Luglio 2018
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teatro<br />
11<br />
LIVORNOnonstop<br />
Il nuovo show dei Mayor Von Frinzius da un’idea di Lamberto Giannini<br />
Incessante<br />
“”se credessi in un dio”<br />
Il gruppo dei Mayor Von Finzius. Nel riquadro: Lamberto Giannini.<br />
Dai tempi<br />
di Bo e<br />
Ciondolo,<br />
quando<br />
Lamberto<br />
Giannini<br />
insieme a<br />
Laura Marengo,<br />
oggi sua moglie, arrivarono<br />
nei parchi cittadini a bordo<br />
del famoso Ludobus come animatori,<br />
ho visto una persona che<br />
non si è mai fermata, “incessantemente”<br />
ha condiviso un crescendo<br />
di passioni con la sua<br />
città.<br />
Il teatro da circa venti anni è una<br />
grande sfida, i Mayor From Frinzius<br />
“incessantemente” in crescita,<br />
crescita degli attori e di altri<br />
registi che Lamberto Giannini ha<br />
fatto crescere con lui.<br />
La costruzione di uno spettacolo<br />
è la vita stessa: alti e bassi,<br />
sfida, tenacia, lacrime e gioia. Il<br />
potere immenso, la magia terapeutica<br />
della compagnia teatrale<br />
racchiude in sé un ingrediente<br />
di Stefania D’Echabur<br />
fondamentale: emozione che ha<br />
il potere di sciogliere nodi, lì<br />
dove spesso la vita senza interventi,<br />
trasformerebbe in piccole<br />
o grandi pietre.<br />
“Se credessi in un Dio vorrei<br />
cantasse a squarciagola”, la<br />
cultura come cura, un Dio che<br />
si materializza sul palco del Teatro<br />
Goldoni attraverso attori<br />
che trasmettono un UNICO, un<br />
oltre, un CREDO; “incessantemente”<br />
innamorati dell’amore,<br />
▲<br />
della voglia di comunicare, di<br />
porgere al pubblico una possibilità:<br />
chiavi di lettura dell’esistenza<br />
umana attraverso quadri<br />
teatrali.<br />
“Incessante” che ha debuttato<br />
al Teatro Goldoni il 24 maggio<br />
scorso, e che sta iniziando un<br />
viaggio di repliche, ha qualcosa<br />
di particolare.<br />
Chi assiste si sente sfiorato, toccato,<br />
baciato. Da uno sguardo<br />
degli attori rivolto a chi è seduto<br />
in poltrona, scaturisce un invito…<br />
Balla con me… ed è così<br />
che inizia la magia del teatro che<br />
tutto trasforma: catturare tre<br />
occhi, un occhio in più per comunicare<br />
che “normaloidi” e<br />
mondo dell’handicap è un unico<br />
mondo di anima e di emozioni<br />
da vivere a un ritmo lento ma<br />
che esplode nel rock dello stare<br />
dentro.<br />
Capita di dovere trattenere le lacrime<br />
che vorrebbero esplodere.<br />
Capita di sentire come i Mayor<br />
possono amplificare le emozioni<br />
per arrivare a scavare nel baule<br />
emotivo e capita che attraverso<br />
il loro atto creativo riescono<br />
a farle uscire… e tutto questo<br />
ad un ritmo “incessante” perché<br />
non c’è spazio per pensare… il<br />
flusso dell’esistenza traportata<br />
su un palco afferma che la vita è<br />
vivere, sempre, la vita è rivoluzione,<br />
energia. Testimonianza.<br />
“Incessantemente” orgogliosi di<br />
voi.