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Sentieri d'acqua - Natura Italia

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Il mondo arcaico<br />

Durante il periodo arcaico gli<br />

insediamenti sono basati su<br />

un’economia orientata<br />

all’agricoltura estensiva e<br />

all’allevamento del bestiame; le<br />

comunità possiedono ora una<br />

struttura sociale decisamente<br />

riorganizzata rispetto al passato.<br />

Frequentemente si trovano<br />

impianti per botteghe<br />

specializzate nella produzione di<br />

ceramica figulina e itinerari<br />

stabili che collegano la costa<br />

ionica a quella tirrenica. Proprio<br />

da questi tracciati giungono in<br />

valle oggetti pregiati come<br />

vasellame metallico e ornamenti<br />

in oro e argento. I ripetuti<br />

contatti con le colonie greche<br />

consentono a usi e costumi di<br />

questa civiltà di integrarsi con<br />

quelli locali. L’incontro con<br />

popoli e culture è evidente nei<br />

reperti restituiti da alcune tombe<br />

che, accanto a preziosi gioielli,<br />

affiancano coppe ioniche o altre<br />

ceramiche indigene con<br />

decorazioni a bande, recipienti in<br />

bronzo di produzione etrusca,<br />

spiedi ed alari in ferro.<br />

moderni centri di bellezza, per<br />

immergerci tra versi, musiche e<br />

applausi che ancora sembrano<br />

risuonare tra le rovine immobili<br />

del teatro con la cavea tripartita,<br />

l’ingresso dedicato al pubblico,<br />

lo spazio per l’orchestra e una<br />

bella scena. Se lasciamo nuovamente<br />

che questo luogo magico<br />

ci trasporti indietro nel tempo,<br />

potremmo udire un’altra volta il<br />

chiasso festante del pubblico.<br />

Siamo arrivati all’anfiteatro costruito<br />

sfruttando la collina, la<br />

cui forma ellittica, presente in<br />

numerose aree archeologiche<br />

coeve, rappresenta l’anima della<br />

scomparsa città romana che ha<br />

lasciato un’impronta indelebile<br />

di forme e pietre laddove ha vissuto<br />

uno straordinario passato.<br />

Il passato si racconta<br />

Ci sono tanti modi per raccontare<br />

l’interessante storia dell’Alta<br />

Val d’Agri. Come abbiamo visto<br />

Grumentum invita ai suoi ospiti<br />

di passeggiare tra i resti della prestigiosa<br />

città d’epoca romana ma<br />

è altrettanto possibile chiedere<br />

agli oggetti di farsi testimoni del<br />

passato e raccontarne le sfaccettature<br />

più inaspettate. Dal 1995 il<br />

Museo Nazionale dell’Alta Val<br />

d’Agri raccoglie reperti provenienti<br />

dalle ere più remote. I resti<br />

di un elefante e di alcuni equidi<br />

preistorici, narrano del bacino<br />

pleistocenico che sorgeva in Val<br />

d’Agri 120.000 anni fa. I corredi<br />

funerari risalenti al periodo ellenistico<br />

rivelano l’importanza attribuita<br />

al ruolo sociale e virile<br />

del guerriero con oggetti appartenenti<br />

al banchetto e a quello indiscutibilmente<br />

femminile che<br />

vede affiancare alle tombe oggetti<br />

di cosmesi e del corredo nuziale.<br />

Prestando attenzione, alcune<br />

terrecotte di piccole dimensioni,<br />

diventano un vero e proprio libro<br />

illustrato sul tema della vita domestica<br />

e dell’attività agricola.<br />

Dai santuari provengono gli exvoto<br />

che portano con sé l’atmosfera<br />

di questi luoghi di culto dedicati<br />

a divinità femminili della<br />

natura e della fecondità. Ed ecco<br />

che ritroviamo Grumentum nel-<br />

la mano colossale di una statua,<br />

nel torso corazzato di un guerriero,<br />

nella testa in marmo di Livia<br />

Drusilla, vedova dell’imperatore<br />

Augusto. Prima di concludere la<br />

visita, interessante anche la collezione<br />

numismatica e la sezione<br />

epigrafica con iscrizioni sepolcrali<br />

e celebrative. Infine, il museo,<br />

non dimentica uno sguardo attento<br />

al Cristianesimo e alla nascita<br />

della diocesi grumentina.<br />

NOTIZIE UTILI<br />

Museo Archeologico Nazionale<br />

dell’Alta Val d’Agri<br />

e Parco Archeologico<br />

Contrada Spineta<br />

Tel. 0975.65074<br />

COME ARRIVARE<br />

Autostrada A3 Napoli-Reggio<br />

Calabria, uscita Padula;<br />

proseguire su SS103 in direzione<br />

di Taranto, uscita Grumento scavi. informazioni<br />

86 APPENNINO LUCANO APPENNINO LUCANO<br />

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