processi estensivi di depurazione delle acque reflue guid a
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�Le tecniche estensive<br />
▲ Tecniche da sviluppare<br />
Le tecniche cosiddette estensive, che verranno descritte più dettagliatamente in seguito, sono <strong>processi</strong> <strong>di</strong> trattamento<br />
<strong>delle</strong> <strong>acque</strong> che sfruttano colture su un supporto fine oppure colture libere che utilizzano l’energia solare per<br />
produrre ossigeno tramite fotosintesi. Questo tipo <strong>di</strong> impianto può funzionare senza energia elettrica, ad eccezione<br />
del lagunaggio aerato, i cui <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> aerazione o i materiali <strong>di</strong> insufflazione d’aria necessitano <strong>di</strong> alimentazione<br />
elettrica.<br />
Queste tecniche si <strong>di</strong>stinguono dai meto<strong>di</strong> precedentemente citati anche per via dei carichi <strong>di</strong> superficie applicati,<br />
molto ridotti.<br />
Queste tecniche sono state sviluppate in <strong>di</strong>versi paesi per<br />
inse<strong>di</strong>amenti urbani <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni normalmente inferiori ai<br />
500 AE; in particolare per il territorio francese con le sue<br />
lagune naturali e per la Baviera che, con i filtri orizzontali,<br />
sfrutta un tipo <strong>di</strong> lagunaggio naturale concettualmente<br />
molto <strong>di</strong>verso rispetto a quello francese o inglese (zone<br />
umide artificiali).<br />
La <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> queste tecniche in inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
maggiori <strong>di</strong> 500 AE è possibile unicamente con determinate<br />
precauzioni che verranno prese in considerazione in<br />
seguito.<br />
Questa <strong>guid</strong>a si propone dunque <strong>di</strong> promuovere l’utilizzo <strong>di</strong><br />
tale tecnica e <strong>di</strong> contribuire a <strong>di</strong>mostrare che il trattamento<br />
estensivo riveste un ruolo ben definito nell’ambito del rispetto<br />
<strong>delle</strong> <strong>di</strong>sposizioni della <strong>di</strong>rettiva "<strong>acque</strong> <strong>reflue</strong> urbane".<br />
Dopo un’in<strong>di</strong>cazione generale del loro funzionamento, le<br />
tecniche a colture fisse e a colture libere verranno affrontate<br />
ulteriormente nei dettagli in base al seguente schema:<br />
� Colture fisse:<br />
� Infiltrazione-percolamento;<br />
� Filtri con piante a deflusso verticale;<br />
� Filtri con piante a deflusso orizzontale.<br />
� Colture libere:<br />
� Lagunaggio naturale;<br />
� Lagunaggio con macrofiti;<br />
� Lagunaggio aerato.<br />
� Sistemi misti.<br />
I sistemi <strong>di</strong> trattamento che sfruttano zone umide artificiali<br />
riproducono i <strong>processi</strong> <strong>di</strong> <strong>depurazione</strong> degli ecosistemi<br />
(Wetzel, 1993). La grande eterogeneità e <strong>di</strong>versità<br />
<strong>delle</strong> piante, dei terreni e <strong>delle</strong> tipologie <strong>di</strong> deflusso<br />
<strong>delle</strong> <strong>acque</strong> comportano una grande varietà <strong>di</strong> soluzioni<br />
possibili:<br />
� sistemi <strong>di</strong> deflusso al <strong>di</strong> sotto della superficie del terreno<br />
(filtrazione con piante a deflusso orizzontale o<br />
verticale);<br />
� sistemi <strong>di</strong> deflusso <strong>di</strong> <strong>acque</strong> libere <strong>di</strong> superficie (cfr.<br />
lagune naturali);<br />
� più raramente, irrigazione <strong>di</strong> sistemi dotati <strong>di</strong> vegetazione<br />
(salici per esempio), <strong>di</strong> boschi cedui a breve<br />
rotazione, per completare il trattamento tramite filtrazione.<br />
I meccanismi <strong>di</strong> <strong>depurazione</strong> utilizzabili per l’insieme<br />
<strong>delle</strong> zone umide artificiali, sono invece i<br />
seguenti:<br />
Meccanismi fisici:<br />
� filtrazione attraverso strati porosi e apparati ra<strong>di</strong>cali<br />
(cfr. meccanismi a colture fisse);<br />
� se<strong>di</strong>mentazione dei soli<strong>di</strong> sospesi e dei colloi<strong>di</strong> nelle<br />
lagune o nei terreni paludosi (cfr. meccanismi a colture<br />
libere),<br />
Una scheda bibliografica è riportata alla fine della<br />
<strong>guid</strong>a. (SABBIA O TERRENO FILTRANTE)<br />
Da 1,5 a 3 m3 <strong>di</strong> materiale per AE<br />
Tramite colture libere<br />
(alghe + batteri in acqua) (lagunaggio)<br />
da 8 a 10 m3 d’acqua per AE<br />
Figura n° 5:Trattamento "naturale" estensivo<br />
<strong>delle</strong> <strong>acque</strong> <strong>reflue</strong><br />
La <strong>depurazione</strong> e il ruolo dei vegetali nelle zone umide artificiali<br />
PROCESSI ESTENSIVI DI DEPURAZIONE<br />
Meccanismi chimici:<br />
� precipitazione <strong>di</strong> composti insolubili o co-precipitazione<br />
con composti insolubili (N, P).<br />
� assorbimento all'interno del substrato, in base alle<br />
caratteristiche del supporto scelto o tramite le<br />
piante (N, P, metalli);<br />
� decomposizione tramite fenomeni <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione U.V.<br />
(virus), <strong>di</strong> ossidazione e <strong>di</strong> riduzione (metalli).<br />
Meccanismi biologici:<br />
� Lo sviluppo <strong>di</strong> batteri in colture fisse o libere dà<br />
luogo a meccanismi biologici quali la degradazione<br />
della materia organica, la nitrificazione nelle zone<br />
aerobiche e la denitrificazione (cfr. glossario) nelle<br />
zone anaerobiche. Per i sistemi con sezioni <strong>di</strong> <strong>acque</strong><br />
libere, il trattamento biologico avverrà tramite <strong>processi</strong><br />
aerobici che si svolgono vicino alla superficie<br />
dell'acqua oppure tramite <strong>processi</strong> anaerobi che si<br />
scatenano invece in profon<strong>di</strong>tà, vicino ai depositi. Lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> alghe fisse o sospese nell'acqua (fitoplancton)<br />
comporta, tramite fotosintesi, la produzione<br />
dell'ossigeno necessario ai batteri aerobici e<br />
contribuisce a fissare una parte <strong>delle</strong> sostanze nutritive<br />
(effetto "lagunaggio").