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aprIle - Nuova Evangelizzazione

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avevano tanta nostalgia, il timore li<br />

assorbiva completamente. Un altro<br />

fatto avrebbe determinato che si trattava<br />

dello stesso Salvatore, e non di<br />

un fantasma: Gesù era penetrato nei<br />

loro cuori e aveva capito i loro pensieri,<br />

prova evidente che era proprio<br />

Lui Dio, 3 poiché questo non è possibile<br />

neppure a uno spirito.<br />

Le piaghe, simbolo del potere<br />

dell’Uomo-Dio contro il demonio<br />

38 Ma egli disse: ‘Perché siete<br />

turbati, e perché sorgono dubbi<br />

nel vostro cuore? 39 Guardate le<br />

mie mani e i miei piedi: sono<br />

proprio io! Toccatemi e guardate;<br />

un fantasma non ha carne<br />

e ossa come vedete che io ho’.<br />

40 Dicendo questo, mostrò loro<br />

le mani e i piedi.<br />

Secondo i nostri criteri strettamente<br />

umani, ci sembra più logico,<br />

dopo la Resurrezione, che Gesù riprendesse<br />

la Sua integrità fisica, facendo<br />

scomparire i segni dei tormenti<br />

della Sua P assione. D’altra parte,<br />

considerando i sentimenti della nostra<br />

natura, l’esibire le piaghe ai discepoli<br />

avrebbe potuto causare loro<br />

una maggiore sofferenza, perché<br />

avrebbe ricordato loro il dramma di<br />

quei terribili giorni di sofferenza. La<br />

buona condotta teologica prende come<br />

base il principio infallibile: se Dio<br />

lo ha fatto, era la cosa migliore da<br />

farsi; per questo, ci resta da chiederci<br />

quali siano stati i motivi di tale condotta.<br />

Innanzitutto, per la Sua stessa<br />

gloria, proprio come avverrà per<br />

i santi martiri quando riprenderanno<br />

i loro rispettivi corpi, nel giorno<br />

del Giudizio. Le cicatrici provenienti<br />

dai tormenti subiti in difesa<br />

della Fede, risplenderanno per tutta<br />

l’eternità. “Infatti, le cicatrici delle<br />

ferite ricevute per una causa degna<br />

e giusta sono un’ eloquente e gloriosa<br />

testimonianza dei meriti e del valore<br />

di chi le ostenta”. 4 Gesù Cristo ave-<br />

14 Salvami Regina · Aprile 2009<br />

va ogni potere per far scomparire le<br />

Sue piaghe cicatrizzate, ma desiderò<br />

conservarle per portare in Se stesso<br />

un magnifico simbolo del Suo potere<br />

contro il demonio.<br />

Ostacolo alla divina collera<br />

Inoltre, ha voluto beneficiarci<br />

presso il Padre. La conservazione di<br />

Gesù desiderò<br />

conservare le sue<br />

piaghe per portare<br />

in Sé stesso il<br />

magnifico simbolo<br />

del Suo potere<br />

contro il demonio<br />

queste cicatrici è per noi di fondamentale<br />

importanza, poiché costituiscono<br />

un poderoso ostacolo a che la<br />

santa e divina collera si sfoghi su di<br />

noi, a causa delle nostre colpe.<br />

“Con questo dettaglio, Egli li irrobustisce<br />

nella Fede e li stimola alla devozione,<br />

poiché, invece di eliminare le<br />

ferite che ha ricevuto per noi, ha preferito<br />

portarle al Cielo e presentarle a<br />

Dio Padre come riscatto per la nostra<br />

libertà. Per questo, il Padre Gli ha dato<br />

un trono alla Sua destra, che contiene i<br />

trofei della nostra salvezza”. 5<br />

Sulla Terra, Egli si serviva della<br />

parola al fine di chiedere al Padre<br />

perdono per i carnefici: “Perdona loro<br />

perché non sanno quello che fanno”<br />

(Lc 23, 34). In Cielo non ha bisogno<br />

di aprire bocca per farci ottenere il<br />

beneplacito: è sufficiente mostrarGli<br />

le Sue cicatrici.<br />

Prova del Suo illimitato<br />

amore di Salvatore<br />

I Santi Padri affermano che Nostro<br />

Signore abbia voluto conservare<br />

i marchi dei tormenti da Lui subiti,<br />

in vista del Giudizio Finale, per<br />

la confusione dei malvagi e la gioia<br />

dei buoni. Saranno un simbolo della<br />

Sua infinita misericordia, prova del<br />

Suo illimitato amore di Salvatore, disprezzato,<br />

rinnegato e oltraggiato da<br />

alcuni, e fonte inesauribile di benedizione<br />

e grazie per altri, oggetto di<br />

azioni di grazie e adorazione per tutta<br />

l’eternità.<br />

Confusione per gli uni, giubilo per<br />

gli altri. Quel giorno, dies irae, tutte<br />

le creature umane vedranno le Sue<br />

piaghe; pertanto, anch’io potrò adorarle<br />

e in loro rallegrarmi, se ho proceduto<br />

lungo la via della virtù, della<br />

grazia e della santità.<br />

Attraverso questo mezzo, Gesù<br />

fortifica la Fede degli Apostoli, eliminando<br />

qualunque pretesto per<br />

l’incredulità o anche per un semplice<br />

dubbio, rendendoli veri testimoni,<br />

per tutti i secoli a seguire. Manifesta,<br />

inoltre, il Suo amore per loro, di conseguenza,<br />

anche per noi, offrendoci<br />

un poderoso stimolo per contraccambiare<br />

il Suo incommensurabile affetto,<br />

mettendoci nella disposizione di<br />

consegnarci a Lui interamente.<br />

Lì, in quelle Sante piaghe, troviamo<br />

un’eccellente ancora per la nostra<br />

fiducia. Esse sembrano dirci: “Abbiate<br />

fiducia; io ho vinto il mondo!”(Gv 16,<br />

33). Viviamo il consiglio di San Paolo:<br />

“Corriamo con perseveranza nella<br />

corsa che ci sta davanti, tenendo fisso<br />

lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore<br />

della fede. Egli in cambio della<br />

gioia che gli era posta innanzi, si sottopose<br />

alla croce, disprezzando l’ignominia,<br />

e si è assiso alla destra del trono di<br />

Dio.” (Eb 12, 1-2).<br />

Infondono loro le forze<br />

per accettare i supplizi<br />

Non possiamo scartare l’ipotesi<br />

che Gesù abbia voluto far toccare<br />

agli Apostoli le Sue Sante piaghe<br />

per suscitare in loro la pazienza che<br />

avrebbero dovuto praticare di fronte<br />

alle immense difficoltà che sarebbero<br />

loro sopravvenute, nella diffusione<br />

del Vangelo, da parte dei tiranni,<br />

dei gentili e dei loro stes

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