Riflessi - FSNews

Totò a colori (con la scena cult del wagon-lit), Stazione
Termini, Destinazione Piovarolo, Tutti a casa, Il colonnello
Von Ryan, Cassandra Crossing, Café Express,
Pane e cioccolata. Anche l’elenco di attori e registi è
necessariamente molto parziale. Per tutti, ricordiamo
i ciak ferroviari di Alberto Sordi, Vittorio
Gassman, Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Nino
Manfredi o di Totò. E le firme di Vittorio De
Sica, Pietro Germi, Mario Monicelli, Carlo Lizzani,
Federico Fellini e Nanni Loy.
Forse più ancora che in passato, l’ufficio che
per le FS autorizza e coordina le riprese oggi è
costretto spesso agli straordinari. Alla sua porta
hanno recentemente bussato Sergio Castellitto
per Alzati e cammina, Raoul Bova per Sbirri,
Neri Parenti per Natale a Rio, Olmi per Il premio,
mentre Tornatore, in Baaria – La porta del vento ha
girato due scene con treni d’epoca, molto richiesti
per le scene d’antan. A Milano Centrale,
Giugno 2009
backstage
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poi, è stato interamente girato Fratelli d’Italia?,
docufilm sulla Shoah presentato a maggio, e in
un capannone di Roma Smistamento è stata ricostruito
un angolo della stazione di Bologna
per Gli amici del bar Margherita di Pupi Avati.
Oltre ai film, negli ultimi anni anche la fiction
ha dimostrato un crescente interesse per la ferrovia.
Qualche titolo? Romanzo criminale, Una madre,
I Cesaroni 3, Medicina Generale 2, Conta su di me
e Un medico in famiglia 6. Non esenti dal richiamo
dei binari anche spot pubblicitari e videoclip:
Lucio Dalla, uno per tutti, ha dedicato una canzone
a Totò nello splendido museo ferroviario
di Pietrarsa, accanto alle locomotive che hanno
fatto la storia dell’Italia in movimento.
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