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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.94 giugno 2018

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Sulla base delle anticipazioni fornite<br />

dall’Ente Nazionale Risi, per poter produrre<br />

riso “Classico” è necessario che l’intera<br />

produzione aziendale di una o più delle<br />

varietà tradizionali sia conforme al protocollo<br />

di prossima approvazione (principio<br />

di esclusività).<br />

Tale protocollo, che verosimilmente potrà<br />

essere applicato a partire dalla campagna<br />

<strong>2018</strong>, dovrà essere osservato da parte di chi<br />

coltiva e produce, in Italia, le varietà tradizionali<br />

sopra citate (comprese quelle a DOP<br />

e IGP) utilizzando solo semente certificata,<br />

chi ne acquista il risone e/o lo lavora e/o ne<br />

confeziona il prodotto ottenuto per commercializzarlo<br />

con l’indicazione del termine<br />

“Classico”.<br />

Qualora non fossero rispettati i termini<br />

previsti dal protocollo, ovvero non fosse<br />

possibile identificare e tracciare il prodotto<br />

su quelle basi, lo stesso prodotto potrà essere<br />

comunque commercializzato ma non<br />

potrà essere definito “Classico”.<br />

A titolo di esempio, per quanto riguarda la<br />

vendita del prodotto sugli scaffali:<br />

• sulla confezione di riso che contiene la<br />

varietà autentica Arborio, si potrà leggere<br />

anche il termine “Classico” (Riso<br />

Arborio Classico) purché sia garantita<br />

la rintracciabilità del prodotto, nel rispetto<br />

del protocollo in via di approvazione;<br />

• la confezione di Balilla, ancorchè contenga<br />

riso autentico, non potrà recare<br />

la scritta “Classico” poiché Balilla<br />

non rientra tra le varietà individuate<br />

dall’allegato 2 dell’art. 5.2, ma recherà<br />

la denominazione dell’alimento “Riso<br />

tondo Balilla” dal nome del relativo<br />

gruppo varietale di appartenenza.<br />

Una garanzia in più per il consumatore<br />

che, ben presto, potrà trovare in commercio<br />

le nuove confezioni di riso con indicata la<br />

parola “Classico” vicino alla varietà prescelta,<br />

tra quelle sopra citate.<br />

Ma il consumatore è consapevole sulle novità<br />

introdotte dalla nuova normativa e sul<br />

significato della parola “Classico” sulle confezioni<br />

di riso?<br />

Il consumatore convinto di acquistare Baldo<br />

non definito “Classico”, è consapevole del<br />

fatto che, in realtà, sta acquistando varietà<br />

affini che, in virtù della nuova legge, hanno<br />

perso la propria “identità”?<br />

Negli ultimi tempi l’Assessorato regionale<br />

all’agricoltura sta attuando numerose<br />

iniziative a sostegno della produzione risicola,<br />

utilizzando le opportunità derivanti<br />

dal PSR sia a favore della parte produttiva<br />

che di quella promozionale, di informazione<br />

e di comunicazione, soprattutto all’interno<br />

della GDO: il marchio Piemondina,<br />

di recente istituzione, ne è un esempio<br />

molto importante, poiché costituisce uno<br />

strumento di forte impatto nei confronti<br />

del consumatore, per comunicare il riso<br />

a 360° ed evidenziare l’importanza della<br />

coltura per il territorio piemontese.<br />

Le azioni promozionali potranno favorire<br />

le scelte del consumatore e accrescere la<br />

consapevolezza sia nei confronti del prodotto<br />

riso e della nuova normativa che delle<br />

aziende e dei territori di produzione.<br />

La <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>,<br />

grazie al PSR, sta<br />

promuovendo<br />

numerose iniziative<br />

a sostegno della<br />

produzione risicola<br />

Agricoltura 94<br />

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