Sentieri d'acqua - Natura Italia
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Borghi da vivere<br />
un viaggio alla scoperta dei borghi del parco<br />
T ESTO DI C ARLO R OCCA / FOTO DI A NTONIO C ONTE E M ASSIMO P IACENTINO<br />
Alla scoperta dei piccoli borghi<br />
dell’Appennino Lucano tra cultura, tradizioni,<br />
arte e gastronomia.<br />
Un itinerario sorprendente,<br />
invitante, lontano<br />
dai percorsi principali,<br />
mostra borghi ingiustamente<br />
definiti minori, esercitando<br />
un’attrazione sempre più forte<br />
sui turisti. Lontani dalle destinazioni<br />
più scontate, i paesi che costellano<br />
il paesaggio lucano sono<br />
uno straordinario serbatoio di<br />
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identità, tradizioni e produzioni<br />
di qualità, e possono rappresentare<br />
il vero punto di partenza per<br />
esplorare – senza fretta – l’area<br />
protetta del Parco Nazionale dell’Appennino<br />
Lucano. È un piccolo<br />
grande viaggio nell’<strong>Italia</strong><br />
nascosta e preziosa, con la sua<br />
musica e i suoi sapori, i suoi profumi<br />
e la sua storia.<br />
itinerario turistico nr1<br />
Ai confini del parco:<br />
tradizione e colori nel potentino<br />
Partiamo dall’estremo Nord del<br />
Parco Nazionale, lungo la statale<br />
95 che conduce da Potenza alla<br />
provincia di Salerno.<br />
Il primo paese che incontriamo è<br />
Tito, con il suo castello ben conservato<br />
che ospita anche un ristorante<br />
dove poter assaggiare le specialità<br />
locali. L’antico palazzo con<br />
un ampio portale in pietra, decorato<br />
da artisti locali, si affaccia sulla<br />
Piazza del Seggio, il cui nome<br />
evoca le riunioni del consiglio che<br />
in età medievale si svolgevano<br />
proprio qui, all’aperto, con la partecipazione<br />
del popolo. Più a Sud<br />
ci aspettano le pittoresche stradine<br />
di Satriano di Lucania, con le case<br />
costruite sulle tre rocche: Castello,<br />
Piesco e Madonna della<br />
Rocca, conglobate nel paese in<br />
una perfetta simbiosi tra natura e<br />
civiltà. Il castello che dà il nome<br />
alla sua rocca, dei Duca di Poggiardi,<br />
in posizione dominante sul<br />
Torrente Melandro, possiede un<br />
affascinante intrico di sotterranei<br />
un tempo adibiti a prigioni. Il Piesco,<br />
insieme alle Porticelle, rappresenta<br />
il nucleo del centro storico<br />
della vecchia Pietrafesa. La roccia<br />
della Madonna omonima conserva<br />
anche nella chiesa i segni del<br />
terremoto del 1980. Non sono<br />
poche le antiche case che tra caratteristici<br />
archetti, curiosi anfratti e<br />
ripide scalette svelano ancora gli<br />
aspetti più veri del mondo rurale,<br />
dove il locale per gli animali da<br />
cortile, l’asino e il maiale, è attiguo<br />
a quello dove vivevano gli uomini.<br />
Satriano ospita ogni anno un fe-<br />
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