aprIle - Nuova Evangelizzazione
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Essi ebbero bisogno di uno speciale<br />
aiuto della grazia, per intendere le<br />
rivelazioni. “Senza di Me non potete<br />
far nulla” (Gv 15, 5), aveva affermato<br />
Nostro Signore. È necessario che<br />
lo stesso Cristo Gesù ci aiuti a interpretare<br />
le Sacre Scritture: “...il quale<br />
insegna come la realtà si accorda alla<br />
profezia; più ancora, nemmeno questo<br />
ci basta, è necessario che Egli ci apra<br />
gli occhi della mente per poterLo vedere.<br />
È questo il senso stesso della frase<br />
greca: ‘Allora aprì loro la mente, affinché<br />
potessero intendere le Scritture’.<br />
Come osserva molto bene San Beda,<br />
‘presentò il Suo corpo per esser visto<br />
con gli occhi e toccato con le mani<br />
dai discepoli. Questo non basta: ricordò<br />
loro le Scritture. Ancora non è sufficiente:<br />
aprì loro le menti affinché intendessero<br />
ciò che leggevano’”. 10<br />
46 E disse: “Così sta scritto: il<br />
Cristo dovrà patire e risuscitare<br />
dai morti il terzo giorno...”.<br />
Sono innumerevoli le profezie a<br />
questo riguardo, certamente ben note<br />
agli Apostoli. Su questa materia, è<br />
ricchissima la quantità di commenti<br />
scaturiti dalla penna dei Dottori e<br />
Padri della Chiesa.<br />
III – Gesù ContInuA<br />
Ad operAre per mezzo<br />
deI suoI mInIstrI<br />
47 …e nel suo nome saranno<br />
predicati a tutte le genti la conversione<br />
e il perdono dei peccati,<br />
cominciando da Gerusalemme.<br />
48 Di questo voi siete testimoni.<br />
Il Vangelo di questa III Domenica<br />
di Pasqua si chiude col chiarimento<br />
formale e categorico da parte di Gesù<br />
agli Apostoli, riguardo la missione<br />
che affidava loro. Approfitta di questa<br />
occasione per conversare sul più<br />
importante tema per loro e, quindi,<br />
per la Santa Chiesa nascente. Si trattava<br />
di assumere la stessa missione di<br />
Nostro Signore Gesù Cristo, poiché<br />
Questi sarebbe rimasto nel mondo<br />
per mezzo di loro.<br />
Niente doveva esser dimenticato:<br />
né la Passione con i suoi meriti, né la<br />
stessa vita del Divino Maestro, con i<br />
Suoi insegnamenti. Si concretizza, in<br />
questa occasione, un’identità di missione<br />
tra Gesù e gli Apostoli. Del resto,<br />
nell’orazione diretta al Padre,<br />
nell’Ultima Cena, Egli lo aveva già<br />
rivelato: “Le parole che hai dato a me<br />
Cristo li<br />
costituì sacerdoti<br />
della Chiesa, per<br />
la salvezza e la<br />
santificazione<br />
delle anime<br />
io le ho date a loro; essi le hanno accolte<br />
e sanno veramente che sono uscito<br />
da te e hanno creduto che tu mi hai<br />
mandato. Io ho dato a loro la Tua parola<br />
e il mondo li ha odiati perché essi<br />
non sono del mondo, come Io non sono<br />
del mondo. Come Tu mi hai mandato<br />
nel mondo, anch’Io li ho mandati<br />
nel mondo” (Gv 17, 8.14.18).<br />
Precedentemente, era giunto anche<br />
ad affermare: “Chi ascolta voi<br />
ascolta Me, chi disprezza voi disprezza<br />
Me. E chi disprezza Me disprezza Colui<br />
che Mi ha mandato” (Lc 10, 16).<br />
Per questo San Paolo dirà più<br />
tardi, con un tono di piena certezza:<br />
“L’apostolo è ministro di Cristo”<br />
(I Cor 4, 1); e “Dio stesso è che parla<br />
per mezzo nostro” (II Cor 5, 20). I<br />
discepoli dovranno predicare e diffondere<br />
la Chiesa in ogni luogo, con<br />
la stessa autorità divina con cui Cristo<br />
ha realizzato la Sua missione nel<br />
mondo, come ci riferiscono San Matteo:<br />
“Tutto quello che legherete sopra<br />
la terra sarà legato anche in cielo e tutto<br />
quello che scioglierete sopra la ter-<br />
ra sarà sciolto anche in cielo” (18, 18)<br />
e San Marco: “Andate in tutto il mondo<br />
e predicate il vangelo ad ogni creatura”<br />
(16, 15).<br />
Cristo li costituì sacerdoti della<br />
Chiesa, per la salvezza e la santificazione<br />
delle anime, rendendoli eredi<br />
e partecipi del Suo sommo ed eterno<br />
sacerdozio. Questa missione continua<br />
ancora ai giorni nostri e dovrà<br />
continuare fino alla fine dei tempi,<br />
attraverso il ministero sacerdotale.<br />
Proprio come Gesù, il presbitero<br />
dà “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e<br />
pace in terra agli uomini che egli ama”<br />
(Lc 2, 14). È lui l’alter Christus: “Come<br />
il Padre ha mandato me, anch’io<br />
mando voi” (Gv 20, 21). Così, l’opera<br />
universale di redenzione e di trasformazione<br />
del mondo portata dal<br />
Signore Gesù, con tutta la sua divina<br />
efficacia, Egli continua a operarla,<br />
e continuerà sempre, per mezzo dei<br />
suoi ministri. 11 �<br />
1 Summa Teologica II-II, q. 29, a. 3 ad<br />
1.<br />
2 MALDONADO, SJ, Pe. Juan de. Comentarios<br />
a los cuatro Evangelios – II<br />
Evangelios de San Marcos y San Lucas.<br />
Madrid: BAC, 1951, pag. 817.<br />
3 Cf. idem, ibidem.<br />
4 PETRARCHA, Franciscus. De remediis<br />
utriusque fortunæ. l. 2, 77.<br />
5 AMBROSIUS MEDIOLANENSIS,<br />
Sanctus. Expositio Evangelii Secundum<br />
Lucam, l. 10 (PL 15:1.846).<br />
6 MALDONADO, SJ, Op. cit., pap.<br />
820.<br />
7 Idem, ibidem.<br />
8 CIRILLUS ALEXANDRINUS,<br />
Sanctus. Explanatio in Lucæ Evangelium,<br />
24, 38 (PG 72, 948).<br />
9 Idem, in Lc. 24, 45 (PG 72, 949).<br />
10 MALDONADO, SJ, Op. cit., p. 826-<br />
827.<br />
11 Cf. PIO XI. Enciclica Ad catholici sacerdotii,<br />
20/12/1935, n.12.<br />
Aprile 2009 · Salvami Regina 17