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copri fuoco - CHIAIA MAGAZINE

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RELAX&MOVIDA <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 17<br />

«White», l’eleganza al potere<br />

IL RITROVO. Musica, cocktail e fashion: a vico Satriano il locale<br />

di Aruta e soci fa scintille. Tra i punti forti l’esclusività del design<br />

Via Carlo Poerio, un vocio nella<br />

notte annuncia le magie<br />

del White. Bianco: questa è la parola<br />

chiave del locale, nato nel<br />

2002, in vico Satriano 3. Il primo<br />

impatto con uno dei ritrovi più<br />

gettonati di Chiaia è con l'arredamento:<br />

domina ovviamente il<br />

bianco, regna, poi, un design essenziale<br />

ed elegante, trendy ma<br />

non troppo, ideato da uno dei<br />

proprietari Ernesto Aruta con<br />

la complicità dell'architetto<br />

Edoardo Covino e la supervisione<br />

degli altri proprietari e gestori:<br />

Diego Marengo, Paolo<br />

Aruta, Marco Di Lisio e Stefano<br />

Vitucci. Il White piace anche perché<br />

oltre ai giochi architettonici<br />

moderni ha conservato un legame<br />

con il passato testimoniato<br />

dalle vecchie grate in ferro, gli archi<br />

per le finestre, una mangiatoia<br />

del 700 incastonata ad arte<br />

sulla parete di fondo, la pavimentazione<br />

antica filtrata da lastre<br />

di vetro calpestabili che si<br />

1<br />

g llery<br />

a<br />

GALLERY<br />

1. Sorrisi dal White: Paolo ed Ernesto Aruta.<br />

2. Appuntamento fisso per il popolo della notte è<br />

l’edicola dalle ore piccole della Riviera di Chiaia<br />

dove c’è il sorridente Enrico Monetti.<br />

3. Spazio ai movimentatori della movida doc:<br />

Luigi Niespolo, Alessandro Papadia, Francesco<br />

Falco, Massimo Niespolo.<br />

4. Chi o cosa sta guardando Tony de Rinaldis?<br />

5. Belle e sorprendenti: Marita e Viola.<br />

6. Lucilla Sicoli, Nanni Resi, Giuliana Balia.<br />

Le foto di Gallery sono di Tommy Totaro<br />

fondono in un'unità del tutto<br />

nuova. Sei suite privè, con tende<br />

coprenti, danno, poi, una perfetta<br />

insonorizzazione al locale,<br />

formando degli angoli di relax<br />

davvero esclusivi. Notevoli gli<br />

specchi obliqui di forma pentagonale<br />

distribuiti nella struttura<br />

e convincenti le luci in fibra ottica<br />

per il lungo bancone del bar.<br />

L'eleganza del ritrovo è sottolineata<br />

anche la presenza del<br />

«bubble», divano bianco in po-<br />

VIAGGIO NEL «GIARDINO DELLE DELIZIE»<br />

CON RANUCCI E I MUSICISTI DI NAPOLI-EST<br />

Presentato alla Feltrinelli di piazza dei Martiri il cd «Il giardino<br />

delle delizie» di Vito Ranucci & musicisti di Napoli-Est (CNI-<br />

RaiTrade) Ranucci, compositore, arrangiatore e sassofonista<br />

napoletano per realizzare il cd ha raccolto intorno a sé alcuni<br />

tra i più talentuosi artisti di Napoli-Est: Antonio Imparato, Annalisa<br />

Madonna, Gabriele Borrelli, Tony Miele, Davide Costagliola.<br />

Le «delizie», citate nel titolo, sono quelle del dipinto<br />

di Hieronymus Bosch, celebre metafora della fertilità della<br />

natura, come fertile è il carattere musicale delle composizioni.<br />

Il disco, selezionato per la colonna sonora del film di Mario<br />

Monicelli «Le rose del deserto», è nato grazie alla poliedricità<br />

culturale di Ranucci, il quale ha ripreso i dettami della musica<br />

a programma ma secondo una prospettiva assolutamente<br />

inedita. Lo showcase del disco è stato accompagnato dalla<br />

proiezione di fotografie di Giampiero Assumma, anima visiva<br />

del progetto.<br />

2<br />

4<br />

lietilene disegnato da Philippe<br />

Starck e voluto da Ernesto Aruta.<br />

Divertimento assicurato al White<br />

con i movidiani appoggiati al<br />

sinuoso bancone bar, ad assaggiare<br />

le fantasiose alchimie dei<br />

barman. Tanti sono gli artisti e i<br />

personaggi dello spettacolo che<br />

non mancano di fare un salto ai<br />

numerosi happening del locale<br />

come Francesco Paolantoni, Simone<br />

Schettino, Alessandro e<br />

Andrea Cannavale e tanti altri.<br />

5<br />

3<br />

Da segnalare è il passaggio al<br />

White dei maggiori dj del circuito<br />

napoletano, nazionale ed<br />

internazionale: Marco Piccolo,<br />

Marco Corvino, Roberto Biccari,<br />

Enzo Cipolletta, Marco Carola.<br />

Musica, cocktail e fashion:<br />

il White è un locale camaleontico<br />

che, di volta in volta, nel corso<br />

della notte, si trasforma in teatro<br />

di visioni, paradiso bianco e<br />

circo di sorrisi e specchi.<br />

Tommy Totaro<br />

6<br />

IL PERSONAGGIO<br />

ALBERTAZZI:<br />

«ECCO IL MIO<br />

ADRIANO»<br />

Ha una lunga tunica bianca, che<br />

riporta immagini e figure di<br />

storia antica: eppure indossa, al<br />

posto dei coturni, un bel paio di<br />

scarpe da ginnastica. È l'imperatore<br />

Adriano il protagonista<br />

dell'ultimo lavoro di Giorgio<br />

Albertazzi: rileggendo l'opera di<br />

Marguerite Yourcenar nella<br />

riduzione di Jean Launay, ecco<br />

uno sguardo su un passato<br />

misterioso e difficile, tormentato<br />

e labirintico, soltanto apparentemente<br />

lontano. Proprio<br />

quelle scarpe da ginnastica<br />

sanciscono, infatti, un legame<br />

indissolubile tra ieri ed oggi: i<br />

sogni, le meditazioni, le suggestioni<br />

hanno lo stesso ritmo e la<br />

stessa voce di un tempo.<br />

«Adriano è un uomo di sconcertante<br />

attualità» - racconta<br />

Albertazzi - e in questo lavoro c'è<br />

tutto: il rimpianto per un passato<br />

di giovinezza ed amori, il<br />

sogno della libertà, la paura<br />

della fine. Ci sono vittorie e<br />

sconfitte, rimpianti e rancori,<br />

grandi ideali e piccoli momenti<br />

di meschinità: Adriano è un<br />

imperatore, ma è soprattutto un<br />

uomo contraddittorio».<br />

Di nuovo a Napoli, dopo lo<br />

straordinario successo di «Diario<br />

privato», in scena durante la<br />

scorsa stagione al Mercadante,<br />

Albertazzi è profondamente<br />

legato alla nostra città: «Al Sud<br />

si respira un'aria diversa, che<br />

trasmette forza e carnalità dei<br />

sentimenti. Ho recitato al Politeama,<br />

all'Augusteo, al Mercadante<br />

e al Bellini: i miei amici<br />

più cari sono partenopei e<br />

tornare a Napoli è come proiettarsi<br />

nel passato, arricchendo il<br />

presente. Questa città è appassionata<br />

e nella sua straordinaria<br />

peculiarità potrà trovare, se ben<br />

guidata, l'energia per superare<br />

la crisi. Dalla grandezza delle<br />

proprie radici si trae l'alimento<br />

necessario per guardare al<br />

futuro: ce lo insegna l'imperatore<br />

Adriano, con le sue tormentate<br />

memorie. E forse, per rinascere,<br />

bisognerebbe partire da qui,<br />

dalla bellezza dei monumenti,<br />

dei reperti archeologici: il<br />

passato, molto spesso, è più<br />

ricco e civile del presente. Ed ha<br />

ancora molto, molto da dirci».<br />

Antonella Carlo

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