You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
SALUTE<br />
che una contrapposizione ideologica tra atteggiamenti<br />
proibizionisti e antiproibizionisti faccia correre il rischio<br />
<strong>di</strong> togliere chiarezza al <strong>di</strong>battito su un problema la cui<br />
rilevanza epidemiologica non occorre sottolineare.<br />
Una sintesi in questo senso può essere la posizione ufficiale<br />
che l’organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità ha adottato,<br />
servendosi <strong>di</strong> uno slogan oggi conosciuto dagli addetti<br />
ai lavori: “Less is Better”, cioè “meno è meglio”. E’ per<br />
questo che appare oggi corretto sostituire la <strong>di</strong>stinzione,<br />
per certi versi fuorviante, tra uso e abuso <strong>di</strong> alcol, con il<br />
concetto <strong>di</strong> rischio: è possibile definire un basso rischio per<br />
un basso consumo e un alto rischio per un alto consumo<br />
<strong>di</strong> sostanze alcoliche.<br />
Il modello aretino <strong>di</strong> prevenzione e cura<br />
La realtà aretina, <strong>di</strong> fronte ai problemi descritti, si è<br />
organizzata con un modello <strong>di</strong> intervento che possiamo<br />
considerare sod<strong>di</strong>sfacente. Le prime esperienze risalgono<br />
nel nostro territorio a trenta anni fa, grazie alla sensibilità<br />
<strong>di</strong> alcuni operatori provenienti in gran parte dal mondo<br />
ospedaliero.<br />
Poi, dai primi anni 90, sulla base <strong>di</strong> precise in<strong>di</strong>cazioni<br />
legislative Nazionali e Regionali, si è costituito un<br />
Dipartimento territoriale specificamente orientato ad<br />
affrontare i temi delle Dipendenze, ed organizzato con un<br />
Servizio in ciascuna zona socio sanitaria.<br />
Nato inizialmente per fornire risposte relative all’uso<br />
<strong>di</strong> droghe illegali, il Dipartimento delle Dipendenze ha<br />
dovuto allargare progressivamente i propri confini, e si<br />
è occupato, con specifici programmi <strong>di</strong> prevenzione,<br />
cura e riabilitazione, <strong>di</strong> tutte le Dipendenze: quelle da<br />
droghe illegali (eroina, ma anche cocaina, cannabinoi<strong>di</strong>,<br />
amfetamine, fino a quelle più recenti, come la Ketamina),<br />
da droghe legali (benzo<strong>di</strong>azepine, ma soprattutto alcol<br />
e tabacco), ed anche, più recentemente, le <strong>di</strong>pendenze<br />
comportamentali (senza uso <strong>di</strong> sostanze psicoattive):<br />
gioco d’azzardo, internet, shopping compulsivi.<br />
A questo modello operativo si è giunti prendendo atto <strong>di</strong><br />
una realtà: la più che probabile coesistenza <strong>di</strong> problemi<br />
<strong>di</strong>versi in una stessa persona o anche in una stessa famiglia:<br />
è tutt’altro che rara, per fare un esempio concreto, la<br />
presenza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>pendenza da eroina in un figlio, una<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> bulimia in una figlia, un problema da<br />
farmaci ipnotico sedativi in un genitore, <strong>di</strong> alcol nell’altro,<br />
al punto che programmi settoriali per ciascuno rischiano<br />
<strong>di</strong> essere ad<strong>di</strong>rittura controproducenti.<br />
E’ anche per questo che il lavoro con le famiglie è<br />
progressivamente <strong>di</strong>venuto un caposaldo della nostra<br />
operatività quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Nella prospettiva <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> comunità, si sono poi<br />
strutturati interventi <strong>di</strong> prevenzione primaria, utilizzando<br />
modalità solo in parte tra<strong>di</strong>zionali: i progetti Happy<br />
night e Caschiamoci hanno visto gli operatori dei servizi,<br />
insieme ad altri attori della comunità locale partecipare<br />
a programmi <strong>di</strong> sensibilizzazione in ambito scolastico<br />
e <strong>di</strong> aggregazione giovanile, utilizzando modalità <strong>di</strong><br />
comunicazione vicine a quel mondo.<br />
Un lavoro importante <strong>di</strong> riabilitazione e <strong>di</strong> raccordo con<br />
le altre agenzie del territorio viene svolto, con competenze<br />
professionali specifiche, sul piano socio assistenziale,<br />
secondo un modello <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> tipo multi<strong>di</strong>sciplinare<br />
integrato.<br />
Nel caso specifico dei problemi legati all’uso <strong>di</strong> alcol<br />
nel territorio della nostra Provincia si è consolidata<br />
una esperienza <strong>di</strong> collaborazione tra servizi <strong>di</strong> alcologia<br />
e associazioni <strong>di</strong> persone e famiglie con problemi alcol<br />
correlati (rispettivamente Alcolisti Anonimi e Club degli<br />
alcolisti in Trattamento): questo modello <strong>di</strong> collaborazione<br />
ha trovato ad <strong>Arezzo</strong> una realizzazione <strong>di</strong> particolare<br />
rilevanza, grazie alla sensibilità dei <strong>di</strong>versi attori, sia del<br />
servizio pubblico che del mondo dell’associazionismo.<br />
Nei 5 Servizi per le tossico<strong>di</strong>pendenze (Ser.T.) del nostro<br />
Dipartimento sono impegnati operatori appartenenti a<br />
sette <strong>di</strong>verse professionalità: Me<strong>di</strong>co (Psichiatra, Internista,<br />
Gastroenterologo), Psicologo, Infermiere Professionale,<br />
Assistente Sociale, Educatore Professionale, Sociologo,<br />
Personale Amministrativo.<br />
Paolo E. Dimauro<br />
Direttore Dipartimento Dipendenze<br />
Azienda USL 8 <strong>Arezzo</strong><br />
26 27