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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.94 giugno 2018

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sviluppo rurale (PSR), per richiedere l’assegnazione<br />

di buoni carburanti (UMA)<br />

o per attivare altri procedimenti minori<br />

devono aggiornare il proprio piano colturale,<br />

attraverso la dichiarazione delle<br />

previsioni di semina.<br />

Questa attività di norma è svolta, con<br />

la collaborazione degli operatori dei centri<br />

autorizzati di assistenza in agricoltura<br />

(CAA), attraverso l’uso di tabelle in cui<br />

sono riportate le particelle in conduzione<br />

all’azienda, con l’indicazione delle coltivazioni<br />

effettuate nella campagna precedente<br />

(il cosiddetto “Brogliaccio”). I piani<br />

aggiornati su carta vengono poi trascritti<br />

sull’anagrafe, in apposita sezione. La<br />

qualità delle coltivazioni dichiarate viene<br />

controllata mediante telerilevamento, mediante<br />

l’uso di foto aeree o satellitari. Ad<br />

ogni particella viene attribuito un codice<br />

di eleggibilità, derivante dalla fotointerpretazione<br />

delle immagini telerilevate.<br />

L’EVOLUZIONE GRAFICA<br />

Con l’avvio del nuovo periodo di programmazione,<br />

l’Unione Europea ha indicato<br />

agli Stati Membri di evolvere l’attuale<br />

sistema di rilevazione delle colture<br />

oggetto di sostegno, con lo sviluppo di<br />

servizi informatici basati su strumenti<br />

geospaziali. In altre parole gli Stati membri<br />

devono consentire la rappresentazione<br />

grafica dei piani colturali delle aziende<br />

agricole, in modo da agevolare l’elaborazione<br />

delle dichiarazioni di rito da parte<br />

degli agricoltori e la pianificazione delle<br />

attività di campo.<br />

Per questo motivo l’anno scorso il CSI<br />

<strong>Piemonte</strong>, su incarico di <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong><br />

e ARPEA, ha introdotto nell’anagrafe<br />

agricola del <strong>Piemonte</strong> una funzionalità<br />

per disegnare il piano colturale delle<br />

aziende agricole, basata su un software<br />

ricevuto in riuso da AGEA. Tale funzionalità<br />

opera attraverso due passaggi: il<br />

primo consente di rappresentare gli usi<br />

non agricoli (fabbricati e incolti) e gli usi<br />

durevoli (boschi, colture arboree, vigneti...),<br />

il secondo consente di indicare il<br />

dettaglio dei seminativi e dei prati.<br />

Il piano colturale grafico viene poi salvato<br />

su sistema sia in forma grafica, sia<br />

in forma alfanumerica, come elenco di<br />

particelle ed è consultabile in entrambe<br />

le modalità dai titolari delle aziende agricole<br />

registrati sul portale www.sistemapiemonte.it,<br />

attraverso il servizio on-line<br />

dell’anagrafe agricola del <strong>Piemonte</strong>. I dati<br />

sono poi utilizzati per precompilare le domande<br />

grafiche, ove richiesto dalla norma<br />

dell’Unione Europea, e le domande in formato<br />

di testo, quando la forma grafica non<br />

è necessaria (es. buoni carburante).<br />

Una norma<br />

europea prevede<br />

la creazione di<br />

una banca dati<br />

interamente<br />

informatizzata,<br />

per presentare le<br />

domande di aiuto<br />

e finanziamento al<br />

fine di avere una<br />

rappresentazione<br />

grafica certa dei<br />

piani colturali<br />

delle aziende<br />

Agricoltura 94<br />

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