Riflessi - FSNews

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La laguna come specchio dell’arte contemporanea,
le isole come approdi in un arcipelago
di visioni. La 53esima Esposizione Internazionale
d’arte arriva a Venezia, dal 7 giugno al 22
novembre, e la città si trasforma, ancora una
volta, in una grande vetrina per i linguaggi creativi
di oggi, o di un passato che è appena ieri.
Una città che cambia, almeno per qualche mese,
e una Biennale che si rinnova negli spazi
e nei percorsi. Gli habitué della manifestazione
hanno ben presente le maratone tra i tanti
padiglioni, tra una mostra e l’altra, per fagocitare
quanto più possibile diverse suggestioni.
Ma la soddisfazione e il piacere si rinnovano,
come in una grande festa che, al di là delle critiche,
funziona e affascina ancora. Tanto che
ogni anno le manifestazioni collaterali si moltiplicano,
le partecipazioni nazionali aumentano
(77 quest’anno, un record). Alla fine ogni
luogo, ogni isola, ogni palazzo, ogni padiglione
propone la propria identità, a formare, appunto,
un grande arcipelago emozionale, babele
di linguaggi. Dopo dieci anni riapre la Biblioteca
dell’ASAC, a cui si accede attraverso
il giardino di Carlo Scarpa, e riapre, fresca di
restauro, la sede storica di Ca’ Giustinian.
1 La sede storica
Apre dopo un attento
restauro Ca’ Giustinian
2 Video-audio Masbedo,
Schegge d’incanto in fondo
al dubbio. Una trilogia
di Allarme - Distruzione -
Lotta, 2009
3 e 4 Fare mondi Nikhil
Chopra, Yog Raj Chitrakar:
Memory Drawing II, 2007
Tamara Grcic
Site specific. Gaggiandre,
Arsenale, 2009
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