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Sentieri d'acqua - Natura Italia

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Prodotti IGP:<br />

il peperone di Senise<br />

Il peperone di Senise ha il marchio<br />

di qualità IGP. Le sue caratteristiche<br />

principali sono il sapore dolce,<br />

l’intensa fragranza, il color rosso<br />

porpora, la polpa molto sottile e le<br />

dimensioni ridotte (da 9 a 17 cm di<br />

lunghezza). Si possono acquistare<br />

sia freschi, sia secchi, in collane o<br />

in polvere. Per l’essiccazione i<br />

contadini lasciano asciugare i<br />

peperoni in locali ben areati, poi li<br />

infilano a collana dalla parte del<br />

picciolo ed infine espongono le<br />

serte (collane di peperoni) al sole.<br />

Una particolarità: il peperone di<br />

Senise è chiamato in dialetto lucano<br />

zafaran, perché la sua polvere<br />

finissima di colore rosso intenso<br />

ricorda quella dello zafferano. La<br />

ricetta più caratteristica è quella dei<br />

peperoni croccanti (crusk) fritti in<br />

olio extravergine. Ottimi come<br />

antipasto, contorno o stuzzichino<br />

per aperitivi.<br />

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APPENNINO LUCANO<br />

Nella tradizione dei fornai locali<br />

ci sono anche le friselle o frisedde,<br />

fette di pane biscottato. Imbevute<br />

di acqua e aceto, fanno da<br />

base alle insalate, oppure vengono<br />

utilizzate per arricchire zuppe<br />

di verdura o legumi. Tipici di Castelsaraceno<br />

e di San Martino<br />

d’Agri sono rispettivamente il<br />

tortano e la piccilatedda, caratteristiche<br />

focacce. I più golosi potranno,<br />

passando da Lauria, sgranocchiare<br />

i famosi biscotti a forma<br />

di otto. A Rivello, invece, il<br />

Venerdì Santo è possibile assaggiare<br />

la gustosa pizza con la cipolla<br />

e il Sabato Santo quella più saporita<br />

con la salsiccia. Gli intenditori<br />

dei primi piatti non potranno<br />

assolutamente perdere la<br />

pasta fresca, prodotta in tutta<br />

l’area del parco, arricchita con sughi<br />

a base di maiale o funghi.<br />

Le perle dei campi: i legumi<br />

e gli ortaggi<br />

Ogni comune dell’Appennino lucano<br />

offre al turista una vasta<br />

gamma di prodotti dell’orto. Cicorie,<br />

cime di rapa ed erbe aromatiche<br />

sono la base dei piatti della<br />

tradizione contadina del parco.<br />

Tra i legumi spiccano i fagioli di<br />

Sarconi, coltivati nell’omonimo<br />

comune, oramai ricercatissimi per<br />

il loro sapore e la loro leggerezza.<br />

Queste particolari caratteristiche<br />

sono dovute al terreno alluvionale<br />

e poco calcareo in cui crescono.<br />

Sono molto teneri, particolarmente<br />

digeribili e molto carnosi.<br />

Da non perdere la Sagra del Fagiolo<br />

di Sarconi, che ogni 18-19 agosto<br />

viene puntualmente organizzata<br />

per celebrare questo illustre<br />

legume. Se parteciperete alla sagra<br />

non potrete rinunciare al suggestivo<br />

itinerario gastronomico che vi<br />

coinvolgerà, anima e palato, attraverso<br />

i caratteristici vicoli del centro<br />

storico. Qui avrete la possibilità<br />

di assaggiare messer fagiolo in<br />

tutte le più svariate ricette locali.<br />

Ottimo alleato in cucina è il peperone<br />

di Senise, con il quale si preparano<br />

numerosi piatti della tradizione<br />

contadina. Il suo uso predominante<br />

è quello in polvere, per<br />

speziare salsicce, salumi e pietanze.<br />

L’oro dell’Alta Val d’Agri:<br />

il vino e l’olio<br />

La DOC Terre dell’Alta Val<br />

d’Agri viene prodotta nei comuni<br />

di Viggiano, Moliterno e<br />

Grumento Nova. Questi vigneti<br />

si stagliano dal fondovalle fino a<br />

800 metri d’altezza.<br />

Qui vengono coltivati sia vitigni<br />

noti di Merlot e Cabernet sia vi-<br />

tigni autoctoni come la Malvasia<br />

bianca o nera e il Moscato bianco<br />

di Basilicata. Passeggiando per<br />

i sentieri della valle, capita di imbattersi<br />

in piccoli vigneti ordinati,<br />

ben curati e controllati con attenta<br />

professionalità.<br />

Le tante strutture ricettive della<br />

zona vi permetteranno di assaggiare<br />

oltre ai prodotti tipici locali<br />

anche un buon bicchiere di<br />

Terre dell’Alta Val d’Agri, al quale<br />

va il merito di valorizzare i sapori<br />

dei piatti del parco.<br />

Il Grottino di Roccanova è un altro<br />

vino rinomato di quest’area.<br />

Il suo nome rimanda alle caratteristiche<br />

grotte tufacee, dove invecchia<br />

questa pregiata bevanda.<br />

Un altro prezioso prodotto, ma<br />

poco noto al di fuori della Basilicata,<br />

è l’olio.<br />

La produzione di olio è talmente<br />

ridotta che non permette la<br />

commercializzazione al di fuori<br />

dei confini lucani e, di conseguenza,<br />

si caratterizza principalmente<br />

come prodotto di autoconsumo<br />

locale. Da menzionare<br />

è l’olio extravergine d’oliva di<br />

Montemurro. Qui ogni estate,<br />

ad agosto, si svolge la Sagra dell’Olio<br />

con la distribuzione della<br />

tipica bruschetta e delle zuppa di<br />

fagioli con friselle.<br />

La DOC Terre<br />

Alta Val d’Agri:<br />

rosso e rosato<br />

di qualità<br />

Il Terra d’Alta Val d’Agri è uno<br />

dei vini da pasto più noti del<br />

parco.<br />

Il vino appare alla vista con un<br />

bel colore rubino tendente al<br />

granato, sprigiona un profumo<br />

gradevole e fruttato,<br />

presentandosi al palato con un<br />

sapore morbido e rotondo.<br />

Il rosso raggiunge una<br />

gradazione di 12 gradi, che sale<br />

a 12,50 gradi nella riserva<br />

dopo un invecchiamento di<br />

almeno sei mesi in botti di<br />

rovere. Il rosato ha circa mezzo<br />

grado in meno.<br />

La coltivazione di queste viti<br />

risale al VI secolo a.C.<br />

Nel comune di Grumento Nova<br />

sono stati ritrovati resti di<br />

antiche fornaci romane che<br />

producevano anfore per il<br />

trasporto di questo nettare<br />

prelibato.<br />

I primi piatti arricchiti da sughi<br />

di carne o con funghi locali e i<br />

secondi di carne alla brace o<br />

bollita si abbinano ottimamente<br />

al rosso Doc, che risulta perfetto<br />

anche con i formaggi stagionati<br />

come il Canestrato di Moliterno.<br />

Il rosato, invece, si sposa bene<br />

con salumi, verdure e legumi.<br />

APPENNINO LUCANO<br />

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