“INTEGRAZIONE DEL PROTOCOLLO EMDR NELLA TERAPIA ...
“INTEGRAZIONE DEL PROTOCOLLO EMDR NELLA TERAPIA ...
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fatto che la metodologia di lavoro proposta dall'<strong>EMDR</strong> favorisce l'integrazione tra le<br />
capacità rappresentazionali ed esecutive delle funzioni mentali superiori (chiedendo di<br />
richiamare il ricordo e la cognizione negativa connessa) e le informazioni sulle variazioni<br />
dello stato corporeo generate dalle emozioni (chiedendo al paziente di richiamare<br />
l'emozione, il livello di disturbo e dove lo sentono nel corpo). Valeria, lasciando emergere<br />
il ricordo di una relazione con il collega psicologo che mi ha preceduto, esprime piangendo<br />
tutta la sua sofferenza per non avere mai avuto una relazione intima con un uomo. Da lì<br />
inizia a raccontarmi, per la prima volta, che ha fantasie sessuali su Pietro e non su<br />
Antonio. nonostante che dica di essere innamorata del secondo, dandomi modo di<br />
riflettere con lei sulle motivazioni (Pietro fa più paura perché più accessibile, Antonio.<br />
probabilmente rimarrà sempre una relazione platonica). La paziente torna alla seduta<br />
successiva dicendomi che ha deciso di dare una possibilità a Pietro, e che forse è lei che<br />
si è sempre preclusa delle possibilità; ma, soprattutto, da qual momento la “finestra sulle<br />
sue emozioni” che nei due anni di terapia precedenti si apriva a sprazzi, ma si richiudeva<br />
subito, è rimasta aperta in tutti i colloqui successivi.<br />
c- Oltre a trasmettere la percezione che il cambiamento è possibile, l'esperienza di riuscire<br />
a elaborare i ricordi traumatici e le emozioni disturbanti ad essi correlate molto<br />
rapidamente (normalmente anche quando si chiude una seduta incompleta il livello di<br />
disturbo quanto meno scende) rende più accettabile affrontare le esperienze traumatiche e<br />
fa abbassare le difese.<br />
La ricerca clinica sull'<strong>EMDR</strong> ha messo a punto tutta una serie di tecniche che ne rendono<br />
possibile l'utilizzo anche con pazienti gravi, che tendono alla dissociazione e all'<br />
evitamento delle emozioni. In particolare, ci sono apparsi molto utili con le nostre pazienti l'<br />
“intervento cognitivo integrativo”, e il “riorientamento temporale”.<br />
d- La maggior parte delle nostre pazienti sono state maltrattate fisicamente o<br />
psicologicamente, abusate o molestate sessualmente, o, nel migliore dei casi, gravemente<br />
carenziate e l'<strong>EMDR</strong> è stato ormai validato ampiamente per il trattamento DPTS e per le<br />
sequele di traumi gravi dimostrandosi altamente efficace. Inoltre, la ricerca clinica ne sta<br />
dimostrando l'efficacia anche nel curare le ferite dell'attaccamento.<br />
STRATEGIE UTILIZZATE<br />
a- Abbiamo ritenuto utile installare sempre il “Posto al sicuro” e alcune “risorse” prima di<br />
effettuare la “mappatura dei traumi”, cioè l'individuazione di 10 ricordi disturbanti, con le<br />
cognizioni negative e le emozioni ad essi associate. Infatti, l'osservazione del fatto che<br />
questa fase del trattamento, spesso, fa emergere emozioni forti, ci ha indotto a pensare<br />
che per pazienti così difese potesse essere rassicurante possedere degli strumenti per<br />
tranquillizzarsi e esperire una capacità di controllo di sé, anche al di fuori della stanza di<br />
terapia.<br />
b- Discutere con il paziente da che ricordo iniziare: non partiamo necessariamente dal più<br />
antico o dal peggiore, come prevede il protocollo standard. Normalmente concordiamo di<br />
partire da un ricordo che sentono disturbante, connesso con vissuti attuali, ma tollerabile<br />
(spaventa meno e se riescono a chiudere sono rassicurati).<br />
Con Lorella per esempio abbiamo scelto di lavorare su un ricordo della prima infanzia (lei<br />
che gioca nel box e improvvisamente sente intorno a sé il panico della nonna e della<br />
madre al rientro a casa del padre) che lei non sente come il più disturbante ma che sente<br />
connesso ad un problema molto attuale e cioè la sensazione paralizzante che sperimenta<br />
di fronte a qualsiasi conflitto sia che abbia a che fare con lei sia che riguardi problemi di