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copri fuoco - CHIAIA MAGAZINE

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LAURA COCOZZA<br />

era un tempo in cui l'intel-<br />

C’ lighenzia italiana trascorreva<br />

ore a ragionare seduta ai tavolini<br />

di un bar. La voluttà di un<br />

caffè, di un thè, di un pasticcino,<br />

di un sorso di liquore o di birra<br />

faceva da soave preludio alle<br />

chiacchiere, ai sussurri, ai silenzi,<br />

agli sguardi insistenti e alle<br />

occhiate distratte, ai conciliaboli,<br />

alle poesie e ai progetti. A volte,<br />

persino ai complotti. Ozio<br />

creativo e noia epicurea convivevano<br />

senza intralciarsi in quei<br />

luoghi che simbolicamente, tra<br />

l’ ‘800 e il ‘900, vennero battezzati<br />

«Caffè letterari», perchè legati<br />

a scrittori, poeti e artisti che<br />

in essi si riunivano, lasciando<br />

tracce del loro passaggio.<br />

Questi luoghi oggi, nel Belpaese,<br />

sono come gli highlanders: ne sopravvivono<br />

pochissimi, forse ne<br />

resterà solo uno. E chissà che<br />

«l'ultimo immortale» non sarà<br />

proprio il Gran Caffè Gambrinus<br />

di Napoli, gioiello incastonato<br />

a Chiaia, meta obbligata di<br />

turisti e presidenti della Repubblica.<br />

Nato dal fervore creativo e<br />

dalle cospicue risorse di don Mariano<br />

Vacca (singolare personaggio<br />

a metà strada tra imprenditore<br />

e mecenate) con la<br />

dichiarata intenzione di raccogliere<br />

nelle proprie sale gli intellettuali<br />

cittadini e meridionali,<br />

il Gran Caffè Gambrinus<br />

viene inaugurato il 3 novembre<br />

del 1890. Il nome del locale concilia<br />

al proprio interno il caffè,<br />

nera bevanda mediterranea, e la<br />

birra, bionda bibita nordica inventata,<br />

secondo la tradizione,<br />

da un leggendario re germanico<br />

di nome Gambrinus. Nelle sue<br />

sale, realizzate da circa 40 tra<br />

scultori e pittori, si affollano artisti<br />

e poeti come Di Giacomo,<br />

Dalbono, Gemito, Murolo, Bovio<br />

e D'Annunzio, politici come Crispi,<br />

Labriola e Miraglia e nobili<br />

come i Filangieri, i Salazar, i Sirignano,<br />

i Caracciolo, i Pignatelli.<br />

Oggi il profumo dei caffè e dei<br />

dolci lambisce ancora le opere a<br />

parete di Volpe, Irolli, Pratella,<br />

Casciaro, Caprile e Postiglione,<br />

invitando il passante a fermarsi<br />

e a godere, soprattutto nell'ora<br />

pomeridiana, di quell'atmosfera<br />

quasi rarefatta. Magari in compagnia<br />

di un buon libro. Complice,<br />

da qualche mese, l'apertura<br />

poco distante, sotto i portici<br />

di Piazza del Plebiscito, della<br />

libreria Treves.<br />

E se il Gambrinus coltiva fieramente<br />

la tradizione, altrove a<br />

Chiaia si fanno strada indirizzi<br />

di nuova generazione. La filosofia<br />

è la stessa ma la forma è quella<br />

del «book bar»: un mix tra luogo<br />

di intrattenimento alla moda,<br />

caffè e salotto di casa. Ci si ritrova<br />

per incontrare gli amici o<br />

per spulciare un libro, per ascoltare<br />

uno scrittore o semplice-<br />

chiaiamagazine<br />

SAPERVIVERE<br />

SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ<br />

Libri, musica e drink: arriva il book bar<br />

LA TENDENZA. Dal Nàis al nuovissimo Penguin, i caffè letterari tornano di moda<br />

Piacevoli, tecnologici e con librerie a vista: cinema e poesia tra i generi più amati<br />

mente buona musica, davanti<br />

ad un drink, ad un pranzo o una<br />

cena veloce. È l'ultima tendenza<br />

in tema di locali: da Milano a Roma<br />

a Palermo, ha attecchito un<br />

po' ovunque, in Italia, ma ha come<br />

antesignano il «The Library<br />

Cafè» di New York, situato tra la<br />

Sessantaduesima e la Seconda.<br />

Il bar dei libri di Piazza dei Martiri<br />

è, invece, quello situato all’interno<br />

della libreria Feltrinelli,<br />

affidato in gestione ad Augustus,<br />

e diventato un luogo di<br />

A sinistra: la copertina del libro «Le ore» consigliato da Diego Nuzzo («Penguin<br />

Cafè»). Sopra: interno del «Nàis», il book bar di via Ferrigni.<br />

ritrovo non solo per bibliofili. All'ora<br />

di pranzo è molto frequentato<br />

dai professionisti che lavorano<br />

in zona e che approfittano<br />

della pausa per godersi un momento<br />

di relax sfogliando una<br />

rivista davanti ad un panino, un<br />

rustico e una macedonia di frutta,<br />

lontano dai rumori della strada.<br />

Molto gettonato, oltre al caffè,<br />

anche il tè pomeridiano con<br />

i pasticcini. La lettura più adeguata<br />

in questi casi? Luigi Morra,<br />

dirigente di area La Feltri-<br />

nelli, non ha dubbi: un buon libro<br />

di poesie. «Penso a “La voce<br />

a te dovuta di Pedro Salinas - dice<br />

Morra - oppure a “La verità vi<br />

prego sull'amore” di W.H. Auden.<br />

O, altrimenti, un bel libro<br />

sulla Patagonia di Bruce Chatwin,<br />

per viaggiare con la fantasia».<br />

Poco distante dalla piazza, in via<br />

Ferrigni, libri, bar e punti di consultazione<br />

on line situati ad ogni<br />

tavolo: è il Nàis, un nome giocato<br />

sulla pronunzia dell'inglese<br />

nice (carino). E che si traduce, nei<br />

fatti, in nice moment, nice music,<br />

nice gallery. Aperto dalle 11<br />

del mattino a poco dopo mezzanotte,<br />

il bar «carino» offre un<br />

ambiente accogliente come un<br />

vero salotto e le possibilità di incontro<br />

di un locale trendy. La<br />

mattina e il pomeriggio funziona<br />

come light bar, dove sorseggiare<br />

il proprio caffè controllando<br />

magari la posta elettronica<br />

dal proprio portatile o scegliendo<br />

uno dei libri sugli scaffali.<br />

Il gestore, Pietro De Matteo,<br />

consiglia tra gli altri, «L'anno che<br />

doveva cambiare l'Italia» di Claudio<br />

Velardi, oppure «D'onde radio»<br />

di Raffaele D'Avanzo. La sera<br />

il locale si trasforma in vero e<br />

proprio luogo di intrattenimento,<br />

con le degustazioni di rum e<br />

i cocktail preparati dalle mani<br />

esperte del barman Marco e le<br />

presentazioni di cd di etichette<br />

indipendenti e di pittori napoletani<br />

emergenti, le cui opere restano<br />

poi in esposizione per uno<br />

o due mesi, come in una galleria<br />

d'arte. L'ultimo happening di<br />

gennaio ha avuto per tema il calendario<br />

2007 «365 nàis moment»,<br />

realizzato da Toni di Pace,<br />

in cui 12 ragazze e ragazzi,<br />

abituali frequentatori del locale,<br />

hanno posato per il calendario,<br />

vestiti dallo stilista Alessio<br />

Visone.<br />

Ultimo in ordine di tempo tra i<br />

book bar è il Penguin Cafè di via<br />

Santa Lucia, aperto dal martedì<br />

al sabato dalle 12 alle 15 e dalle<br />

19 alle 24 e il lunedì solo a pranzo.<br />

Qui la lettura è tematica, poichè<br />

la libreria è tutta dedicata al<br />

cinema, e si accoppia soprattutto<br />

al vino e a degustazioni di affettati,<br />

formaggi, piatti freddi e<br />

torte della nonna.<br />

Gli accostamenti più indicati secondo<br />

Diego Nuzzo, proprietario<br />

del moderno wine bar assieme<br />

a Stefano Rapillo ed Elio<br />

Pandolfi, potrebbero essere la<br />

nuova biografia di Cary Grant<br />

edita da Marsilio da leggere sorseggiando<br />

un Sauvignon Doc St.<br />

Magdalena freddo, e certamente<br />

«Le Ore» di Michael Cunningham,<br />

vincitore nel 1999 del premio<br />

Pulitzer, dal quale è stato<br />

tratto il film «The Hours» che ha<br />

portato un Oscar a Nicole Kidman.<br />

Da leggere bevendo un calice<br />

di Ripassa Della Valpolicella<br />

Zenato.<br />

Per i nottambuli e gli amanti del<br />

jazz, infine, c’è il Chiatamoon<br />

book and jazz cafè di via Chiatamone,<br />

una libreria notturna<br />

con oltre trecento titoli disponibili.<br />

Anche qui si beve, si chiacchiera,<br />

si legge, ci si connette ad<br />

internet. Divani bassi, pouf e tavolini,<br />

la grande libreria di legno,<br />

citazioni leggendarie dietro<br />

il bancone e, all’ingresso, un<br />

vespino da collezione. Un post<br />

serata avvincente tra musica,<br />

cultura e drink.

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