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copri fuoco - CHIAIA MAGAZINE

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PRIMO PIANO <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 4<br />

Il pacchetto sicurezza? Un paccotto<br />

I NUMERI DEL MINISTRO. Dovevano arrivare 1000 agenti, ma non è andata come<br />

previsto. Guerra di cifre sulle presenze effettive in città. Critici Malvano e Lamberti<br />

OSCAR MEDINA<br />

Ad ottobre, di fronte al solito,<br />

pesante bilancio di vittime,<br />

di rapina o di camorra, il ministro<br />

degli Interni Giuliano Amato<br />

ha sfornato il suo pacchetto sicurezza<br />

per la città. E in un autunno<br />

da bollettino di guerra si<br />

è presentato a muso duro: "Si<br />

punta al controllo capillare del<br />

territorio e al contrasto del crimine<br />

organizzato". Incorniciando<br />

la dichiarazione con una promessa:<br />

"Niente interventi tampone,<br />

solo soluzioni strutturali".<br />

E tra le cifre annunciate, una su<br />

tutte : "Subito a Napoli - ha detto<br />

- 1000 uomini in più". 1000 agenti,<br />

in parte da fuori, in parte già<br />

in città ma inchiodati alle scrivanie.<br />

Amato è un tipo riservato:<br />

e quel suo linguaggio forte, insolito,<br />

è piaciuto ai napoletani. Il<br />

piano, poi, è parso davvero un’accelerazione:<br />

in sintesi, 250 poliziotti<br />

in più (150 nuovi), 274 carabinieri<br />

in più (239 nuovi), 70<br />

unità della Guardia di Finanza<br />

(tutti nuovi) e persino 30 elementi<br />

della Forestale. Il ministro<br />

ci ha pure infilato altri 400 tra<br />

poliziotti e carabinieri per i blitz<br />

contro i santuari mafiosi.<br />

Un mare di sigle. Dunque, rinforzi<br />

da sogno: coi nuovi arrivi,<br />

le pattuglie della Ps su Napoli diventavano<br />

50 in più e 29 in più<br />

quelle dell’Arma.<br />

Il ministro, poi, si è persino inventato<br />

il «Rips» (Reparto d’intervento<br />

della Poizia stradale di<br />

Napoli) per vigilare su tangenziale<br />

e autostrade, la «Fir» (Forza<br />

d’intervento rapida) cioè i 400<br />

uomini citati prima per le bonifiche<br />

dei ghetti malavitosi, e la<br />

«Scit» (Squadra di controllo degli<br />

itinerari turistici) per battere le<br />

vie del turismo. Annunciata, infine,<br />

la videosorveglianza a fibre<br />

ottiche per rilevare tipi e targhe<br />

sospette. E così, tra Rips, Fir, Scit<br />

etc, lo scacco matto ai fuorilegge<br />

Era ora. La serrata dei commercianti<br />

a Chiaia per ottenere un maggior<br />

controllo del territorio, soprattutto<br />

dopo l’impennata delle aggressioni in<br />

pieno centro, è servita a qualcosa.<br />

Piazza dei Martiri ha un presidio in<br />

più: una stazione mobile dei carabinieri<br />

(vedi foto) che, dalle 8 alle 20,<br />

sorveglia la zona. Certo non basta, ma<br />

il provvedimento accelera quel processo<br />

di miglioramento della sicurezza<br />

del quartiere che ha subìto, ultimamente,<br />

violenze inaudite. Un incremento<br />

di pattuglie, promesso dal<br />

Comando dell’Arma ai promotori<br />

della serrata, è già partito con 6 unità<br />

in più nell’arco delle 24 ore.<br />

Se il pacchetto Amato, almeno per il<br />

momento, giace sulla carta e non se<br />

ne coglie ancora la forza, chi vive,<br />

lavora e frequenta Chiaia, sa bene<br />

quanto sia importante, di giorno e<br />

nelle ore critiche della notte, vedere lo<br />

Stato, sentire la legalità. Le luci di una<br />

IL FESTIVAL<br />

DELLE PROMESSE<br />

Videosorveglianza: mossa chiave<br />

nel contrasto al crimine. Ma<br />

a Napoli, su questo fronte, le<br />

istituzioni collezionano figuracce<br />

in serie. Ad aprile, poco prima<br />

delle elezioni, l'assessore Nicola<br />

Oddati giurò che avrebbe proposto<br />

la tanto attesa delibera<br />

sull'installazione in città (Chiaia<br />

in testa) di una efficiente rete di<br />

occhi elettronici. Promessa<br />

andata in cancrena. Ad ottobre,<br />

ad una Napoli in ginocchio, è<br />

stato il ministro Amato a garantire,<br />

in tempi stretti, l'indispensabile<br />

tecnologia. Altre parole al<br />

vento. Complimenti.<br />

volante rincuorano sempre. Soprattutto<br />

quando si esce da un cinema o<br />

quando si raggiunge la propria auto<br />

dopo una serata con amici o quando<br />

si sta semplicemente facendo una<br />

passeggiata. Luci che smorzano la<br />

paura in un quartiere che è diventato<br />

il salotto del Bronx. Il <strong>copri</strong><strong>fuoco</strong>, in<br />

quei giorni non toccati dalla movida,<br />

è sembrato fattibile, anche se<br />

qualche scettico ha calcolato che<br />

i nuovi effettivi previsti erano in<br />

realtà appena 489 e che si arrivava<br />

a 1000 solo distogliendo altri<br />

500 elementi dagli uffici o da<br />

altre funzioni. Un trucchetto,<br />

quindi, e a caro prezzo: per ricavare<br />

uomini sul territorio, il piano<br />

abolisce numerosi commissariati<br />

(a Chiaia, ad esempio, salterebbe<br />

il Commissariato Posillipo).<br />

Il presente. Questo accadeva ad<br />

ottobre. L’attuale consuntivo dell’operazione?<br />

Desolante. Chi lo<br />

dice? Praticamente tutti: la gente<br />

che fa la conta dei crani spaccati,<br />

dei turisti braccati, delle pistolettate<br />

e degli ammazzati, poi<br />

i sindacati delle forze dell’ordine,<br />

e anche l’opposizione politica<br />

cittadina che ha vita facile nel<br />

crocifiggere il «pacchetto Amato».<br />

E forse davvero il Viminale<br />

non la conta giusta se ha perso<br />

la pazienza persino la sindaca<br />

Iervolino, spossata da una stagione<br />

di rovesci infiniti. Una cosa<br />

di sicuro non si è capita: i mille<br />

uomini promessi ci sono o no?<br />

La parola a due esperti, espressione<br />

di aree ideologiche contrapposte.<br />

Franco Malvano. L’ex questore,<br />

Franco Malvano: «I mille<br />

uomini promessi dal ministro<br />

Amato? Non sono mai arrivati.<br />

E la nuova Forza d’Intervento<br />

Rapida è in realtà il vecchio<br />

Reparto Mobile riciclato».<br />

senatore con un posto in Commissione<br />

Antimafia, non ha dubbi:<br />

"I mille uomini? Non ci sono.<br />

Per quel che ne so, sono arrivati<br />

60 poliziotti, freschi di corso, e<br />

30 sono ripartiti. La Fir? La Forza<br />

d’Intervento Rapida, progettata<br />

da Amato, in realtà non è<br />

che il vecchio Reparto Mobile: è<br />

stato solo spostato dall’ordine<br />

pubblico al controllo del territorio.<br />

Così riciclato, ha fatto tre<br />

blitz in zone a rischio ed è finita<br />

lì. Con Alto Impatto, qualche anno<br />

fa, gestii in prima persona<br />

1500 agenti che controllavano il<br />

territorio dalle 7 di mattina alle<br />

2 di notte. Ma la cosa più grave è<br />

che la gente ha perso fiducia al<br />

punto che si denuncia la metà<br />

dei reati subìti. Sta cedendo persino<br />

Chiaia: nel quartiere c’è il<br />

<strong>copri</strong><strong>fuoco</strong>. La videosorveglianza<br />

“in tempi immediati”? Altro<br />

bluff. La verità è che il governo<br />

ha fallito. E quello che fa più rabbia<br />

sono i tempi di reazione: al limite<br />

dell’immobilità. Un esempio?<br />

Sul fronte legislativo si doveva<br />

agire rivedendo le leggi premiali<br />

e accelerando il processo<br />

penale. Troppi sconti, invece: e<br />

così chi delinque non paga".<br />

Amato Lamberti. Sociologo, docente<br />

di Politica della Sicurezza<br />

ormai da queste parti è palpabile. E<br />

giustificabile. Da piazza Amedeo a<br />

piazza dei Martiri, ad esempio, percorrendo<br />

via Vittoria Colonna, via dei<br />

Mille e poi via Filangieri, non v’è<br />

presenza delle forze dell’ordine se si<br />

esclude il miniblindato che presidia i<br />

consolati spagnolo e britannico a via<br />

dei Mille. A piazza Santa Caterina,<br />

Amato Lamberti: «Servono<br />

ritocchi di legge. La criminalità<br />

predatoria va giudicata sempre<br />

per direttissima, e il patteggiamento<br />

va bene solo se è senza<br />

sconti di pena».<br />

Sociale, ex presidente della Provincia<br />

di Napoli, Lamberti usa<br />

toni crudi : "Predatori e camorristi?<br />

Certo! Ma diciamola tutta.<br />

Napoli è una città lazzaronesca<br />

senza distinzioni di classe: lo è<br />

l’imprenditore che evade il fisco,<br />

il commerciante e l’artigiano che<br />

assumono a nero, i ceti discriminati<br />

che non hanno futuro. I<br />

politici? Beh! Prendiamo quelli<br />

che, in qualità di consiglieri, siedono<br />

sui banchi delle assemblee<br />

regionale, comunale e provinciale.<br />

In molti sono solo degli<br />

spicciafaccende che vanno per<br />

uffici a soddisfare pratiche e interessi<br />

della propria clientela<br />

elettorale. E’ così da sempre perché<br />

è tradizione che qui gli interessi<br />

privati prevalgano su quelli<br />

collettivi. Una città vittima?<br />

No, una città che ha i politici che<br />

si merita. E se lo sfondo è questo,<br />

il resto è legge da strada e di malavita.<br />

I mille uomini in più? Erano<br />

meglio mille assunzioni tra i<br />

ceti più svantaggiati. In ogni caso<br />

concordo con chi insiste su<br />

una diversa legislazione: ad<br />

esempio, la criminalità predatoria<br />

va giudicata sempre per direttissima,<br />

e il patteggiamento<br />

va bene solo se è senza sconti di<br />

pena.".<br />

Piazza dei Martiri, dopo la serrata ecco i carabinieri<br />

dopo mezzanotte, è fissa una vettura<br />

della «Vigilante», istituto di vigilanza<br />

privata. Il percorso preso a modello a<br />

dimostrazione della scarsità di controllo<br />

del territorio, inoltre, è inadeguatamente<br />

illuminato e privo di un<br />

sistema di videosorveglianza.<br />

Nei giorni caldi della movida (dal<br />

giovedì alla domenica), invece, il<br />

popolo della notte, inevitabilmente è<br />

braccato da quello dell’illegalità:<br />

scippatori, violenti, parcheggiatori<br />

abusivi, «parianti». Manca, o forse è<br />

troppo sguarnito di uomini e mezzi, il<br />

popolo della legge, quello che deve far<br />

sentire ogni cittadino a casa sua.<br />

Ovunque, in qualsiasi momento, in<br />

ogni vicolo o strada.<br />

Piazza dei Martiri è il cuore del cuore<br />

di Chiaia. Fino a pochi giorni fa gli<br />

unici a presidiarla erano tre cani che<br />

hanno messo su tana fuori la Libreria<br />

Feltrinelli. Tre randagi e una stazione<br />

mobile. Si riparte da qui.

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