni e Luca 16. Ho lavorato sodo<br />

durante tutta la mia vita ma ho<br />

sempre ritenuto che il lavoro per<br />

quanto importantissimo per me –<br />

esordisce Sara - debba integrarsi<br />

nell’ambito di una vita equilibrata.<br />

Ho la fortuna di svolgere un lavoro<br />

che amo e che mi consente di<br />

sentirmi pienamente realizzata:<br />

amo la relazione con le persone,<br />

credo non ci sia niente di più<br />

stimolante e ricco e le persone<br />

sono il mio core business. Sono il<br />

<strong>Di</strong>rettore Risorse Umane,<br />

responsabile anche di Ambiente,<br />

Sicurezza e Servizi Generali, di<br />

Engie Italia, multinazionale<br />

francese leader nel settore della transizione energetica,<br />

oltre 3000 collaboratori in Italia. Mi definisco una persona<br />

piena di energia, entusiasta, appassionata. Lavorare con<br />

passione fa la differenza, consente di raggiungere<br />

traguardi importanti e di farlo con leggerezza e anche<br />

divertimento. Nei diversi ruoli ricoperti ho infatti acquisito<br />

una profonda esperienza in ambito organizzativo, people<br />

empowerment and engagement cosi come capacità di<br />

intessere relazioni industriali proficue. Ho costruito solide<br />

relazioni nell’ambito del mio team e con i miei peers,<br />

L’arte<br />

di<br />

creare<br />

fiducia<br />

sono dotata di ottime doti comunicative, mi piace il<br />

cambiamento, lo vivo sempre come un’opportunità. Mi<br />

vengono riconosciute anche qualità come la velocità di<br />

pensiero e la capacità di pensiero strategico, la tenacia e<br />

la determinazione. Sono riporto diretto del CEO e<br />

membro del Codir aziendale e gestisco le relazioni a<br />

livello Corporate e Business Unit. Sono executive coach<br />

certificato (ICF). Sono anche il Presidente di Energy<br />

ASSISTANCE Italy, la Onlus, che all’interno del Gruppo<br />

ha come scopo quello di fornire il supporto tecnico a<br />

progetti umanitari al fine di portare l’energia in tutto il<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

SARA: CALLEGARI<br />

HR - DIRECTOR - ENGIE ITALIA SPA - MILANO - ITALY<br />

mondo a chi non ne ha accesso. Amo lo sport, il runner,<br />

in particolare… ho corso una maratona e questo posso<br />

dire sia l’emblema del mio x-factor: sono tenace e<br />

entusiasta, le difficoltà non mi abbattono, cado ma mi<br />

rialzo sempre!<br />

”<br />

Sara.callegari@engie.com<br />

www.engie.it<br />

81


Antiche credenze nel corso dei secoli si sono<br />

sviluppate a proposito delle candele, alcune<br />

delle quali riguardano l’amore altre la fortuna. È<br />

comunque di buon augurio accendere una<br />

candela bianca all’interno di una nuova<br />

abitazione prima di abitarla e, per assicurarsi la<br />

felicità nel matrimonio, dicono sia propizio<br />

accendere una candela bianca anche il giorno<br />

delle nozze. Quanti insegnamenti sospesi tra<br />

mistero, magia e curiosità circondano la<br />

candela! Usata in tutto il mondo nel corso delle<br />

festività, celebrazioni religiose, durante il<br />

matrimonio, per amore (se si accende una<br />

candela rosa il giorno di S. Valentino si otterrà<br />

il vero amore) o come porta fortuna, la candela<br />

diventa oggi un vero e proprio oggetto cult.<br />

MA ORA CONOSCIAMO ROXANA PIÙ DA<br />

VICINO..<br />

“<br />

Mi chiamo Roxana, la mia passione? Scolpire a<br />

mano candele. Ho cominciato a fare questo 7 anni<br />

fa e mi sono proprio innamorata di queste bellezze<br />

colorate e profumate. Sono un ingegnere chimico e<br />

il mio lavoro è quello di ricercare nuove soluzioni<br />

naturali ed ecologiche in vari settori. Come è<br />

iniziata la storia delle candele scolpite a mano?<br />

Presto detto: sono rimasta letteralmente affascinata<br />

da un documentario in cui si parlava di candele e<br />

della loro simbologia… da quel momento ho capito<br />

che lavorare le candele era ciò che volevo fare. Mi<br />

ci è voluto molto tempo per capire l'intero processo,<br />

per costruire il mio melting pot di cera e per fare un<br />

sacco di esperimenti sulle materie prime. È stato<br />

difficile capire l'intero processo perché non avevo<br />

nessuno da cui imparare o chiedere consigli,<br />

perché nessuno realizzava candele lavorate a<br />

mano nel mio paese: la Romania. E’ da qui che<br />

provengono, in larga parte, le materie prime<br />

necessarie; altre provengono invece dall'Ucraina.<br />

Realizzare candele comporta diversi passaggi,<br />

ognuno diverso ed interessante – precisa – ora ve<br />

lo spiego: si Inizia sciogliendo la cera e preparando<br />

lo stoppino; ognuno di questi due elementi deve<br />

avere determinate caratteristiche: che non abbiano<br />

elementi tossici in primis e che non fumino durante<br />

la combustione. Dopo che la paraffina è stata<br />

portata ad una certa temperatura e lo stoppino è<br />

stato preparato, vengono aggiunti i profumi e gli<br />

eventuali coloranti, nel frattempo vengono preparati<br />

gli stampi all’interno dei quali si versa la paraffina in<br />

attesa si raffreddi e si indurisca. Dopo un’ora si<br />

completa il processo con paraffina e si attende il<br />

tempo necessario a rimuovere il nucleo, che è la<br />

base delle candele scolpite. Nella caldaia intanto,<br />

diverse paraffine colorate si fondono in svariati<br />

contenitori. L'anima rimossa dallo stampo viene<br />

affondata 20-25 volte in paraffina colorata, una alla<br />

volta. Mentre è ancora calda, la candela si<br />

scolpisce con le dita e con l’ausilio di un coltello.<br />

Cera '<br />

una volta<br />

IL FASCINO<br />

DELLE CANDELE<br />

Questo stadio è molto importante e deve durare<br />

per un massimo di 15 minuti, perché poi la cera si<br />

raffredda e diventa un chunk, impossibile da<br />

intagliare. Completata l’opera di intaglio, che è la<br />

fase più creativa dell’intero processo, si aggiunge<br />

uno strato lucido per mantenere i colori vivi, si<br />

lascia ad asciugare per 24 ore ed è fatta! Amo<br />

molto l’idea che ognuna di queste mie creazioni<br />

farà felice almeno una persona quando la vede,<br />

quando la possiede. Adesso, dopo 7 anni di pratica<br />

ed apprendimento di innumerevoli tecniche, riesco<br />

a realizzare candele pazzesche per bellezza ed<br />

originalità ma anche per grandezza e modelli: ci<br />

sono candele di 11 cm, di 20 cm, di 33 cm, di 60<br />

cm, di 80 cm ed addirittura candele di 100 cm. Le<br />

più richieste sono quelle di 60 cm, inclusi, in quanto<br />

utilizzate per servizi religiosi, per matrimoni e<br />

battesimi. Tutte le mie candele sono profumate con<br />

essenze naturali essendo io, fortemente votata<br />

all’ecologia. Cerco sempre di soddisfare i desideri<br />

dei miei clienti trovando soluzioni originali che<br />

appaghino le loro richieste anche<br />

personalizzandole con i nomi degli sposi in cera<br />

colorata qualora fossero utilizzate per abbellire il<br />

contest di un matrimonio. Le mie candele bruciano<br />

come le lanterne: le pareti rimangono intere e la<br />

luce è visibile solo all'interno… sono davvero<br />

bellissime, e non lo dico solo io – sorride – … non<br />

mi resta a questo punto che congedarmi da voi<br />

augurando buona luce a tutte le vostre lettrici e<br />

lettori e porgendovi il mio più sincero e cordiale<br />

saluto.<br />

”<br />

Roxana Laura Gordan<br />

Telefono: +40.731.779.228<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

ROXANA L. : GORDAN<br />

IMPRENDITRICE - INGEGNERE CHIMICO -BUCAREST - ROMANIA<br />

83


www.enviro-naturals.com<br />

ENVIRO NATURALS AGRO SRL - Strada Preciziei 12A - Bucarest 62203 - Romania - T. +40 213 711/475 +40 726 522 732 - E-mail: info@enviro-naturals.com<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


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PH:<br />

OVIDIU HUIBAN<br />

MODEL: ALITIA BANICA


Fashion<br />

House<br />

Icon<br />

UNA DONNA D’ACCIAIO MA DELICATA<br />

COME ALI DI FARFALLA. È STATA INSIGNITA<br />

CON IL PRESTIGIOSO AWARD<br />

INTERNAZIONALE DONNA IMPRESA<br />

MAGAZINE, DALL’AWARD KASTA MORRELY<br />

-CREATIVE INUSTRIES AWARDS ED È STATA<br />

PROTAGONISTA AL FESTIVAL DI SANREMO<br />

CON LE SUE STUPENDE CREAZIONI<br />

SARTORIALI. SOLO QUESTI, TRA I TANTI<br />

RICONOSCIMENTI ALLA CARRIERA<br />

DENOTANO LA GRANDEZZA DI QUESTA<br />

DONNA. DI CHI STIAMO PARLANDO?<br />

DELLA FASHION DESIGNER ADRIANA<br />

AGOSTINI OVVIAMENTE.<br />

La sofisticata semplicità dei<br />

suoi abiti rende la donna unica<br />

ed inconfondibile.<br />

Website: www.adrianaagostini.com<br />

E-mail: fashionadriana@yahoo.it<br />

Phone: | +39 3276822634 +40727218169<br />

Address: Via Palestro - Milano<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

ADRIANA: AGOSTINI<br />

FASHION DESIGNER - ROMANIA<br />

Manuela Rolea manuelarolea@yahoo.com<br />

89


Che donna!<br />

Nella foto: Manuela Saloum (Rolea), professione giornalista e presentatrice televisiva per News Television (<strong>Di</strong>gi24)… “ Il giornalismo<br />

- ci dice - che è stato per tanto tempo maschile e maschilista, nei numeri ma anche nelle modalità, si tinge finalmente di rosa. Nel mondo<br />

ci sono sempre più donne in questo settore e certe tematiche che propongono le donne non sono più considerate “roba da donne” ma<br />

una notizia al pari delle altre. Amo il mio lavoro e mi piace portare le informazioni della gente, ma anche un sorriso, se è necessario”.<br />

MANUELA: SALOUM<br />

GIORNALISTA TELEVISIVA DIGI24 - ROMANIA<br />

Manuela Rolea manuelarolea@yahoo.com<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it 91


100% TALENT<br />

CHI E' SANDRA PASERIO<br />

( nella foto al centro con i suoi collaboratori) )<br />

“<br />

Sono sempre stata uno spirito libero, illuminata dal desiderio di realizzare nuovi progetti. È per<br />

questo che, dopo aver conseguito il titolo di consulente del lavoro, aprii il mio studio a soli 23 anni. La<br />

fortuna è stata di avere al mio fianco un uomo che ha sostenuto la passione per il mio lavoro, senza<br />

farmi rinunciare al ruolo di mamma di due figli meravigliosi che sono sempre stati al centro della mia<br />

vita: Federica, la primogenita e Roberto. Ho sempre ritenuto che la qualità del tempo che si dedica alle<br />

persone che si amano sia più importante della quantità, i miei figli sono consapevoli che ci sono e ci<br />

sarò sempre. Nel 2007, insieme ad altri colleghi, costituii G11 srl, un network di professionisti con<br />

l’intento di condividere il proprio sapere e nuovi progetti. La certificazione di qualità ISO 9001 è stato il<br />

coronamento di questo percorso di eccellenza che ha visto il prosieguo con un investimento tecnologico<br />

mirato, volto a creare uno studio innovativo e fuori dagli schemi. Il progetto è stato premiato dalla<br />

School of Management dell’Osservatorio ICT & Professionisti del Politecnico di Milano con il<br />

riconoscimento del Premio “Professionista <strong>Di</strong>gitale 2014”. Negli ultimi anni, con i figli ormai grandi, ho<br />

potuto dedicarmi alla crescita personale e allo sviluppo di nuove soft skills. Ho ottenuto il diploma di<br />

Business Coach Professionista presso la Karakter Coaching School e ho conseguito il secondo livello di<br />

specializzazione internazionale in PNL (Master Practitioner) certificato dalla “Society of NLP” di Richard<br />

Bandler e John Grinder. Subito dopo ho frequentato la scuola di Specializzazione Manageriale in<br />

Comunicazione, Problem Solving & Coaching Strategico presso Nardone Group e ho ottenuto la<br />

certificazione ETAC (Evaluating Truthfulness and credibility) di Paul Ekman International. Dopo aver<br />

studiato le micro espressioni facciali, il mio interesse è andato all’intelligenza emotiva. Sono diventata<br />

Sei Assessor certificato e ho costituito la Paserio & Partners. Grazie al nuovo studio associato, ho<br />

traghettato lo Studio Paserio verso la consulenza per la gestione strategica delle Risorse Umane. Una<br />

figura professionale innovativa per supportare le nuove aziende 4.0”<br />

”<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

SANDRA: PASERIO<br />

SOCIO FONDATORE PASERIO & PARTNERS<br />

93


A TU PER TU CON<br />

Alberto Sala<br />

Amministratore Delegato di<br />

Acme e Responsabile Business<br />

AWP del Gruppo Sisal<br />

Così<br />

per gioco<br />

di Valeriana Mariani<br />

L’identikit dell’uomo ideale: sensibile (non si discute), romantico (inutile dirlo), divertente (ovvio, altrimenti<br />

che gusto c’è?), intelligente (vogliamo proprio tutto), bello? no, grazie (ma siamo certe di essere<br />

sincere?), eclettico (quanto basta), un po’ leader (ma che non ci metta troppo in ombra), un po’ accudente<br />

(ci piace che qualcuno si prenda cura di noi senza esagerare). È ufficiale: noi donne pretendiamo davvero<br />

molto… insomma abbiamo troppe pretese. Sarà che stiamo diventando con loro ancora più esigenti di<br />

quel che siamo con noi stesse? Sarà che non siamo mai felici, noi donne, perché abbiamo aspettative<br />

poco realistiche? Ma esistono gli uomini che cerchiamo? Lui è perfetto, sembra avere proprio tutto ed è<br />

per questo che è già sentimentalmente impegnato. Comunque sia, conosciamolo più da vicino:<br />

Chi è Alberto Sala? Si descriva in 3 parole<br />

Impulsivo, coraggioso, leale!<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it 95


Quali sono i suoi punti di forza?<br />

L’incosciente convinzione di poter fare qualsiasi<br />

cosa, la “feroce” determinazione nel perseguire<br />

qualsiasi obiettivo.<br />

Qual è stato il percorso che l’ha portata in Sisal?<br />

Un amico che non vedevo da anni mi ha proposto di<br />

collaborare nelle società di famiglia in un mercato a<br />

me totalmente sconosciuto. Mi sono sembrate da<br />

subito un’opportunità ed una sfida estremamente<br />

interessanti ed ho accettato. Alcuni anni più tardi<br />

decise di cedere il grosso delle proprie aziende a<br />

Sisal ed eccomi qui.<br />

Può descriverci la sua giornata tipo?<br />

Sveglia alle 6,15, giornata in Sisal a Milano se non<br />

impegnato in altre trasferte e, con i miei collaboratori,<br />

ci occupiamo della gestiamo della Business Unit oltre<br />

che delle aziende che amministro, la sera rientro<br />

intorno alle 19.<br />

Formazione ed esperienza sul campo: quanto<br />

incidono sulla forza di un buon Manager? Quale,<br />

in particolare, ha maggior rilievo?<br />

La formazione ti fornisce tantissime nozioni ed<br />

informazioni, l’esperienza sul campo diventa<br />

fondamentale per mettere in pratica tutte le<br />

conoscenze acquisite e per trovare continui spunti di<br />

miglioramento. Entrambe però, da sole, non faranno<br />

mai di un manager un buon manager se a guidarlo<br />

non ci sarà la Passione per ciò che fa. Se non sarà<br />

innamorato del proprio lavoro non otterrà mai grandi<br />

risultati.<br />

Durante il suo percorso professionale, quali sono<br />

state le esperienze che le sono servite<br />

maggiormente (anche negative)?<br />

Ogni esperienza ti arricchisce di qualcosa a volte<br />

senza nemmeno che tu te ne accorga, ma poi in<br />

determinate situazioni ti accorgi che stai agendo<br />

mettendo in pratica spunti diversi maturati in<br />

esperienze diverse. Se devo citarne alcune in<br />

particolare, direi sicuramente quella sportiva dove<br />

impari cosa significano regole, disciplina, sacrificio, la<br />

gioia della vittoria e la delusione della sconfitta ed in<br />

particolare ad avere il pieno controllo delle tue<br />

emozioni, perché non averlo significa commettere<br />

parecchi errori; il percorso nella Polizia di Stato nel<br />

quale ho provato la grandezza e la bellezza della<br />

generosità e dell’essere utile agli altri da un lato,<br />

mentre dall’altro ho vissuto miseria, violenza e<br />

l’emarginazione, cose che tutti bene o male<br />

conosciamo ma ben pochi sanno esattamente cosa<br />

significhino realmente. Infine l’esperienza biennale in<br />

un’azienda di multilevel marketing, non tanto per<br />

l’attività in sé ma per il grande valore ed importanza<br />

che dava alla formazione della persona, corsi<br />

bellissimi che mia hanno fatto sviluppare e rafforzare<br />

le competenze più importanti che ci siano al mondo,<br />

quelle che ognuno di noi ha dentro di se.<br />

Il leader dalla forte intelligenza emotiva ottiene<br />

sempre i migliori risultati o in certi casi è<br />

preferibile una leadership più “tradizionale”?<br />

Nella foto: Alberto Sala<br />

Credo che la leadership tradizionale sia come una<br />

buona base che tutti dovrebbero comunque avere e<br />

conoscere. La leadership tradizionale ti permette di<br />

essere pragmatico e di dare stabilità alla tua<br />

“struttura” da tutti i punti di vista. Detto questo in un<br />

mondo in continuo fermento in cui tutto si muove e<br />

cambia rapidamente, serve una grandissima<br />

intelligenza emotiva. Chi ne è privo è spacciato o, lo<br />

sarà presto.<br />

C’è il risvolto della medaglia nelle tecnologie?<br />

società sempre più dipendenti e sempre più deboli,<br />

ecco perSi e credo sia già evidente. Le tecnologie<br />

sono una parte fondamentale del progresso<br />

dell’umanità, ci aiutano vivere meglio, fare meno<br />

fatica, svolgere compiti ed attività molto più<br />

velocemente. Quindi sono favorevole alle tecnologie,<br />

certamente sì. Il risvolto della medaglia sta nell’uso<br />

che ne facciamo. Spesso purtroppo diventano un<br />

surrogato, un sostituto della nostra intelligenza e del<br />

nostro pensiero, a tal punto che quando dobbiamo<br />

fare qualcosa di nuovo il nostro primo pensiero non è<br />

come farlo ma capire se c’è una tecnologia<br />

UI<br />

Ah, gli uomini!<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

disponibile che lo possa fare per me. Questo crea<br />

ché alla prima difficoltà vanno subito in crisi.<br />

Che consigli darebbe ai giovani che si affacciano<br />

al mondo del lavoro, che competenze secondo lei<br />

sono necessarie per essere all’altezza delle<br />

nuove sfide?<br />

Credere fortemente in se stessi, convincersi che<br />

qualsiasi cosa accadrà dipenderà essenzialmente da<br />

loro e dalle scelte che faremo nel corso della loro vita<br />

e dall’impegno e dai sacrifici che saranno disposti a<br />

fare per ottenere ciò che vogliono. Chi pensa di


essere stato sfortunato … ha già vinto, non ce la farà MAI!<br />

Come valuta il successo?<br />

Le rispondo in base a cosa reputo io il successo. Il vero successo è<br />

quando sei sereno e felice, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia in<br />

qualsiasi posto del mondo.<br />

Cosa fa nel tempo libero?<br />

Mi piace viaggiare conoscere posti nuovi, culture diverse, fare attività<br />

sportiva in particolare Moto e Sci, condividendo il tutto con i miei figli e<br />

la mia compagna.<br />

“Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima”, ci<br />

spiega questo concetto da appassionato motociclista?<br />

Grande verità, quattro ruote ti spostano fisicamente da un posto<br />

all’altro, due ruote ti regalano gioia e libertà, permettendo alla mente e<br />

all’anima di andare in qualsiasi posto.<br />

Nella guida della motocicletta, come nella vita, si incontrano<br />

soggetti e situazioni particolari e servono perizia e competenze.<br />

Ci vuole inoltre coraggio e anche capacità di improvvisazione,<br />

perché non tutto è programmabile o va come noi vorremmo. Le è<br />

mai capitata una situazione di pericolo, o che comunque abbia<br />

richiesto grande coraggio, in sella alla sua moto?<br />

Beh quando gareggiavo era cosi praticamente sempre... Durante lo<br />

svago mi è capitato in un paio di occasioni e l’esperienza agonistica mi<br />

è stata di grande aiuto per gestire l’imprevisto con freddezza ed abilità,<br />

entrambe fondamentali in situazioni simili.<br />

Il primo appuntamento: andare a casa sua con un mazzo di fiori,<br />

o bussare alla sua porta con un casco sotto il braccio e l’invito a<br />

fare un bel giro?<br />

Le mando un mazzo di fiori e un biglietto con scritto “ti porto in giro con<br />

me” ed affacciandosi alla finestra mi vede sulla mia moto sorridente<br />

con 2 caschi.<br />

Qual è stato l’ultimo viaggio che ha fatto?<br />

Se intendiamo fuori dall’Italia, San Pietroburgo per lavoro ed<br />

Amsterdam con la mia fidanzata ed i nostri figli.<br />

Ha mai preso una tenda e partito all’avventura?<br />

Dai 14 ai 29 gareggiando un po' ovunque era un’avventura continua,<br />

auto, furgoni, camper, tende..., qualche volta mi è capitato anche con<br />

amici per divertimento. Oggi preferisco viaggiare un po' più “comodo”<br />

se possibile, ma qualche “zingarata” con i miei figli farà sicuramente<br />

parte delle nostre prossime trasferte.<br />

Quali ritiene siano i suoi più grandi successi?<br />

Uno in particolare, l’essere sempre riuscito in ogni fase della mia vita a<br />

fare quello che volevo e che mi rendeva felice, reinventandomi ogni<br />

volta.<br />

Pensa sia meglio “perfetto in ritardo” o “buono in tempo”?<br />

Credo sia meglio quello che funziona quando serve.<br />

Se qualcuno scrivesse una biografia su di lei, quale sarebbe il<br />

titolo?<br />

Acqua! Parlerebbe della necessità per ognuno di cercare nel tempo di<br />

avere una vita, limpida, grande, pura, fresca, impetuosa, generosa, in<br />

grado di superare qualsiasi ostacolo, come un’importante sorgente<br />

d’acqua. Un’autobiografia non so, ma forse potrebbe essere già ora un<br />

libro che finirà di essere scritto e verrà pubblicato…chissà<br />

Il suo motto?<br />

A tutto Gassssss!!! Era scontato…<br />

Si sveglia e trova 1000 email da leggere, ma ha il tempo di<br />

leggerne solo 100. Cosa fa?<br />

Le sfoglio tutte velocemente concentrandomi sulle 10 che reputo<br />

Nella foto: Alberto Sala con i figli<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


ealmente importanti. Poi se accadesse realmente mi<br />

metterei un appunto in agenda “Rivedere<br />

completamente modalità e tempi di comunicazione in<br />

azienda”!!!<br />

Lei ha una compagna, Alberto? Le faccio questa<br />

domanda perché sono certa di soddisfare la<br />

curiosità di tutte le nostre lettrici che guardandola<br />

in foto si chiederanno se è single piuttosto che<br />

impegnato sentimentalmente…<br />

Lei è veramente molto gentile, ma dubito seriamente<br />

desterò tutta questa curiosità... comunque si sono<br />

fidanzato da anni con Lucia una Donna meravigliosa,<br />

una madre fantastica ed una bravissima designer.<br />

Le donne in ambito professionale: quale, il loro<br />

contributo all’economia del Paese? E quale, nello<br />

specifico, in relazione alle sue personali<br />

esperienze professionali?<br />

Le donne sono sicuramente una delle risorse più<br />

preziose che un paese possegga, il loro contributo<br />

all’economia è essenziale in tutti i modi e le forme con<br />

cui viene dato, ovvero sia che lavorino, sia che si<br />

occupino del futuro delle generazioni, sia che facciano<br />

entrambe le cose. Dei miei collaboratori diretti tre su<br />

otto sono donne e sono tre leonesse. Personalmente<br />

non faccio distinzione tra uomo o donna ciò che mi<br />

interessa è che ci sia la persona giusta al posto giusto<br />

a prescindere dal genere. Se ogni volta che cerco un<br />

collaboratore, il miglior candidato è una donna, a<br />

tendere potrei avere collaboratori diretti tutti femminili,<br />

come pure il contrario.<br />

Lei è un sostenitore delle pari opportunità?<br />

Io sono un fervente sostenitore delle Opportunità e di<br />

chi ha le qualità per poterle cogliere. Parlare di “pari”<br />

opportunità ritengo sia di per se una discriminazione. Il<br />

primo e fondamentale passo per eliminare la<br />

discriminazione di genere è evitare di parlarne come<br />

se si dovesse proteggere una categoria, le donne<br />

SONO come gli uomini. Quello che deve cambiare<br />

realmente è l’atteggiamento di una parte del genere<br />

maschile, uomini evidentemente molto deboli.<br />

Credo che un’esperienza di lavoro presso il vostro<br />

Gruppo equivarrebbe all’intraprendere un percorso<br />

professionale davvero molto stimolante…<br />

accetterebbe una mia candidatura, Alberto?<br />

Ha perfettamente ragione, è un’azienda molto<br />

interessante e stimolante<br />

sotto molti punti di vista.<br />

Ogni persona capace<br />

spinta da passione e con<br />

voglia di fare va sempre<br />

valutata…aspetto il suo<br />

curriculum allora.<br />

La sua prossima sfida?<br />

Ho un sogno ed una<br />

grande ambizione<br />

personale, che mi<br />

permetterebbero di<br />

“fondere” passione per le<br />

due ruote ed esperienze<br />

lavorative, una specie di<br />

mix esplosivo in grado di<br />

produrre risultati<br />

straordinari. <strong>Di</strong>ventare<br />

l’amministratore<br />

delegato di una nota<br />

storica ed importante<br />

casa motociclistica<br />

Italiana, Lombarda,<br />

situata sul Lago di<br />

Como, di cui non posso<br />

fare il nome. Obiettivo<br />

renderla definitivamente<br />

un’icona ed un punto di<br />

riferimento per i motociclisti di tutto il mondo.<br />

La domanda che non le ho fatto e che avrebbe<br />

voluto le facessi? Alla Marzullo, si faccia una<br />

domanda e si dia una risposta? E’ orgoglioso<br />

dell’Italia e di essere Italiano?<br />

Nulla mi rende più orgoglioso di essere un Italiano e<br />

amo la mia Patria. Quando sento un Italiano dire il<br />

contrario, che si vergogna e vorrebbe andare a vivere<br />

all’estero, provo una grande vergogna per loro per tre<br />

motivi, di fatto si sta vergognando di se stesso ma<br />

pensa che la colpa sia degli altri ed infine invece di fare<br />

qualcosa per migliorare la situazione…scappa!<br />

Mi congedo da lei ringraziandola per la<br />

disponibilità e facendole i miei più sinceri<br />

complimenti per la simpatia, la vivace<br />

intelligenza e la grazia con cui si è reso<br />

immediatamente disponibile ad essere sulla<br />

nostra rubrica “Lui”.<br />

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“L’Egitto?<br />

Un Paese che si tinge di rosa<br />

Le donne egiziane lavorano, sono medici,<br />

insegnanti, attiviste, giornaliste, politiche,<br />

madri e compagne. A dircelo è<br />

NAYEL BARAKAT<br />

”<br />

interview<br />

Un uomo di grande talento: un curriculum straordinario ed un bagaglio di competenze, maturate in<br />

ambito internazionale per il Governo del suo Paese, che mette a disposizione per un ambizioso<br />

progetto di cooperazione volto alla crescita dell’Egitto ma anche orientato alla ripresa della nostra<br />

economia nazionale. Nota che mi riempie di gioia è l’apprendere da Nayel che l’Egitto sta<br />

compiendo un percorso virtuoso di riflessione e sperimentazione sul tema della leadership<br />

femminile in ambito lavorativo, con l'obiettivo di facilitare l'accesso, la permanenza e il<br />

consolidamento della presenza femminile nel mondo dell'imprenditoria. Questo confronto<br />

dialettico con Nayel è la prima delle parentesi dedicate alla comprensione della cultura egiziana ed<br />

alla conoscenza delle infinite possibilità offerte da questo paese in pieno sviluppo che è al centro<br />

dell’interesse della politica estera italiana. Tra immigrazione e nuove opportunità per la produzione<br />

petrolifera, la partnership con il paese nordafricano è da considerarsi strategica dal punto di vista<br />

geopolitico ed economico: in primis vi è l’interesse di rafforzare in maniera graduale il rapporto di<br />

collaborazione bilaterale in settori strategici e il ritorno di investimenti italiani, prospettive che<br />

garantirebbero prosperità e lavoro in Egitto e Italia. Tutto questo all’insegna della sicurezza, così<br />

come ripetutamente espresso da Nayel e come garantito dal Governo egiziano che egli<br />

rappresenta. E' sulla base di queste premesse, oltre che dalla stima e simpatia che provo per Nayel<br />

Barakat e per il popolo egiziano che l'Associazione Donna Impresa attraverso la mia persona, in<br />

qualità di Presidente, si fa portavoce ufficiale dei propositi fin qui espressi aprendo una attiva e<br />

proficua collaborazione con il governo dell'Egitto, e di Nayel quale interlocutore privilegiato,<br />

affinché le nostre aziende italiane abbiano a che sfruttare la possibilità di ampliare i propri orizzonti<br />

commerciali in Egitto. Tutte le imprenditrici ed imprenditori interessati a fare business in Egitto<br />

possono contattarmi sulla mia email personale: mariani@donnaimpresa.com.<br />

Valeriana Mariani<br />

Finalmente Nayel si apre la strada al<br />

riconoscimento di diritti civili ed umani anche<br />

per le donne: un ruolo maggiore nell’istruzione,<br />

nell’informazione, nella politica e nella vita<br />

pubblica ma anche la richiesta di leggi più<br />

garantiste per il ruolo della donna, all’interno<br />

della famiglia ma anche per quanto concerne il<br />

trattamento sul lavoro. Il tasso di partecipazione<br />

femminile all’economica del paese è ancora<br />

basso ma comunque in crescita rispetto a<br />

qualche anno fa, tanto che alcune imprenditrici<br />

egiziane sono saltate alla cronaca per il<br />

successo delle loro attività professionali. Quali<br />

sono le strategie del governo affinché si rafforzi<br />

l’autonomia delle donne e si potenzi<br />

l’occupazione femminile?<br />

Innanzi tutto vorrei ringraziarla Dott.ssa Mariani per<br />

questa intervista, che sarà una buona opportunità<br />

per noi, come egiziani, per informarvi su quali e<br />

quante opportunità di business ci sono nel nostro www.di<strong>magazine</strong>.it 103


paese per le vostre aziende italiane. In secondo<br />

luogo per affrontare la tematica delle pari<br />

opportunità: in tal senso, il governo egiziano, ha<br />

fatto tanto per supportare le donne egiziane nel loro<br />

percorso di emancipazione. Pensi che il 2017 è<br />

stato l'anno della Donna Egiziana; Nell’ultima<br />

struttura governativa ci sono 6 donne ministri e<br />

questo già di per sé è indicativo circa il percorso che<br />

il nostro paese sta compiendo a favore e tutela dei<br />

diritti delle donne oltre che mettere in atto possibili<br />

sinergie per la creazione di iniziative che valorizzino<br />

l’imprenditorialità femminile, o comunque<br />

l’occupazione femminile.<br />

Movimenti, partiti politici, organizzazioni. In<br />

Egitto i cittadini stanno prendendo una<br />

posizione unitaria contro la violenza sulle<br />

donne. Questo è un risultato molto importante.<br />

Oggi la donna egiziana ha un importante ruolo in<br />

svariati campi: nel parlamento sono presenti quasi<br />

20 donne senatori… e c’è un council governativo<br />

per difendere per i diritti delle donne egiziane. Le<br />

donne egiziane hanno acquisito maggiore<br />

consapevolezza dei loro diritti.<br />

L’Egitto è al lavoro per realizzare la sua “vision<br />

2030”, la strategia di sviluppo sostenibile che il<br />

Paese ha lanciato nel marzo del 2015 e che sta<br />

portando avanti riforma dopo riforma. Tre gli<br />

obiettivi principali: sviluppo economico,<br />

competitività del mercato e capitale umano. Per<br />

quanto riguarda il capitale umano, le direttrici di<br />

sviluppo sono la formazione e la salute; in<br />

particolare, per la formazione, l’obiettivo<br />

principale è quello di fare dell’Egitto uno dei<br />

primi 30 Paesi per la qualità dell’istruzione di<br />

base, portando a zero il tasso di analfabetismo e<br />

almeno all’80 per cento il rapporto di iscrizione<br />

alla scuola materna. Per l’istruzione superiore<br />

l’obiettivo è ambizioso: inserire 10 università<br />

egiziane nella lista delle 500 migliori università<br />

del mondo. Anche il settore energetico, infine, è<br />

centrale per lo sviluppo di un Paese che basa la<br />

sua economia su manifattura, agricoltura e<br />

costruzioni. Quali, le grandi sfide in questa<br />

nuova fase della storia dell’Egitto?<br />

In riferimento alla sua domanda, vorrei precisare<br />

che la vision 2030 del governo egiziano si<br />

concentra nello sviluppo sostenibile, nella seguente<br />

gerarchia: agricoltura; istruzione; salute<br />

infrastrutture; industria; energia; turismo che è una<br />

grande risorsa per l’economia locale perché l’Egitto<br />

dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più<br />

importanti al mondo ed ha anche grandi risorse<br />

ambientali, come la barriera corallina del Mar<br />

Rosso. Il settore turistico si sta espandendo<br />

rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti<br />

stranieri all’anno.<br />

La cultura e l’educazione sono da considerare i<br />

due grandi pilastri della storia dell’Egitto.<br />

L’Università dell’Azhar fu la prima al mondo con<br />

il nome di “università” e risale all’anno 972.<br />

Qual è oggi il rapporto fra cultura ed educazione<br />

nei vari contesti della società egiziana?<br />

La cultura e l'educazione sono da ritenersi la priorità<br />

del nostro governo; nella società egiziana. Un<br />

binomio molto forte. La cultura egiziana come saprà<br />

è uno dei pilastri della nostra cultura e della nostra<br />

economia. Famosa la produzione di arte in senso<br />

ampio: quadri, archeologia, cinema, teatro, opera.<br />

Il presidente Al Sisi ha lanciato un’iniziativa mai<br />

tenuta precedentemente in Egitto e nel Medio<br />

Oriente e cioè quella di organizzare forum, ai<br />

quali anche il Presidente partecipa, per<br />

ascoltare i bisogni e le esigenze dei giovani.<br />

Quali saranno i temi prioritari che saranno<br />

trattati a favore delle nuove generazioni?<br />

Questo è un argomento importantissimo. il nostro<br />

Presidente ha fatto innumerevoli conferenze per<br />

giovani egiziani, per discutere su tante<br />

problematiche che sono al centro dell’interesse<br />

della nostra agenda politica come la migrazione<br />

degli egiziani in Europa, sviluppare la personalità<br />

egiziana, piuttosto che su come dare impulso ai<br />

talenti dei giovani e creare per loro nuove<br />

opportunità.<br />

Circa la salvaguardia dell’ambiente e della lotta<br />

all’inquinamento, che è vitale per la<br />

sopravvivenza del pianeta, qual è la politica del<br />

governo egiziano?<br />

L’Egitto è un membro attivo in tutte le iniziative per<br />

la salvaguardia e la sopravvivenza del pianeta<br />

incluse UN agenda 2030 e COP 21 e sul piano<br />

nazionale il governo ha nominato un Consiglio<br />

nazionale per coordinare e guidare l’adattamento<br />

dei cambiamenti climatici attuando strategie per la<br />

lotta all’inquinamento e per implementare la<br />

strategia nazionale dello sviluppo sostenibile 2030.<br />

Il governo ha ampliato le fonti rinnovabili solari ed<br />

eoliche a 4300 megawatt e tutti i nuovi progetti di<br />

infrastrutture e trasporti rispettano le norme per la<br />

lotta all’inquinamento.<br />

E’ vero che l’Egitto è classificato al primo posto<br />

a livello mondiale nella produzione di<br />

allevamenti ittici ed ha istituito il più grande<br />

allevamento di pesci in Medio Oriente?<br />

Si, l'Egitto è leader nel medio oriente per<br />

produzione di pesce di diverse specie, esportiamo<br />

pesce verso tutti i paesi il mondo (Europa, Africa,<br />

Inghilterra solo per citarne alcuni). Il governo<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Nayel Barakat<br />

Consulente per il Ministero dell’Industria<br />

e Agicoltura egiziana; si occupa della<br />

cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere)


egiziano ha sviluppato nuovi progetti per la<br />

produzione di pesce (Giardino di pesce)<br />

Lei, Nayel, mi parlava di grandi<br />

opportunità di business per le imprese<br />

italiane in Egitto. Ci spiega quali sono i<br />

privilegi, ed i doveri, per i nostri<br />

imprenditori ed imprenditrici che<br />

intendessero delocalizzare la propria<br />

attività professionale nel suo Paese?<br />

Le opportunità per le Imprese Italiane di<br />

operare in Egitto sono molto grandi<br />

soprattutto in questi settori: elettrodomestici,<br />

arredamenti, ceramiche e cosmetici. Il mio<br />

compito è anche quello di aiutare le Imprese<br />

Italiane, soprattutto quelle che lavorano nei<br />

settori che le ho evidenziato, ad entrare nel<br />

mercato egiziano. E dunque io rappresento<br />

una sorta di ponte, un collegamento tra i due<br />

paesi… come supportare praticamente le<br />

imprese che volessero compiere questo<br />

percorso? Che volessero iniziare a fare<br />

business in Egitto? E’ importantissimo seguire<br />

le aziende in queste procedure:<br />

1. Aiutare le Imprese italiane per fare<br />

accordi commerciale con aziende egiziane<br />

nello stesso settore (Partner, distributori,<br />

agenti)<br />

2. Aiutare le Imprese italiane per<br />

registrarsi nella autorità egiziana (Ministero<br />

Della industria egiziana) come esportare in<br />

Egitto ed ottenere alla fine il numero della<br />

registrazione3<br />

3. Ispezione pre-imbarco in Italia per ogni<br />

spedizione verso l'Egitto<br />

Nella foto: Nayel Barakat<br />

CHI È NAYEL BARAKAT?<br />

E’ consulente per il Ministero dell’Industria<br />

egiziana; si occupa della cooperazione con<br />

l'ambasciata italiana in Egitto e Master- Med<br />

dalla università per stranieri di Perugia; è<br />

consulente internazionale per i progetti italiani<br />

in Egitto ( nei diversi settori produttivi); è<br />

consulente e focal point per ( Isiamed) in<br />

Egitto; è consulente per il Ministero<br />

dell’Agricoltura egiziana; si occupa della<br />

cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere);<br />

organizza missioni per CEC ( Chemical and<br />

Fertilizers Export Council) presso il Ministero<br />

dell’Industria egiziana per 15 fabbriche<br />

egiziane a Milano in collaborazione con l’ufficio<br />

commerciale egiziano in Milano; è nel marketing<br />

team della facoltà di agricoltura egiziana (nel<br />

progetto di sviluppo rurale nella città di Minia)<br />

presso il Ministero dell’Agricoltura egiziano<br />

fondato dall’UE;<br />

Esperienze professionali maturate negli anni:<br />

IN ITALIA Ha lavorato per Simest ( Roma-italia)<br />

<strong>Di</strong>partmento Sviluppo ed Advisory (progetti con<br />

l' Egitto). IN EGITTO è stato <strong>Di</strong>rettore del<br />

marketing Quality Standard (azienda<br />

dell’esportazione); marketeer nel settore del<br />

business consulenza CAME ( Center of<br />

Accounting and Management Expertise); <strong>Di</strong>rettore<br />

del marketing nel settore edile per la costruzione<br />

di piscine per Egyptian German Company<br />

( Egesco)<br />

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Sarà costruita sul modello degli Emirati Arabi la nuova capitale economica dell’Egitto che sta sorgendo<br />

a qualche chilometro da Il Cairo. La società che si sta occupando della realizzazione di strade,<br />

quartieri e di edifici avveniristici, la Skidmore, Owings & Merrill LLP, è la stessa che ha costruito il Burj<br />

Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo. Questa città, completamente diversa dal Cairo, non<br />

ha ancora un nome ufficiale (per il momento la chiamano "NAC" o The Capital Cairo), ma si sa con<br />

all’archeologia e ai fondali marini. Un Egitto soprattutto che invogli l’arrivo di nuovi investitori che<br />

facciano ripartire il Paese. Un Egitto con palazzi di cristallo, dalle forme più bizzarre, con grattacieli e<br />

aree verdi, che sia anche una nuova attrazione turistica per tutti coloro che viaggiano ispirati da<br />

architettura e desgin. La nuova città, ad Est del Cairo, tra il Nilo e il Canale di Suez, avrà un’area<br />

complessiva di 700 chilometri quadrati e 200 km quadrati di parchi (sarà il sistema di parchi più grande<br />

Una nuova capitale economica tutta high tech<br />

L’Egitto del futuro aspetta anche te!<br />

Per tutte le aziende che fossero interessate ad ampliare i propri orizzonti commerciali:mariani@donnaimpresa.com<br />

certezza che sarà pronta entro metà del 2019. L’idea di costruire una nuova capitale è nata<br />

dall’esigenza di "svuotare" in parte l’attuale capitale egiziana, che con circa 19 milioni di persone è una<br />

delle città più popolose al mondo, decentrando tutto il settore economico in una nuova city che, in<br />

futuro, dovrebbe ospitare fino a 6,5 milioni di persone. Ma questo non è stato l’unico motivo. Creare<br />

una città ex novo ha anche lo scopo di presentare una nuova idea di Egitto: non più legata solo<br />

del mondo) ed ospiterà un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo<br />

presidenziale (otto volte più grande della Casa Bianca), un business district, il minareto con il<br />

campanile più alto dell’Egitto. E anche un parco a tema più grande di <strong>Di</strong>sneyland. Che dire...<br />

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ellescoperte<br />

SFILARE<br />

E' IL<br />

SOGNO<br />

DELLA MIA<br />

VITA<br />

Indiscutibilmente bella,<br />

solare, vivace ma anche un<br />

po’ timida e questo è quello<br />

che le conferisce quell’aria<br />

un po’ da bambina<br />

certamente accattivante. La<br />

sua icona è Emily<br />

Ratajkoswki, con la quale<br />

trova molte similitudini<br />

anche estetiche. Studia<br />

scienze della<br />

comunicazione perché uno<br />

dei sogni è fare la<br />

giornalista pur non<br />

abbandonando le<br />

passerelle. Anzi, sfilare è<br />

quello che le piace di più, in<br />

assoluto. I numeri ci sono<br />

tutti: Chiara è alta 1,76 cm,<br />

pesa 55 kg e Le sue misure<br />

sono : busto 68 vita 56<br />

fianchi 72... non vi sono<br />

dubbi sul fatto che abbia i<br />

requisiti per calcare le più<br />

importanti passerelle del<br />

mondo. “La mia esperienza<br />

nel mondo della moda –ci<br />

dice Bianca - ebbe inizio nel<br />

2015 quando partecipai ad<br />

un concorso di bellezza, in<br />

seguito ho fatto diverse<br />

sfilate e spot pubblicitari”.<br />

Alla nostra domanda su<br />

quale fosse una esperienza<br />

che, in qualche misura,<br />

l’abbia divertita, ci racconta:<br />

“Una esperienza particolare<br />

che ho vissuto questa<br />

estate quando ho fatto uno<br />

shooting fotografico a<br />

Firenze. La gente, finito il<br />

mio servizio fotografico, mi<br />

fermava per farsi le foto con<br />

me… mi sono sentita una<br />

vera star, è stato bellissimo<br />

e molto divertente!”.<br />

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MODELLA - ROMA -ITALY<br />

BIANCA:MANOLACHE<br />

111


Combatto per<br />

raggiungere questo mio<br />

obiettivo, dall’età di 4 anni<br />

fino ad oggi. Spero che<br />

nonostante tutte le<br />

avversità della vita che<br />

scorrono dentro il corpo,<br />

possa riuscire a realizzare<br />

e soprattutto realizzarmi.<br />

bellescoperte<br />

CRESCERE<br />

SUPERARE<br />

CADERE<br />

RIALZARSI<br />

Raccontare di se stessi alla comunità di<br />

oggi può essere alquanto rischioso,<br />

poiché non esiste più la comprensione<br />

dei sentimenti irrazionali, che mescolati a<br />

quelli razionali creano un puro sogno da<br />

rincorrere lungo il tragitto di una breve e<br />

faticosa vita. Con questa breve<br />

introduzione, vorrei comunicare la<br />

necessità di rischiare per alimentare<br />

stimoli e adrenalina al nostro essere,<br />

soprattutto, per crescere, superare,<br />

cadere, rialzarsi, conoscere il giusto e<br />

sbagliato per noi, provare, amare,<br />

seguire, sbagliare e combattere. Amare<br />

prima se stessi è la chiave ad ogni<br />

enigma. Io, sono una ragazza alquanto<br />

delicata e sensibile, infatti la visione di<br />

me è di un viso e un corpino pieno di<br />

fragilità, incapacità e vulnerabilità.<br />

Dall’infanzia fino ad oggi, ho incontrato<br />

persone estranee a me, che hanno,<br />

volevano e vogliono usarmi, credendo<br />

che io sia fragile e manovrabile, hanno<br />

provato a farmi del male; ho incontrato<br />

gente che mi ha protetto e mi protegge,<br />

esplorando il mio animo, ha scoperto la<br />

mia grandissima forza esplodere in un<br />

abisso oscuro in mezzo ad una brusca<br />

nebbia. Tutte le persone che ho<br />

conosciuto, adulte e adolescenti, hanno<br />

visto in me fragilità e delicatezza,<br />

sinonimi di incapacità nell’affrontare il<br />

mondo e le sfide del mio grande sogno.<br />

C’è sempre il sole dopo la tempesta e in<br />

questo caso c’è stato anche per me,<br />

hanno ricreduto e sono rimaste<br />

sbalordite dalla mia forza, dal mio volere<br />

e dalla mia capacità di andare avanti.<br />

Questa è stata una vera vittoria. Il mio<br />

sogno è quello di diventare una stilista e<br />

creare abiti, che prendono volume su<br />

corpi vulnerabili, costretti a coprirsi,<br />

mascherare e a nascondere la propria<br />

impotenza di fronte al potere.<br />

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IRENE: MAIO<br />

Modella<br />

STUDENTESSA - MILANO - ITALY<br />

113


LETTERE AL PRESIDENTE<br />

Gentile Dott.ssa Mariani<br />

Mi chiamo Marianna Adamo, siamo in contatto tramite Linkedin, sono una<br />

regista e un’attrice. Ho guardato il sito di "Donna Impresa" e sono rimasta<br />

molto colpita da quello che ho letto. La centralità del ruolo della donna, la sua<br />

identità e il suo "potere" sono argomenti che mi interessano molto. Se<br />

potessi, girerei un film su questo ogni mese. Ho pensato di scriverLe perché,<br />

come le anticipavo, sono un'artista, di conseguenza sono un po’ imprenditrice<br />

anch'io. Lavoro in un settore dove sicuramente è necessario costruire il<br />

proprio lavoro e combattere contro gli stereotipi disegnati dal sistema, sempre<br />

troppo concentrato sulla figura dell'uomo. Due anni fa ho vinto il premio RAI<br />

Cinema Channel con un cortometraggio che ho diretto e interpretato (ma che<br />

non ho scritto io). "Alters" è un cortometraggio di denuncia verso il modello<br />

familiare autoritario, bigotto, nocivo per i figli. Benedetta, il personaggio che io<br />

ho interpretato, è vittima del contesto familiare e ostenta comportamenti<br />

patologici. Il personaggio, perde la sua battaglia e costruisce un suo mondo<br />

"di carta pesta", un labirinto dal quale è impossibile uscire. Le invio il link<br />

come referenza, però quello che mi piacerebbe fare è utilizzare argomenti<br />

come questo per scrivere storie che finiscano diversamente, che evidenzino il<br />

coraggio della donna che sfida la vita con le sue innumerevoli difficoltà, e<br />

vince. Fantasticando, pensavo che potrebbe essere bello progettare uno o<br />

più cortometraggi, partendo dagli argomenti citati nel Suo sito internet, ci sono<br />

tantissimi spunti per scrivere qualcosa di bello. Quello che le propongo è una<br />

collaborazione, che non finisca con la produzione di un prodotto audiovisivo,<br />

ma che possa supportare la mission di donne come noi che vogliono fare la<br />

differenza, cercando di ampliare il raggio d'azione destinando il prodotto ad<br />

eventi culturali di rilievo. Mi impegnerei in prima persona. Le invio qui sotto il<br />

link di "Alters". Recentemente ho anche realizzato una sit com per "Federlus"<br />

(associazione di banche di Credito Cooperativo) che mi ha chiesto di pensare<br />

a qualcosa di originale ed efficace per educare il pubblico alla materia<br />

finanziaria. Non è inerente al Suo lavoro ma Le invio, come referenza, anche<br />

il link del sito web dove è possibile vedere i primi episodi.<br />

https://www.youtube.com/watch?v=Ii-cdTCXHw4&t=45s<br />

https://orizzonti.tv/landing_hb/home_banking.html<br />

La ringrazio dell'attenzione. Cordialmente,<br />

Marianna Adamo<br />

Gent.ma Marianna Adamo<br />

Quando una persona ha la capacità di calibrare le parole riempiendole<br />

di significati importanti, così come ha fatto Lei, Marianna, vuol dire che<br />

quella persona è di straordinaria bellezza. Non di una bellezza esteriore,<br />

fisica, ma di una bellezza intima. Ho letto la Sua lettera una volta e<br />

un’altra ancora. Questa è la magia della comunicazione, dello scrivere.<br />

Sono felice al pensiero di aver reso felice un’altra persona, che il mio<br />

lavoro l’abbia ispirata, che Lei abbia desiderio di mettere a disposizione<br />

le sue competenze e la sua creatività per sostenere una causa molto<br />

importante: le pari opportunità. Non ha importanza che io e Lei non ci<br />

conosciamo, importa come noi due siamo state capaci di trovarci.<br />

Accolgo con molto entusiasmo la Sua proposta di condividere delle<br />

esperienze professionali e La ringrazio infinitamente per avermi resa<br />

oggetto della Sua attenzione, ne sono profondamente lusingata.<br />

Il Presidente<br />

Valeriana Mariani<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

ATTRICE E REGISTA - ITALY<br />

mary adam adamo_mary@hotmail.it<br />

MARIANNA:ADAMO<br />

115


Con la mia danza la donna riscopre<br />

fascino, mistero e magia, attraverso un<br />

femminile che incanta e conduce in<br />

una dimensione di sogno e istinto.<br />

Mi chiamo Viviana Fabrizi e sono una danzatrice, insegnante e<br />

coreografa e dal 2004 mi occupo di Danza Orientale e Danze Etniche.<br />

Da un anno, ho aperto il mio centro di arte, cultura e danza nella città<br />

di Rieti, spinta dal desiderio di raccogliere tutta la passione per le<br />

danze del mondo in un unico ambiente, facilmente fruibile da grandi e<br />

piccoli, con la voglia di condividere con gli altri il benessere psicofisico<br />

che alcune discipline riescono a donare. E’ nata pertanto la<br />

sede ufficiale dell’Associazione Culturale “Rea Luna” di cui sono<br />

Presidente, sotto forma di un luogo d’incontro tra le generazioni, un<br />

centro dove prendono vita percorsi ricreativi e di studio legati a<br />

discipline d’ispirazione occidentale ed orientale, come lo Yoga, la<br />

Danza Orientale, le Danze Popolari del Centro Sud Italia, la Danza<br />

Africana, Il Tango Argentino, Tecniche di Portamento e Gestualità<br />

Femminile, Danze delle Fiabe e Danze Etniche per bambini… Rea<br />

Luna è un ponte di comunicazione profonda che tutti possono<br />

attraversare e che unisce mondi lontani, fatti di danze arcaiche, di<br />

sonorità evocative, di costumi dalle fogge originali…ed è proprio<br />

questo il punto: non sono solo lezioni di danza e musica, ma sono<br />

esperienze di trasformazione individuale e collettiva, attraverso le<br />

quali ritrovare la propria essenza, fare pace con il proprio corpo,<br />

ritornare alla naturalezza del movimento, liberare la mente, e<br />

armonizzare il respiro allontanando ogni stress quotidiano.<br />

Rigenerarsi è la parola chiave. Conoscere altre culture è un<br />

arricchimento grandissimo.Frequentare “Rea Luna EthnoDance&Art<br />

Studio” offre la possibilità di espressione artistica personale,<br />

attraverso la ricerca della propria originalità e creatività, con lezioni<br />

strutturate in modo tale da valorizzare le caratteristiche di ogni<br />

allievo/a su vari livelli. Tutto questo sfocia, talvolta, nell’inserimento di<br />

queste capacità artistiche all’interno delle performance che si<br />

propongono durante l’anno accademico. La modalità principale<br />

adottata nelle lezioni quella di danzare insieme, guidati da insegnanti<br />

esperti, in cui ognuno può scoprire, attraverso il rapporto con gli altri,<br />

un modo unico di muoversi e comunicare attraverso il corpo e il<br />

suono. Una considerazione a parte, merita il settore dedicato alle<br />

Danze della Femminilità, in cui donne di ogni età si incontrano per<br />

dare vita ad un percorso legato al movimento che rispecchia<br />

perfettamente il corpo di ogni donna e ne esalta la grazia ed<br />

eleganza. Insegno Danza Orientale nella città di Terni presso la<br />

Scuola Interamnatango e tengo stage di Danza Persiana<br />

Contemporanea in altre scuole di danza d’Italia. La mia ricerca<br />

espressiva nella danza mi spinge a creare sinergie con altre discipline<br />

artistiche. Ne nascono performance di fusione e d’incontro con molti<br />

artisti, come gli spettacoli sensoriali di Danza Arcaica Femminile e<br />

Pittura, creati insieme ai pittori de “La Schola” del maestro Franco<br />

Bellardi.<br />

VIVIANA:FABRIZI<br />

TITOLARE DI REA LUNA ETHNODANCE&ART STUDIO - ITALY<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

117


BENVENUTI<br />

A LAS PALMAS<br />

Miss Beauty Award - Ginevra 2019<br />

Continuano i successi di Moda Show_Stilisti e Beauty Award Ginevra che hanno trasformato la bella<br />

Sicilia in un palcoscenico a cielo aperto. Il Titolare dell’agenzia Profili Management, Pietro Galvagno<br />

si appresta a vivere una nuova interessantissima stagione approdando con il suo concorso di<br />

bellezza sulle coste di Las Palmas.<br />

Il concorso che negli anni ha consolidato il proprio successo si avvia a celebrare, nell’anno 2019, la sua apertura al continente<br />

africano: prima tappa Las Palmas. “Un connubio importantissimo che celebrerà una nuova stagione per la mia agenzia di<br />

management – ci dice Pietro Galvagno titolare di Profili Management- oltre che per la storia eicontenuti, Miss Beauty Award<br />

Ginevra garantisce, anche senza vincere il titolo assoluto, l'assegnazione di prestigiose fasce che assicurano grande visibilità<br />

alle partecipanti ed interessanti sbocchi professionali. Non è vero che se non sei 90-60-90 non lavori! La comunicazione del<br />

terzo millennio – precisa - è talmente variegata che il cliente un giorno ha bisogno di una quindicenne taglia 38...<br />

eventiwww.di<strong>magazine</strong>.it119<br />

Nella foto: Pietro Galvagno PROFILI MANAGEMENT Bronte - Sicilia - mobile +39 320 9606080


dopo tre anni di una simpatica diciottenne taglia 40,<br />

dopo altrettanti di una donna in carriera tg 42 o di una<br />

mamma comoda 44-46. Non bisogna aver timore di<br />

essere come siamo: la forza di volontà vale molto più<br />

dell'eterea onnipotenza di una "bella e perfetta". Ci<br />

sono tante modelle brave, professioniste, non<br />

bellissime, non altissime, eppure che con tenacia<br />

riescono ad andare dove molte altre cosiddette "negli<br />

standard" falliscono. Il concetto di bellezza è<br />

soggettivo e dunque non possiamo stereotiparlo entro<br />

parametri, mi piace ricordare che sono stato il primo<br />

in Italia, ma forse nel mondo, a far calcare le mie<br />

passerelle alle ragazze Cury quando ancora si<br />

celebrava ovunque l’eccessiva magrezza. Questo per<br />

infine mia moglie Tina e la mia adorata figlia Anna che<br />

mi sono state sempre vicine anche nei momenti di<br />

stress e mio fratello Nunzio Galvagno, che condivide<br />

con me le gioie e le fatiche di questo percorso<br />

professionale. Ringrazio Donna Impresa Magazine<br />

nelle persone del presidente Valeriana Mariani e del<br />

<strong>Di</strong>rettore Marketing Bruno Baldassarri che mi hanno<br />

conferito il prestigioso Award Internazionale Donna<br />

Impresa Magazine per il successo conquistato in<br />

questa lunga carriera in una terra non facile e per<br />

aver regalato un sogno a tante giovani donne.<br />

Ringrazio infine gli sponsor grazie ai quali ho potuto<br />

dare continuità ai miei progetti ed in particolare a<br />

Tocal supermermercati, lo sponsor ufficiale dei miei<br />

perché ci sono<br />

in gioco i tuoi<br />

sogni: Profili<br />

Management<br />

La tua scelta<br />

vincente.<br />

Le foto da sole non bastano, sono solo un punto<br />

d'inizio non di arrivo! È la tua agenzia che deve<br />

seguirti con workshop ed aggiornamenti in itinere: un<br />

vero e proprio percorso di miglioramento. Purtroppo ci<br />

sono dei personaggi improvvisati che si spacciano per<br />

agenzie qualificate (compromettendo la credibilità<br />

anche delle agenzie serie) promettendo lavori futuri e<br />

NELLE FOTO DA SINISTRA:<br />

*Alessandra Caccamo: Fisico Statuario, capelli rossi, sorriso accattivante e tanta voglia di emergere: è lei Miss Profili Superstar <strong>2018</strong><br />

*Alessia Narzisi: Giovanissima e Super Sexy: Alessia ha conquistato a pieni voti il titolo di Miss Beauty Award- Ginevra <strong>2018</strong><br />

*Elisabetta Cannuli: E' sempre stata una grande talent-scout, oltre che essere una donna molto bella ed elegante.<br />

*Concy Lorefice: Uno dei punti di riferimento più importanti della Profili Management: Concy coordina l'entrata in scena delle aspiranti<br />

Miss in maniera esemplare. Una bravissima professionista e da lei c'è solo da imparare.<br />

*Maria Rosaria Finocchiaro: Cosa dire di lei? Non solo una bravissima conduttrice ma anche una donna di grande presenza scenica.<br />

* Foto di gruppo: il Patron di Miss Beauty Award-Ginevra Pietro Galvagno immortalato con le bellissime Miss e gli ospiti della serata.<br />

me è motivo di grande orgoglio… ma non perché<br />

essere stato il pioniere di questa tendenza solletica il<br />

mio ego, bensì perché tante ragazze di un fisico più<br />

generoso possono finalmente ambire a questo mondo<br />

che prima era loro precluso. Colgo l’occasione per<br />

ringraziare la straordinaria Arianna Gubernari che<br />

sarà con me in questa nuova avventura professionale<br />

Euro-Africa, a lei ho affidato la conduzione della prima<br />

tappa del concorso… ma come non ringraziare anche<br />

tutte le ragazze della mia agenzia? Gli ospiti che<br />

hanno calcato i palcoscenici delle innumerevoli tappe,<br />

la giuria, i tecnici, gli stilisti, parrucchieri e truccatori, i<br />

fotografi tra cui spiccano nomi di assoluto prestigio ed<br />

eventi, senza il quale sognare in grande non sarebbe<br />

stato possibile.”<br />

L’equazione perfetta per lavorare:<br />

Una ragazza/o + book professionale + agenzia<br />

seria = concrete opportunità di lavoro.<br />

Scegli bene la<br />

tua agenzia<br />

Fashion<br />

Agency_ Moda,<br />

Bellezza,<br />

Grandi Eventi.<br />

richiedendo piccole o grandi cifre per video / servizi<br />

fotografici non professionali, tasse di iscrizione, corsi<br />

di portamento ecc. Spesso vengono presi di mira i<br />

genitori che, pur di non ostacolare le aspirazioni<br />

artistiche dei figli, spendono cifre incredibili. Ma tenete<br />

conto che la gestione di un’agenzia ha dei costi fissi<br />

importanti (uffici, personale, spese gestione e<br />

consulenza fiscale ecc.) quindi è la professionalità di<br />

una struttura ed i rapporti consolidati nel tempo che<br />

riescono a dare un valore aggiunto al proprio lavoro,<br />

senza dover chiedere iscrizioni o vendere book a cifre<br />

proibitive, ma applicando un onesto costo!


MAI PIÙ PIATTI<br />

“PIATTI” PER CHI<br />

È A DIETA, BRUNO<br />

BRUNORI, UNA<br />

NE FA, CENTO NE<br />

PENSA.<br />

Il famoso chef dei vip incontra il desiderio del<br />

controllo calorico, per quanti sono a dieta e/o<br />

affetti da patologie alimentari, inserendo nel<br />

menù dei piatti creati da una nutrizionista. “Una<br />

bella e brava dottoressa marchigiana che<br />

risponde al nome di Cristina Mariani, laureata in<br />

scienze dell’alimentazione è la mia candidata<br />

ideale – ci dice Bruno Brunori – l’obiettivo è<br />

quello di studiare dei menù ad OK per ridare la<br />

gioia del cibo anche a chi, per problemi di peso,<br />

deve privarsene. Mai più sguardi tristi e sorrisi<br />

infranti a tavola, adesso a ridarvi il buonumore ci<br />

penso io! Sarà che non sono proprio filiforme -<br />

sorride – non potevo non pensare a ridare il<br />

sorriso a tutte quelle persone che evitano di<br />

andare a mangiare fuori perché sono a dieta o<br />

devono seguire un particolare regime<br />

alimentare che oggi sono davvero tante. La<br />

nostra è la società dell’immagine e dunque non<br />

si può non tener conto di quanto sia importante<br />

consegnare agli altri una immagine di noi che<br />

piaccia… che sia socialmente accettata. E’<br />

importante per in termini di autostima personale<br />

ma è importante anche per chi lavora con<br />

l’immagine." E Bruno questo lo sa bene perché<br />

Casa Brunori è la “casa” internazionale dei<br />

vip… tutte le stelle sono passate e passano da<br />

qui: “ NO BRUNO, NO VIP! ” detto alla Clooney.<br />

Prego, si<br />

accomodi.<br />

Quante<br />

calorie<br />

posso<br />

servirle?<br />

eventi<br />

123<br />

CHEF BRUNO BRUNORI Via Montiglioni, 42, 00046 Grottaferrata RM T: 06 945 6343 casabrunori@gmail.com<br />

www.ristorantecasabrunori.it<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it


ATTENTI A QUEI DUE<br />

In una stradina tranquilla di Grottaferrata, nell’incantevole e verde scenario dei Castelli Romani, si trova Casa Brunori, locale storico del territorio. Specializzato in cucina<br />

mediterranea, propone piatti di pesce, carne e pizze cotte nel forno a legna. L’ambiente è caldo, familiare, accogliente ed allegro, con una terrazza esterna che permette una vista<br />

mozzafiato sulla città eterna: Roma. Il ristorante, da sempre sinonimo di qualità a prezzi accessibili, è sapientemente gestito dallo chef Bruno Brunori, che abbiamo incontrato<br />

per un’intervista alla nostra testata giornalistica. Nel corso della nostra piacevole chiacchierata il celeberrimo chef ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera.<br />

Quando è nata in lei la passione per l’arte<br />

culinaria Bruno?<br />

La passione per la cucina è nel DNA. Mi è stata<br />

trasmessa dai miei genitori che vedevo sempre<br />

indaffarati a preparare piatti. In quell'epoca, parlo del<br />

1977, si cucinava con pochi ingredienti e questi<br />

venivano trattati col massimo rispetto: le materie<br />

prime avevano un grande valore. Ricordo mia nonna<br />

che con lo "stennarello" tirava a mano delle<br />

meravigliose sfoglie talmente sottili che rimanevano<br />

quasi trasparenti, ma elastiche e non si rompevano.<br />

Il piatto dell’infanzia?<br />

Il piatto della fanciullezza a cui sono rimasto legato è<br />

una particolare lasagna marchigiana: i "vincisgrassi"<br />

imbottiti dal ragù, funghi e rigagli di pollo e tanto<br />

altro… ed il coniglio in porchetta, una vera delizia.<br />

La sua cucina resiste a tutte le influenze e<br />

contaminazioni, un must.<br />

Casa Brunori, per quanto riguarda la cucina del<br />

territorio, è una realtà affermata sin dal 1977. E'<br />

tradizione della casa Selezionare con grande<br />

attenzione tutta la filiera dei prodotti... ed inoltre la<br />

splendida terrazza su Roma ci fa essere un luogo<br />

dove degustare la buona cucina diventa anche relax!<br />

Non ci pesa essere un icona gourmet perché i nostri<br />

Clienti sono anche i nostri migliori Amici .<br />

Quali sono le specialità che proponete alla vostra<br />

clientela?<br />

Tutto quello che proponiamo alla nostra clientela sono<br />

specialità, siamo famosi proprio per questo.<br />

Dall’antipasto, vera leccornia, a base di salumi locali<br />

selezionati che arricchiamo con frittata al tartufo,<br />

scamorzina con pachino e origano di Pantelleria, ai<br />

legumi e poi, come d'abitudine, un’aggiunta a<br />

sorpresa dello Chef... fino ad arrivare alle paste<br />

rigorosamente fatte a mano, alle carni selezionate<br />

cotte alla griglia a vista. Ed infine le nostre sbriciolate<br />

e le nostre ciambelline che chiudono in bellezza il<br />

pasto. L’idea di bellezza è da sempre associata alla<br />

bontà: ciò che è bello è anche buono diceva Platone.<br />

Mi parla delle sue numerosissime esperienze<br />

all’estero?<br />

...Principato di Monaco, Londra, Sant Moritz, Ibiza,<br />

Barcellona, Nyc, Miami, Santo Domingo, Caracas etc.<br />

etc. ed ho sempre portato la nostra grande cucina<br />

italiana sulle tavole del mondo. Dal 2013 sono anche<br />

lo Chef di Miss Italia, grazie alla Patron<br />

Patrizia Mirigliani ed ai miei amici che sono gli<br />

agenti regionali del Lazio: Margherita Praticò<br />

e Mario Gori. L’esperienza è sempre<br />

bellissima, capita non di rado che con queste<br />

ragazze, come nel caso di Clarissa Marchese<br />

o Alice Sabatini la nostra Miss del Lazio, si<br />

diventa amici anche delle famiglie e quando<br />

vengono a Roma hanno sempre riservato un<br />

angolo familiare tutto per loro dove mangiare!<br />

Inoltre l’esperienza delle finali nazionali è<br />

sempre molto elettrizzante.<br />

La definiscono lo Chef dei Vip: a Casa<br />

Brunori si vedono le stelle!<br />

Stelle in cielo, quando si è all'aperto, e stelle<br />

a tavola! Ho avuto la fortuna di cucinare per<br />

molti personaggi... i momenti che ricordo con<br />

più piacere sono la cena con i Reali del<br />

Belgio: Alberto e la Regina Paola che erano a<br />

Roma per la consegna di un camper alla<br />

Croce Rossa Italiana, le cene con il<br />

Presidente Scalfaro ed il Segretario Gifuni, la<br />

cena della Coppa America al Circolo Ufficiali<br />

della Marina Caio Duilio, quella al servizio di<br />

3 Capi di Stato Maggiore della MM... e poi<br />

ancora, cucinare per il Presidente Ciampi, per<br />

Les Enfant de Frankie nel Principato di<br />

Monaco, SAR Emanuele Filiberto di Savoia,<br />

SAR la Principessa Camilla di Borbone<br />

Regina delle due Sicilie, la Pricipessa<br />

Carolina di Monaco, Alti prelati del Vaticano e<br />

poi tanti altri, politici, industriali come Carlo<br />

Sama, petrolieri russi, gente dello spettacolo.<br />

Un aneddoto simpatico?<br />

Una sera a cena su una bellissima terrazza<br />

del centro, cena con il Presidente Scalfaro, a<br />

tavola sparecchiai per 13, c’era un grosso<br />

politico superstizioso e non si riuscì a servire<br />

la cena sino a che non arrivò il <strong>Di</strong>rettore del Tempo<br />

dopo la mezzanotte!!<br />

I riconoscimenti che l’hanno maggiormente<br />

emozionata?<br />

Sicuramente quelli dell’Accademia Italiana della<br />

Cucina, le Chaine de Rotisserie e il riconoscimento di<br />

Parigi dei <strong>Di</strong>scepoli di Escoffier… tutti riconoscimenti<br />

che mi sono stati conferiti per le mie alte qualità e per<br />

Bruno Brunori<br />

i traguardi nazionali ed internazionali raggiunti... è<br />

stato un grande onore riceverli!<br />

Un consiglio ai giovani che volessero<br />

intraprendere la sua professione?<br />

Ai giovani che hanno intraprendenza, un ego sopra le<br />

righe, che non guardano l’orologio e soprattutto che<br />

hanno tanta voglia di sacrificio e fatica, consiglio<br />

vivamente di intraprendere la strada dello Chef, un<br />

percorso che se fatto bene e con passione, regala<br />

Cristina Mariani<br />

sensazione e momenti unici. Qualora invece non si<br />

posseggano queste caratteristiche, consiglio di lasciar<br />

perdere e non lasciarsi troppo suggestionare dalla tv<br />

(sorride)… perchè diventare Chef richiede davvero<br />

grande abnegazione.<br />

Il sogno nel cassetto?<br />

In assoluto cucinare per il Presidente Putin .<br />

Chi si ama, ci segua!


t rby<br />

PAOLO SISTILLI<br />

126 www.di<strong>magazine</strong>.it


UTRECHT-NEDERLAND<br />

Nella foto: Il Maestro Paolo Sistilli nel suo studio<br />

www.paolosistilli.nl<br />

LUNETTE<br />

NEW COLLECTION


GENESIS MON Amour<br />

rubrica<br />

S<br />

NEXT<br />

ulla strada tra aeroporto e porto di una città da qualche parte dello stivale, un giorno qualsiasi<br />

di un fine agosto in cui nuvole e pioggia non si decidono a lasciare definitivamente al sole il<br />

posto che gli spetta, io ed Evaristo comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il viaggio...<br />

130 www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

a cura<br />

Bruno Romano Baldassarri<br />

nella foto: Riunion Genesis<br />

singer<br />

extra<br />

NEXT NUMBER :<br />

&deejay<br />

producer<br />

A casa di Jack<br />

live streaming on FB<br />

ELLAVITA<br />

winter fashion <strong>2018</strong> / 2019


Sulla strada tra aeroporto e porto di una città<br />

da qualche parte dello stivale, un giorno<br />

qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e<br />

pioggia non si decidono a lasciare definitivamente<br />

al sole il posto che gli spetta, io e Mario<br />

comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il<br />

viaggio. La meta è ancora lontana tanto vale<br />

scambiarsi qualche confidenza… ed allora mi son<br />

detto: “perché non parlare di musica? In fondo la<br />

musica ha sempre fatto da soundtrack alla nostra<br />

vita”. L’autoradio è accesa, la conversazione si<br />

propaga insieme al suono di una canzone non<br />

conosciuta. “Ma a te, Mario, che musica piace?” “il<br />

rock ed il Soul – mi risponde - quello più classico,<br />

fino al metal…” rincalzo: “ I Guns’n’Roses, i Rolling<br />

Stones?” e lui: “ naturalmente! Sì, però, Selling<br />

England By The Pound erano altra cosa, quello<br />

era un vero capolavoro!” . “Ah, si i Genesis! –<br />

incalzo - per legioni di appassionati di progressive<br />

rock, e di rock music tout court, i Genesis,<br />

perlomeno quelli di prima della svolta pop degli<br />

anni ottanta, sono stati per me un amore assoluto<br />

e non paragonabile ad altri, e persino, in qualche<br />

caso, troppo esclusivo. Un innamoramento che ha<br />

attraversato intatto le decadi, nonostante il<br />

disprezzo dei punk e degli indie-rockers, non solo<br />

restando incastonato per sempre nel cuore degli<br />

antichi ammiratori, ma pure conquistando nuovi<br />

fans tra le più recenti generazioni che si sono<br />

approcciate al progressiv magari attraverso il<br />

viatico dei suoi incroci bastardi col metal. La<br />

musica dei Genesis degli anni Settanta, però, non<br />

viene in sostanza più suonata dal vivo da chi l’ha<br />

creata a suo tempo, giacché, nel corso della rare<br />

reunion con Phil Collins dietro il microfono… i<br />

Genesis hanno privilegiato le canzoni del su citato<br />

periodo pop, predilette dalle masse indistinte. <strong>Di</strong><br />

un nuovo tour con Peter Gabriel, poi, si favoleggia<br />

da tempo, se ne sta riparlando proprio in questi<br />

giorni, senza che tale agognata ipotesi si<br />

concretizzi.<br />

La voglia di ascoltare dal vivo certi<br />

brani, però, è palpabile grazie al successo<br />

riscosso dalle tribute band che dedicano ai<br />

Genesis il proprio entusiasta lavoro. Ci pensa,<br />

allora, Steve Hackett, chitarrista della band fino al<br />

1977, e, tra l’altro, titolare di una carriera in qualità<br />

di solista con picchi d’eccellenza, anche molto<br />

recenti (si veda Beyond The Shrouded Horizon) a<br />

riproporre, in studio e dal vivo, con ospiti d’onore<br />

di gran prestigio, quel suono immortale” . “Hai<br />

ragione Jack - sorride -… è stato anche per me<br />

così, lo sai, un amore a prima vista!” “ In<br />

particolare, nel lontano ottobre del 2013, l’axeman<br />

inglese ha tenuto un concerto sold-out alla Royal<br />

Albert Hall, accompagnato da una band con Nad<br />

Sylvan alla voce, Rob Townsend ai fiati e alle<br />

percussioni, Roger King alle tastiere, Lee<br />

Pomeroy al basso e Gary O’Toole alla batteria, lo<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it<br />

Dee-Jay a confronto<br />

sulle sponde del lago di San Ruffino in occasione della<br />

Regata Velica " Le vele di San Ruffino"<br />

nella foto: Bruno Romano Baldassarri e Mario Mazzaferro<br />

ricordi Mario? La serata, dedicata alla rivisitazione<br />

dei classici dei Genesis, vede ora la luce in<br />

versione doppio CD e DVD, con il titolo Genesis<br />

Revisited: Live At The Royal Albert Hall e lì che<br />

troviamo la magnifica Selling England by the Pund<br />

…. “Vendendo l’Inghilterra per il modico prezzo di<br />

una sterlina ….” “ Già, bei tempi. Grazie caro<br />

amico – mi risponde Mario con la voce di chi<br />

ripercorre in un frangente la sua giovinezza –<br />

questo viaggio a ritroso nel tempo mi ha fatto<br />

riflettere su quanto la musica, e l’amicizia, siano<br />

parte integrante della nostra esistenza".


STOP<br />

BRUNO BALDASSARRI<br />

MOBILE +39 339 1309721 e-mail: baldassarri2013@gmail.com<br />

www.di<strong>magazine</strong>.it

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