Sentieri d'acqua - Natura Italia
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Il Museo del Lupo<br />
Il Museo del Lupo di Viggiano,<br />
nato ufficialmente nel 2003 dalla<br />
sinergia di abili volontari e di<br />
competenti cittadini viggianesi e<br />
grazie all’apporto del WWF<br />
Basilicata, è la prima<br />
realizzazione museale<br />
dell’Appenino meridionale<br />
prevalentemente dedicata a<br />
questa specie. La struttura si<br />
inserisce all’interno di una rete,<br />
promossa dal Ministero<br />
dell’Ambiente e fatta propria<br />
dalla Regione Basilicata,<br />
denominata INFEA<br />
(Informazione, Formazione ed<br />
Educazione Ambientale). Il<br />
museo è sito a 1400 metri<br />
d’altezza, all’interno di una<br />
splendida faggeta. In questa<br />
struttura, oltre ad ammirare<br />
splendidi esemplari di lupo<br />
imbalsamati, è possibile<br />
accedere ad una ricca<br />
bibliografia su questa specie.<br />
All’interno dell’edificio è inoltre<br />
possibile partecipare a lezioni<br />
tematiche che vengono poi<br />
seguite da visite guidate nel<br />
parco. Oltre agli esemplari di<br />
lupo, sono presenti anche<br />
l’aquila, il tasso e la volpe.<br />
del rame. Nei comuni di Lauria,<br />
Nemoli, Carbone e Rivello, sono<br />
ancora numerosi gli artigiani<br />
che, animati dalla passione dei<br />
vecchi mastri forgiatori, lavorano<br />
il ferro battuto e il rame già<br />
dalle prime ore dell’alba, scandendo<br />
con il magico suono del<br />
martello sull’incudine i tempi<br />
della giornata. Interessante notare<br />
come vengano utilizzati<br />
tutt’oggi strumenti semplici e<br />
antichi: il martello, l’incudine,<br />
le tenaglie, le pinze e il mantice.<br />
Le opere artigianali sono poi attentamente<br />
rifinite e curate nei<br />
minimi particolari. La produzione<br />
comprende alari, grate,<br />
ringhiere, ferri di cavallo e utensili<br />
per la campagna in ferro,<br />
mentre brocche, bracieri, paioli,<br />
caldaie e stampi per dolci, sono<br />
realizzati in rame. Le acque del<br />
parco venivano sfruttate per il<br />
funzionamento delle botteghe<br />
dove si lavorava il ferro e il rame.<br />
Ancora oggi a Nemoli è possibile<br />
vedere un piccolo mulino che<br />
sfruttava la forza dell’acqua.<br />
Inoltre sempre in questa zona,<br />
percorrendo i numerosi sentieri<br />
si va alla ricerca dei ruderi delle<br />
ferriere e ramiere un tempo presenti<br />
sul territorio.<br />
Nei comuni di Lagonegro, Nemoli,<br />
Rivello e Pignola si lavora,<br />
oggi come un tempo, la pietra.<br />
Testimonianze del lavoro degli<br />
scalpellini, si riscoprono, sui numerosi<br />
portali delle abitazioni<br />
private di questi borghi. Lo stile<br />
di questi maestri dello scalpello è<br />
spontaneo e deciso: non sarà difficile<br />
riconoscerlo nelle molte figure<br />
in rilievo che abbelliscono<br />
caminetti, fioriere e mortai, ma<br />
anche complementi d’arredo e<br />
piccoli oggetti d’arte.<br />
Tra delicati ricami<br />
e vivaci ceramiche<br />
Tra le forme di artigianato artistico,<br />
impossibile dimenticare i<br />
pregiati ricami e i lavori all’uncinetto<br />
realizzati dalle abili mani<br />
delle donne del posto. Legata a<br />
questa tradizione, si ricorda la<br />
scuola di ricamo dell’orfanotrofio<br />
Bentivenga di San Chirico<br />
Raparo: si dice che le principesse<br />
Mafalda e Maria Pia di Savo-<br />
ia fecero ricamare<br />
qui la loro<br />
dote.Pregevole è la secolare produzione<br />
di manufatti in terracotta<br />
e ceramica, realizzati nel<br />
rispetto di un’arte antica, trasmessa<br />
di generazione in generazione.<br />
In passato ogni artigiano<br />
aveva una bottega in cui<br />
esercitava la propria attività e<br />
tramandava la propria esperienza<br />
ai giovani apprendisti. Già<br />
verso la fine del VI secolo, ad<br />
Armento, si svilupparono numerose<br />
scuole di ceramisti. Alcuni<br />
vasi ritrovati si possono<br />
ammirare nei più importanti<br />
musei d’Europa, quali il Louvre,<br />
l’Ermitage, il British Museum,<br />
il museo di Vienna e di Monaco.<br />
Altri centri famosi per la<br />
produzione di ceramiche e maioliche<br />
sono Montemurro, Anzi,<br />
Lauria e Calvello. L’origine<br />
della produzione di ceramiche<br />
di Calvello risale al 1500 e fu<br />
molto apprezzata in tutto il bacino<br />
del Mediterraneo; grazie<br />
alla cava presente nei pressi del<br />
piccolo borgo si realizzano ancora<br />
meravigliosi manufatti.<br />
Anzi, lo ricordiamo per un’anti-<br />
La fabbrica degli<br />
orologi da torre<br />
L’azienda, fondata nel 1879 da<br />
Michelangelo Canonico, è<br />
attualmente l’unica azienda del<br />
centro Sud ad operare nel<br />
settore degli orologi da torre. Gli<br />
abili artigiani di Lagonegro sono<br />
specializzati nella produzione e<br />
installazione di orologi da torre e<br />
nell’elettrificazione delle<br />
campane. La ditta Canonico è<br />
qualificata nell’installazione di<br />
campane e nella realizzazione di<br />
strutture in acciaio di sostegno<br />
alle campane, mantenendo però<br />
la tradizione del prodotto<br />
artigianale. L’attività ha ottenuto<br />
numerosi riconoscimenti nel<br />
corso degli anni sia in <strong>Italia</strong> sia<br />
all’estero.<br />
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