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anteprima ritmo

A partire da un brano dell’opera De musica di S. Agostino si articola uno scritto collettivo e plurivoco che indaga le diverse manifestazioni legate al concetto di “ritmo”. Il ritmo come battito che guida la lingua nel campo di esistenza del discorso poetico; il ritmo come “vento spirituale” che nuove il corpo nel precipitato coreografico della danza; il ritmo come segreta legge dell’accordo comunitario e fine movente dei rituali sociali; il ritmo come paradigma storico e griglia sostanziale del nostro modo di essere al mondo.

A partire da un brano dell’opera De musica di S. Agostino si articola uno scritto collettivo e plurivoco che indaga le diverse manifestazioni legate al concetto di “ritmo”. Il ritmo come battito che guida la lingua nel campo di esistenza del discorso poetico; il ritmo come “vento spirituale” che nuove il corpo nel precipitato coreografico della danza; il ritmo come segreta legge dell’accordo comunitario e fine movente dei rituali sociali; il ritmo come paradigma storico e griglia sostanziale del nostro modo di essere al mondo.

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INDICE<br />

<br />

nota editoriale<br />

RITMO<br />

2 De musica I 2,2 –3,4<br />

Agostino di Ippona<br />

19 Il <strong>ritmo</strong> e la politica dei corpi<br />

Paolo Apolito<br />

60 La misura dell’organico.<br />

Archetipi e frequenze del <strong>ritmo</strong><br />

nel primo Novecento.<br />

Raimondo Guarino<br />

89 Il <strong>ritmo</strong> dell’evento<br />

Giuseppe Pascarelli


PAOLO APOLITO INSEGNA ANTROPOLOGIA CULTURALE NELL’U-<br />

NIVERSITÀ DI ROMA TRE. HA PUBBLICATO, TRA L’ALTRO: “DICE<br />

CHE HANNO VISTO LA MADONNA” E “IL CIELO IN TERRA” (IL MU-<br />

LINO, 1990 E 1992), “INTERNET E LA MADONNA” (FELTRINELLI,<br />

2002), “IL GIOCO DEL FESTIVAL. IL ROMANZO DEL GIFFONI FILM<br />

FESTIVAL” E “CON LA VOCE DI UN ALTRO” (L’ANCORA DEL MEDI-<br />

TERRANEO, 2004 E 2006).<br />

RAIMONDO GUARINO È PROFESSORE ORDINARIO DI DISCI-<br />

PLINE DELLO SPETTACOLO NEL DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA,<br />

COMUNICAZIONE E SPETTACOLO DELL'UNIVERSITÀ ROMA TRE.<br />

MEMBRO DEI COMITATI SCIENTIFICI DEI PERIODICI “TEATRO E<br />

STORIA” E “CULTURE TEATRALI”, È SOCIO DELL'INTERNATIONAL<br />

SHAKESPEARE ASSOCIATION. HA SCRITTO SU RUZANTE, GENET,<br />

BAUDELAIRE, BRECHT, IL RINASCIMENTO A ROMA E A VENEZIA.<br />

TRA I SUOI LIBRI RECENTI: "TEATRI LUOGHI CITTÀ" (ROMA, OF-<br />

FICINA, 2008); "SHAKESPEARE: LA SCRITTURA NEL TEATRO"<br />

(ROMA, CAROCCI, 2010).<br />

GIUSEPPE PASCARELLI È STATO DOCENTE DI ITALIANO E STO-<br />

RIA NELLE SCUOLE SUPERIORI, È REDATTORE E CO-FONDATORE<br />

DELLE EDIZIONI GRENELLE; TRA GLI IDEATORI DELLA COLLANA<br />

SPRONI, HA PUBBLICATO UNO STUDIO MONOGRAFICO SULLO<br />

STORICO E POLITICO LUCANO ETTORE CICCOTTI; SI OCCUPA DI<br />

TRADUZIONE LETTERARIA, SUA – TRA LE ALTRE – L'ULTIMA VER-<br />

SIONE DI “DARK LAUGHTER” DI SHERWOOD ANDERSON, USCITA<br />

NEL 2016 PER I TIPI DELLE ED. GRENELLE.


Nota editoriale


Nota editoriale


DE MUSICA<br />

I 2,2 –3,4<br />

AGOSTINO DI IPPONA<br />

Traduzione italiana di Anna Cariello.<br />

I 2, 2<br />

Maestro — Ebbene, siamo senz’altro d’accordo<br />

di non preoccuparci troppo del termine: cerchiamo<br />

soltanto di capire, se ti sembra utile, nel modo più<br />

accurato possibile, il carattere e il metodo di questa<br />

disciplina, qualunque essa sia.<br />

Discepolo — Indaghiamo pure: infatti desidero<br />

molto conoscere tutto ciò, di qualunque cosa si tratti.<br />

Maestro — Dai, allora, una definizione della<br />

musica.<br />

Discepolo — Non oso.<br />

Maestro — Puoi, almeno, confermare la mia<br />

definizione?<br />

Discepolo — Se la dici, ci proverò.<br />

Maestro — La musica è la scienza del modulare<br />

in modo corretto. Ti sembra?


5 De Musica<br />

Discepolo — Mi sembrerebbe, se mi fosse<br />

chiaro cosa sia questa modulazione.<br />

Maestro — Non hai mai sentito usare l’espressione<br />

misurare ritmicamente o l’hai sentita in un altro<br />

contesto in cui non riguardava il cantare e il danzare?<br />

Discepolo — È senza dubbio così, poiché osservo<br />

che misurare ritmicamente deriva da misura,<br />

essendo necessario rispettare la misura in tutte le<br />

cose fatte bene, mentre molte cose anche nel canto e<br />

nella musica, sebbene dilettino, sono molto vili; voglio<br />

comprendere pienamente cosa sia questa modulazione,<br />

parola in cui, sola, è contenuta la definizione di una<br />

così grande disciplina. Infatti, questa non è cosa tale<br />

da apprendersi come l’appresero cantori e mimi.<br />

Maestro — Non ti turbi quanto detto poco<br />

prima, poiché in ogni azione, anche al di là della musica,<br />

bisogna conservare la misura, e tuttavia nella<br />

musica si parla di misura ritmica. A meno che tu forse<br />

ignori che il discorso è proprio dell’oratore?<br />

Discepolo — Non lo ignoro, ma perché dici<br />

questo?<br />

Maestro — Riconosci che anche il tuo schiavo,<br />

per quanto illetterato e villano, quando risponde<br />

ad una tua domanda, anche con una sola parola, dice<br />

qualcosa?<br />

Discepolo — Sì, lo riconosco.<br />

Maestro — Dunque anche lui è un oratore?

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