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Accolgo l’anno 2018 con grande emozione e
trepidazione perché segna i 90 anni dalla creazione
dell’Accademia d’Egitto a Roma.
Infatti, nel lontano 1928 il primo budget per la realizzazione dell’Accademia veniva
approvato e riconosciuto dal Parlamento egiziano per un’Accademia di Belle Arti
egiziana in Italia.
E se oggi sembra alla moda parlare di “soft power”, di diplomazia culturale, come di altri
termini sofisticati, dobbiamo confessare che il Governo egiziano è stato uno dei primi
ad adottare la strategia “on the ground”.
La storia dell’Accademia d’Egitto ha veramente scritto un importante capitolo nelle
relazioni diplomatiche tra Egitto ed Italia.; abbiamo realizzato una mostra speciale per
sottolineare gli stretti legami tra uomini di Stato Italiani ed Egiziani, che hanno saputo
sfruttare la meglio il potere della Cultura.
Abbiamo organizzato durante i primi mesi del 2018, diverse manifestazioni artistiche,
che ricordano personalità dal grande spessore umano, grazie al quale hanno creato
straordinari ponti tra popoli, come dimostra l’esempio di Giacomo Groppi ed
Empedocle Gaglio.
La donna, che da sempre ha giocato un ruolo fondamentale nello scambio culturale
tra l’Egitto e l’Italia, è stata protagonista della mostra “Unite dal Talento” che ha fatto
incontrare sei donne dalle sponde del Mediterraneo perché si creasse tra loro un dialogo
artistico e culturale. Quasi un secolo di creatività e bellezza che spero possa rinnovarsi
eternamente in modo da essere al pari della millenaria cultura dei nostri Paesi.