STIMA PIANTE ORNAMENTALI
STIMA PIANTE ORNAMENTALI
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1. Scopi e quesiti<br />
<strong>STIMA</strong> <strong>PIANTE</strong> <strong>ORNAMENTALI</strong><br />
Paola Gatto<br />
Si tratta per lo più di valutare piante ornamentali che sono state distrutte o danneggiate, oppure<br />
devono essere estirpate per dar luogo ad altri usi del suolo. La stima serve a definire l'indennizzo<br />
spettante alla parte lesa (sia privata che pubblica) la quale per un certo periodo, o per sempre, dovrà<br />
rinunciare alle piante.<br />
2. Criteri e procedimenti<br />
Sono per lo più impiegati i criteri del valore di mercato e quello del valore di costo.<br />
Possono poi essere adottati i seguenti procedimenti estimativi:<br />
(i) sintetico-comparativo;<br />
(ii) razionale-analitico;<br />
(iii) per valori tipici (o procedimenti parametrici).<br />
3. Il procedimento sintetico-comparativo<br />
Fa riferimento al valore di mercato di una pianta come definito dai vivaisti. Le tecniche attuali<br />
(scavatori, etc.) permettono l'acquisto e messa a dimora di piante di notevoli dimensioni. Va tuttavia<br />
rilevato che si ricorre all'impianto di soggetti di grandi dimensioni in via del tutto eccezionale, per<br />
sostituire piante di grande valore collegate a monumenti o paesaggi di interesse culturale. Non è<br />
quindi ordinario fare riferimento al valore di mercato di piante già avanti con l'età. Normalmente si<br />
mettono a dimora soggetti giovani, il cui prezzo fa testo assieme ai successivi costi di allevamento.<br />
4. Il procedimento razionale-analitico<br />
Fa generalmente riferimento al valore di costo delle piante, così determinato:<br />
qn-1 VC = Rqn + s (riferimento in ogni caso ai prezzi vigenti al momento della stima -<br />
r principio permanenza condizioni)<br />
dove:
C = Costo.<br />
R = Rinnovo, od impianto, comprendente acquisto piante più spese di messa a dimora<br />
aumentate del rischio di sostituzione o risarcimento (10-20%).<br />
s = spese annue di gestione che possono essere più elevate nei primi anni. Devono<br />
comprendere anche l'uso del suolo coperto dalla pianta cioè il Bf.<br />
n = numero di anni necessario acchè la pianta raggiunga aspetto e dimensioni tali da<br />
svolgere la funzione ornamentale (10-20-30 anni a seconda delle specie). Non si usa<br />
invece l'n corrispondente all'età effettiva della pianta in quanto si tratterebbe di mettere<br />
nel conto anni durante i quali la pianta già svolge le sue funzioni e quindi dà luogo ad<br />
un beneficio, al limite si potrebbe valutare enormemente una pianta già prossima alla<br />
sua fine, il che rappresenterebbe un controsenso.<br />
q = 1+r, valori di r da 2,5 a 5%, opportunamente giustificati, possono rappresentare una<br />
ragionevole base di riferimento. Si tratta in ogni caso di un saggio reale (detratto dalle<br />
aspettative di inflazione) il cui impiego si giustifica col fatto che R e s sono considerati<br />
in base al valore che hanno al momento della stima.<br />
NOTA BENE<br />
Da sottolineare che l'operazione di posticipazione di R qn e s (qn-1)/r, comporta l'assegnazione di<br />
un 'costo' alle diverse risorse impiegate. In altre parole (R qn + s (qn-1)/r )- (R + s⋅n) = I rappresenta<br />
il rendimento, il compenso che dir si voglia, dei capitali impiegati per ottenere il beneficio<br />
ornamentale. Ciò significa che mettere nel conto del danno derivante dall'abbattimento di una pianta<br />
anche i mancati benefici durante l'epoca di crescita rappresenta una duplicazione. Ovviamente se<br />
questo mancato beneficio è elevato (es. parco urbano molto frequentato), si deve usare un saggio<br />
elevato che possa adeguatamente esprimere il costo-opportunità della mancata fruizione ricreativoambientale.<br />
5. Il procedimento per valori tipici o parametrici<br />
Il procedimento per valori tipici o parametrici come risulta dall'esistente letteratura, giunge al<br />
valore delle piante ornamentali sulla base del prezzo di acquisto di una pianta giovane, aumentato<br />
in base alle caratteristiche della pianta stessa (dimensione, età, stato di salute, etc.), più quelle del<br />
sito in cui viene a collocarsi.<br />
Si tratta di un procedimento chiaramente speditivo, semplificatorio nelle intenzioni dei<br />
proponenti, evidentemente teso a privilegiare parametri fisico-biologici-funzionali, misurabili da<br />
tecnici che non sempre hanno le conoscenze necessarie per applicare con cognizione di causa il<br />
procedimento razionale-analitico basato sul valore di costo. Va tuttavia sottolineato che il<br />
procedimento per valori parametrici, se applicato alla lettera, può portare a valori abnormi 1 .<br />
Inoltre, non va dimenticato che lo sviluppo del procedimento è avvenuto in paesi quali la<br />
Svizzera, la Francia e la Germania, ove è certamente più sviluppata la gestione di giardini e parchi<br />
1<br />
Che non possono essere "corretti" da un'oculata scelta di R, s, r ed n, come invece avviene nel procedimento basato<br />
sul valore di costo.<br />
2
ma dove sono diversi, rispetto al nostro, sia i contesti pedoclimatici e paesaggistico-ambientali, sia<br />
la struttura dell’attività vivaistica che determina il prezzo/valore base.<br />
Si parla al riguardo, forse impropriamente, di:<br />
• procedimento parametrico svizzero (francese);<br />
• procedimento parametrico tedesco.<br />
In entrambi i procedimenti, il valore della pianta ornamentale viene calcolato a partire dal<br />
cosiddetto prezzo o valore base - definito come un decimo del prezzo di acquisto di una pianta di<br />
determinate dimensioni come specificato dal procedimento- moltiplicato per parametri, o indici,<br />
specifici di ciascun procedimento, come indicato in tabella 1.<br />
5.1 Procedimento svizzero (Union Suisse des Services des Parcs et Promenades, 1974)<br />
Nel procedimento cosiddetto svizzero, oltre al prezzo base Pb (tab. 1), tre sono gli indici che<br />
concorrono a formare il valore ornamentale di una pianta abbattuta:<br />
(i) l'indice di dimensione - ID (tab. 2);<br />
(ii) l'indice di posizione - IP (tab. 3a);<br />
(iii) l'indice estetico e delle condizioni sanitarie - IES (tab. 4a).<br />
È previsto inoltre il caso in cui la pianta da stimare non sia stata abbattuta, ma solo danneggiata,<br />
per cui viene proposto anche un quarto indice, ovvero (iv) l'indice di riduzione per danni al legno e<br />
al cambio (IR) (tab. 5a). I valori di ogni indice sono attribuiti alla pianta secondo i criteri esposti<br />
nelle tabelle 1, 2, 3a, 4a, e 5a.<br />
Nella scelta dell’appropriato indice di dimensione secondo la tabella 2, occorre fare attenzione al<br />
fatto che i procedimenti esprimono l’indice in funzione della circonferenza della pianta (parametro<br />
più familiare ai vivaisti) e non in funzione del diametro, misura più comunemente adottata dai<br />
forestali.<br />
Il valore ornamentale complessivo si ottiene moltiplicando un decimo del prezzo di acquisto al<br />
vivaio di una pianta di particolari dimensioni, come specificato dal metodo (il cosiddetto prezzo<br />
base Pb) 2 , per il valore dei tre primi indici:<br />
VC = Pb·ID·IP·IES (·IR)<br />
dove:<br />
ID = Indice di dimensione;<br />
IP = Indice di posizione;<br />
IES = Indice estetico e delle condizioni sanitarie;<br />
IR = Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (si applica solo nel caso di piante<br />
danneggiate, non abbattute).<br />
Nel caso si debba stimare una pianta danneggiata, ma non abbattuta, si applica anche il quarto<br />
indice.<br />
2 Si sottolinea come, in questo caso, si debba partire dal prezzo di acquisto al vivaio di una pianta di dimensioni<br />
piuttosto piccole (es. 10-12 cm di circonferenza per le latifoglie secondo il procedimento svizzero). Diversamente,<br />
quando si procede ad applicare il valore di costo secondo il procedimento razionale-analitico, il prezzo di acquisto farà<br />
riferimento a quello della pianta effettivamente messa a dimora, e cioè a piante di dimensioni maggiori e con prezzi più<br />
elevati.<br />
3
In lavori applicati alla realtà italiana, una maggiore aderenza alla situazione specifica è stata<br />
ottenuta modificando leggermente i coefficienti del procedimento svizzero (procedimento svizzero<br />
modificato, Pirani e Fabbri, 1988), come nelle tabelle 3b, 4b e 5b.<br />
Tabella 1. Indici per la stima di piante ornamentali con i procedimenti parametrici<br />
Indici Valore dei parametri e degli indici<br />
Prezzo base (Pb)<br />
Valore base (Vb)<br />
Indice di dimensione<br />
(ID)<br />
Indice di posizione<br />
(IP)<br />
Indice estetico e delle<br />
condizioni sanitarie<br />
(IES)<br />
Indice di condizione<br />
(IC)<br />
Indice di inserimento<br />
ambientale<br />
(IIA)<br />
Indice di età<br />
(IE)<br />
Indice di riduzione per<br />
danni al legno e al<br />
cambio (IR)<br />
si applica solo quando il<br />
danno non è totale<br />
Procedimento svizzero Procedimento tedesco<br />
Prezzo base:<br />
Latifoglie: 1/10 del prezzo di mercato<br />
di una pianta con circonferenza di 10-<br />
12 cm a 1 m dal suolo.<br />
Conifere: 1/10 del prezzo di mercato<br />
di una pianta alta 150-170 cm.<br />
Dipende dalla circonferenza del<br />
tronco a 1 m dal suolo, secondo<br />
relazioni lineari, differenti a seconda<br />
dell'intervallo di circonferenza (vedi<br />
tab 2.).<br />
Varia tra 2 e 10 passando dalle aree<br />
rurali ai centri cittadini (vedi tab 3a e<br />
3b).<br />
FONTE: Fabbri, 1989, modificato.<br />
Varia tra 0.1 e 10 in funzione di:<br />
posizione rispetto alle altre piante<br />
(pianta isolata, in filare, in gruppo),<br />
vigore vegetativo, condizioni sanitarie<br />
(vedi tab 4a e 4b).<br />
Percentuale di riduzione del valore<br />
compresa tra il 10% (per lesione del<br />
tronco fino al 10% della circonferenza)<br />
e il 100% (per lesioni oltre il<br />
50%) (vedi tab. 5a e 5b).<br />
Valore base:<br />
1/10 del prezzo di mercato di una<br />
pianta di 10 cm 2 di area basimetrica.<br />
É pari al valore dell'area basimetrica<br />
(in cm 2 ) della pianta da stimare.<br />
Varia tra 1.3 (aperta campagna) e 3<br />
(centro urbano) (vedi tab. 6).<br />
Varia tra 0 e 1 in funzione della<br />
distanza tra gli alberi, dello sviluppo,<br />
dello stato vegetativo, di danni<br />
preesistenti (vedi tab. 7).<br />
Varia tra 0.1 e 1 in funzione della<br />
bontà dell'inserimento della specie nel<br />
paesaggio, della compatibilità con il<br />
tipo di suolo, dell’esecuzione<br />
dell’impianto (vedi tab. 8).<br />
Percentuale in diminuzione quando la<br />
pianta ha superato l'età media del<br />
ciclo naturale, mediamente previsto e<br />
caratteristico per ogni specie (vedi<br />
tab. 9).<br />
Percentuale di riduzione del valore<br />
compresa tra il 20% (per lesione del<br />
tronco fino al 20% della circonferenza)<br />
e il 100% (per lesioni oltre il<br />
50%) (vedi tab. 10).<br />
4
Tabella 2. Indice di dimensione (ID)<br />
circonf. (cm) Ø (cm) indice<br />
30 10 1,0<br />
40 13 1,4<br />
50 16 2,0<br />
60 19 2,8<br />
70 22 3,8<br />
80 26 5,0<br />
90 29 6,4<br />
100 32 8,0<br />
110 35 9,5<br />
120 38 11,0<br />
130 41 12,5<br />
Da 140 a 200 cm di circonferenza, l’indice è pari ad<br />
1/10 del valore in cm della circonferenza stessa,<br />
mentre da 210 cm in poi, l’indice aumenta di 0,5<br />
punti ogni 10 cm di circonferenza<br />
Tabella 3a. Indice di posizione (IP)<br />
Posizione Indice<br />
Al centro della città: 10,0<br />
In agglomerato urbano: 8,0<br />
In zona rurale: 6,0<br />
Tabella 3b. Indice di posizione (modificato) (IPm)<br />
Posizione Indice<br />
Al centro della città: 10,0<br />
In media periferia 8,0<br />
In periferia 6,0<br />
In parchi esterni 4,0<br />
In zona rurale: 2,0<br />
Tabella 4a. Indice estetico e delle condizioni sanitarie (IES)<br />
Condizioni Indice<br />
Sano, vigoroso, solitario, rimarchevole: 10,0<br />
Sano, vigoroso, in gruppo da 2 a 5, rimarchevole: 9,0<br />
Sano, vigoroso, in gruppo o in filare: 8,0<br />
Sano, vegetazione media, solitario: 7,0<br />
Sano, vegetazione media, in gruppo da 2 a 5: 6,0<br />
Sano, vegetazione media, in gruppo o in filare: 5,0<br />
Poco vigoroso, vecchio, solitario: 4,0<br />
Poco vigoroso, vecchio, in gruppo, non di buona conformazione: 3,0<br />
Senza vigore, malato: 2,0<br />
Senza valore: 1,0<br />
Tabella 4b. Indice estetico e delle condizioni sanitarie modificato (IESm)<br />
Condizioni Indice<br />
Pianta sana, vigorosa, solitaria ed esemlare: 10,0<br />
Pianta sana, vigorosa, in filare: 9,0<br />
Pianta sana, vigorosa, in gruppo: 8,0<br />
Pianta sana, media vigoria, solitaria od esemplare: 7,0<br />
Pianta sana, media vigoria, in filare 6,0<br />
Pianta sana, media vigoria, in gruppo: 5,0<br />
Pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo, in filare 3,0<br />
Pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo o malformata, in 2,0<br />
gruppo o solitaria:<br />
Pianta senza vigore, ammalata: 0,5<br />
Pianta senza o con scarsissimo valore: 0,1<br />
Tabella 5a. Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (IR)<br />
5
Dimensioni delle lesioni<br />
Riduzione % del<br />
rispetto alla circonferenza (%)<br />
valore dell'albero<br />
fino a 20 - 20<br />
fino a 25 - 25<br />
fino a 30 - 35<br />
fino a 40 - 70<br />
fino a 45 - 90<br />
fino a 50 - 100<br />
Tabella 5b. Indice di riduzione per danni al legno e al cambio modificato (IRm)<br />
Dimensioni delle lesioni<br />
Riduzione % del<br />
rispetto alla circonferenza (%)<br />
valore dell'albero<br />
fino a 10 - 10<br />
fino a 20 - 20<br />
fino a 25 - 25<br />
fino a 30 - 35<br />
fino a 35 - 50<br />
fino a 40 - 60<br />
fino a 45 - 80<br />
fino a 50 - 90<br />
5.2 Procedimento tedesco (Bernatzky, 1978)<br />
Nel procedimento tedesco, indubbiamente più articolato di quello svizzero, gli indici<br />
fondamentali sono ancora un decimo del prezzo al vivaio della pianta, in questo caso indicato come<br />
valore base (Vb) (tab.1), quindi:<br />
(i) l'indice di dimensione (ID) (tab. 1);<br />
(ii) l'indice di posizione (IP) (tab. 6);<br />
(iii) l'indice di condizione (IC) (tab. 7);<br />
(iv) l'indice di inserimento ambientale (IIA) (tab. 8);<br />
(v) l'indice di età (IE) (tab. 9) e<br />
(vi) l'indice di riduzione per danni al legno e al cambio (IR) (tab. 10).<br />
VC = Vb·ID·IP·IC·IIA·IE (·IR)<br />
dove:<br />
Vb = Valore base;<br />
ID = Indice di dimensione;<br />
IP = Indice di posizione;<br />
IC = Indice di condizione;<br />
IIA = Indice di inserimento ambientale;<br />
IE = Indice di età;<br />
IR = Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (si applica solo nel caso di piante<br />
danneggiate, non abbattute).<br />
Il valore ornamentale complessivo si ottiene quindi correggendo il valore base con il valore dei<br />
diversi indici. È interessante osservare che, a differenza di quanto previsto nel procedimento<br />
svizzero, in questo caso è previsto - nell’indice di condizione - il valore 0, tale da rendere nullo il<br />
valore finale dell’albero. Questa particolarità non è prevista nel procedimento svizzero, in quanto è<br />
opinione di molti che una pianta, ancorchè malandata e mal ubicata, abbia sempre un valore<br />
ornamentale, seppure minimo.<br />
Tabella 6. Indice di posizione (IP)<br />
6
Posizione Indice<br />
Centro urbano: 3,0<br />
Città 2,0<br />
Paese 1,5<br />
Aperta campagna 1,3<br />
Tabella 7. Indice di condizione (IC)<br />
Aspetti considerati<br />
distanza dagli<br />
altri alberi<br />
sviluppo stato vegetativo danni indice sintetico<br />
corretta buono,<br />
vigoroso<br />
buono nessuno 1,0<br />
0,9<br />
0,8<br />
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,4<br />
0,3<br />
0,2<br />
0,1<br />
troppo lontano senza vigore pessimo totalmente 0<br />
o troppo vicino<br />
danneggiato<br />
Tabella 8. Indice di inserimento ambientale (IIA)<br />
Aspetti considerati<br />
inserimento nel compatibilità esecuzione indice sintetico<br />
paesaggio con il tipo<br />
di suolo<br />
dell’impianto<br />
buono buono buono 1,0<br />
0,9<br />
0,8<br />
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,4<br />
0,3<br />
0,2<br />
cattivo cattivo cattivo 0,1<br />
Tabella 9. Indice di età (IE)<br />
Anni oltre l’età media Indice di riduzione %<br />
Relazione L/A Relazione L<br />
(lineare)*<br />
2 /A2 (parabolica)*<br />
10 - 10 - 1<br />
20 - 20 - 4<br />
30 - 30 - 9<br />
40 - 40 - 16<br />
50 - 50 - 25<br />
60 - 60 - 36<br />
70 - 70 - 49<br />
80 - 80 - 64<br />
90 - 90 - 81<br />
100 - 100 - 100<br />
*con:<br />
L = Lunghezza del ciclo vitale della pianta (espressa in anni).<br />
A = Numero degli anni dopo il superamento dell'età media.<br />
Tabella 10. Indice di riduzione per danni al legno e al cambio (IR)<br />
Dimensioni delle lesioni Riduzione % del<br />
7
ispetto alla circonferenza (%) valore dell'albero<br />
fino a 20 - 20<br />
fino a 25 - 25<br />
fino a 30 - 35<br />
fino a 40 - 70<br />
fino a 45 - 90<br />
fino a 50 - 100<br />
5.3 Altri procedimenti parametrici<br />
Possono venire annoverati tra i procedimenti parametrici anche quello proposto da Ermer (citato<br />
in Pirani e Fabbri, 1988) e quello di Sermonti, poi ripreso da Caballer Mellado (1989).<br />
Il primo propone di calcolare il valore di una pianta ornamentale moltiplicando il prezzo di<br />
acquisto per un indice ricavato dal rapporto tra i volumi della pianta oggetto di stima e quello della<br />
pianta della massima dimensione possibile in grado di sostituirla:<br />
VC = P V0<br />
max<br />
V<br />
+ T+I<br />
con:<br />
P = prezzo di mercato al vivaio;<br />
V0/Vmax = rapporto tra il volume della pianta in oggetto e quello della pianta della massima<br />
dimensione possibile in grado di sostituire la pianta abbattuta o danneggiata;<br />
T, I = spese di trasporto e impianto.<br />
Il procedimento è stato messo a punto in realtà diverse dalle nostre e la sua applicazione alla<br />
situazione italiana suscita non poche perplessità, portando a valori esageratamente alti.<br />
Analogamente, non si può ritenere un procedimento rispondente a requisiti di affidabilità e praticità<br />
applicativa quanto proposto da Sermonti e da Caballer Mellado: le funzioni ad hoc per alcune<br />
specie arboree (che legano il valore ornamentale a più variabili quali il prezzo di mercato, l’altezza<br />
e la circonferenza della pianta, in forme a volte lineari a volte esponenziali) necessitano di continui<br />
aggiornamenti e, soprattutto, sono disponibili solo per alcune specie ornamentali, tra l’altro non<br />
quelle a più larga diffusione.<br />
8
6. Esempio: applicazione procedimenti stima ad una pianta ornamentale in Padova<br />
6.1 Scopo e quesito di stima<br />
Si richiede la stima di un esemplare di bagolaro (Celtis australis), abbattuto in seguito ad un<br />
incidente automobilistico, per il quale il Comune di Padova ha avanzato richiesta di risarcimento<br />
danni nei confronti del titolare dell’autovettura e, quindi, della compagnia assicuratrice. Il quesito<br />
di stima può venire formulato come “stima del più probabile valore della pianta abbattuta al fine di<br />
calcolare l'entità del risarcimento da corrispondere al Comune di Padova”.<br />
6.2 Descrizione dell'oggetto di stima<br />
La pianta oggetto di stima fa parte di un filare che si trova lungo la via Fistomba, in zona Stanga,<br />
ha circa 35-40 anni di età, altezza pari a circa 15 metri e diametro a m 1,30 dal suolo pari a cm 40.<br />
La pianta presenta crescita vigorosa e buone condizioni fitosanitarie, a parte alcune zone della<br />
chioma troppo intensamente potate e qualche problema radicale causato da scavi effettuati per<br />
l'interramento delle linee telefoniche. Il valore estetico-ornamentale è rilevante, facendo parte di un<br />
viale oltre il quale si intravede la zona golenale a verde, il canale Piovego e la cinta muraria,<br />
offrendo un piacevole scorcio della città.<br />
6.3 Procedimenti di stima<br />
La stima verrà effettuata applicando sia il procedimento razionale-analitico (valore di costo) che<br />
quello per valori tipici, o parametrico (procedimenti svizzero e tedesco).<br />
6.4 Fonti dei dati<br />
I dati bio-auxometrici (età, altezza, diametro) delle piante sono stati ottenuti tramite misura<br />
diretta con gli opportuni strumenti dendrometrici. I dati relativi ai prezzi di acquisto delle piante<br />
sono stati tratti dal Listino Prezzi della CCIAA di Padova (1994) e dal Listino Prezzi ASSOVERDE<br />
(1993). I costi relativi al trasporto e all'impianto derivano in parte dai listini prezzi della CCIAA ed<br />
in parte da stime.<br />
Bisogna osservare a questo proposito che i prezzi di acquisto cui fare riferimento<br />
nell’applicazione dei diversi procedimenti non sono gli stessi: per il procedimento razionale<br />
analitico si ipotizza di mettere a dimora una pianta avente le dimensioni più grandi possibili per un<br />
impianto in area urbana (tuttavia nell’ambito della normalità delle condizioni), ed è al suo prezzo di<br />
acquisto in vivaio che si deve far riferimento. Per i procedimenti parametrici, invece, ci si deve far<br />
riferimento obbligatoriamente al prezzo di acquisto di una pianta delle dimensioni indicate dal<br />
procedimento, come riportato in tab. 1.<br />
9
6.5. Valore di costo<br />
qn-1 In riferimento alla formula VC = R qn + s<br />
r<br />
, sono stati adottati i seguenti valori:<br />
R 250.000 lire, di cui 140.000 lire per l'acquisto in vivaio di una<br />
pianta di circa 6 cm di diametro (18 cm circonferenza) più<br />
110.000 lire per il trasporto e l'impianto, come riportato nel<br />
Listino Prezzi della CCIAA di Padova (Opere a verde);<br />
s 50.000 lire<br />
n 20 (si è assunto che la pianta posta in sostituzione di quella<br />
abbattuta possa arrivare a svolgere la stessa funzione<br />
ornamentale in 20 anni);<br />
r 5%<br />
q 1,05<br />
da cui:<br />
VC = 250.000·1,05 20 +50.000·<br />
20<br />
1,05 - 1<br />
0,05<br />
= 2.317.000 lire.<br />
6.6. Procedimento parametrico svizzero<br />
In seguito ad un esame delle caratteristiche della pianta e del contesto circostante, sono stati<br />
attribuiti alla pianta abbattuta i seguenti valori del prezzo base e degli indici:<br />
Prezzo base Pb 6.000 lire, vale a dire 1/10 del prezzo riportato<br />
dal listino ASSOVERDE per un Celtis<br />
australis in zolla con circonferenza di 10-12<br />
cm (60.000 lire);<br />
Indice di dimensione ID 11,5 (legato alla circonferenza);<br />
Indice di posizione IP 8,0 (media periferia);<br />
Indice estetico e delle condizioni sanitarie<br />
da cui:<br />
IES 6,0 (pianta sana, media vigoria, in filare).<br />
VC = 6.000·11,5·8,0·6,0 = 3.312.000 lire.<br />
6.7. Procedimento parametrico tedesco<br />
In base a quanto riportato nelle tabelle 1, 6, 7, 8 e 9 e in seguito ad un esame delle caratteristiche<br />
della pianta e del contesto circostante, sono stati attribuiti alla pianta abbattuta i seguenti valori del<br />
prezzo base e degli indici:<br />
Valore base: Vb 4.000 lire, vale a dire 1/10 del prezzo riportato<br />
dal listino ASSOVERDE per un Celtis<br />
australis in zolla con circonferenza di 8-10 cm<br />
(40.000 lire);<br />
Indice di dimensione ID 1.250 (legato all’area basimetrica);<br />
Indice di posizione IP 2,0 (città);<br />
10
Indice di condizione IC<br />
11<br />
0,5 (ottenuto stimando sinteticamente la<br />
distanza dagli altri alberi, lo sviluppo e lo stato<br />
vegetativo, i danni);<br />
Indice di inserimento ambientale IIA 0,7 (ottenuto stimando sinteticamente<br />
l’inserimento nel paesaggio, la compatibilità<br />
con il tipo di suolo, l’esecuzione<br />
Indice di diminuzione dell'età:<br />
da cui:<br />
IE<br />
dell’impianto);<br />
- (si ritiene che la pianta non abbia ancora<br />
superato l’età media, per cui non c’è<br />
deprezzamento dovuto all’invecchaimento);<br />
6.7. Procedimento di Ermer<br />
In riferimento alla formula VC = P V0<br />
max<br />
VC = 4.000·1.250·2,0·0,5·0,7 = 3.500.000 lire<br />
V<br />
+ T+I, sono stati adottati i seguenti valori:<br />
P 100.000 lire, come riportato nel listino prezzi ASSOVERDE per<br />
un Celtis australis in zolla con circonferenza di 15 cm;<br />
V0 0,7563 m3, cioè il volume di una pianta avente diametro di 40<br />
cm, altezza di 15 m e coefficiente di rastremazione pari a 0,4 (la<br />
pianta abbattuta);<br />
Vmax 0,0036 m3, cioè il volume di una pianta avente diametro di 5<br />
cm, altezza di 3 m e coefficiente di rastremazione pari a 0,6;<br />
T+I 110.000 lire, come riportato dal listino prezzi della CCIAA<br />
(Opere a verde);<br />
da cui:<br />
VC = 100.000·0,07536/0,0036 + 110.000 = 21.010.000 lire.<br />
7. Conclusioni<br />
La tabella 11. riporta i diversi valori ornamentali a seconda del procedimento applicato.<br />
Tabella 11. Confronto tra i risultati ottenuti<br />
dall’applicazione dei diversi procedimenti<br />
Procedimento Valore pianta<br />
Valore di costo 2.317.000<br />
Procedimento svizzero 3.312.000<br />
Procedimento tedesco 3.500.000<br />
Procedimento di Ermer 21.010.000<br />
In sintesi, si può affermare che:<br />
1. con i procedimenti razionale-analitico e parametrico (procedimento svizzero e tedesco) si<br />
ottengono risultati di ordine comparabile;
2. nell’ambito dei procedimenti parametrici, le divergenze tra il procedimento svizzero e quello<br />
tedesco sono legate soprattutto all’indice di dimensione, che è espresso da una relazione lineare<br />
nel procedimento svizzero e da una relazione esponenziale nel procedimento tedesco. In pratica,<br />
il procedimento tedesco, a parità di condizioni, sovrastima gli esemplari di grandi dimensioni e<br />
tende, inoltre, ad accentuare le differenze tra città e campagna e l'effetto negativo determinato<br />
dalle cattive condizioni estetico-sanitarie;<br />
3. nel procedimento tedesco possono insorgere alcune difficoltà per la scelta degli indici sintetici<br />
(di condizione e di inserimento ambientale) che, riassumendo diversi aspetti, rappresentano una<br />
fonte di incertezza e variabilità;<br />
4. i procedimenti parametrici risentono del fatto di essere stati messi a punto in una situazione<br />
diversa e passata, non sempre aderente alla realtà odierna: ciò si riflette, ad esempio, nel<br />
riferimento ad un prezzo/valore base di piante di dimensioni piccole, oggi non più messe a<br />
dimora; pertanto, questi procedimenti necessitano di alcuni aggiornamenti e adattamenti;<br />
5. valori notevolmente più elevati si ottengono con la formula proposta da Ermer, che non si può<br />
ritenere pertanto un procedimento affidabile nei nostri contesti;<br />
6. la discrezionalità dell’estimatore è legata, nel caso del procedimento razionale-analitico,<br />
soprattutto alla scelta del saggio, nel caso di procedimenti parametrici alla valutazione delle<br />
caratteristiche del soggetto e del contesto esaminati.<br />
In ultima analisi, una maggior affidabilità sembra venire offerta dal procedimento razionaleanalitico,<br />
proprio in virtù del suo riferimento a un contesto “reale”, ovvero il mercato che permette<br />
ragionevoli aggiustamenti di R, s ed r. I procedimenti parametrici si giustificano quando si debbano<br />
stimare molte piante in condizioni diverse, per cui l’estimatore deve affidarsi a misurazioni di<br />
tecnici, tuttavia precedentemente istruiti sul come distribuire i valori degli indici.<br />
Bibliografia<br />
ASSOVERDE (1993) Listino Prezzi delle Piante Ornamentali. Associazione Italiana Costruttori<br />
del Verde, Roma.<br />
BERNATZKY A. (1978) Tree ecology and preservation, Amsterdam - Oxford - New York,<br />
Elsevier Scientific Pub. Co..<br />
CCIAA Padova (1994), Prezzi Opere Edili.<br />
FABBRI M. (1989) ‘Metodi di stima del valore delle piante arboree ornamentali’, Acer, 2, 15-9.<br />
UNION SUISSE DES SERVICES DES PARCS ET PROMENADES (1974) Normes, Berna.<br />
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